batteria,alternatore e magneti....?!
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batteria,alternatore e magneti....?!
ho una domanda tecnica,un dubbio che mi assale....che devo chiarire se no ne esco pazzo
negli aeroplani piccoli leggeri ad elica,come cessna 150-51 e piper warrior...c'e il famoso pulsante master parte sinistra comanda la batteria e parte destra che comanda l alternatore...l alternatore viene attaccato dopo la batteria generalmente e se salta subentra la batteria per la durata standard tra i 30 min e i 60 minuti.....
se in volo se fallisce l alternatore, subentra la batteria e si scarica poi dopo,come funziona il sistema dei magneti che fornisce l elettrica l imput agli elettrodi per le candele?se ho sbagliato qualcosa liberi di correggere... grazie
negli aeroplani piccoli leggeri ad elica,come cessna 150-51 e piper warrior...c'e il famoso pulsante master parte sinistra comanda la batteria e parte destra che comanda l alternatore...l alternatore viene attaccato dopo la batteria generalmente e se salta subentra la batteria per la durata standard tra i 30 min e i 60 minuti.....
se in volo se fallisce l alternatore, subentra la batteria e si scarica poi dopo,come funziona il sistema dei magneti che fornisce l elettrica l imput agli elettrodi per le candele?se ho sbagliato qualcosa liberi di correggere... grazie
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Re: batteria,alternatore e magneti....?!
Se non ricordo male per quanto riguarda i magneti si tratta di bobine che ruotano tipo gli spazzoloni dell'autolavaggio alimentandosi autonomamente. Ho questo residuo di nozione in testa...
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Re: batteria,alternatore e magneti....?!
Vediamo se ricordo bene.
I magneti sono un sistema indipendente dalla batteria. Due magneti vengono fatti girare in un campo conduttore (una bobina metallica) e girando producono elettricità, che viene poi relegata alle candele nella giusta sequenza di accensione tramite un sistema di distribuzione che è appunto quello degli "spazzoloni" (gek mi hai preceduto di qualche secondo). Il movimento dei magneti è fornito direttamente dal motore, quindi finchè gira, girano anche i magneti. Ovviamente il tutto è molto semplificato, le schematiche elettriche sono molto complicate
I magneti sono un sistema indipendente dalla batteria. Due magneti vengono fatti girare in un campo conduttore (una bobina metallica) e girando producono elettricità, che viene poi relegata alle candele nella giusta sequenza di accensione tramite un sistema di distribuzione che è appunto quello degli "spazzoloni" (gek mi hai preceduto di qualche secondo). Il movimento dei magneti è fornito direttamente dal motore, quindi finchè gira, girano anche i magneti. Ovviamente il tutto è molto semplificato, le schematiche elettriche sono molto complicate
Re: batteria,alternatore e magneti....?!
Ciao!
Questo è quello che mi ricordo sull'argomento
Negli aerei di aviazione leggere troviamo di base due generatori separati. Uno è l'alternatore, che è complesso costoso ma facilmente regolabile oltre che molto efficiente: esso lavora in parallelo alla batteria tenendo in tensione tutti carichi dell'aereo, ivi comprese luci, elettroniche, pompe.
l'altro generatore è composto da uno o due sistemi volano-magnete, che da quel che mi ricordo sono una sorta dinamo ad alta intensità: a differenza degli alternatori i mafgneti sono fissi, quindi non regolabili (negli ALT regolando l'intensità di corrente negli elettromagneti regoli l'output di corrente) meno efficienti, ma sono più semplici, meno inclini a malfunzionamenti e totalmente indipendenti (l'alternatore per poter iniziare a creare energia ha bisogno di una seppur minima corrente di per energizzare gli elettromagneti, tant'è vero che sulle macchine in cui la corrente è indispensabile come i TDI e i FADEC spesso si monta una piccola batteria apposita).
In teoria (e in pratica) un aereo senza batteria ma con i magneti su on con una bella rotazione di elica si avvia...
Just my two cent
Vanni
Questo è quello che mi ricordo sull'argomento
Negli aerei di aviazione leggere troviamo di base due generatori separati. Uno è l'alternatore, che è complesso costoso ma facilmente regolabile oltre che molto efficiente: esso lavora in parallelo alla batteria tenendo in tensione tutti carichi dell'aereo, ivi comprese luci, elettroniche, pompe.
l'altro generatore è composto da uno o due sistemi volano-magnete, che da quel che mi ricordo sono una sorta dinamo ad alta intensità: a differenza degli alternatori i mafgneti sono fissi, quindi non regolabili (negli ALT regolando l'intensità di corrente negli elettromagneti regoli l'output di corrente) meno efficienti, ma sono più semplici, meno inclini a malfunzionamenti e totalmente indipendenti (l'alternatore per poter iniziare a creare energia ha bisogno di una seppur minima corrente di per energizzare gli elettromagneti, tant'è vero che sulle macchine in cui la corrente è indispensabile come i TDI e i FADEC spesso si monta una piccola batteria apposita).
In teoria (e in pratica) un aereo senza batteria ma con i magneti su on con una bella rotazione di elica si avvia...
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Re: batteria,alternatore e magneti....?!
per farti capire bene ci vorrebbe un disegno,ma cerco di spiegarti tutto il circuito,allora il magnete messo in rotazione genera un campo magnetico quindi corrente alternata,dopo il magete parte un solo filo elettrico collegato alla massa a terra e al ruttore (circuito primario) quando il ruttore è apero non c'è flusso di corrente e quindi la tensione viene scaricata su un condensatore collegato in paralleo al ruttore che ha il compito di accumulare la carica elettrica quando il ruttore è aperto. se invece il ruttore è aperto c'è passaggio di corrente,successivamente il circuito primario viene avvolto(bobina) su un metallo ferromagnetico (conduttore),insieme al primario è avvolto anche il secondario sullo stesso metallo ferromagnetico,e quindi quando nelle spire vi circola corrente il secondario si carica per induzione elettromagnetica, dopodichè il circuito finisce alla candela dove genera una differenza di potenziale tra i due elettrodi e si genera cosi' la scintilla.
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Re: batteria,alternatore e magneti....?!
A320, non è che si capisca granchè dalla tua spiegazione... un pò confusionaria !!
Il principio è abbastanza semplice: se faccio ruotare una bobina tra le espansioni polari di una calamita, a causa della variazione del flusso nella bobina viene indotta una forza elettromotrice con andamento che, anche se non lo è proprio precisamente, si può intendere come sinusoidale.
Sulla bobina, oltre all'avvolgimento di filo "grosso" con poche spire (primario), avvolgiamo anche un avvolgimento di filo sottile a molte spire (secondario). L'interruzione improvvisa della corrente nel circuito primario tramite il ruttore induce nel secondario, con molte spire, un impulso di corrente ad alta tensione, in base al rapporto tra le spire.
Un'estremità del primario è collegata a massa, l'altra al ruttore (su cui in parallelo è montato un condensatore, per assorbire le extracorrenti di apertura) e poi dopo il ruttore a massa. Un'estremità del secondario è collegata al primario, quindi a massa, l'altra al distributore di accensione e in seguito alla candela.
Nel momento in cui serve che scocchi la scintilla, si va ad interrompere la corrente nel primario con l'apertura del ruttore: nel secondario si genera un impulso ad alta tensione che, tramite il distributore rotante di accensione, viene indirizzata alla candela interessata. L'apertura del ruttore viene fatta quando è massima la corrente nel primario, quindi è intuitivo che il magnete deve essere messo in fase con il motore, in maniera tale da far verificare quasta condizione.
Chiaramente, nella costruzione pratica, la bobina non viene fatta ruotare, causa la sua delicatezza, quindi essa è fissa: si può far ruotare la calamita oppure rendere fissi sia calamita che bobina, e far ruotare due settori di ferro dolce nel traferro tra calamita e indotto, che ruotando appunto variano il flusso magnetico.
Paolo
Il principio è abbastanza semplice: se faccio ruotare una bobina tra le espansioni polari di una calamita, a causa della variazione del flusso nella bobina viene indotta una forza elettromotrice con andamento che, anche se non lo è proprio precisamente, si può intendere come sinusoidale.
Sulla bobina, oltre all'avvolgimento di filo "grosso" con poche spire (primario), avvolgiamo anche un avvolgimento di filo sottile a molte spire (secondario). L'interruzione improvvisa della corrente nel circuito primario tramite il ruttore induce nel secondario, con molte spire, un impulso di corrente ad alta tensione, in base al rapporto tra le spire.
Un'estremità del primario è collegata a massa, l'altra al ruttore (su cui in parallelo è montato un condensatore, per assorbire le extracorrenti di apertura) e poi dopo il ruttore a massa. Un'estremità del secondario è collegata al primario, quindi a massa, l'altra al distributore di accensione e in seguito alla candela.
Nel momento in cui serve che scocchi la scintilla, si va ad interrompere la corrente nel primario con l'apertura del ruttore: nel secondario si genera un impulso ad alta tensione che, tramite il distributore rotante di accensione, viene indirizzata alla candela interessata. L'apertura del ruttore viene fatta quando è massima la corrente nel primario, quindi è intuitivo che il magnete deve essere messo in fase con il motore, in maniera tale da far verificare quasta condizione.
Chiaramente, nella costruzione pratica, la bobina non viene fatta ruotare, causa la sua delicatezza, quindi essa è fissa: si può far ruotare la calamita oppure rendere fissi sia calamita che bobina, e far ruotare due settori di ferro dolce nel traferro tra calamita e indotto, che ruotando appunto variano il flusso magnetico.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
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Re: batteria,alternatore e magneti....?!
Quoto JT8D, il tutto funziona come l'accensione di una vespa o di un ciao, volano-magnete che gira (nel caso dei motorini) che induce una forza elettromotrice, per i poveri, si crea corrente, che viene distribuita al momento giusto alle varie candele. Finche' il magnete gira ci sara' corrente per le candele.
La batteria serve solo per le utenze elettrche e il "motorino di avviamento".
L'alternatore serve per ricaricarla, senno' dopo poche ore e' da buttare.
La durata varia in base al consumo delle utenze (leggi radio, luci, transponder...). Se una batteria puo' fornire 60 ampere all'ora, e il consumo di tutte le utenze sommate e' di 30, allora la batteria durera' 2 ore. Se spengo qualche apparato e riduco il carico a 15 ampere, allora mi durera' quattro ore. Questi son numeri che mi sto inventando ora per esemplificare.
Se notate, i bracker hanno un valore numerico che indica gli amper consumati da quel determinato circuito, che ne so, quello per le radio dice 15 o quello per il transponder 10. Cio' aiuta nel caso volessimo ridurre il carico delle utenze dandoci indicazione di quanto alleggerira' il lavoro della batteria l'esclusione di tale circuito.
Ciao.
La batteria serve solo per le utenze elettrche e il "motorino di avviamento".
L'alternatore serve per ricaricarla, senno' dopo poche ore e' da buttare.
La durata varia in base al consumo delle utenze (leggi radio, luci, transponder...). Se una batteria puo' fornire 60 ampere all'ora, e il consumo di tutte le utenze sommate e' di 30, allora la batteria durera' 2 ore. Se spengo qualche apparato e riduco il carico a 15 ampere, allora mi durera' quattro ore. Questi son numeri che mi sto inventando ora per esemplificare.
Se notate, i bracker hanno un valore numerico che indica gli amper consumati da quel determinato circuito, che ne so, quello per le radio dice 15 o quello per il transponder 10. Cio' aiuta nel caso volessimo ridurre il carico delle utenze dandoci indicazione di quanto alleggerira' il lavoro della batteria l'esclusione di tale circuito.
Ciao.
Piloti gente strana:
Pagano quando vogliono volare e se li paghi non vogliono piu' volare...
JAA FAA FI FII MEI GrAn FiGl d PutT Gran FARab LaDr MaScalz d Gran CroC Duca VisConte... e pure Arch-Ing... Per chi capisce.
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Re: batteria,alternatore e magneti....?!
Sono "ampere ora", non ampere all'ora, in simboli Ah, non A/hSaturnV ha scritto:Se una batteria puo' fornire 60 ampere all'ora
Ciao,
Re: batteria,alternatore e magneti....?!
che dimensionalmente è una carica elettrica==>Coulomb???vihai ha scritto:Sono "ampere ora"
Re: batteria,alternatore e magneti....?!
Dovrebbe...bulldog89 ha scritto:che dimensionalmente è una carica elettrica==>Coulomb???vihai ha scritto:Sono "ampere ora"
http://it.wikipedia.org/wiki/Amperora
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Re: batteria,alternatore e magneti....?!
Ad esempio, il tempo di scarica con una corrente di 1A in un accumulatore con capacità nominale di 100 Ah è dato da: 100 Ah/1A = 100h. In teoria l’accumulatore potrà erogare una corrente di 1A per 100 ore. Ricordo solo in teoria.
Re: batteria,alternatore e magneti....?!
oknoone ha scritto:Dovrebbe...bulldog89 ha scritto:che dimensionalmente è una carica elettrica==>Coulomb???vihai ha scritto:Sono "ampere ora"
http://it.wikipedia.org/wiki/Amperora
Vanni
Re: batteria,alternatore e magneti....?!
Mi permetto di riaprire la discussione.JT8D ha scritto:A320, non è che si capisca granchè dalla tua spiegazione... un pò confusionaria !!
Il principio è abbastanza semplice: se faccio ruotare una bobina tra le espansioni polari di una calamita, a causa della variazione del flusso nella bobina viene indotta una forza elettromotrice con andamento che, anche se non lo è proprio precisamente, si può intendere come sinusoidale.
Sulla bobina, oltre all'avvolgimento di filo "grosso" con poche spire (primario), avvolgiamo anche un avvolgimento di filo sottile a molte spire (secondario). L'interruzione improvvisa della corrente nel circuito primario tramite il ruttore induce nel secondario, con molte spire, un impulso di corrente ad alta tensione, in base al rapporto tra le spire.
Un'estremità del primario è collegata a massa, l'altra al ruttore (su cui in parallelo è montato un condensatore, per assorbire le extracorrenti di apertura) e poi dopo il ruttore a massa. Un'estremità del secondario è collegata al primario, quindi a massa, l'altra al distributore di accensione e in seguito alla candela.
Nel momento in cui serve che scocchi la scintilla, si va ad interrompere la corrente nel primario con l'apertura del ruttore: nel secondario si genera un impulso ad alta tensione che, tramite il distributore rotante di accensione, viene indirizzata alla candela interessata. L'apertura del ruttore viene fatta quando è massima la corrente nel primario, quindi è intuitivo che il magnete deve essere messo in fase con il motore, in maniera tale da far verificare quasta condizione.
Chiaramente, nella costruzione pratica, la bobina non viene fatta ruotare, causa la sua delicatezza, quindi essa è fissa: si può far ruotare la calamita oppure rendere fissi sia calamita che bobina, e far ruotare due settori di ferro dolce nel traferro tra calamita e indotto, che ruotando appunto variano il flusso magnetico.
Paolo
Dovrei aver capito. Cioè, ad interruttore di accensione aperto, il ruttore quando apre il primario dovrebbe far formare corrente ad alta tensione nel circuito secondario.
Questa corrente ad alta tensione nel circuito secondario tramite un distributore a spazzola dovrebbe andare ad ogni candela per la scintilla.
Quando invece il ruttore del primario si chiude, la corrente nel secondario non si forma e rimane nel primario e va a un condensatore per essere poi restituita la volta dopo.
Le mie domande sono:
E’ corretto chiamare “puntine” il ruttore del circuito primario?
Ogni cilindro del motore ha due candele? Si no?
Ogni serie di candele dipende da uno dei due magneti? Cioè 4 candele dipendono da R e 4 da L?
Ma soprattutto, quando si esclude uno dei due magneti (R o L), PERCHE’ il motore scende di giri? E lo fa a terra o anche in volo? Un solo magnete non dovrebbe bastare da solo a garantire il corretto numero di giri motore?
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Re: batteria,alternatore e magneti....?!
Si, ogni cilindro del motore ha due candele, una alimentata da ciascun magnete. Escludendo uno dei due magneti quindi, avrai solamente una delle due candele nel cilindro che produrranno la scintilla (in pratica funzionano solo la meta' delle candele), rendendo la combustione meno efficente, con il conseguente calo di giri. Questo avviene sia a terra che in volo.Hobo ha scritto:Ogni cilindro del motore ha due candele? Si no?
Ogni serie di candele dipende da uno dei due magneti? Cioè 4 candele dipendono da R e 4 da L?
Ma soprattutto, quando si esclude uno dei due magneti (R o L), PERCHE’ il motore scende di giri? E lo fa a terra o anche in volo? Un solo magnete non dovrebbe bastare da solo a garantire il corretto numero di giri motore?
Re: batteria,alternatore e magneti....?!
Grazie Luke3.
Quindi in pratica c'è il doppio delle candele che basterebbero così se una non funziona, in ogni cilindro c'è l'altra dell'altro magnete.
Il calo dei giri quando funziona un magnete solo quindi è dato dal fatto che la combustione nella testa del cilindro invece che partire da due scintille (due candele) parte da una scintilla sola e ci mette più tempo a propagarsi?
Quindi in pratica c'è il doppio delle candele che basterebbero così se una non funziona, in ogni cilindro c'è l'altra dell'altro magnete.
Il calo dei giri quando funziona un magnete solo quindi è dato dal fatto che la combustione nella testa del cilindro invece che partire da due scintille (due candele) parte da una scintilla sola e ci mette più tempo a propagarsi?
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Re: batteria,alternatore e magneti....?!
E' proprio l'interruzione rapida e improvvisa del primario ad opera del ruttore che genera nel secondario l'impulso ad alta tensione che provoca lo scoccare della scintilla tra gli elettrodi della candela.Hobo ha scritto:Mi permetto di riaprire la discussione.
Dovrei aver capito. Cioè, ad interruttore di accensione aperto, il ruttore quando apre il primario dovrebbe far formare corrente ad alta tensione nel circuito secondario.
Questa corrente ad alta tensione nel circuito secondario tramite un distributore a spazzola dovrebbe andare ad ogni candela per la scintilla.
Quando invece il ruttore del primario si chiude, la corrente nel secondario non si forma e rimane nel primario e va a un condensatore per essere poi restituita la volta dopo.
Le mie domande sono:
E’ corretto chiamare “puntine” il ruttore del circuito primario?
Ogni cilindro del motore ha due candele? Si no?
Ogni serie di candele dipende da uno dei due magneti? Cioè 4 candele dipendono da R e 4 da L?
Ma soprattutto, quando si esclude uno dei due magneti (R o L), PERCHE’ il motore scende di giri? E lo fa a terra o anche in volo? Un solo magnete non dovrebbe bastare da solo a garantire il corretto numero di giri motore?
Quando vogliamo che la scintilla scocchi, si apre il ruttore e l'impulso generato nel secondario viene indirizzato alla candela giusta, in base all'ordine di accensione, dal distributore. Il condensatore installato in parallelo al ruttore non serve ad immagazzinare corrente, ma ad assorbire le extra correnti di apertura, e permette una rapida variazione di corrente nel primario, indispensabile affinchè si formi un'adeguata alta tensione nel secondario: in pratica migliora il funzionamento del ruttore.
Su molti testi, in particolare di anni fa, i contatti del ruttore vengono chiamati puntine.
Ogni magnete alimenta la sua serie di candele, e come già detto esattamente più sopra, escludendo un magnete avrai la scintilla in una sola candela invece che in entrambe.
La presenza di due candele e due magneti è una ridondanza che permette maggiore sicurezza. Chiaramente se una candela non funziona la combustione sarà leggermente meno efficiente e quindi si avvertirà un leggero calo del numero di giri del motore.
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