ACHTUNG - RAKETENANGRIFF! Rheinbote und Rheintochter

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Vultur
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ACHTUNG - RAKETENANGRIFF! Rheinbote und Rheintochter

Messaggio da Vultur » 7 novembre 2017, 14:53

Tra le "armi segrete" del Terzo Reich figurano i missili Rheinmetall-Borsig "Rheinbote" ("Messaggero del Reno") e "Rheintochter" ("Figlia del Reno", dal nome delle Ninfe d'Acqua di Wagner). Alcune caratteristiche di queste armi sembrano essere state ereditate da molti sistemi che sono venuti dopo, come il SA-2.
Il Rheinbote era un missile balistico a propellente solido per artiglieria. Raggiungeva i 78 Km di altezza e una velocità di 6.800 Km/h. Aveva una gittata effettiva di 160 Km (anche se in teoria poteva raggiungere i 220 Km) e portava una testata di 40 Kg. Il terzo e quarto stadio bruciavano e poi rimanevano uniti alla testata, per aumentare il peso finale del proiettile. La carica di 40 Kg era giudicata "piccola", la precisione era minima e la traiettoria finale praticamente imprevedibile, ma se lanciati a centinaia potevano "saturare" un'area abbastanza vasta. Come accadde nell'attacco missilistico germanico al porto di Anversa nel novembre 1944, dove vennero usati più di 200 Rheinbote, con risultati "poco soddisfacenti".
Il Rheintochter, la "Figlia del Reno", è un missile terra-aria. Guida: a "funkimpulse", cioè a impulso radio mediante joystick da parte dell'operatore. Il sistema di guida “Terra del Reno” aveva due radar che tracciavano il bersaglio e il missile e, mediante un processore Siemens, i dati venivano processati e presentati all'operatore, che guidava manualmente il missile su uno schermo, usando una frequenza sui 120 MHz. Il disturbo radar ECM era contemplato: uno dei due radar aveva associato un dispositivo di puntamento ottico, tramite il quale l'operatore bypassava i disturbi elettronici nemici e acquisiva otticamente il bersaglio guidandoci sopra il missile. Il Rheintochter R-1 era un missile a propellente solido a due stadi. Il propellente solido offre il vantaggio di essere disponibile immediatamente senza rifornimenti e di non avere strutture a contatto con pericolosissimi propellenti corrosivi. Il primo stadio era uno starter-acceleratore contenente 245 chili di polvere diglicolica e dotato di quattro ali. In 0,6 secondi dava una spinta di 38.000 Kgf, mentre il missile raggiungeva i 300 metri al secondo, velocità alla quale i perni che lo univano al secondo stadio bruciavano (se ho ben capito) e il primo stadio si staccava, liberando il secondo stadio. Il secondo stadio, sempre a propellente solido, era la parte radioguidata del missile. Esso aveva un motore costituito da 220 Kg di polvere diglicolica e dava una spinta pari a 4.100 Kgf, portava sei ali più quattro alette canard mobili in compensato sul muso. Delle sei ali, un paio trasportava alle estremità un razzo tracciante al magnesio (per l'operatore del missile), un altro paio trasportava le antenne radio e l'ultimo paio aveva gli alettoni direzionali. Il secondo stadio accelerava fino a circa 500 m/s, trasportava un ricevitore - amplificatore radio, gli organi direzionali, la spoletta radio di prossimità e la testata di guerra. Questa testata era situata in coda al secondo stadio (tra gli ugelli), conteneva 22,6 Kg di esplosivo ad alto potenziale con 3.000 schegge a frammentazione e incendiarie. La spoletta di prossimità "Kranikh" (Gru) usava impulsi radio che rimbalzavano sul bersaglio, quindi non necessitava il contatto diretto. Il Rheintochter R-1 aveva un’altitudine massima di 6.000 m e un raggio di 12 Km. Queste caratteristiche non lo rendevano del tutto soddisfacente, per cui vennero studiate altre due versioni: la R3-P, ancora a propellente solido e la R-3F, con acceleratori a propellente liquido. La R3-F fu la più sviluppata. In pratica usava il secondo stadio del Rheintochter base, con due acceleratori a propellente solido applicati sui fianchi del missile. Gli acceleratori facevano alzare il missile da terra e avevano dei bulloni sensibili al calore; quando questi bulloni fondevano liberavano un aerofreno che, aprendosi, provocava il distacco all’indietro dell’acceleratore. Il nuovo motore del secondo stadio dell’R3-F utilizzava una miscela di 335 chili di acido nitrico unito a 88 chili di Visol (il Visol mi risulta essere in realtà una famiglia di propellenti tedeschi per razzi), o a una quantità equivalente di Tonka-250 (polvere di alluminio?). Questo motore era rifornito dei suoi componenti prima del lancio, a partire da una bombola a 250 atmosfere, portate a 20 nel missile. Il razzo dava 2.170 Kgf durante i primi 10 secondi, per poi passare a 1.850 Kgf. Questa versione poteva raggiungere il 12 Km di altitudine, con un raggio di 20-25 Km.
Un vantaggio di questo missile era che, nonostante il suo ingombro, dovuto alle ali, poteva essere usato da rampe mobili, quindi difficilmente individuabili. Venne progettata la sua installazione su mezzi fuoristrada e panzer, non ultima la configurazione a uno o due missili sul mostruoso panzer serie E-100, una versione del quale avrebbe dovuto trasportare anche i radar del sistema di guida dei missili.

http://www.telenir.net/transport_i_avia ... _06/p5.php

https://en.wikipedia.org/wiki/Rheinbote

Per lo schema qui sotto, la traduzione dovrebbe essere la seguente:

1. The steering wings 2. The rudder cars 3. The control equipment 4. The aileron's rudder machine 5. The aileron control rope 6. The second stage propulsion stage 7. The second stage engine 2. The 8. Boiler part 9. The stator accelerator 10. The aerator 11. The control system antenna
Allegati
pic_33.jpg
1944_Rheintochter_1_auf_Startrampe_anagoria.JPG
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