Manutenzione Velivoli In Italia

Area dedicata alla discussione di argomenti tecnici legati alla manutenzione degli aeroplani e operazioni tecniche. Quesiti e domande a cui risponderanno i Tecnici e il Personale di terra

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Eadi
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Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Eadi » 14 giugno 2006, 21:24

Manutenzione Velivoli

di Bob Caprai

Tra liste bianche, nere e di chissa quali altri colori i viaggiatori che non dimenticano le vicende che ogni estate colpiscono il settore del trasporto aereo cominciano a cercare notizie sulla propria sicurezza: rischio di attentati al vettore aereo o nella località di destinazione, rischio di eventi atmosferici (tipo Tsunami) e manutenzione dei velivoli.

Quest'ultimo argomento è praticamente sconosciuto al comune viaggiatore e, per colpa di una mancanza di coesione tra il personale di manutenzione e non è stato mai affrontato dal mondo politico che non trova un interlocutore unico dalla parte del personale tecnico.

L'Italia si è adeguata alle nuove normative europee ma la solita burocrazia all'italiana sta creando non pochi problemi ai lavoratori italiani a favore di alcuni lavoratori comunitari che hanno avuto delle "sanatorie" per essere in perfetta regola nel giro di pochi mesi.

Abbiamo "origliato" gli umori dei tecnici su un forum all'interno di un sito dedicato al mondo dell'aviazione civile e ci siamo fatti una pessima idea di quello che sta succedendo.

Da quello che avrete letto o leggerete nel forum è evidente che non ci sia un buon rapporto tra personale tecnico e l'ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile).


La maggior parte delle persone sceglie di dare i nuovi esami in Inghilterra o in Svizzera non perchè più facili ma perchè effettuati con più rigore, con regole certe. In Italia nessun testo specifico è indicato per prepararsi agli esami, le esperienze in altri ambiti statali non sono riconosciute, il titolo di studio specifico viene ignorato.

Un esempio di profilo di un italiano che deve ricominciare tutto da capo secondo l'ente statale dell'aviazione perchè ha solo:

-Perito Industriale in Costruzioni Aeronautiche (di un istituto STATALE)
-Attestato di corso specialistico di un anno dell'Aeronautica Militare (...direi statale...)
-più di tre lustri di esperienza di manutenzione su velivoli militari
-corsi vari (almeno 5) su apparati e velivoli
-sei anni di manutenzione in ambito civile

Un esempio di profilo di un cittadino francese che invece può venire a lavorare in Italia con una buona licenza di manutentore:

-scuola dell'obbligo, nessuna precedente qualifica in campo aeronautico
-esperienza almeno biennale di manutenzione e corso sul velivolo sul quale lavora.

Cosa ne pensate?

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Nicolino
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Nicolino » 15 giugno 2006, 8:49

Penso che non sono entusiasta dei problemi che sta creando l'aderire a norme comunitarie, spesso non note nella loro interezza neppure ai professionisti del settore. Ormai per divenire meccanico di linea, non parlo neppure di LMA, si devono effettuare prove forse troppo selettive. La cosa può anche essere positiva, la realtà è che dovremmo uniformarci al resto dell'Europa con occhi più attenti. Non esistono testi di riferimento, ci si deve rifare a testi americani. Il problema non è tanto confrontarsi con l'ENAC, quanto piuttosto rendersi conto che non hanno le idee chiare neppure loro. Mi auguro sia solo un problema di transizione ma non ci spero più di tanto.
Nicolino

Giacomo
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Giacomo » 20 giugno 2006, 19:08

Avete tutti perfettamente ragione, a noi per una licenza ci tocca sapere il peso specifico del magnesio(io li aggiusto gli aerei, mica li progetto), la temperatura della fiamma di saldatura e come si lavora il titanio in fonderia, e poi ci troviamo a lavorare con tecnici stranieri con la licenza FULL che vengono pagati dieci volte noi e fanno fatica a fare una frenatura ma.....hanno la licenza!!!!
La cosa che mi rattrista è che noi tecnici in Italia non siamo ancora stati in grado di unirci per fare valere i nostri diritti.....
saluti
Giacomo

Snap-on

Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 22 giugno 2006, 11:12

Francè, io ho provato a mettere in piedi "l'orticello", ma ho trovato più resistenza tra i colleghi che dall'autorità!

Il problema delle LMA è che siamo arrivati ad un livelllo per cui prevedo che tra cinque o si anni ci saranno soltanto tecnici stranieri con in mano la licenza che firmeranno QTB e task e "peones italiani" che lavoreranno .

Per ottenere una LMA solo da "Meccanico di Linea" in Italia è prevista una procedura e una selezione tale, percui un giovane che si vuole avvicinare al mondo dell'aviazione fa prima a conseguire una Laurea Breve ad indirizzo aereonautico!

L'argomento, purtroppo è sconosciuto ai non addetti ai lavori, ma non per questo interessante e suscettibile di discussione!

Saluti

Steve

zksimo
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da zksimo » 22 giugno 2006, 11:30

adesso faccio diventare ricco qualcuno...che si crei una società che non fa pagare nulla a chi si iscrive,certifica gli stessi con l'esperienza che già anno e li certifica all'estero e li "rivende alla compagnia"per una cifra decente..una cosa tipo un mini mutuo tra il lavoratore e questa ditta la ditta si deve accollare il prezzo iniziale per questo ci vuole il capitale iniziale e conoscenze nel paese dove mandarea a certificare i dipendenti...ma va che idea...sono troppo imprenditore

Snap-on

Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 22 giugno 2006, 14:54

Tranquillo, non hai "inventato" nulla!

Già adesso alcune società straniere come la svizzera Jet Aviation, hanno stipulato alcuni accordi con enti e scuole certificate EASA 147 per avere a disposizione ogni anno un certo numero di posti per il loro personale tecnico, che dovrà essere poi certificato secondo la Part 66 dell'EASA.

Il problema è che in Italia ci sono attualmente solo tre scuole approvate e tutte e tre hanno limitazioni strutturali o di programma.

Alitalia è sopratutto strutturata per il suo personale interno e non ha ancora aperto a nessun frequentatore esterno. La scuola di Agusta è completamente operativa ma il costo per un corso completo per tecnico B1/B2 di elicottero supera abbondantemente i 20.000 euri, mentre Vulcanair a Napoli è autorizzata soltanto per il certificato di tipo A
(Meccanico di Linea).

Giustamente gli stanieri in questo campo hanno strutture già consolidate e offrono ai privatisti la possibilità di completare il training didattico per il completamento della licenza, ma con costi molto alti .

Fondamentalmente, un giovane, dopo aver speso tutti i soldi , non ha alcuna esperienza per poter lavorare direttamene sul velivolo, e quindi si ritrova più o meno nelle stesse condizioni di un personaggio qualsiasi che cerca un lavoro in questo settore!

E siccome le aziende non sono mai "opere di carità" , cercano ul mercato personale già qualificato e intestatario di LMA , non verificando talvolta lo "skill" e il background dei candidati.

Avrei una marea di esempi da citare.......

Saluti

Steve

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Eadi
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Eadi » 22 giugno 2006, 15:07

Fatto sta che in tutto questo ci rimettono i giovani che , come me , si affacciano al mondo della manutenzione aeronautica ; non so quante persone siano disposte a spendere tutti quei soldi per effettuare i corsi presso una scuola certificata senza avere la possibilità di fare esperienza nè avere alcuna certezza di un contratto lavorativo sicuro ; Non è possibile poi che nessuna compagnia aerea in Italia si impegni a formare del personale con dei corsi macchina o comunque dia una mano a chi vuole ottenere la LMA certificando almeno l'esperienza lavorativa ; Tenendo conto del fatto che per ottenere la licenza di manutentore aeronautico ci vogliano almeno 5-6 anni , nel momento in cui le aziende abbiano urgente bisogno di personale certificato dove lo andranno a trovare?

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da zksimo » 22 giugno 2006, 18:18

un mio collega è stato manutentore sui 320 di WindJet a Catania ed era solo diplomato dall'I.T.Aeronautico credo che le abilitazioni gliele abbia fatte fare la compagnia...

Giacomo
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Giacomo » 22 giugno 2006, 23:21

Ragazzi qui il problema grave non sono le compagnie ad es. la mia mi sta aiutando per la certificazione, il problema grave è che per prendere una LMA in Italia, (e non sto parlando solo degli esami che si possono benissimo fare all'estero ....come pure io ho fatto) per ottenere quel benedetto pezzo di carta si va incontro ad una marea infinita di ostacoli burocratici e non, che spesso dipendono esclusivamente dal malumore di alcune persone, mentre all'estero, a mio modo di vedere è tutto molto più semplice ed immediato!!! come è possibile che 4 anni fa quando in Italia nessuno, compreso chi avrebbe dovuto, sapeva di preciso come fare ad applicare quella che allora era la normativa per la LMA, dall'estero arrivavano già tecnici certificati JAR66?

penso che finirò per andare a fare il gelataio....

Giacomo

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da zksimo » 22 giugno 2006, 23:27

mi spiace che per l'incompetenza dei burocrati (chi è che è mai andato d'accordo con l'ENAC?o CIVILAVIA o altro?)si debba ricorrere persino a cambiare lavoro...mi spiace vermente

Giacomo
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Giacomo » 23 giugno 2006, 17:39

penso che non cambiero' mai lavoro perchè quello che faccio lo amo troppo, la passione è davvero enorme....
ma devo confessare che certe volte mi viene proprio voglia....
ciao
Giacomo

donald
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da donald » 2 luglio 2006, 10:58

Steve Leone ha scritto:Francè, io ho provato a mettere in piedi "l'orticello", ma ho trovato più resistenza tra i colleghi che dall'autorità!

Il problema delle LMA è che siamo arrivati ad un livelllo per cui prevedo che tra cinque o si anni ci saranno soltanto tecnici stranieri con in mano la licenza che firmeranno QTB e task e "peones italiani" che lavoreranno .

Per ottenere una LMA solo da "Meccanico di Linea" in Italia è prevista una procedura e una selezione tale, percui un giovane che si vuole avvicinare al mondo dell'aviazione fa prima a conseguire una Laurea Breve ad indirizzo aereonautico!

L'argomento, purtroppo è sconosciuto ai non addetti ai lavori, ma non per questo interessante e suscettibile di discussione!

Saluti

Steve
Quanto dici è la vergognosa verità.Avete ragione su tutto, sulla cosa più vera però dobbiamo riflettere. NON SIAMO UNITI. esiste l'associazione di ogni cosa di ogni lavoratore/lavoratrice, segratarie di avvocati ordine dei ragionieri.... ma dei TECNICI aeronautici quelli che sono venuti fuori da esami e corsi vari non c'è traccia.Solo dietro a sigle sindacali, oggi interessate ad altre faccende.Credo sinceramente si debba ri-PROVARE a partire con una unione apolitica e fuori dai confini aziendali.
Francesco parlava di tecnici stranieri, ho conosciuto un polacco che tecnicamente non giudico, ma parlava un inglese così fluente che.... ho avuto vegogna a parlare anche l'italiano!! Il corso gli fu pagato da alcune ditte per le quali aveva lavorato...io ho pagato una scuola serale che ho frequentato quando ero libero dai turni!!e nessuno mi rimborserà mai!!
Una voce un faro :idea: un'insieme di idee che si facciano coraggio a chiedere quanto ci spetta. :cheers: Proviamo con una stanza dedicata sul forum, con un sito non so una chat...cerchiamo un' intesa.Tutto ciò che ci diciamo qui è vero e pesantemente reale, ma smuoviamo questo macigno di interessi abbandoniamo i propri "orticelli" vari e parliamo insieme. OGGI!! perchè siamo già in ritardo.
Viene citato all'inizio "Abbiamo "origliato" gli umori dei tecnici su un forum all'interno di un sito dedicato al mondo dell'aviazione civile e ci siamo fatti una pessima idea di quello che sta succedendo." io non lo conosco sto sito, posso avere il link?
Grazie.
Buon lavoro a tutti... anche oggi Domenica.
Odiamo gli altri perchè vediamo noi stessi riflessi negli altri

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Kitano » 2 luglio 2006, 11:01

donald ha scritto:NON SIAMO UNITI. esiste l'associazione di ogni cosa di ogni lavoratore/lavoratrice, segratarie di avvocati ordine dei ragionieri.... ma dei TECNICI aeronautici quelli che sono venuti fuori da esami e corsi vari non c'è traccia.Solo dietro a sigle sindacali, oggi interessate ad altre faccende.Credo sinceramente si debba ri-PROVARE a partire con una unione apolitica e fuori dai confini aziendali.
http://www.uptl.it/ ? Conta così poco per voi?
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da donald » 2 luglio 2006, 11:29

Steve Leone ha scritto:Francè, io ho provato a mettere in piedi "l'orticello", ma ho trovato più resistenza tra i colleghi che dall'autorità!

Il problema delle LMA è che siamo arrivati ad un livelllo per cui prevedo che tra cinque o si anni ci saranno soltanto tecnici stranieri con in mano la licenza che firmeranno QTB e task e "peones italiani" che lavoreranno .

Per ottenere una LMA solo da "Meccanico di Linea" in Italia è prevista una procedura e una selezione tale, percui un giovane che si vuole avvicinare al mondo dell'aviazione fa prima a conseguire una Laurea Breve ad indirizzo aereonautico!

L'argomento, purtroppo è sconosciuto ai non addetti ai lavori, ma non per questo interessante e suscettibile di discussione!

Saluti

Steve
Il problema è proprio questo oblio che ci portiamo da anni... prima un pochino di fumo,di rumori e poi in silenzio nei propri "orti".
Oggi è il momento di riflettere sul nostro futuro professionale. La nostra esperienza e la preparazione dei giovani non può essere svilita da meri accordi commerciali.
Non conosco il sito dato in riferimento, posso avere il link :?:
Certo basterebbe poco, con internet, per mettere su una discussione specifica l' associazione almeno di idee ed esperienze potebbero a qualche risultato; confrontarsi ed avere una direzione unica.
Odiamo gli altri perchè vediamo noi stessi riflessi negli altri

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 3 luglio 2006, 9:59

noi Ste ne abbiamo fatto di "assessment" quando eravamo la, ai Tecnici (romani il 90%) che venivano in missione pre-certificazione a Linate,
ancora ci bestemmiano dietro..........!!(però hanno imparato)

A volte bastava un semplice "metti in moto l'APU" per scatenare la un putiferio!!

Abbiamo preso svariate sole, da supertecnici ultracertificati (francesi,polacchi) che alla verifica tecnica hanno fallito miseramente!!
Quindi prima di ogni assunzione (sia essa a tempo determinato e non) si procede con un assessment per verificare lo stato di preparazione,
è gia successo di qualificare dei B1.1 come A per 4 mesi prima di riprocedere all assessment.........

Ciao



____________
Francesco
Ciao Francesco,

è da tutta una vita(aereonautica) che vengo "testato" e controllato da funzionari e personaggi correlati che dovrebbero emettere giudizi e valutazioni che mi permetterebbero di lavorare sugli aeroplani.

Peccato che la maggior parte dei personaggi non ha neanche un'idea di come si fa una "frenatura" ! Il fatto è che questi personaggi non si rendono conto che noi tecnici, con i CIT o le LMA ci mangiamo! E' chiaro che poi le aziende, visto che il lavoro maggiore è quello di riempire le caselle degli organigrammi, non si fanno scrupolo a ricercare personale "LMA munito" in giro per il mondo, senza valutare, se non sulla carta, la professionalità e le capacità dell'individuo.

Mi ricordo bene gli "assessment" fatti a Linate ( tu lo feci anche a me , giustamente , dovevi prendere le "misure" del collega !) e i comportamenti del personale in trasferta da Roma che aveva finalmente l'opportunità di fare e imparare qualcosa e non di fare l'omino portacassetta degli atrezzi o i push-back !

Non è mai stato facile poter prendere una certificazione di manutenzione, e adesso lo è ancora di più nel nostro paese.
E' vero che in giro ci sono tanti giovani volonterosi e appassionati, ma è anche vero che nessuna azienda ha voglia di investire tempo e denaro su di loro. E' stato valutato da una ricerca effettuata per conto di un'azienda del settore , che un giovane diplomato che vuole entrare nel modo della manutenzione (Base o Linea ) necessita di almeno 5 anni di formazione e OJT prima di poter avere una base abbastanza solida per svolgere in piena autonomia l'attività di Certifying Staff. In questi cinque anni, deve ottenere almeno il rilascio della licenza di tipo A e aver completato un corso macchina di livello 3 ATA 104 , oltre a dimostrare di aver praticato attività di manutenzione per almeno 400 ore lavorative!

Ribadisco che alla fine l'investimento per un'azienda è troppo elevato e il feedback troppo lungo per poter pensare di investire in questi termini. L'azienda preferisce assumere tecnici (in questo caso stranieri, disponibili immediatamente) e i giovani appassionati , investire in se stessi con una laurea ad indirizzo tecnico, più facilente utilizzabile nel mondo del lavoro!

Per concludere, per quanto riguarda le associazionidi categoria......... lasciamo perdere. Non siamo riusciti in tutti questi anni a mettere in piedi praticamente nulla. E purtroppo i nostri peggiori avversari non sono state le aziende o l'Autorità, ma i sindacati, che non hanno mai visto di buon occhio la creazione di una categoria così specializzata e con un "potere" cosi forte!

Provate ad immaginare se un giorno tutti i CS si rifiutassero di firmare il QTB in adesione ad un'agitazione della nostra categoria! Altro che finimondo!

Ciao Francesco e ciao a tutti

Steve

Snap-on

Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 3 luglio 2006, 16:59

http://www.uptl.it/ ? Conta così poco per voi?
Purtroppo si. Senza nulla togliere all'organizzazione sindacale che ha avuto l'idea di estendere anche alla nostra categoria una copertura e un'etichetta, ritengo che alla base ci sia un errore fondamentale.

Da sempre ,e quì spero non me ne vogliano gli amici e i colleghi delle compagnie aeree, non si è mai considerato che i tecnici aeronautici sono anche quelli che lavorano nell'aviazione generale, nel lavoro aereo, con gli elicotteri, nell'industria aereonautica, come pure nelle officine degli aeroclub.

Sindacalmente parlando questi personaggi sono sempre stati visti come figure di serie B se non addirittura C. Il fatto di lavorare su velivoli "piccoli e non di linea" ha sempre comportato l'idea generalizzata che il lavoro era meno impegnativo, più facile e con meno responsabilità.

I personaggi che ho citato erano anch'essi tecnici , avevano una preparazione sicuramente non inferiore a quella dei colleghi impiegati nelle compagnie di linea e comunque anch'essi dovevano sostenere lo stesso iter per il rilascio del vecchio CIT e adesso della nuova LMA.

All'estero, non si è mai fata questa divisione e le varie organizzazioni che racchiudono le nostra categoria non hanno mai messo "paletti" per limitare l'ingresso o la rappresentanza.

Lavori sugli aeroplani e possiedi una licenza? Si, allora sei dei nostri!

Questo da noi non è mai avvenuto, e anzi ,alcuni tentativi fatti per poter creare un'organizzazione a tutela della categoria, magari affiliata a qualche nota organizzazione inglese o scandinava, sono tutti terribilmente falliti.

E ripeto, molte volte non per colpa dell'Autorità, la quale in alcune occasioni avrebbe avuto più piacere e interesse nel conoscere le opinioni di quelli che lavorano sugli aeroplani, rispetto alle aziende che essi stessi devono controllare!

Il discorso è molto lungo e variabile di tanti argomenti, ma nella sostanza nessun tecnico certificato di nazionalita italiana possiede l'iscrizione ad un albo professionale o a un'organizzazione di categoria che ne salvaguardi la professionalità.

Saluti

Steve

Snap-on

Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 10 luglio 2006, 9:04

Non per far morire la discussione , ma proprio la scorsa settimana è stata pubblicata da parte dell'ENAC la revisione della Circolare 68 relativa alle procedure per la conversione di un vecchio CIT in una nuova LMA.

Capisco che molte delle cose che si leggono sono da "addetti ai lavori" , ma se qualcuno che vuole farsi un'idea della burocrazia e della difficolta che la normativa attuale comporta, potrà rendersi conto dei problemi che ci sono per ottenere dei tecnici di aeromobile certificati.

La circolare si titola 68A ed è scaricabile in formato PDF dal sito dell'ENAC .[www.enac-italia.it]

Buona lettura e attendo commenti!

Saluti

Steve

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 12 luglio 2006, 8:56

E' purtroppo la triste verità. La categoria non ha nessuna rappresentanza , ne a livello di compagnia (in SAS esistono ben tre gruppi distinti di associati a d associazioni di categoria) ne addirittura a livello nazionale. L'unica riconosciuta (ma solo da qualcuno ) e L'UPTL che ormai è una di quelle organizzazioni parasindacali che servono solo a far casino all'interno di AZ.

Lo stesso ENAC ha più volte suggerito la creazione o l'affiliazione ad associazioni di categoria, prorio perchè ormai le normative europee sono in vigore e i vari comitati sono composti da rappresentanze anche di tecnici e specialisti.

La stessa emissione di procedure così complesse per il rilascio della LMA, sono state sibillinamente accolte senza nessuna replica o contestazione perchè non c'è stato nessuno che ha posto quesiti e contestazioni sui contenuti o altro.

Non voglio fare delle tristi previsioni, ma ormai , a mio parere , noi italiani siamo fuori dal mercato, proprio perchè non siamo riusciti ad organizzarci e perchè non esiste una continuità generazionale dovuta ad una mancanza di volontà nell'istituire scuole o corsi professionali e per la specificità dell'impiego , che di fatto , anche se estremamente specialistico, ghettizza le persone in pochi e limitati ambiti lavorativi.

Saluti


Steve

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da donald » 12 luglio 2006, 9:48

Ciao, sono daccordo e prendo atto della triste verità che le associazioni nate sono solo dedite ai propri orticelli.Ed è purtroppo tutto vero quello che Steve dice qui sopra, ma non posso cedere al declino.....
UPTL, credo, perdonatemi se sbaglio, non sia firmataria di contratto, e come tale non può intervenire nelle trattative, come altre associazioni sindacali non fimatarie, non possono partecipare ai tavoli diciamo " ufficiali", detto così per intenderci. Bisogna dargli forza, (eppure io non sono più di linea da anni....) forse è l'unica o ce ne sono altre?
Ma non voglio distrarre l'argomento, il problema è grande, fino ad ora le compagnie facevano il bello e cattivo tempo con i CIT e lo sapete bene, ma adesso non avendo " potere" perchè in un certo senso è raggiungibile da tutti (.......) hanno cambiato rotta, abbandonandoci nei meandri della burocrazia.
Az è stata sempre la più grande, numericamente, una sorta di riferimento in bene ed in male, i contratti ANCHE di terra si facevano in riferimento ai contratti visti in AZ: più economici ,uguali, diversi, privilegi differenti, e così via.
Un ragazzo che ora volesse intraprendere questa strada non evrebbe ben chiaro dove fare i corsi ed il costo, non avrebbe certezza sull' assunzione, non si conoscono i tempi, avete evidenziato giustamente la difficoltà di fare addestramento pratico ed alla fine quali prospettive di retribuzione può ambire, a fronte di sacrifici e turni, e responsabilità? Forse se questo giovane cambiasse scelta e gli aerei li prendesse solo da passeggero.....dimostrerebbe di essere saggio!!!
Noi abbiamo sbagliato a stare nell'orto, ma è possibile che non si riesca più a dirigere verso qualcosa di concreto di diverso? Anche perchè si potrebbe paralare di professionalità, di certificazioni, di salari, di assicurazioni professionali di tanto e di tutto....ma non bisogna barricarsi, non credo siano giuste tante cose, ma a fronte di perderne TROPPE non sarebbe meglio un passo indietro e cercare di unirci, almeno noi che siamo più saggi dei "politicastri" e vari "opinionisti" che affollano i sindacati??
La vostra esperienza, l'esperinza di chi come Eretiko ha contribuito a fondare qualcosa, non deve essere sprecata, e che sia un forum, uno spazio dedicato sia quello che riterrete opportuno, ma sia una partenza, da qui, per una unione tra chi a tutti i livelli mette le mani sugli aerei e componenti chi della vita aeronautica ne ha fatto pane quotidiano. Ridare dignità ad un settore moribondo, ormai, per la burocrazia. Non sopporto più vedere articoli di giornale senza la possibilità di controbattere.
Allora... si parte??
Saluti a tutti.
Odiamo gli altri perchè vediamo noi stessi riflessi negli altri

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 12 luglio 2006, 13:19

Caro donald, da come scrivi sei anche tu un addetto ai lavori e posso azzardare che al momento stai lavorando per Alitalia. Purtroppo le origini e i problemi che affliggono questa specie di nostra categoria nascono proprio dal fatto che la gestione di tutto il personale tecnico in Italia è sempre stata fatta sulla base degli umori della compagnia di bandiera e dei suoi sindacati.

Questo non toglie il fatto che molte cose che attualmente stanno succedendo sono proprio dovute al fatto che in molte occasioni l'Autorità ha fatto, scritto e praticato,in funzione di quello che la compagnia voleva fosse fatto!

Nelle mia carriera non ho mai avuto a che fare con Alitalia perchè non mi è mai interessato farne parte, ma devo riconoscere che ai tempi l'addestramento e la peparazione dei suoi tecnici erano assolutamente sopra gli standard di qualunque altra compagnia aerea italiana e sicuramente equivalente alle più titolate concorrenti.

La realtà è che però , i tecnici Alitalia e in buona parte anche i dirigenti della linea tecnica hanno sempre voluto rimanere isolati da tutte le realtà che nel passato recente si affacciavano nel mondo aereonautico italiano.

Questa indifferenza e sufficenza nei confronti di altre realtà (compagnie aeree minori, industria aereonautica, aviazione "Executive" e generale, elicotteri e ditte di manutenzione colegate agli aeroclub) ha soltanto aumentato la divisione e "ghettizzato "certe realta , che hanno scelto di seguire altre vie o rimanere completamente al di fuori di qualunque discorso associativo.

Per quello che so in Italia, soltanto i tecnici degli elicotteri , possiedono una sorta di associazione professionale, a salvaguardia della loro categoria e delle loro capacità professionali.
Associazione di categoria che esula dal discorso delle licenze e della certificazione attuale, ma che comunque si è interfacciata più volte con l'Autorità per convalidare o suggerire determinate scelte.

Noi , quelli degli aeroplani, grossi o piccoli, jet o pistoni, non abbiamo nulla se non una grandissima serie di insuccessi ed esempi negativi da riportare in luce ogni qual volta si affronta questo discorso.

tieni presente che non esiste nessun forum di discussione (a parte quello dell'UPTL che comunque ha una validità all'interno del contesto Alitalia) . I pochi tecnici che hanno a cuore la questione e che non hanno paura di scrivere in lingua inglese, li trovi nei forum delle associazioni straniere , dove attingono informazioni e aspettano di vedere se qualche associazione decide di entrare nel mercato italiano per aderirvi e diventare finalmente un personaggio che conta in questo ambiente!

Per il momento ho finito, ma ci sarebbero tante cose da dire e scrivere!

Saluti

Steve

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da donald » 13 luglio 2006, 2:46

Steve Leone ha scritto:Caro donald, Noi , quelli degli aeroplani, grossi o piccoli, jet o pistoni, non abbiamo nulla se non una grandissima serie di insuccessi ed esempi negativi da riportare in luce ogni qual volta si affronta questo discorso.

tieni presente che non esiste nessun forum di discussione (a parte quello dell'UPTL che comunque ha una validità all'interno del contesto Alitalia) . I pochi tecnici che hanno a cuore la questione e che non hanno paura di scrivere in lingua inglese, li trovi nei forum delle associazioni straniere , dove attingono informazioni e aspettano di vedere se qualche associazione decide di entrare nel mercato italiano per aderirvi e diventare finalmente un personaggio che conta in questo ambiente!

Per il momento ho finito, ma ci sarebbero tante cose da dire e scrivere!

Saluti

Steve
Non posso dare torto ne a te ne ad Eretiko, avete tutte le ragioni, ma se non disturba o non complica la vita del foum, vorrei ancora spiegazioni opinioni indirizzi di forum... (Sono tra l'altro curioso, sono alle prime esperinze con diavolerie simili...)
Non sono in disaccordo con voi, sarei matto o cieco, ma proprio, e stranamente , mi piacerebbe avere maggiori dettagli.
Non voglio per forza fondare la "giovine Italia" un moto di operai inxxxxxxi (= leggermenti contrariati!!). Vorrei solo che i giovani si dessero loro da fare.In fondo, voi ed io qualcosa già l'abbiamo, io sono " cittato" e " convertito", a loro il futuro non prospetta altro che essere "peones" come detto in precedenza.
L'unica cosa che mi rimprovero, potevo cambiare colore, più di una volta, non l'ho fatto per cattivi consigli, non avevo l'esperienza giusta in questo senso.Ora ho famiglia, un salto mi fa un pò paura.Vi faccio i complimenti in tal proposito, e gli auguri.
Noi attendiamo un altro rifiuto di adeguamento all'inflazione ed i giornali che diranno che abbiamo chiesto l'aumento di stipendio nonostante la crisi della balena...Alitalia solite notizie frottole da titolone....
Ma questo e troppo O.T.!!!....
Un abbraccio. :?
Odiamo gli altri perchè vediamo noi stessi riflessi negli altri

Snap-on

Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 13 luglio 2006, 9:16

Non posso dare torto ne a te ne ad Eretiko, avete tutte le ragioni, ma se non disturba o non complica la vita del foum, vorrei ancora spiegazioni opinioni indirizzi di forum... (Sono tra l'altro curioso, sono alle prime esperinze con diavolerie simili...)
Personalmente alcuni anni fa mi sono iscritto alla AEI (Aircraft Engineers International) di origine inglese e che è un pò la mamma di tutte le associazioni di categoria. Il sito da visitare è il seguente: http://www.airengineers.org

Come potrai vedere ci sono moltissime organizzazioni affiliate a questa associazione (dallo Zimbabwue all Bulgaria passando per Svizzera ,Francia e Germania), ma nessuna italiana (se esistesse!)

Se navighi nei siti delle associazioni affiliate potrai trovare in alcuni, dei forum di discussione, qualcuno interessante per quanto riguarda le normative e regolamenti, altri più tecnici e specifici all'attività professionale.

Nota dolente: nel 1990 fu creata l'AITI che raggruppava tutti i certificati degli scali tecnici di Linate e MPX (Alitalia, ATI,Alisarda e Sabena) e molti certificati dell'aviazione generale e degli elicotteri. L'associazione aveva uno statuto e si era affiliata all'AEI proprio per avere un'immagine e una visibilità sopra le parti. Tutto finì alla prima riunione quando si cominciarono a litigare sulle cariche sociali!

E non vado oltre.....

Saluti e ci risentiamo in chat.

Steve

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da donald » 13 luglio 2006, 13:37

bene riapriamola.... ci riproponiamo come capoccioni... e vinciamo MIAMI LOS ANGELES E PARIGI... ammazza che idea!!!
Scherzi a parte, decisamente noi in Europa non dovevamo neanche accostarci .... e non per motivi economici!!!!
per il rsto grazie della disponibilità, e delle info.
Ciao buon pranzo.
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 18 luglio 2006, 10:10

Allego di seguito la presentazione (in inglese) dell'associazione inglese dei tecnici aereonautici.

Vorrei sottolineare come vengono enfatizzati i principi fondamentali relativi alla professionalità degli associati. Purtroppo è un buon esempio che andrebbe seguito anche nel nostro paese. Ma questa è già polemica!


The Association of Licensed Aircraft Engineers was founded in 1970 as a direct result of pressure being applied to scrap the Aircraft Engineer's Licence. The ALAE is non-political and non-partisan; our ambitions are to raise the status and dignity of our profession. The objectives of the Association are,

» To establish the professional status of Licensed Aircraft Engineers.
» To gain for the Licensed Aircraft Engineer recognition within the British aviation industry.
» To represent Licensed Aircraft Engineers within the British aviaton industry.
» To promote the advancement of the technical knowledge and skills of those engaged in the production, maintenance and operation of aircraft within the means of the Association to do so.
» To strive at all times towards improvement of the standards of safety in all aspects of aircraft maintenance and operation.
» To regulate the relations between members of the Association and their employers.

The ALAE is unique in the way in which it represents Licensed Aircraft Engineers and other certifying staff within the aviation industry. In recent times our primary role has been to work in conjunction with the Civil Aviation Authority (CAA) to formulate legislation covering aircraft maintenance engineering within Europe. In this respect we have gained considerable influence with the CAA and also with the European body, the European Aviation Safety Agency (EASA). Because of our association with these authorities, we are particularly well informed regarding future legislation likely to affect Licensed Aircraft Engineers.

The ALAE is in a particularly strong position to advise those seeking a career in the aircraft maintenance industry on the possibilities that it offers. Furthermore, in order to give Association members "first shot" at employment vacancies, we have let it be known throughout the industry that we will advertise any industry related employment vacancy in our
bi-monthly journal, TECH LOG.


Eventualmente se ci fossero dei problemi , sono disposto a tradurre !

Saluti

Steve :cheers:

donald
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da donald » 18 luglio 2006, 18:54

:thumbup: Grazie per la notizia. :firestarter: , ma mi "rosica" proprio non averne una in Italia....
Odiamo gli altri perchè vediamo noi stessi riflessi negli altri

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Nicolino » 19 luglio 2006, 8:51

Steve Leone ha scritto:

The ALAE is unique in the way in which it represents Licensed Aircraft Engineers and other certifying staff within the aviation industry. In recent times our primary role has been to work in conjunction with the Civil Aviation Authority (CAA) to formulate legislation covering aircraft maintenance engineering within Europe. In this respect we have gained considerable influence with the CAA and also with the European body, the European Aviation Safety Agency (EASA). Because of our association with these authorities, we are particularly well informed regarding future legislation likely to affect Licensed Aircraft Engineers.
Mooolto interessante...noi dormiamo vero??? :sleepy2:
Steve Leone ha scritto:
The ALAE is in a particularly strong position to advise those seeking a career in the aircraft maintenance industry on the possibilities that it offers. Furthermore, in order to give Association members "first shot" at employment vacancies, we have let it be known throughout the industry that we will advertise any industry related employment vacancy in our
bi-monthly journal, TECH LOG.
Anche questo aspetto è decisamente interessante....che dite facciamo anche noi qualcosa del genere??
Nicolino

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 19 luglio 2006, 9:41

Sono anni che si tenta di fare qualcosa! Ti posso dire che non ho più molta voglia di assumermi in primis le responsabilità di iniziare una cosa del genere. E comunque la realtà adesso è cambiata e forse ci sarebbero più possibilità che la "cosa" abbia possibilità di nascere e sopravvivere all'ambiente "italiano"

Parliamone!

Saluti

Steve :cheers:

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Nicolino » 19 luglio 2006, 15:11

Francesco, tu mi facesti leggere qualcosa del genere un pò di tempo fa.....ti risposi che non avevo ancora la qualifica Certifying Staff ma ero Responsabile della Manutenzione di una ditta a R.T. ENAC. Ora ho fatto e superato l'esame per C.S., a Settembre faccio la conversione in limited. Posso provare ad entrarci anch'io?
Nicolino

ps Stefano, penso anch'io che adesso sia il momento di dare vita a qualcosa del genere, anche perchè siamo quasi al 2008...
E' vero che vogliono anticipare qualcosa al 2007? Il mio funzionario ENAC di riferimento non è stato molto chiaro...
Nicolino

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da pippo682 » 19 luglio 2006, 17:40

Nicolino ha scritto: Il mio funzionario ENAC di riferimento non è stato molto chiaro...
Ma và! Come mai?

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 20 luglio 2006, 0:07

Francesco, tu mi facesti leggere qualcosa del genere un pò di tempo fa.....ti risposi che non avevo ancora la qualifica Certifying Staff ma ero Responsabile della Manutenzione di una ditta a R.T. ENAC. Ora ho fatto e superato l'esame per C.S., a Settembre faccio la conversione in limited. Posso provare ad entrarci anch'io?
Lo statuto dell 'AEI ha previsto che chiunque abbia una licenza nazionale può fare domanda di iscrizione al loro sodalizio. E' anche previsto che l'iscrizione diretta è ammessa soltanto se nel paese di residenza del candidato non sono presenti organizzazioni affiliate all'AEI.

Io mi iscrissi quattro anni fa dopo che l'ennesimo tentativo ( quello della UPTL) andò anch'esso nella solita direzione. Allora non esisteva la LMA e accettarono l'iscrizione anche con il semplice CIT. Al momento del rilascio della LMA ho provveduto ad aggiornare la mia posizione inviandogli una copia.
Il mio funzionario ENAC di riferimento non è stato molto chiaro...
Che i funzionari non abbiano le idee chiare su diversi punti della normativa Parte 66 EASA è ormai assodato , visto che ci sono anche delle cause civili in corso nei confronti dell'ENAC da parte di singoli tecnici e anche di qualche azienda.

Credo che le novità, se possono essere chiamate tali, sono quelle riportate nella nuova edizione della Circolare ENAC 68A riguardante la conversione dei vecchi CIT in LMA limitate anche per i velivoli certificati sotto i 5700KG di peso massimo al decollo (Categoria B3)


Prova a scaricartela dal sito ENAC e comincia a leggerla. Poi ridiamo!

Saluti

Steve :cheers:

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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Nicolino » 20 luglio 2006, 15:24

L'ho già fatto, l'ho letta e non mi è venuto molto da ridere...ti ho detto ho provato a fare qualche domanda al mio funzionario ENAC che, tra l'altro, ho scoperto oggi deve ancora iniziare le pratiche per il rilascio del CIT Certifying Staff...che potrò convertire in limited a settembre (spero :? ). L'unica cosa che hanno chiara è che se ti sfugge chiamarlo CIT ti sparano: la formula magica è Certificato di Idoneità Tecnica per Tecnico di Aeromobile Certifying Staff...come se il problema fosse nel nome... Sentite ragazzi, credo che la settimana prossima sarò a Milano, zona IML. Ci vediamo? Da quanto ho capito Stefano è su LIML, mentre Francesco è a LIMC. Se mi date l'OK vengo su con l'auto ed io e Stefano raggiungiamo con il mio mezzo il buon Francesco.. Così mi spiegate voi qualcosa. Penso che sarà per Giovedì-Venerdì prossimo. Che dite? Posso rompere le scatole un pò a Voi?
Nicolino
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Re: Manutenzione Velivoli In Italia

Messaggio da Snap-on » 21 luglio 2006, 0:37

Io non dovei avere problemi , anche se tutto può succedere. Se passi da Milano, possiamo anche organizzare!

Parliamone!

Saluti

Steve

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Messaggio da mauro s. » 7 novembre 2006, 10:52

Buon giorno a tutti sono nuovo del forum.Mi chiamo mauro,sono un ragazzo di 20 anni con diploma di perito tecnico aeronautico intenzionato ad intraprendere la professione del tecnico-meccanico in campo elicotteristico. Per far ciò debbo ottenere il rilascio della L.M.A e per questo avevo contattato l'Agusta per seguire un corso basico livello TB1.1(tecnico-meccanico con limitazione hai velivoli a turbina) ed in seguito fare i 2 anni di esperienza necessari oltre ai vari corsi macchina.A causa del ritardo con il quale mi hanno risposto sono stato tagliato fuori dalla programmazione 2006 così ora mi trovo a casa senza ne un lavoro ne un corso studi da seguire.Volevo sapere se eravate in grado di indicarmi qualche strada alternativa fattibile in quanto contattando l'ENAC sono stati molto ma molto vaghi..
VI ringrazio
Mauro

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Messaggio da Snap-on » 7 novembre 2006, 11:18

Insisto fino alla noia.... iniziate a studiare per prendera la LMA di tipo "A". Ne abbiamo già parlato ampliamente in un altro thread abbastanza recentemente!

Il discorso di Agusta anche se ottimo, ritengo sia ancora estremamente oneroso, anche se poi , per chi vuole cimentarsi con l'ala rotante, l'università per la manutenzioneèe la Bristow inglese1

Saluti

Steve

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