All'andata l'imbarco era previsto per le 13,30 (la partenza alle 13,45 già spostata alle 14,00 e l'arrivo previsto alle 15,45), ma il velivolo è arrivato con quasi un'ora di ritardo (l'ho visto atterrare dalle vertate del gate), sicché ci siamo imbarcati verso le 15, con discreta perdita di tempo anche per l'indisciplina di molti passeggeri che avevano sistemato da cani il loro bagaglio a mano, e di quelli che avevano un posto a numerazione bassa ma erano saliti da dietro, dovendo così percorrere tutta la cabina 'controcorrente'; poi (credo a causa delle particolari condizioni del vento in quel momento, o almeno cos' m'é sembrato abbia detto il comandante; io non capirò mai quello che dicono dai diffusori in cabina, qualunque lingua parlino, italiano incluso: sembra che facciano fare a tutti -piloti e crew- un periodo da speakers a Teleradio Stereo! - i romani magari sanno di cosa parlo: un'emittente privata dove gli speakers biascicano, più che parlare) abbiamo atteso altri 45 minuti per il decollo vero e proprio. Accompagnato dall'applauso dei passeggeri (sembrava di stare tra una scolaresca di meridionali in gita sul torpedone). Nulla da dire sul volo: il 737 800 W della "compagnia madre" Travel Service (vedi foto sotto) era ovviamente nuovo di pacca; il previsto "brunch" servito consisteva in uno striminzito panino incellofanato come faceva mia nonna quando mi preparava la merenda per la scuola, più una bibita a scelta. Abbiamo atterrato in una freddissima Praga alle 17,05 circa, quand'era già buio. Altro applauso, scoccato quando il pilota non aveva ancora azionato i reverse.
Al ritorno altra storia: sotto una fitta nevicata che nella notte aveva imbiancato tutto (vedi foto), ci siamo imbarcati su uno dei due 737 500 in livrea Smart Wings con circa mezz'ora di ritardo sulle 10,35 previste, anche se il velivolo era già pronto allo slot (si dice slot?). Dopo non poco ci hanno fatto spostare con tutto l'aereo in una piazzola di sosta in attesa dell'aggeggio che ha sghiacciato le nostre ali (e quelle del vicino 737 Csa che si vede nelle foto sotto), dopodiché... l'aeroporto è stato chiuso per circa mezz'ora in attesa dello 'sghiacciamento' delle piste. Siamo rimasti quasi due ore seduti nell'aereo a motori spenti in attesa dell'autorizzazione al decollo, che è avvenuto alle 12,55 circa (atterraggio a Fco ore 14,25 ca). Da segnalare una forte turbolenza di pochi minuti mentre sorvolavamo l'Argentario e il lago di Bolsena: a me piace volare, ma confesso che in quegli attimi mi sono un tantinello preoccupato. E non devo essere stato il solo, visto che appena messe le ruote a terra, il comandante è stato applaudito da tutti i passeggeri. Da segnalare, a parte la turbolenza, le tre hostess cèche, carine, bionde e sorridenti in ogni circostanza.
Leggo dalla rivista di bordo della flotta di Travel Service - Smart Wings: un 767 - 300 ER, quindici 737 800W, un A320 e i due 'vecchi' 737 500, più un Cessna 680. Ma ho visto anche un'anticipazione grafica di -almeno- un 787-8 di cui però nel testo non si fa cenno, in livrea Travel Service.
Approfitto del report per fare qualche domanda a voi che la sapete lunga: a me è parsa strana la chiusura dell'aeroporto in una città dove d'inverno -suppongo- nevica sempre: non erano pronti o è una prassi e si fa di tanto in tanto quando la neve si accumula anche dove sono ben attrezzati? Poi: l'impianto antighiaccio del velivolo (dei liners) viene usato solo in volo e per questo s'é dovuto attendere il macchinario apposito della società che gestisce l'aeroporto? Infine: non è la prima volta che vedo le hostess, appena terminate le operazioni d'imbarco, farsi tutta la carlinga con una macchinetta che sembra un contatore a scatto (azionato col pollice come un cronometro) per contare i passeggeri: ma non si fa prima a contare eventuali sedili vuoti conoscendo la capienza del velivolo?
, e la mia curiosità è rimasta insoddisfatta...
