Quella che Lampo chiama la scorciatoia qualche decennio fa era la sola possibiltà prevista e regolamentata per le piste contaminate, allora quasi sconosciute. Addirittura in caso di pista contaminata venivano fornite solo alcune indicazioni sui performance manual, in modo che ogni compagnia aerea decidesse cosa fare, sia per il decollo che per l'atterraggio. Per l'atterraggio c'era una regola semplice, quella dry, e a quella ci si riferiva aggiungendo il 15% sulleperformance dry. Poi, con l'avvento delle Jar si cominciò a concretizzare sullo studio delle performance wet e contaminate in generale. Naturalmente gli studi in merito c'erano già da tempo ma non esistevanco ancora le regole scritte. Poi si cominciò a richiedere delle performance specifiche e uscirono fuori le regole che però non furono mai, e ancora non lo sono, libere dagli studi e dalle regole dry. Infatti, se leggete bene le regole attuali, quelle riportate in neretto, vi accorgerete che la vecchia regola dry la fa da padrona. Comunque tutto si riporta alle basiche definizioni di "pianificazione" e di "effettuazione". Infatti, se leggete bene le regole c'è scritto che alcuni requisiti vanno rispettati se si prevede che all'arrivo la pista potrebbe essere wet o contaminata e in questo caso il riferimento preciso è la LDA dry + il 15% a meno che non si abbiano le perfo wet o contaminata
"approvate" e con i margini descritti e richiesti
Le operazioni su piste contaminate sono relativamente recenti ed ancora in evoluzione. Io posso solo riferirmi agli albori e raccontarvi un episodio che riguarda proprio questa evoluzione. Che faccio, ve lo racconto?

La
mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
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Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.