Brutto atterraggio a Catania qualche anno fa...

Area dedicata alla discussione sugli incidenti e degli inconvenienti aerei e le loro cause. Prima di intervenire in quest'area leggete con attenzione il regolamento specifico riportato nel thread iniziale

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Brutto atterraggio a Catania qualche anno fa...

Messaggio da Frequent Flyer » 22 novembre 2006, 2:14

Anzitutto buona serata a tutti e poi desidero ringraziarvi per l’ospitalità riservata ad un non addetto ai lavori. Infatti il mio unico punto di contatto con il mondo dell’aviazione è quello di essere un Frequent Flyer che, per ragioni professionali, vola 80-100 volte all’anno soprattutto sul medio raggio e spesso con l’MD80. Vi confesso che mi sono imbattuto nel vostro sito quasi per caso (complimenti!) ed allora ho pensato che siete gli interlocutori adatti con i quali condividere un’esperienza di qualche anno fa e alcuni dubbi ancora attuali. Mi scuso in anticipo, inoltre, per la fraseologia certamente non corretta e vi chiedo pazienza per un’esposizione, temo, non concisa: non ho il conforto dell’oggettività data dagli strumenti e mi devo affidare ai sensi e ai ricordi che, mi insegnate, possono essere solo soggettivi…

Il fatto accadde una sera del 28 gennaio 1998, volo AZ Napoli-Catania infrasettimanale di una settimana come tante altre, passeggeri 80 circa. Da qualche giorno spirava sulla penisola un vento freddo, teso, talvolta a raffiche che non accennava a diminuire; ne parlavano anche i tiggì che, ci dissero, veniva dalla Siberia e si chiamava “buran”: non l’ho più dimenticato…

Puntualmente ci imbarchiamo e regolarmente si decolla intorno alle 20.30. Qualche scossetta, pensavo peggio, ma seduto al 24L (sono alto e mi piace stiracchiarmi) mi rilasso leggendo un libro mentre inizia il solito tran tran di bordo. Tutto fila liscio e neanche una mezz’oretta dopo inizia la discesa: il rumore familiare degli aerofreni, sotto le luci di Milazzo e laggiù a sinistra l’Etna che sfila via piano in tutta la sua imponenza. Domanda di rito: si atterra subito o si fa il “giro lungo”? L’MD intanto scende… mmh, siamo ancora alti e a quest’ora dovremmo avere già virato… no, si va sul mare, ancora venti minuti, che palle! Riprendo la lettura, la serata è bella… scossetta! Scendiamo ancora un po’, leggo, ecco Sigonella a ore due… scossa e sobbalzo! Strano, non ci sono nubi, la visibilità è illimitata su tutto l’orizzonte, è notte e termiche non dovrebbero essercene… sbam! Rollio e beccheggio! Questa è più forte, non è normale… stai a vedere che sono i vortici sottovento all’Etna. Possibile? Ma se siamo così lontani e poi saremo a quanto… 1500-2000 piedi? Sbam! Sbam! Rollio, beccheggio, imbardata… più ci abbassiamo e più aumenta? Ma non dovrebbe essere il contrario?

La faccenda si fa spessa, non sarà un bell’atterraggio e poi con tutto ‘sto casino pensare di abbassarsi e virare sul mare… ma forse adesso ne usciamo… macchè! Non si riesce a stare livellati, sì magari una manciata di secondi ma poi si ricomincia… e va sempre peggio… giù i flap, l’MD rallenta, via le luci… mah, voglio vedere ‘sta virata a 180° bassi sul mare… uh, non me n’ero accorto, a bordo non vola una mosca e poi il mio libro! Sono dieci minuti che lo guardo senza leggere… in compenso è rimasta l’impronta sudata delle dita… beh, ci siamo quasi, l’hostess si è seduta qui vicino (24J)… non parla, è seria, le faccio un sorriso… mi sa che me n’è venuto uno da idiota… giù il carrello, ecco inizia la virata in finale…

Ragazzi, faccio il passeggero da ventanni e un casino così non mi era mai capitato… siamo in virata e mi sembra di essere sulle montagne russe… guardo l’ala che punta verso il cielo ma le stelle continuano a spostarsi come fossero impazzite… com’è che si apre l’uscita di emergenza? Qui stasera si finisce in mare… ecco, ci siamo raddrizzati, quanto manca? Dov’è la terra? Laggiù? Va bè, buona serata a tutti… hai voglia… di questo passo cinque minuti buoni… non finisce mai…

L’MD se la passa male e mi immagino i piloti in cabina… un lavoro da cani… l’aereo non tiene l’assetto… scosse, scossoni… imbardate, rollio, beccheggio in continuazione...è una lotta… c***o!, si stalla e si va giù! No, il motore aumenta di colpo, poi diminuisce, il muso sale… un’altra botta, ci pieghiamo di colpo a destra… motore… il pilota lo riporta di colpo a sinistra … abbassa il muso… quì si va in mare… le luci si avvicinano… ancora lontani. I piloti continuano il combattimento, su, giù, dài motore, togli motore, cloche, pedali… mamma mia! E’ una guerra ma decido di fidarmi, sono professionisti… vedo, sento che rispondono colpo su colpo… sì, mi fido. La velocità diminuisce, siamo pericolosamente vicini alla terra (acqua) e l’assetto va sempre a puttane!

Ormai ci ho fatto il callo, ma quanto pesa ‘sto coso? Possibile che venga sbattuto così malamente? Ecco… siamo al traverso del porto di Catania, ma non si riesce a rimanere diritti… destra, sinistra, dài motore, togli motore, su, giù… ecco la spiaggia… vìa il motore… uff! ci siamo… tra un po’ si tocca… motore, ancora motore, va su di giri… mi sa che siamo corti… motore, motore… SBAM! c***o CHE BOTTA! M’è andato lo stomaco in gola, il cervello s’è spiaccicato sulla scatola cranica… ma siamo ancora in aria! E adesso? Il pilota dà subito tutto motore… tutto motore? Si riattacca! Sì, si va di nuovo su… sotto sfila un raccordo, ecco le luci dell’aerostazione, gli aerei parcheggiati… ma, ma… perché non tira su i flap? E il carrello?... l’assetto è da decollo ma… ecco, adesso si finisce in tangenziale… era meglio il mare… intanto la pista si consuma e… via i motori… sì, via tutto, si va giù! SBAM! DOPPIO SBAM!... però si rimane inchiodati a terra! Urca, come siamo veloci… e di pista, quanta ce n’è?

STOC! CRIIII! STOC! L’aereo si piega a sinistra ma si va dritti… s’è rotto un carrello, non c’è dubbio… si striscia sull’ala di sinistra… “Equipaggio prepararsi ad un’evacuazione di emergenza” dichiara il comandante… è serio ma tranquillo… ma pensa te! Con ‘ste cinquanta tonnellate che stanno andando a puttane lui fa l’annuncio… allora non va poi tanto male! puzza di bruciato! Guardo a sinistra, scintille come a Capodanno… no, invece si mette male… rischiamo di andare a fuoco… l’odore aumenta e pervade la cabina, silenzio di tomba… non succede niente… dalla mia parte il carrello regge, il muso è stranamente alzato… si rallenta, si striscia, si rallenta… ci fermiamo!

“Assistenti di volo evacuazione di emergenza!” fa la solita voce tranquilla (a me sembra anche un po’ inca**ata!). Ma stranamente si rimane tutti fermi e zitti, anche l’hostess al mio fianco; passano cinque-dieci secondi prima che i passeggeri comincino ad alzarsi e l’equipaggio a darsi da fare… si aprono i portelloni, si srotolano i toboga e non è come mi aspettavo: le hostess danno ordini e impartiscono istruzioni, ottanta passeggeri sono disciplinati e ordinatamente in coda! Incredibile, meglio degli inglesi… oddìo qualcuno scosso c’è… ma niente grida, spintoni o scene da suburra! Mi avvio all’uscita posteriore, vedo ragazzi e persone anziane... sono tra i primi e penso se è meglio cedere il passo o togliermi dalle palle; d’istinto dico al volo alla hostess che se serve mi fermo ai piedi dello scivolo ad aiutare quelli che vengono giù, lei si raccomanda soprattutto degli anziani e dei bambini. Si va e in cinque-dieci minuti siamo tutti fuori, investiti dal buran freddo e tagliente. A occhio e croce mi sembra che spiri da nord-ovest a 25-30 nodi, non di più. Ma qui siamo sulla pista di Fontanarossa…

Qualcuno, un passeggero, dice che è meglio allontanarsi perché un incendio, non si sa mai… allora i più iniziano un un fuggi fuggi ma poi a cinquanta metri il gruppo si ferma e rimane lì… io osservo una ragazza che piange al cellulare, ma non mi sembra in crisi… quest’altro invece sì, è un ragazzo grande e grosso che in preda all’isteria agita la mano destra in direzione della cabina di pilotaggio e grida “ma ‘sto pilota non è capace, ma che si atterra contro vento… c*****e!”. “Guardi” gli faccio “che si decolla e si atterra contro vento. E’ tutto regolare…”, al che mi guarda, ammutolisce e si attacca al cellulare pure lui. Meglio, penso, non avrei saputo come continuare… Boh, siamo qui al freddo senza giacconi o cappotti, in lontananza si vede qualche lampeggiante ma non si muove nè si vede nessuno… beh, vuol dire che non era stata dichiarata nessuna difficoltà e nessuno si era preparato per il peggio.

Guardo l’MD80, e provo un po’ di tristezza: certo è piccolo paragonato agli “heavy” ma vedere lì questa macchina umiliata e malamente piegata tra cocci e rottami sembra quasi che qualcuno le abbia voluto togliere la vita. Accidenti, negli ultimi dieci anni ci ho passato ore e ore, ne conosco ogni suono, rumore, odore… decido di farci un giro attorno. Il cono di coda è venuto via e penzola nel vento attaccato ad una guarnizione; il lato destro è intatto… ecco, io ero seduto lì… certo che è strano così tutto piegato; arrivo all’altezza della prua e mi fermo: le luci rosse della soglia sono lì, a cinquanta metri! Ma l’aereo è in asse pista, il ruotino anteriore sarà di un venti centimetri spostato sulla sinistra. Proseguo il giro, lato sinistro… la scena del disastro: i toboga che sbattono nel vento, l’ala sinistra ammaccata e un pochino accartocciata all’estremità che tocca terra, qualche pezzetto manca, qualche vetro... in terra non ci sono liquidi se non quelli di qualche circuito di servizio, carburante niente… il carrello è completamente andato e le ruote hanno sfondato i flap: ne fuoriescono per un pò. Ecco, adesso ho capito, la struttura alare ha retto, i serbatoi sono integri e fortuna ha voluto che fossero risparmiati da ruote e acciaio… però, però: e se per caso… grazie di cuore agli ingegneri McDonnell e Douglas e ai loro eredi…

Arrivano i pullman per portarci via, è passato un quarto d’ora buono, arrivano anche pompieri e personale di servizio… un pensiero ai piloti e alla serata che per loro sarà ancora lunga, immagino. Nel salone arrivi i bagagli ci vengono consegnati in fretta, in solitudine e silenzio e qui assisto all’ultima scenetta. Un distinto siciliano reclama allo sportello dei Lost & Found perché la sua valigia nuova si è graffiata irrimediabilmente: vorrebbe essere rimborsato per intero! Due addetti dell’Alitalia, imbarazzati e forse con i sensi di colpa, cercano di assisterlo come meglio possono ma il “danno” era pochissima cosa in verità. Mi avvicino e faccio “Guardi, forse lei non se n’è reso conto, ma stasera potevamo finire in mare o morire carbonizzati”. “Davvero?” fa di rimando, poi saluta e se ne va… Faccio per andarmene anch’io quando l’impiegato più anziano mi rivolge un “Signore, grazie. Se posso fare qualcosa mi chiamo XXX”. “Beh, stasera non pensate di cavarvela con i 20 punti Millemiglia. Ci si rivede domani che devo partire per Roma…”

Il giorno dopo i quotidiani titolavano “Aereo finisce fuori pista”. Fuori pista? Ma se eravamo in asse pista! Mai calpestata l’erba o la nuda terra! E poi la magistratura: “il comandante è indagato per disastro colposo” (o qualcosa del genere) “un atto dovuto”!?! E poi il servizio al TG5 (Paolo DI MIZIO) “… e torniamo a Catania dove quel pilota dell’Alitalia ha compiuto un atterraggio un po’ rischioso…”. Non parliamo di “Striscia la Notizia” che qualche tempo dopo mandò in onda un servizio in cui si vedeva quell’MD80 parcheggiato fuori da un hangar della zona militare e completamente dipinto di bianco “… l’Alitalia ha voluto cancellare le insegne…”. Beh, dopo di allora sono tornato diverse volte a Catania e un certo giorno vidi il povero MD segato, fatto pezzi e pronto per essere rottamato…

Poi è calato il silenzio e la vita di tutti i giorni è andata avanti: non ho più avuto la possibilità, l’opportunità e il tempo per trovare la risposta ad alcuni quesiti e dubbi che ora rivolgo a voi confidando nella vostra esperienza, preparazione e onestà intellettuale.

Qualcuno ha attribuito le difficoltà incontrate nell’atterraggio al windshear. Perdonatemi se dico una castroneria ma il windshear, pur essendo un fenomeno di carattere locale, non è associato ad una qualche forma di perturbazione meteo? E i vortici creatisi nel versante sottovento dell’Etna potrebbero aver giocato un loro ruolo…? mi rendo conto che l’Etna è assai distante dall’aeroporto però è parecchio alto e con un vento da nord di 20-30 nodi a terra, forse in quota qualche decina di nodi in più ci possono stare e allora…

Se il comandante ha deciso di atterrare presumo che l’aeroporto di Fontanarossa fosse regolarmente aperto al traffico, senza contare poi che intorno a quell’ora (21.30 circa) altri velivoli erano appena atterrati: possibile che nessuno abbia incontrato simili difficoltà e avvisato i colleghi in volo e/o gli enti ATC a terra? Possibile che l’ATC abbia ignorato o sottovalutato simili avvisi, se ne ve n’erano stati, consentendo le operazioni di volo? Possibile che nonostante eventuali avvisi ed un’eventuale limitazione alle operazioni di volo il comandante abbia deciso di atterrare sotto la propria responsabilità?

E’ prassi normale che anche la magistratura ordinaria compia un’indagine in caso di inconvenienti o incidenti aerei. Ma è normale che un comandante venga indagato per “disastro colposo”? Ciò presupporrebbe una qualche forma di responsabilità… E le risultanze delle varie inchieste sono pubbliche? Esiste una fonte o un sito presso il quale prenderne cognizione?

Da allora l’aeroporto di Catania (ma penso anche a Genova, a Reggio Calabria…) è stato dotato di attrezzature atte a fornire un miglior ausilio ai piloti che vi atterrano o decollano? Ammesso che servano a 2-3.000 piedi di altezza e a 3-4 miglia di distanza…

Vi ringrazio ancora per l’ospitalità, la pazienza e l’attenzione che vorrete dedicarmi. Saluti.

Ro60

Messaggio da Ro60 » 22 novembre 2006, 7:35

Davvero una brutta esperienza FF... Resto colpito dal fatto che neppure una volta, all'interno del tuo dettagliato racconto, ci sia un aparola come "paura" o suoi sinonimi.

Ed anche che da profano dichiarato, tu sia riuscito a mantenere la calma ed il raziocinio necessario ad assimilare questo evento così rischioso.

Mi piacerebbe leggere principalmente in tua risposta, le parole dei piloti di liner iscritti in questo forum, per comprendere quali possano essere state le cause, spiegare le decisioni prese dal comandante...

Ti saluto, mi complimento per il sangue freddo.

Ciao, benvenuto!

Ro60

Messaggio da Ro60 » 22 novembre 2006, 7:51

Era questo il tuo aereo?

I-DAVN Volterra MD-82 49435/1504 1988 05-10-1988 28-01-1999
Inizialmente in forza all'Ati, è passato all'Alitalia in seguito alla fusione del 30-10-1994. Il 28-01-1999 rimase seriamente danneggiato in atterraggio a Catania Fontanarossa al termine del volo AZ1704 da Venezia e Napoli con 78 passeggeri a bordo. A causa di windshear incontrato in finale, l'aereo colpì l'antenna del localizzatore e toccò duramente la pista con conseguenti gravi danni al carrello e all'ala. Fu effettuata l'evacuazione di emergenza e ci furono alcuni feriti tra i passeggeri. Ritirato dal servizio.

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Messaggio da pippo682 » 22 novembre 2006, 9:23

Beh, devo dire che le tue parole mi hanno incollato al video. Come dice RO, apprezzo moltissimo il rispetto che emerge dalla tue parole per piloti, assistenti di volo e personale di terra. Non è da poco, vista l'esperienza. Mi sento di darti solo una risposta alle tante domande. Il Comandante è responsabile di ogni cosa che accade nel suo aeroplano. Credo quindi che l'indagine aperta per disastro colposo sia formalmente corretta. Ovviamente non deve venirne fuori una ricerca di un capro espiatorio, ma solo il tentativo di capire ed imparare per aumentare la sicurezza futura.

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Messaggio da Slowly » 22 novembre 2006, 9:35

Benvenuto Frequent.

Vedrai che qualcuno dirà la sua.

:salute:
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Messaggio da Maxx » 22 novembre 2006, 9:37

L'incidente è sempre un concorso di fattori, tutti evitabili e che presi uno per uno non determinerebbero nessun incidente. Certo che autorizzare un atterraggio con possibilità di windshear non so quanto sia corretto secondo le procedure: se l'hanno autorizzato, evidentemente poteva atterrare.

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Messaggio da mcgyver79 » 22 novembre 2006, 10:17

Ro60 ha scritto:Era questo il tuo aereo?

[cut] Il 28-01-1999 rimase seriamente danneggiato in atterraggio a Catania Fontanarossa al termine del volo AZ1704 da Venezia e Napoli con 78 passeggeri a bordo. A causa di windshear incontrato in finale, l'aereo colpì l'antenna del localizzatore e toccò duramente la pista con conseguenti gravi danni al carrello e all'ala. Fu effettuata l'evacuazione di emergenza e ci furono alcuni feriti tra i passeggeri. Ritirato dal servizio.
"Il fatto accadde una sera del 28 gennaio 1998, volo AZ Napoli-Catania infrasettimanale di [cut]"

Non mi torna qualcosa:
1) nella descrizione di Azafleet si parla di danneggiamento a Catania dopo un Venezia-Napoli (:shock: )
2) il giorno è lo stesso ma l'anno no (doppio :shock: )

Boh!! :D

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Messaggio da Slowly » 22 novembre 2006, 10:20

Era un Venezia-Catania via Napoli.
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Messaggio da davymax » 22 novembre 2006, 11:12

L'incidente è sempre un concorso di fattori, tutti evitabili e che presi uno per uno non determinerebbero nessun incidente. Certo che autorizzare un atterraggio con possibilità di windshear non so quanto sia corretto secondo le procedure: se l'hanno autorizzato, evidentemente poteva atterrare.
Le autorizzazioni ATC non servono per dire ai piloti se possono o non possono atterrare in relazione al meteo. Un "cleared to land" vuol dire "non ci sono restrizioni, tu sei libero di atterrare" (per questo la traduzione in italiano in "autorizzazione" è formalmente sbagliata). Tu sei "cleared to land" però devi essere tu a valutare se il vento è entro le limitazioni della tua macchina, se i parametri e la configurazione sono corretti ecc.
Prima di esprimere un giudizio sarei curioso di vedere il metar del giorno, comunque, anche con assenza di perturbazioni, in aeroporti costieri se il vento è forte e ci sono rilievi in zona, la possibilità di windshear è alta.

Saluti
Davide
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Messaggio da Maxx » 22 novembre 2006, 11:18

Grazie Davide per la puntualizzazione, mi sono espresso in termini inadeguati. Ma fammi capire: se in torre sanno che c'è possibilità di windshear cosa fanno?

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Messaggio da davymax » 22 novembre 2006, 11:21

Beh, ovviamente ti avvisano del pericolo. Una volta l'unico metodo "certo" per sapere se c'era windshear erano i riporti degli altri aerei che lo incontravano e che riattaccavano oppure riuscivano a portarlo a terra. Ora ci sono (ma sinceramente non so se sono attivi e funzionanti) dei sensori.

Davide
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Messaggio da Niger » 22 novembre 2006, 12:23

Un racconto dettagliato e avvincente..complimenti.
Mi vengono i brividi immaginandomi a bordo in quella situazione.
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Messaggio da FAS » 22 novembre 2006, 12:40

pippo682 ha scritto:Beh, devo dire che le tue parole mi hanno incollato al video. Come dice RO, apprezzo moltissimo il rispetto che emerge dalla tue parole per piloti, assistenti di volo e personale di terra. Non è da poco, vista l'esperienza. Mi sento di darti solo una risposta alle tante domande. Il Comandante è responsabile di ogni cosa che accade nel suo aeroplano. Credo quindi che l'indagine aperta per disastro colposo sia formalmente corretta. Ovviamente non deve venirne fuori una ricerca di un capro espiatorio, ma solo il tentativo di capire ed imparare per aumentare la sicurezza futura.

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mi associo alle parole di pippo!
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Per dirla tutta...

Messaggio da Frequent Flyer » 22 novembre 2006, 14:50

Ro60 ha scritto:Davvero una brutta esperienza FF... Resto colpito dal fatto che neppure una volta, all'interno del tuo dettagliato racconto, ci sia un aparola come "paura" o suoi sinonimi.
... arrivato in albergo quella sera mi feci tre scotch lisci e mi ripassai a mente più e più volte il film dell'atterraggio: un mucchio di cose potevano andare male e un mucchio di cose, invece, andarono bene/benino...

Se per paura intende perdita dell'autocontrollo no, questo non mi accadde; non ho difficoltà ad ammettere che invece di preoccupazione, e molta anche, ne ho provata come mai più mi è capitato. Accompagnata per quanto possibile da una certa dose di consapevolezza data dalle centinaia (un migliaio?) di decolli e atterraggi vissuti prima di allora.

La consapevolezza che ce la stavamo passando male preda di fenomeni violenti e incontrollabili dell'atmosfera, ma anche la consapevolezza che chi era ai comandi di quell'aereo ci stava mettendo tutta "l'arte" per affrontare una contingenza critica e concludere al meglio la serata... eccome se ce la stavano mettendo tutta! bastava vedere, sentire come hanno risposto colpo su colpo per venti minuti buoni cercando di tenere al meglio l'assetto e la traiettoria d'atterraggio... motore, cloche, pedali e solo voi sapete cos'altro. La mia impressione era che la situazione fosse comunque sotto controllo...

... io in realtà mi sentivo impotente giacchè nulla potevo fare. E ciò che temevo seriamente era uno stallo a bassa quota o una perdita d'assetto irrimediabile e voi lo sapete meglio di me: più si è in alto più c'è possibilità di recuperare ma in avvicinamento... giudicai concreta quella possibilità ed ecco perchè guardai più e più volte all'uscita d'emergenza di fianco a me.

Quel portello è brutto a vedersi, scomodo e nessuno ci fa veramente caso se non con curiosità. Quella sera invece poteva essere utile capirne il meccanismo di apertura, come tirare, come farlo scorrere, dove buttarlo via; e poi chiudere gli occhi e ripetere i gesti al buio... eh sì, nel caso in cui... insomma se ancora si era in grado di fare qualcosa nessuno immagina che si rimane al buio, le luci si spengono e allora occorre andare a memoria... e ricordarsi di gonfiare il giubbetto dopo e non prima... sì, temevo più di finire in acqua che non di strisciare sulla pista...
Ultima modifica di Frequent Flyer il 22 novembre 2006, 15:03, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da Slowly » 22 novembre 2006, 14:54

Già.

Riporto una frase dettami dal buon Riccardo "Lo Squalo", pilota IG:

"Preferisco sbarcare un passeggero che si lamenta e vomita, piuttosto che non sbarcare affatto!"

parlando di atterraggi in cative condizione, scodate e cose varie.
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Messaggio da strikeagle83 » 22 novembre 2006, 15:14

La cosa che fa pensare è come lo stato ringrazi i piloti. Attivando le procedure "classiche" di magistratura.

Dovrebbero solamente premiarli.

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Messaggio da mcgyver79 » 22 novembre 2006, 15:26

strikeagle83 ha scritto:La cosa che fa pensare è come lo stato ringrazi i piloti. Attivando le procedure "classiche" di magistratura.

Dovrebbero solamente premiarli.
Infatti lo Stato non prende posizione pro o contro, un'inchiesta serve esclusivamente a far sì che possa venire accertata la realtà dei fatti, altrimenti nemmeno si potrebbero svolgere le indagini; avendo ben chiaro il ruolo di responsabilità del Comandante in un volo non si può nemmeno aprire un fascicolo contro ignoti... ed in ogni caso non è un avviso di garanzia che fa di una persona un delinquente.

Ciaooooo.
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Una conferma e un errore...

Messaggio da Frequent Flyer » 22 novembre 2006, 15:39

mcgyver79 ha scritto:
Ro60 ha scritto:Era questo il tuo aereo?

[cut] Il 28-01-1999 rimase seriamente danneggiato in atterraggio a Catania Fontanarossa al termine del volo AZ1704 da Venezia e Napoli con 78 passeggeri a bordo. A causa di windshear incontrato in finale, l'aereo colpì l'antenna del localizzatore e toccò duramente la pista con conseguenti gravi danni al carrello e all'ala. Fu effettuata l'evacuazione di emergenza e ci furono alcuni feriti tra i passeggeri. Ritirato dal servizio.
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Non mi torna qualcosa:
1) nella descrizione di Azafleet si parla di danneggiamento a Catania dopo un Venezia-Napoli (:shock: )
2) il giorno è lo stesso ma l'anno no (doppio :shock: )

Boh!! :D

Ciaooooo.

1.) Confermo che si trattava di un AZ Napoli-Catania. Altri hanno precisato che il volo era un Venezia-Catania via Napoli. Io mi imbarcai a Capodichino;

2.) Anno 1999 e non 1998 come erroneamente ho scritto. Errore di digitazione e me ne scuso con tutti. Confermo tutto il resto.

Grazie.

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Messaggio da N176CM » 22 novembre 2006, 16:18

mcgyver79 ha scritto:
strikeagle83 ha scritto:La cosa che fa pensare è come lo stato ringrazi i piloti. Attivando le procedure "classiche" di magistratura.

Dovrebbero solamente premiarli.
Infatti lo Stato non prende posizione pro o contro, un'inchiesta serve esclusivamente a far sì che possa venire accertata la realtà dei fatti, altrimenti nemmeno si potrebbero svolgere le indagini; avendo ben chiaro il ruolo di responsabilità del Comandante in un volo non si può nemmeno aprire un fascicolo contro ignoti... ed in ogni caso non è un avviso di garanzia che fa di una persona un delinquente.

Ciaooooo.
Quoto! Vorrei anche ricordare che l'avviso di garanzia è uno strumento molto utile anche per colui che lo riceve che da quel momento ha tutta una serie di garanzie e soprattutto può difendersi da eventuali accuse mosse contro di lui e può partecipare ai vari dibattimenti etc. Sarebbe molto peggio che venissero fatte le indagini senza avvertire l'indagato che ignaro di tutto scoprirebbe di essere indagato solo all'udienza preliminare.

Grazie mille FF per aver condiviso con noi questa disavventura, ne parliamo tanto sul forum e ci interessiamo tanto degli incidenti/incovenienti ma sentirlo raccontare da chi l'ha vissuto realmente assume un significato decisamente diverso. Grazie e benvenuto tra noi!
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Re: Brutto atterraggio a Catania qualche anno fa...

Messaggio da darth.miyomo » 22 novembre 2006, 16:28

Frequent Flyer ha scritto:Anzitutto buona serata a tutti e poi desidero ringraziarvi per l’ospitalità riservata ad un non addetto ai lavori.
Frequent Flyer, benvenuto. Ti faccio innanzitutto i miei complimenti per il tuo racconto. Scrivi in un modo impeccabile e riesci a trasmettere le emozioni in modo altrettanto efficace.
Detto questo, ti dirò che io non ne so molto riguardo all'evento.
Ci fu un'investigazione interna che stabili' che il Comandante prese, prima dell'atterraggio, tutte le precauzioni previste in caso di atterraggio con windshear. Mi sembra di ricordare che al momento della "toccata" l'aereo fu investito da una discendenza che non fu possibile contrastare con il motore. Tocco' poco prima dell'inizio pista ed il carrello colpi' un qualche tipo di ostacolo, non ricordo esattamente di che genere.

Quando un Comandante decide di atterrare è segno che l'equipaggio (Com + Pil) si è consultato ed ha deciso che i parametri necessari (vento, condizioni, visibilità ecc) sono entro i limiti stabiliti dalla compagnia.
Poi l'imprevisto puo' sempre accadere..

Ciao ed ancora complimenti.

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Re: Una conferma e un errore...

Messaggio da super33 » 22 novembre 2006, 16:29

Frequent Flyer ha scritto:
1.) Confermo che si trattava di un AZ Napoli-Catania. Altri hanno precisato che il volo era un Venezia-Catania via Napoli. Io mi imbarcai a Capodichino;

2.) Anno 1999 e non 1998 come erroneamente ho scritto. Errore di digitazione e me ne scuso con tutti. Confermo tutto il resto.

Grazie.
La cosa strana è che anche il precedente atterraggio a Capodichino non fu esattamente da manuale; toccò un po' lungo e piuttosto duramente, con una discesa molto rapida e "insolita" tanto che a bordo ci fu un certo silenzio durante l'avvicinamento degno di un ottovolante. Quando a casa sentii che poi a Catania aveva rotto il carrello la prima sensazione non fu di meraviglia, anche se non conoscevo i dettagli e non mi interessai dei dettagli.
Durante la tratta Venezia - Napoli il volo non fu particolarmente mosso, ne ho fatte di peggiori :-(

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Re: Per dirla tutta...

Messaggio da FAS » 22 novembre 2006, 16:31

Frequent Flyer ha scritto:
Ro60 ha scritto:Davvero una brutta esperienza FF... Resto colpito dal fatto che neppure una volta, all'interno del tuo dettagliato racconto, ci sia un aparola come "paura" o suoi sinonimi.
... arrivato in albergo quella sera mi feci tre scotch lisci e mi ripassai a mente più e più volte il film dell'atterraggio: un mucchio di cose potevano andare male e un mucchio di cose, invece, andarono bene/benino...

Se per paura intende perdita dell'autocontrollo no, questo non mi accadde; non ho difficoltà ad ammettere che invece di preoccupazione, e molta anche, ne ho provata come mai più mi è capitato. Accompagnata per quanto possibile da una certa dose di consapevolezza data dalle centinaia (un migliaio?) di decolli e atterraggi vissuti prima di allora.

La consapevolezza che ce la stavamo passando male preda di fenomeni violenti e incontrollabili dell'atmosfera, ma anche la consapevolezza che chi era ai comandi di quell'aereo ci stava mettendo tutta "l'arte" per affrontare una contingenza critica e concludere al meglio la serata... eccome se ce la stavano mettendo tutta! bastava vedere, sentire come hanno risposto colpo su colpo per venti minuti buoni cercando di tenere al meglio l'assetto e la traiettoria d'atterraggio... motore, cloche, pedali e solo voi sapete cos'altro. La mia impressione era che la situazione fosse comunque sotto controllo...

... io in realtà mi sentivo impotente giacchè nulla potevo fare. E ciò che temevo seriamente era uno stallo a bassa quota o una perdita d'assetto irrimediabile e voi lo sapete meglio di me: più si è in alto più c'è possibilità di recuperare ma in avvicinamento... giudicai concreta quella possibilità ed ecco perchè guardai più e più volte all'uscita d'emergenza di fianco a me.

Quel portello è brutto a vedersi, scomodo e nessuno ci fa veramente caso se non con curiosità. Quella sera invece poteva essere utile capirne il meccanismo di apertura, come tirare, come farlo scorrere, dove buttarlo via; e poi chiudere gli occhi e ripetere i gesti al buio... eh sì, nel caso in cui... insomma se ancora si era in grado di fare qualcosa nessuno immagina che si rimane al buio, le luci si spengono e allora occorre andare a memoria... e ricordarsi di gonfiare il giubbetto dopo e non prima... sì, temevo più di finire in acqua che non di strisciare sulla pista...
Scusami FF allora sei stato tu ad aprire la porta di emergenza?
Sai spiegarti il perché gli altri pax non siano stati colti da crisi isteriche ostacolando le operazioni di evacquazione?
Il silenzio che hai descritto a cosa era dovuto?
scusa queste mie domande e grazie per le eventuali risposte

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Confermo...

Messaggio da Frequent Flyer » 22 novembre 2006, 17:46

Ro60 ha scritto:Era questo il tuo aereo?

I-DAVN Volterra MD-82 49435/1504 1988 05-10-1988 28-01-1999
Inizialmente in forza all'Ati, è passato all'Alitalia in seguito alla fusione del 30-10-1994. Il 28-01-1999 rimase seriamente danneggiato in atterraggio a Catania Fontanarossa al termine del volo AZ1704 da Venezia e Napoli con 78 passeggeri a bordo. A causa di windshear incontrato in finale, l'aereo colpì l'antenna del localizzatore e toccò duramente la pista con conseguenti gravi danni al carrello e all'ala. Fu effettuata l'evacuazione di emergenza e ci furono alcuni feriti tra i passeggeri. Ritirato dal servizio.
... anche se ignoro marche e matricole. Comunque è lui anche se, come ho già scritto, ho digitato in modo errato l'anno: 28 gennaio 1999 è la data esatta.

Feriti tra i passeggeri non ve ne furono, in verità. L'evacuazione si svolse in modo rapido e ordinato e non si registrarono contusi. Ripeto che per un quarto d'ora non si vide nessuno, poi arrivarono gli autobus aeroportuali, una jeep dei vigili del fuoco e i primi mezzi di servizio. Di ambulanze, dottori e infermieri neanche l'ombra, nemmeno in aerostazione.

Possibile, invece, che qualcuno possa aver subito uno shock nervoso o magari possa aver accusato un qualche malore ma... a posteriori: c'erano persone anziane, qualche bambino e qualcuno grande e grosso che tremava... questo è comprensibile, in ogni caso tutti si reggevano in piedi e tutti presero tranquillamente posto sui mezzi per andare via.

Grazie per le info & saluti.
Ultima modifica di Frequent Flyer il 22 novembre 2006, 21:33, modificato 1 volta in totale.

Ro60

Re: Per dirla tutta...

Messaggio da Ro60 » 22 novembre 2006, 17:48

Frequent Flyer ha scritto:
Ro60 ha scritto:Davvero una brutta esperienza FF... Resto colpito dal fatto che neppure una volta, all'interno del tuo dettagliato racconto, ci sia un aparola come "paura" o suoi sinonimi.
... arrivato in albergo quella sera mi feci tre scotch lisci e mi ripassai a mente più e più volte il film dell'atterraggio: un mucchio di cose potevano andare male e un mucchio di cose, invece, andarono bene/benino...

Se per paura intende perdita dell'autocontrollo no, questo non mi accadde; non ho difficoltà ad ammettere che invece di preoccupazione, e molta anche, ne ho provata come mai più mi è capitato. Accompagnata per quanto possibile da una certa dose di consapevolezza data dalle centinaia (un migliaio?) di decolli e atterraggi vissuti prima di allora.

La consapevolezza che ce la stavamo passando male preda di fenomeni violenti e incontrollabili dell'atmosfera, ma anche la consapevolezza che chi era ai comandi di quell'aereo ci stava mettendo tutta "l'arte" per affrontare una contingenza critica e concludere al meglio la serata... eccome se ce la stavano mettendo tutta! bastava vedere, sentire come hanno risposto colpo su colpo per venti minuti buoni cercando di tenere al meglio l'assetto e la traiettoria d'atterraggio... motore, cloche, pedali e solo voi sapete cos'altro. La mia impressione era che la situazione fosse comunque sotto controllo...

... io in realtà mi sentivo impotente giacchè nulla potevo fare. E ciò che temevo seriamente era uno stallo a bassa quota o una perdita d'assetto irrimediabile e voi lo sapete meglio di me: più si è in alto più c'è possibilità di recuperare ma in avvicinamento... giudicai concreta quella possibilità ed ecco perchè guardai più e più volte all'uscita d'emergenza di fianco a me.

Quel portello è brutto a vedersi, scomodo e nessuno ci fa veramente caso se non con curiosità. Quella sera invece poteva essere utile capirne il meccanismo di apertura, come tirare, come farlo scorrere, dove buttarlo via; e poi chiudere gli occhi e ripetere i gesti al buio... eh sì, nel caso in cui... insomma se ancora si era in grado di fare qualcosa nessuno immagina che si rimane al buio, le luci si spengono e allora occorre andare a memoria... e ricordarsi di gonfiare il giubbetto dopo e non prima... sì, temevo più di finire in acqua che non di strisciare sulla pista...
FF, se sei d'accordo, diamoci pure del tu, in questo forum è d'abitudine ed aiuta nei dialoghi scritti.

Per tutti: le marche ed altri dati sono tratti da questa web page http://www.geocities.com/azafleet/md80.html

Per Miyomo: anche qui è scritto di una collisione con un localizer ma non specifica quale parte dell'aeromobile ne è rimasta coinvolta...

Per carità, lascia il tempo che trova...

Grazie ancora FF per l'ulteriore post sui pensieri che attraversano vorticosamente la mente in quei frangenti...

Mi ripeto: sorprendente la "freddezza" e capacità di ragionamento e raziocinio mostrata.

Ciao!

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Messaggio da davymax » 22 novembre 2006, 17:52

Toccò col carrello l'antenna del Localizzatore.

Si sa se il Comandante ebbe dei problemi a seguito dell'accaduto oppure se, come spero, abbia ripreso normalmente attività di volo? E' pura curiosità, visto che non credo ci sia stato bisogno di intervenire contro di lui.

Davide
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Messaggio da darth.miyomo » 22 novembre 2006, 18:06

davymax ha scritto:Toccò col carrello l'antenna del Localizzatore.

Si sa se il Comandante ebbe dei problemi a seguito dell'accaduto oppure se, come spero, abbia ripreso normalmente attività di volo? E' pura curiosità, visto che non credo ci sia stato bisogno di intervenire contro di lui.

Davide
Infatti... mi sembrava di ricordare ma non ne ero sicuro. No, il Comandante è ancora operativo. Fece tutto quello previsto dai regolamenti e dalle procedure.

Ro60

Messaggio da Ro60 » 22 novembre 2006, 18:16

Senza voler mettere in modo alcuno in discussione l'operato e la decisione dell'equipaggio avvallata dal com.te, una domanda logica è:
per quali motivazioni non ha interrotto l'avvicinamento e diretto sull'alternato?

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Messaggio da darth.miyomo » 22 novembre 2006, 18:20

Ro60 ha scritto:Senza voler mettere in modo alcuno in discussione l'operato e la decisione dell'equipaggio avvallata dal com.te, una domanda logica è:
per quali motivazioni non ha interrotto l'avvicinamento e diretto sull'alternato?
Perchè le condizioni dell'aeroporto erano idonee per eseguire l'atterraggio in sicurezza. Niente lasciava presagire un evento del genere.

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Messaggio da francesco.mi » 22 novembre 2006, 18:40

:shock:

Un racconto veramente avvincente! Mi sono talmente immedesimato che, in alcuni punti, mi è venuto pure a me il batticuore. :?

Ciao e grazie per la tua preziosa testimonianza ;)
F.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza

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Messaggio da Michele » 22 novembre 2006, 19:15

Complimenti anche da parte mia a FF per la freddezza dimostrata durante l'evento e la chiarezza con cui poi ci hai raccontato il tutto.

Tuttavia credo che tutta la fase dell'avvicinamento sia avvenuta sì con scossoni dovuti alle condizioni meteo limite, ma comunque entro gli standard di sicurezza,altrimenti il comandante lo avrebbe interroto per dirottare su altro scalo.

Penso che l'incidente sia avvenuto (come d'altra parte a già detto il com miyomo) a causa di eventi non prevedibili durante l'avvicinamento ed impossibili da contrastare in seguito.

Ci tengo a dirlo perchè deve essere chiaro il fatto che l'equipaggio quando prende una decisione lo fà pensando all'integrità dei passeggeri e dell'aeromobile,non esiste un ''proviamo ad atterrare''.
RMKS////

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Re: Brutto atterraggio a Catania qualche anno fa...

Messaggio da Frequent Flyer » 22 novembre 2006, 19:59

darth.miyomo ha scritto:Mi sembra di ricordare che al momento della "toccata" l'aereo fu investito da una discendenza che non fu possibile contrastare con il motore. Tocco' poco prima dell'inizio pista ed il carrello colpi' un qualche tipo di ostacolo, non ricordo esattamente di che genere.
Questo fatto potrei (rpt potrei) confermarlo. Una manciata di flash nei miei ricordi: voi sapete che tra la spiaggia e la soglia pista è un attimo. Ebbene, appena sorvolata la spiaggia sembrava che il volo stesse per concludersi senza ulteriori difficoltà... poi ho avuto come la percezione di un abbassamento repentino ma lì per lì ho pensato (intuito) che fosse una correzione necessaria. Ma ciò ha contrastato immediatamente con il deciso aumento del regime dei motori... non c'è stato niente da fare: andavamo giù a "tutto" motore...

Sinceramente non udiì colpi al carrello (ci ero seduto sopra - 24L) però potrei ingannarmi, subito dopo vi fu l'impatto con la pista. Ricordo bene di aver visto qualche spanna sotto di noi le antenne dell'ILS come pure di aver toccato ben prima delle luci di soglia: forse le antenne furono colpite dalla coda? infatti poi vidi il cono di coda penzolante... ma non notai ammaccature...

Grazie ancora.

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Re: Brutto atterraggio a Catania qualche anno fa...

Messaggio da marcoferrario » 22 novembre 2006, 20:13

Probabilmente il cono di coda si è spezzato nel colpo all'atterraggio
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Messaggio da Michele » 22 novembre 2006, 20:13

...non ho trovato foto dell'accaduto questo,come effetto sull'am,pensi sia simile?

http://aviation-safety.net/photos/displ ... r=1&kind=C
RMKS////

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Messaggio da keyboardlive » 22 novembre 2006, 20:18

a me fa sorridere (tra virgolette) l'idea del tipo che si lamentava per la valigia rigata : forse non si e' reso conto che la valigia poteva finire molto peggio ....

Complimenti per il racconto.
Di solito dietro le notizie lette sui giornali ci sono tante persone che le hanno vissute, e quasi sempre queste persone scompaiono nel nulla, forse perche' per lo chock preferiscono dimenticare.
la tua testimonianza invece infonde coraggio, perche' dimostra che anche quando sembra che non ci sia piu' rimedio, invece c'e' del margine.
Nel caso del tuo aereo il margine e' stato la bravura dei piloti.

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Messaggio da Slowly » 22 novembre 2006, 20:20

W i piloti che tirano fuori dai guai.

Chissenefrega della valigia.

W i piloti preparati.

Punto.
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!

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