Incidenti Alitalia del passato

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Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 23 luglio 2009, 18:21

Anche se in realtà andrebbe in un'altra sezione credo che comunque facciano parte della storia aeronautica del nostro paese da non dimenticare:


17 gennaio 1951: Volo Parigi-Roma. Un Savoia-Marchetti S.M.95 si schiantò al suolo vicino Civitavecchia da un'altitudine di 6.500 piedi dopo essere stato colpito da un fulmine. Le vittime furono 14 su 17 presenti a bordo.

18 dicembre 1954: Volo LAI 451 Roma-New York. Un Douglas DC-6, causa un errato approccio alle luci della pista, tentando di evitare di colpire un molo si schiantò naufragando nella Jamaica Bay (Nuova York) al quarto tentativo di atterraggio all'aeroporto di Idlewild (attuale JFK). Uno dei fattori dell'incidente potrebbe essere stata la stanchezza del pilota. Le vittime furono 26 su 32 presenti a bordo.

21 dicembre 1959: Un Vickers_Viscount 785D si schiantò all'Aeroporto di Roma-Ciampino durante un volo di addestramento in fase di atterraggio. L'incidente fu attribuito ad una manovra effettuata al di sotto dei limiti di velocità per la sicurezza del controllo direzionale del velivolo nel corso di una situazione critica che simulava una emergenza , nell'ultima fase dell'esercizio, con due motori fuori uso. Le vittime furono due, l'addestratore ed il pilota.

26 febbraio 1960: A un Douglas DC-7C in volo da Shannon (Irlanda) a Nuova York, si bloccarono i motori poco dopo il decollo. Perse quota e si schiantò a terra. La causa del blocco dei motori non fu risolta. Le vittime furono 32 su 54 presenti sull'aereo.

7 luglio 1962: Il Volo Alitalia 771 (en:Alitalia Flight 771) operato con un Douglas DC-8-43 si schiantò su una collina nella zona di Junnar Maharashtra vicino a Bombay (India). Precipitò da un'altitudine di 3.600 piedi a 50 miglia Est-Nord-Est dall'aeroporto. Fu un errore di navigazione. Ci fu una prematura discesa e l'equipaggio non utilizzò gli strumenti di navigazione disponibili. Morirono tutte e 94 le persone presenti sul volo.

28 marzo 1964: Volo Alitalia 045. Un Vickers_Viscount 785D si schiantò durante approccio finale sul Vesuvio a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Morirono tutti i 45 passeggeri presenti sul volo (di questo ricordo le marche I-LAKE).

2 agosto 1968: Volo Alitalia 660. Un Douglas DC-8 si schiantò in approccio all'atterraggio vicino Malpensa a 7 miglia a nord della pista. La causa fu attribuita ad una procedura non standard nel ritardo di rilevazione del VOR radiale. Morirono 13 passeggeri dei 95 imbarcati.

5 maggio 1972: Volo Alitalia 112. Un Douglas DC-8-43 si schiantò, per il mancato rispetto delle corrette procedure da utilizzare in fase di approccio all'atterraggio all'aeroporto di Palermo-Punta Raisi, contro il monte Longa che separa i comuni di Cinisi e di Carini in Sicilia. Morirono tutti i 115 passeggeri (I-DIWB).

23 dicembre 1978: Volo Alitalia 4128. Un Douglas DC-9-32 si schiantò in mare vicino a Cinisi (Sicilia) durante l'approccio all'atterraggio all'aeroporto di Palermo-Punta Raisi. La causa fu l'altezza troppo bassa causata dall'aver disattivato troppo presto l'avvicinamento con ILS per passare ad un atterraggio visivo del volo. Morirono 108 passeggeri dei 129 a bordo.

14 novembre 1990: Volo Alitalia 404 (en:Alitalia Flight 404). Un Douglas DC-9-32 si schiantò su una collina dello Stadelberg in Svizzera durante l'approccio all'atterraggio all'aeroporto di Zurigo Kloten. Le cause furono un concorso di colpe da attribuire al comportamento dei piloti nel mancato rispetto delle regole di avvicinamento (la collaborazione tra i piloti era "inadeguata". Il pilota impedì al co-pilota, che era ai comandi, di riprendere quota qualche istante prima dell'impatto. La procedura d'urgenza di uscita dal sentiero di avvicinamento, denominata "go-around", avrebbe consentito di evitare la catastrofe!), al cattivo funzionamento degli strumenti di navigazione (false indicazioni del VHF NAV; mancato funzionamento del GPWS Warning) ed a un'omissione del controllore di volo dell'aeroporto che non segnalò ai piloti che stavano volando al di sotto della quota prevista di 4.000 piedi. Morirono tutti i 46 passeggeri a bordo.

Ad memoriam.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da cabronte » 23 luglio 2009, 19:16

Mamma mia quanti incidenti dimenticati col tempo, la gente ricorda solo Ustica (che però era Itavia) ma ci sono state purtroppo tante tragedie italiane ormai cadute nel dimenticatoio. Un pensiero a tutte queste povere vittime.
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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 23 luglio 2009, 21:21

cabronte ha scritto:Mamma mia quanti incidenti dimenticati col tempo, la gente ricorda solo Ustica (che però era Itavia) ma ci sono state purtroppo tante tragedie italiane ormai cadute nel dimenticatoio. Un pensiero a tutte queste povere vittime.
Mi unisco a te.

Purtroppo tante cose cadono dimenticate.

Brutte bestie i fulmini e le montagne ma anche il resto.

Ci sarebbe in realtà anche il Dc9 32 Ati vicino a Cagliari.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da gattovolante » 24 luglio 2009, 1:10

Se ci metti il dc-9 di Capoterra allora bisogna ricordare (sempre Ati) l'atr42 di Conca di Crezzo :(
Claudio
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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 24 luglio 2009, 9:49

gattovolante ha scritto:Se ci metti il dc-9 di Capoterra allora bisogna ricordare (sempre Ati) l'atr42 di Conca di Crezzo :(
Claudio
Assolutamente sì.

Anzi chiedo venia. :cry:

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da Ashaman » 25 luglio 2009, 20:00

cabronte ha scritto:Mamma mia quanti incidenti dimenticati col tempo, la gente ricorda solo Ustica (che però era Itavia) ma ci sono state purtroppo tante tragedie italiane ormai cadute nel dimenticatoio. Un pensiero a tutte queste povere vittime.
Sicuramente la storia dell'aviazione, e non solo dell'aviazione, la storia di un po tutti i mezzi di trasporto è funestata da date infauste, purtroppo. Però, quando hai la spiegazione del motivo per il quale l'incidente è successo, ti fai una ragione dell'accaduto e in un certo senso fai pace con il mondo (soprattutto quando coloro che hanno avuto delle responsabilità nell'accaduto, se qualcuno ha avuto responsabilità nel misfatto, hanno ricevuto il giusto castigo).

Non ti puoi fare però una ragione dell'accaduto quando le spiegazioni del motivo dell'incidente non hanno alcun senso, e la pace con il mondo quindi non può accadere, in nessun modo, perché oltre al danno ti senti anche preso per i fondelli, per usare un'espressione educata (e non fatemi iniziare a proposito di responsabilità presunte o meno).

Infatti la gente si ricorda di Ustica perché dopo più di 20 anni che le indagini sono andate avanti, osteggiate un passo si e l'altro pure da persone che ufficialmente non hanno mai ammesso di aver responsabilità di nessun tipo (e qui la domanda sorge spontanea: ma se così è, e loro cono innocenti come dei neonati, perché allora hanno fatto il diavolo a quattro per impedire il corso della giustizia?), alla fine, per citare una battuta di Simone Schettino, il giudice ha chiuso l'istruttoria dicendo: "È stato o' Munaciello". :dontknow:



Per i non Campani, "o Munaciello" è, nelle credenze popolari della mia terra, una presenza metafisica ultraterrena (sorta di fantasma) paragonabile al poltergeist.
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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da cabronte » 26 luglio 2009, 11:57

Ashaman ha scritto:
cabronte ha scritto:Mamma mia quanti incidenti dimenticati col tempo, la gente ricorda solo Ustica (che però era Itavia) ma ci sono state purtroppo tante tragedie italiane ormai cadute nel dimenticatoio. Un pensiero a tutte queste povere vittime.
Sicuramente la storia dell'aviazione, e non solo dell'aviazione, la storia di un po tutti i mezzi di trasporto è funestata da date infauste, purtroppo. Però, quando hai la spiegazione del motivo per il quale l'incidente è successo, ti fai una ragione dell'accaduto e in un certo senso fai pace con il mondo (soprattutto quando coloro che hanno avuto delle responsabilità nell'accaduto, se qualcuno ha avuto responsabilità nel misfatto, hanno ricevuto il giusto castigo).

Non ti puoi fare però una ragione dell'accaduto quando le spiegazioni del motivo dell'incidente non hanno alcun senso, e la pace con il mondo quindi non può accadere, in nessun modo, perché oltre al danno ti senti anche preso per i fondelli, per usare un'espressione educata (e non fatemi iniziare a proposito di responsabilità presunte o meno).

Infatti la gente si ricorda di Ustica perché dopo più di 20 anni che le indagini sono andate avanti, osteggiate un passo si e l'altro pure da persone che ufficialmente non hanno mai ammesso di aver responsabilità di nessun tipo (e qui la domanda sorge spontanea: ma se così è, e loro cono innocenti come dei neonati, perché allora hanno fatto il diavolo a quattro per impedire il corso della giustizia?), alla fine, per citare una battuta di Simone Schettino, il giudice ha chiuso l'istruttoria dicendo: "È stato o' Munaciello". :dontknow:



Per i non Campani, "o Munaciello" è, nelle credenze popolari della mia terra, una presenza metafisica ultraterrena (sorta di fantasma) paragonabile al poltergeist.
Quoto, il tuo discorso non fa una piega. Non sapevo della storia del Munaciello! Alla fine da voi si cita quando nessuno sà a chi dar la colpa.
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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 28 luglio 2009, 22:40

Aggiungo tristemente anche questi anche questi: :cry:

On April 16, 1972. A Fokker F27, (marche I-ATIP) operating ATI flight 392, departed from Rome to Foggia, and crashed near Ardinello di Amaseno. All 18 people on board died.

On October 30, 1972. A Fokker F27, registered as I-ATIR, departed from Naples to Bari and crashed into a hill about 43 miles from Bari (a Corato per l'esattezza) . All 27 people on board died.

24/5/1969 Fokker F-27 I-ATIT incendiatosi a Reggio Calabria e sostituito dal F-27 I-ATIV il 27/10/1969 e da F-27
I-ATIZ l'11/11/1969.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da giuseppe maurizio » 11 agosto 2009, 2:23

potrei avere notizie dell'involontariamente dimenticato disastro del dc 9-32 ati avvenuto in sardegna :?:

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da Pershing » 11 agosto 2009, 8:11

i-daxi ha scritto:
14 novembre 1990: Volo Alitalia 404 (en:Alitalia Flight 404). Un Douglas DC-9-32 si schiantò su una collina dello Stadelberg in Svizzera durante l'approccio all'atterraggio all'aeroporto di Zurigo Kloten. Le cause furono un concorso di colpe da attribuire al comportamento dei piloti nel mancato rispetto delle regole di avvicinamento (la collaborazione tra i piloti era "inadeguata". Il pilota impedì al co-pilota, che era ai comandi, di riprendere quota qualche istante prima dell'impatto. La procedura d'urgenza di uscita dal sentiero di avvicinamento, denominata "go-around", avrebbe consentito di evitare la catastrofe!), al cattivo funzionamento degli strumenti di navigazione (false indicazioni del VHF NAV; mancato funzionamento del GPWS Warning) ed a un'omissione del controllore di volo dell'aeroporto che non segnalò ai piloti che stavano volando al di sotto della quota prevista di 4.000 piedi. Morirono tutti i 46 passeggeri a bordo.

Ad memoriam.
qualche inesattezza nel riassunto:

qui un valido documento di analisi dell'accaduto:

http://www.flightsafety.org/ap/ap_feb94.pdf
"If a mistake can be made, it will be made some day..." (in operation, or even during manufacture). MT

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 11 agosto 2009, 9:46

Pershing ha scritto:
i-daxi ha scritto:
14 novembre 1990: Volo Alitalia 404 (en:Alitalia Flight 404). Un Douglas DC-9-32 si schiantò su una collina dello Stadelberg in Svizzera durante l'approccio all'atterraggio all'aeroporto di Zurigo Kloten. Le cause furono un concorso di colpe da attribuire al comportamento dei piloti nel mancato rispetto delle regole di avvicinamento (la collaborazione tra i piloti era "inadeguata". Il pilota impedì al co-pilota, che era ai comandi, di riprendere quota qualche istante prima dell'impatto. La procedura d'urgenza di uscita dal sentiero di avvicinamento, denominata "go-around", avrebbe consentito di evitare la catastrofe!), al cattivo funzionamento degli strumenti di navigazione (false indicazioni del VHF NAV; mancato funzionamento del GPWS Warning) ed a un'omissione del controllore di volo dell'aeroporto che non segnalò ai piloti che stavano volando al di sotto della quota prevista di 4.000 piedi. Morirono tutti i 46 passeggeri a bordo.

Ad memoriam.
qualche inesattezza nel riassunto:

qui un valido documento di analisi dell'accaduto:

http://www.flightsafety.org/ap/ap_feb94.pdf
Grazie! :)

Pensa che su quell'aereo doveva esserci un amico ma poi a causa di un imprevisto di lavoro non partì.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da jollyroger88 » 17 settembre 2009, 10:40

giuseppe maurizio ha scritto:potrei avere notizie dell'involontariamente dimenticato disastro del dc 9-32 ati avvenuto in sardegna :?:
ciao, questo sito ricorda la sciagura:
http://it.geocities.com/disastrocapoterra/index.htm

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 17 settembre 2009, 13:10

jollyroger88 ha scritto:
giuseppe maurizio ha scritto:potrei avere notizie dell'involontariamente dimenticato disastro del dc 9-32 ati avvenuto in sardegna :?:
ciao, questo sito ricorda la sciagura:
http://it.geocities.com/disastrocapoterra/index.htm
Grazie. :)

In realtà Alitalia ebbe altri incidenti e o principi di essi.

Uno fù questo:

Il fatto del portellone successe anche ad un DC9 32 F. di Alitalia, subito dopo il decollo da Francoforte, il portellone si aprì di colpo e si si mise a sbattere violentemente e ripetutamente contro la parte alta della fusoliera, ma i piloti riuscirono comunque a riatterrare senza problemi, portellone difettoso o forse semplicemente chiuso male.

Un'altro occorse ad un Caravelle in corsa di decollo a Torino Caselle.

Ma in entrambi senza conseguenze per le persone e danni riparabili agli aeromobili.

In entrabe i casi i piloti furono veramente tosti e grandi.

Di entrambi spero di riportare presto le cronache.

Alla prossima. :)

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da jollyroger88 » 17 settembre 2009, 14:55

i-daxi ha scritto:
jollyroger88 ha scritto:
giuseppe maurizio ha scritto:potrei avere notizie dell'involontariamente dimenticato disastro del dc 9-32 ati avvenuto in sardegna :?:
ciao, questo sito ricorda la sciagura:
http://it.geocities.com/disastrocapoterra/index.htm
Grazie. :)

In realtà Alitalia ebbe altri incidenti e o principi di essi.

Uno fù questo:

Il fatto del portellone successe anche ad un DC9 32 F. di Alitalia, subito dopo il decollo da Francoforte, il portellone si aprì di colpo e si si mise a sbattere violentemente e ripetutamente contro la parte alta della fusoliera, ma i piloti riuscirono comunque a riatterrare senza problemi, portellone difettoso o forse semplicemente chiuso male.

Un'altro occorse ad un Caravelle in corsa di decollo a Torino Caselle.

Ma in entrambi senza conseguenze per le persone e danni riparabili agli aeromobili.

In entrabe i casi i piloti furono veramente tosti e grandi.

Di entrambi spero di riportare presto le cronache.

Alla prossima. :)
...ti è sfuggito questo:

si parla spesso del caso Ustica, ed anche per l'incidente di Montagnalonga del 1972 su alcuni siti si parla di un fantomatico attentato...ma il 26-06-1970 (10 anni e un giorno prima di Ustica) un DC-8 Alitalia fu veramente centrato da un missile:

I-DIWL Niccolò Zeno DC-8/43 45682/220 ? 12-03-1965 23-10-1974
Il 26-06-1970 mentre è in volo con 94 passeggeri e 10 uomini di equipaggio viene colpito nel cielo della Siria (circa 6 chilometri ad est di Damasco, alla quota di 9000 metri) da un missile aria-aria che provoca uno squarcio di 60 centimetri nell'ala sinistra. Il pilota, che inizialmente pensa ad una collisione con un altro velivolo, chiede l'atterraggio a Damasco ma questo gli viene negato. Con il motore numero 1 (esterno sinistro) spento a misura precauzionale, l'aereo atterra regolarmente a Beirut (Libano). L'aereo viene venduto sei anni dopo, il 10-07-1976, alla Boeing/F.B.Ayer come N153AF. Convertito in DC-8/54F passa alla italiana Aeral come I-ALEC il 15-12-1978. Ritirato dal servizio a Roma-Fiumicino nel settembre 1980 viene lì smantellato nell'aprile 1985.


a presto
JR

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 17 settembre 2009, 15:16

Grazie.

Ciao, alla prossima. :)
Allegati
z.....++.jpg
Eccolo quì

jollyroger88
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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da jollyroger88 » 22 settembre 2009, 16:59

jollyroger88 ha scritto:
i-daxi ha scritto:
jollyroger88 ha scritto:
giuseppe maurizio ha scritto:potrei avere notizie dell'involontariamente dimenticato disastro del dc 9-32 ati avvenuto in sardegna :?:
ciao, questo sito ricorda la sciagura:
http://it.geocities.com/disastrocapoterra/index.htm
Grazie. :)

In realtà Alitalia ebbe altri incidenti e o principi di essi.

Uno fù questo:

Il fatto del portellone successe anche ad un DC9 32 F. di Alitalia, subito dopo il decollo da Francoforte, il portellone si aprì di colpo e si si mise a sbattere violentemente e ripetutamente contro la parte alta della fusoliera, ma i piloti riuscirono comunque a riatterrare senza problemi, portellone difettoso o forse semplicemente chiuso male.

Un'altro occorse ad un Caravelle in corsa di decollo a Torino Caselle.

Ma in entrambi senza conseguenze per le persone e danni riparabili agli aeromobili.

In entrabe i casi i piloti furono veramente tosti e grandi.

Di entrambi spero di riportare presto le cronache.

Alla prossima. :)
...ti è sfuggito questo:

si parla spesso del caso Ustica, ed anche per l'incidente di Montagnalonga del 1972 su alcuni siti si parla di un fantomatico attentato...ma il 26-06-1970 (10 anni e un giorno prima di Ustica) un DC-8 Alitalia fu veramente centrato da un missile:

I-DIWL Niccolò Zeno DC-8/43 45682/220 ? 12-03-1965 23-10-1974
Il 26-06-1970 mentre è in volo con 94 passeggeri e 10 uomini di equipaggio viene colpito nel cielo della Siria (circa 6 chilometri ad est di Damasco, alla quota di 9000 metri) da un missile aria-aria che provoca uno squarcio di 60 centimetri nell'ala sinistra. Il pilota, che inizialmente pensa ad una collisione con un altro velivolo, chiede l'atterraggio a Damasco ma questo gli viene negato. Con il motore numero 1 (esterno sinistro) spento a misura precauzionale, l'aereo atterra regolarmente a Beirut (Libano). L'aereo viene venduto sei anni dopo, il 10-07-1976, alla Boeing/F.B.Ayer come N153AF. Convertito in DC-8/54F passa alla italiana Aeral come I-ALEC il 15-12-1978. Ritirato dal servizio a Roma-Fiumicino nel settembre 1980 viene lì smantellato nell'aprile 1985.


a presto
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ecco le immagini di I-DIWL colpito all'ala :!:

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 22 settembre 2009, 17:04

Grazie. :)

Ha rischiato veramente grosso.

Anche i piloti devono aver avuto un gran bel fegato per riportare tutti a casa mantenendo la calma e il sangue freddo.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 22 settembre 2009, 17:23

Il disastro di Montagna Longa:

18 Maggio 1972


Il DC 8 nella trappola



Arrivato sulla verticale dell'aeroporto di Palermo, Punta Raisi, l'Antonio Pigafetta, il DC 8 dell'Alitalia in arrivo da Roma, avrebbe dovuto virare a destra, dirigersi sul mare seguendo un circuito a forma di biscotto, perdere quota e ripresentarsi alla soglia della pista pronto a mettere le ruote a terra. Invece, cominciando a disegnare il biscotto, Roberto Bartoli, il comandante dell'aereo, ha virato a sinistra e si è inoltrato verso terra.


Non era ancora uscito dalla prima ampia curva che si è trovato davanti la Montagna Lunga. Ha tentato disperatamente di riprendere quota ma non è riuscito a sorvolare la cresta: fosse stato sei metri più alto sarebbe passato. Invece l'aereo, persa un'ala, si è spaccato e incendiato.


Segreto. Sono morte così, la sera di venerdì 5 maggio, poco dopo le dieci, 115 persone. Fra le vittime il consulente giuridico della commissione Antimafia, Ignazio Alcamo, il regista Franco Indovina, il presidente della Cassa di risparmio di Sicilia, Francesco Crispi, il giornalista Alberto Scandone. È stato il più grave disastro aereo mai accaduto in Italia, il più clamoroso incidente capitato all'Alitalia in tutto il mondo.


Perché Roberto Bartoli, un pilota esperto con oltre 8.400 ore di volo all'attivo, abbia virato a sinistra e perché sia andato a sbattere contro un monte dopo aver detto nella radio << vedo la pista, scendo >> è un segreto che sta scritto su un nastro magnetico custodito dentro una scatola. La chiamano << la scatola nera >> ma in realtà è dipinta di rosso: praticamente indistruttibile, registra secondo dopo secondo Ie fasi e l'andamento di un volo. L'ha recuperata nella giornata di sabato, tra migliaia di frammenti dell'aereo e i resti bruciacchiati dei passeggeri, un capitano dei carabinieri.


Qualunque sia il risultato degli esami del nastro, però (sono già al lavoro tre commissioni d'inchiesta) difficilmente si saprà perché I'aereo è caduto: nessuna delle 14 sciagure aviatorie accadute in Italia dalla fine della guerra a oggi ha avuto, ufficialmente, una spiegazione chiara. << Questa volta la spiegazione ci dovrà essere, e completa >>, dice Elvio Kolman, primo comandante di DC 8 sulle rotte del nord America, quasi l0 mila ore di volo. L'Associazione nazionale piloti di linea (1.400 aderenti) chiederà che le cause della sciagura siano spiegate con assoluta chiarezza.


Del resto l'organizzazione internazionale dell'aviazione civile, un ente che dipende dalle Nazioni Unite, ha sempre raccomandato di rendere pubbliche, con quanti maggiori dettagli possibili, la dinamica e le cause degli incidenti aerei: sono informazioni che servono ai piloti per non ripetere lo stesso errore.

Escluso un guasto agli strumenti (perché sono sempre doppi e se ne va fuori uso uno l'altro funziona sicuramente), esclusa una grave avaria dell'aereo (è uno dei più sicuri che esistano. Ne sono stati costruiti ó00 esemplari; l'Alitalia ne ha 12 pagati cinque miliardi l'uno) resta da vedere perché il grosso quadri-reattore si trovava dove non doveva stare.

ERRORE:

È bastato, forse, un piccolo errore o un attimo di disattenzione. Alla fine di aprile, il pilota di un piccolo aereo da turismo ha evitato per miracolo di fare la stessa fine del DC 8 dell'Alitalia. Giunto da Ponza guidato dal radiofaro di Punta Raisi (sigla 355,5 Pal), scendeva a 1.500 metri, si immetteva nel circuito a biscotto e al segnale della torre di controllo puntava verso il mare per perdere ancora quota, virare e scendere. Improvvisamente, però, sul radar di bordo compariva il contorno della costa. Il pilota riusciva a riprendere quota e a evitare per un soffio le montagne.


Cos'era successo? Qualche settimana prima, il radiofaro di Punta Raisi era stato spostato venti chilometri più a sud, in montagna. AlI'aeroporto ne era stato messo uno nuovo, con un'altra sigla. Il pilota dell'aereo da turismo non lo sapeva e quando ha cominciato le manovre di discesa era sopra le montagne invece che sul mare. La comunicazione della variazione I'ha trovata solo dopo essere tornato a casa.


Il comandante Bartoli sapeva sicuramente che il radiofaro di Palermo era cambiato. Ma, per un riflesso condizionato, potrebbe aver puntato automaticamente sul vecchio e familiare 355,5 Pal, compiendo tutte le manovre regolarmente (così si escluderebbe I'ipotesi della virata a sinistra). Solo quando ha cominciato a scendere si è accorto di essere sulle montagne invece che sul mare.
Ma ormai era troppo tardi.

RADIOFARI:

All'aeroporto di Palermo un errore è fatale. I piloti inglesi lo chiamano << la trappola d'Europa >>; quelli italiani, con maggiore flemma, lo definiscono semplicemente << difficile >>. Quando fu costruito, poco prima del 1960, sollevo' un'ondata di polemiche. Si disse, e scrisse, che la zona era stata scelta per favorire un gruppo di speculatori terrieri. Gli esperti sono concordi nel definire << infelice >>, l'ubicazione del quarto aeroporto internazionale d'Italia.


Stretto tra la montagna è il mare, Punta Raisi non rispetta nemmeno lontanamente le norme di sicurezza suggerite dall'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile. Intorno alle piste ci dovrebbe essere uno <<spazio vuoto >> di almeno 15 chilometri ma l'aeroporto di Palermo ne ha sì e no tre. Per atterrare è indispensabile una visibilità minima di cinque chilometri (a Milano bastano 800-500 metri). Con vento a 15 nodi (circa 30 chilometri) bisogna dirottare su Catania o Trapani perché le montagne vicine creano mulinelli e non consentono di riprendersi da eventuali sbandate.


<< Ma la posizione geografica disgraziata non sarebbe neanche il peggiore dei mali se a terra esistessero apparccchiature adeguate per assistere gli aerei >>, dice un comandante, 43 anni, quasi 15 mila ore di volo, che conosce praticamente tutti gli aeroporti del mondo. << La Svizzera è piena di piste vicino alle montagne con venti che soffiano in tutte le direzioni. Ma la non esiste apparato ultramoderno che non venga installato immediatamente >>


Senza radar. Invece a Palermo, a 12 anni dalla entrata in funzione. manca ancora persino un radar. Costerebbe circa 50 milioni e sarebbe in grado di individuare gli aerei in avvicinamento a più di 50 chilometri, comunicando loro con esattezza quota, velocità e posizione. GIi stessi elementi che, con tutta probabilità, sono mancati a Roberto Bartoli.


La spesa per il radar di Palermo è stata iscritta solo quest'anno nel bilancio del ministero della Difesa (è questo organismo che assiste in volo anche gli aerei civili). Se tutto va bene Ie installazioni a terra saranno pronte si e no entro la fine dell'anno venturo.


Né sono efficienti le attrezzature, meno moderne e meno costose, che ci sono. Il << sentiero >>, una fila di luci che indicano al pilota la strada verso la soglia della pista, lungo in genere 900 metri, a Palermo arriva a malapena agli 800. E i due radiofari molto spesso sono fuori uso. Lo erano, occasionalmente, anche negli ultimi giorni: per esempio a mezzogiorno del 2 maggio.


<< Tutta questa serie di circostanze >>, dicono all'Associazione nazionale piloti, << trasformano un atterraggio a Punta Raisi in una scommessa. E vanificano sia l'efficienza dell'aereo sia le capacità del comandante >>
Allegati
zzzzzzhuhoj'009900'.jpg
Sopra: i resti del DC 8 dell'Alítalia esploso dopo aver urtato, la sera del 5 maggio, La Montagna Lunga vícino all'aeroporto di Palermo. Sotto: la coda e un frammento di ala. A causare L'incídente, in cui sono morte 115 persone, è stato forse un errore di manovra. L'aeroporto è uno dei più pericolosi d'Europa.
zzzzhzhohiopèo.jpg
Cartina della zona dell'aeroporto di Punta Raisi. In rosso è indicata la probabile traiettoria, che ha portato iI DC 8 fuori rotta, in nero i due radiolari e il percorso che ogni aereo deve seguire prima di atterrare. Secondo un'ipotesí, iI DC 8 potrebbe essersi regolato sul radiolaro in basso, che fino a poche settímane la non c'era, scambiandolo per l'altro.
zzzzzgzuizzui.jpg

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 22 settembre 2009, 17:30

Lo svolgimento del processo:

http://www.montagnalonga.it/Il%20Processo.html

Gli atti Parlamentari:

http://www.montagnalonga.it/Atti_Parlam ... ntari.html

Altre immagini:

http://www.montagnalonga.it/Foto.html

L'atto di assunzione delle vittime:

All’Assessorato Regionale della Famiglia,
delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali
Ufficio Speciale per la Solidarietà alle vittime
del crimine organizzato e della criminalità mafiosa
via Trinacria 34-90100 Palermo




Oggetto: Assunzione ai sensi dell’art. 1 L.R. 3 Maggio 2004 n. 7. (Disastro aereo di Montagna Longa)



Il/La sottoscritto/a………………………………………………….. nato/a il …………………..
a…………………………… e residente in…………………………….via…………………………..
……………………….. C.F………………………………………………, chiede a Codesto Ufficio di essere assunto/a nei ruoli dell’Amministrazione Regionale ai sensi della normativa indicata in oggetto in qualità di ……………………… di ………………………………………………………
deceduto il ………………… . nel disastro aereo di Montagna Longa.
Allega copia documento di riconoscimento e si riserva di produrre tutta la documentazione che Codesto Ufficio riterrà necessaria ai fini dell’istruttoria dell’istanza.

Palermo, li ………………………….




Il/La Richiedente

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 22 settembre 2009, 17:36

L'equipaggio:

http://www.montagnalonga.it/L'equipaggio.html

Telegiornale Rai 5 maggio 1972:

http://www.montagnalonga.it/Tg.html

Ente Nazionale dell' Aviazione Civile

13 Settembre 1972



RELAZIONE TECNICA FORMALE:



d’inchiesta tecnico-formale sull’incidente di volo occorso allo aeromobiletipo DC.8/43 marche I-DIWB - di proprietà della Società Alitalia - il giorno 5 maggio 1972 alle ore 21.24/ GMT (22.24/Z) in vetta a "Montagna Longa" - Comune di Carini(Palermo).

Tv 7 5 maggio 2007:

http://www.montagnalonga.it/Tg-Tivù-7.html

Il rapporto "Peri":

http://www.montagnalonga.it/Il%20Rappor ... i%201.html

Il luogo dell'incidente (video):

http://www.montagnalonga.it/il%20video% ... astro.html


Foreign Press

THE LOWELL SUN
SATURDAY, MAY 6, 1972
Italy jet crash kills 115

PALERMO, Sicily (UPI)—Alitalia DC8 jet liner carrying 115 persons smashed into a mountain near Palermo late Friday and disintegrated, killing all aboard. It was the worst aviation disaster in Italian history and came on the airline's 25th anniversary.
Authorities said none of the 108 passengers or seven crew members—almost all Italian survived.
The crash came as the plane approached Palermo airport to land at the end of a 50-minute flight from Rome.
Among the victims, officials said, was Italian film director Franco Indovina, 43, who has been romantically linked with Princess Soroya of Iran.
Most of the victims were Italian, many of them returning home to vote in national elections this weekend.
A Belgian stewardess was the only known foreigner aboard.
The worst previous airline disaster in Italy occurred in 1959 when a Trans World Airways jet disintegrated in a storm near Milan, killing 68 persons.
OFFICIALS said the Alitalia jet slammed into a ridge 1,980 feet high, located 15 miles west of Palermo and overlooking the city airport.
Officials said the cause of the crash was not known.
Wreckage and charred, mutilated bodies were strewn'over an area covering 25 square miles in terrain so wild it took rescue teams three hours to reach it.
Newsmen at the scene said flames burned trees and shrubbery, forming a blaze so tall people attending a political rally in a village five miles away could see it.
Pilot Roberto Bartoli, who had flown 8,400 accident-free hours,last contacted the Palermo airport control tower at 10:08 p.m. Officials said he did not indicate anything was wrong.
THE PLANE left Rome' 36 minutes late and was scheduled to carry 132 passengers. Among the 24 who did not make the flight was a man who told reporters in Rome he was trapped in an elevator.
"It was an act of God," he said. "I almost wept when I missed the plane. Now I rejoice."
The crash occurred exactly 25 years after Alitalia started operations with a single Fiat G12 plane borrowed from the Italian air force. Its fleet now totals 105 planes and it serves every continent



The Times Recorder
Your "Good Morning" Newspaper
ZANESVILLE, OHIO 43701 SATURDAY, MAY 6, 1972
115 Persons Perish In Sicily Air Crash

PALERMO, Sicily (UPI) An Alitalia DC8 jetliner carrying 115 persons 'from Rome to Palermo crashed and burned on a mountainside Friday during a landing attempt. All aboard apparently perished.
A spokesman for the Italian airlines said the plane was carrying 108 passengers and a crew of seven. There were no indications if there were any Americans aboard.
Rescue parties rushed In Montangna Lunga (Long Mountain) 16 miles west of here reported finding a number of charred and mangled bodies. They said there were no immediate signs of survivors.
Residents from a nearby village attending a campaign rally in connedction with Sunday's national elections said they saw a flash of light on the mountainside, followed moments later bv the sound of an explosion.



The Titusville Herald
TITUSVILLE, PA., SATURDAY MORNING, MAY 6, 1972
Jet Crashes In Sicily

PALERMO. Sicily (AP) — An Alitalia jet with 115 persons aboard crashed and burned on a mountainside Friday night as it approached Palermo on a flight from Rome. Police said first reports indicated there were no survivors.
The crash was in rugged terrain and rescue teams had difficulty reaching the area near the town of Carini three miles from the airport. Witnesses said the burning plane set fire to woods.
The plane, a four-jet DC8, carried 108. passengers and a crew of seven. The air line said it had no passenger list because none is required on a domestic flight.



THE CAPITAL TIMES
VOL. 110,No. 125 MADISON, WIS, Saturday, May6, 1972
Noted Film Director Killed
115 Perish as Alitalia Jet Crashes into Sicilian Peak

PALERMO, Italy - An Alitalia DC8 crashed in flames against a Sicilian mountain Friday night, killing all 115 persons aboard.
The victims included Franco Indovina, noted Italian movie director. He was one of many italian passengers aboard the flight en route from Rome to their native Sicily to vote in weekend elections.
He had directed such films as "Family Italian Style," and "Particular Games."
Police reported charred bodies, and no sign of life at the scene of the crash on a densely wooded slope near the town of Carini, three miles from Palermo.
The four-jet DC8 had made contact with the Palermo control lower and was preparing to land when contact was broken, airport sources said.
Witnesses at Carini said the jet was in flames before it struck the mountainside. The weather was clear at the time.The burning plane set fire to the woods.
Alitalia saids passenger lists are not used on its domestic flights but all but two or three of the passengers were Italian.
Two other plane crashes this year claimed more than 100 lives each. A Danish charter jet carrying 106 European tourists and a crew of six crashed on a Persian Gulf mountainside in March, killing all 112 aboard. In January, all 104 persons aboard perished in the crash of a Spanish airliner in the fogbound Balearic Islands.
The worst aviation disaster on record was the collision of a domestic All Nippon airliner and a Japanese air force jet in which 162 persons perished last July.



Independent Press-Telegram
LONG BEACH, CALIFORNIA, SATURDAY, MAY 6, 1972
115 die in worst Italy air crash

PALERMO, Sicily (UPI) — An Alitalia DC8 jetliner carrying 115 persons crashed and burned during a landing attempt at Palermo's Punta Raisi Airport Friday night, killing all aboard. It was the worst crash in Italian aviation history.
A spokesman for the Italian airline, which celebrated its 25th anniversary Friday, said the plane carried J08 passengers and a crew of seven. A passenger list was not released immediately but there were not believed to be any Americans aboard.
The plane crashed into a mountain during a landing approach at the airport, which is located on a narrow plain between the mountain range and the Tyrrhenian Sea.
The worst previous crash in Italy was when a Trans World Airlines plane crashed in a storm near Milan in 1959, killing 68 persons.
It took rescue crews three hours to reach the site because of the rugged terrain. Reports from the site said workers found charred and mangled bodies. "First checks on the scene lead us to believe that there are no survivors," an Alitalia spokesman said.
Rescue parties rushed to Montagna Lunga (Long Mountain) 16 miles west of here reported finding a number of charred and mangled bodies. They said there were no immediate signs of survivors.
Residents from a nearby village attending a campaign rally in connection with Sunday's national elections said they saw a flash of light on the mountainside, followed moments later by the sound of an explosion.
Red Cross ambulances, firemen and police, rushed to the scene. Soldiers and volunteers also took part in the rescue attempt.
The plane was on a flight from Rome to Palermo.




IRONWOOD DAILY GLOBE
IRONWOOD, MICHIGAN, SATURDAY, MAY 6, 1972
Plane Crash Kills 115

PALERMO. Italy (AP) — An Alitalia DC8 crashed in flames against a Sicilian mountain Friday night killing all 115 persons aboard.
The victims included Franco Indovina, noted Italian movie director. He was one of many Italian passengers aboard the flight en route from Rome to their native Sicily to vote in weekend elections. He had directed such films as "Family Italian Style," and "Particular Games."
Police reported charred bodies and no sign of life at the scene of the crash on a densely wooded slope near the town of Carini, three miles from Palermo. The four-jet DC8 had made contact with the Palermo control tower and was preparing to land when contact was broken, airport sources said. Witnesses at Carini said the jet was in flames before it struck the mountainside. The weather was clear at the time. The burning plane set fire to the woods.
Alitalia said passenger lists are not used on its domestic flights but all but two or three of the passengers were Italian.



THE ODESSA AMERICAN
Odessa. Texas, Saturday. May 6.1972
115 Killed In Italian Plane Crash

PALERMO. Sicily (AP) — An Alitalia jet with 115 persons aboard crashed and burned on a mountainside Friday night as it approached Palermo on a flight from Rome. Police said first reports indicated there were no survivors.
The crash was in rugged terrain and rescue learns had difficulty reaching the area near the town of Carini three miles from the airport Witnesses said the burning plane set fire to woods.
The plane, a four-jet DC8, carried 108 passengers and a crew of seven.
The airline said it had no passenger list because none is required on a domestic flight.



The Sheboygan Press
SHEBOYGAN, WIS,. SATURDAY, MAY 6, 1972
Fiery Crash In Sicily Fatal To 115

PALERMO, Italy (AP) — An Alitalia DC8 crashed in flames against a Sicilian mountain Friday night killing all 115 persons aboard.
The victims included Franco Indovina, noted Italian movie director. He was one of many Italian passengers aboard the
flight en route from Rome to their native Sicily to vote in weekend elections. He had directed such films as "Family
Italian Style," and "Particular Games."
Police reported charred bodies and no sign of life at the scene of the crash on a densely wooded slope near the town of
Carini, three miles from Palermo. The four-jet DC8 had made contact with the Palermo control tower and was preparing to land when contact was broken, airport sources said.
Witnesses at Carini said the jet was in flames before it struck the mountainside. The weather was clear at the time. The burning plane set fire to the woods.



Daily Journal
Saturday, May 6, 1972
Plane Crash in Sicily, Kills 115

PALERMO, Italy (AP) — An Alitalia DC8 crashed in flames against a Sicilian mountain Friday night killing all 115 persons aboard
The victims included Franco Indovina noted Italian movie director. He was one of many Italian passengers aboard the flight en route from Rome to their native Sicily to vote in weekend elections. He had directed such films as "Family Italian Style" and "Particular Games"
Police reported charred bodies and no sign of life at the scene of the crash on a densely wooded slope near the town of Carini three miles from Palermo The four-jet DC8 had made contact with the Palermo control tower and was preparing to land when contact was broken, airport sources said
Witnesses at Carini said the jet was in flames before it struck the mountainside The weather was clear at the time The burning plane set fire to the woods
Alitalia said passenger lists are not used on its domestic flights but two or three of the passengers were Italian



The Daily Cleaner
KINGSTON, JAMAICA, SATURDAY, 6 MAY, 1972
115 feared dead in DC-8 crash

PALERMO, Sicily, May 5, (Reuters):
An Alitalia DC-8 airliner carring 115 people crashed into a mountainside as was it was coming in to land at Palermo Airport tonight and rescue workers said there appeared to be no hope of any survivors.
The aircraft was on a fight from Rome to Palermo with 108 passengers and seven on crew on board.
It slammed into the side of a 2.250 feet mountain on the southern side of the airport after coming in over the sea to land, and exploded in a ball of the flame.
Rescue workers equipped with floodlights said they found charred and dismembered bodies on the wooded mountainside where the disaster occurred.
Wreckage appeared to be scattered over a wide area, and rescuers said it appeared impossible that anyone could have survived.



STAR-NEWS
PASADENA, CALIFORNIA, SATURDAY, MAY 6, 1972
Falls in Flames
Italian Air Crash
claims 175 Lives

PALERMO, Sicily (AP) - An Alitalia airliner full of Sicilians going home to vote in Sunday's national elections crashed and burned on a mountainside Friday night and all 115 persons aboard perished.
The flaming crash on a wooded slope three miles from the Palermo airport was the worst in the history of Italy's national airline.
The four-jet DC8, on a flight from Rome, was approaching the airport when it fell near the town of Carini. Some people attending a political rally in Ihe town square said the plane was in flames before it struck, setting fire to the woods.
Rescue teams found charred bodies and wreckage scattered over a wide area.
Friends said many of the passengers were returning to Sicily to vote for Italy's new parliament in the crucial election Sunday.
The weather was clear at the time.
Airport sources said the plane had made contact with the control tower in preparation for a landing but then went silent.
The airline said it had no passenger list because none was required on a domestic flight.
Last July in the worst aviation disaster on record, a Japanese domestic All Nippon airliner and a Japanese air force jet collided, killing 162 persons.
Ten other crashes have taken more than 120 lives each.
Two other airline crashes this year killed more than 100 persons each.
A Danish charter jet carrying 306 European tourists and a crew of six crashed on a Persian Gulf mountainside in March, killing all 112 abroad.
All 104 persons aboard a Spanish airliner died in January when the plane crashed in fog just before a scheduled landing at Ibiza, Balearic Islands.



The Oneonta Star
Oneonta, N.Y., 13820, Saturday, May 6, 1972
Plane crash kills 115

PALERMO, Sicily (AP) — An Alitalia airliner crashed and burned on a mountainside near Palermo Friday night and rescue teams indicated all 115 persons aboard perished.
Police reported charred bodies and no sign of life at the scene of the apparent worst disaster in the history of Italy's national airline.
The four-jet DCS, on a flight from Rome to Palermo, was approaching the airport when it crashed on a densely wooded slope near the town of Carini, three miles from Palermo.
Some people attending a political rally in the Carini town square said the plane was in flames before it hit the mountain.
The weather was clear at the time.
Airport sources said the plane had made contact with the control tower in preparation for a landing but then went silent.
The airline said it had no passenger list because none was required on a domestic flight.



Winnipeg Free Press
SATURDAY, MAY 6, 1972
115 Feared killed
Alitalia Jetliner Smashes Into Mountain

PALERMO, Sicily (Reuter) — An Alitalia DC-8 jetliner carrying 115 persons smashed into a mountain during the night while coming in to land here in bad weather, exploding in a ball of flames and setting surrounding woods on fire.
All 108 passengers, mostly Italians, and the seven crew members were feared to have died in the blazing wreckage scattered over a wide area of the 2,250-foot-high Montagna Lunga Long Mountain.
It was Italy's worst air disaster and came as Alitalia celebrated the 25th anniversary of its foundation on May 5, 1947.
Several hours after the crash late Friday night, rescue teams, tolling under floodlights dragged up the mountainside, said they had found most of the bodies.
All were charred and badly mutilated and strewn over the steep, wood-covered slopes near the peak of the Montagna Lunga, part of a chain of mountains ringing Palermo's Punta Raisi Airport.
Alitalia, in a communique issued in Rome, said: "First indications at the scene of the accident indicate that there are no survivors."
On the list of passengers, two passengers were identified only as Craighton and McCarthy and no further indication of their origin was available.
The airline identified the 23-year-old son of Cestmir Vicpalek, Juventus soccer club manager, who has the same name as his father, among the victims.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 22 settembre 2009, 22:57

Nuova avventura, nuovo racconto:

Francoforte - 3 dicembre 1972

Quella sera fa freddo sullo scalo di Francoforte; e la foschia che continua ad addensarsi riduce la visibilità a meno di tre chilometri.
I tre piloti in servizio sull'AZ 963 - un volo per il trasporto delle merci destinato a Torino Caselle - non vedono l''ora che si completino le operazioni di carico e sia loro concesso di partire..
- "Ecco adesso ci siamo ..... hanno chiuso il portellone principale" - informa il copilota non impegnato alla guida verso il comandante Fulvio Mori che lo interrogava con lo sguardo dal sedile di sinistra. - "Sì, anche da sotto confermano ..... tutti i bagagliai controllati.
Chiediamo pure l'autorizzazione alla messa in moto" - ordina con un sospiro di sollievo quest'ultimo.
Pochi minuti ancora e, dopo un veloce rullaggio, l'aereo dell''Alitalia ottiene il permesso di alllinearsi sulla pista 25/R e, quasi immediatamente, decollare.

Risentiamo le parole di Mori

-"Appena staccato, saremo stati sì e no a 50 piedi da terra, abbiamo sentito un botto infernale seguito da sbattimenti e altri rumori metallici.
Ma soprattutto l'aeroplano si era inclinato accentuatamente sulla destra tanto che temevo di aver toccato l'ala per terra.
Per qualche attimo perdemmo il controllo direzionale, il motore sinistro era calato sensibilmente di potenza, ma non si riusciva a capire la causa di tutto quel casino.
Il terzo pilota cercò di andare dietro per controllare la fusoliera, ma la porta della cabina si era incastrata e non ci fù verso di sbloccarla...., menomale che intanto il reattore aveva ripreso a funzionare regolarmente.
Continuava però il fracasso e la difficile coontrollabilità dell'aeroplano..... sembrava voler andare per proprio conto, per quanto spingessimo volantino e piede fino a fondo corsa.....
Riuscimmo comunque a raggiungere la quota minima di sicurezza e poi, coon la collaborazione del controllo radar di terra, a completare un circuito stretto per il rientro di emergenza sul campo.
Sì l'atterraggio è stato "quasi" regolare.... però, malgrado il freddo, sapessi che sudata....".

E rileggiamo le conclusioni della Commissione di inchiesta:

- "Subito dopo la rotazione si verificava l'apertura improvvisa del portellone di carico superiore, posto sulla fiancata superiore sinistra, che rendeva precario il controllo dell'aeromobile sia sull'asse del pitch che su quello del roll.
Contemporaneamente si verificava una momentanea diminuzione di spinta del motore sinistro.
Sulla base degli accertamenti effettuati e delle testimonianze raccolte la commissione ha accertato che:
1) la chiusura di detto portellone non è stata eseguita correttamente dal personale di assistenza tecnica, il quale non ha eseguito i prescritti controlli esterni per verificare la posizione dei blocchi meccanici;
2) l'equipaggio non ha potuto rilevare il mancato bloccaggio del portellone a causa della inefficienza dell'impianto di indicazione luminoso;
3) il sistema di avvisi luminoso posto in cabina piloti risultava inefficiente a causa dell'avaria delle lampade spia".

Ve lo immaginate?
Un DC 9 cargo, quasi a ppeso massimo e con le ruote appena staccate da terra, a cui si spalanca il portellone laterale - una superficie di 3 metri per 2 - a fare da ala battente contro la fusoliera, eiettando all'intorno pezzi di metallo e storcendo l'aeroplano fino ad impedire il controllo longitudinalle.
Un accadimento eccezionale, d'accordo; ma anche escluso da ogni ipotesi di emergenza prevista dalla casa produttrice o presa in consiiderazione durante l'addestramento degli equipaggi.
E' finita bene.
Enoon ne hanno parlato i giornali del giorno dopo..
Ma soltanto perchè - almeno in questo caso - i piloti sono riusciiti a rendere possibile ciò che sembrava impossibile.
Allegati
zzzzgigiooi.jpg
Il DC 9/F marche I-DIKF protagonista dell'avventura di volo del 3 dicembre 1972 a Francoforte
zzzzygigoho.jpg
Il DC 9/F marche I-DIKF con la "nuova" livrea Alitalia e il portellone laterale aperto

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da Maestrale » 2 ottobre 2009, 12:15

i-daxi ha scritto:Brutte bestie i fulmini e le montagne ma anche il resto.
Be', i fulmini no.
L'aereo è praticamente una gabbia di Faraday, petanto non subisce danni se colpito da un fulmine.
L'unico problema che un fulmine può creare, è accecare il pilota.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 2 ottobre 2009, 12:39

Maestrale ha scritto:
i-daxi ha scritto:Brutte bestie i fulmini e le montagne ma anche il resto.
Be', i fulmini no.
L'aereo è praticamente una gabbia di Faraday, petanto non subisce danni se colpito da un fulmine.
L'unico problema che un fulmine può creare, è accecare il pilota.
Ora sì, ma ai tempi non sò. :oops:

Comunque volando a vista a quei tempi, senza radar perdere la vista era quasi tutto, oltre chiaramente ai danni causati da problemi meramente inerenti i velivoli.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da Maestrale » 2 ottobre 2009, 14:04

i-daxi ha scritto:
Maestrale ha scritto:
i-daxi ha scritto:Brutte bestie i fulmini e le montagne ma anche il resto.
Be', i fulmini no.
L'aereo è praticamente una gabbia di Faraday, petanto non subisce danni se colpito da un fulmine.
L'unico problema che un fulmine può creare, è accecare il pilota.
Ora sì, ma ai tempi non sò. :oops:

Comunque volando a vista a quei tempi, senza radar perdere la vista era quasi tutto, oltre chiaramente ai danni causati da problemi meramente inerenti i velivoli.
Be', nei tempi pionieristici dell'aviazione civile, un fulmine avrebbe incenerito l'aereo dato che era costruito in legno e tela cerata.
Da quando hanno iniziato a costruire le strutture metalliche allora i fulmini non sono più un pericolo per gli aeromoboli.
Vista dei piloti a parte ovviamente...

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da Wolf359 » 3 ottobre 2009, 0:57

Bellissimi i DC-9 cargo Alitalia !
Certo che nell'articolo dell'incidente di montagna longa i giornalisti come al loro solito devono dire cose macabre e disgustose ! "I corpi brucciacchiati delle vittime" :shock: Eppoi si dice che non c'è libertà di stampa ! Guarda come descrivono una tragedia ! Quelli che non sanno da che parte sono girati poi...

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da Maestrale » 6 ottobre 2009, 8:51

i-daxi ha scritto:14 novembre 1990: Volo Alitalia 404 (en:Alitalia Flight 404). Un Douglas DC-9-32 si schiantò su una collina dello Stadelberg in Svizzera durante l'approccio all'atterraggio all'aeroporto di Zurigo Kloten.
Questa rotta verrà riaperta.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 6 ottobre 2009, 10:01

Wolf359 ha scritto:Bellissimi i DC-9 cargo Alitalia !
Certo che nell'articolo dell'incidente di montagna longa i giornalisti come al loro solito devono dire cose macabre e disgustose ! "I corpi brucciacchiati delle vittime" :shock: Eppoi si dice che non c'è libertà di stampa ! Guarda come descrivono una tragedia ! Quelli che non sanno da che parte sono girati poi...
Ciao :)

Altri tempi, in ogni caso, poi l'incidente fù davvero terribile.

Comunque in un certo senso ti dò ragione.

Buona giornata :)

Wolf359
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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da Wolf359 » 11 ottobre 2009, 1:32

Maestrale ha scritto:
i-daxi ha scritto:14 novembre 1990: Volo Alitalia 404 (en:Alitalia Flight 404). Un Douglas DC-9-32 si schiantò su una collina dello Stadelberg in Svizzera durante l'approccio all'atterraggio all'aeroporto di Zurigo Kloten.
Questa rotta verrà riaperta.
Cioè ?
Grazie ancora India-Delta-Alpha ! :D

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 28 ottobre 2009, 22:29

L'incidente di I-LIZT:

Il 21 dicembre 1959 mi trovavo a Ciampino per alcune lezioni di aggiornamento quando la notizia arrivò improvvisa e brutale: il Vickers 785 "Viscount" I-LIZT si era fracassato sulla testata della pista 15 ammazzando entrambi gli occupanti, i comandanti Franco Pacchiotti e Fioravante Ruffinato.
Era il primo incidente grave che capitava alla nuova compagnia unificata.

Andammo a vedere i pochi resti risparmiati dall'incendio; l'aereo - impiegato per un volo di addestramento - si trovava in fase di avvicinamento finale con due motori inoperativi sulla stessa ala.
In quel caso, evidentemente molto critico per mantenere la possibilità di guida della macchina non si deve scendere neanche di mezzo nodo al di sotto della VMCA - la velocità minima di controllo in volo.
Un dato ben preciso e un confine caratteristico di ogni aeroplano plurimotore, ma che i due piloti ai comandi non conoscevano perché non riportato sul manuale delle prestazioni del loro velivolo.
Una soglia che - evidentemente - era stata oltrepassata, costando loro la vita.

A. Pellegrino

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 28 ottobre 2009, 22:58

L'incidente di I-LAKE:

I-LAKE, un'altro Viscount in linea con la nostra compagnia di bandiera seguì tragicamente quello di I-LIZT di qualche anno, con un bilancio molto grave, tutte e 45 le persone a bordo, tra passeggeri ed equipaggio persero la vita.

Era il 28 marzo 1964, alle ore 21.39 quando l'aeromobile, schedulato come AZ045, stava compiendo la sua ultima discesa, proveniente dall'aeroporto romano di Fiumicino, con destinazione finale lo scalo partenopeo di Capodichino.
L'aereo decollà alle ore 21.10 e salì fino alla sua quota di crociera a livello di volo 70.
Alle 21.32 arrivò in cabina di pilotaggio l'autorizzazione a scendere a quota 5000 piedi e poi a 4000, in discesa verso Napoli.

L'ultimo contatto radio con l'aereo arrivò alle ore 21.37, quando i piloti iniziarono a compiere l'avvicinamento a vista che li avrebbe condotti verso la testata della pista.
Una ampia virata sottovento portò il velivolo attraverso una zona di forte temporale.
Alle 21.39 il Viscount si schiantò sul monte Somma ad un'altitudine di 610 metri.

Le probabili cause dell'incidente furono 3.
L'avvicinamento a vista in mancanza di un minimo di visibilità necessaria alla manovra, l'aereo si trovava all'interno di una violenta turbolenza temporalesca.
La manovra troppo ampia e la conseguente perdita di effettivi riferimenti con il suolo a causa anche del vento forte.
L'inaccurata stima della posizione dell'aereo e di conseguenza un ritardo nell'inizio e nel conseguente ritardo nel completamento della manovra richiesta e dovuta.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 29 ottobre 2009, 0:15

Sulla scia dei due eventi di cui ho parlato sopra volevo menzionarne altri 2, non riguardano la nostra compagnia di Stato, ma avvennero comunque nel nostro paese, coinvolgendo i Vickers Viscount:

Il volo Bea - British European Airlines numero 142 compiva il volo di linea tra l'aeroporto di Londra Heathrow e l'aeroporto di Napoli Capodichino.
Quel 22 ottobre 1958 il Viscount 701 registrato come G-ANHC entò in collisione con un North American F86E Sabre della nostra aeronautica militare nei cieli sopra Anzio.
Il velivolo si trovava ad un'altitudine di volo di 23.500 piedi, l'F86E era assieme ad altri 3 aerei dello stesso tipo intenti a compiere un'esercitazione in volo, quando uno di essi si schiantò contro il liner inglese.
Entrambi precipitarono al suolo, l'unico sopravvissuto fù il pilota militare salvatosi lanciandosi con il sedile e il paracadute, dal suo abitacolo, per le 31 persone, tra passeggeri ed equipaggio, non ci fù scampo.
L'aereo si schiantò al suolo nelle vicinanze della città di Nettuno.

La prima ipotesi sulla causa dell'incidente venne attribuita al famoso "Act of God", ossia una causa ignota e senza spiegazione precisa se non il caso; successivamente però si arrivo alla conclusione che il Viscount non venne colpito da armi, "semplicemente" era entrato incautamente in un'area interdetta al traffico civile.
I piloti ebbero un primo contatto radio alle ore 11.44 mentre si trovavano sopra la città di Ostia per poi proseguire verso l'isola di Ponza e atterrare a Napoli alle 11.57.
Alle 11.45 quatro caccia militari italiani partiti dalla base di Pratica di Mare, durante il ritorno alla base uno di essi impattò contro il volo Bea 142 decretandone la tragica fine.


Il 29 settembre del 1960 un'altro Vickers Viscount (questa volta un 739 B), regitrato come SU-AKW, sorvolava i cieli del nostro paese, apparteneva alla compagnia United Arab Airlines.
Era il volo UAA 738, decollato dallo scalo di Ginevra Cointrin alle ore 10.05 con a bordo 17 passeggeri e 4 uomini di equipaggio, con destinazione Il Cairo, via Fiumicino e Atene Hellenikon.
L'aereo si trovava ad un livello di volo 210 sopra l'Isola d'Elba, quando i piloti decisero di deviare la rotta a causa del meteo sfavorevole.
L'ultimo contatto con il suolo avvenne quando la cabina di pilotaggio raccolse l'autorizzazione da parte del controllo aereo di Roma alla modifica della rotta.
Il velivolo precipitò nel mar Tirreno e solo una piccola porzione di esso venne successivamente ritrovata.
La causa più probabile dell'incidente venne attribuita all'ingresso all'interno di una forte tempesta, che fece perdere il controllo della macchina, danneggiando inoltre parti dell'aereo, causandone la perdita di quota fino all'inabissamento.


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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da bobgeldof » 24 gennaio 2010, 15:52

Ho letto la relazione dell'ENAC e ho visto i filmati su youtube sul disastro di montagnalonga ma francamente, con tutto il rispetto per i familiari delle vittime, l'ipotesi di una bomba è davvero fantasiosa.
In pratica sarebbe esplosa un bomba subito dopo che il comandante aveva riportato di essere sulla verticale dell'aeroporto provocando dei danni (al sistema idraulico, alle superfici di controllo) che hanno costretto l'aeromobile a virare a sinistra invece che a destra!!
Oppure casualmente l'equipaggio ha sbagliato l'avvicinamento e CONTEMPORANEAMENTE è scoppiato un ordigno che ha fatto perdere quota all'aereo portandolo a schiantarsi!!
Capisco che non sono ben chiari i motivi che hanno portato l'equipaggio a non aderire alla procedura di avvicinamento ma tirare fuori la presenza di una bomba è davvero fantascienza.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 25 gennaio 2010, 14:11

bobgeldof ha scritto:Ho letto la relazione dell'ENAC e ho visto i filmati su youtube sul disastro di montagnalonga ma francamente, con tutto il rispetto per i familiari delle vittime, l'ipotesi di una bomba è davvero fantasiosa.
In pratica sarebbe esplosa un bomba subito dopo che il comandante aveva riportato di essere sulla verticale dell'aeroporto provocando dei danni (al sistema idraulico, alle superfici di controllo) che hanno costretto l'aeromobile a virare a sinistra invece che a destra!!
Oppure casualmente l'equipaggio ha sbagliato l'avvicinamento e CONTEMPORANEAMENTE è scoppiato un ordigno che ha fatto perdere quota all'aereo portandolo a schiantarsi!!
Capisco che non sono ben chiari i motivi che hanno portato l'equipaggio a non aderire alla procedura di avvicinamento ma tirare fuori la presenza di una bomba è davvero fantascienza.
Non sì sà bene cosa sia successo esattamente, poiché le cause e la sequenza dei fatti non é ancora (ad oggi) stata chiarita con precisione.
Però pensando alla nota sciagura di Ustica, tanto per parlare di incidenti eclatanti, gravi, ma con ancora diversi punti oscuri, la prima ipotesi, che poi per molti anni é rimasta l'unica é stata quella che il DC-9 trovandosi in mezzo ad uno scontro aereo tra americani e libici sia stato colpito da un missile, in seguito si pensò che invece l'ordigno si trovasse già a bordo dell'aeromobile, che esplose inabbissandosi nelle acque di Ustica, indipendentemente dal conflitto aereo in corso.
Ultimamente (l'anno scorso) si é parlato anche di una terza ipotesi, ossia che il DC-9 per evitare di essere colpito dall'esterno ha compiuto una manovra di emergenza, e, complice forse un cedimento strutturale nella carlinga, l'aereo non sarebbe riuscito a riprendere quota inabissandosi in mare.

Sono episodi che, complice sia il periodo storico, sia i vari conflitti politici, sia gli interessi di coprire questi e venti o anche le cause di questi, complice anche il "famoso" segreto di stato, hanno spesso portato ad indagini sommarie e frettolose pur dichiudere i casi, senza un'analisi approfondita, sia delle cause stesse, che degli eventi.

Un'ultimo episodio, quello del DC-9 Alitalia in atterraggio a Palermo, invece non lascia spazio a dubbi, i piloti palesemente confusero le luci delle lampare con quelle della pista finendo in mare, senza forse nemmeno accorgersi della distanza effettiva che li separava dalla pista, nonché della quota già troppo bassa.

In ultimo la vicenda del Viscount I-LAKE, che per evitare una forte perturbazione in quota in avvicinamento a Capodichino, senza accorgersi che invece questa perturbazione l'aereo la centrò in pieno, per poi finìre dritto contro il Vesuvio.
In quel caso i piloti si trovarono totalmente smarriti con la consequenziale perdita sia della posizoine dell'aereo, ma anche dei punti di riferimento a terra, trovandosi così assolutamente ciechi in balia delle condizioni meteo avverse.

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Re: Incidenti Alitalia del passato

Messaggio da i-daxi » 8 febbraio 2010, 10:02

Grazie non sapevo di queste due vicende.

No mi pare che sia stato citato e quindi aggiungo:

Date: 02 JAN 1957
Type: Douglas C-47-DL
Operator: Alitalia
Registration: I-LEDA
C/n / msn: 4411
First flight: 1942
Crew: Fatalities: 0 / Occupants: 2
Passengers: Fatalities: 0 / Occupants: 0
Total: Fatalities: 0 / Occupants: 2
Airplane damage: Written off
Airplane fate: Written off (damaged beyond repair)
Location: Reggio Calabria Airport (REG) (Italy)
Phase: Landing (LDG)
Nature: Cargo
Departure airport: ?
Destination airport: Reggio Calabria Airport (REG/LICR), Italy
Narrative:
The DC-3 struck a wall after touchdown.

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