strani junkers ju 52

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strani junkers ju 52

Messaggio da Black Cadillac » 3 gennaio 2010, 2:44

Magari non è per niente strano per chi se ne intende, ma cosa sono quei cerchi sotto i tre junkers nella foto????? :shock:
Allegati
junkers-ju-52-02.jpg

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Re: strani junkers ju 52

Messaggio da richelieu » 3 gennaio 2010, 9:11

Immagine

La risposta sta nell'immagine ..... MINESWEEPER .....
..... si tratta di una versione anti-mine dell'aereo .....
..... Several further developments of the Ju 52/3m were beginning to enter service at this time.
The Ju 52/3m6e was a specialized military transport similar to the g5e, but fitted with improved radio equipment.
Several aircraft were fitted with a large-diameter duraluminium hoop, which, when energized by a small additional motor, was used for exploding magnetic mines, and aircraft carrying this device were used by the "Minensuchgruppe" based variously at Cognac, La Leu and Biarritz .....
Fonte: German Aircraft of the Second World War (pagg. 363/364)
Autori: J.R. Smith & Antony Ray
Editore: Putnam (1972)

Immagine

..... la copertina si riferisce ad un'edizione successiva .....

:)
Ultima modifica di richelieu il 3 gennaio 2010, 10:26, modificato 1 volta in totale.

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Re: strani junkers ju 52

Messaggio da richelieu » 3 gennaio 2010, 9:41

Altre informazioni ed immagini (per lo più di modellini) .....

..... da Wikipedia .....
http://it.wikipedia.org/wiki/Anello_di_Mausi

Immagine

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:wink:

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Re: strani junkers ju 52

Messaggio da richelieu » 3 gennaio 2010, 10:18

Ulteriori informazioni .....
..... In addition to its transport and training roles, the Ju 52/3m was adopted in 1940 for the task of minesweeping, several sub-types being utilized by the six Minensuchstaffeln formed during the following two years (including the g4e, g5e, g6e, g7e, and g8e), the suffix letters "MS" indicating Minensuche (mine-search) being added to their designation.

Most Ju 52/3m (MS) aircraft were fitted with a large dural hoop braced beneath the wings and fuselage, this hoop being energized by an auxiliary motor in the fuselage supplying a constant 300 amperes via a D/C circuit.
Other Ju 52/3m (MS) aircraft were fitted with what was known as KK-Gerat (Knallkorpergerat), this comprising a container for 30 small explosive charges used in sweeping acousting mines, and most Minensuchstaffeln were eventually equipped with half magnetic hoop-equipped aircraft and half KK-Gerat-equipped aircraft.

It was usual to fly three of each type of Ju 52/3m (MS) on a sweep, those equipped with the magnetic hoop flying in line abreast with the KK-Gerat-fitted aicraft flying 220 yards astern.
Flying speed was usually of the order of 125 m.p.h. and altitude varied according to water depth, the optimum for a magnetic sweep being about 130 ft. above the mine so that if the water was 100 ft. deep the Ju 52/3m (MS) would fly at 30 ft.

The first Ju 52/3m minesweepers retained the standard armament of one dorsal and two beam 7.9 mm. MG 15 machine guns, but as losses from enemy action escalated, defensive armament was increased by the substitution of a manually-operated turret mounting a 20-mm. MG 151 cannon for the open dorsal position with its MG 15, the beam-firing MG 15s being replaced by 13-mm. MG 131s .....
Fonte: Warplanes of the Third Reich (pagg. 410/411)
Immagine
Autore: William Green
Editore: MacDonald & Co. (1970)

:wink:

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Re: strani junkers ju 52

Messaggio da cabronte » 3 gennaio 2010, 13:51

@ Richelieu: sempre preciso e perfetto! :lol: :wink:
Ale

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Re: strani junkers ju 52

Messaggio da richelieu » 3 gennaio 2010, 17:16

cabronte ha scritto:@ Richelieu: sempre preciso e perfetto! :lol: :wink:
Calma ..... Cabronte .....
..... altrimenti ti accusano di culto della personalità .....

:oops: :oops: :oops: :oops: :oops:

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Re: strani junkers ju 52

Messaggio da Black Cadillac » 4 gennaio 2010, 0:29

Beeeeeeello....... E le mine le rilevava ad alta quota????? :shock:

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Re: strani junkers ju 52

Messaggio da richelieu » 4 gennaio 2010, 9:11

Black Cadillac ha scritto:Beeeeeeello....... E le mine le rilevava ad alta quota????? :shock:
Alla quota di circa 10 (dicansi DIECI) metri ..... almeno nell'esempio sotto citato .....

Leggi :!: :!: :!:
Flying speed was usually of the order of 125 m.p.h. and altitude varied according to water depth, the optimum for a magnetic sweep being about 130 ft. above the mine so that if the water was 100 ft. deep the Ju 52/3m (MS) would fly at 30 ft.
OK :?:

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Re: strani junkers ju 52

Messaggio da galland » 4 gennaio 2010, 10:25

Anche la Regia Aeronautica disponeva di tal genere di velivolo, in specie di una versione del trimotore S.81, denominata "Saturno" (appunto per l'anello atto al brillamento delle mine magnetiche), ecco quanto contenuto nel profilo del velivolo sul mio blog:

L’S.M.81 “Saturno” per il brillamento di mine magnetiche marine
Ricordiamo infine un pezzo unico, l'SM.81 « Saturno ». Si tratta di un velivolo fatto modificare all'inizio dèlla guerra presso i laboratori di Guidonia, dal cap. G.A.r.i. (Genio Aeronautico Ruolo Ingegneri) Luigi Palieri, installando a bordo un generatore di corrente continua che alimenta una spirale di rame contenuta in un anello del diametro di circa 14 metri assicurato inferiormente all'aereo. Il velivolo, analogamente alle soluzioni tedesche, vola a pelo d'acqua e con il campo magnetico generato dalla spirale è in grado di far brillare le mine. Purtroppo « Saturno » è pesantissimo, aerodinamicamente molto inerte, picchia e cabra con difficoltà, la sua velocità massima è nell'ordine dei 180 km/h.
Dato lo scarso impiego di mine magnetiche all'inizio della guerra, esso viene praticamente accantonato: comincia la carriera nella primavera del 1942 con un paio di voli di prova compiuti dal cap. G.A.r.i. Antonino Asta, destinato a continuarne la sperimentazione. A Guidonia, in alcune occasioni Asta controlla a terra l'intensità del campo magnetico mentre l'SM.81 esegue passaggi a 15-20 metri di quota, quindi si dedica allo studio ed alla realizzazione di una versione alleggerita. Il suo obiettivo è di impiegare una corrente più intensa al fine di ridurre il numero delle spire e di utilizzare per queste un materiale molto più leggero, l'alluminio. Si conta di ridurre il peso dell'apparecchiatura a circa un quinto dell'originale. Il modello della nuova versione è sperimentato in galleria del vento dal ten. col. G.A.r.i. Antonio Eula e viene giudicato, sia aerodinamicamente che elettromagneticamente, in maniera favorevole.
Nell'autunno 1942, essendo sorto il sospetto di un lancio di mine magnetiche nel golfo di La Spezia, il primo « Saturno » è inviato a Sarzana con un volontario, il ten. pil. Reiter, che sorvola il golfo in due lunghe missioni senza rilevare la presenza di tali ordigni.
Approvata la nuova versione, si passa ai Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Monfalcone, già costruttori su licenza dell'SM.81, l'ordine di allestire questa dotazione su 12 esemplari. L'armistizio trova i velivoli in fase di approntamento.
"Volare è ben più di uno sport e di un mestiere.
Volare è passione e vocazione, che riempie di sè una vita."
    Adolf Galland
    http://quandogliaereiavevanolelica.myblog.it/

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    Re: strani junkers ju 52

    Messaggio da richelieu » 4 gennaio 2010, 10:59

    Da un sito francese .....

    http://www.italie1935-45.com/RA/photosc ... esm81.html

    Immagine

    Immagine
    ..... Deux clichés de l’unique SM81 converti en chasseur de mines, le MM20163, baptisé « Saturno ». Ces photos ont été prises au centre d’essais de Guidonia le 21 janvier 1943. L’avion fut ensuite envoyé au SRAM pour une nouvelle série de test. Il fut probablement détruit lors de l’armistice .....
    :wink:

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    Re: strani junkers ju 52

    Messaggio da cabronte » 4 gennaio 2010, 13:28

    richelieu ha scritto:
    cabronte ha scritto:@ Richelieu: sempre preciso e perfetto! :lol: :wink:
    Calma ..... Cabronte .....
    ..... altrimenti ti accusano di culto della personalità .....

    :oops: :oops: :oops: :oops: :oops:
    :lol: :lol: :lol: No no, vai tranquillo! :wink:
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    Re: strani junkers ju 52

    Messaggio da Almost Blue » 4 gennaio 2010, 14:29

    La mina magnetica fu uno degli incubi degli inglesi sotto attacco. Da quello che so, sfruttava non tanto il campo magnetico, ma la distorsione del campo magnetico terrestre causata localmente dal passaggio di una grossa massa metallica, come lo scafo di una nave o di un sommergibile.
    Gli schiavi degli Ju-52 dragamine volanti dovevano avere nervi d'acciaio per andarsene a dieci metri di quota sopra confetti da una tonnellata di tritonal, progettati per fare un buco nella pancia delle corazzate: spero che almeno avessero seggiolini morbidi e buoni tergicristalli. La colonna d'acqua di una mina antinave che esplode può raggiungere i cinquanta metri. Chissà che botta tutte le volte!
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    Re: strani junkers ju 52

    Messaggio da Achille » 4 gennaio 2010, 23:23

    Secondo me per sicurezza si portavano anche maschera e boccaglio.... :lol:
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    Re: strani junkers ju 52

    Messaggio da Almost Blue » 5 gennaio 2010, 3:36

    Già.
    Che poi non ho capito perchè usassero gli Ju-52 terrestri invece degli Ju-52 idro con gli scarponi, forse perchè la colonna d'acqua glieli avrebbe strappati.
    Comunque, la mina magnetica rappresentò per davvero un problema per gli inglesi, come lo furono gli U-boot e le navi corsare tedeschi. Il limite della mina magnetica era che funzionava solo in acque basse (una trentina di metri sotto la chiglia). Infatti, adagiandosi la mina sul fondo marino, se la distanza dalla chiglia della nave era troppo grande, la variazione di campo magnetico era minima e non la faceva più scoppiare.
    In genere erano U-boot e cacciatorpedinieri posamine tedeschi che la notte minavano le acque basse intorno all'inghilterra sudorientale, soprattutto attorno agli estuari del Tamigi e del Tyne. Questi mezzi posamine tedeschi si spingevano fino a pochissime miglia dalle coste inglesi: un lavoro da far venire i capelli bianchi a chiunque.
    La Kriegsmarine si stancò presto di dover fare tutto da sola e suo malgrado fu costretta addirittura a chiedere aiuto all'odiata Luftwaffe. Ci erano voluti anni per progettare la mina magnetica e soprattutto una mina magnetica che potesse essere aviolanciata. La mina magnetica era una vera arma segreta e non doveva cadere in mani nemiche, tuttavia la sorte o la divina provvidenza o entrambe vennero in aiuto degli inglesi, perchè, proprio alla prima missione di minamento aereo dei porti inglesi, il 23 novembre 1939, due preziosissime mine magnetiche caddero intatte nelle mani dei tenenti di vascello specialisti della Royal Navy Lewis e Ouvry, i quali così poterono studiarle a fondo, cosa che contribuì enormemente alla salvezza di Sua Maestà il Re Giorgio e dell'Inghilterra tutta.
    Era successo che un He-115, o un He-59 non mi ricordo più, avevano sganciato due mine magnetiche là dove c'era un'estesa zona di costa in cui la marea era particolarmente ampia. Ritirandosi, il mare lasciò allo scoperto i due ordigni a forma di salsiccia, sulla spiaggia dalle parti di Shoeburyness. Gli specialisti inglesi si guardarono bene dal muoverle. Le mine apparivano convenzionali nell'aspetto e per metà immerse nella sabbia. Ognuna era lunga 2,17 metri, di forma cilindrica, con un estrenità sferica da cui sporgevano sei perni che sembravano i classici detonatori da contatto delle mine marine, ma che in realtà erano semplici fermi antirotolamento per quando la mina era a terra. All’interno, oltre allo spazio per il dispositivo d’armamento e di scoppio, nonché per il paracadute (in coda all’ordigno) che ovviamente non c’era più, stavano anche circa trecento chili (640 lb) di ottimo esplosivo germanico SW36, a base di TNT, che invece c’erano ancora tutti. La mina appariva tronca per la mancanza del cono di coda che aveva ospitato il paracadute-freno. Essa veniva sganciata da bassa quota dalla stiva dell’aereo e cadeva di testa. Il cono di coda si apriva dividendosi in due parti e facendo aprire il paracadute-stabilizzatore; la mina entrava in acqua di testa e un dispositivo barometrico la armava. Raggiunto il (basso) fondale, a circa venti metri di profondità, essa vi si adagiava su un fianco ed i sei perni sporgenti la fissavano sul fondo marino, impedendole di rotolare. Il dispositivo di scoppio invece era dato da un aghetto magnetizzato che era posto in equilibrio su un pernetto al centro e tenuto in posizione neutra grazie alla forza calibrata e simmetrica di due molle, ciascuna a un capo dell’aghetto. Quando c’era una variazione di campo magnetico, tale forza attirava a sé un’estremità dell’ago magnetizzato, che vinceva la trazione della molla di quel lato e si sbilanciava, sollevandosi da una parte e abbassandosi dall’altra, come fa quel gioco a dondolo per bambini, in cui uno si siede a un capo e un altro si siede di fronte, all’altra estremità e ci si dondola.
    Sbilanciandosi, l’aghetto toccava un piattino metallico e chiudeva un circuito e la mina scoppiava.
    La mina magnetica dimostrava poi anche di avere quattro detonatori a impatto posti sulla testa, qualora il dispositivo magnetico avesse fatto cilecca e qualcosa di solido, come una nave, l’avesse toccata. Ma erano detonatori piatti, a pressione diretta e non sporgevano dal corpo dell’ordigno.
    I tedeschi, per minare i porti inglesi, usavano di notte gli ottimi idro Heinkel He-59 o He-115, che potevano portare nella stiva due ordigni di questo tipo. Erano aerei eccellenti ed erano veterani della guerra di Spagna, l’ He-115 aveva un carico pagante anche superiore all’ He-111. I tedeschi usarono anche diversi aerei come dragamine magnetici volanti, come l’eccellente Blohm und Voss 138, “der fliegende holzschuh” (lo zoccolo volante), l’elegante BV-139, il Dornier Do-24 e mi pare anche il grande FW-200.
    Quando gli inglesi capirono come funzionavano fecero subito due cose: si misero a costruirle pure loro (da cui gli Ju-52 dragamine) e dotarono le loro navi più piccole (quelle grandi sono difficili da smagnetizzare) di dispositivi anti-mina magnetica: grandi anelli di cavi orizzontali attorno allo scafo dove veniva fatta passare corrente continua.
    I primi aerei inglesi ad essere dotati dell’anello sminatore furono i Vickers Wellington del Coastal Command della RAF.
    Tuttavia, proprio per motivi di sicurezza degli equipaggi degli aerei, i più efficaci dispositivi anti mine magnetiche furono i dragamine della Royal Navy: piccole imbarcazioni di ridotto pescaggio, per non innervosire le mine sul fondo, che si trascinavano dietro lunghi cavi in cui passava la corrente.
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    Re: strani junkers ju 52

    Messaggio da richelieu » 5 gennaio 2010, 8:24

    Almost Blue ha scritto:
    ..... il 23 novembre 1939, due preziosissime mine magnetiche caddero intatte nelle mani dei tenenti di vascello specialisti della Royal Navy Lewis e Ouvry .....
    Immagine

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    Re: strani junkers ju 52

    Messaggio da richelieu » 5 gennaio 2010, 8:38

    Taci ..... il nemico ti ascolta .....

    http://hansard.millbanksystems.com/writ ... netic-mine

    ..... ovvero ..... come non mescolare la politica con la sicurezza nazionale ..... e non far sapere al nemico che si è venuti in possesso di una sua arma segreta .....

    Immagine

    Immagine

    :lol:

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    Re: strani junkers ju 52

    Messaggio da richelieu » 5 gennaio 2010, 8:49

    La posa .....

    Immagine

    Dettagli .....

    Immagine

    :bom:

    transadriatica
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    Re: strani junkers ju 52

    Messaggio da transadriatica » 8 aprile 2010, 23:49

    galland ha scritto:Anche la Regia Aeronautica disponeva di tal genere di velivolo, in specie di una versione del trimotore S.81, denominata "Saturno" (appunto per l'anello atto al brillamento delle mine magnetiche), ecco quanto contenuto nel profilo del velivolo sul mio blog:
    Caro galland, perche non prendi esempio da richelieu, che mette nei suoi post non solo l'indicazione della fonte ma addirittura le copertine dei libri da cui trae i testi che riporta? L'aver integralemnte copiato nel tuo blog la parte finale di pagina 46 del volume 4 di "Dimensione Cielo" non ha trasferito a te la paternità di quanto hai riportato, quindi sarebbe stato più elegante dire "ecco quanto contenuto nel profilo del velivolo sul mio blog e tratto da "Dimensione Cielo" etc. etc.": se non hai una scansione della copertina, ovviamente posso mandartela io.
    Michele

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