Di che aereo si tratta?

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Di che aereo si tratta?

Messaggio da sardinian aviator » 12 novembre 2010, 20:25

La foto fa parte del libro "Les Dernier jours de Saint Exupery" e ritrae una cerimonia svoltasi nell'aeroporto di Alghero nella primavera del 1944. La bandiera dovrebbe essere quella francese. La localizzazione precisa dovrebbe essere dove ora si trova il deposito carburanti; lì almeno c'era l'accampamento degli americani. Ma sullo sfondo compare un aereo tedesco distrutto, del quale non riesco ad individuare il modello. Qualcuno lo riconosce?
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Almost Blue
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Re: Di che aereo si tratta?

Messaggio da Almost Blue » 12 novembre 2010, 20:40

A occhio Sturzkampfflugzeug Ju-87 Stuka che ha perso il timone e forse nella foga ha prolungato un po' troppo la picchiata.
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Re: Di che aereo si tratta?

Messaggio da sardinian aviator » 14 novembre 2010, 12:20

Almost Blue ha scritto:A occhio Sturzkampfflugzeug Ju-87 Stuka che ha perso il timone e forse nella foga ha prolungato un po' troppo la picchiata.
Per quanto ne so, l'aeroporto fu bombardato dagli alleati; probabilmente i relitti degli aerei distrutti a terra furono ammucchiati alla bell'e meglio. Interessante comunque il riconoscimento; ci avevo pensato anch'io e tra l'altro molti Stukas (però italiani) erano di base a Oristano Fenosu. Chissà che dopo l'8 Settembre non siano stati requisiti dai tedeschi, riverniciati e spostati ad Alghero?
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godown
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Re: Di che aereo si tratta?

Messaggio da godown » 15 novembre 2010, 0:45

ciao,
l'aviazione cobelligerante recuperò degli JU87D,e se non ricordo male,proprio in Sardegna.
Da varie fonti,non risultano JU87 ex Regia,catturati e riutilizzati dai tedeschi,dal libro"Stuka della Regia",si parla di aerei andati al sud negli ultimi gg prima dell'8 settembre,e altri portati a Lonate Pozzolo.
In sardegna.il 22 agosto 1943 arrivarono 8 JU87D,atterrando a Chilivani,mentre 5 atterrarono l'8 settembre a Siena,e non ci sono altre notizie successive.
Gli esemplari sardi,operarono con gli alleati,fino a marzo 1944,i 3 rimanenti andarono a Brindisi,quindi l'aereo della foto,è un relitto,rimasto lì.
sardinian aviator ha scritto:La foto fa parte del libro "Les Dernier jours de Saint Exupery" e ritrae una cerimonia svoltasi nell'aeroporto di Alghero nella primavera del 1944. La bandiera dovrebbe essere quella francese. La localizzazione precisa dovrebbe essere dove ora si trova il deposito carburanti; lì almeno c'era l'accampamento degli americani. Ma sullo sfondo compare un aereo tedesco distrutto, del quale non riesco ad individuare il modello. Qualcuno lo riconosce?
marco

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Re: Di che aereo si tratta?

Messaggio da sardinian aviator » 15 novembre 2010, 12:11

Solo per la precisione storica quoto me stesso. E' un vecchio post dove si parlava dell'attività bellica sull'aeroporto di Oristano e riguarda anche gli Stuka.

Mentre in un altro thread si discute dell’apertura al traffico commerciale dell’aeroporto di Oristano, dubito che siano molti coloro i quali, anche in Sardegna, conoscono la storia di questo aeroporto. Storia militare, naturalmente, perché quella commerciale la si sta scrivendo solo in questi giorni.
L’aeroporto divenne definitivamente smilitarizzato con un decreto del 1981; fino ad allora era demanio militare anche se restò praticamente abbandonato e dimenticato dalla fine della guerra.
Ma che attività aerea ci fu nel periodo bellico? Internet fornisce solo qualche labile traccia, e così pensavo che senza fonti dirette non avrei cavato un ragno dal buco. Poi mi sono ricordato di possedere un opuscolo pubblicato in occasione di una manifestazione aerea organizzata dal locale aeroclub nel 1978 (con la partecipazione della PAN!), ed ho scoperto che la ricerca storica era stata già fatta. L’autore è il compianto giornalista di Rai 3 Sardegna, Dino Sanna Corti, che ebbi a suo tempo il piacere e l’onore di conoscere e che vorrei qui ricordare con affetto. Grande esperto ed appassionato di aviazione, fece appunto una ricerca storica sulle fonti ed il risultato fu un articolo che vado a sintetizzare di seguito.

“…..Il sistema (aeroportuale) oristanese dunque comprendeva gli aeroporti di Fenosu, Borore, Milis e l’idroscalo di Santa Giusta. Fenosu e Santa Giusta erano sorti in vista del conflitto armato contro la Francia e la Gran Bretagna per la loro vicinanza alla linea di collegamento Tolone-Biserta e a quella Gibilterra-Malta, e per la breve distanza dalla Corsica. Come gli altri 14 aeroporti e 5 idroscali dell’isola non furono mai, se non temporaneamente, sovraffollati……Nel 1941 Fenosu diventa base stabile per il 121° Gruppo Tuffatori, equipaggiati con gli Ju 87 Stuka. Loro compito è quello di avventarsi in picchiate vertiginose sulle navi britanniche e di centrarle da bassa quota con bombe da 1000 kg. In occasione delle grandi battaglie (di Mezzo Giugno, di Mezzo Agosto) la base si affolla di velivoli di ogni tipo. Giungono verso il tramonto, riforniscono e all’alba sono già in volo…..
….Nel 1943 gli avvenimenti precipitano: nel Luglio troviamo a Fenosu la 206/a e la 216/a sq. Tuffatori (con gli Ju 87) e la 65/a sq. Osservazione Aerea (con i Ro 37)…..Il 9 Luglio atterra a Fenosu, sua nuova base, anche il 15 ° Gruppo Assalto con 16 Cr 42. Resteranno fino a Settembre quando verranno trasferiti a Chilivani……
Il 17 Settembre i tedeschi occupano Fenosu. Tentano di impadronirsi degli Stuka che vi sono rimasti ma gli aviatori italiani li hanno già sabotati. Con l’arrivo degli Alleati tutti i gruppi combattenti vengono trasferiti nella penisola dove occorre incalzare i tedeschi. A Fenosu si scioglie il 65° Gruppo Osservazione Aerea e i velivoli – sono dei bimotori CA 314 – vengono trasferiti a Manduria, presso Taranto. Poi lo scalo scompare dalla carte di navigazione aerea: sopra Fenosu c’è un circoletto – che nelle successive edizioni delle mappe aeronautiche scompare – con l’indicazione “campo di fortuna”. Ai tempi della guerra d’Algeria vi atterra un Breguet Broussard con un gruppo di fuggitivi diretti in Corsica ma rimasti senza benzina. Qualche anno dopo vi cala un jet col motore in avaria: il guasto gli è accaduto lontano sul mare, ma un cuscino d’aria provvidenziale lo ha portato giusto sulla pista, ormai sconnessa dagli sterpi selvatici che ne hanno bucato il manto” .

Dunque a Fenosu operavano i celeberrimi “Stuka”. Della storia di questo straordinario aereo, dei reparti italiani che lo avevano in linea e del loro addestramento, Internet fornisce ampie notizie; quindi non aggiungo altro.
Spero che questa storia vi abbia interessato; spero soprattutto che nei miei corregionali abbia suscitato il desiderio di conoscere meglio la storia aeronautica della Sardegna e di approfondire le ricerche sui “14 aeroporti e 5 idroscali”.


Quindi deduco che lo Stuka fotografato fosse un relitto di un aereo che operava di base ad Alghero: domando: c'era un reparto volo della Luftwaffe di base?
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