Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Area dedicata alla discussione sugli incidenti e degli inconvenienti aerei e le loro cause. Prima di intervenire in quest'area leggete con attenzione il regolamento specifico riportato nel thread iniziale

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Galaxy
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Messaggio da Galaxy » 8 settembre 2005, 19:36

Personalmente non giugerei a queste conclusioni così affrettate...
Poi fate voi..

Ciao
Galaxy
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XAMIR
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Messaggio da XAMIR » 8 settembre 2005, 20:52

Beorn, AZ sulla sicurezza è sempre stata e credo sia ancora seria. Se il costruttore mi dice che stò pezzo và ispezionato MAX ogni 60 ore ed io, anziché ogni 20 ore, lo ispeziono ogni 40 non stò tagliando sulla sicurezza, sono ancora in piena regola con quanto stabilito sull'utilizzo del mezzo. Francesco credo si riferisse ad una cosa del genere quando ha detto che da 24h sono passati a 36h.

Il problema è invece un altro. Il problema è trovare una soluzione, un ripensamento alla situazione critica nella quale versa.
Insomma, ormai il trasporto aereo è diventato qualcosa di simile all'autobus. Un trasporto che usano i pendolari etc. Dovrebbe per questo essere nei prezzi anche più vicino alla gente, in grado di offrire un prodotto flessibile, specie sul corto e sul medio raggio, dove l'esigenza di un vassoio con carne fredda non esiste. Dove la struttura organizzativa dovrebbe essere molto più snella. Insomma creare qualcosa di competitivo. Altrimenti la strada e sempre più in salita e non se ne esce più. Ad AZ io voglio un bene dell'anima, figurati, ma come passeggero non la prenderei mai per i prezzi che pratica se proprio non sono costretto.
Ad ogni modo in ambito di trasporto aereo tutto emerge prima o dopo (purtroppo aggiungerei). La sicurezza che tutte le compagnie abbiano standard di sicurezza elevatissimi non c'è, perchè non ci è dato di sapere vita morte e miracoli delle loro faccende interne. Comunque sia ci sono tutti organi ed organismi di controllo che uno standard elevato cercano di garantirlo. Certo non è un sistema affidabile al 100%.

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Beorn
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Messaggio da Beorn » 8 settembre 2005, 22:40

XAMIR";p="39407 ha scritto:Beorn, AZ sulla sicurezza è sempre stata e credo sia ancora seria. Se il costruttore mi dice che stò pezzo và ispezionato MAX ogni 60 ore ed io, anziché ogni 20 ore, lo ispeziono ogni 40 non stò tagliando sulla sicurezza, sono ancora in piena regola con quanto stabilito sull'utilizzo del mezzo. Francesco credo si riferisse ad una cosa del genere quando ha detto che da 24h sono passati a 36h.
Se è come dici tu, sì. Ma se un addetto ai lavori, uno che quei pezzi li controlla, si preoccupa, evidentemente c'è qualche motivo per essere perplessi.
Soprattutto se si taglia il numero di tecnici: è comunque espressione di un orientamento teso a risparmiare sul settore controlli e sicurezza, e non su altro. A me fa pensare...
XAMIR";p="39407 ha scritto:Il problema è invece un altro. Il problema è trovare una soluzione, un ripensamento alla situazione critica nella quale versa.
Cominciando dalla dirigenza? :twisted:
A me sinceramente di AZ non importa gran ché, perché come consumatore volo, a parità di prestazioni, con chi mi fa pagare meno: AZ è esosa, per di più scopro che pur rimanendo esosa taglia i tecnici e riduce le ispezioni, allora cerco di evitarla.
XAMIR";p="39407 ha scritto:Insomma, ormai il trasporto aereo è diventato qualcosa di simile all'autobus. Un trasporto che usano i pendolari etc. Dovrebbe per questo essere nei prezzi anche più vicino alla gente, in grado di offrire un prodotto flessibile, specie sul corto e sul medio raggio, dove l'esigenza di un vassoio con carne fredda non esiste. Dove la struttura organizzativa dovrebbe essere molto più snella. Insomma creare qualcosa di competitivo. Altrimenti la strada e sempre più in salita e non se ne esce più. Ad AZ io voglio un bene dell'anima, figurati, ma come passeggero non la prenderei mai per i prezzi che pratica se proprio non sono costretto.
Ad ogni modo in ambito di trasporto aereo tutto emerge prima o dopo (purtroppo aggiungerei). La sicurezza che tutte le compagnie abbiano standard di sicurezza elevatissimi non c'è, perchè non ci è dato di sapere vita morte e miracoli delle loro faccende interne. Comunque sia ci sono tutti organi ed organismi di controllo che uno standard elevato cercano di garantirlo. Certo non è un sistema affidabile al 100%.
Esattamente.

Il trasporto aereo è diffuso ormai così capillarmente e con innovative modalità di stare sul mercato che o ti svegli oppure tanti saluti. Non ho mai volato con RyanAir, ma se mi porta da Alghero a Roma a un terzo del prezzo che fa AZ che usufruisce anche del bonus, perché non dovrei volare con loro? Una società che compra 100 aerei tutti insieme credo lo faccia per farli volare e rendere il più possibile, e si presuppone chenli tenga bene proprio per questo motivo, oltre che perché vi è obbligata. Se poi a bordo devo portarmi io la lattina di coca, non mi interessa.

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Aldus
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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da Aldus » 14 settembre 2005, 15:21

Premetto, non sono un'esperto in marketing o finanza, per cui quanto sto per dire potrebbe essere sbagliato, e se lo è, delucidatemi sulla questione. Qualcuno afferma che le low cost riescono ad essere concorrenziali sui prezzi perchè loro (e solo loro) hanno "scoperto" una strategia che alle compagnie ufficiali sfugge: compriamo gli aerei e i ricambi in massa (ossia in stock), cosìcchè ce li vendono a un prezzo più basso. Ora, nonostante (come ho già detto all'inizio) io non sia un'esperto in stategie di marketing, mi sembra altamente improbabile che le compagnie di bandiera, non solo italiane, ma anche straniere (vedi Lufhtansa, British, Air france, etc etc), siano tanto stupide e così male amministrate da non fare lo stesso tipo di ragionamento. :roll: Mi sembra abbastanza palese che comprando in stock un certo quantitativo di materiale c'è un risparmio sul costo della merce, e qualunque ditta o azienda queste cose le sà! Non posso credere che Lufhtansa compri pochi pezzi di ricambio, giusto quando ce n'è bisogno. La flotta ce l'ha, e anche bella grossa, per cui mi sembra matematico che faccia corpose ordinazioni al fine di avere il materiale al minor prezzo possibile. Se non lo farebbero sarebbe una mossa commerciale stupida e insensata. Anche il più misero dei commercianti sà bene che acquistando 10.000 condensatori costano meno che ordinarne 100. Detto questo non capisco quindi dov'è il reale vantaggio della strategia low cost e su quali elementi si basa veramente. Gli aerei delle low cost sono gli STESSI aerei usati dalle altre compagnie, con lo stesso costo d'esercizio, lo stesso costo sui ricambi, lo stessa usura nel tempo, lo stesso consumo di carburante. In sostanza un A320 costa COMUNQUE come un A320, e rimane sempre un A320, per tutti, senza distinzione. Non esiste un A320 che consuma di meno o che si logora di meno solo perchè si chiama Alitalia o Meridiana o Volare Web. A parità quindi di tratta effettuata (supponiamo un milano-londra) è matematico che quell'aereo costerà alla compagnia la stessa cifra, e se costa la stessa cifra dovrebbe esserci un'oscillazione nel prezzo del biglietto di pochi euro, non certo di molti euro. Un'amico recentemente mi ha detto che è volato a londra (andata e ritorno) con 60 euro, contro i 200 e passa euro delle altre compagnie. Mi chiedo com'è possibile una cosa simile. I casi sono due.
(1) O le compagnie di bandiera (ripeto, non guardiamo solo le italiane, bensì tutte quelle europee!) ci guadagnano sopra il finimondo e le low cost sono oneste, oppure (2) le compagnie di bandiera guadagnano il giusto, e le low cost barano sulla sicurezza spendendo meno in manutenzione e/o in stress e/o stipendi dell'equipaggio. Quello che voglio dire è che c'è troppa differenza di prezzo tra un vettore all'altro, quando (ma guarda un po') entrambi gestiscono la stessa tratta e con lo stesso tipo di aeromobile. Capisco se una low cost avesse la flessibilità di usare un'aereo al posto di un'altro a seconda delle circostanze giornaliere, ma non mi risulta che lo faccia. Esempio:
Alle ore 20.00 devo fare la tratta milano-roma, ma ho pochi posti prenotati? Bene, al posto di usare il solito B737 che ho usato ieri, uso l'Erj145 che consuma meno, mi costa meno, e ci arriva lo stesso. E' solo un'esempio ovviamente, però rende bene l'idea di come si potrebbe fare per ottenere un risparmio evidente senza sprecare un vettore che rischia di viaggiare semivuoto. La politica del low cost mi sembra (correggetemi se sbaglio) invece quella del: "io faccio viaggiare lo stesso il 737, ma per cercare di riempirlo più che posso abbasso a dismisura i prezzi dei biglietti". Detto così sembra una scelta buona, ma non va dimenticato che QUEL vettore "grosso" tra virgolette è e rimane pur sempre un vettore grosso. E un vettore grosso costa di più di uno piccolo in termini di consumi e manutenzione. Sarebbe come dire "io ti faccio viaggiare su una BMW 520 al prezzo tariffario di una Stilo!" Logico che il passeggero è contento, ma la BMW, comunque sia, non ce la fa a stare in piedi con una tariffa così bassa. La Stilo sì, sarebbe l'auto giusta (per quella tratta specifica, e per quel giorno specifico) da far viaggiare a prezzo basso, per cui sarebbe più sensato usare quella. In sostanza vi chiedo:
Un A320 ha un costo specifico su una tratta X-Y, e questo costo è identico per qualunque compagnia.
Quant'è che costa veramente? Quanto fanno pagare le compagnie di bandiera, oppure quanto fanno pagare le low cost? :roll:
Credo che questa sia la domanda decisiva di tutto il discorso. A voi i commenti e chiedo scusa se ho detto cose sbagliate o non giuste (non sono un pilota di linea). :wink:

Ponch
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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da Ponch » 14 settembre 2005, 16:42

Come possa risparmiare una low cost credo di averlo già capito da parecchio tempo, innanzitutto scelgono -aeroporti secondari ,diminuendo così sensibilemnte le tasse aeroportuali ,compresi diritti d'atterraggio,- risparmiano sugli slot , preferiscono ad esempio partire di mattina presto, -negli aeroporti i check in li fanno direttamente i dipendenti della compagnia, non check-inano dipendenti aeroportuali,così evitano di pagare quest'iltimi, -servizi a bordo nulli, se vuoi una minerale la paghi, -i biglietti sono venduti su internet ,non pagando così le sovratasse,- infine non so se ci avete mai fatto caso, ma un aeromobile low cost alla fine della giornata ritorna all'aeroporto dove era partito 12 h fa,dove è di base l'equipaggio, evitando così di pagare soggiorni e trasferte a questi , l'unica cosa che fanno di sbagliato è che esasperano gli equipaggi, guadagnando anche su questo,- la flotta è composta da aeromobili uniformi, in modo che qualsiasi pilota possa pilotare da un velivolo all'altro senza problemi; IO CREDO CHE LE STRATEGIE LOW COST SONO STUDIATE A TAVOLINO, è TUTTO CALCOLATO. :wink:

I non lo so se le low cost fanno la manutenzione come si deve, di sicuro se cade un loro aereo falliscono nell'arco di poche settimane, fate un pò voi.

Tuttavia penso che la manutenzione la fanno, anche perchè soltanto pochi giorni fa ho visto con i miei occhi due velivoli low cost che non sono partiti per accertamenti tecnici.
Is it light where you are yet?

Gozer

Messaggio da Gozer » 14 settembre 2005, 17:17

Amico Aldus, questa volta ti quoto in pieno, ma soprattutto dove ti chiedi perché le medesime supposte strategie non le attuano le compagnie grandi... e credo che una parziale risposta sia che sono impantanate nella loro burocrazia di compagnie grandi, di diritti acquisiti, quasi "ministeriali", delle dirigenze, a scapito della flessibilità delle strategie aziendali... "qualcuno" (di interno, ovviamente) mi ha detto che Alitalia è, o era fino a pochissimo tempo fa, una delle "aziende" con il maggior rapporto numero di uffici / numero di dipendenti... se è vero, questa cosa parla da sola...
Questa incapacità di solito non impatta un soggetto nuovo, che già nasce su criteri diversi e con una organizzazione più adatta ai tempi e agli scopi...
Ma è ovvio che non basta e che non è tutto qui... ma è un "tot" che a volte può fare una piccola differenza che ti fa stare sopra o sotto una certa soglia critica...

XAMIR
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Messaggio da XAMIR » 14 settembre 2005, 18:30

Aldus, il discorso non è sull'acquisto in stock di qualcosa... c'entra in parte, è un piccolo tassello di un puzzle ben più grande.
La differenza che più appare all'occhio? Prova a comprare un biglietto Ryan in un'agenzia di viaggio, non lo troverai mai.
Collaudatore ha elencato buona parte delle scelte attuate da un vettore low cost come si deve, non come qualche fallimentare esempio italiano che atterrava a Fiumicino e si definiva low cost...

Per molti aeroporti, i vettori come la Ryan sono una boccata d'aria fresca. Senza quest'ultimi morirebbero nell'indifferenza delle "grandi" del trasporto aereo. L'esempio più eclatante in Italia? Pisa S. Giusto.

Bisogna essere ciechi per non capire un paio di cose.
Il vettore low cost invoglia a viaggiare, aumentando la domanda di trasporto aereo. Questa domanda, di gente che non vuole viaggiare ma visti i prezzi è invogliata, è soddisfatta dall'offerta delle low fare.
Dopo che il low cost si è consolidato, parte della domanda che si rivolgeva alle compagnie tradizionali, viene assimilata dall'offerta di compagnie come Ryan o Easy.
Ora, tutto questo flusso di gente, comporta un indotto rilevante soprattutto per gli aeroporti scelti come destinazione. Cos'è quest'indotto? Un aeroporto guadagna principalmente dalle tariffe che pratica ai vettori, l'indotto è appunto quello che i passeggeri spendono all'interno dello stesso. Ora se io fossi il gestore di un aeroporto avrei un notevole vantaggio ad avere una compagnia che viaggia con un carico alto ogni giorno ed ogni volta che arriva i miei introiti salgono. Ho convenienza a che questo vettore continui le operazioni nel mio aeroporto e mi ci accordo. Faccio insomma business con questa compagnia favorendola.

Aldus, tu non puoi cambiare come ti pare il tipo d'a/m che deve fare un determinato collegamento. Perchè? Semplice, se puoi permetterti di intercambiare l'a/m con tanta flessibilità quanto il variare del carico richiede vuol, dire che hai tanti aerei che magari potrebbero essere in volo ed invece li tieni a terra per vedere se ti conviene più usare l'80 o uno più piccolo. Improbabile no?
Nel caso AZ, prendi l'MD80 e l'E145, anche se uno è AZA e l'altro è SMX (AZ Express). Come fa l'E145 ad intercambiarsi con tanta facilità all'altro mezzo? Che fai lo lasci a Fiumcino fermo nel caso ipotetico che se forse non ho tanto carico faccio partire quello? Tenere il mezzo tramite cui produci fermo, è il metodo sicuro per fallire, nel caso di una compagnia aerea, tenere un a/m fermo vuol dire non generare i profitti che quell'aereo genera. Oltre ad una limitazione voluta dal buon senso, credo ci sia anche un altro discorso. Quando la compagnia comunica la timetable all'Ente di controllo, viene dichiarato anche l'aereo utilizzato. Credo che se deve stare ogni volta a notificare la variazione di a/m, potrebbere incorrere in ritardi se non fatto nei tempi previsti, costi ulteriori etc. Un discorso sono magari i charter, ma nella linea già sai che aereo opererà quella tratta, a che ora etc. Tutto è pianificato a tavolino. Bada bene che molte compagnie tradizionali fanno diversi riposizionamenti perchè magari il giorno prima atterrano a Verona e devono ripartire da Milano e così via. Cosa che in una low cost viene evitata come la peste.

Purtroppo l'organizzazione delle vecchie ormai stà lasciando il posto alle giovani.
W IL LOW COST, almeno viaggio senza spendermi metà dello stipendio per un Roma - Parigi!!!

Ciao
Francesco

XAMIR
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Re: re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da XAMIR » 14 settembre 2005, 19:49

Francesco C";p="40699 ha scritto::D
A Frà, la Lufthansa però fa cosi, in funzione dei pax mette l'aereo............

Ciao
E ogni giorno stà a cambiare aereo vè?

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Aldus
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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da Aldus » 14 settembre 2005, 23:16

Xamir, il tuo discorso è stato molto chiaro, però ci sono alcuni punti che mi sfuggono. Dunque, il concetto del "io faccio pagare meno così contribuisco a far viaggiare di più la gente che fino ad ora non ha mai viaggiato a causa del prezzo alto", può essere in effetti un mossa commerciale indovinata. Voglio dire, se prima migliaia di persone non volavano perchè l'aereo era troppo caro, un lusso per pochi, ora invece (grazie al prezzo basso) c'è un'aumento sostanziale di clienti. E per nesso logico è automatico che questi clienti si rivolgano alle low cost. Tuttavia mi sembra che ci siano delle incongruenze. Mettiamo da parte un'attimo Alitalia e concentriamoci sulle altre compagnie di bandiera. Un biglietto Lufthansa Londra- Milano costa un tot. Sicuramente è un costo superiore (alle volte il doppio) allo stesso biglietto fornito da una low cost che opera anch'essa su quella tratta. Perchè? :roll: E' questo che mi chiedo. L'aereo usato su quella tratta è solitamente l'A320 e/o il B737, in dotazione ad entrambe le compagnie, e che ovviamente ha gli stessi costi di esercizio. Non riesco quindi a capire come sia possibile avere tanta differenza nel prezzo del biglietto. Qualcuno ha detto che le low cost solitamente riescono ad essere basse perchè scelgono scali meno costosi. Ma gli scali meno costosi (chiamiamoli alternativi) non sempre interessano al viaggiatore. Voglio dire, se 1000 persone vogliono andare a Pisa possiamo stare certi che 50.000 vogliono andare a Roma Fiumicino, per cui è più sensato avere molti vettori che operano sulle tratte principali e sugli scali più importanti. Ma questi scali "importanti" costano, e costano lo stessa cifra a tutti, per cui mi sovviene strana l'idea che un Londra-Milano possa costare la metà con una certa compagnia. L'aereo è lo stesso, consuma uguale all'altro, le miglia sono le stesse...come si può far pagare il biglietto la metà se non meno? Se Lufhtansa o Alitalia mi portano 100 aerei al giorno su Fiumicino contro in 30 di Ryan (è solo per fare un'esempio) mi sembra palese che la gestione aeroportuale se vuole fare un business preferisca fare business con la compagnia che gli porta il maggior numero di clienti sullo scalo. Ma non al prezzo più basso, questo non centra. Anzi, solitamente chi paga tanto un biglietto è la persona tipo che non ha grossi problemi finanziari e che è quella che durante la permanenza in aeroporto può permettersi di fare acquisti di una certa entità (e guarda che sono tanti questi individui) contribuendo al business finanziario dello scalo. Ma chi spende 60 euro solitamente è il personaggio tipo che a bordo dell'aereo non tira fuori un centesimo per pagare il succo d'arancia, che quando è in aeroporto al massimo beve un coca cola e mangia un panino, ma non va certo alla boutique a comprarsi un giacca nuova. Con questo non intendo dire che le persone sono tutti così, ci mancherebbe, però l'analogia "prezzo basso=maggior business per lo scalo" non la vedo nella maniera in cui me l'hai descritta. E comunque, anche ammesso sia così, lo scalo è lo scalo, il vettore è il vettore. Al vettore poco importa se i suoi passeggeri hanno speso centinaia di euro dentro l'aeroporto. Non è che quando il cliente va al ristorante gli chiedono "scusi, lei vola con Ryan?", e se il cliente dice "sì" il ristorante dà una percentuale al vettore Ryan. Fosse così allora il discorso filerebbe. Ma non mi risulta sia così. Tutte le volte che ho fatto acquisti in aeroporto nessuno mi ha mai chiesto con che compagnia ho volato, così da dargli la "percentuale". Per cui il vettore si ritrova sempre e comunque ad avere le SUE spese per la gestione dell'aeromobile, fregandosene di quello che fanno i suoi clienti in aeroporto prima e dopo. E queste spese sono dovute al tipo di aeromobile, alle miglia percorse, al consumo, alla manutenzione, agli stipendi degli equipaggi, alle tasse e spese presso gli scali. Se Ryan mi atterra a Heathrow con un A320 lo scalo gli costa come a un A320 di Lufhtansa. Il carburante pure. Come può quindi premettersi tutto questo a un minor prezzo di biglietto? Parliamo di spese grosse, non di tramezzini! :lol: Qualcuno ha poi detto che le low costo riportano gli aerei presso lo scalo di partenza in modo da non dover pagare le spese d'albergo ai piloti. Onestamente questa cosa non la sapevo, ma...siamo davvero sicuri che sia conveniente fare così? A me sembra uno spreco immenso. Un'aereo quando si alza in volo ha delle spese pazzesche, un'albergo al massimo costa 500 euro (ma una suite di lusso!). Con 500 euro com'è possibile riportare indietro un'aereo traendone un profitto? Boh, a me questa cosa sà troppo di strano. :roll:
Ecco, è questo che ancora non riesco ad agganciare della politica low cost. Preciso un cosa, quella che mi sta più a cuore. A me poco importa (sì, lo sò, sono un po' menefreghista) del prezzo del biglietto. Costa poco? Va bene, sono contento anch'io. Anzi fosse gratis sarei ancora più contento, e con me tutta la popolazione del mondo. Quello che a me sta a cuore è la SICUREZZA. Solo questo per me conta quando volo. Il resto, il pranzetto di bordo, il giornale a bordo, il succo d'arancia a bordo, etc etc, non mi importa un fico secco. 2 ore di volo senza "dolce o salato" non hanno mai fatto morire di fame nessuno. 2 ore di volo senza "corriere della sera" non ha mai reso diseducato nessuno. Anche quando si va in macchina non ci si ferma ogni 2 ore all'autogrill, per cui non facciamola tragica con la storia del servizio a bordo. Se c'è bene, se non c'è va bene lo stesso, non siamo al ristorante, ma su un mezzo di trasporto che deve portarci dal punto X a quello Y in orario e in sicurezza. Questo è l'aereo, non un pub. :lol: Per cui mi interessa solo che sia efficiente e affidabile, che l'equipaggio sia professionale e non stressato. Se il low cost mi garantisce tutto questo, allora ok. Ma coi prezzi che fa posso davvero fidarmi di questa garanzia? E se fosse un'altra delle sue politiche commerciali? Alitalia, Lufhtansa, British, Air france, Swiss, etc etc, sono dunque tutte corrotte per far pagare biglietti alti? :roll:

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Messaggio da XAMIR » 15 settembre 2005, 1:05

Aldus, infatti sia Ryan che Easy operano da Ciampino (che è anche più vicina a Roma, c'è una navetta in autobus etc).
Chi và a Milano atterra a Bergamo. Vai a Venezia? Atterri a Treviso. Non sò se ti rendi conto della sottile, ma cospicua differenza, di tariffe praticate da un aeroporto mezzo morto e un hub intercontinentale tipo fiumicino o heatrow. Vai a londra? Atterri a Gatwick. Si scelgono aeroporti secondari e mezzi morti. Questi aeroporti secondari e mezzi morti, tipo Pisa, Treviso, Ciampino, fanno un bell'accordo. Sanno che Ryan gli porterà un tot di passeggeri l'anno. Fidati che lo sanno quanta gente gli portano. Poi, se di queste 100 persone che ogni giorno arrivano in aeroporto, 20 si prendono un caffé, 10 un panino, 5 una giacca etc... all'aeroporto crea un introito "indotto". Moltiplica per il numero di voli giornalieri di quella compagnia su quell'aeroporto e noterai l'incremento. Per valutare meglio, se ti capita, puoi leggere un'intervista al direttore dello scalo di Pisa, il quale era mooolto felice dell'incremento di traffico portatogli dalla Ryan. Ma lo sono anche a Ciampino, Bergamo e lo potrebbero essere anche ad Alghero.. ma in Italia sai come funziona, no?
Oltretutto, Aldus, mi sembra molto più stressato l'equipaggio di un'altra compagnia... ma tralasciamo. Ryan in 18 anni non ha mai avuto un incidente. Ti basta come garanzia?

Riguardo consumi etc... Vogliamo analizzare i costi uno per uno? Bene. Facciamo un piccolo paragone low cost - tradizionale.
Vediamo i costi:

Stipendi personale > Dirigenza e Operativo
- Vuoi le bollette alla mano o ti fidi che nel low cost il dirigenziale è tagliato ai minimi come numero e stipendi?
- low cost: Operativo, viene retribuito un tot per numero di ore volate, che varia a seconda del grado etc o base fissa, molto bassa, + tot per ore volate. Diventa quindi, non più un costo fisso, ma variabile o semivariabile.
- Tradizionale: in base al grado, di solito fisso + straordinari. Rimane un costo fisso.

Manutenzione: mettiamo un pareggio, casomai il low cost non sappia da dove prendere soldi li detraiamo da qui, ok? Tanto per avvalorare la tua ipotesi.
Flotta: omogenea e seminuova l'uno, disomogenea e vecchiotta l'altra. Avere una flotta omogenea e seminuova vuol dire che i tecnici operano su un solo tipo di a/m, ricambi di un solo tipo, formazione per un solo tipo, aggiornamenti per un solo tipo e tutto quel che ne può derivare, equipaggio straintercambiabile da un a/m all'altro e così via. Ti rendi conto della maggior flessibilità? Aggiungi anche che richiedono minor numero di riparazioni, molti sono belli nuovi...

Costi di handling aeroportuale e assimilabili: sei proprio convinto che spenda di più una low cost?
Catering... per quel che conta, vuoi un panino? Te lo compri e il bello è che ci pensa l'equipaggio, senza stare a pagare una terza società (hai presente la chef express? non devono pagarla).
Distribuzione biglietti: mhmm, in agenzia non li trovi proprio... Forse perchè dovrebbero riconoscere una loyalty a qualcuno altrimenti?
Ah! Stranamente, comprando un biglietto della Ryan: tramite il numero verde paghi la chiamata, tramite carta di credito... paghi ulteriori spese!
Riposizionamenti: evitati come la peste.
Pernotto: evitato peggio della peste.
New entries: vuoi fare l'AV o il pilota alla ryan? la formazione te la paghi tutta bello mio!

Ah! Dimenticavo gli addetti all'aeroporto per il check in... fanno tutto da soli! E gli altri? NO!!!
Aggiungi che sicuramente, molti aeroporti, faranno business con la Ryan, dandole anche una percentuale sugli introiti o sui passeggeri o qualcosa a premi. Ti sembra tanto improbabile? A me no, fossi il direttore di Alghero e potessi far crescere il mio aeroporto lo farei senza scrupoli. Anzi, li farei atterrare anche gratis, basta l'indotto che crea. Tu no?

I biglietti: 10 posti costano un euro, altri 10 9.99 euro, altri 10 19.99, altri 10 29.99 e così via... Prima prenoti e meno spendi. Io m'assicuro il carico, e tu paghi poco. Metti che a bordo c'è chi si compra qualche panino, chi si prende il caffè e così via... O credi che su 1.000.000 di passeggeri non ci sia nessuno che mangia? Magneno magneno... e manco poco. Siamo noi italiani i più tirchi... ma inglesi e tedeschi magneno magneno.

Calcola che questa è un'idea base di come risparmiano e di come fanno i soldi, tra quello che ho letto qui e lì e di quello che mi passa per la testa. Ma chissà quanti altri metodi si sono inventati...

Il costo per andare da Roma a Londra varia in base a tanti fattori: quanto consuma l'aereo che uso? L'equipaggio quanto lo pago? Quanto pago di handling? Il catering? Dovrò impegnare qualcuno per prepararlo, portarlo a bordo e via dicendo. Vedi solo qui quanto si spende. Non diciamo che è poco. Per un volo magari è poco, ma moltiplichiamo per la timetable a per tutto l'anno e vediamo la differenza alla fine, poi ne riparliamo. Oltretutto ogni passeggero paga le tasse aeroportuali, quelle si che sò chi me le porta.

Al momento non mi viene altro in mente.

Ah! La sicurezza... se ne è parlato tanto negli ultimi tempi. Vedi, il low cost va distinto. I grandi colossi hanno una reputazione da difendere, per loro far credere alla gente che il biglietto costi un euro e che sono compagnie sicure è alla base del loro successo. Nonostnate ciò, un incidente alla Ryan o alla Easy possono accadere in qualunque momento, così come possono accadere a qualunque altra compagnia. Il trasporto aereo è questo, o per loro stò discorso non vale? Cioè se KLM ha un incidente: "vabbè pazienza, sono sicuro che chiunque l'avrebbe fatto". Se lo facesse la Ryan "ah lo sapevo! mi puzzava stà compagnia". Questo è o non è un preconcetto. E poi basta con stà stronzata sicurezza, low cost carriole del cielo. Metti un B732, un BA46 e un MD80 che sono aerei stagionati, a volte neanche EFIS, equipaggiati con un mezzo RNAV, senza un VNAV, con un FMC che impiega mezz'ora a calcolare un diretto ad un punto... e un bel B737NG o un A320 di ultima generazione. Chi ti ispira più fiducia? Secondo te qual è meno stressante per l'equipaggio? Secondo te qual è più economico e performante? Quale garantisce maggiore affidabilità? Chi ha più probabilità di stare 2 giorni su 7 fermo in manutenzione? Chi garantisce minori consumi? Vedrai che il 320 e l'NG vincono su tutti i punti. Forse l'80 ancora reggicchia, ma è destinato alla pensione, così come ha già fatto la AUA, presto farà la SAS e prima o poi AZA. O credi che una flotta ben stagionata, cioè basata su tecnologie che non tenevano conto del consumo, all'epoca il cherosene costava mooolto poco. Vedi il 727 quanto consumava... Gli altri citati sono di quei tempi grosso modo.

Poi se tutte queste cose non le vogliamo vedere... allora che ti devo dire... il low cost taglia sulla manutenzione, imbroglia la gente e tutto il resto. Altrimenti, Aldus, te tocca ammette che il low cost conviene.
Ah! Hai visto la nuova promozione vinci un auto se viaggi con noi? Quello che ho pensato? Con quello che risparmio non viaggiando con voi, me la compro da solo e taglio la testa al toro!

Ciao
Francesco
PS
Lo scalo meno costoso deve essere entro un raggio di 100km dalla città che dà il nome alla destinazione.

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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da Ponch » 15 settembre 2005, 9:56

Pure per gli a/v ? :shock: Comunque non lo fanno tutte le compagnie.
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Messaggio da Ponch » 15 settembre 2005, 10:13

fabrizioLICR";p="40805 ha scritto: ...e anche il pernottamento della notte predecente all'hotel excelsior (4 stelle) o all'hotel altafiumara (5 stelle luxury)... ;)
:shock:
Is it light where you are yet?

Gozer

Messaggio da Gozer » 15 settembre 2005, 11:36

Comunque una quota di clientela è business, paga la società e paga indifferentemente 100, 300 o 500 Euro per una tariffa piena, poiché tipicamente il volo serve un minuto dopo e non si sa mai quando termina il lavoro e si rientra...

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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da Nicolino » 15 settembre 2005, 14:19

Ho letto in questo forum delle riflessioni interessanti riguardanti l'atteggiamento strategico che dovrebbe avere una compagnia aerea nazionale per poter essere competitiva nei confronti delle low cost italiane e non. Mi riferisco a quanto affermato da Xamir. E' di oggi la notizia (vedere sole 24 ore del 15/09/2005) riguardante la ricapitalizzazione di alitalia ed i tagli del personale, come denunciato da Francesco C. Non hanno saputo gestire per decenni un'azienda ed ora che il mercato è aperto piangono.. Non abbiano paura sono in buona compagnia: United, American, Delta stanno come, se non peggio di loro.. Mi sembra di capire però che questa parte del forum sia inizialmente nata per discutere in materia di sicurezza, partendo dalle riflessioni di un pilota di linea. Non discuto sulla opportunità di firmarsi o meno quando si fanno delle riflessioni abbastanza importanti, però ritengo doveroso fare attenzione ad esprimere dei pareri soggettivi che non siano strettamente collegati al proprio ambito di lavoro. Mi riferisco, certamente, al pilota di linea che ha voluto esprimere i suoi dubbi sulla sicurezza aerea. Certamente non può generalizzare il discorso su compagnie aeree che lui non può conoscere in maniera approfondita, non lavorandoci. Non può trincerarsi dietro l'affermazione "è risaputo che..". E' risaputo un bel niente!! Non si può assolutamente affermare che il comandante X per paura di essere bocciato al simulatore per 3 volte di seguito si fa una tratta con il carrello esteso o senza carburante e poi e poi e poi atterra senza motori. Se lo ha fatto è da arrestare il pilota, non chi gli dice di volare altrimenti.. altrimenti che?? A me hanno insegnato che il pilota comandante è il massimo responsabile a bordo e nessun altro! Se anche è riuscito ad atterrare senza far danni, la prima che ti denuncia per non aver rispettato le norme di sicurezza generali ed interne è la tua compagnia se, Dio non voglia, si fa male qualcuno, altro che..subito seguita da chi su quell'aereo ci ha volato ed ha rischiato. Io sarei il primo a prendere a calci un pilota così fesso da non seguire le procedure previste. Non ci si può trincerare dietro lo slogan "tengo famiglia" per giustificare una cretinata così grossa.. I professionisti non si comportano così..Prima seguono le procedure e poi denunciano quanto a loro richiesto. Di più, non si può affermare che si gioca con la sicurezza da parte delle compagnie restringendo le spese fatte sulla manutenzione. E' da pazzi affermare questo. E' chiaro che estendere un ciclo di ispezioni del 50% può essere consentito, e questo un operatore del settore non può negarlo anzi deve dirlo altrimenti ci vedo solo malafede, solo se è consentito da chi quel velivolo lo costruisce (espicitandolo attraverso i maintenance manual) e lo segue (attraverso Service bullettin, service letter e service instruction..). Se è stato fatto vuol dire che è permesso e non deve essere messa in discussione per questo la sicurezza. Se un Service Bulletin della ditta XY mi dice che io devo sostituire i KIT di rinforzo dei carrelli ogni 3000hr di volo o ogni 6000cicli ed io, compagnia aerea pagata dallo stato me ne infischio e, per far vedere quanto sono brava (tanto i soldi non ce li metto io..), li cambio ogni 3000 cicli spreco solo denaro! Certo agli ispettori dell' E.N.A.C. farebbe piacere vedere l'abnegazione di tecnici e responsabili ma certamente una compagnia aerea che non segue le norme delle case costruttrici è destinata ad essere chiusa immediatamente. E' falso dire velatamente che con le low cost i funzionari dell' E.N.A.C. siano compiacenti. Voi direte: Come fai ad esserne certo? Semplice: i C.N. dei velivoli sono FIRMATI dai funzionari dell' E.N.A.C. che così attestano che il velivolo ha seguito tutte le manutenzioni correttamente e TUTTI sanno che un C.N. scade di validità se non vengono seguite le procedure manutentive previste per il velivolo da quella data sino al seguente rinnovo... Nessuno, credo, tra responsabili di manutenzione e tecnici e funzionari E.N.A.C. vuole finire dietro le sbarre pur di mantenere il posto di lavoro non attenendosi alle procedure previste, quando ci scappa l'incidente! E' demagogia affermare questo, lasciarlo credere, pensarlo! E' diverso lamentarsi per quelli che sono gli incrementi di responsabilità degli equipaggi di condotta (come descrive il suddetto pilota x) non adeguatamente retribuiti ma questo è un altro discorso.. La sicurezza aerea è una cosa seria ma certamente non è diversa dalla sicurezza che DEVE esserci in tutti gli ambienti professionistici. Concordo con Xamir: imparino dalle compagnie più giovani a gestire le aziende. E poi la smettano di dire che dietro le low cost emergenti ci sono faccendieri di dubbia provenienza. Sono nel mondo dell'aviazione da soli 5 anni e vedo sempre e solo le stesse persone in ogni compagnia aerea presente in italia. Dalle low alle major!!!
Scusate i toni accesi ma non mi piace leggere questo tipo di discorsi..
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Messaggio da darth.miyomo » 15 settembre 2005, 14:34

fabrizioLICR";p="40798 ha scritto:giusto per infierire.... perchè nei costi delle "grandi", vedi AZA, non ci aggiungiamo l'autista personale che viene e ti prende a casa e ti porta a lavoro, sia che tu sia pilota o a/v? o lo fanno tutte le compagnie? :roll:
Ma perchè il governo ha chiamato Cimoli. Potevano chiamare te che in quattro e quattr'otto gli risolvevi tutto.
Allora, facciamo due conti. Mio cognato lavora in banca nel centro di roma, e la sua azienda, riconoscendo la difficoltà oggettiva di trovare un parcheggio per i suoi dipendenti, gli paga un posto garage per tutto il mese.
A fiumicino, la difficoltà di trovare un parcheggio, nemmeno si pone dal momento che parcheggi free non ce ne sono.Ergo, l'azienda dovrebbe trovare dei parcheggi.
Allora io, che sono un fantastico manager, vado dalla società che gestisce i parcheggi e dico
'mi servono 6000 parcheggi (solo naviganti, ma in realtà coloro che usufruiscono di parcheggio sono molti di piu').
Quello mi guarda, e siccome quel giorno ha battuto la testa ed è un po' rincoglionito, mi dice che invece dei soliti 15-20euri che costa normalmente il lunga sosta, me ne fa pagare 5 pero' devo prenderlo per tutto il mese.
Allora io pio la calcolatrice e faccio 5*30 e moltiplico per i 12 mesi. Poi moltiplico la cifra ottenuta per i naviganti (6000)e scopro che mi viene 10.800.000. Allora dico ok! Poi scopro che l'azienda ne pagava meno di 8 per il trasporto equipaggi e il mio capo mi caccia a calci nel sedere.

Morale. Se fossero solo questi i problemi di alitalia, tu pagheresti un reggio roma la metà di quello che costa adesso.

Se vuoi parliamo anche degli alberghi. Non l'ho fatto perche senno' la mail diventava troppo lunga.

Ps. Se lo sapevo che la pensavi cosi, non ti avrei portato quel materiale!! :-)

Pps L'autista non è personale perche le auto aziendali portano 3 naviganti e degli 8mln che l'azienda spende, 1.080.000 euro gli rientrano dalle trattenute in busta paga del personale (15 euro mensili)

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Ultima modifica di darth.miyomo il 15 settembre 2005, 15:09, modificato 1 volta in totale.

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Re: re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da darth.miyomo » 15 settembre 2005, 15:00

Nicolino";p="40883 ha scritto:La sicurezza aerea è una cosa seria ma certamente non è diversa dalla sicurezza che DEVE esserci in tutti gli ambienti professionistici. Concordo con Xamir: imparino dalle compagnie più giovani a gestire le aziende. E poi la smettano di dire che dietro le low cost emergenti ci sono faccendieri di dubbia provenienza. Sono nel mondo dell'aviazione da soli 5 anni e vedo sempre e solo le stesse persone in ogni compagnia aerea presente in italia. Dalle low alle major!!!
Scusate i toni accesi ma non mi piace leggere questo tipo di discorsi..
Io non lo so se è vero quello che dici. A me 10 giorni fa hanno cancellato un volo perchè c'era una funzione di un symbol generator che non funzionava e da noi in AZ è *assolutamente vietato* prendere un pezzo da un altro aereo per sostituire un pezzo che non va.
Poi leggo che c'e' una compagnia tunisina che mette un indicatore di ATR42 su un ATR72 ed il pilota cade per mancanza di carburante....

Se le regole ci sono dovrebbero essere uguali per tutti, chissà quante lowcost rimarrebbero in piedi...

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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da Ponch » 15 settembre 2005, 15:09

Miyomo cosa pensi delle low cost?
Non ho mai sentito il parere di un pilota a proposito. :)
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Messaggio da darth.miyomo » 15 settembre 2005, 15:54

fabrizioLICR";p="40902 ha scritto:Eh no.. adesso mi parli anche degli alberghi!!!
Perchè non ve ne tornate da dove siete partiti come fa la ryan???
io questo voglio capire!! perchè loro si e tutti gli altri no??

spiegamelo please! :)

...e comunque il materiale non era aggratisse! ti devo ancora una cena.. ma tu quando sei a LICR non ti fai mai sentire! ;)
Te l'ho già spiegato via msn. Lo rifaccio per il beneficio della platea. Se io non mi svegliassi all'Excelsior alle 4.45 di mattina, tu non faresti mai il volo delle 6.30. E cosi' per tutte gli altri aeroporti italiani. La clientela Ryanair è diversa da quella delle "compagnie di bandiera". Hai visto mai un volo della RyanAir pieno di manager la mattina alle 7?

Per quanto riguarda gli alberghi, dal momento che ci passiamo la maggior parte della nostra vita, e chiaro che al di sotto di certi standard non possono andare. Le stanze devono essere abbastanza grandi, pulite e silenziose, l'albergo deve avere un roomservice, deve avere vicino una farmacia ecc ecc. La lufthansa ha una specie di cklist di requisiti minimi per gli alberghi degli equipaggi e ti assicuro che i minimi sono molto piu' alti dei nostri.
E visto che ci stai facendo i conti in tasca, ti informo che AltaFiumara(mi sembra si chiami cosi') è dello stesso proprietario dell'excelsior. Andiamo li solo in caso di indisponibilità all'excelsior ed allo stesso prezzo.

Ave!

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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da Nicolino » 15 settembre 2005, 16:02

Non mi sembra corretto dire: "non so se quello che dici è vero". Io mi riferisco al panorama italiano, perchè è quello che "conosco" meglio! Leggevo pochi istanti fa il forum legato all'incidente del 72 di tuninter. Tra gli interventi di Francesco C e di un altro tecnico si descriveva velatamente la procedura per la sostituzione di un componente. Quando io faccio installare ai miei tecnici un qualsiasi componente di un velivolo non vado a vedere solo il p/n del pezzo e la sua applicabilità al s/n del velivolo ma sono tenuto ad inserire nel Rapporto di Lavoro, firmato poi anche dai tecnici che effettuano la sostituzione, il Form One EASA del componente che attesta non solo la natura del componente installato ma anche la provenienza e l'eventuale ricondizionamento (overhaul).. Mi farebbe proprio piacere vedere che cavolo hanno inserito nel rapporto di lavoro i tunisini.. se hanno fatto "solo" un errore o se hanno agito in malafede. Questo però non ha nulla a che vedere con il problema low cost-major. Se hanno agito in malafede i tecnici ed i responsabili della manutenzione andranno in galera e questa non mi sembra una bella prospettiva per nessuno, sia che dipenda da una low cost che da una major. Ripeto: questo è quello che accadrebbe in italia o in francia o in germania o in inghilterra o negli states. Spero sia la stessa cosa, e non ho motivi per dubitarne a priori, per i tunisini.
Ciao miyomo
p.s. non porta da nessuna parte discutere di alberghi, caro fabrizioLICR, specie perchè non c'entra proprio nulla con la sicurezza!!!
Nicolino

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Re: re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da XAMIR » 15 settembre 2005, 17:53

miyomo";p="40898 ha scritto:
Se le regole ci sono dovrebbero essere uguali per tutti, chissà quante lowcost rimarrebbero in piedi...
Questa "copagnia tunisina", lo chiariamo con una proporzione, stà a Tunisair come AZ Express stà ad AZ.
Il settore di provenienza, quindi, non c'entra nulla con il low cost, non ti pare?

Saluti
Francesco

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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da Nicolino » 15 settembre 2005, 19:57

Ringrazio Francesco C per le attestazioni di stima, ricambio. Mi farebbe piacere avere qualche altro tecnico così competente tra i miei.. però concordo ancora una volta con xamir: stà compagnia non era low cost. E', o meglio era, una brand regional di Tunisair, quindi non vale il sillogismo low cost-pazzi scatenati..
Io ho la fortuna di avere molti amici tra comandanti e non in diverse compagnie aeree italiane, da Alitalia ad Az Express, da Meridiana a Neos e qualcuno anche in compagnia cargo ed aerotaxi. E' facile discutere quasi solo (95%) di aerei con queste persone (il resto è gnocca, per fortuna..) . Bhè io NON ho mai sentito nessuno di loro mettere in dubbio la professionalità di altri equipaggi. Francé credimi io non ho mai visto un pilota figo. Credo che neppure miyomo possa dire di avere tra i colleghi "seri" qualcuno che abbia fatto bravate solo perchè dipendente di una low cost. Ho detto, sono solo 5 anni che volo, da pilota, e mi occupo di manutenzione, da responsabile, però non è ho mai visto uno. Ho visto fenomeni da baraccone ma quelli albergano negli AeC e per fortuna sono la minoranza! Il resto sono professionisti. Anche tra i professionisti ci sono i cretini, però sono TUTTI responsabili delle loro azioni, dai piloti ai tecnici!!! Ancor più oggi, e qui parlo da responsabile della manutenzione, con le norme EASA (perdonami Fabrizio ma chi ci lavora odia EASA quanto se non più di te, sopratutto per le lungaggini burocratiche pazzesche associate) che lasciano molta più responsabilità al personale manutentivo di quanta già non ne avesse prima. Basti pensare che oggi è responsabilità di chi gestisce tecnicamente le macchine straniere andare a reperire le A.D. relative alle macchine in gestione e non più responsabilità dell' E.N.A.C. avvertirti della presenza della A.D. emessa dalla autorità della nazione in cui si costruisce il velivolo (fortuna esistono i SB che anticipano la AD sennò erano rotture di palle incredibili..). Non ne parliamo della babilonia relativa alle componenti imbarcate sul velivolo.. Quindi con gli aerei non si può proprio scherzare..
Oh poi intendiamoci: non è che sto qui a difendere le low cost perchè lavoro per loro. Io difendo una linea di principio, che può anche essere disattesa ma certo non può non essere condivisa: IN ITALIA NESSUNO FA VOLARE AEREI NON SUPERCONTROLLATI, NON PERCHE' SIAMO TUTTI BELLI BRAVI E BUONI MA PERCHE' I FUNZIONARI DELL'E.N.A.C. NON VOGLIONO AVERE ROTTURE DI PALLE DI ALCUN GENERE. E questo non me lo leva dalla mente nessuno!!!
Poi Fabrizio (scusa se ti do del tu ma capito un mese si e l'altro pure a LICR e magari ti ho già incontrato..) devi fare attenzione: il manuale non è la bibbia. Assolutamente. Tieni presente che nel mondo dell'aviazione niente è fisso, ogni cosa è soggetta a revisioni, cambiamenti, revisioni delle revisioni delle revisioni. TUTTO, compresi i Maintenance Manual. Però qui si tratta di un errore ben più grave, e non solo da parte di chi ha fisicamente messo un componente al posto di un altro, di una procedura di non controllo non ben descritta. Il Manuale c'entra proprio poco! Certamente verranno riviste tutte le procedure di controllo (se vedi sul sito ENAC e su quello della GSAC le AD emesse già fanno intuire che molto verrà rivisto) però qui, se c'è malafede, parecchi avranno dei problemi tra i tecnici ed i responsabili della manutenzione della compagnia e tra chi doveva controllare e non l'ha fatto. Un'ultima postilla: leggete l'interessante articolo su Volare di settembre riguardo le differenze tra le tipologie di incidenti di 20 anni fa e quelle di oggi.. non mi sta facendo dormire da 2 giorni. Chissà che ne pensa miyomo..
Nicolino

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Messaggio da XAMIR » 15 settembre 2005, 20:51

Infatti Nicola, gli incidenti senza un precedente stanno aumentando.
Se da un lato è sconcertante, dall'altro sottolinea che il lavoro fatto a seguito di incidenti, di cui si è arrivato a determinare la causa, ha avuto un effetto positivo. Quello di farli diminuire.
Purtroppo è come con i pesticidi: ne usi uno nuovo e l'anno dopo lo devi cambiare perché gli insetti ci si sono abituati.

La cosa che deve però far riflettere è una secondo me, comune a tutti gli incidenti di queste ultime settimane: sono successi in un periodo di alta stagione.

Che la fretta o comunque la pressione degli impegni presi abbia giocato un ruolo fondamentale? Oltretutto quanti Engine Out ci sono stati ad Agosto? Direi parecchi. Derivano dall'alta temperatura? Da fretta? Maltempo? Da cosa?

Personalmente i controlli ENAC, ci devono essere per carità, ma black list e white list significano poco. Tant'è che la Tuninter era nella lista bianca, ora non c'è più... per cui...

Qualcuno citava la Flash, il 733 caduto a HESH. Si diceva che era una compagnia così e colì, ma a quanto pare anche i francesi non sospettavano nulla a riguardo.

L'ENAC usa due pesi e due misure? Personalmente ci credo poco, ma se lo dici tu, avrai i tuoi buoni motivi, fondati sicuramente su qualcosa di concreto e non su voci o considerazioni personali.

ciao
Francesco

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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da darth.miyomo » 15 settembre 2005, 21:08

Miyomo pensa che quel giorno, con una funzione del simbol generator che non andava, poteva anche non scrivere niente. Però siccome il suddetto lavora in una compagnia che ancora non vessa i piloti, miyomo non ci ha pensato su due volte e l'ha scritto. A quel punto un tecnico, come ben sai, deve necessariamente rispondere.
Chissà se qualche altro comandante di qualche altra compagnia avrebbe potuto farlo con la sicurezza che nessuno gli avrebbe detto niente.
Nicolino, quello che dici è giustissimo. Ma il tutto parte da una segnalazione... no segnalazione, no party.
E altresi' chiaro, che se l'avaria è tale da pregiudicare la sicurezza di un volo, nessun mio collega partirebbe. Ma quale è il confine tra cio' che è pericoloso per il volo e cio che lo è un po di meno? Ti ricordo che l'incidente è sempre il risultato di tante piccole concause..

Ricordo male o qualche anno fa ci fu un mezzo casino con i libri di ferro di una certa compagnia italiana?? ;-)

Ti ricordo invece che parlare di alberghi c'entra eccome sul tema della sicurezza aerea, non puoi capire quanto.

Ciao!


Ps1 Non ho mai detto che la tuninter fosse una lowcost, rileggete il post. Ho solo detto, chissà quante compagnie lowcost rimarrebbero in piedi.

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Messaggio da darth.miyomo » 15 settembre 2005, 21:12

fabrizioLICR";p="40924 ha scritto:perchè ormai vi conosciamo tutti a voi AZA...
vi basta Cesare, il ristorantino al circolo velico, la passeggiatina in via marina e sul corso.. e la spiaggia a 50mt dall'albergo... e siete contenti come le pasque! :P
...1 a 1 e palla al centro! :P
Siamo amici informatici e percio' non ti rispondero' in merito. Sappi pero' che disapprovo fortemente questo tuo 3ad perchè non sai di cosa stai parlando.

Ciao!

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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da Nicolino » 15 settembre 2005, 21:48

Per Fabrizio: dai uno sguardo a questo sito e poi mi dici che ne pensi dell'EASA
http://www.easa.eu.int/home/index.html
Spiegare in poche righe quello che l' E.N.A.C. mi ha spiegato (in modo un pò confuso, però) in 10 pagine di comunicato (tra l'altro neppure noto al funzionario E.N.A.C. di riferimento) mi sembra un pò troppo (scherzo, è un neonato mastodonte burocratico al quale risponderemo, forse un giorno se non scoppia prima eurolandia, come tecnici e piloti europei per normative di manutenzione, di sicurezza etc. etc. etc.). In pratica vorrebbe essere un autorità aeronautica europea che sovraintenda (e forse un giorno soppianti le autorità aeronautiche delle singole nazioni europee. Già me li vedo gli inglesi che si fanno 4 risate, subito seguiti dai francesi. I tedeschi non ridono, perchè a loro le puttanate li fanno incazzare. Speriamo bene.
Sta attento: IL MANUALE E' LA BIBBIA SINO A QUANDO NON VIENE EMENDATO. TI DIRO' DI PIU': NOI, IN ITALIA MA CREDO ANCHE ALL'ESTERO, POSSIAMO SOLO FARE UNA COSA PER NON APPLICARE COMPIUTAMENTE QUANTO RIPORTATO DAL MAINTENANCE MANUAL DI UN VELIVOLO: RENDERLO ANCORA PIU' RESTRITTIVO!!! PER LA GIOIA DEI FUNZIONARI E.N.A.C.!
Per Xamir: Non ho detto assolutamente che E.N.A.C. adotta 2 pesi e 2 misure, perchè sono sicuro che la loro necessità di pararsi il c..o NON PERMETTE LORO DI ADOTTARE 2 PESI E 2 MISURE, ANZI.. Per questo non credo che le low cost abbiano questo vantaggio sulle major.
Per Miyomo: speravo non lo dicessi ed invece lo hai fatto...Io spero non sia un discorso generalizzato perchè allora smetterò presto di lavorare in questo ambito. Anche se una certa dose di compromesso credo esista in tutti i mestieri.
Perdonami! Non ho ancora human factor tra i miei esami. E' chiaro che un equipaggio fresco e riposato e meglio di uno stanco ed affaticato ma questo lo davo per assodato, intendendo per safety quanto abbia a che vedere con manutenzione e condotta del velivolo ma devo ammettere che anche la qualità del riposo è certamente un fattore essenziale.
Un abbraccio forte a tutti
Nicolino

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Re: re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da darth.miyomo » 15 settembre 2005, 22:39

Nicolino";p="41081 ha scritto: Per Miyomo: speravo non lo dicessi ed invece lo hai fatto...Io spero non sia un discorso generalizzato perchè allora smetterò presto di lavorare in questo ambito. Anche se una certa dose di compromesso credo esista in tutti i mestieri.
Perdonami! Non ho ancora human factor tra i miei esami. E' chiaro che un equipaggio fresco e riposato e meglio di uno stanco ed affaticato ma questo lo davo per assodato, intendendo per safety quanto abbia a che vedere con manutenzione e condotta del velivolo ma devo ammettere che anche la qualità del riposo è certamente un fattore essenziale.
Un abbraccio forte a tutti
Nicolino, la tua è una visione nobile ma utopistica. Vivi in un paese dove una compagnia aerea modifica i limiti di volo a suo piacimento e dopo un mese l'ENAC si adegua. Vivi in un paese dove ci sono compagnie che non effettuano i check semestrali. Vivi in un paese dove un ispettore enac che sale a bordo, alla domanda "ma perchè i controlli li fate solo a no?i" risponde "perchè siamo sicuri che voi siete in regola".
Vivi in un paese dove dove i piloti non fanno un giorno di malattia senno' al check ti fermano, o peggio non ti rinnovano un contratto a termine.
in Ryanair danno aumenti solo se non ei iscritto ai sindacati... pensa se gli cancelli un volo per un symbol generator o se vai all'alternato per un nodo in piu' di vento sui tuoi limiti. Magari non ti dicono niente... magari si. Boh?

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Re: re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da XAMIR » 15 settembre 2005, 22:41

Nicolino";p="41081 ha scritto: Per Xamir: Non ho detto assolutamente che E.N.A.C. adotta 2 pesi e 2 misure, perchè sono sicuro che la loro necessità di pararsi il c..o NON PERMETTE LORO DI ADOTTARE 2 PESI E 2 MISURE, ANZI.. Per questo non credo che le low cost abbiano questo vantaggio sulle major.
Infatti mi riferivo a Francesco, non a te... cominciavo a sentirmi solo a difendere il low cost da queste parti :lol:

Bella
Francesco

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Re: re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da XAMIR » 15 settembre 2005, 23:34

miyomo";p="41095 ha scritto: pensa se gli cancelli un volo per un symbol generator o se vai all'alternato per un nodo in piu' di vento sui tuoi limiti. Magari non ti dicono niente... magari si. Boh?
Boh? I fatti dicono nessun incidente in 18 anni di operazioni.
I fatti dicono flotta giovane. I fatti dicono puntualità. I fatti dicono attivo. I fatti dicono prezzi mooolto bassi.
Quanti altri possono dirlo?
Capisco la situazione drammatica, ma cos'ha fatto la dirigenza quando il low cost è finalmente sbarcato in Italia? Che provvedimenti ha preso? La colpa, se il fenomeno si è allargato a macchia d'olio, è solo di chi non ha saputo reagire. Sbaglio o qualche mese fa si pensava ad una gestione low cost in AZ, prima del finanziamento che le ha permesso di non chiudere?

A me non stà bene che si dica che AZ è la piccola cenerentola dell'aviazione commerciale italiana, povera ed indifesa di fronte al lupo cattivo tanto crudele, per il semplice fatto che è sempre stata aiutata. Certo non si può mandare tutto all'aria, ma non è nemmeno giusto continuare a buttare soldi. Visto che si è in un mercato aperto, chi non regge esce di scena. E' sempre stato così. Gli aiuti sono favoritismi belli e buoni.
Volare, quando fallì, da chi venne aiutata? Da nessuno. Quante altre compagnie, quando erano in difficoltà, non sono state aiutate? Sabena e Swissair sono i casi più eclatanti.
Vogliamo citare per similitudine la LTU, sede a Duesseldorf (GER), che venne aiutata dai gruppi bancari a risollevarsi? Alla fine però l'investimento valse la candela. In un periodo di crisi un prestito può aiutare. L'importante è poi reggersi a galla.
Ma qui è un vuoto a perdere. Fa acqua da tutte le parti: una volta è il carburante che costa troppo, una volta è il post 2001, una volta questo e una volta quello, alla fine devi stare sempre a tapparle i buchi. E la spiegazione qual'è? I commissari ENAC controllano solo ed esclusivamente, tartassivamente e pedissequamente solo AZ? :shock:

Poi non capisco. La gestione è politica, quindi guidata dall'alto, e dall'alto cosa decidono di fare (dopo che hanno convinto a buttare miliardi per salvare le chiappe di AZ)? Ordinano di rompere le scatole solo ad AZ per farla fallire? Ma per cortesia... La più ammanicata è proprio lei e ora la si dipinge come una piccola ed indifesa verginella, a spasso per un carcere maschile con in mostra le sue beltà e tutta sola? :shock:

Chi è una delle compagnie che opera per garantire la continuità territoriale in Sardegna e quindi su collegamenti protetti non utilizzabili da altri vettori?
Ciampino, prima del low cost, era un aeroporto morto. Ora genera indotto e stà crescendo, tant'è che stanno pensando ad un potenziamento dello scalo. Pisa lo stesso. Bergamo è cresciuto moltissimo. Vogliamo non citare Pescara?
Anche Alghero e la Sardegna ne avrebbero potuto beneficiare, creando occupazione e indotto, ma chi si è messo a gridare: "Mamma, mamma, mi rubano il ciuccio!!!". Chi? Di certo non la Ryan che aveva già venduto i biglietti e doveva scontrarsi con una mentalità retrograda come quella italiana, che di imprenditoriale ha ben poco.

Facile incolpare la concorrenza della propria incapacità.
La differenza si però vede nei fatti: flotta nuova, puntualità, prezzo basso e NESSUN INCIDENTE IN 18 ANNI. Parlavamo di sicurezza no?
Il resto? PAROLE, PAROLE, PAROLE... PAROLE PAROLE PAROLE SOLTANTO PAROLEEE...

In tutta onestà, avrei preferito che i soldi buttati per AZ fossero stati spesi per migliorare molte altre cose, creare occupazione, aiutare tanta povera gente, piuttosto che continuare a far mangiare i soliti noti.

Di gente con un lavoro precario, padri di famiglia che con neanche 1.000 euro devono mantenere una famiglia ce ne sono tanti. Tanto i soldi buttati per aiutare ancora AZ o in beneficenza sono la stessa cosa: a fondo perduto.

XAMIR
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Messaggio da XAMIR » 16 settembre 2005, 14:41

Un'ultima cosa che ho trovato sul sito della Ryan. Caro miyomo, dopo le tue affermazioni, dai un'occhiata qui:
http://www.ryanair.com/site/EN/about.ph ... &ref=10002
Forse è per questo che molti rinunciano ad avere un sindacato alla Ryan.
Nota questo pezzettino:
"If you are a Captain who does not meet the criteria for a command position you may apply for a position as an FO and then apply for a command upgrade after 6 months (as long as you have 3,000 total hours including 500 on type at that time)."
3.000hr almeno, non è proprio un novellino il comandante.

Per gli AAVV addirittura ti suggersiscono dove poter seguire i corsi! Certo, me lo pago io, ma almeno... chissà... ci potrei anche provare...
http://www.ryanair.com/site/EN/about.ph ... &ref=10003
Ah! I contratti, sono triennali, non stagionali che non garantiscono un casio...

Come dicevo, il resto sono chiacchiere...

Ciao
Francesco

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Messaggio da Beorn » 16 settembre 2005, 14:53

Ma PRUVA è un termine tecnico??

Perché scrivete tutti quanti pruva anziché PROVA??

Che fastidio...

Ponch
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re: Sicurezza aerea. Parlano i piloti

Messaggio da Ponch » 16 settembre 2005, 14:57

Tu perchè hai scritto pruva anzichè prova?
:shock: è il forum. :P
Is it light where you are yet?

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Messaggio da Beorn » 16 settembre 2005, 15:02

collaudatore";p="41204 ha scritto:Tu perchè hai scritto pruva anzichè pruva?
:shock: è il forum. :P
:shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

Andiamo bene...

Pure i Poltergeist ci mancavano...

AGGIUSTATELO! :cussing:

Nel frattempo, scrivete PR0VA... :lol: :lol:

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Messaggio da Beorn » 16 settembre 2005, 15:03

Francesco C";p="41206 ha scritto:
Beorn";p="41203 ha scritto:Ma PRUVA è un termine tecnico??

Perché scrivete tutti quanti pruva anziché pruva??

Che fastidio...
????
:D
Il forum cambia le lettere: ogni volta che scrivete PR0VA (es. banco pr0va, ecc.) lui traduce PRUVA... :x

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Messaggio da Slowly » 16 settembre 2005, 15:04

E' tutto sotto controllo............parola mia..............PRUVATE pure!!!!!!

:shock:

Oh no!!!!!!!!!!!!!

:oops:
SLOWLY
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!

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Messaggio da XAMIR » 16 settembre 2005, 15:05

Questa è la prova del 9...
uahahaha
C'avemo er forum con le inflessioni dialettali...
Fusse nu pocu burinu stu forumme??

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