Parigi, il "viaggio del disagio"
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Parigi, il "viaggio del disagio"
Parlavamo di questo viaggio da almeno due anni. Mia suocera non era mai stata in aereo. A dire il vero non si è praticamente mai mossa di casa negli ultimi 40 anni.
Visto che eravamo nella situazione "o adesso o mai più", abbiamo deciso di partire. La comitiva era così confezionata:
- il sottoscritto (normodotato)
- mia moglie (incinta di 5 mesi, con le conseguenze che questo comporta)
- nostra figlia (18 mesi)
- mia suocera (che vista l'esperienza del mondo che ha, era come avere un'altra bambina di 18 mesi, ma senza passeggino a cui legarla)
Si vola Lufthansa italia MXP-CDG. A Malpensa la bimba, che si esalta ogni volta che vede un aereo, si incolla alle vetrate esaltatissima gridando "Aeio! Aeio!", fa amicizia con un bimbo un po' più grande e lo trascina a vedere gli aerei.
Imbarchiamo i bagagli, leghiamo la pupa sul passeggino e passiamo i controlli di sicurezza. Io passo con la bimba in spalla mentre gli operatori e gli altri passeggeri fanno di tutto per agevolarci il passaggio. Mia moglie mostra il certificato medico, ma non lo leggono nemmeno e passano alla perquisizione manuale per evitare il metal detector. Il tutto si svolge in una atmosfera di estrema rilassatezza e tranquillità: i controlli sono severi, ma nessuno si sente sospettato "a prescindere".
Saliamo in aereo, stressiamo gli A/V dicendogli tipo 15 volte che avevamo un passeggino (alla 15ª volta credo che uno abbia alzato gli occhi al cielo), ci sediamo ai nostri posti e la bimba comincia ovviamente a trafficare con tutto il trafficabile (tavolinetto, giornali, depliant, istruzioni di sicurezza...). Taxi lunghissimo con mia personale tentazione di andare in cabina e minacciare i piloti "o vi mettete in corsia di sorpasso o vi porto la bambina qui".
Volo bellissimo: cielo terso, fantastico panorama sulle alpi, panino al limite del commestibile. La bimba nel frattempo aveva imparato come slacciarsi la cintura e saltellava allegramente tra le gambe di mia suocera sul finestrino e le mie sul corridoio.
Atterriamo a CDG dopo spettacolare vista su Parigi.
Dopo un viaggio-odissea in RER verso l'albergo (credo che un tizio si sia buttato sui binari... 40 minuti di ritardo) posiamo le masserizie risaliamo in metro e andiamo a Trocadero per la più bella vista sulla Tour Eiffel. Mia suocera sconvolta dal numero di persone, la bimba contentissima. Come tutti i bimbi, quando impara a far qualcosa, vuole fare solo quello... e due giorni prima aveva imparato a fare le scale. Quindi ci facciamo tutta la scalinata del Trocadero.
Il secondo giorno ci facciamo Versailles. Prima i giardini e poi il castello. Si salgono le scale con la bimba che sale "in gattoni" e torme di giapponesi che la fotografano. Si scendono le scale con la bimba che scende "in culoni" con torme di giapponesi che la fotografano.
Alla sera, facciamo in tempo ad entrare al Louvre e dare un'occhiata alla Gioconda. E poi andiamo a cena all'Hard-Rock Café dove la bimba si diverte un mondo a ballare e a tentare si staccare dalla parete un disco d'oro di Elvis.
Il terzo giorno si comincia con la Sainte-Chapelle e Notre Dame per poi proseguire verso Montmartre. Alla vista della scalinata la bimba comincia a tirarmi, ma siccome non sono ancora così pazzo la costringo a salire sulla funicolare. Però al ritorno le concedo qualche scalino...
Andiamo poi a Place Vendome, da Cartier, per aquistare un anello (su commissione). Appena entriamo vestiti da turisti ci guardano MALISSIMO: io in sandali, poi, gli faccio quasi ribrezzo...
L'ultimo giorno ci facciamo una passeggiata sugli Champs Elisée e poi torniamo al CDG.
Io e la bimba ci spariamo un paio di volte i lunghissimi tapis e poi passiamo ai controlli. Si capisce subito che non siamo in Italia. Gli addetti sono serissimi, nessuno ci agevola. La bimba non può passare in braccio a me, per cui mettiamo mia suocera olte il varco che la chiama. Mia moglie tira fuori il certificato, lo leggono, e ci dicono chiaro e tondo che le regole sono uguali per tutti, quindi anche lei sotto il metal detector... possibilmente con un po' di fretta perchè c'è gente che aspetta.
Mangiamo qualcosa, facciamo vedere qualche aereo in decollo alla bimba e saliamo sull'aereo.
Sembra di entrare in una bolla. Fuori: il casino del CDG, dentro, la tranquillità. A/V gentilissimi, pilota che saluta la bimba, passeggero italiano gentile che fa cambio posto per lasciarmi vicino a mia moglie (pirla l'addetto al check-in che mi ha messo una fila dietro).
Volo meno tranquillo di quello d'andata perchè c'è stato UN sobbalzo sopra le Alpi
Atterriamo a MXP e passiamo davanti al posteggio. La bimba vede gli aerei e ci stupisce: "Uno! Dui! Tei! TANTI!!"
Visto che eravamo nella situazione "o adesso o mai più", abbiamo deciso di partire. La comitiva era così confezionata:
- il sottoscritto (normodotato)
- mia moglie (incinta di 5 mesi, con le conseguenze che questo comporta)
- nostra figlia (18 mesi)
- mia suocera (che vista l'esperienza del mondo che ha, era come avere un'altra bambina di 18 mesi, ma senza passeggino a cui legarla)
Si vola Lufthansa italia MXP-CDG. A Malpensa la bimba, che si esalta ogni volta che vede un aereo, si incolla alle vetrate esaltatissima gridando "Aeio! Aeio!", fa amicizia con un bimbo un po' più grande e lo trascina a vedere gli aerei.
Imbarchiamo i bagagli, leghiamo la pupa sul passeggino e passiamo i controlli di sicurezza. Io passo con la bimba in spalla mentre gli operatori e gli altri passeggeri fanno di tutto per agevolarci il passaggio. Mia moglie mostra il certificato medico, ma non lo leggono nemmeno e passano alla perquisizione manuale per evitare il metal detector. Il tutto si svolge in una atmosfera di estrema rilassatezza e tranquillità: i controlli sono severi, ma nessuno si sente sospettato "a prescindere".
Saliamo in aereo, stressiamo gli A/V dicendogli tipo 15 volte che avevamo un passeggino (alla 15ª volta credo che uno abbia alzato gli occhi al cielo), ci sediamo ai nostri posti e la bimba comincia ovviamente a trafficare con tutto il trafficabile (tavolinetto, giornali, depliant, istruzioni di sicurezza...). Taxi lunghissimo con mia personale tentazione di andare in cabina e minacciare i piloti "o vi mettete in corsia di sorpasso o vi porto la bambina qui".
Volo bellissimo: cielo terso, fantastico panorama sulle alpi, panino al limite del commestibile. La bimba nel frattempo aveva imparato come slacciarsi la cintura e saltellava allegramente tra le gambe di mia suocera sul finestrino e le mie sul corridoio.
Atterriamo a CDG dopo spettacolare vista su Parigi.
Dopo un viaggio-odissea in RER verso l'albergo (credo che un tizio si sia buttato sui binari... 40 minuti di ritardo) posiamo le masserizie risaliamo in metro e andiamo a Trocadero per la più bella vista sulla Tour Eiffel. Mia suocera sconvolta dal numero di persone, la bimba contentissima. Come tutti i bimbi, quando impara a far qualcosa, vuole fare solo quello... e due giorni prima aveva imparato a fare le scale. Quindi ci facciamo tutta la scalinata del Trocadero.
Il secondo giorno ci facciamo Versailles. Prima i giardini e poi il castello. Si salgono le scale con la bimba che sale "in gattoni" e torme di giapponesi che la fotografano. Si scendono le scale con la bimba che scende "in culoni" con torme di giapponesi che la fotografano.
Alla sera, facciamo in tempo ad entrare al Louvre e dare un'occhiata alla Gioconda. E poi andiamo a cena all'Hard-Rock Café dove la bimba si diverte un mondo a ballare e a tentare si staccare dalla parete un disco d'oro di Elvis.
Il terzo giorno si comincia con la Sainte-Chapelle e Notre Dame per poi proseguire verso Montmartre. Alla vista della scalinata la bimba comincia a tirarmi, ma siccome non sono ancora così pazzo la costringo a salire sulla funicolare. Però al ritorno le concedo qualche scalino...
Andiamo poi a Place Vendome, da Cartier, per aquistare un anello (su commissione). Appena entriamo vestiti da turisti ci guardano MALISSIMO: io in sandali, poi, gli faccio quasi ribrezzo...
L'ultimo giorno ci facciamo una passeggiata sugli Champs Elisée e poi torniamo al CDG.
Io e la bimba ci spariamo un paio di volte i lunghissimi tapis e poi passiamo ai controlli. Si capisce subito che non siamo in Italia. Gli addetti sono serissimi, nessuno ci agevola. La bimba non può passare in braccio a me, per cui mettiamo mia suocera olte il varco che la chiama. Mia moglie tira fuori il certificato, lo leggono, e ci dicono chiaro e tondo che le regole sono uguali per tutti, quindi anche lei sotto il metal detector... possibilmente con un po' di fretta perchè c'è gente che aspetta.
Mangiamo qualcosa, facciamo vedere qualche aereo in decollo alla bimba e saliamo sull'aereo.
Sembra di entrare in una bolla. Fuori: il casino del CDG, dentro, la tranquillità. A/V gentilissimi, pilota che saluta la bimba, passeggero italiano gentile che fa cambio posto per lasciarmi vicino a mia moglie (pirla l'addetto al check-in che mi ha messo una fila dietro).
Volo meno tranquillo di quello d'andata perchè c'è stato UN sobbalzo sopra le Alpi
Atterriamo a MXP e passiamo davanti al posteggio. La bimba vede gli aerei e ci stupisce: "Uno! Dui! Tei! TANTI!!"
Chuck Norris understands the ending of 2001: a space odyssey
Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
Perché hai titolato "viaggio del disagio"? non mi sembra che abbia vissuto disagi, piuttosto direi "viaggio bimbocentrico".. che è sempre meglio di "viaggio suceracentrico" non credi??
N176CM
n176cm AT md80.it
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Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
beh con la suocera a seguito come lo vuoi chiamá.......N176CM ha scritto:Perché hai titolato "viaggio del disagio"? non mi sembra che abbia vissuto disagi, piuttosto direi "viaggio bimbocentrico".. che è sempre meglio di "viaggio suceracentrico" non credi??
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
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Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
Appunto, dove sta il disagio? La bimba ha fatto il suo mestiere di bimba (ecchè non ce lo sapevi?). La suocera mi pare non abbia disturbato anzi forse vi ha dato una grossa mano. I servizi di sicurezza al CDG? Boh, mi sembrano nella norma. Certo per gli italians sentirsi dire che la legge è uguale per tutti fa un certo effetto, ma tutto sommato tutto sommato tutto sto disagio non lo vedo.
....ma non è che la suocera pretendeva di dormire in camera con voi?
....ma non è che la suocera pretendeva di dormire in camera con voi?
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
In effettiFAS ha scritto: beh con la suocera a seguito come lo vuoi chiamá.......
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Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
La suocera HA dormito con noi!sardinian aviator ha scritto:....ma non è che la suocera pretendeva di dormire in camera con voi?
"Viaggio del disagio" perchè eravamo disagiati . Una donna incinta, una bambina e una signora che sembrava sperduta.
Fidatevi, eravamo disagiati
Poi, naturalmente, era ironico. Ci siamo divertiti un mondo, tra mia suocera che era emozionata come una bambina davanti ad ogni esperienza nuova (e lo erano praticamente tutte), mia moglie che doveva andare in bagno ogni 5 minuti e la bimba che scorrazzava in giro e faceva "ciao" a tutti i passanti.
Haha, no io sono uno troppo ligio alle regole, non mi stupisce il concetto. Mi stupisce il fatto che a precisa richiesta di controllo manuale in due aeroporti (Malpensa T1 e T2, El Prat) non abbiano battuto ciglio mentre al CDG si siano proprio rifiutati anche davanti ad un certificato medico.sardinian aviator ha scritto:Certo per gli italians sentirsi dire che la legge è uguale per tutti fa un certo effetto
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Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
Haha, no io sono uno troppo ligio alle regole, non mi stupisce il concetto. Mi stupisce il fatto che a precisa richiesta di controllo manuale in due aeroporti (Malpensa T1 e T2, El Prat) non abbiano battuto ciglio mentre al CDG si siano proprio rifiutati anche davanti ad un certificato medico.
Allora sono andato a guardarmi la normativa europea (Reg UE 185/2010) che al punto 4.1.1.7 recita:
"Le autorità competenti possono specificare categorie di passeggeri che per ragioni oggettive devono essere sottoposte a speciali procedure di controllo o che possono essere dispensate dal controllo (screening). La Commissione (europea, NdT) viene informata inmerito alle categorie stabilite."
In Italia la norma dice che " Il personale preposto ai controlli di sicurezza deve assicurarsi che i passeggeri, i quali a causa delle proprie condizioni fisiche non possono essere sottoposti ai normali controlli, non trasportino armi ecc..."
Essendo il controllo manuale uno dei possibili controlli previsti, l'addetto italiano ha ritenuto (non so se di sua iniziativa o per disposizioni superiori) che le donne incinte rientrano in questa categoria.
Allo stesso modo, quello francese non lo ha ritenuto, anche qui non si sa se perchè poco professionale lui o per disposizioni superiori (vedi sopra).
Al CDG forse avreste dovuto richiedere l'intervento della polizia o del medico di aeroporto.
Ma non mi preoccuperei troppo delle conseguenze dell'attraversamento di un metal detector: c'è gente che ci passa trenta volte al giorno
...alle donne a volte cresce la barba, ma non è niente
Allora sono andato a guardarmi la normativa europea (Reg UE 185/2010) che al punto 4.1.1.7 recita:
"Le autorità competenti possono specificare categorie di passeggeri che per ragioni oggettive devono essere sottoposte a speciali procedure di controllo o che possono essere dispensate dal controllo (screening). La Commissione (europea, NdT) viene informata inmerito alle categorie stabilite."
In Italia la norma dice che " Il personale preposto ai controlli di sicurezza deve assicurarsi che i passeggeri, i quali a causa delle proprie condizioni fisiche non possono essere sottoposti ai normali controlli, non trasportino armi ecc..."
Essendo il controllo manuale uno dei possibili controlli previsti, l'addetto italiano ha ritenuto (non so se di sua iniziativa o per disposizioni superiori) che le donne incinte rientrano in questa categoria.
Allo stesso modo, quello francese non lo ha ritenuto, anche qui non si sa se perchè poco professionale lui o per disposizioni superiori (vedi sopra).
Al CDG forse avreste dovuto richiedere l'intervento della polizia o del medico di aeroporto.
Ma non mi preoccuperei troppo delle conseguenze dell'attraversamento di un metal detector: c'è gente che ci passa trenta volte al giorno
...alle donne a volte cresce la barba, ma non è niente
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
Questa affermazione ci stà proprio .....FAS ha scritto:beh con la suocera a seguito come lo vuoi chiamá.......N176CM ha scritto:Perché hai titolato "viaggio del disagio"? non mi sembra che abbia vissuto disagi, piuttosto direi "viaggio bimbocentrico".. che è sempre meglio di "viaggio suceracentrico" non credi??
Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
lo scorso dicembre siamo stati a londra volando ryan . quello si che fu un disagio , su e giù per il london tube con passeggino e bimbo , da spararsi ...per il resto grandissima esperienza .
Argo riconobbe Ulisse, Penelope no.
Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
Grazie per aver condiviso il report (a parte i vostri disagi che possono sempre capitare, a me solitamente il primo e l'ultimo giorno ma a Parigi e in altri posti ne ho fatte e viste tante ), spero di tornare a Parigi presto..non sò se tra novembre e dicembre ma il prossimo anno spero proprio di farcelaspaceodissey ha scritto:La suocera HA dormito con noi!sardinian aviator ha scritto:....ma non è che la suocera pretendeva di dormire in camera con voi?
"Viaggio del disagio" perchè eravamo disagiati . Una donna incinta, una bambina e una signora che sembrava sperduta.
Fidatevi, eravamo disagiati
Poi, naturalmente, era ironico. Ci siamo divertiti un mondo, tra mia suocera che era emozionata come una bambina davanti ad ogni esperienza nuova (e lo erano praticamente tutte), mia moglie che doveva andare in bagno ogni 5 minuti e la bimba che scorrazzava in giro e faceva "ciao" a tutti i passanti.
Haha, no io sono uno troppo ligio alle regole, non mi stupisce il concetto. Mi stupisce il fatto che a precisa richiesta di controllo manuale in due aeroporti (Malpensa T1 e T2, El Prat) non abbiano battuto ciglio mentre al CDG si siano proprio rifiutati anche davanti ad un certificato medico.sardinian aviator ha scritto:Certo per gli italians sentirsi dire che la legge è uguale per tutti fa un certo effetto
- spaceodissey
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Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
Infatti non mi preoccupo delle conseguenze. Se fossi stato preoccupato avrei effettivamente chiamato un medico. Quello che mi ha fatto irritare è l'atteggiamento di sufficienza e di disattenzione dei due addetti. Più che ligi ad un "le regole sono uguali per tutti" sembravano non aver voglia di fare una perquisizione manuale.sardinian aviator ha scritto:Al CDG forse avreste dovuto richiedere l'intervento della polizia o del medico di aeroporto.
Ma non mi preoccuperei troppo delle conseguenze dell'attraversamento di un metal detector: c'è gente che ci passa trenta volte al giorno
Visto che stiamo chiacchierando, mi dilungo.
Mentre un tizio diceva a mia moglie che le regole erano uguali per tutti, io ero praticamente già sotto al varco con la bimba in braccio, "tizia 1" mi ferma e mi dice che se sa camminare la bimba deve passare da sola. Al di là del varco c'era "tizia 2" che ha alzato gli occhi al cielo palesemente scocciata dalla frase della collega e mi ha fatto segno di passare.
Capito che quelli fuori dai varchi per una ragione a me sconosciuta -visto che non c'erano code- avevano fretta, sono tornato indietro, l'ho guardata, ho sorriso e ho messo la bambina a terra. Poi sono passato dal varco, dicendo alla bimba di restare ferma. Una volta dall'altra parte, sempre con calma, mi sono girato e ho chiamato la bimba, mentre "tizia 1" mi guardava in cagnesco e "tizia 2" rideva. Per completare la sceneggiata, "tizia 2" ha fatto segno alla bimba di avvicinarsi e le ha passato attorno il metal detector -quello manuale-, per scherzare.
Figurati: donna barbuta, sempre piaciuta.sardinian aviator ha scritto:...alle donne a volte cresce la barba, ma non è niente
Chuck Norris understands the ending of 2001: a space odyssey
Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
Questa affermazione inbece me la sono persaspaceodissey ha scritto:Infatti non mi preoccupo delle conseguenze. Se fossi stato preoccupato avrei effettivamente chiamato un medico. Quello che mi ha fatto irritare è l'atteggiamento di sufficienza e di disattenzione dei due addetti. Più che ligi ad un "le regole sono uguali per tutti" sembravano non aver voglia di fare una perquisizione manuale.sardinian aviator ha scritto:Al CDG forse avreste dovuto richiedere l'intervento della polizia o del medico di aeroporto.
Ma non mi preoccuperei troppo delle conseguenze dell'attraversamento di un metal detector: c'è gente che ci passa trenta volte al giorno
Visto che stiamo chiacchierando, mi dilungo.
Mentre un tizio diceva a mia moglie che le regole erano uguali per tutti, io ero praticamente già sotto al varco con la bimba in braccio, "tizia 1" mi ferma e mi dice che se sa camminare la bimba deve passare da sola. Al di là del varco c'era "tizia 2" che ha alzato gli occhi al cielo palesemente scocciata dalla frase della collega e mi ha fatto segno di passare.
Capito che quelli fuori dai varchi per una ragione a me sconosciuta -visto che non c'erano code- avevano fretta, sono tornato indietro, l'ho guardata, ho sorriso e ho messo la bambina a terra. Poi sono passato dal varco, dicendo alla bimba di restare ferma. Una volta dall'altra parte, sempre con calma, mi sono girato e ho chiamato la bimba, mentre "tizia 1" mi guardava in cagnesco e "tizia 2" rideva. Per completare la sceneggiata, "tizia 2" ha fatto segno alla bimba di avvicinarsi e le ha passato attorno il metal detector -quello manuale-, per scherzare.
Figurati: donna barbuta, sempre piaciuta.sardinian aviator ha scritto:...alle donne a volte cresce la barba, ma non è niente
Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
ahahah bellissimo TR
Mi ha divertito un monte leggerlo
Mi ha divertito un monte leggerlo
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Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
AHHHH TUa figlia è sensazionale!!!!!!!!!!!!!!! sembra di rivedere me da bambino quano chiedevo a mio padre di fermarsi all'aeroporto di treviso per vedere un aereo decollare.... magari dovevamo aspettare ore!!!! ahahahah
Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
Appunto, dove sta il disagio? La bimba ha fatto il suo mestiere di bimba (ecchè non ce lo sapevi?). La suocera mi pare non abbia disturbato anzi forse vi ha dato una grossa mano. I servizi di sicurezza al CDG? Boh, mi sembrano nella norma. Certo per gli italians sentirsi dire che la legge è uguale per tutti fa un certo effetto, ma tutto sommato tutto sommato tutto sto disagio non lo vedo.
nn capisco tutta sta polemica sardinian....
nn capisco tutta sta polemica sardinian....
Occhio...
Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
E io non capisco perchè hai riesumato un thread morto per dire che non capisci la polemica!
PS: non mi sembravano particolarmente polemici gli interventi di sardinian
PS: non mi sembravano particolarmente polemici gli interventi di sardinian
Re: Parigi, il "viaggio del disagio"
stavo rileggendo un po di 3d ..anche vecchi...essendo nuovo del forum...ecco la spiegazione caro
Occhio...