Passiamo da Bulls, piccola cittadina, dove la stazione di polizia si presenta così

A proposito di polizia, proprio a Bulls pago la multa e scopro, chiacchierando con l’impiegata in banca (qui la fila in banca significa trovare mezza persona in attesa

Giungiamo a Wellington nel primo pomeriggio e la capitale si presenta come viene scherzosamente soprannominata da queste parti: Windington!!!! a causa dei freddi venti antartici che soffiano incuneandosi nello stretto di Cook che separa l’isola del Nord dall’isola del Sud. Il vento è talmente forte che l’ombrello non si può tenere aperto, la pioggia penetra fin dentro le ossa e non si può evitare di bagnarsi da capo a piedi. Le colline che sovrastano la città sono coperte da uno strato spesso di nubi nere….. insomma vediamo poco e male della città. Nemmeno a parlarne di fare foto o filmati. L’unica foto è quella alla storica funicolare

Con un clima del genere è impossibile camminare, quindi ci rifugiamo prima in un negozio di elettronica e poi in una libreria. Ecco cosa ho trovato

L’indomani, giorno di Natale, lo passiamo invece navigando. Con questa barchetta


lasciamo la Nuova Zelanda del Nord per raggiungere la Nuova Zelanda del Sud. Tre ore di navigazione lungo lo stretto di Cook

tra le innumerevoli isolette dell’isola del Sud

e il fantastico fiordo che porta verso Picton

Sbarchiamo a Picton, noleggiamo un’altra auto, e visto che è Natale facciamo una foto all’albero!!!

La nostra destinazione è Nelson, cittadina situata a nord-est dell’isola del Sud. Optiamo per una strada panoramica… 30 km che il nostro stomaco ricorda ancora (pur essendo digiuni).
Altro leit motiv della Nuova Zelanda sono le enormi distese verdi ricoperte da…. pecore, a migliaia, e mucche di varie razze

Quando ritorniamo su una strada più umana ci rendiamo conto che siamo a pomeriggio inoltrato e siamo digiuni… ma si può trovare un posto dove mangiare il giorno di Natale in un posto abbastanza sperduto? No! E per la cena non va meglio (sembra di capire che qui la cena del giorno di Natale abbia la stessa importanza che da noi ha il pranzo o la cena della vigilia), l’unica possibilità è cenare in camera in albergo scegliendo dal menu natalizio!
Prima di cena, facciamo un giro per la cittadina di Nelson


La cattedrale anglicana di Nelson. Visto che è Natale metto almeno un piede in una chiesa anche se protestante.

Il pezzo forte all’intero, oltre all’albero di Natale (in chiesa!), è l’inginocchiatoio usato da Sua Maestà britannica la Regina Elisabetta II nel 1982 in occasione di una visita alla città!!!!!! Mah!
Mi colpisce questa foto. Non è una rock-star locale, ma ….

il vescovo di Nelson!!!!!!
L’indomani mattina, S. Stefano (o Boxing Day nei Paesi del Commonwealth), percorriamo circa una settantina di km per raggiungere la baia di Kaiteriteri, la porta d’ingresso per l’Abel Tasman National Park raggiungibile solo via mare o via aria. Staremo qui, totalmente sperduti nella foresta, per 2 giorni.
Un tratto di mare lo percorriamo con una barca a vela, esperienza fantastica. Ecco alcune immagini





Sbarchiamo su una baia dove oltre alla sabbia e al mare non c’è niente! Speriamo che il nostro acqua-taxi ci venga a prendere!!!!

Alloggiamo in un lodge completamente immerso nella foresta a pochi passi dalla fantastica Awaroa Bay. Il turismo sostenibile e il rispetto dell’ambiente sono la regola qui. Si mangia pane fatto in casa e prodotti dell’orto.

Questa è l’Awaroa Bay.


E questo il nostro lodge

La bassa marea crea una finestra temporale di circa 2 ore (una specie di slot!!!) per poter raggiungere l’altra riva a piedi


Terremoti e vulcani sono comuni qui in Nuova Zelanda e non ci esimiamo dal provarne l’ebbrezza. La sveglia del mattino, infatti, ce la da un terremoto che fa tremare distintamente la nostra palafitta di legno. Niente di grave, ma è l’argomento del giorno tra gli ospiti del lodge!
Lasciamo questo paradiso con una traversata di circa 2 ore (ma dove eravamo finiti!?!?!!?) a bordo di un acqua-taxi molto simile a questo

Vagamente storditi e con le articolazioni a pezzi (i motoscafi non hanno ammortizzatori!!!!), sbarchiamo, riprendiamo l’auto e ci facciamo altri 300-350 km in direzione Kaikoura. Buona parte del percorso è sulla costa orientale dell’isola del Sud.

Kaikoura ospita varie colonie di foche e leoni marini. Attrattiva principale della cittadina è il passaggio delle balene. La particolare posizione in cui sorge fa si che davanti alle sue coste e per 365 giorni all’anno le balene trovino l’ambiente naturale per vivere e cibarsi. Peccato che non avendo prenotato un’escursione in barca o in aereo per tempo non possiamo vedere le balene!
L’indomani proseguiamo verso sud con destinazione il piccolo borgo di Fairlie. Circa a metà strada dei 400 km di oggi passiamo per Christchurch, la principale città della Nuova Zelanda del Sud, nonché terza città del Paese. Una breve sosta è necessaria.
Il simbolo di Christchurch

La cattedrale

interni inusuali per le chiese cattoliche, ma questa è anglicana!

Arco monumentale, notate niente di strano?

Ma sì, una delle iscrizioni ai lati dell’arco reca la scritta “Gallipoli”, chissà perché? Ci sarà un gemellaggio con la cittadina pugliese? Boh!
La meta di oggi è il piccolo borgo di Fairlie, ben 723 abitanti, pecore escluse! Ci aspetta una gentilissima coppia di neozelandesi (anche se lui è sudafricano trapiantato, mentre lei è di Dunedin) che ci ospita per una notte nella loro fattoria. Un’esperienza meravigliosa, ceniamo con loro, parliamo un po’ e facciamo un giro tra gli animali accompagnati da questi due giocherelloni

Che sensazione toccare la lana di questi Angora… sembra ti prendere in mano un maglione!!!

Pecore

Una fantastica cavalla (usano il pronome “she” per riferirsi a lei, chiedo il perché e mi spiegano che tutti gli animali della fattoria sono considerati come animali domestici “pets” a seguito di un’apposita dichiarazione dei proprietari. Praticamente è stata cambiata la “destinazione d’uso” da allevamento a “animali da cortile”)

e il suo pony

Anche questi meravigliosi esemplari di mucca scozzese rientrano nei “pets”…..

(continua….)