Sicuramente c'è ampio margine di manovra, ma attenzione a non semplificare troppo il discorso: l'esperienza accumulata in decine di anni di esercizio e milioni di ore di volo è semplicemente senza prezzo. E anche il principio "quel che non c'è non si rompe" ha un suo perché (specialmente con l'elettronica).Maxge ha scritto:C'è amche da considerare che la maggior parte dei motori aeronautici per AG sono stati progettati negli anni 40' e 50', sono motori vecchi. Basti pensare che una parte del carburante viene utilizzata per "raffreddare" il motore soluzione buona quando l'avgas costava poche decine di cents al gallone ma sempre meno accettabile oggi.
I vary Lycoming e Continental non sono fatti così perchè è la "soluzione migliore", perchè "quello che non c'è non si rompe" ed altri miti, sono così perche costerebbe troppo certificare un motore moderno rispetto ai numeri del mercato.
Anche le semplici migliorie come accensioni elettroniche o sistemi di iniezione più precisi vengono certificate come STC col contagocce non tanto per problemi tecnici ma soprattutto economici.
Io penso che dopo le innovazioni nelle tecniche di costruzione della fusoliera (compositi) e nell'avionica (EFIS e sistemi integrati) la prossima grande innovazione AG dovrà venire dai motori.
Io credo, anche in base alla mia pur breve esperienza nel mondo automotive, che la parte puramente meccanica dei motori sia ormai decisamente matura, ed anche monitorarne l'usura e l'eventuale presenza di difetti è ormai cosa da poco. Mi viene quindi da pensare che la maggior parte delle rotture sia collegata agli impianti che corredano il motore (raffreddamento, lubrificazione, alimentazione, servizi vari). Sarebbe interessante una statistica, ma comunque è li che focalizzerei l'attenzione, anche perché spesso sono elementi che vengono semplicemente sostituiti a scadenza o in caso di rottura, senza prevedere analisi.
P.S. Il flusso di benzina raffredda le valvole su tutti i motori Otto odierni, tranne che sugli iniezione diretta, che hanno costose valvole di materiale "particolare" (secondo me anche maggiormente soggetto ad usura, ma la questione è ancora dibattuta, vedi numerosi paper) e grossi problemi di deposito carbonioso