nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Area interamente dedicata al volo senza motore: in aliante, deltaplano, parapendio e mongolfiera!

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nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 2 aprile 2009, 16:28

L’AVI (Associazione Volovelistica Internazionale) ha come scopo quello di riunire in un’associazione tutti i piloti Italiani o Stranieri d’aliante o aliante VDS, o comunque piloti di aerodina, allievi piloti, o simpatizzanti del volo a vela che non riescono a trovare collocazione in un club già esistente o già affiliato alla FIVV, principalmente per motivi di distanza, o perché appartenenti ad un Club pluri specialistico nel quale i volovelisti non raggiungano il minimo richiesto per l’affiliazione secondo lo statuto della FIVV.

Immagine

link al sito FIVV pagian AVI : http://www.fivv.org/?page_id=1001

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da libelle » 7 aprile 2009, 10:25

Perdonami se sono lapidario nel mio commento ma questa cosa mi sembra l'ennesima sciocchezza tanto per prendere soldi.
Attualmente in Italia (per quanto riguarda noi volovelisti) abbiamo già due istituzioni che ci dovrebbero rappresentare e, perché no, anche tutelare.
Si tratta di Aeroclub d'Italia (e questo è valido per tutti gli Aeroclub Federati, non solo di Volo a Vela) e la FIVV, Federazione Italiana Volo a Vela per tutti gli aeroclub e le associazioni volovelistiche.
Entrambi che fanno per il volo a vela? Pochissimo, quasi niente se non quello che chiedere soldi.
L'AeCi ci chiede i soldi, la FIVV ci chiede i soldi e ora anche questo ennesimo baraccone ci chiede i soldi.
La FIVV ha avuto l'occasione di ospitare qui in Italia un campionato del mondo (A Rieti) l'anno scorso. Che cosa ha fatto a livello di promozione e pubblicità? Niente!
E' ora di darci un taglio con queste sciocchezze, è meglio investire i soldi di noi piloti in altre cose decisamente più costruttive. Io sono un convinto sostenitore dello sfederamento da qualsiasi baraccone. I motivi sono semplici: un sacco di soldi vengono buttati via senza ottenere nessun vantaggio.
Facciamo un esempio: in Italia per ottenere la tessera FAI occorre rivolgersi ad AeCI che naturalmente si fa pagare. Anche all'estero occorre rivolgersi con il tramite dell'aeroclub nazionale ma quanto costa la tessera FAI? Niente!
Forse da noi qualcuno ci fa la cresta.
Basta quindi enti e pseudo-federazioni che ci spillano soldi tanto per farci sentire riuniti sotto chissà quale bandiera per perseguire chissà quale scopo.
Per quanto riguarda il mio Aeroclub questo è l'ultimo anno che ci chiameremo "Aeroclub", dal prossimo anno ci sfederiamo da AeCI e investiremo quelle di migliaia di euro in altri progetti a sostegno del volo a vela e della nostra associazione.
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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 7 aprile 2009, 12:04

L’ intenzione era solo quella di divulgare una notizia: è nata una nuova federazione. (punto)

su cosa potrà fare e sulla sua utilità per ora non mi esprimo, anche perché sono nel mondo del volo a vela da due anni, e se sono sufficienti per volare discretamente, non lo sono di sicuro per orientarsi fra le beghe club/federazione, che hanno spesso origine anni addietro quando io in pratica andavo alle elementari.

Tu invece sei già pratico e conosci la storia dei contrasti e delle polemiche, quindi non posso nemmeno ribattere la tua replica, anche se io sarei più portato ad appoggiare una federazione efficiente, attiva e di tutti i club, non pigra di pochi pigri.

insomma, occorre mantenere la federazione - inviarli soldi - con le entrate dei club ?!

mi pare logico, e se vi fosse un ritorno, come servizi ed opportunità, anche giusto e proficuo.
ora questo compenso non c' è, questo si capisce dalle tue righe, e quindi mi pare anche logico e giusto quello che dici tu.

La soluzione quale può essere :
non inviare più soldi lasciando morire la federazione che non serve, o pretendere che vengano utilizzati al meglio da una federazione che si trasformi e diventi finalmente funzionante ed utile ?!

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da libelle » 7 aprile 2009, 17:26

Francamente sono estremamente pessimista sulla nostra Federazione e su quello che effettivamente può e potrà fare per il nostro sport.
Come hai ovviamente notato sono estremamente critico nei confronti della nostra federazione in quanto si concentra sopratutto sulle gare. Sempre e solo gare.
Sembra che il volo a vela italiano esista solo in funzione delle gare: se non hai un Discus 2A e se non fai gare non sei nessuno e nessuno ti prende in considerazione.
Io volo su un aliante che costa poco più di 10.000 euro e non mi posso permettere roba da 50.000 testoni. Con tutto il rispetto per chi fa gare, per il sottoscritto le gare di alianti sono interessanti come vedere l'erba che cresce.
L'intenzione della Federazione è allargare il numero dei tesserati.
Perché mai io che volo esclusivamente cross-country devo pagare una tessera per finanziare i soliti noti della squadra nazionale che vanno a divertisti facendo gare in tutto il mondo?
Una Federazione non si occupa solo di agonismo, si occupa (o si dovrebbe occupare) anche di proselitismo e di seguire tutti gli aspetti del volo in aliante, persino quello vintage.
Nell'ultima Assemblea FIVV di che cosa si è discusso? Basta leggere il ridicolo verbale per mettersi a ridere. Si tratta semplicemente di aria fritta. La FIVV è una cosa fine a se stessa, punto e basta.
Probabilmente sto scemando nel solito luogo comune, ma anche in questo caso il confronto è improponibile con quello che succede oltr'Alpe (Germania e Francia) dove si suona tutt'altra musica.
In Francia il Centro Volo a Vela nazionale è direttamente finanziato dal Governo, in Italia il nostro centro Volo a Vela nazionale (a Rieti) si è addirittura sfederato da AeCI e vivrà (spero) una realtà del tutto autonoma.
E' vero che l'erba del vicino è sempre più verde ma qui da noi le cose da cambiare sono tantissime e dovrebbero cominciare proprio dando più spazi ai giovani. Per dar spazio ai giovani è indispensabile che i vecchi si mettano da parte. Mi sembra però che i "matusa" e i "baroni" siano una realtà troppo radicata in questo paese, persino nel nostro ambiente.
E' importante togliere di mezzo i soliti loschi individui e le solite facce che da secoli infestano questo nostro sport. Da decenni sono sempre li a nuocere.
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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 7 aprile 2009, 18:13

e ti quoto in ogni parte dell' intervento: le gare non sono tutto, e non si può dimenticare il volo cross-country, anche con alianti vintage, e perché no anche l’ acrobazia.

ci si concentra troppo sui cosiddetti "sportivi" come se, chi si fa 6 ore su un K21 non fosse tale !

io volo su alianti del club, o su privati da passeggero; non ho in mente di fare gare, almeno non di velocità.

mi piace il volo di distanza (per ora mica troppa) e vorrei dedicarmi principalmente a quello.
invece troppo spesso sembra che per essere un buon volovelista occorre gareggiare o meglio, che chi gareggia è automaticamente un buon volovelista; la FIVV ha riconosciuto la differenza tra le due fasce di piloti, di velocità e di distanza, dicendosi questa volta intenzionata a riconoscere pari prestigio alle due discipline.

Poi dopo tutto quello che ho scritto naturalmente condivido ciò che hai detto sui giovani, e anche qui devo dire che la federazione sembra interessarsene: intanto è stato fatto un censimento degli under 25 e si è proposto per la flotta dell’AeCI a Rieti un programma in attesa del Centro Tecnico Federale e in uno dei punti si può leggere:
“con la restante flotta, impostare un paio di stage di formazione nella seconda metà di Luglio
e la prima di Settembre, in particolare orientati ai giovani al di sotto dei 25 anni curati da
Giorgio Ballarati e da un secondo allenatore di prestigio”


Sarà che io sono ancora fresco, e che per me le losche facce non sono ancora “le solite,” ma per ora ho una buona fiducia nella federazione

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da libelle » 8 aprile 2009, 16:55

Conosco l'iniziativa per lo stage ai piloti under 25 promossa dalla Federazione. Anche uno dei nostri piloti è stato contattato.
Noi al Mugello, per essere un club medio-piccolo, neppure paragonabile con le grosse realtà del nord abbiamo un bel serbatoio di giovani in una zona che, tutto sommato, ha una scarsa tradizione volovelistica.
Non posso biasimare la federazione per quanto riguarda questa iniziativa sullo stage di Rieti, però secondo me continuano a sbagliare. Manca il proselitismo, manca la propaganda tra i "non addetti ai lavori".
Il Volo a Vela italiano continua ad essere uno sport d'elite, chiuso in una specie di clan con la puzzetta sotto il naso.
Occorre invece fare molta più propaganda tra il pubblico, tra il pubblico profano portando interi alianti nelle piazze. Io e altri bravi soci volenterosi del nostro aeroclub lo facciamo: portiamo alianti in piazza e andiamo pure a manifestazioni aeree ad esibirci.
In una di queste manifestazioni aeree ho saputo dagli organizzatori che la FIVV aveva richiesto uno stand, poi saputo che c'eravamo noi del Mugello presenti hanno comunicato che non si sarebbero scomodati e avrebbero delegato noi per rappresentarli inviandoci il loro materiale propagandistico. Quel materiale propagandistico lo stiamo ancora aspettando a distanza di quasi due anni.
Sono un convinto sostenitore della propaganda tra il pubblico e in giornate in piene di cumuli in cui volavano anche le panchine io sono stato per ore a terra a mostrare un aliante montato in una piazza. Io e altri due bischeri.
Senza proselitismo il nostro sport è morto, senza ricambio generazionale non si aumenta il "serbatoio di piloti". Nonostante in Italia si pratichi volo a vela da settanta anni, vantando una tradizione storica di tutto rispetto siamo ancora zoppicanti rispetto ad altri paesi. Del resto la nostra realtà si vede anche qui: quanti di questo forum frequentano la sezione volo a vela?
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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 8 aprile 2009, 19:07

libelle ha scritto:Conosco l'iniziativa per lo stage ai piloti under 25 promossa dalla Federazione. Anche uno dei nostri piloti è stato contattato.
Noi al Mugello, per essere un club medio-piccolo, neppure paragonabile con le grosse realtà del nord abbiamo un bel serbatoio di giovani in una zona che, tutto sommato, ha una scarsa tradizione volovelistica.
Non posso biasimare la federazione per quanto riguarda questa iniziativa sullo stage di Rieti, però secondo me continuano a sbagliare. Manca il proselitismo, manca la propaganda tra i "non addetti ai lavori".
Il Volo a Vela italiano continua ad essere uno sport d'elite, chiuso in una specie di clan con la puzzetta sotto il naso.
Occorre invece fare molta più propaganda tra il pubblico, tra il pubblico profano portando interi alianti nelle piazze. Io e altri bravi soci volenterosi del nostro aeroclub lo facciamo: portiamo alianti in piazza e andiamo pure a manifestazioni aeree ad esibirci.
In una di queste manifestazioni aeree ho saputo dagli organizzatori che la FIVV aveva richiesto uno stand, poi saputo che c'eravamo noi del Mugello presenti hanno comunicato che non si sarebbero scomodati e avrebbero delegato noi per rappresentarli inviandoci il loro materiale propagandistico. Quel materiale propagandistico lo stiamo ancora aspettando a distanza di quasi due anni.
Sono un convinto sostenitore della propaganda tra il pubblico e in giornate in piene di cumuli in cui volavano anche le panchine io sono stato per ore a terra a mostrare un aliante montato in una piazza. Io e altri due bischeri.
Senza proselitismo il nostro sport è morto, senza ricambio generazionale non si aumenta il "serbatoio di piloti". Nonostante in Italia si pratichi volo a vela da settanta anni, vantando una tradizione storica di tutto rispetto siamo ancora zoppicanti rispetto ad altri paesi. Del resto la nostra realtà si vede anche qui: quanti di questo forum frequentano la sezione volo a vela?
Mi permetto di quotare in pieno anche se non volo in aliante. Aggiungerei anche un altra cosa però, e cioè che se i prezzi fossero più bassi (non dico che sia colpa di qualcuno o che sia effettivamente possibile abbassarli), non servirebbe tutto questo proselitismo. Ci scommetto che se per assurdo domani ci fosse un iniziativa pubblicizzata su una qualsiasi rivista (tipo volare) per volare gratis (ripeto, per assurdo), si presenterebbero agli aeroclub il giorno successivo migliaia di giovani che prima si credevano "ignoranti" del la disciplina. Io per primo ho rinunciato al volo a vela per motivi economici, e conosco moltissimi ragazzi della mia età che hanno fatto lo stesso, ciò vale logicamente anche per il volo a motore. Nel mondo del volo libero (che non è certo gratuito ma sicuramente più abbordabile) ho poi trovato molte persone che hanno scelto questo proprio per motivi di costi.

tutto questo fermo restando l'apprezzamento per la tua attività di propaganda, che non può che farti onore.

ciao!

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 8 aprile 2009, 20:16

e ricuoto libelle: siamo una specie di clan chiuso con la puzzetta sotto il naso ma aggiungo, sfottuto da tutti gli altri, perché pochi sanno come volano i nostri apparecchi e ancora meno sanno cosa facciamo per farli volare.

alianti in piazza ?

io lo propongo spesso, ma qui la cosa poi non si fa mai; altre forme di pubblicità si tenta, ma senza troppo successo.

ho pubblicato un paio di articoli su giornali scolastici di istituti frequentati da giovani allievi del mio club, in uno di questi abbiamo persino tenuto una piccola conferenza sul volo e in particolare il volo a vela.
risultati: un paio di interessati in più che mi chiedono di portarli a fare un voletto, ma nessun nuovo iscritto, nessuno abbastanza curioso da pagarsi il volo con l' istruttore !

da noi a Calcinate il club è attivo, con molte proposte per i soci, ma anche per i "non addetti ai lavori": air show e mini corsi di volo a vela non sono una novità per il nostro club e per il futuro ne sono previsti di nuovi.

poi però ci si mette la "sfortuna", con un bel numero di incidenti uno dopo l' altro e giornalisti incompetenti che scrivono carognate di ogni genere per sottolineare la pericolosità insita in ogni attività umana.

E il tutto si risolve in un nulla di fatto, cosi che poi mi sento dire sempre le solite cose:

Il volo a vela è pericoloso, perché se no trovate la termica cadete;
ma se cala il vento cosa fai ?
ma allora tu devi seguire le correnti e cose simili ?
in pratica siete parapendisti con le ali rigide !!


e qui mi ricollego alla FIVV che sicuramente dovrebbe fare qualcosa di più per rendere noto il nostro sport.
Non solo facendo “propaganda”, ma anche intervenendo ogni volta che succede qualcosa di spiacevole per rappresentare il mondo volovelistico.
Insomma, dovrebbe anche essere un tramite tra i volovelisti e “il resto del mondo” e non solo fra i club per organizzare gare e stages.

Ciao
Ultima modifica di IVWP il 8 aprile 2009, 21:31, modificato 1 volta in totale.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 8 aprile 2009, 20:50

tristar ha scritto: [
Mi permetto di quotare in pieno anche se non volo in aliante. Aggiungerei anche un altra cosa però, e cioè che se i prezzi fossero più bassi (non dico che sia colpa di qualcuno o che sia effettivamente possibile abbassarli), non servirebbe tutto questo proselitismo. Ci scommetto che se per assurdo domani ci fosse un iniziativa pubblicizzata su una qualsiasi rivista (tipo volare) per volare gratis (ripeto, per assurdo), si presenterebbero agli aeroclub il giorno successivo migliaia di giovani che prima si credevano "ignoranti" del la disciplina. Io per primo ho rinunciato al volo a vela per motivi economici, e conosco moltissimi ragazzi della mia età che hanno fatto lo stesso, ciò vale logicamente anche per il volo a motore. Nel mondo del volo libero (che non è certo gratuito ma sicuramente più abbordabile) ho poi trovato molte persone che hanno scelto questo proprio per motivi di costi.

tutto questo fermo restando l'apprezzamento per la tua attività di propaganda, che non può che farti onore.

ciao!
sul problema dei costi si discute spesso e molto, ma alla fine non si trova mai una soluzione che accontenti tutti.
la realtà è che volare costa, e continua a costare anche se si cerca di tenere le quote d' iscrizione ai club basse e addirittura azzerandole per i giovani; il prezzo del carburante e della manutenzione infatti rimane la voce di bilancio che richiede più quattrini, e non è neppure riducibile, dato che non è certamente regolato dalle federazioni.

insomma, hai centrato il problema e ti sei già risposto da solo:
Gli alianti sono comunque velivoli certificati, e la loro manutenzione è quindi regolamentata.
Il carburante rimane indispensabile per i traini, che inoltre sono generalmente dei gran bevitori, anche perché il più delle volte si tratta di apparecchi “vintage” derivati da surplus militare.

Un corso di volo a vela ha un costo ridotto, in proporzione non di molto maggiore alla normale attività di volo di un brevettato.
Anche le spese d’ iscrizione ai club non sono folli, e comunque sono anch’ esse proporzionate alla flotta disponibile ed agli altri servizi offerti.

Purtroppo poi ci sono realtà in Italia dove ciò non accadeva, e dove un allievo era portato all’ esasperazione e salassato fino a costringerlo a cambiare club.

Per quanto riguarda gli articoli sulle riviste, non sono rari quelli su Volare o AS.
Esiste anche un periodico edito dal centro studi volo a vela alpino ( http://www.voloavela.it/ ) ma in pratica viene letto solo da pochissimi volovelisti, certamente da nessun “estraneo”.
Qui bisogna ringraziare principalmente A.Cernezzi, che cura quasi da solo la rivista “volo a Vela” ed è autore della maggior parte degli articoli sul volo in aliante pubblicati sulle altre riviste di volo.


ciao

PS: io mi sono sempre offerto di portare gratuitamente i giovani interessati al volo a vela, ma a dirla tutta alla fine bisogna far quadrare i conti, e per un club ciò è impensabile.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da libelle » 9 aprile 2009, 20:39

Volare costa, è vero ma dopo una serie di indagini approfondite ho scoperto che la gente comune butta via molti più soldi in cose decisamente più comuni e "di grido".
Naturalmente parlo di Volo a Vela, perché nel volo a motore non ci si può girare tanto intorno solo per la licenza PPL ti possono partire cifre che si avvicinano ai diecimila euro. Poi ci sono le ore di volo e i costi orari, cifre effettivamente non alla portata di tutti.
Il volo a vela può benissimo essere alla portata di tutti, naturalmente dipende da come uno vuole spendere i soldi.
Tantissima gente sogna di far un lancio con il paracadute (e ti chiedono anche duecento euro per farlo) mentre storce il naso se gli chiedi sessanta euro per un volo di un'ora su un aliante. E' un fatto puramente culturale.
E' chiaro che le persone sono liberissime di spendere i propri soldi nella maniera che preferiscono, questo è ovvio. Io gli spendo per volare in aliante, altri invece gli spendono in una potente moto da strada.
Ho scoperto che chi pratica modellismo a livello molto serio spende molto più di me per volare su un aliante per un anno. Ho anche scoperto che chi ha il pallino per le motociclette e ama anche girare in pista (qua al Mugello c'è l'autodromo proprio a un chilometro in linea d'aria dalla nostra pista) spende decisamente molto più di me.
Alla fine ribadisco il concetto: ognuno è libero di spendere i soldi nel modo che preferisce, ma per me sta propri lì il punto. Questo modo che preferisce è dettato da una passione per realtà più comuni, più note, più di grido e meno elitarie.
Il volo a vela è ancora troppo elitario per non dire fondamentalmente sconosciuto perché le domande scontate della gente sono le solite e spesso a livello disarmante: se finisce il vento come fate a volare? Siete pazzi a volare su un aereo senza motore?
Addirittura qualcuno che si è presentato da noi per volare in aliante è rimasto stupito nel vedere che ci voleva un pilota per l'aliante su cui si erano seduti. Pensavano che il volo in aliante consistesse nel state su una specie di carriola portata in giro al guinzaglio di un aereo. Devo ammettete in tutta franchezza che cerco di essere molto rispettoso nei confronti del prossimo, ma spesso l'ignoranza della gente è veramente pesante.
Dato che ho portato in volo anche piloti a motore ho trovato molto sconcertante il fatto che fossero terrorizzati dall'atterraggio, non riuscendo a concepire il fatto che non si può riattaccare e dimostrando una cieca fede nel loro motore. Se un giorno a questi qui il motore gli si pianta che fanno?
Alla fine i soldi contano sempre, è indubbio e nessuno lo nega, però un pochino di cultura in più non guasta e la diffusione di questa cultura non può certo venire da fuori.
Se noi volovelisti ci chiudiamo nei nostri club come potremo sperare che la gente ci venga a conoscere?
In tanti anni che ho fatto propaganda ho capito che gli stand con i volantini non servono assolutamente a niente, la gente gli ignora. Allora abbiamo raffinato la tecnica: portiamo un aliante direttamente in piazza e allestiamo una postazione multimediale con proiezione di filmati e PC con il noto simulatore Condor Soaring per rendere la cosa più interattiva. L'obiettivo è fa conoscere, conoscere e conoscere.
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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 11 aprile 2009, 11:02

libelle ha scritto: Addirittura qualcuno che si è presentato da noi per volare in aliante è rimasto stupito nel vedere che ci voleva un pilota per l'aliante su cui si erano seduti. Pensavano che il volo in aliante consistesse nel state su una specie di carriola portata in giro al guinzaglio di un aereo. Devo ammettete in tutta franchezza che cerco di essere molto rispettoso nei confronti del prossimo, ma spesso l'ignoranza della gente è veramente pesante.
Dato che ho portato in volo anche piloti a motore ho trovato molto sconcertante il fatto che fossero terrorizzati dall'atterraggio, non riuscendo a concepire il fatto che non si può riattaccare e dimostrando una cieca fede nel loro motore. Se un giorno a questi qui il motore gli si pianta che fanno?
Alla fine i soldi contano sempre, è indubbio e nessuno lo nega, però un pochino di cultura in più non guasta e la diffusione di questa cultura non può certo venire da fuori.
concordo su tutto, però ti posso dire che nel club della mia città ci vogliono sui 3000 per fare la licenza, almeno 35 o 40 euro per un traino e mille (o più, non ricordo benissimo) solo di iscrizione annuale. Per me questi costi non sono sostenibili. Prova a fare un pò tu i conti di quanto ti costa volare decentemente per un anno, solo di iscrizione e traini, senza contare che non voli "quando vuoi tu" (logicamente, meteo permettendo), ma solo quando è aperto il club, e nelle belle giornate ti ritrovi in venti o trenta piloti a doverti spartire magari 4 alianti. Logicamente stò parlando da studente, e se potessi li spenderei certo li piuttosto che su una potente moto o il resto che dicevi tu. Come sai ho scelto (non che ci fosse molta scelta, ma sono contentissimo di ciò che ho fatto) il parapendio. Il brevetto, tutto compreso (intendo anche visite, tasse varie ecc) non raggiunge i mille euro, l'attrezzatura (che comunque non è un capitale a fondo perduto come un iscrizione, e in più dura un bel pò) mi è costata 2200 euro di tutto (occasione di usato praticamente nuovo, ma ce ne sono parecchie).L'unico costo fisso annuale è l'assicurazione e l'iscrizione al club (che però è efficiente), meno di cento euro. Ieri ho superato due ore e trenta di volo, stupendo, spiralando assieme a deltaplani da competizione in un paesaggio stupendo (sul Grappa). Il tutto mi è costato cinque euro (la benzina per la macchina perchè non abito vicinissimo al sito di volo, chi ha la fortuna di abitare li vicino ha costi di esercizio praticamente nulli). In definitiva, volare costa comunque, ma ci sono modi altrettanto piacevoli e soddisfacenti del volo a vela ma molto più economici. Questa logicamente non vuole essere una polemica e ripeto che sono d'accordo con te al cento per cento su tutto quello che scrivi, la mia è semplicemente una constatazione per esperienza personale.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 11 aprile 2009, 11:03

ops, mi sono dimenticato di commentare il quote :lol:

che dire, da incorniciare.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 11 aprile 2009, 20:26

credo che tu ti riferisca al gruppo volovelistico Patavino, di qui credo sia socio un altro utente del forum.

http://www.voloavelapadova.it/

intanto non hanno i K21, quindi io li non ci volerei mai :twisted: :mrgreen: ; sul sito non parlano nemmeno di costi, ma posso dirti che nel mio club si spende poco di più di quello che hai detto tu, però con una flotta molto migliore.

sempre "vicino" a te c' è l' aeroclub volovelistico Ferrarese: http://www.voloavelaferrara.it/

qui le cifre sono scritte in chiaro, e tu con meno di 24 anni pagheresti 600 euro anno d' iscrizione; non è moltissimo, ma poi rimani "fregato" con l' affitto degli alianti a 60 euro/ora o l' abbonamento a 500 euro/anno (con numero massimo di ore volabili)

queste sono politiche dei singoli club, che variano molto a seconda dei servizi offerti ma soprattutto del numero di soci.

l' ACAO ha cifre simili al club di Padova, ma con una flotta più numerosa (ed efficiente) ed esentando gli under 23 dall' iscrizione che è di 350 €/anno e dai 1000 €/anno di CAV.
anche per gli under 25 le spese sono ridotte a 750 €/anno.

Diciamo che la media in Itali si attesta sulle cifre che hai indicato

Un corso costa in media 2500 €

un corso PPL costa 10.000 € (non quasi, anzi a volte anche di più)
un cessnino costa sempre più di 100 €/ora.

l' altro ieri sono andato in volo con SaitEx (utente del forum che non interviene mai) e dividendo il costo in biposto abbiamo speso 20 € a testa per un ora e mezza di volo e 80 Km su triangolo FAI; si poteva stare in aria 6 ore e fare senza problemi i 100 o 150 Km con il K21 del club, se non fosse che dopo l' ora di diritto ci hanno chiamato giù.

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Messaggio da libelle » 13 aprile 2009, 1:53

Per abbattere i costi è assolutamente necessario dotarsi di un aliante privato. Se si spera di volare solo con gli alianti del club, nelle belle belle giornate quando magari c'è pure la fila, allora costa un botto di soldi.
La soluzione è semplice, monoposto privato.
Si trovano alianti come i K6 a un prezzo irrosorio: 4000 euro. Non sono certo all'ultimo grido ma volano decisamente meglio di un parapendio o di un deltaplano. Magari si forma una società di quattro persone affiatate e si spende mille euro per una macchina decisamente più sicura di una velatura e che soprattutto non ha alcun limite di vita.
Il volo libero sarà pure bello ed economico ma mi pare cento volte più pericoloso dello stesso volo a vela.
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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 13 aprile 2009, 10:33

libelle ha scritto:Per abbattere i costi è assolutamente necessario dotarsi di un aliante privato. Se si spera di volare solo con gli alianti del club, nelle belle belle giornate quando magari c'è pure la fila, allora costa un botto di soldi.
La soluzione è semplice, monoposto privato.
Si trovano alianti come i K6 a un prezzo irrosorio: 4000 euro. Non sono certo all'ultimo grido ma volano decisamente meglio di un parapendio o di un deltaplano. Magari si forma una società di quattro persone affiatate e si spende mille euro per una macchina decisamente più sicura di una velatura e che soprattutto non ha alcun limite di vita.
Il volo libero sarà pure bello ed economico ma mi pare cento volte più pericoloso dello stesso volo a vela.
comprarsi un aliante, (e sopratutto mantenerlo), per quanto "economico", non è certo alla portata di qualsiasi studente ventenne, inoltre richiede un "tessuto" (leggi: pista, trainatore, hangar se non si può tenere in casa.....ecc) di cui non tutti possono usufruire e che non è certo gratuito. Per quanto riguarda le qualità di volo, un k6 ha certo più velocità ed efficienza di un parapendio, ma sono cose completamente diverse, non ha alcun senso paragonarle, inoltre nessuno dei due mezzi fa niente di quello che fa l'altro, quindi dire qual'è il migliore non ha molto senso. Penso infatti che (ed è soggettivo) il volo con un deltaplano da competizione tipo laminar o combat sia il più puro e soddisfacente di qualsiasi altro tipo di volo, non c'è aliante che regga, ma ripeto, è soggettivo, quindi è inutile parlarne, solo non ridurrei la qualità del volo all'efficienza del mezzo che si porta. Il volo libero poi può essere pericoloso o meno a seconda di chi stà sotto l'ala, certo i margini sono inferiori, ma non è oggettivamente pericoloso, solo necesita di più capacità discrezionale.

ciao!

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 13 aprile 2009, 21:00

tristar ha scritto:
libelle ha scritto:Per abbattere i costi è assolutamente necessario dotarsi di un aliante privato. Se si spera di volare solo con gli alianti del club, nelle belle belle giornate quando magari c'è pure la fila, allora costa un botto di soldi.
La soluzione è semplice, monoposto privato.
Si trovano alianti come i K6 a un prezzo irrosorio: 4000 euro. Non sono certo all'ultimo grido ma volano decisamente meglio di un parapendio o di un deltaplano. Magari si forma una società di quattro persone affiatate e si spende mille euro per una macchina decisamente più sicura di una velatura e che soprattutto non ha alcun limite di vita.
Il volo libero sarà pure bello ed economico ma mi pare cento volte più pericoloso dello stesso volo a vela.
comprarsi un aliante, (e sopratutto mantenerlo), per quanto "economico", non è certo alla portata di qualsiasi studente ventenne, inoltre richiede un "tessuto" (leggi: pista, trainatore, hangar se non si può tenere in casa.....ecc) di cui non tutti possono usufruire e che non è certo gratuito. Per quanto riguarda le qualità di volo, un k6 ha certo più velocità ed efficienza di un parapendio, ma sono cose completamente diverse, non ha alcun senso paragonarle, inoltre nessuno dei due mezzi fa niente di quello che fa l'altro, quindi dire qual'è il migliore non ha molto senso. Penso infatti che (ed è soggettivo) il volo con un deltaplano da competizione tipo laminar o combat sia il più puro e soddisfacente di qualsiasi altro tipo di volo, non c'è aliante che regga, ma ripeto, è soggettivo, quindi è inutile parlarne, solo non ridurrei la qualità del volo all'efficienza del mezzo che si porta. Il volo libero poi può essere pericoloso o meno a seconda di chi stà sotto l'ala, certo i margini sono inferiori, ma non è oggettivamente pericoloso, solo necesita di più capacità discrezionale.

ciao!
sono considerato da molti un purista, certe cose mi fanno rabbrividire.

l' aliante è l' aerodina per eccellenza, il suo volo è il volo per eccellenza: tutto il resto è volo, bellissimo e fantastico volo, ma non volo “puro”.
Giustamente il K6 anche se vecchio non può essere paragonato a nessun delta o para, perché ?

intanto ha superfici mobili e può evoluire in tre dimensioni - anzi 4 perché comunque fila ai suoi 90 Km/h - ed è possibile compiere senza troppi problemi voli di 50 o anche 100 Km. 8)
per farlo volare serve un pilota, e questo già è un passo avanti rispetto al volo libero. 8) 8)

Forse mi sbaglio, ma l’ ultima volta che ho controllato i delta scendevano molto più di me e salivano meno, poi non li ho più visti perché sono andato a fare un voletto un po’ ampio e loro sono rimasti li a contare le pecore. 8) 8) 8)

appunto opportuno, giusto per far capire di cosa si sta parlando…. :wink:

L’ hangar è spesso più un capriccio che una necessità, e gli alianti vengono rimessi nei loro carrelli; un posto per il carrello ha un costo contenuto e il montaggio è generalmente veloce.

Il costo di un buon aliante usato, magari vintage, si può considerare attorno ai 5.000 € ma con 20.000 si trovano già ottimi classe club con efficienza 40 e ballast.

Tuttavia non è necessario acquistarne uno per abbattere i costi, anzi, io nel mio club (che è un eccezione) pago meno volando con alianti del club.
Certamente si può rimanere fregati e non riuscire a volare nelle belle giornate o peggio essere costretti a giri di pochi Km mentre i privati battono record di distanza.

Io, studente diciottenne continuo a volare con alianti del club o semmai, a pensare di “affittarne” uno in società per una stagione.

Per “il mantenerlo” ricordo che non ha motore, quindi la manutenzione si riduce ai controlli periodici e a pochi interventi di manutenzione o ricopertura del gelcoat

Per la pericolosità sta al pilota scegliere i margini da tenere; un volovelista segue però una scuola di tutto rispetto, e impara anche a valutare le situazioni che li si presentano proprio per evitare spiacevoli conseguenze.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 13 aprile 2009, 22:17

IVWP ha scritto:
intanto ha superfici mobili

certo, allora è più nobile....... :lol:

e può evoluire in tre dimensioni - anzi 4 perché comunque fila ai suoi 90 Km/h - ed è possibile compiere senza troppi problemi voli di 50 o anche 100 Km. 8)

che? viaggi nel tempo con l'aliante? :lol:


per farlo volare serve un pilota, e questo già è un passo avanti rispetto al volo libero. 8) 8)

questa affermazione non merita risposta se non l'appunto che a detta di un parapendista mio amico, ex aliantista, pilotare un aliante è una stupidaggine in confronto, servono molte meno capacità di un para o un delta, ma chi non ha mai volato in libero giustamente non può capire certe cose.....

Forse mi sbaglio, ma l’ ultima volta che ho controllato i delta scendevano molto più di me e salivano meno, poi non li ho più visti perché sono andato a fare un voletto un po’ ampio e loro sono rimasti li a contare le pecore. 8) 8) 8)


evidentemente anche tu riduci la qualità del volo all'efficienza del mezzo......alla faccia del purista :mrgreen: ....

Il costo di un buon aliante usato, magari vintage, si può considerare attorno ai 5.000 € ma con 20.000 si trovano già ottimi classe club con efficienza 40 e ballast.
Io, studente diciottenne continuo a volare con alianti del club o semmai, a pensare di “affittarne” uno in società per una stagione.

da ciò si capisce immediatamente chi paga il tuo volo........., ma ricordati che c'è anche qualcuno che le propie cose se le guadagna, magari rovinandosi estati intere a fare il carpentiere, altro che papi mi dai.... e poi ti permetti anche di dire quanto costa questo o quello, vai a lavotare prima va :wink:

Per la pericolosità sta al pilota scegliere i margini da tenere; un volovelista segue però una scuola di tutto rispetto, e impara anche a valutare le situazioni che li si presentano proprio per evitare spiacevoli conseguenze.

la tua ignoranza (perchè implicitamente da dello scadente alle scuole di volo libero), oltre che commuovente è anche arrogante e fastidiosa.

poi qualcuno si stupisce quando si dice che l'aviazione generale è fatta da gente con la puzza sotto il naso, a me sembra che tu voli per mostrare i record tuoi o di altri con gli alianti, ma la passione per il volo per me è ben altro e richiede ben altra sensibilità.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 13 aprile 2009, 23:00

tristar ha scritto:
IVWP ha scritto:
intanto ha superfici mobili

certo, allora è più nobile....... :lol:

e può evoluire in tre dimensioni - anzi 4 perché comunque fila ai suoi 90 Km/h - ed è possibile compiere senza troppi problemi voli di 50 o anche 100 Km. 8)

che? viaggi nel tempo con l'aliante? :lol:


per farlo volare serve un pilota, e questo già è un passo avanti rispetto al volo libero. 8) 8)

questa affermazione non merita risposta se non l'appunto che a detta di un parapendista mio amico, ex aliantista, pilotare un aliante è una stupidaggine in confronto, servono molte meno capacità di un para o un delta, ma chi non ha mai volato in libero giustamente non può capire certe cose.....

Forse mi sbaglio, ma l’ ultima volta che ho controllato i delta scendevano molto più di me e salivano meno, poi non li ho più visti perché sono andato a fare un voletto un po’ ampio e loro sono rimasti li a contare le pecore. 8) 8) 8)


evidentemente anche tu riduci la qualità del volo all'efficienza del mezzo......alla faccia del purista :mrgreen: ....

Il costo di un buon aliante usato, magari vintage, si può considerare attorno ai 5.000 € ma con 20.000 si trovano già ottimi classe club con efficienza 40 e ballast.
Io, studente diciottenne continuo a volare con alianti del club o semmai, a pensare di “affittarne” uno in società per una stagione.

da ciò si capisce immediatamente chi paga il tuo volo........., ma ricordati che c'è anche qualcuno che le propie cose se le guadagna, magari rovinandosi estati intere a fare il carpentiere, altro che papi mi dai.... e poi ti permetti anche di dire quanto costa questo o quello, vai a lavotare prima va :wink:

Per la pericolosità sta al pilota scegliere i margini da tenere; un volovelista segue però una scuola di tutto rispetto, e impara anche a valutare le situazioni che li si presentano proprio per evitare spiacevoli conseguenze.

la tua ignoranza (perchè implicitamente da dello scadente alle scuole di volo libero), oltre che commuovente è anche arrogante e fastidiosa.

poi qualcuno si stupisce quando si dice che l'aviazione generale è fatta da gente con la puzza sotto il naso, a me sembra che tu voli per mostrare i record tuoi o di altri con gli alianti, ma la passione per il volo per me è ben altro e richiede ben altra sensibilità.
Ok, ho chiaramente toppato se sembra che ho la puzza sotto il naso, anche perché se è vero per molti club a motore non lo è per i club di volo a vela.

Ma vedi, il parapendio non puoi elevarlo a volo puro.
Insomma, è un paracadute con un profilo gonfio.

È fantastico, e regala magnifiche emozioni, ma davvero tra ciò e dire :
tristar ha scritto: Penso infatti che (ed è soggettivo) il volo con un deltaplano da competizione tipo laminar o combat sia il più puro e soddisfacente di qualsiasi altro tipo di volo, non c'è aliante che regga,
ne passa parecchio, e guarda che non è soggettivo, è irreale.

se ne vedono di parapendisti diventar volovelisti, ma piloti d' aliante diventar parapendisti mai

intanto l' efficienza elevata è solo indice di pulizia aerodinamica, bellezza e dolcezza delle forme e delle linee del velivolo, quindi scusa se un purista del volo guarda soprattutto l' efficienza; comunque la bellezza del volo in aliante sta certamente nella tecnica e non la tecnologia, quindi nel pilotaggio affinato e raffinato, attento e attivo alla ricerca delle migliori condizioni che l' ambiente ci offre.
certamente dato che amo volare e stare in volo, avere una macchina performante non mi pare una brutta cosa, quindi scusa ancora se penso all' efficienza.
Certamente il bello del volo è anche muoversi e vedere posti nuovi ma anche muoversi veloci, e ancora, scusa se parlo di efficienza ma per far ciò è indispensabile.

L’ efficienza non è certo sinonimo di aliante, contano infatti anche le velocità caratteristiche che vanno di pari passo con la manovrabilità: diciamo però che comunque lo scopo ultimo di ogni costruttore è riuscire a conservare buona manovrabilità riuscendo ad ottenere una sempre maggiore efficienza.
Vedi ETA.

Poi, io faccio una scuola tecnica e ho una vaga idea di cosa sia il lavoro, e a papi mami cerco di non costare troppo, premesso che ho la fortuna di non vivere male e che non amo vantarmene dato che sono consapevole di non sudarmi i soldi.
I prezzi sono quelli, e rispondevo a libelle quando scrive che è indispensabile avere l’ aliante proprio.

Sul fatto che spesso i parapendisti siano poco preparati non ritiro niente; anzi, proprio dei parapendisti del mio club ricordavano di come ogni anno con l’ arrivo “dei tedeschi” si ripresentasse il problema degli atterraggi sugli alberi, e dell’ intervento almeno due volte alla settimana dell’ elisoccorso.

ciao

Ps: i record sono solo dimostrazioni della capacità del pilota, io non ne ho stabiliti, ma non posso negare che chi ne è capace è un buon pilota.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 13 aprile 2009, 23:17

mi sono perso una parte del tuo commento che è davvero fantastica.

vedi, noi tutti viaggiamo nel tempo, lo dice la fisica.
Non devi costruire macchine complesse, ti basta star fermo e ti muoveresti nel tempo.

Diciamo che intendevo dire che l’ aliante spostandosi evoluisce anche in questa dimensione, senza rimanere passivo, ma è forse una visione più romantica che fisica.
In ogni caso dire che si muove nel tempo non è sbagliato.

Forse non lo sapevi, ora però so che siamo entrambi ignoranti; l' idea di dover tenere un dibattito con un erudito mi spaventava

E poi, scusa ma il tuo quote mi fa notare le cose in ritardo, questo tuo amico si è mai staccato dal cielo campo ?

Conosco parecchi piloti che avrebbero da ridire sul questo punto, anche perché noi abbiamo competenze di comunicazione, navigazione e regolamentazioni

purtroppo qui credo che finisca in uno scontro tra para e alianti, e la cosa davvero non mi entusiasma; certo che se un parapendista mi dice che pilotare è una stupidaggine....

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 14 aprile 2009, 9:18

IVWP ha scritto:mi sono perso una parte del tuo commento che è davvero fantastica.

vedi, noi tutti viaggiamo nel tempo, lo dice la fisica.
Non devi costruire macchine complesse, ti basta star fermo e ti muoveresti nel tempo.

Diciamo che intendevo dire che l’ aliante spostandosi evoluisce anche in questa dimensione, senza rimanere passivo, ma è forse una visione più romantica che fisica.
In ogni caso dire che si muove nel tempo non è sbagliato.

Forse non lo sapevi, ora però so che siamo entrambi ignoranti; l' idea di dover tenere un dibattito con un erudito mi spaventava

E poi, scusa ma il tuo quote mi fa notare le cose in ritardo, questo tuo amico si è mai staccato dal cielo campo ?

Conosco parecchi piloti che avrebbero da ridire sul questo punto, anche perché noi abbiamo competenze di comunicazione, navigazione e regolamentazioni

purtroppo qui credo che finisca in uno scontro tra para e alianti, e la cosa davvero non mi entusiasma; certo che se un parapendista mi dice che pilotare è una stupidaggine....
ancora me lo dovevano dire i professori di fisica all'università che viaggiamo nel tempo montando su un aliante...... :lol: :lol:

ti ringrazio per avermi colmato l'ignoranza.... :lol:

per quanto riguarda il mio amico, aveva circa 450 ore d'aliante prima di passare al para, e di voli da 300 e più chilometri ne ha fatti diversi, certo non il campione mondiale ma sa cosa vuol dire volare in aliante, e sul fatto che non ci siano piloti d'aliante che passano al para, bhe, qui toppi di brutto, prova a venire a Bassano e poi vedi. Per inciso, uno dei motivi che hanno spinto questo mio amico (milanese) a passare al para è stato proprio l'ambiente che descrivevo prima, la frase "la puzza sotto il naso non c'è nel volo a vela" è quindi errata e patetica.

punto secondo, non sono stato certo io a cominciare a dire che l'aliante fa schifo (macchina che ammiro molto), quanto invece qualcun'altro a denigrare il volo libero.

Tu non ci hai mai volato in libero (io in aliante si), come fai a parlare delle emozioni che si vivono? :roll:

Vedo poi che ti ostini a mettere l'efficienza prima di tutto, ma dimmi, in aliante serve anche un pilota per fare voli da 600 chilometri?

Per quanto riguarda la preparazione dei parapendisti, anche qui pecchi di saccenza, visto che non conosci l'ambiente, il problema delle infrascate c'è, ma ti sei risposto da solo dicendo chi riguarda in maggior parte. Per altro è come dire che ai volovelisti non capita mai di fare fuoricampo.

Io ho avuto l'occasione di pilotare diversi tipi di aerei (tra cui ultraleggeri da più di 300 km/h) e due alianti e per esperienza ti posso garantire che il volo libero necessita di una sensibilità e pulizia di pilotaggio superiore, poi pensala come vuoi, visto che di esperienza di libero non ne hai. Vedo poi che nel mio quote confondi un parapendio con un delta tipo laminar, chissà cosa dicevi se citavo un atos vr.

Sicuramente da questa discussione si evince un fatto incontrovertibile, e cioè che generalmente nel libero il pilota vale molto più del mezzo, il contrario nel volo a vela (e non raccontarmi che fare 300 chilometri con un mezzo che vola a 150 km/h con 40 di efficienza sia difficile, o comparabile con fare 150 chilometri con un parapendio, sarebbe come la storiella del tempo di prima). E' un pò come paragonare un liner con un sukhoi 26. Il liner è certamente più pulito e vola più a lungo, però a confronto, quello acrobatico vola (e necessita di maggiore capacità/sensibilità rispetto ad un liner moderno), l'altro sta in aria. Questa stessa cosa mi è stata detta, oltre che da quel mio amico, anche da un parapendista sudafricano ex aliantista (e questo non aveva certo problemi di soldi per volare in aliante).

ciao, e se hai un pò di tempo, riguarda qualcosa di fisica, magari partendo dalle basi.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da riccardosl45 » 14 aprile 2009, 15:18

Ragazzi, ho iniziato a leggere questo topic con molto gusto poi verso la fine siamo caduti nelle solite polemiche.

Premesso che anche io ho circa la vostra età perchè non facciamo qualcosa di più costruttivo?

Chi non ha fatto un volo in parapendio se lo faccia (me compreso), magari ci può anche portare Tristar e poi ne discutiamo in un topic dedicato.

Questo solo per dire: già il volo a vela o libero ha pochi giovani appassionati, se poi sul forum siamo 3 gatti e ci mettiamo a litigare per dire cosa è meglio e chi deve studiare di più non è più finita. 8)

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 14 aprile 2009, 20:54

IVWP ha scritto: Diciamo che intendevo dire che l’ aliante spostandosi evoluisce anche in questa dimensione, senza rimanere passivo, ma è forse una visione più romantica che fisica.
In ogni caso dire che si muove nel tempo non è sbagliato.

il tempo è irreversibile, tu puoi fare quello che vuoi ma viaggi nel tempo, stai fermo, corri o camini all' indietro, ma sempre ti muovi avanti nel tempo.

Il riferimento al tempo era una “parte messa li” per dare enfasi al discorso, non un trattato di fisica; d' altro canto un trattato di fisica non dice nulla in contrario: noi ci muoviamo nel tempo, che è diverso dal viaggiare a piacimento nel tempo come nei film fantascientifici.


al resto rispondo rapidamente, non sai di cosa parli e stai dicendo delle boiate assurde.

tu continua a volare con il tuo paracadute o aquilone che sia, di sicuro è emozionante e bellissimo, ma per favore non parlare più di volo puro: cosa assolutamente lontana dal volo libero.

Qui non si conosce la differenza tra sport aereonautico ed aviatorio.

era un tread sulle federazioni di volo a vela e sei arrivato a dire che il volo libero è meglio.....

Per la sicurezza e preparazione: non potreste neppure volare più alti degli ultraleggeri, mentre volate a 2000 m e oltre giocando ad entrare e uscire dalle nubi.

finito qui.

Se vuoi replica, ma non risponderò più; si rovina il forum.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 14 aprile 2009, 21:10

IVWP ha scritto:
al resto rispondo rapidamente, non sai di cosa parli e stai dicendo delle boiate assurde.

tu continua a volare con il tuo paracadute o aquilone che sia, di sicuro è emozionante e bellissimo, ma per favore non parlare più di volo puro: cosa assolutamente lontana dal volo libero.
io ho sempre preso ogni tua (sbagliata) affermazione, e ti ho spiegato perchè è falsa, mentre tu, in mancanza di argomentazioni, continui a denigrare ed offendere un mondo che non conosci, vedi un pò tu.

per quanto riguarda la fisica, ho paura che stai cercando di insegnare qualcosa alla persona sbagliata (secondo anno di ingegneria aerospaziale...), perciò evito di commentare ulteriormente quanto scritto sopra.

continuo a pensare che per te il volo ha un significato molto quantitativo e che senza di un mezzo con prestazioni eccezionali faresti ben poco, visto che ti attacchi tanto ai numeri.

p.s. io sono intervenuto per quotare libelle e aggiungere degli argomenti sui quali sarebbe interessante parlare, non per denigrare nessuno, quello è stato qualcun altro (guarda sopra).

buono studio, ciao.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 14 aprile 2009, 21:15

IVWP ha scritto:finito qui.

Se vuoi replica, ma non risponderò più; si rovina il forum.
Però: io studio chimica e biologia, e ti assicuro che stai prendendo una cantonata colossale.

adesso mi si da pure dello scarso...Il volo a vela moderno è fatto di numeri, informati.
per me il volo è semplicemente la passione più grande, e qui si riassumono tantissime emozioni che mi fa provare: ma posso mostrare qui le mie emozioni ?
a chi sminuisce le prestazioni dei veleggiatori posso mostrare forse la mia serenità e contentezza anche nella più breve planata ?
no, i motorai che qui sono la quasi totalità capiscono molto meglio i numeri, quindi si danno quelli.

parlare di costo del volo a vela è come lamentarsi della pioggia: non è utile ne interessante.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 14 aprile 2009, 21:33

IVWP ha scritto:
Però: io studio chimica e biologia

adesso mi si da pure dello scarso...Il volo a vela moderno è fatto di numeri, informati.

parlare di costo del volo a vela è come lamentarsi della pioggia: non è utile ne interessante.
appunto, studi chimica e biologia, se avrai l'opportunità di vedere seriamente un pò di matematica e fisica all'università (non certo quella che si fa a biologia) capirai da solo. Bada bene che non ti ho dato in alcun modo, neanche implicito, dello scarso, conosci sicuramente chimica e biologia (quindi il tuo campo) molto ma molto meglio di me, ma ciò non ha nulla a che vedere con la matematica (senza la quale è inutile perdere tempo a cercare di capire qualcosa di fisica).

per quanto riguarda il resto, rafforzi sempre più l'idea che mi sembri avere del volo a vela, e se è fatto di numeri, bhe...

infine, parlare di costi non è nè utile nè interessante solo se voli con i soldi di papà (ciò non è nè una provocazione nè un offesa, hai la fortuna di poterlo fare e fai bene a farlo).

ciao.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 14 aprile 2009, 21:42

IVWP ha scritto: a chi sminuisce le prestazioni dei veleggiatori
avevo dimenticato una parte importante del quote, ti sarei grato se mi indicassi dove ho sminuito le prestazioni degli alianti, che invece amo moltissimo, sopratutto tecnicamente (e se permetti ho qualche nozione aerodinamico/strutturale più di te per apprezzarli con cognizione di causa e non solo per passione, e bada bene che ciò non è un offesa o provocazione, al liceo ne sapevo molto di meno). Io ho più volte scritto che so distinguere il volo dalle prestazioni del mezzo, (leggi: se un aliante avesse 120 di efficienza il suo volo non sarebbe due volte più "puro" di uno con 60), mentre per te la prestazione numerica sta al di sopra di ogni altro aspetto del volo.

ciao

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 14 aprile 2009, 21:59

tristar ha scritto:
IVWP ha scritto: a chi sminuisce le prestazioni dei veleggiatori
avevo dimenticato una parte importante del quote, ti sarei grato se mi indicassi dove ho sminuito le prestazioni degli alianti, che invece amo moltissimo, sopratutto tecnicamente (e se permetti ho qualche nozione aerodinamico/strutturale più di te per apprezzarli con cognizione di causa e non solo per passione, e bada bene che ciò non è un offesa o provocazione, al liceo ne sapevo molto di meno). Io ho più volte scritto che so distinguere il volo dalle prestazioni del mezzo, (leggi: se un aliante avesse 120 di efficienza il suo volo non sarebbe due volte più "puro" di uno con 60), mentre per te la prestazione numerica sta al di sopra di ogni altro aspetto del volo.

ciao
ma non tu; in generale sono sminuite da molti piloti a motore, e soprattutto da "i non addetti ai lavori".

tu hai sminuito solo la tecnica di pilotaggio.

le prestazioni non sono al primo posto, ma sono semplicemente utili. voli di 750 Km in 6 ore sarebbero impensabili con i libratori di soli 40 anni fa.
E a me piace volare in montagna (è la cosa che preferisco), e sarà che sono scarso come dici tu, ma io con il Ka6 in montagna non ci vado se non in giornate bomba. (contando da dove parto, e anche cosa intendo per montagna)
Con il K21 ci arrivo...ma non in tutte le giornate.

tra volovelisti quando si parla di numeri, o meglio, dei piloni che si è toccato, la prima cosa che ci si sente dire è:

"bello", non bravo: non lo si fa per vantarsi, ma quasi per rendere partecipi gli altri volovelisti, i soli che riescono a capire la contentezza e la gioia e la soddisfazzione (che contiene certo un po' d' orgoglio) di essere riuscito a vedere bei posti, di essersi divertiti.

Non credo di aver esposto il concetto chiaramente, ma non ho mai dovuto spiegarlo prima.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da riccardosl45 » 15 aprile 2009, 0:14

Dove volete arrivare?
Possiamo concludere che ognuno vola su quello che li piace di più e queste discussioni non stanno portando a nulla di utile?

tristar
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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 15 aprile 2009, 10:26

IVWP ha scritto: ma non tu; in generale sono sminuite da molti piloti a motore, e soprattutto da "i non addetti ai lavori".

tu hai sminuito solo la tecnica di pilotaggio.

le prestazioni non sono al primo posto, ma sono semplicemente utili. voli di 750 Km in 6 ore sarebbero impensabili con i libratori di soli 40 anni fa.
E a me piace volare in montagna (è la cosa che preferisco), e sarà che sono scarso come dici tu, ma io con il Ka6 in montagna non ci vado se non in giornate bomba. (contando da dove parto, e anche cosa intendo per montagna)
Con il K21 ci arrivo...ma non in tutte le giornate.

tra volovelisti quando si parla di numeri, o meglio, dei piloni che si è toccato, la prima cosa che ci si sente dire è:

"bello", non bravo: non lo si fa per vantarsi, ma quasi per rendere partecipi gli altri volovelisti, i soli che riescono a capire la contentezza e la gioia e la soddisfazzione (che contiene certo un po' d' orgoglio) di essere riuscito a vedere bei posti, di essersi divertiti.

Non credo di aver esposto il concetto chiaramente, ma non ho mai dovuto spiegarlo prima.
bhe, messo cosi mi trovi pienamente d'accordo. Per quanto riguarda la tecnica di pilotaggio, non la sminuisco di certo, (anche se effettivamente mi sono espresso male). La differenza principale fra le due tipologie è che proprio perchè l'aliante ha il controllo sui 3 assi, una volta imparato a tenerlo coordinato, gli si fa fare praticamente tutto (non sto parlando di acro, ma di virare e mantenere l'angolo di planata corretto, cioè tutto ciò che serve, dal punto di vista del pilotaggio, per fare voli di distanza). Nel libero (sia para che delta) è invece necessario spostare il peso, quindi non bastano i comandi (freni) ma serve tutto il corpo, e non hai alcuno strumento che ti dica se sei coordinato o meno. Ma la parte più complessa e (fortunatamente) completamente avulsa al volo a vela, è che il para può chiudere, e non è assolutamente infrequente. La riapertura richiede riflessi ed azioni per nulla istintive, non basta star seduti ad aspettare che passi cambiando un pò la velocità. Questo non è un pericolo solo se ci si avvicina a questo sport con gradualità.

per stemperare un pò, una manciata di video che ho nei preferiti (quello in aliante è veramente una bomba)







8)

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libelle
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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da libelle » 15 aprile 2009, 12:06

Visto che sono stato io a "tirare il sasso in piccionaia" come si dice qui a Firenze mi sento responsabile di dover quietare le polemiche che effettivamente non servono a niente e che ci avvelenano.
Probabilmente nel mio intervento mi sono espresso male, volevo solo precisare che la mia scelta per il volo in aliante è basata essenzialmente sulla mia personale preferenza per il pilotaggio di un aereo a tutti gli effetti, di un aerodina.
Ritengo anche il volo libero decisamente più pericoloso del volo a vela, e non perchè ci si infrasca (come se in aliante nessuno si fosse mai ammazzato in un fuoricampo) ma semplicemente perchè con il parapendio c'è da temere anche la chiusura della vela in caso di particolari condizioni.
In aliante ci si ammazza in tantissimi modi, di sicuro non vieni giù se una terminca turbolenta ti chiude le ali. Sotto questo punto di vista noi aliantisti voliamo in condizioni di turbolenza severa (e ci divertiamo pure) che sarebbero assolutamente inaccessbili per un pilota di volo libero.
L'aliante offre quindi condizioni di volo che chi vola libero non può raggiungere, a meno che non abbia voglia di provare ad infilarsi nei rotori con il parapendio per tentare di raggiungere l'onda.
Detto questo, e sia ben chiaro, non critico nessuno per come vola e su cosa vola. Io dico la mia personale idea: volo su questo perchè questo mi dà questo e mi assicura questo, a scapito di un prezzo maggiore.
Non posso che ammirare e rispettare la vera libertà di chi vola in parapendio anche se in fondo in fondo mal digerisco l'ingiustizia dal momento che voliamo nelle stesse aree e spesso alle stesse quote. A noi chiedono il transponder e il contatto ATC, a loro un bel niente, eppure stiamo tutti in volo dentro un CTR a 2000 metri.
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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da tristar » 15 aprile 2009, 13:59

libelle ha scritto: Ritengo anche il volo libero decisamente più pericoloso del volo a vela, e non perchè ci si infrasca (come se in aliante nessuno si fosse mai ammazzato in un fuoricampo) ma semplicemente perchè con il parapendio c'è da temere anche la chiusura della vela in caso di particolari condizioni.
Poichè condivido tutto il resto del messaggio, quoto questo passaggio per far notare che nella chiusura in sè non c'è niente di pericoloso o anomalo. La pericolosità comincia se non si hanno le capacità per recuperare, e ciò succede se si vola con ali e/o condizioni al di sopra della propria capacità. Ci sono miriadi di segnali, prima di una chiusura pericolosa, che ti dicono "guarda che sei pirla". Nelle due ore e trenta di volo che citavo sopra non ho preso neanche la più leggera delle chiusure, anche nell'entrata in termiche da +6 (metri al secondo), che non sono proprio da buttare (!).Andando contro questi segnali la colpa è del pilota, punto. Certo, sopratutto all'inizio, il parapendio da più occasioni per sbagliare, ma su questi argomenti, fidati, le scuole lavorano molto. Statisticamente (e in genere non mi piace parlare di statistiche), i parapendisti attivi in italia sono diverse migliaia (più di 6000 secondo l'ultimo censimento fivl), e se si escludono gli incidenti seri dovuti ad acrobazia o totale imbecillità, vedrai che è decisamente più sicuro di quanto possa sembrare a prima vista. Questo fermo restando che ognuno, come diceva sopra Riccardo, vola il mezzo che più gli piace perchè quello è il motivo necessario e sufficiente che non ha bisogno di alcuna giustificazione.

Un paio di video per illustrare quali siano i reali margini quando un pilota sa quello che fa: corsi siv.





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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da riccardosl45 » 15 aprile 2009, 15:13

Non è possibile indossare un padacadute ugualmente nel parapendio?

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 15 aprile 2009, 15:16

riccardosl45 ha scritto:Non è possibile indossare un padacadute ugualmente nel parapendio?
infatti hanno il paracadute d' emergenza, ma prima di poter aprirlo bisogna mollare la vela, un po' come il dover uscire dall' abitacolo; almeno cosi mi hanno spiegato.

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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da IVWP » 15 aprile 2009, 15:27

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questo è un esempio; libelle, voi cosa fate per pubblicizzare l' evento, come vi organizzate ?

il primo "open day" di un club volovelistico italiano venne organizzato a Vergiate dai soci dell' attuale "centro studi volo vela alpino", evoluzione del "Gruppo Sportivo di Volo a Vela Siai-Marchetti" ; prima di stabilire il club volovelistico a Calcinate infatti si operava dal più grande aeroporto di Vergiate o Venegono.

dell' evento rimangono alcune foto e un paio di volantini pubblicitari, che proponevano battesimi dell' aria, mostra statica ed esibizioni in volo.

il volo libero invece come viene pubblicizzato ?

il primo ad esempio mi piace
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Re: nasce l' Associazione Volovelistica Internazionale

Messaggio da riccardosl45 » 15 aprile 2009, 16:28

Un iniziativa simile è in corso anche al club volo a vela Padovano (trovate il volantino sul sito)

In pratica attraverso le scuole e università propongono un mini corso di aliante teorico/pratico di due giorni in cui avere le nozioni basilari e un volo prova con istruttore, il tutto per due giornate a meno di 150 euro..

Mi sembra una buona iniziativa e credo che parteciperò. :mrgreen:

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