volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

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volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da IVWP » 18 febbraio 2009, 22:54

C’ è purtroppo da segnalare la totale assenza di aeroclub volovelistici nell’ Italia del sud:

volare in aliante nel mezzogiorno presenta vari ostacoli e difficoltà;
intanto per ottenere il brevetto occorre frequentare una scuola, ma le più vicine si trovano nell’ Lazio:
in particolare il club ( e la scuola ) più a sud d’ Italia attualmente è l'Aeroclub Volovelistico Gallicano basato sull'aviosuperficie Aviocaipoli a circa 8 km a sud di Guidonia.
Quindi si è costretti a lunghi spostamenti, e ciò è già di per se barriera per lo sviluppo di questa disciplina su tutto il territorio nazionale.

poi, anche ottenuto il brevetto, ci si trova comunque a terra; manca infatti totalmente la logistica :
niente aviosuperfici attrezzate, niente traini, niente verricelli, niente alianti da poter noleggiare.

Unica soluzione i decollo autonomo - molto costosi - oppure alianti ULM sempre a decollo autonomo.

Oggi solo meno di una decina di volovelisti volano nel sud della penisola, nessuno nelle isole, e tutti su ULM;
ciò non vuol però dire che non vi siano i presupposti per soddisfacenti voli di distanza: spesso infatti la conformazione del suolo, che varia da rocciosa alla tipica macchia mediterranea, con la presenza pure di rilievi, permettono lo sviluppo di buone condizioni di volo, fra panorami mozzafiato, e in condizioni di veleggiamento sicuramente interessanti e particolari.

Un esempio, volo di dinamica sulle coste: può essere praticato in zone come la costa sicula a ridosso delle Madonie, tanto che già agli albori del volo a vela italiano, si sperimento il volo a vela nel sud d’ Italia: proprio allora un volovelista varesino attraverso per la prima volta in aliante lo stretto, decollando da Grumento Nova.

In effetti ad oggi, gli aspiranti volovelisti nel sud d’ Italia non sarebbero centinaia, e di conseguenza non sono stati fondati club o semplici associazioni sportive: se vi fosse anche un maggior interesse, sicuramente lo sviluppo sarebbe rapido;
non occorrono infatti capitali enormi per aprire un piccolo centro di volo a vela, tanto che all’ estero ne esistono di minuscoli, con appena una trentina di soci, ma capaci di sostenersi anche con una piccola flotta, magari di alianti vintage.
Inoltre, anche attraverso la federazione, il nascente club sarebbe assistito, specialmente nella parte burocratica qualora ci fossero difficoltà.

Naturalmente l’ interesse nasce dall’ offerta, che essendo nulla, non attira aspiranti piloti verso questa disciplina.
Ma cosa si può fare per rendere nota questa disciplina in territori dove è del tutto assente ?

Perché certamente un appassionato come un pilota, per avvicinarsi al volo in aliante deve provarlo, sentirne parlare e poter chiedere informazioni, cosa oggi difficile, ma non impossibile: siti come questo possono senz’ altro contribuire a diffondere una cultura aereonautica in tal senso, e a togliere i dubbi di quanti, incuriositi, si avvicinano ad essa.
Poi:
Esibizioni in volo negli air show ?
Campi di volo temporanei, appoggiati su strutture già attrezzate come campi di volo ULM ?
“Giornate dell’ aria” ?
Le possibilità sono molte, occorre anche una certa volontà, che per giunta non manca; non pochi infatti sono anche i giovani che vogliono avvicinarsi a questa disciplina, alcuni proprio di regioni del mezzogiorno, e disposti a “sacrificare” le vacanze per andare a volare a Rieti
Quindi il problema di fondo è proprio quello di iniziare con un primo pionieristico club, che anche se con qualche difficoltà iniziale, riesca ad essere capace di accendere un pur se minimo interesse, e di svilupparsi poi all’ aumentare dell' interesse e alla crescita del numero di volovelisti.

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da Almost Blue » 22 febbraio 2009, 15:30

A parte che l'unico aliante volante che mi posso permettere è quello in polistirolo che si tira con la fionda, ma che sarebbe un decollo autonomo?
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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da IVWP » 22 febbraio 2009, 19:49

Almost Blue ha scritto:A parte che l'unico aliante volante che mi posso permettere è quello in polistirolo che si tira con la fionda, ma che sarebbe un decollo autonomo?
senza entrare nella regolamentazione, e differenziare quindi le varie categorie, si può riassumere dicendo che si tratta di un aliante dotato di apparato propulsivo capace di renderlo autonomo per il decollo.

oggi si trovano anche dei velivoli derivati dalla produzione in serie, o anche prodotti in serie, e che montano come "optional" un piccolo motore : spesso si tratta di un piccolo motore a due cilindri capace solo di sostenere il velivolo in volo e permettere una modesta salita (+2 m/s) e in questo caso è detto motore di sostentamento, ma si trovano ormai anche alianti dotati di un motore con potenza sufficiente a permettere il decollo autonomo in spazi accettabili (perché teoricamente ogni motore dovrebbe permettere un decollo).

non si parla di motoalianti, velivoli con caratteristiche di veleggiatore ma prestazioni ridotte, simili più ad un aereo con un notevole allungamento alare.
questi sono dei veri alianti, spesso classe libera (quindi con aperture alari notevoli, sopra i 20 m), con prestazioni fenomenali, e che in più montano un motore che, in fase di veleggiamento, viene ritratto per azzerare la resistenza prodotta dall' elica a bandiera.

Un esempio di aliante a decollo autonomo - sul quale ho avuto occasione di volare - è il Nimbus 4, che in versione DM self-launching non ha bisogno del traino aereo.

Più spesso però, soprattutto per motivi di costi, capita di vedere questa soluzione adottata su alianti ultraleggeri:
un esempio di aliante ULM che ha avuto un notevole successo è il Silent, prodotto persino in versione elettrica, ma con prestazioni “modeste” ( efficienza 31, ma è molto per un 12 m).
Un altro ULM, questo invece con prestazioni davvero degne di nota, è il biposto affiancato Taurus prodotto da Pipistrel, con fusoliera a profilo portante ed efficienza 41.

Per avere un idea:

Link al produttore del Nimbus: http://www.schempp-hirth.com/index.php?id=1

il link al produttore del Taurus: http://www.pipistrel.si/intro

qui al produttore del Silent: http://www.alisport.com/eu/alianti.htm


qui un video del Taurus: http://www.youtube.com/watch?v=2XD7KIICGAM&hl=it

mentre qui si vede un decollo di un Nimbus : http://www.youtube.com/watch?v=5tHBsLpWYWs

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da Almost Blue » 22 febbraio 2009, 22:18

Bello! Insomma bisogna avere un motore, quindi non tutti gli alianti possono decollare autonomamente.
Io invece non sapendolo avevo pensato a un crinale di collina ed a una catapulta. (Versione gigante della mia fionda).
Mi ero apettato che appena il tizio in ala sinistra avesse scoperto che non poteva decollare ed avesse smesso di correre, una delle due ali avrebbe strisciato per terra, invece no, hanno già portanza alla velocità con cui un uomo corre! Mi sembra di aver visto che non appena le ali si sostentano da sole svergolano in alto e cambiano forma, bellissimo! Ma in atterraggio, un ala deve strisciare per terra per forza, ma hanno un pattino o una ruota alle estremità?
E' vero che l'aliante ha un grosso paracadute attaccato al baricentro in caso perde le ali?
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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da IVWP » 22 febbraio 2009, 22:37

Almost Blue ha scritto:Bello! Insomma bisogna avere un motore, quindi non tutti gli alianti possono decollare autonomamente.
Io invece non sapendolo avevo pensato a un crinale di collina ed a una catapulta. (Versione gigante della mia fionda).
Mi ero apettato che appena il tizio in ala sinistra avesse scoperto che non poteva decollare ed avesse smesso di correre, una delle due ali avrebbe strisciato per terra, invece no, hanno già portanza alla velocità con cui un uomo corre! Mi sembra di aver visto che non appena le ali si sostentano da sole svergolano in alto e cambiano forma, bellissimo! Ma in atterraggio, un ala deve strisciare per terra per forza, ma hanno un pattino o una ruota alle estremità?
E' vero che l'aliante ha un grosso paracadute attaccato al baricentro in caso perde le ali?
si decollava cosi negli anni 30, ma e da un po’ che non si parte dal pendio !

in atterraggio, essendo il carrello monotraccia, un ala tocca terra; come hai potuto vedere le superfici rimangono efficienti alle base velocità, e l' ala sviluppa ancora abbastanza portanza, quindi la maggior parte delle volte l' ala cade quando l' aliante è ormai fermo, e non striscia;
comunque c' è un pattino, o in alcuni casi una rotellina.

paracadute ?

no, almeno forse qualcuno lo ha montato, ma non è standard: motoalianti come il Dimona invece ne montano uno balistico dietro all' abitacolo.

ma poi, perché dovrebbero staccarsi le ali ?! va che flettono bene prima di staccarsi.
le probabilità non sono molto differenti rispetto a quelle che sia un aereo di AG a perderle, ed anzi, se ti riferisci all' inviluppo di volo, è più facile perderle con un 172.

Quest’ idea delle ali lunghe che si rompono è comune, ma davvero non è reale

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non c' è nessuno invece interessato all’ argomento iniziale del thread ?

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da vihai » 23 febbraio 2009, 0:00

Almost Blue ha scritto: Mi ero apettato che appena il tizio in ala sinistra avesse scoperto che non poteva decollare ed avesse smesso di correre, una delle due ali avrebbe strisciato per terra
Beh, può capitare che un'ala cada, ma con cloche e timone generalmente si riesce a tirar su, se non ci si riesce si sgancia e si abortisce il decollo.
Mi sembra di aver visto che non appena le ali si sostentano da sole svergolano in alto e cambiano forma, bellissimo!
Lo "svergolamento" è nell'altro senso, tu intendi "flessione", ma è una cosa che succede in modo così evidente solo per alianti estremi.
Ma in atterraggio, un ala deve strisciare per terra per forza, ma hanno un pattino o una ruota alle estremità?
Sì, ci sono dei pattini, ma l'ala non tocca finché non sei quasi fermo o addirittura del tutto fermo.
E' vero che l'aliante ha un grosso paracadute attaccato al baricentro in caso perde le ali?
A parte che gli alianti non "perdono le ali" con questa facilità... i cedimenti strutturali sono un evento estremamente raro... che forse si contano sulle dita di una mano... io non ho visto alianti con paracadute balistico ma non escludo che ce ne sia qualcuno.

Più che altro l'utilità c'è in caso di collisione in volo.

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da Slowly » 25 febbraio 2009, 22:08

OK domanda stupida:

quanto sono "duri" i comandi di un aliante?

COn quall'apertura alare mi fa tanto "burro", nel senso di "mani di velluto o telo metti per cappello".

Ripeto, domanda stupida.
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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da IVWP » 25 febbraio 2009, 22:48

Slowly ha scritto:OK domanda stupida:

quanto sono "duri" i comandi di un aliante?

COn quall'apertura alare mi fa tanto "burro", nel senso di "mani di velluto o telo metti per cappello".

Ripeto, domanda stupida.
va bene, a nessuno interessa il volo a vela al sud.. :( ..neppure agli amministratori :cry:

i comandi non sono duri, o meglio, non particolarmente.

in realtà dipende si dall' apertura alare, perché un classe corsa di 15 m è moolto più maneggevole e pronto di un classe libera di 25.
infatti alianti con aperture alari sopra i 20 m a volte sono controproducenti, nel senso che se la giornata è scarsa ci si trova a non poter sfruttare al meglio le ascendenze, dato che per manovrare occorre mantenere velocità elevate per il volo in termica debole; quindi più che duri sono placidi, con velocità di rollio di 90 ° in 1.5 / 2 sec.

volando su un classe libera, un Nimbus 4, ho notato - e mi hanno fatto notare - che in termica si era ben centrifugati, perché il pilota doveva prima prendere un po’ di velocità per poter manovrare, e poi stringere la virata per non avere un raggio di manovra troppo ampio.

poi, dato che i comandi non sono Fly By Wire :mrgreen: , a velocità elevate o volando con vento forte, lo sforzo sui comandi è maggiore.

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da vihai » 26 febbraio 2009, 1:25

Slowly ha scritto:OK domanda stupida:

quanto sono "duri" i comandi di un aliante?
Dipende dal tipo di aliante, comunque nella scarsa esperienza che ho di aerei con motore, ho l'impressione che tendano a essere più morbidi e precisi.

Il Duo-Discus per esempio ha una barra tanto morbida quanto precisa con una grande escursione disponibile anche rispetto ad altri alianti.

Ciao,

N757GF

Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da N757GF » 26 febbraio 2009, 13:54

Slowly ha scritto:OK domanda stupida:

quanto sono "duri" i comandi di un aliante?

COn quall'apertura alare mi fa tanto "burro", nel senso di "mani di velluto o telo metti per cappello".
Lo sforzo sulla barra normalmente e` leggero rispetto al motore: il libelle lo piloti con due dita leggere a qualunque velocita`. La velocita` di risposta dipende ovviamente dalle dimensioni (momento di inerzia) e dalla velocita` a cui voli (coppia disponibile).

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da vihai » 26 febbraio 2009, 14:12

N757GF ha scritto: La velocita` di risposta dipende ovviamente dalle dimensioni (momento di inerzia) e dalla velocita` a cui voli (coppia disponibile).
Ho invece l'impressionne che la velocità di rollio abbia una grossa componente indipendente dalla velocità.

La mia idea è che durante la rotazione si ha anche un cambio di incidenza di tutte le sezioni dell'ala che lavora contro. Quindi, dopo un transitorio iniziale per dare momento angolare (questo sì dipendente dalla velocità), la velocità di rotazione raggiunge un asintoto.

È anche vero che se l'ala fosse a forma di elica, la velocità di rotazione dipenderebbe linearmente dalla velocità dell'aria.

Al prossimo volo faccio qualche esperimento per vedere di formulare una teoria :)

Ciao,

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da Slowly » 26 febbraio 2009, 15:31

OPS scusa IVWP, hai ragione, avrei dovuto aprire un thread a parte!

Grazie delle risposte.

:oops:
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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da N757GF » 26 febbraio 2009, 21:37

vihai ha scritto: Ho invece l'impressionne che la velocità di rollio abbia una grossa componente indipendente dalla velocità.

La mia idea è che durante la rotazione si ha anche un cambio di incidenza di tutte le sezioni dell'ala che lavora contro. Quindi, dopo un transitorio iniziale per dare momento angolare (questo sì dipendente dalla velocità), la velocità di rotazione raggiunge un asintoto.
Si` hai perfettamente ragione. Si crea una coppia contraria che compensa quella degli alettoni e la velocita` di roll raggiunge un asintoto (e anche abbastanza in fretta).

Non sono stato abbastanza preciso: ho detto velocita` di risposta (non velocita` di rollio) intendendo il tempo di salita della velocita` di rollio. Potevo essere un po' piu` esplicito, ad esempio parlando del polo nella risposta fra comando sulla barra e velocita` di rollio (c'e` un polo solo reale).
vihai ha scritto: È anche vero che se l'ala fosse a forma di elica, la velocità di rotazione dipenderebbe linearmente dalla velocità dell'aria.

Al prossimo volo faccio qualche esperimento per vedere di formulare una teoria :)
Mi piace l'ala ad elica, pero` poi volerebbe ancora? :)

Divertiti in volo! Se poi guardi su molti libri di meccanica del volo, trovi l'equazione differenziale che cerchi

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da IVWP » 26 febbraio 2009, 22:58

N757GF ha scritto: [
Non sono stato abbastanza preciso: ho detto velocita` di risposta (non velocita` di rollio) intendendo il tempo di salita della velocita` di rollio.
io intendevo questo con "pronto", riferendomi al 15 m rispeto ai 25

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da marinoiannelli » 7 marzo 2014, 11:19

salve a tutti, anch'io cerco persone che volano in aliante al sud
ho appena iniziato il corso di volo a Rieti,(400 kg da casa) e vorrei riuscire a portare il volo a vela anche al sud...(tra molise e puglia)
come fare?? consigli?? ci sono persone disposte ad aiutarmi..

grazie

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da andreaplanet » 27 marzo 2014, 23:33

Devi trovare:
- un traino
- uno o piu' alianti
- un pilota trainatore
- uno o piu' piloti di aliante
- un'aviosuperficie/aeroporto (c'e' ne dovrebbero essere)
- un hangar dove stazionare traino e alianti (e carburante per il traino).

In alternativa un aliante a decollo autonomo ti rende piu' indipendente senza il bisogno di un traino. Se vuoi aprire una scuola di volo a vela la faccenda e' ovviamente piu' complicata.

Una alternativa piu' semplice e' volare dal sud a periodi. Portrarci traino e alianti. In estate qualche pilota di Rieti va a Grumento, da un lato per l'esperienza di volo dall'altro lato per evitare gli impicci delle gare.

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Re: volo a vela nel sud d' Italia: DOVE ?!?

Messaggio da Candido » 14 aprile 2014, 10:44

A mio parere basterebbe che gli aeroclub già esistenti nel sud Italia acquistassero degli alianti per i successivi corsi di volo a vela. Ci sono ottime condizioni per volare soprattutto in regioni montagnose tipo Calabria (Sila, Aspromonte) ma anche la Sicilia (Madonie, Etna).
Inoltre, visto che il distance learning è ormai una realtà consolidata ed approvata per i corsi teorici delle licenze professionali, non vedo per quale motivo questa metodica non possa esser estesa anche ai corsi per il GPL, in questo modo gli allievi possono prepararsi anche da casa.

Occorrerebbe poi trovare degli istruttori e dei trainatori, forse questa è la parte più difficile.

Non vi nascondo che mi piacerebbe un giorno diventare istruttore di volo a vela ed insegnare in una regione del sud Italia, i primi tempi lo farei anche gratis in modo da convincere l'aereoclub a contenere i costi (almeno per i primi corsi).
Laurea in Scienze Nautiche ed Aeronautiche.

https://orienta.uniparthenope.it/laurea ... ografiche/

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