Rimandato lancio Shuttle Atlantis sts-122

Area dedicata alla discussione sugli incidenti e degli inconvenienti aerei e le loro cause. Prima di intervenire in quest'area leggete con attenzione il regolamento specifico riportato nel thread iniziale

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Messaggio da star2 » 12 dicembre 2007, 20:56

:thumbleft: :thumbleft: :thumbleft:
Guardate avanti e puntate sempre in alto : le stelle non sono poi cosi' lontano ! Paolo Nespoli STS-120

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Messaggio da star2 » 13 dicembre 2007, 19:25

Il tanking test è pianificato per martedi 18 dicembre con inizio alle ore 13:00 italiane e verra caricato solo LH2.Speriamo che i guasti o gli eventuali problemi con il maltempo non costringano comunque ad un rollback con conseguente ritardo di un paio di settimane rispetto al rollback ipotizzato al delay di missione....
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Messaggio da star2 » 14 dicembre 2007, 0:28

Continuano i lavori per identificare la causa del problema ai sensori ECO sull'ET della prossima missione, gli ingegneri sono abbastanza confidenti nell'essere vicini alla possibile identificazione del problema.
Intanto si è deciso di spostare la prima data utile per il lancio a NET 10 Gennaio.
Si aspetta la prova decisiva di martedì prossimo con l'uso del Time-Domain Reflectometer (TDR) in contemporanea al tanking test.
Oggi è avvenuta l'installazione delle apparecchiature sulla parte posteriore dell'orbiter, sono stati applicati i connettori per le rilevazioni a tutti i sensori ECO, dall'1 al 4 e al sensore del 5% che aveva dato problemi.
Domani si procederà ad una prima serie di rilevazioni per capire se il problema è già identificabile "a secco", mentre per martedì l'inizio del tanking è pervisto alle 7am locali e apertura della RSS alle 21:30 della sera prima.
Per ora ci si è concentrati per individuare il problema ipotizzando che sia sull'ET e non sull'orbiter, eventualità considerata improbabile, e da questa ipotesi si sono ridotte drasticamente le possibili cause.
L'ipotesi per ora considerata più probabile, anzi quasi l'ultima possibile, è un problema di connettori che potrebbero dare i risultati rilevati se ci fossero dei corpi estranei contaminanti o si fossero mossi dopo il fissaggio, erano comunque stati provati prima del montaggio e non avevano dato problemi.
Lo scenario per ora ipotizzato è uno spostamento o rottura di un connettore in cui si sia infiltrata aria e/o ghiaccio al momento del tanking il quale fa da isolante e impedisce la trasmissione del segnale, questa ipotesi è avallata dal fatto che la lettura errata non è istantanea ma dopo un certo periodo dall'inizio del tanking.
Lo stesso allo svuotamento, tolto l'idrogeno, il ghiaccio evapora, il contatto ritorna fra i connettori e i dati sono esatti.
Test in laboratorio sembrano confermare questa teoria, che è confermata anche da un modello matematico sul tempo di congelamento del ghiaccio che sembra direttamente correlato con le anomalie.
Per ora non c'è ancora la certezza che la causa possa essere questa ma si è confidenti in una risposta definitiva martedì prossimo. Il limite di sicurezza del numero di riempimenti e svuotamenti dell Et e di 13 per ora siamo a 2 .Inoltre la nasa a deciso di concedere alcuni giorni di ferie ai tecnici per poter passare il natale con le proprie famiglie :x-mas: ,personalmente penso sia giusto per poter far riposare la testa. Brava Nasa =D>

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Messaggio da star2 » 14 dicembre 2007, 13:09

Con la fine del programma shuttle si avvia alla conclusione anche la carriera dei propulsori SSME installati sulle navette Americane.
Utilizzati per l'ascesa in orbita per un tempo di otto minuti e mezzo a volo, hanno subito un unico malfunzionamento, risultato in un Abort To Orbit (STS-51F), in oltre 25 anni di carriera e oltre 350 voli .
Riutilizzabili fino a 20 volte e dal costo di 40 milioni di dollari l'uno si apprestano ad essere pensionati definitivamente lasciando il testimone al più performante J-2X.
La messa a terra di questi propulsori è una fase abbastanza critica nella gestione, con soli 4 esemplari ancora da costruire si deve cercare di ridurre in maniera omogenea la linea di produzione, mantenendo però inalterate le capacità di intervento e manutenzione con le unità operative e per la produzione di ricambi e accessori.
Il primo passo è stato lo smantellamento del banco prova A-2 di Stennis.
Come detto rimangono 4 esemplari da costruire (unità 5013, 5014, 5015 e 5016) con altri 2 potenziali in base alle decisioni che verranno prese sul "Launch Manifest" o in base a problemi imprevisti con altre unità.
Una capacità minima di produzione verrà dunque mantenuta in caso si decidesse di produrre anche i due 5017 e 5018.
Da gestire ci sono poi i contratti con 53 aziende fornitrici che dovranno essere sospesi al termine della produzione.
Intanto si sta decidendo se inserire nel "National Register of Historic Places" il forno di Canoga Park CA. in cui sono stati prodotti tutti gli ugelli dello Shuttle.
Anche se si prevede un imminente pensionamento non si è mai smesso di aggiornare i propulsori, ad esempio con la recente introduzione del sistema di controllo computerizzato AHMS (Advanced Health Monitoring System), o la modifica della turbopompa dell'ossigeno nell'ultima missione STS-120.
Stesso decorso toccherà al Michoud Assembly Facility (MAF), che probabilmente dalla prossima estate terminerà la produzione di ET per passare a tempo pieno alla realizzazione dell'upper stage dell'Ares I.

Intanto la NASA ci invita a far pervenire un messaggio di auguri agli occupanti della ISS...
Qui Cliccando sul riquadro il alto a destra. Dove c'è scritto send holiday....
http://www.nasa.gov/mission_pages/stati ... index.html

Io gli ho ringraziati per il magnifico lavoro che stanno facendo.

Gozer

Messaggio da Gozer » 14 dicembre 2007, 13:21

Star, noi non scriviamo niente perché non abbiamo niente da scrivere, ma stiamo quì a leggere avidamente queste news, sia chiaro ;)

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Messaggio da star2 » 14 dicembre 2007, 13:24

Copy that !! :D

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Messaggio da star2 » 15 dicembre 2007, 9:22

Proseguono i lavori per il montaggio delle apparecchiature per il tanking test di matedi' 18.

Individuazione dei sensori
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tavolo con strumentazione
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Vari cablaggi
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preparazione riflettometro
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Test riflettometro
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Nasa tv media channel trasmetterà in diretta il tanking test il 18/12 a partire dalle ore 13:00 italiane.

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Messaggio da Nik » 15 dicembre 2007, 9:53

Wow grazie ancora di tute le immagini e le notizie.
Visita medica prima classe superata.
PPL (A) all'inizio.
Speriamo in un buon futuro!!!!!!!

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Messaggio da star2 » 15 dicembre 2007, 22:31

Aggiornamenti:

Oggi sono continuati i lavori di cablaggio del riflettometro per il test del 18/12.
Piccoli problemi tecnici sono stati brillantemente risolti in corso d'opera.

Intanto:
Rilasciata dalla Nasa questa immagine che mostra lo sfortunato rientro del columbia , fotografato da un satellite militare che testimonia come l'ala sinistra si stava letteralmente consumando con l'attrito dell'interfaccia di rientro (atmosfera).

Immagine

Rilasciato anche il video del deorbit and night landing dell'atlantis sts-115,il video completo dura 90 minuti ed è a pagamento....godiamo con questo.
http://www.nasaspaceflight.com/_docs/Sh ... eentry.wmv

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Messaggio da Nik » 16 dicembre 2007, 8:41

Rilasciata dalla Nasa questa immagine che mostra lo sfortunato rientro del columbia , fotografato da un satellite militare che testimonia come l'ala sinistra si stava letteralmente consumando con l'attrito dell'interfaccia di rientro (atmosfera).
:( :(
Rilasciato anche il video del deorbit and night landing dell'atlantis sts-115,il video completo dura 90 minuti ed è a pagamento....godiamo con questo.
Fortissimo quando dice: seven six five four three two one touch :D.....grazie ancora...visto che sai tutto di queste cose...perchè quando gli astronauti escono dallo shuttle devono stare attenti?
Visita medica prima classe superata.
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Messaggio da star2 » 16 dicembre 2007, 17:18

Intendi quando escono dallo shuttle per le Eva con le tute EMU (attività extraveicolari) nello spazio o quando escono dopo l'atterraggio. ?

Aggiornamento.

Alcune novità sulla prossima missione, la prima senz'altro positiva è che il ritardo permetterà di imbarcare e utilizzare in orbita i nuovi sovra-guanti per le EMU, considerati migliori dei precedenti e subito approvati dall'equipaggio per facilità di utilizzo e sensibilità al tatto, verranno utilizzati in tutte le EVA e tolti solamente se si dovranno eseguire operazioni manuali che richiederanno particolare sensibilità.
La soluzione è stata decisa dopo i noti problemi ai guanti danneggiati delle missioni STS-116, STS-118 e STS-120.
Per quanto riguarda i sensori ECO si è abbastanza fiduciosi nel poter lanciare il 10 Gennaio, indipendentemente dal risultato del test di martedì è già pronto l'elenco di procedure da eseguire a seconda dei vari scenari che si prospetteranno, con il test che non dovrebbe influire sul lancio ma che è necessario per avere maggiori dati sul problema dei sensori per poterli in futuro prevenire.
Il lavoro al pad procede regolare con l'assenza di ulteriori problemi o interrogativi, è ormai tutto pronto per lo spostamento della RSS, la stiva è già chiusa e ci sarà un briefing questa serà che dovrà confermare l'inizio delle operazioni di tanking alle 11 ora italiana di martedì, in contemporanea alla passeggiata che si effettuerà sulla ISS per l'ispezione al SARJ e al sistema di rotazione di un array dell'S4.
La mole di dati e di riunioni avvenute in questi giorni ha pochi pari nella storia recente, significativo anche l'intervento della Commissione Stafford-Anfimov, composta da esperti americani e russi chiamati a valutare i vari problemi tecnici relativi ai programmi di cooperazione fra i due paesi.
Guardate avanti e puntate sempre in alto : le stelle non sono poi cosi' lontano ! Paolo Nespoli STS-120

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Messaggio da star2 » 16 dicembre 2007, 22:53

Nik ha scritto:
Rilasciata dalla Nasa questa immagine che mostra lo sfortunato rientro del columbia , fotografato da un satellite militare che testimonia come l'ala sinistra si stava letteralmente consumando con l'attrito dell'interfaccia di rientro (atmosfera).
:( :(
Rilasciato anche il video del deorbit and night landing dell'atlantis sts-115,il video completo dura 90 minuti ed è a pagamento....godiamo con questo.
Fortissimo quando dice: seven six five four three two one touch :D.....grazie ancora...visto che sai tutto di queste cose...perchè quando gli astronauti escono dallo shuttle devono stare attenti?

Comunque nik per avere un idea della pericolosità a stare nello spazio:

Poco tempo fà c'è stato un problema durante un test a terra ad una tuta EMU, mentre era testata nella grossa camera a vuoto di Houston.
Ad un certo punto la persona al suo interno a cominciato a sentire odore di bruciato e nella tuta ha cominciato a formarsi del fumo.
La persona all'interno non ha avuto conseguenze ma è stata aperta un'indagine per capire la causa del problema.
Sempre sulle EMU si è tornato a parlare dei problemi ai guanti, dopo l'analisi di quelli utilizzati sulla STS-120 che in 3 delle 4 EVA hanno riscontrato danni, tagli o abrasioni.
I guanti utilizzati in queste EVA dopo l'analisi al rientro di ogni EVA erano stati dichiarati utilizzabili solo in caso di emergenza.
Nella sts-116 durante la 3° EVA un guanto di Robert 'Beamer' Curbeam si tagliò per circa 2 cm.Conseguenze nessuna perchè rientrò subito nell'airlock per precauzione.Il tempo massimo del supporto vitale delle emu in caso di depressurizzazione della tuta è di 30 minuti, l'airlock a pressurizzarsi ci mette circa 15 minuti quindi ai solo circa 15 minuti per rientrare.

Immagine del taglio al guanto
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Questo è solo un esempio (mà c'è ne sarebbero molti altri) della pericolosità di queste missioni.

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Messaggio da star2 » 17 dicembre 2007, 20:34

Confermata domani 18/12 per le ore 13:00 italiane la diretta sù nasa tv media channel per il tanking test.

Alle ore 12:00 italiane inizierà la passeggiata spaziale per valutare il danno al sarj (Solar Alpha Rotary Joint )Durata prevista 6h 40m.

Oggi testati tutti i cablaggi per il test di domani

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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 10:46

E' tutto pronto per il test di oggi sull'ET e sui sensori ECO.
Come già detto precedentemente il risultato del test non dovrebbe influire ulteriormente sulla data di lancio essendo già pronto l'elenco di possibili scenari previsti per il 10 Gennaio.
Il test comporterà il riempimento del serbatoio dell'idrogeno e successivamente l'utilizzo del TDR per analizzare le risposte dei sensori ECO al variare della situazione.
Il problema si pensa possa essere nella linea di collegamento fra i sensori e la centralina di raccolta dati sull'orbiter che una volta immersa in ambiente criogenico perde qualche contatto facendo segnare "circuito aperto".
L'utilizzo del TDR servirà per analizzare la differenza di risposta fra il circuito "a riposo" ovvero senza propellente criogenico e il circuito attivo che sembra dare problemi.
La differenza fra le due risposte indicherà il tipo di danno e anche la possibile posizione.
Il test si svolgerà con l'orbiter in configurazione T-3 ore dal lancio, ovvero quelle reali, con l'orbiter alimentato, cariche pirotecniche assicurate, booster attivi, serbatoi d'elio pressurizzati a 2000psi ed entrambi i serbatoi riempiti.
Il test continuerà anche se durante il riempimento ci saranno dei malfunzionamenti ad uno o più sensori, al termine del riempimento verranno testati uno ad uno tutti i sensori e successivamente verrà rimosso il propellente.
Queste invece sono le regole decise per il lancio del 10 Gennaio:
Se nel test di oggi tutti i sensori dovessero funzionare si continuerebbe a richiedere il funzionamento di 4 su 4 anche il giorno del lancio.
Se invece nel test di oggi il sensore 3 continuasse a non funzionare, come nei precedenti tentativi, sarebbe accettatto un 3 su 4 con l'ECO 3 unico ad essere malfunzionante.
Se invece nel test di oggi più di un sensore non dovesse funzionare allora si considererebbe il sistema "non affidabile" e si ridurrebbe il payload, aumentando il propellente per evitare il più possibile l'intervento in volo dei sensori ECO.

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Messaggio da Nik » 18 dicembre 2007, 14:05

Grazie delle risposte,scusa se rispondo solo ora:
Intendi quando escono dallo shuttle per le Eva con le tute EMU (attività extraveicolari) nello spazio o quando escono dopo l'atterraggio. ?
Io intendo dopo l'atterragio,sai qualcosa?Scommeto di si :D
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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 14:40

Nik ha scritto:Grazie delle risposte,scusa se rispondo solo ora:
Intendi quando escono dallo shuttle per le Eva con le tute EMU (attività extraveicolari) nello spazio o quando escono dopo l'atterraggio. ?
Io intendo dopo l'atterragio,sai qualcosa?Scommeto di si :D

Quando l'orbiter si è fermato sulla pista i tecnici di terra eseguono alcuni test per essere sicuri che non ci siano perdite di liquidi pericolosi come quelli usati per il sistema di manovra orbitale OMS ( idrazina e tetrossido di azoto). Inoltre appena usciti gli astronauti devono sottoporsi ad alcuni test medici per escludere danni fisici causati da una lunga permannza in mancanza di gravità ( del tipo: scompensi elettrolitici, problemi alla circolazione del sangue ecc.).

Intanto sono in corso i test dei sensori ECO.

Brutte notizie, i sensori stanno funzionando ad intermittenza o non funzionano del tutto.Comunque i test con il riflettometro continuano per cercare di capire dove stanno i problemi.

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Messaggio da Nik » 18 dicembre 2007, 14:43

Quando l'orbiter si è fermato sulla pista i tecnici di terra eseguono alcuni test per essere sicuri che non ci siano perdite di liquidi pericolosi come quelli usati per il sistema di manovra orbitale OMS ( idrazina e tetrossido di azoto). Inoltre appena usciti gli astronauti devono sottoporsi ad alcuni test medici per escludere danni fisici causati da una lunga permannza in mancanza di gravità ( del tipo: scompensi elettrolitici, problemi alla circolazione del sangue ecc.).
Grazie davvero....ma hai lavorato alla NASA per sapere tutte queste cose?
Brutte notizie, i sensori stanno funzionando ad intermittenza o non funzionano del tutto.Comunque i test con il riflettometro continuano per cercare di capire dove stanno i problemi.
Che peccato...mi sa che quei sensori sono "nati male". :(
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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 14:48

Magari lavorassi alla NASA !!!!!!!

IL problema stà (forse) nel fatto che del liquido criogenico filtra attraverso il connettore trà sensore e cablaggio mandandolo in cortocircuito.

Vediamo più avanti cosa decideranno i tecnici.

Comunque secondo mè si và verso la terza ipotesi che ho scritto prima.

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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 16:55

Problema con una pompa dell'ossigeno, quando mancava il 15% si è bloccata... i tecnici sono al lavoro per capire il motivo...
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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 16:57

Si era bruciato un fusibile.....La pompa di backup è collegata la ripresa del rifornimento è prevista a secondi.
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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 16:59

Rifornimento completato, c'è il via libera per il personale per arrivare nell postazione di controllo e iniziare i test con il TDR.
Saranno 5 persone e rimarranno per un paio d'ore sotto la rampa per effettuare tutti i test.
In più ci sarà anche l'usuale Final Inspection Team che controllerà dai piedi dello shuttle l'eventuale accrescimento di blocchi di ghiaccio sull'ET, del team fanno parte 7 persone. E' prevista pioggia per la 1:00 pm locali

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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 17:13

Eccoli sono arrivati...

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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 17:21

Ho notato che hanno problemi anche al notebook che legge i dati dal TDR, hanno resettato già 2 volte.... si bloccava sulla schermata d'apertura di windows xp.... :crazy:

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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 17:34

Finalmente adesso cominciano ad avere letture dai sensori.....
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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 17:56

Testati i sensori dall'1 al 3, in corso i test sul 4.
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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 18:57

Il team ha lasciato la rampa e il de-tanking è già iniziato il TDR è stato lasciato collegato per registrare i dati durante quest'ultima fase.
Le prime analisi sembrano confermare anche attraverso il TDR che il problema dovrebbe trovarsi all'altezza del connettore già sotto accusa nel "troubleshooting" dei giorni passati.
Ora bisognerà decidere se e come intervenire senza però avere la certezza che in caso di R&R del connettore si possa risolvere il problema.
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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 19:14

Il sensore ECO 3 ha cominciato a non funzionare ora... in mattinata era andato a intermittenza insieme al 2, mentre l'1 non ha mai funzionato.

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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 19:31

Nasa tv ha finito la diretta..... :x

Aggiornamenti ulteriori nelle prossime ore.
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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 19:50

Per quanto riguarda la passeggiata spaziale effettuata oggi per valutare il danno al SARJ:

Tani e la Whitson riportano danni profondi nella superficie esterna della ruota, il primo strato, sembra quasi completamente eroso e in molti punti anche quello sottostante.
Quando i due hanno provato ad appoggiarci sopra il nastro adesivo per i campioni lo strato superficiale si è "disintegrato" dimostrando di aver perso completamente la coesione con il resto della struttura con parti che sono volate via al minimo contatto.
Inoltre perso un nastro adesivo per i campioni, è sfuggito di mano e Tani ha cercato di inseguirlo per un tratto per cercare di riprenderlo ma senza riuscirci, i due stanno osservando ora dove va a finire per evitare che vada dove non deve andare...
Peggy è appena diventata la donna con più ore in EVA, 29h17m, ha espresso la sua soddisfazione con queste parole:
"Just being in the right place at the right time"
"You know, exactly what Suni said"
Dopo aver completato l'intero giro per ispezionare la ruota danneggiata, Tani ha rimosso il cuscinetto danneggiato n°5 eventualmente da riportare a terra.
100° EVA sulla ISS conclusa in 6ore e 56min.
Per Peggy il nuovo record è di 32h36m e il totale delle EVA sulla ISS sale a 624h 25m.

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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 20:25

Per saperne di più sul test di oggi conferenza stampa sù nasa tv NET (non prima di)22:30 italiane (sempre che non la posticipano come al solito)dal JSC.

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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 23:08

Dalla conferenza stampa:
Hale ha confermato che il problema è nel connettore come ipotizzato, durante il test di oggi sono stati registrati alcuni Gb di dati.
La data di lancio non è ancora stata decisa, rimane NET 10 Gennaio.
Sembra addirittura che tutti i problemi dal "Return to Flight" ad oggi, fino ad ora associati ai sensori possano essere ricondotti a questo difetto nel connettore, a questo punto difetto di progettazione e/o montaggio.
"We owe an apology to the sensor guys", queste le parole di Wayne Hale.

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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 23:24

Riguardo alla passeggiata spaziale di oggi:

Durante la conferenza stampa post-EVA è stato illustrato cosa si è fatto oggi e cosa si prevede di fare in futuro.
Il problema non è ancora chiaro, proprio per questo è per ora scartata l'ipotesi di passare all'anello di backup con il rischio di rovinare anche quello.
Si pensa potrebbe essere il precarico dato ai cuscinetti esterni troppo grande rispetto a quello sopportabile, le specifiche di costruzione infatti prevedevano solo un valore minimo, per non rischiare giochi, ma non uno massimo.
Si sono analizzate le tre superfici dell'anello (la quarta è la cremagliera) e solo una risulta rovinata, quella esterna, mentre quella interna e quella laterale sono pulite.
Un piano non è ancora stato deciso, si sta ora valutando se provare a far funzionare per qualche tempo ancora il SARJ in queste condizioni, inviando con la prossima missione un set nuovo di 12 cuscinetti più il motore e vedere se si dovessero sostituire cosa succederebbe.
Non è neanche chiaro quando potrebbero venire installati perchè la "schedule" dei prossimi mesi è molto ravvicinata e ad Aprile arriverà la nuova Exp. che si comporrà di due cosmonauti su tre, i quali non hanno molta dimestichezza con i sistemi americani.
Un primo possibile intervento potrebbe essere quello di diminuire il precarico sui cuscinetti, ora di 450Kg alleviando lo sforzo e magari il danno.
Rimane però il dubbio del perchè le altre due superfici, caricate con lo stesso carico non abbiano segni di danno.
Per quanto riguarda il "beta gimbal joint" si prefigura una sostituzione del motore che lo guida, con alcuni motori sostitutivi già a bordo della ISS, non è però ancora chiaro quando verrà effettuata la EVA.

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Messaggio da star2 » 18 dicembre 2007, 23:58

Per il problema al SARJ sono ora propenso per un difetto di montaggio di qualche parte... :-k

Danno al Sarj Ripreso dalla helmet cam.

Immagine :wallb:

Gozer

Messaggio da Gozer » 19 dicembre 2007, 7:25

In caso di diminuzione del payload quale è la priorità (inversa) delle cose che "saltano"? :D Mettono a dieta l'equipaggio? cibo per l'equipaggio? ossigeno per l'equipaggio? :roll:

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Messaggio da star2 » 19 dicembre 2007, 9:47

Gozer ha scritto:In caso di diminuzione del payload quale è la priorità (inversa) delle cose che "saltano"? :D Mettono a dieta l'equipaggio? cibo per l'equipaggio? ossigeno per l'equipaggio? :roll:
Bisognerà vedere i tecnici cosa decideranno di non imbarcare, sarà interessante capire questa cosa,sicuramente si andrà per priorità, comunque ai detto giusto questo accadde realmente in una missione Soyuz in cui, a causa di un booster meno potente, fu necessario ridurre il peso della capsula di circa 250 kg. Oltre all'eliminazione di parte dell'avionica e altre attrezzature, a ogni membro dell'equipaggio venne imposto di dimagrire di circa 6 kg. Di solito si imbarcano circa 1,1tonnellate di propellente in più per sicurezza si pensa di imbarcarne di più circa 1.5 tonn per ovviare ad un prematuro spegnimento dato dai sensori difettosi , e ridurre il payload di conseguenza .
Per quanto riguarda gli SSME invece si deve evitare che l'esaurimento dell'idrogeno porti in camera di combustione una percentuale troppo elevata di ossigeno che porterebbe ad un'esplosione e alla perdita del mezzo.
Ovviamente uno spegnimento anticipato porterebbe ad un rientro anticipato per il mancato raggiungimento dell'orbita.
Per ovviare a tutte queste seppur remote possibili conseguenze si cercherà di utilizzare alcuni criteri preventivi.
Innanzitutto il combustibile come abitudine non sarà strettamente quello necessario ma ne sarà imbarcato un po' di più per evitare di far spegnere i propulsori con un comando dai sensori ECO, piuttosto che dal raggiungimento dell'altezza prevista.
Solitamente si riesce a prevedere il consumo di propellente (causato da peso, spinta degli SRB, forze esterne, traiettoria...) al 99.5%, la percentuale rimanente è quindi la probabilità che lo spegnimento sia portato da un segnale dei sensori ECO invece che dal raggiungimento del punto richiesto.
Oltre questo margine per poter ovviare a perdite fino ad un certo limite, si inseriscono solitamente per sicurezza circa 1.1ton in più di propellente.
Per questa missione per avere un margine di sicurezza aumentato si inseriranno ulteriori 1.5ton di propellente per poter scongiurare perdite ancora maggiori.
Il calcolo è stato fatto sulla missione che ha visto perdite maggiori in tutta la storia Shuttle, ovvero la STS-66 che aveva problemi ad un ugello. Con questi incrementi si raggiungerà una probabilità del 99.95% di avere uno spegnimento che non sia comandato dai sensori ECO.
Per calcolare i margini di sicurezza si sono poi prese in considerazione le 3 missioni che hanno avuto uno spegnimento degli SSME a meno di 1.5 secondi dall'intervento dei sensori ECO, ovvero STS-78, STS-97 e STS-108.
E' quindi stato definito anche il ruolo che avranno i controllori di volo durante queste delicate fasi, ogni anomalia nel funzionamento degli SSME dovrà essere monitora per essere pronti a spegnere i propulsori evitando l'esaurimento del propellente.
Per analizzare queste fasi ci sarà un computer a terra che dovrà lavorare in real-time rispetto ai dati ricevuti e calcolare dal momento che dovesse ricevere un'anomalia la variazione di consumo da quel momento e il nuovo tempo limite di spegnimeto provocato dalla possibile diversa distribuzione di spinta, oppure di massa del mezzo e così via...
Tutta questa logica di controllo è stata rivista per questa missione aumentando i margini di errore e le possibili anomalie riscontrate, aumentando quindi la soglia di confidenza sulla sicurezza, a scapito anche di una velocità o altezza finale che in caso di anomalia potrebbero essere minori del previsto ma facilmente modificabili una volta in orbita.

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