liru
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Re: liru
Azzo, per fortuna sono sopravissuti, si sa chi era a bordo. Anche in PM va bene se non volete mettere i nomi pubblicamente. Ho molti amici ancora all'aeroclub, i migliori auguri per una ripresa veloce
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Re: liru
Non mi risulta che gli ultraleggeri abbiano le marche! A voi si?
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: liru
Spiegare a un giornalista quale sia la differenza ormai e' una "mission impossible"tartan ha scritto:Non mi risulta che gli ultraleggeri abbiano le marche! A voi si?
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
- Valerio Ricciardi
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Re: liru
Prima erano tutti Paiper i velivoli piccolini con dentro due-cinque persone...
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
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Re: liru
Ad esser superstiziosi, le marche non erano proprio di buon auspicio!!
Speriamo che gli occupanti siano già sulla via della guarigione.
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Re: liru
Fra marche di immatricolazione e numeri di registrazione c'è una piccolissima differenza tipo ENAC e Aeroclub d'Italia.
Ad essere proprio pignolissimi. Se poi le cose sono cambiate di recente chiedo venia.
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Re: liru
A questo punto mi metto anch'io tra gli ignoranti e ti chiedo di spiegarmi la differenza.tartan ha scritto:Fra marche di immatricolazione e numeri di registrazione c'è una piccolissima differenza tipo ENAC e Aeroclub d'Italia.
Ad essere proprio pignolissimi. Se poi le cose sono cambiate di recente chiedo venia.
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Re: liru
La gestione degli aeromobili di aviazione generale è affidata a ENAC che rilascia anche le marche di tipo I-ABCD
La gestione degli aeromobili ultraleggeri è demandata all'Aero Club d'Italia che rilascia il certificato di identificazione di tipo I-1234 (ultimamente I-A234, I-B234 e così via).
Il P92 è prodotto da Tecnam sia in versione ULM che in versione certificata (AG) come quello coinvolto nell'incidente. Quest'ultimo è molto utilizzato dalle scuole di volo per il LAPL e PPL a motivo del notevole risparmio nei costi di gestione principalmente legati al fatto che usa motore Rotax (versione certificata) e benzina verde.
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Ultima modifica di Nonno Salt il 30 ottobre 2017, 8:50, modificato 1 volta in totale.
Re: liru
Non è una risposta alla mia domanda della differenza tra marche e registrazioni.Nonno Salt ha scritto:La gestione degli aeromobili di aviazione generale è affidata a ENAC che rilascia anche le marche di tipo I-ABCD
La gestione degli aeromobili ultraleggeri è demandata all'Aero Club d'Italia che rilascia le registrazioni di tipo I-1234 (ultimamente I-A234, I-B234 e così via).
Chi fa cosa lo so anch'io, ma distinguere tra marca e registrazione mi sembra un po' cercare il pelo nell'uovo sinceramente.
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Re: liru
Ah, ok. Non avevo colto l'ironia. Non era mio il post originale.
Saluti
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Re: liru
No, non c'era mica ironia... la mia era una vera domanda, perchè da come mi era stato risposto immaginavo chissà quali differenze, che a questo punto, se ci sono, ammetto la mia ignoranza.Nonno Salt ha scritto:Ah, ok. Non avevo colto l'ironia. Non era mio il post originale.
Saluti
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Re: liru
Sei stato tu a cominciare a pignoleggiare. Il giornalista ha definito l'aereo un ultraleggero, però se fosse stato a conoscenza della piccola differenza fra lettere e numeri non l'avrebbe fatto. Nel mio primo commento mi riferivo a questa differenza.mcllcu ha scritto:Non è una risposta alla mia domanda della differenza tra marche e registrazioni.Nonno Salt ha scritto:La gestione degli aeromobili di aviazione generale è affidata a ENAC che rilascia anche le marche di tipo I-ABCD
La gestione degli aeromobili ultraleggeri è demandata all'Aero Club d'Italia che rilascia le registrazioni di tipo I-1234 (ultimamente I-A234, I-B234 e così via).
Chi fa cosa lo so anch'io, ma distinguere tra marca e registrazione mi sembra un po' cercare il pelo nell'uovo sinceramente.
Le marche vengono scelte dal proprietario, dopo verifica che siano libere, cioè che non siano già usate da altri. I numeri non credo che siano scelti, ma assegnati.
Per me le marche sono quelle con le lettere, i numeri possiamo chiamarli targa, sempre per me, poi alla fine chissene. Si tratta solo di chiarezza e facilità di identificazione.
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Re: liru
se non è un liner o un'executive jet è un ultraleggero, semplice no?sigmet ha scritto:Spiegare a un giornalista quale sia la differenza ormai e' una "mission impossible"tartan ha scritto:Non mi risulta che gli ultraleggeri abbiano le marche! A voi si?
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Re: liru
Già, soprattutto i famosi Paiper della Cessna, come dimenticarli.Valerio Ricciardi ha scritto:Prima erano tutti Paiper i velivoli piccolini con dentro due-cinque persone...
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"He who sacrifices freedom for security deserves neither."
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Re: liru
Rilasciata da ANSV la relazione di inchiesta relativa a questo evento:
http://www.ansv.it/It/Detail_relazioni.asp?ID=2119
Interessante perché la tematica del "cappio" è sempre molto attuale e molto discussa tra gli addetti ai lavori, oltre che per gli altri aspetti HF.
Dal punto di vista strettamente tecnico-motoristico, non essendo rilevate anomalie sul propulsore in seguito allo smontaggio, in effetti viene da pensare ad una irregolarità temporanea di alimentazione causa formazione ghiaccio (pur se data limitata dal grafico) o candele imbrattate, problema abbastanza tipico in caso di funzionamento per lunghi periodi a potenze molto basse. Pur se rimangono ipotesi, come scritto anche nella relazione.
Paolo
http://www.ansv.it/It/Detail_relazioni.asp?ID=2119
Interessante perché la tematica del "cappio" è sempre molto attuale e molto discussa tra gli addetti ai lavori, oltre che per gli altri aspetti HF.
Dal punto di vista strettamente tecnico-motoristico, non essendo rilevate anomalie sul propulsore in seguito allo smontaggio, in effetti viene da pensare ad una irregolarità temporanea di alimentazione causa formazione ghiaccio (pur se data limitata dal grafico) o candele imbrattate, problema abbastanza tipico in caso di funzionamento per lunghi periodi a potenze molto basse. Pur se rimangono ipotesi, come scritto anche nella relazione.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
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Re: liru
Penso che l'avere omesso nel tentativo di rientro di estendere al massimo i flap aumentando così il drag sia stata una scelta determinante per andare così lungo, "galleggiare" rimbalzando e non riuscire a completare l'atterraggio.
Peraltro, dalle foto associate al report vedo UNA candela su OTTO veramente piuttosto imbrattata, non credo che da sola avrebbe potuto creare così tanti problemi di regolarità.
Coloro fra voi che posseggono una Smart della prima generazione (quelle da circa 600 di cilindrata o poco più e motore di progettazione Mercedes) sicuramente sapranno che il loro motore è a doppia accensione: tre cilindri, sei candele.
Ebbene, a meno di non effettuare la cosa dal proprio meccanico di fiducia, che vuole tenersi il cliente, sappiano che di norma quando il programma di manutenzione prevede la sostituzione delle candele, una quantità maggioritaria di concessionarie se son loro ad effettuare i tagliandi ne cambiano (guardandosi bene dal comunicarlo all cliente) solo TRE su SEI, perché tre son facili da raggiungere, per arrivare alle altre tre si deve smontare mezza macchina essendo in posizione straordinariamente infelice. Le altre tre... restano come e dov'erano. Ovviamente in fattura risultano...
La MASSIMA parte delle Smart, quando hanno 40-45000 km, vanno perciò in giro con tre candele che fanno scintilla e tre che non ne fanno o ne fanno una del tutto insufficiente per aumento parossistico del gap fra le punte ed imbrattamento progressivo. Ma non restano per strada per questo: peggiora il rendimento e peggiorano abbastanza consumi e qualità delle emissioni, problema di cui l'utente medio tipico Smart (tipicamente ex utente da scooter di scarsa o nulla formazione tecnica) con eccezioni non è in grado di avvedersi.
Un quattro cilindri boxer a doppia accensione mi parrebbe strano desse forfait in quel modo con una candela sporca su otto.
E poi, un motore al limite anche "a tre" va male e rende certo meno, ma non in un modo simile.
Casomai, considerato che il problema si è manifestato in fase di salita e sino a quel momento era andato tutto bene, vien da chiedersi il senso di quel carburatore trovato scollegato.
Il dubbio che possa non essere stato ben bene serrato dopo uno smontaggio per ordinaria pulizia mi viene, però non conosco il modo con cui era connesso al collettore di aspirazione.
E se ci fosse stata una trafilazione d'aria importante all'attacco del carburatore "lento" capace di smagrire troppo la miscela da quel lato? Allora di cilindri che non rendevano ve ne sarebbero stati due... due dello stesso lato, e l'aumento di vibrazioni ecco che ci sta. La gestione dell'avaria da parte del pilota decisamente non molto esperto avrebbe fatto il resto.
Peraltro, dalle foto associate al report vedo UNA candela su OTTO veramente piuttosto imbrattata, non credo che da sola avrebbe potuto creare così tanti problemi di regolarità.
Coloro fra voi che posseggono una Smart della prima generazione (quelle da circa 600 di cilindrata o poco più e motore di progettazione Mercedes) sicuramente sapranno che il loro motore è a doppia accensione: tre cilindri, sei candele.
Ebbene, a meno di non effettuare la cosa dal proprio meccanico di fiducia, che vuole tenersi il cliente, sappiano che di norma quando il programma di manutenzione prevede la sostituzione delle candele, una quantità maggioritaria di concessionarie se son loro ad effettuare i tagliandi ne cambiano (guardandosi bene dal comunicarlo all cliente) solo TRE su SEI, perché tre son facili da raggiungere, per arrivare alle altre tre si deve smontare mezza macchina essendo in posizione straordinariamente infelice. Le altre tre... restano come e dov'erano. Ovviamente in fattura risultano...
La MASSIMA parte delle Smart, quando hanno 40-45000 km, vanno perciò in giro con tre candele che fanno scintilla e tre che non ne fanno o ne fanno una del tutto insufficiente per aumento parossistico del gap fra le punte ed imbrattamento progressivo. Ma non restano per strada per questo: peggiora il rendimento e peggiorano abbastanza consumi e qualità delle emissioni, problema di cui l'utente medio tipico Smart (tipicamente ex utente da scooter di scarsa o nulla formazione tecnica) con eccezioni non è in grado di avvedersi.
Un quattro cilindri boxer a doppia accensione mi parrebbe strano desse forfait in quel modo con una candela sporca su otto.
E poi, un motore al limite anche "a tre" va male e rende certo meno, ma non in un modo simile.
Casomai, considerato che il problema si è manifestato in fase di salita e sino a quel momento era andato tutto bene, vien da chiedersi il senso di quel carburatore trovato scollegato.
Il dubbio che possa non essere stato ben bene serrato dopo uno smontaggio per ordinaria pulizia mi viene, però non conosco il modo con cui era connesso al collettore di aspirazione.
E se ci fosse stata una trafilazione d'aria importante all'attacco del carburatore "lento" capace di smagrire troppo la miscela da quel lato? Allora di cilindri che non rendevano ve ne sarebbero stati due... due dello stesso lato, e l'aumento di vibrazioni ecco che ci sta. La gestione dell'avaria da parte del pilota decisamente non molto esperto avrebbe fatto il resto.
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Re: liru
Certezze non ce ne sono, come vedi dall'inchiesta. Diciamo che la cosa particolare del volo in questione è la notevole permanenza a terra a motore acceso prima del volo incriminato. La permanenza a potenze molto basse a lungo non è consigliata tra le altre cose perché ciò può provocare un imbrattamento delle candele. Dall'immagine, pur se non di qualità elevatissima, concordo che quasi tutte appaiono buone. Poi c'è l'aspetto ghiaccio, la probabilità di formazione era presente, ma non elevata.Valerio Ricciardi ha scritto:Penso che l'avere omesso nel tentativo di rientro di estendere al massimo i flap aumentando così il drag sia stata una scelta determinante per andare così lungo, "galleggiare" rimbalzando e non riuscire a completare l'atterraggio.
Peraltro, dalle foto associate al report vedo UNA candela su OTTO veramente piuttosto imbrattata, non credo che da sola avrebbe potuto creare così tanti problemi di regolarità.
Coloro fra voi che posseggono una Smart della prima generazione (quelle da circa 600 di cilindrata o poco più e motore di progettazione Mercedes) sicuramente sapranno che il loro motore è a doppia accensione: tre cilindri, sei candele.
Ebbene, a meno di non effettuare la cosa dal proprio meccanico di fiducia, che vuole tenersi il cliente, sappiano che di norma quando il programma di manutenzione prevede la sostituzione delle candele, una quantità maggioritaria di concessionarie se son loro ad effettuare i tagliandi ne cambiano (guardandosi bene dal comunicarlo all cliente) solo TRE su SEI, perché tre son facili da raggiungere, per arrivare alle altre tre si deve smontare mezza macchina essendo in posizione straordinariamente infelice. Le altre tre... restano come e dov'erano. Ovviamente in fattura risultano...
La MASSIMA parte delle Smart, quando hanno 40-45000 km, vanno perciò in giro con tre candele che fanno scintilla e tre che non ne fanno o ne fanno una del tutto insufficiente per aumento parossistico del gap fra le punte ed imbrattamento progressivo. Ma non restano per strada per questo: peggiora il rendimento e peggiorano abbastanza consumi e qualità delle emissioni, problema di cui l'utente medio tipico Smart (tipicamente ex utente da scooter di scarsa o nulla formazione tecnica) con eccezioni non è in grado di avvedersi.
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Casomai, considerato che il problema si è manifestato in fase di salita e sino a quel momento era andato tutto bene, vien da chiedersi il senso di quel carburatore trovato scollegato.
Il dubbio che possa non essere stato ben bene serrato dopo uno smontaggio per ordinaria pulizia mi viene, però non conosco il modo con cui era connesso al collettore di aspirazione.
E se ci fosse stata una trafilazione d'aria importante all'attacco del carburatore "lento" capace di smagrire troppo la miscela da quel lato? Allora di cilindri che non rendevano ve ne sarebbero stati due... due dello stesso lato, e l'aumento di vibrazioni ecco che ci sta. La gestione dell'avaria da parte del pilota decisamente non molto esperto avrebbe fatto il resto.
Sarebbe stato il caso di esaminare meglio l'aspetto carburatore sinistro, che se connesso male potrebbe sì aver dato problemi come quelli da te descritti.
Tra l'altro, forse era il caso di effettuare una seconda prova motore prima del decollo, visto il tempo passato a terra.
Paolo
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Re: liru
Che un Rotax possa fare ghiaccio con quelle temperature e la manetta aperta la probabilità e' i alla meno 99..
La causa probabilmente era un altra ed era molto più' semplice di come si possa pensare ma non ne e' stata fatta menzione..
La causa probabilmente era un altra ed era molto più' semplice di come si possa pensare ma non ne e' stata fatta menzione..
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Re: liru
...poi c'è da vedere se il carburante stava arrivando regolarmente da tutti e due i lati... e se era pulito. Rubinetti dimenticati chiusi penso sia impossibile come il ghiaccio, si sarebbe spento a un certo punto nell'attesa.
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Re: liru
Ci lasci con l'amaro in bocca.sigmet ha scritto:Che un Rotax possa fare ghiaccio con quelle temperature e la manetta aperta la probabilità e' i alla meno 99..
La causa probabilmente era un altra ed era molto più' semplice di come si possa pensare ma non ne e' stata fatta menzione..
Di cosa si tratta? Si può scrivere pubblicamente?
Re: liru
Diciamo che la spiegazione delle vibrazioni e’ piuttosto approssimativa e ambigua ma genericamente su un aereo come quello le vibrazioni possono essere causate non solo dal motore o dalle superfici aerodinamiche.
Il fattore umano come al solito ci mette il resto..
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