Šturmovik

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Vultur
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Šturmovik

Messaggio da Vultur » 22 marzo 2018, 21:23

A Zhukovsky decolla l'Il-2 19 rosso. Come lo Sturmovik con il mozzo azzurro del 2011, anche questo aereo è stato restaurato a Novosibirsk, con l'aiuto della Ilyushin e di più di un appassionato.
Da quel che ho capito, l'aereo apparteneva a un 46° reggimento d'assalto, inquadrato nell'aviazione della Flotta Nord. Il 25 novembre del 1943, sedici Il-2 del reggimento, protetti dalla loro scorta, parteciparono a un massiccio attacco all'aeroporto di Luostari, in mani germaniche. L'equipaggio del 19 rosso era costituito dal giovane Valentin Skopintsev, pilota alla sua seconda missione di guerra, accompagnato dal suo osservatore-mitragliere Vladimir Humenniy, alla sua terza missione. Quasi subito nel cielo comparvero i caccia tedeschi. Venticinque Me-109 attaccarono il gruppo di Skopintsev, venendo ingaggiati dai caccia di scorta sovietici. Ebbe inizio una lotta all'ultimo sangue. I caccia sovietici riuscirono in qualche modo a tenere lontani i germanici dagli Il-2 quel tanto che bastò a che essi portassero a buon fine il loro attacco, in mezzo a una contraerea martellante. In quella missione, il gruppo di Skopintsev riuscì a distruggere 23 aerei nemici (13 in aria, 10 a terra) e 6 postazioni della FlaK germanica. Vennero inoltre osservate 26 esplosioni secondarie. Fu a quel punto che un 109 riuscì a superare la scorta sovietica e a colpire l'Il-2 di Skopintsev e Humenniy, già sforacchiato dalla contraerea. Fortunatamente il caccia nemico non riuscì a portare a termine la sua opera e lo Sturmovik riuscì a trascinarsi, pur pesantemente danneggiato, fin quasi alla sua base, Vaenga-2, oggi Severomorsk-2. Giunto in prossimità della pista però, Skopintsev trasse le sue conclusioni: i piani di coda non rispondevano, il motore non ce la faceva più e il carrello non ne voleva sapere di uscire. Così, i due piloti sovietici si decisero a un atterraggio d'emergenza sul ghiaccio del lago Krivoy, subito a sud della pista di Vaenga-2. L'aereo colpì duro sul ventre, scivolando poi sul ghiaccio, fino ad arrestare la sua corsa in prossimità della riva nord del lago. Non ci furono incendi. Quell'anno, a novembre, il ghiaccio era più sottile del solito e iniziò a spezzarsi sotto le quattro tonnellate dell'aereo. Skopintsev saltò fuori velocemente, accorgendosi però che Humenniy era svenuto. Non senza difficoltà, il pilota dell'Il-2 riuscì a liberare il compagno dall'angusto abitacolo posteriore e a trascinarlo fino a riva. Appena in tempo: un attimo dopo, il ghiaccio si frantumò del tutto e l'aereo venne inghiottito dalle acque del lago. Quel giorno, 6 Il-2 e 5 caccia di scorta non fecero ritorno.
Da quel che ho capito, l'Il-2 è stato recuperato nel 2012 (dovrebbe essere lo stesso aereo dell'articolo sulla Komsomolskaya Pravda). Ad assistere all'operazione c'era anche la figlia del pilota. Molte parti dell'aereo non sono quelle originarie, ma il motore si.

https://www.murmansk.kp.ru/daily/25903.4/2860379/

https://bloger51.com/2012/06/32980

https://yuripasholok.livejournal.com/9018811.html

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