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da Faberius » 23 gennaio 2008, 21:44
Come si diventa Controllore del Traffico Aereo? Questa è la domanda che da un po' di tempo ci sentiamo rivolgere, vuoi perché i recenti fatti di cronaca incuriosiscono, vuoi perché non è poi così facile diventare pilota e quindi, pur di rimanere in campo aeronautico, molti aspirano all'altra professione chiave.
Al momento attuale le uniche strade per diventare controllore del traffico aereo sono due:
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civile, attraverso l'ENAV S.p.a.;
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militare, attraverso l'Aeronautica Militare Italiana.
Il controllore del traffico aereo civile
In questo campo siamo in una fase di grandi cambiamenti, in quanto l'ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo) si è trasformata in una Società Per Azioni dal 1° Gennaio 2001 ed al momento non è chiaro che linea intenda perseguire per il futuro reclutamento del personale.
Possiamo solo segnalare che l'ultima modalità per cercare personale è stata quella della selezione pubblica, con bando di selezione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 59 del 28 Luglio 2000. I requisiti per partecipare alla selezione, gestita da una ditta privata, erano di due tipi:
1. generici
1.
cittadinanza italiana;
2.
godimento dei diritti politici;
3.
posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva.
2. specifici
1.
incondizionata idoneità fisica all'impiego, da accertarsi a mezzo di enti pubblici o di qualificate istituzioni sanitarie;
2.
età non inferiore a 18 anni compiuti e non superiore a 28 anni;
3.
diploma di maturità;
4.
ottima conoscenza della lingua inglese;
5.
conoscenze generali di informatica e dei più comuni sistemi operativi.
Presentata ed accettata la domanda, si veniva avviati ad una prova scritta concernente:
1.
un questionario di domande a risposta multipla guidata, composto da:
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domande di cultura specifica inerenti gli elementi di base delle seguenti materie: informatica, matematica (trigonometria inclusa), fisica (dinamica), meteorologia, telecomunicazioni aeronautiche;
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domande di natura attitudinale tese ad evidenziare le seguenti attitudini: attenzione concentrata, capacità di decodifica, capacità percettiva, fluidità verbale, indipendenza dal campo;
*
quaranta domande per l'accertamento della conoscenza della lingua inglese.
2.
un test per l'attenzione distribuita.
Sulla base dei risultati riportati alla prova scritta si veniva ammessi ad una prova orale che consisteva in colloqui, prove individuali e questionari tendenti a verificare la motivazione e la disposizione all'incarico specifico.
Una volta selezionati si viene avviati al Corso Basico CTA che dura all'incirca 8-9 mesi, durante i quali si è considerati borsisti e si percepisce una borsa di studio. Il corso è teorico e pratico. Le materie teoriche sono inerenti il controllo del traffico aereo, la meteorologia aeronautica, la fraseologia nel controllo del traffico aereo, la navigazione aerea, il servizio di informazioni aeronautiche e qualche elemento di legislazione aeronautica e telecomunicazioni aeronautiche. La parte pratica consiste nella simulazione di Controllo di Torre e di Avvicinamento Procedurale. Durante il corso sono previsti esami intermedi da superare per poter proseguire.
Alla fine del corso, dopo aver superato gli esami finali, si consegue la qualifica di Controllore del Traffico Aereo. Si viene a questo punto avviati alla sede di impiego dove, dopo tre mesi di OJT (On the job training - tirocinio pratico), si consegue l'abilitazione, che altro non è che l'attestazione della capacità pratica di lavorare, in accordo alla Licenza di Controllore del Traffico Aereo di cui al DPR del 10 Maggio 2000 n. 223.
Considerazioni
Per quanto riguarda l'ambito civile, le trasformazioni da Azienda Autonoma di Assistenza al Volo a Ente Nazionale di Assistenza al Volo (Ente pubblico economico) e infine a Ente Nazionale Assistenza al Volo SPA, hanno inciso notevolmente sulle modalità di assunzione del personale per il controllo del traffico aereo. C'è da rilevare che, per quanto riguarda la formazione dei controllori del traffico aereo, è sempre stato necessario un corso di formazione e c'è sempre stato un concorso e, da ultimo, una selezione aperta a tutti i diplomi di scuola media superiore; in precedenza venivano assegnati punteggi preferenziali a chi aveva il diploma di perito del trasporto aereo, a chi aveva la licenza di pilota privato e a chi aveva esperienze maturate nel settore indicate nei bandi, ma ora, con gli ultimi bandi e con le ultime selezioni, tutto questo non avviene più.
Cosa significa tutto ciò? In precedenza l'azienda o l'ente si trovava a disposizione persone che avevano un background culturale che meglio facilitava l'apprendimento e che consentiva una conoscenza maggiore della materia, in quanto negli ultimi tre anni di Istituto Tecnico Aeronautico veniva affrontato, in maniera più approfondita, l'intero arco delle materie oggetto di insegnamento per la qualifica di controllore del traffico aereo e ciò aveva implicazioni anche per gli Istituti tecnici aeronautici, soprattutto in termini di ricaduta indiretta; ora, con gli ultimi bandi e selezioni, che tra l'altro sono volti alla ricerca di caratteristiche psico-attitudinali e motivazionali, oltreché alla conoscenza della lingua inglese, si è persa la possibilità di cui sopra, che a nostro avviso era preziosa, sia per i tempi della formazione che per il background e il livello di conoscenza che ogni controllore porta con sé sugli impianti per il resto della sua carriera.
Quali scenari con la Società per Azioni? Come tutte le Società per azioni, l'ENAV potrebbe ricorrere a selezione con semplice annuncio sui giornali e poi avviare le persone ai corsi, ma, in realtà, a parte la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dovuta al fatto che fino al 31 Dicembre 2000 era ancora obbligata a ciò dal suo stato giuridico di Ente Pubblico economico, questo è avvenuto solo per l'ultima selezione gestita da una azienda privata.
L'ENAV potrebbe altresì fare come molte aziende che vanno a cercare, per risparmiare tempo e denaro, direttamente dalle Scuole che li diplomano, in questo caso gli Istituti Tecnici Aeronautici, i ragazzi da avviare ad un corso di base più ristretto nei tempi, o addirittura potrebbe convenzionarsi con dette Scuole per la formazione diretta e la successiva assunzione del personale.
Ad ogni buon conto vi abbiamo illustrato "come si può fare" con l'augurio, se la professione vi attrae, di riuscirci e con il suggerimento di non dare retta alle voci maligne: non è vero che un controllore del traffico aereo è un pilota mancato, è un professionista che collabora con il proprio lavoro di alta responsabilità al funzionamento del sistema del traffico aereo.