Misterioso I-LINA? (Titolo accattivante)
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Re: Misterioso I-LINA? (Titolo accattivante)
Che io sappia gli ultimi Viscount AZ furono alienati nel 1971. Però molti continuarono a volare sulle compagnie charter (io ne vidi uno a Cagliari nel 1987 o 1988 che portava la squadra di Hockey di Gibilterra).
Data la mia veneranda età (come direbbe Valerio ) di aerei a pistoni ne ho "gustato" almeno tre, DC3, DC6B e CV340/440.
(Uno di questi lo vedi nella foto dell'avatar alle mie spalle, l'aeroporto è Ciampino e l'anno dovrebbe essere il 1957 o 1958)
Data la mia veneranda età (come direbbe Valerio ) di aerei a pistoni ne ho "gustato" almeno tre, DC3, DC6B e CV340/440.
(Uno di questi lo vedi nella foto dell'avatar alle mie spalle, l'aeroporto è Ciampino e l'anno dovrebbe essere il 1957 o 1958)
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Re: Misterioso I-LINA? (Titolo accattivante)
di dc-6 ho una foto da bambino insieme a mio fratello e mia sorella nello spiazzo di fronte all hangar di fiumicino area tecnica, si vede la coda di vari dc-6 parcheggiati e noi bambini.
ricordo anche i dc-6 dell aeronautica militare che si vedevano parcheggiati a ciampino verso la fine dell aeroporto andando verso i castelli.
Dei dc-6 dc-4 e cv 440 ho inoltre i ricordi di mio padre quando viaggiava per alitalia in giro per il mondo, mi ha raccontato anche di un volo ferry fatto su un dc-4 di una compagnia africana da Entebbe a Tananarive , da solo in cabina.
Forse e ripeto forse potrei aver volato su un aereo a pistoni o su un viscount dell alitalia quando ero veramente piccolo, andavamo a bari da roma ogni anno e ritorno, dovrei riuscire a trovare un orario del 66/67/6/69/70 per vedere quale aereo coprisse quella tratta.
Sardinian hai notizie di quel periodo??
ricordo anche i dc-6 dell aeronautica militare che si vedevano parcheggiati a ciampino verso la fine dell aeroporto andando verso i castelli.
Dei dc-6 dc-4 e cv 440 ho inoltre i ricordi di mio padre quando viaggiava per alitalia in giro per il mondo, mi ha raccontato anche di un volo ferry fatto su un dc-4 di una compagnia africana da Entebbe a Tananarive , da solo in cabina.
Forse e ripeto forse potrei aver volato su un aereo a pistoni o su un viscount dell alitalia quando ero veramente piccolo, andavamo a bari da roma ogni anno e ritorno, dovrei riuscire a trovare un orario del 66/67/6/69/70 per vedere quale aereo coprisse quella tratta.
Sardinian hai notizie di quel periodo??
- sardinian aviator
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Re: Misterioso I-LINA? (Titolo accattivante)
http://www.timetableimages.com/ttimages ... z65-21.jpg
Mah, come riportato in questo ottimo sito, nel 1965 Roma- Bari era operato dal Viscount. Probabilmente durò ancora un po', ma già nel 1970 doveva esserci il DC9
Mah, come riportato in questo ottimo sito, nel 1965 Roma- Bari era operato dal Viscount. Probabilmente durò ancora un po', ma già nel 1970 doveva esserci il DC9
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Re: Misterioso I-LINA? (Titolo accattivante)
ho trovato la mia anima gemella
LINO
Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura
Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.
Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura
Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.
E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.
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Re: Misterioso I-LINA? (Titolo accattivante)
Grazie Sardiniansardinian aviator ha scritto:http://www.timetableimages.com/ttimages ... z65-21.jpg
Mah, come riportato in questo ottimo sito, nel 1965 Roma- Bari era operato dal Viscount. Probabilmente durò ancora un po', ma già nel 1970 doveva esserci il DC9
visto il timetable penso proprio di aver preso almeno una volta il viscount, per quanto riguarda il dc-9 nel 1970 credo che forse dovrebbe essere entrato in servizio su tale linea più tardi.
Vado a memoria di ragazzino, nel 1970 avevo 4 anni e ricordo che fino a 6/7 anni volavo con l f27, cercavo di sedermi sempre vicino al finestrino all'altezza delle ali per poter guardare il carrello alzarsi e scendere con il naso incollato al largo oblo dell'olandese.
Se riesco a trovare in cantina un vecchio orario dell ati, quello che nelle prime pagine riportava le schede del dc 9 e dell f27 con le foto (magari) verifico
Re: Misterioso I-LINA? (Titolo accattivante)
Un altro cimelio!
Questa e' stata una grande invenzione di un genio! (si chiamava Benvenuti AD di ATI)
Dopo trenta anni qualcuno ha pensato di dare questo nome ad una casa costruttrice...
Questa e' stata una grande invenzione di un genio! (si chiamava Benvenuti AD di ATI)
Dopo trenta anni qualcuno ha pensato di dare questo nome ad una casa costruttrice...
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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Re: Misterioso I-LINA? (Titolo accattivante)
Sardiniansardinian aviator ha scritto:Che io sappia gli ultimi Viscount AZ furono alienati nel 1971. Però molti continuarono a volare sulle compagnie charter (io ne vidi uno a Cagliari nel 1987 o 1988 che portava la squadra di Hockey di Gibilterra).
Data la mia veneranda età (come direbbe Valerio ) di aerei a pistoni ne ho "gustato" almeno tre, DC3, DC6B e CV340/440.
(Uno di questi lo vedi nella foto dell'avatar alle mie spalle, l'aeroporto è Ciampino e l'anno dovrebbe essere il 1957 o 1958)
(Tartan è pure per te)
ci racconti com'era viaggiare a bordo del dc-6, comfort, rumore, vibrazioni, servizio, tipo di sedili,
mio padre mi racconta del servizio a bordo del cv 440 sui voli nazionali, della cena fantasmagorica che servivano.
- sardinian aviator
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Re: Misterioso I-LINA? (Titolo accattivante)
Oh ragazzi, andiamoci piano, non sono così vecchio da ricordare pienamente tutti questi dettagli, ero un bambino.
Comunque vediamo, il mio primo volo sul DC6 dovrebbe essere quello che dà origine a questo thread un CIA-MUC con la LAI. In seguito arriviamo al 1961, se non vado errato un Torino-Milano con AZ. Ricordo bene l'anno perché eravamo andati a torino per Italia 61. Poi un FCO-AHO probabilmente nel 63 o 64, e da ultimo un PMO-FCO penso nel 68 o 69 e forse era SAM.
I sedili erano su due file da due con corridoio centrale, del pitch non mi ricordo granché perché le mie gambette erano corte ma so solo che ci si stava comodi. Al momento della messa in moto (coordinata dal caposcalo di fronte all'aereo) dietro il motore si piazzava un operaio con un estintore pronto ad intervenire (mi dicevano per i ritorni di fiamma). L'elica cominciava a girare con un caratteristico rumore metallico finché il motore si avviava con una fumata e con il caratteristico rumore. Se non vedevi il fumo il motore non era partito, e tutti gli addetti cominciavano a preoccuparsi nonostante l'elica girasse ancora spinta dal GPU o dalle batterie. Partito il primo, l'aereo poteva fare a meno del GPU. Dentro le vibrazioni erano piuttosto forti, e le sentivi bene se appoggiavi il viso sul vetro del finestrino, che non aveva l'orribile tendina verticale rigida di oggi ma due vere tendine di stoffa che scorrevano lateralmente e si chiudevano al centro. Il decollo era molto più tranquillo di quello dei jet, non si percepiva tanta spinta. Dopo la rotazione iniziava la prima salita che si concludeva con quello che chiamavamo un vuoto d'aria, probabilmente una livellata per riacquistare velocità, poi la salita riprendeva fino alla quota di crociera. Era quello il momento più fastidioso, a voler cercare il pelo nell'uovo. Il servizio a bordo era impeccabile; su ogni volo c'era un pasto regolare, a seconda dell'ora, tutto molto lontano dagli snack ed anche dall'odierna usuale pallottola di chicken or beef avvolta nella stagnola. In prima classe c'era una vera tovaglia con vere posate e lo steward passava col vino a riempirti il bicchiere (per ragioni di età a me toccava acqua). L'aereo risentiva molto delle turbolenze, presumo per la quota più bassa, ma in aria chiara stava immobile come un treno fermo In genere le compagnie includevano nel costo del biglietto anche il trasporto via autobus riservato fino al terminal di città; quando scendevi da qual pullman con il cartello Alitalia (o ci salivi) ti sentivi un privilegiato, e tutti ti guardavano come quello che aveva appena volato, cosa non frequentissima.
Beh, grazie per avermi invitato a grattare nel fondo della memoria per tirare fuori questi ricordi
Comunque vediamo, il mio primo volo sul DC6 dovrebbe essere quello che dà origine a questo thread un CIA-MUC con la LAI. In seguito arriviamo al 1961, se non vado errato un Torino-Milano con AZ. Ricordo bene l'anno perché eravamo andati a torino per Italia 61. Poi un FCO-AHO probabilmente nel 63 o 64, e da ultimo un PMO-FCO penso nel 68 o 69 e forse era SAM.
I sedili erano su due file da due con corridoio centrale, del pitch non mi ricordo granché perché le mie gambette erano corte ma so solo che ci si stava comodi. Al momento della messa in moto (coordinata dal caposcalo di fronte all'aereo) dietro il motore si piazzava un operaio con un estintore pronto ad intervenire (mi dicevano per i ritorni di fiamma). L'elica cominciava a girare con un caratteristico rumore metallico finché il motore si avviava con una fumata e con il caratteristico rumore. Se non vedevi il fumo il motore non era partito, e tutti gli addetti cominciavano a preoccuparsi nonostante l'elica girasse ancora spinta dal GPU o dalle batterie. Partito il primo, l'aereo poteva fare a meno del GPU. Dentro le vibrazioni erano piuttosto forti, e le sentivi bene se appoggiavi il viso sul vetro del finestrino, che non aveva l'orribile tendina verticale rigida di oggi ma due vere tendine di stoffa che scorrevano lateralmente e si chiudevano al centro. Il decollo era molto più tranquillo di quello dei jet, non si percepiva tanta spinta. Dopo la rotazione iniziava la prima salita che si concludeva con quello che chiamavamo un vuoto d'aria, probabilmente una livellata per riacquistare velocità, poi la salita riprendeva fino alla quota di crociera. Era quello il momento più fastidioso, a voler cercare il pelo nell'uovo. Il servizio a bordo era impeccabile; su ogni volo c'era un pasto regolare, a seconda dell'ora, tutto molto lontano dagli snack ed anche dall'odierna usuale pallottola di chicken or beef avvolta nella stagnola. In prima classe c'era una vera tovaglia con vere posate e lo steward passava col vino a riempirti il bicchiere (per ragioni di età a me toccava acqua). L'aereo risentiva molto delle turbolenze, presumo per la quota più bassa, ma in aria chiara stava immobile come un treno fermo In genere le compagnie includevano nel costo del biglietto anche il trasporto via autobus riservato fino al terminal di città; quando scendevi da qual pullman con il cartello Alitalia (o ci salivi) ti sentivi un privilegiato, e tutti ti guardavano come quello che aveva appena volato, cosa non frequentissima.
Beh, grazie per avermi invitato a grattare nel fondo della memoria per tirare fuori questi ricordi
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
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Re: Misterioso I-LINA? (Titolo accattivante)
Grazie Sardinian per la testimonianza,
a volte provo a chiedere a mio padre ma i suoi ricordi sono un po' labili....
a volte provo a chiedere a mio padre ma i suoi ricordi sono un po' labili....