nel forum non si riesce ad approfondire più di tanto (certamente non per ignoranza, mi riferisco alla complessità della materia che richiederebbe pagine di approfondimenti...)
flyingbrandon ha scritto:...
la ricerca della soluzione non è necessariamente altro che non ti garantisca che vada tutto ok ma, anzi, potrebbe portare a più episodi di NON controllo medico perché dal medico non ci vai più.
...
quindi?
se un pilota di professione è convinto che la soluzione dei suoi problemi di salute sia il NON andare più dal medico, beh... qualche problema serio ce l'ha. (anche per le assolutamente non trascurabili ragioni espresse sopra da AirJek)
Non so che dimestichezza tu abbia con le patologie psicologiche o disturbi mentali ma, ripeto, non sono un'evidenza da laboratorio
da più di quarant'anni m'interesso di psicologia e di psichiatria, mi hanno sempre affascinato. Il loro "limite", grosso, è che sono una scienza giovanissima (che deriva moltissimo dalla filosofia) per cui c'è ancora tantissimo da approfondire e da mettere bene a fuoco. Purtoppo ormai anche parecchi psicologi sono affetti dalla sindrome del
diointerra, e questo NON giova di certo all'evoluzione del sapere. Certo che le patologie psicologiche o disturbi mentali non sono
"ancora" (aggiungo io) un'evidenza da laboratorio, ma non credo di averlo mai scritto...
Siamo in una zona di confine...
verissimo
Al contrario devi facilitare l'assistenza. Questo problema, come altri, non può che passare da una autodenuncia del problema
qui la vedo difficilissima. Parlo da un punto di vista di problemi inerenti la psiche.
È ovvio che una grave disturbo comportamentale è fonte di non idoneità...ma in questo caso oltre a esserci lati "oscuri" sulle indagini ce ne sono anche sul versante medico...credimi un grave stato depressivo come è stato presentato non necessita di uno specialista per essere notato.
appunto. Forse bisogna approfondire questo aspetto. A monte. Credimi: in 10' di anamnesi ben eseguita puoi già avere degli eccellenti elementi su eventuali approfondimenti da effettuare, sopra tutto dagli atteggiamenti inconsci dell'intervistato.
Chiunque al suo fianco si sarebbe accorto del problema.
appunto
ma l'obbligare un medico a comunicare qualcosa riguardo te quando è stata una tua scelta rivolgerti a lui non è affatto una soluzione e, a questo punto, dovresti togliere il segreto professionale a tante altre categorie così come inibire parecchie altre professioni che, allo stato attuale, non hanno nessun controllo se non il tossicologico pur avendo la responsabilità di parecchie vite.
forse non mi hai capito: NON toglie assolutamente il segreto professionale, non entra nel dettaglio della patologia, segnala solo che c'è un "problema" che và assolutamente approfondito
nella giusta sede. Sono altresì convinto che tra non molto verranno comunque create delle banche dati sanitarie dettagliate, ovvio che riservate, lo stanno già facendo... (credo che lo sappiate, vero?)
albert ha scritto:...
mi chiedo se la commistione di interessi prevalenti e contrastanti tra controllato, controllore e datore di lavoro non abbia contribuito in maniera determinante al tragico evolversi della situazione.
è la stessa domanda che mi sono posto, per questo ho scritto quello che ho scritto... (che però và letto in questa chiave, altrimenti salta tutto...).