Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

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Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da pippo682 » 1 dicembre 2005, 11:07

Da http://www.repubblica.it del 28/11/2005

BOLZANO - Ha volato per 2.130 chilometri sulle Ande argentine a bordo un aliante, senza motore. Un'impresa che è valsa al bolzanino Thomas Gostner il nuovo primato mondiale.

La prova si è svolta nel paese sudamericano dove il velivolo ha potuto sfruttare le particolari condizioni di vento offerte in questa stagione dalla catena montuosa e, soprattutto la tecnica del "volo in onda", ossia ad una quota molto spesso sopra i 5 mila metri. Il record precedente era di 2.079 km, stabilito a dicembre dell'anno scorso dal tedesco Manfred Albrecht assieme alla moglie Margitta.

Per stabilire questo record, Gostner ha utilizzato un "Nimbus 4", aliante biposto con apertura alare di oltre 26 metri, volando assieme all'amico-rivale lombardo Stefano Ghiorzo. Gostner e Ghiorzo, assieme all'altro pilota dell'Aero Club Bolzano Giorgio Galetto (già campione del mondo), rappresentano ormai da decenni la punta di diamante del volo a vela italiano, con una costante presenza ai vertici di tutte le principali gare volovelistiche europee e mondiali.

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Messaggio da Liuke » 1 dicembre 2005, 11:38

questa notziuola la mettiamo sul portale ok ?

grazie per la segalazione.

E w L'italia dello sport (che non sia sempre calcio) ufff
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re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da pippo682 » 1 dicembre 2005, 11:48

Vai col portale!

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re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da pippo682 » 1 dicembre 2005, 13:12

A proposito di giornali e superficialità delle notizie, il Nimbus 4 è un aliante monoposto... quindi o Gostner ha volato da solo sul Nimbus 4, o se era su un biposto si trattava di un altro modello... Confermo, non compro più giornali, tempo sprecato, chi ci crede più...
Aspetto di leggere la notizia su Volare.

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Messaggio da Liuke » 1 dicembre 2005, 13:21

ho fatto una ricerca, e per l'esattezza il biposto nimbus è il "nimbus 4DM"

http://www.difesa.it/Segretario-SGD-DNA ... nimbus.htm
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re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da pippo682 » 1 dicembre 2005, 13:25

Bravo Liuke, hai ragione. In effetti, in questo caso, è un errore veniale. Mi cospargo il capo di cenere :cry: , ma non cambio idea sui giornali.... :evil:

Il sito del produttore del Nimbus e di altri meravigliosi alianti http://www.schempp-hirth.com

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re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da libelle » 8 dicembre 2005, 20:05

Mi rallegro che il record sia italiano e mi rallegro anche di più nel vedere che in un forum di aviazione di parli di alianti. In genere non gli fila nessuno. Chissà perchè visto che sono bellissimi, robusti quasi quanto un caccia e dotati di caratteristiche aerodinamiche spettacolari.
Forse nessuno si accorge di loro, ma anche qui in Italia, durante la bella stagione, decine e decine di alianti solcano i cieli anche a quote considerevoli. Nessuno si accorge di loro perchè gli alianti, (che sono i primi aerei costruiti dall'uomo) con il loro volo silenzioso, soave e umile vengono spesso sovrastati dal baccano di tanti motori.
Penso che la paura di volare, che è insita in molte persone, nasca soprattuto da ignoranza (del tutto comprensibile) verso i meccanismi che regolano il volo. Volare non vuol dire ssemplicemente tare in aria, significa soprattuto essere immersi nell'aria, esattamente come un sommergibile nelle acque. Conoscere l'aria nei minimi dettagli è la principale catteristica degli aliantisti. Se le persone che volano conoscessero tutte le cose spettacolari che si possono incontrare nell'atmosfera (come salire a dieci metri al secondo su una corrente ascensionale in compagnia di una poiana o di altri uccelli veleggiatori) sicuramente non troverebbero terrorizzanti le turbolenze o altri movimenti delle masse d'aria.

Un pilota di aliante
(....non si era capito?) :lol:

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Re: re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da dega90 » 8 dicembre 2005, 22:44

libelle";p="59954 ha scritto:Mi rallegro che il record sia italiano
E io mi rallegro che il record sia bolzanino!! :lol: :lol:

bye

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Re: re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da pippo682 » 9 dicembre 2005, 8:56

libelle";p="59954 ha scritto:Mi rallegro che il record sia italiano e mi rallegro anche di più nel vedere che in un forum di aviazione di parli di alianti. In genere non gli fila nessuno. Chissà perchè visto che sono bellissimi, robusti quasi quanto un caccia e dotati di caratteristiche aerodinamiche spettacolari.
Forse nessuno si accorge di loro, ma anche qui in Italia, durante la bella stagione, decine e decine di alianti solcano i cieli anche a quote considerevoli. Nessuno si accorge di loro perchè gli alianti, (che sono i primi aerei costruiti dall'uomo) con il loro volo silenzioso, soave e umile vengono spesso sovrastati dal baccano di tanti motori.
Penso che la paura di volare, che è insita in molte persone, nasca soprattuto da ignoranza (del tutto comprensibile) verso i meccanismi che regolano il volo. Volare non vuol dire ssemplicemente tare in aria, significa soprattuto essere immersi nell'aria, esattamente come un sommergibile nelle acque. Conoscere l'aria nei minimi dettagli è la principale catteristica degli aliantisti. Se le persone che volano conoscessero tutte le cose spettacolari che si possono incontrare nell'atmosfera (come salire a dieci metri al secondo su una corrente ascensionale in compagnia di una poiana o di altri uccelli veleggiatori) sicuramente non troverebbero terrorizzanti le turbolenze o altri movimenti delle masse d'aria.

Un pilota di aliante
(....non si era capito?) :lol:
Non per niente, ma chi ha postato la news vola anche in aliante.... anzi, ho iniziato in aliante, poi per problemi di tempo e di tenuta di ...stomaco, sono passato al volo a motore, pur mantenendo il brevetto di volo a vela. Ti sembrerà a strano (a me sembra assurdo) ma la gente ha più paura di volare in aliante che in aereo a motore, forse anche tra i partecipanti del forum :lol:
Io ritengo che l'esperienza che ho fatto io, prima pilota di volo a vela e poi di volo a motore, sia il massimo. Con l'aliante acquisisci una conoscenza del volo, sia per le condizioni meteo che per il pilotaggio (la pedaliera questa sconosciuta...), che con un aereo a motore, se escludi forse i bicicli, non acquisirai mai. Per contro, il volo a motore, ed è inutile negarlo, completa il volovelista per quel che sono le conoscenze delle regolamentazioni aeronautiche, la fonia, gli spazi aerei, ecc...
A proposito, il Libelle era il mio aliante preferito. Ho fatto il mio primo volo lungo, più di 5 ore, e soprattutto l'onda, sopra L'Aquila, toccando i 4.000 metri. Non ho mai fatto una quota simile a motore ("solo" 11.000 piedi...). Poi lo hanno distrutto in un fuoricampo, senza problemi per il pilota, per fortuna.
Benvenuto nel forum, Libelle, e parlaci di alianti!

Una mia foto....
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re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da libelle » 9 dicembre 2005, 18:31

Sono perfettamente daccordo con te Pippo, il volo in aliante è estremamente formativo per la tecnica di pilotaggio e conoscenza dell'aerologia. Il tutto si completa poi con il brevetto a motore, dove la conoscenza aeronautica si consolida definitivamente. In futuro, se avrò disponibilità economiche (sono ancora studente) mi piacerebbe molto implementare il mio brevetto di volo a vela con il brevetto (pardon ora si dice licenza) a motore.
Concordo anche sul fatto che la gente sia letteralmente terrorizzata all'idea di salire su un aereo senza motore. La gente non sa che la prima cosa che fa volare un aereo è l'ala, (e gli alianti ne hanno di ali!) poi casomai viene anche il motore. Un imponente B 747, anche se vetusto, mantiene tutt'oggi un rateo di planata di tutto rispetto per un colosso del genere (non vorrei dire sciocchezze ma credo sia quasi 1:17).
Se parli di mal d'aria allora parliamo la stessa lingua, io stesso ne soffro abbondantemente. Quando volo come secondo sugli alianti biposto, o mi imbottisco di pasticche contro il mal d'aria oppure raramente riesco a stare su più di due ore. Per fortuna quando sono solo mi capita assai raramente, e comunque solo in forma leggera.

Ciao

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Re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da loryktm » 22 marzo 2009, 8:55

ragazzi io non ho dubbi sul fatto che un aliante sia piu' sicuro di un aereo a motore. innanzitutto l'aliante non porta combustibile quindi i rischi di incendio in caso di impatto al suolo sono zero,le velocita' di volo sono ridotte(spesso) rispetto agli aeromobili a motore...terzo e non meno importante,con l'aliante voli con la consapevolezza di non avere motore quindi in ogni momento del volo tieni in considerazione l'evenienza di un atterrgaggio in planata in mancanza di condizioni favorevoli...con l'aereo a motore voli con la consapevolezza di avere il motore e quindi si fa i conti con il carburante e l'autonomia piu' che il resto...e se il motore ti pianta? so c***i,se le correnti ascensionali ti piantano con l'aliante? se sei un tipo prudente e non ti sei allontanato piu' del dovuto veleggi fino alla base... ps: mi piacerebbe tanto fare un volo su un aliante di venti metri..per adesso volo con i modelli radiocomandati, mi hanno regalato ore di divertimento sia in termica che in pendio..e mi hanno insegnato cosa significa veleggiare...adesso sto costruendo un dg 1000 di 4 metri non vedo l'ora di provarlo in un bel pendio alpino...

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Re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da Slowly » 22 marzo 2009, 12:18

Io ritengo la diatriba "Aliante vs. Motore" alla stregua di un "moto vs. bicicletta".

:D
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Re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da vihai » 23 marzo 2009, 16:29

loryktm ha scritto:se le correnti ascensionali ti piantano con l'aliante? se sei un tipo prudente e non ti sei allontanato piu' del dovuto veleggi fino alla base...
Non funziona proprio così. Qualsiasi volo cross-country ti porta fuori dal cono di planata del tuo aeroporto.

L'importante è che quando esci da quello del tuo aeroporto tu entri in quello di "qualcos'altro", con "qualcos'altro" che è un altro aeroporto, un'aviosuperficie, un prato conosciuto o un prato sconosciuto, sta a te scegliere quali margini di sicurezza tenere e quindi quale fuori-campo accettare.

E così ci si sposta di cono in cono fino a diverse centinaia di km da casa.

Ciao,

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Re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da libelle » 25 marzo 2009, 1:14

A onor del vero è sbagliato e anche tendenzialmente pericoloso pensare di poter evitare sempre il fuoricampo semplicemente volando nel cono di sicurezza del campo.
Qualsiasi pilota di aliante deve essere pronto al fuoricampo sempre e comunque, sia che voli in cross-country, sia che faccia i voletti sul cielo campo. E' ovvio che chi macina centinaia di chilometri sia molto più esposto al cosiddetto rischio fuoricampo, ma si può finire fuori pista anche se ci si vola letteralmente sopra.
Con l'aliante, si sa, si deve valutare molto bene l'atterraggio in quanto una seconda possibilità di riprovarci non c'è: si deve concludere sempre e possibilmente in modo che l'aliante sia riutilizzabile.
E' successo che alianti, anche piuttosto performanti, non riuscissero ad arrivare in pista, così come è successo che alianti scuola, con a bordo istruttori qualificati, abbiano mancato la pista.
Bisogna considerare che il fuoricampo può avvenire sempre, ma a mio avviso il "fuoricampo del dilettante" cioè colui che teme appunto di finire fuori pista e per evitare questo rischio svolazza sempre nel cono, può avere risvolti tendenzialmente più pericolosi.
Chi fa cross-country è psicologicamente pronto (o perlomeno crede di esserlo) ad affrontare un probabile fuoricampo. Sa che può succedere e si sente sicuro di saperlo gestire.
Il pilota "cielocampista" che evita di allontanarsi solo perchè insicuro e non in grado di gestire un fuoricampo può incappare in una situazione potenzialmente più drammatica, cioè il fuoricampo improvvisato, una vera e propria emergenza: quello che ha sempre voluto evitare adesso gli tocca e gli tocca pure vicino alla pista, alla salvezza e in condizioni di improvvisazione.
Basta sbagliare i parametri di atterraggio, basta considerare male il vento in prua ed ecco che subito che dopo aver terminato la virata finale ed essersi allineati in asse pista succede qualcosa di imprevisto: la pista si avvicina lentamente e contemporaneamente l'aliante sprofonda. In questo caso possono succedere due cose:

1)il pilota più inesperto e pavido vede nella pista la salvezza, la casa, cede al seducente richiamo di essa e persevera nella condizione di errore nonostante una parte del suo cervello gli dica che non riuscirà ad entrare. Risultato: un aliante spiattellato poco prima della soglia pista.

2) il pilota si accorge subito che non riuscirà ad entrare in pista. Magari non è veramente sicuro di finire fuori campo, ma non se la sente di rischiare: non vuole infilare nel bosco poco prima della soglia pista, ecco quindi che senza pensarci ulteriormente vira di 90° e si allinea per un finale nel campo di emergenza poco distante dalla soglia pista eseguendo un atterraggio perfetto. L'aliante viene recuperato e riportato al campo. Fine della storia con esito felice.

Di conseguenza il fuoricampo è un qualcosa che può toccare a chiunque, l'importante è non temerlo e non far finta che non esista. Pensare "tanto a me non succederà mai perché volo nel cono" è estremamente deleterio.
"think positive, flaps negative!"

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Re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da Hartmann » 25 marzo 2009, 11:23

libelle ha scritto:....Pensare "tanto a me non succederà mai perché volo nel cono" è estremamente deleterio.
Questo è vero sempre, in ogni campo

H

Ps mi fate innamorare del volo in aliante, io che sono abituato al motore:-) Peccato dalle mie parti sia praticamente sconosciuto

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Re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da IVWP » 26 marzo 2009, 20:46

Hartmann ha scritto:
libelle ha scritto:....Pensare "tanto a me non succederà mai perché volo nel cono" è estremamente deleterio.
Questo è vero sempre, in ogni campo

H

Ps mi fate innamorare del volo in aliante, io che sono abituato al motore:-) Peccato dalle mie parti sia praticamente sconosciuto
non so quali siano le tue parti :mrgreen: , ma dai un occhiata qui:

http://www.postfrontal.com/Regala_un_volo_in_aliante/

se vuoi provare un volo, non mancano certo le occasioni:

http://www.fivv.org/?page_id=81

:wink:

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Re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da Hartmann » 26 marzo 2009, 20:53

IVWP ha scritto:
Hartmann ha scritto:
libelle ha scritto:....Pensare "tanto a me non succederà mai perché volo nel cono" è estremamente deleterio.
Questo è vero sempre, in ogni campo

H

Ps mi fate innamorare del volo in aliante, io che sono abituato al motore:-) Peccato dalle mie parti sia praticamente sconosciuto
non so quali siano le tue parti :mrgreen: , ma dai un occhiata qui:

http://www.postfrontal.com/Regala_un_volo_in_aliante/

se vuoi provare un volo, non mancano certo le occasioni:

http://www.fivv.org/?page_id=81

:wink:
Grazie per il pensiero, ma purtroppo hai solo confermato che dalle mie parti non si vola in aliante:-(

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Re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da IVWP » 26 marzo 2009, 20:55

Hartmann ha scritto: [
Grazie per il pensiero, ma purtroppo hai solo confermato che dalle mie parti non si vola in aliante:-(

H
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?f=65&t=25353

:roll: :roll:

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Re: Il nuovo record di distanza in aliante è italiano

Messaggio da Hartmann » 26 marzo 2009, 21:04

Letto. E pensare che io a Grumento ci sono andato con il p-66:-(

Mi piacerebbe provare l'aliante, se capita faccio un giro, promesso:-)

H

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