Alitalia - Società Aerea Italiana
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Scusatemi, qualcuno deve spiegarmi cosa significa nel dettaglio l'affermazione che le divise vanno cambiate ogni due anni.
Mi spiego meglio, al massimo delle mie capacità e perdonatemi se non riesco ad essere chiaro.
a) Ogni due anni a me che sono un dipendente mi viene cambiato il set di abbigliamento che è, però, sempre identico a quello che avevo già, magari a parte la taglia?
b) Ogni due anni si cambia provider, oppure si cambia stilista, oppure si cambia fornitore , ecc, consegnando a tutti i dipendenti aventi diritto a prescindere dall'ultima consegna delle vecchie divise, magari appena ieri, un nuovo set di capi?
Grazie.
Mi spiego meglio, al massimo delle mie capacità e perdonatemi se non riesco ad essere chiaro.
a) Ogni due anni a me che sono un dipendente mi viene cambiato il set di abbigliamento che è, però, sempre identico a quello che avevo già, magari a parte la taglia?
b) Ogni due anni si cambia provider, oppure si cambia stilista, oppure si cambia fornitore , ecc, consegnando a tutti i dipendenti aventi diritto a prescindere dall'ultima consegna delle vecchie divise, magari appena ieri, un nuovo set di capi?
Grazie.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Pino sembra che ogni due anni la divisa vada cambiata. Ovvero ti ridanno giacca pantaloni camicie etc.
Questo cambio viene fatto xche dopo due anni i capi potrebbero essere rovinati.
Per cui trattasi di normale ricambio.
Alitalia decide di cambiare le divise com Delle nuove in questa fase, per cui confermando che lo stilista offre i disegni gratis, il costo di ricambio rientra nella normale gestione dei ricambi.
Questo cambio viene fatto xche dopo due anni i capi potrebbero essere rovinati.
Per cui trattasi di normale ricambio.
Alitalia decide di cambiare le divise com Delle nuove in questa fase, per cui confermando che lo stilista offre i disegni gratis, il costo di ricambio rientra nella normale gestione dei ricambi.
Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Il personale che lavora in divisa ha la fornitura delle stesse.tartan ha scritto:Scusatemi, qualcuno deve spiegarmi cosa significa nel dettaglio l'affermazione che le divise vanno cambiate ogni due anni.
Mi spiego meglio, al massimo delle mie capacità e perdonatemi se non riesco ad essere chiaro.
a) Ogni due anni a me che sono un dipendente mi viene cambiato il set di abbigliamento che è, però, sempre identico a quello che avevo già, magari a parte la taglia?
b) Ogni due anni si cambia provider, oppure si cambia stilista, oppure si cambia fornitore , ecc, consegnando a tutti i dipendenti aventi diritto a prescindere dall'ultima consegna delle vecchie divise, magari appena ieri, un nuovo set di capi?
Grazie.
Da Pilota io avevo una divisa invernale ed una estiva ogni due anni,
quattro camicie ogni anno, una cravatta ed una cintura ogni due anni,
un cappotto ogni quattro anni... e così via (le scadenze magari non le ho ricordate esattamente.
Se fanno una divisa nuova e la cambiano alla scadenza di quella vecchia il costo è zero, nel senso
che comunque ne avrebbero fornita una, vecchio tipo o nuovo costano più o meno lo stesso.
Scarpe, calze e valigeria non vengono forniti ma bisogna rispettare i modelli ed i colori di scarpe e calze.
Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Italo Screpanti o qualcosa del genere... un Pilota in pensione che partecipa a MasterChef 7.
Sembra anche essere bravo in cucina. Qualcuno lo conosce?
Sembra anche essere bravo in cucina. Qualcuno lo conosce?
Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Alitalia, Lufthansa pronta a offrire 300 milioni ma pone condizioni
http://economia.ilmessaggero.it/economi ... 61534.html
http://economia.ilmessaggero.it/economi ... 61534.html
Dopo l'uscita dalla partita per l'acquisizione della compagnia aerea Niki, Lufthansa punta tutto su Alitalia: «Dopo l'uscita dell'affare Niki si sono liberate delle risorse e Alitalia è per Lufthansa un importante obiettivo strategico». Lo rivelano fonti interne alla dirigenza della compagnia di bandiera tedesca al quotidiano economico Handelsblatt. «Tuttavia gli ostacoli sono enormi», scrive il quotidiano, «perché viene chiarito da fonti vicine a Lufthansa che la compagnia tedesca non assumerà su di sé il risanamento di Alitalia. Ma questo dovrà essere assunto dagli interessati in Italia prima dell'acquisizione». Tra gli ostacoli, ce n'è uno anche di ordine economico. «La domanda è se un investitore deve restituire i soldi del prestito ponte» (complessivamente 900 milioni, ndr.), si chiede il quotidiano. «Secondo le informazioni di un insider, Lufthansa può offrire un prezzo di acquisto di 300 milioni per Alitalia», riferisce Handelsblatt, «mentre si dice che il governo di Roma si aspetti un'entrata di 500 milioni». Il responsabile in Lufthansa dell'acquisizione di Alitalia, secondo le informazioni raccolte dal quotidiano economico, è Harry Hohmeister, responsabile per il managment dei grandi hub nel consiglio di amministrazione di Lufthansa. Problematici sono i diritti del personale di volo, come ad esempio «il diritto di abitare a Roma se si è stazionati a Milano, o avere il servizio navetta a Milano a spese dell'azienda». «Finché nessun ente in Italia elimina questi trattamenti, una vendita è difficilmente possibile», dicono le fonti vicine a Lufthansa citate da Handelsblatt.
DR
Salt Lake... Salt Lake! This is Columbia 409! It's Nancy Pryor... stewardess. Something hit us! All the flight crew is dead or badly injured! There's no one left to fly the plane! Help us! Oh my God, help us! (Nancy Pryor, Airport 1975)
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Ricominciano i ricatti...
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Il servizio navetta a Milano? c***o non me ne sono mai accorto...Lampo 13 ha scritto:Ricominciano i ricatti...
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.
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- Valerio Ricciardi
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Se chi acquisisce Alitalia non deve in quanto acquirente restituire un prestito, che prestito è?
Ma scherziamo?
Qui si insiste a dare per scontato che denaro pubblico deve essere speso per garantire la sopravvivenza di una intrapresa ormai interamente privata. Se poi rientra, mi sta benissimo. E' un sostegno. Una spalla a cui appoggiarsi intanto che si riprendono le forze. Poi quando stai meglio restituisci in comode rate... non più degli interessi legali che son bassissimi.
Se provasse la Melegatti a chiedere un prestito ponte per andare avanti sino al rilancio grazie a un nuovo pandoro valorizzato da un packaging originale e una campagna di marketing geniale e commercialmente irresistibile, quanto sarebbe grande il pernacchione?
Nemmeno quello le concederebbero.
Ora: i commissari straordinari pare siano delle persone capaci. Hanno restituito quattro A320 alleggerendo i costi di leasing che son finiti a una LC americana. Usano un 777-300 di recente arrivo, se ho ben capito, sulla rotta per San Paolo che rende ed ha un buon LF. Ossia fanno le cose "normali che Alitalia avrebbe dovuto fare da anni ed anni invece di fare sistematicamente le scelte tanto giuste da far meritare la Legion D'Onore concessa da uno Stato concorrente ad un suo AD (pensa tu quanto poteva aver fatto gli interessi nostri quello là, roba da processarlo per alto tradimento).
Non è che potrebbe convenire dar tempo a costoro, se a quanto pare funzionano, di rimettere in attivo il brand e poi venderlo meglio senza essere soggetti a ricatti? Magari restituendo il prestito che tutti noi gli abbiamo fatto di tasca nostra? Io preferirei arrivare a anticipare un miliardo e mezzo che poi però mi rientrino, invece di perdere 900 milioni.
E' la logica per la quale un privato deve essere finanziato a fondo perduto dai cittadini salvo poi ridiventare profittevole una volta che se lo è pappato un altro privato per un tozzo di pane senza nemmeno dir grazie che non mi va giù, l'Alitalia è una realtà grande con tanti dipendenti? Embé?
Con la crisi son fallite tante di quelle aziende che avevano ciascuna circa un decimo dei dipendenti di AZ che la somma di coloro che sono andati a spasso è superiore in modo a dir poco schiacciante, e nessuno ha fatto discorsi del tipo che i loro posti di lavoro andavano preservati a tutti i costi.
La FIAT, pochi lo sanno, non era in una situazione migliore di AZ. Quattordici anni fa arriva Marchionne, antipatico ma efficientissimo specialista nel trasformare ogni crisi in una opportunità (lo hanno chiamato perché era ben famoso per le aziende da liquidare che aveva invece risanato e poi fatto rivendere a prezzo elevato invece di gestirne il fallimento morbido), e lui ha ottenuto liquidità al massimo dal divorzio con GM che voleva sganciarsi, puntato sui brand che avevano il massimo valore aggiunto, come Ferrari e Maserati, su quelli già profittevoli come il settore trattrici agricole, ha ridotto al minimo il numero di nuovi modelli lanciati sul mercato puntando solo su quelli che potevano costituire un nuovo brand appetibile come Cinquecento (per quello dopo la piccola voluta fortissimamente dal geniaccio stonato Lapo ha voluto dare un family feeeling Cinquecento a monovolume e crossover), se ne è fregato di cercare la competizione sul segmento B nel quale ormai i coreani erano irraggiungibili, non ha giustamente puntato sull'elettrico nel quale son richiesti investimenti apocalittici a fronte di rientri futuri moooolto lontani nel tempo, senza un soldo col gioco delle tre carte ed ottimi accordi coi sindacati americani (Obama credendo nella tecnologia MultiAir che è proprietaria gli ha prestato 7 mld di $ che son stati interamente restituiti PRIMA della scadenza) si è di fatto pappato (altro che fusione...) la gigantesca Chrysler che era anch'essa in grave crisi ed ora invece grazie a Jeep e Dodge tira a più non posso, ha spostato la sede legale e fiscale dove pagava meno tasse ...e adesso sta per lasciare FCA riconsegnando alla famiglia Agnelli&Co. una grande holding non solo risanata ma molto appetibile da vendere, e che non è improbabile che la cederanno uscendo dal business automotive con un sacco di soldi in tasca.
Invece di tenerci noi ALTRI 900 milioni di anticipazione a fondo perduto, adesso che va via da FCA, non si potrebbe nominare lui supervisore del commissariamento e farlo lavorare un po'? Ma che si vende una barca mentre sta pian piano riempiendosi d'acqua per via di una falla? Ma quanto vuoi che ti diano?
Ti addebiteranno anche i costi di svuotamento con le pompe di sentina!
Ma scherziamo?
Qui si insiste a dare per scontato che denaro pubblico deve essere speso per garantire la sopravvivenza di una intrapresa ormai interamente privata. Se poi rientra, mi sta benissimo. E' un sostegno. Una spalla a cui appoggiarsi intanto che si riprendono le forze. Poi quando stai meglio restituisci in comode rate... non più degli interessi legali che son bassissimi.
Se provasse la Melegatti a chiedere un prestito ponte per andare avanti sino al rilancio grazie a un nuovo pandoro valorizzato da un packaging originale e una campagna di marketing geniale e commercialmente irresistibile, quanto sarebbe grande il pernacchione?
Nemmeno quello le concederebbero.
Ora: i commissari straordinari pare siano delle persone capaci. Hanno restituito quattro A320 alleggerendo i costi di leasing che son finiti a una LC americana. Usano un 777-300 di recente arrivo, se ho ben capito, sulla rotta per San Paolo che rende ed ha un buon LF. Ossia fanno le cose "normali che Alitalia avrebbe dovuto fare da anni ed anni invece di fare sistematicamente le scelte tanto giuste da far meritare la Legion D'Onore concessa da uno Stato concorrente ad un suo AD (pensa tu quanto poteva aver fatto gli interessi nostri quello là, roba da processarlo per alto tradimento).
Non è che potrebbe convenire dar tempo a costoro, se a quanto pare funzionano, di rimettere in attivo il brand e poi venderlo meglio senza essere soggetti a ricatti? Magari restituendo il prestito che tutti noi gli abbiamo fatto di tasca nostra? Io preferirei arrivare a anticipare un miliardo e mezzo che poi però mi rientrino, invece di perdere 900 milioni.
E' la logica per la quale un privato deve essere finanziato a fondo perduto dai cittadini salvo poi ridiventare profittevole una volta che se lo è pappato un altro privato per un tozzo di pane senza nemmeno dir grazie che non mi va giù, l'Alitalia è una realtà grande con tanti dipendenti? Embé?
Con la crisi son fallite tante di quelle aziende che avevano ciascuna circa un decimo dei dipendenti di AZ che la somma di coloro che sono andati a spasso è superiore in modo a dir poco schiacciante, e nessuno ha fatto discorsi del tipo che i loro posti di lavoro andavano preservati a tutti i costi.
La FIAT, pochi lo sanno, non era in una situazione migliore di AZ. Quattordici anni fa arriva Marchionne, antipatico ma efficientissimo specialista nel trasformare ogni crisi in una opportunità (lo hanno chiamato perché era ben famoso per le aziende da liquidare che aveva invece risanato e poi fatto rivendere a prezzo elevato invece di gestirne il fallimento morbido), e lui ha ottenuto liquidità al massimo dal divorzio con GM che voleva sganciarsi, puntato sui brand che avevano il massimo valore aggiunto, come Ferrari e Maserati, su quelli già profittevoli come il settore trattrici agricole, ha ridotto al minimo il numero di nuovi modelli lanciati sul mercato puntando solo su quelli che potevano costituire un nuovo brand appetibile come Cinquecento (per quello dopo la piccola voluta fortissimamente dal geniaccio stonato Lapo ha voluto dare un family feeeling Cinquecento a monovolume e crossover), se ne è fregato di cercare la competizione sul segmento B nel quale ormai i coreani erano irraggiungibili, non ha giustamente puntato sull'elettrico nel quale son richiesti investimenti apocalittici a fronte di rientri futuri moooolto lontani nel tempo, senza un soldo col gioco delle tre carte ed ottimi accordi coi sindacati americani (Obama credendo nella tecnologia MultiAir che è proprietaria gli ha prestato 7 mld di $ che son stati interamente restituiti PRIMA della scadenza) si è di fatto pappato (altro che fusione...) la gigantesca Chrysler che era anch'essa in grave crisi ed ora invece grazie a Jeep e Dodge tira a più non posso, ha spostato la sede legale e fiscale dove pagava meno tasse ...e adesso sta per lasciare FCA riconsegnando alla famiglia Agnelli&Co. una grande holding non solo risanata ma molto appetibile da vendere, e che non è improbabile che la cederanno uscendo dal business automotive con un sacco di soldi in tasca.
Invece di tenerci noi ALTRI 900 milioni di anticipazione a fondo perduto, adesso che va via da FCA, non si potrebbe nominare lui supervisore del commissariamento e farlo lavorare un po'? Ma che si vende una barca mentre sta pian piano riempiendosi d'acqua per via di una falla? Ma quanto vuoi che ti diano?
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Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
La Fiat ha avuto molti finanziamenti da parte dello stato, oltre che stabilimenti interi regalati dallo Stato per assicurare lavoro. Il risultato è stato chiusura degli stabilimenti, licenziamenti e trasferimento della sede legale in Olanda.Valerio Ricciardi ha scritto:Se chi acquisisce Alitalia non deve in quanto acquirente restituire un prestito, che prestito è?
Ma scherziamo?
Qui si insiste a dare per scontato che denaro pubblico deve essere speso per garantire la sopravvivenza di una intrapresa ormai interamente privata. Se poi rientra, mi sta benissimo. E' un sostegno. Una spalla a cui appoggiarsi intanto che si riprendono le forze. Poi quando stai meglio restituisci in comode rate... non più degli interessi legali che son bassissimi.
Se provasse la Melegatti a chiedere un prestito ponte per andare avanti sino al rilancio grazie a un nuovo pandoro valorizzato da un packaging originale e una campagna di marketing geniale e commercialmente irresistibile, quanto sarebbe grande il pernacchione?
Nemmeno quello le concederebbero.
Ora: i commissari straordinari pare siano delle persone capaci. Hanno restituito quattro A320 alleggerendo i costi di leasing che son finiti a una LC americana. Usano un 777-300 di recente arrivo, se ho ben capito, sulla rotta per San Paolo che rende ed ha un buon LF. Ossia fanno le cose "normali che Alitalia avrebbe dovuto fare da anni ed anni invece di fare sistematicamente le scelte tanto giuste da far meritare la Legion D'Onore concessa da uno Stato concorrente ad un suo AD (pensa tu quanto poteva aver fatto gli interessi nostri quello là, roba da processarlo per alto tradimento).
Non è che potrebbe convenire dar tempo a costoro, se a quanto pare funzionano, di rimettere in attivo il brand e poi venderlo meglio senza essere soggetti a ricatti? Magari restituendo il prestito che tutti noi gli abbiamo fatto di tasca nostra? Io preferirei arrivare a anticipare un miliardo e mezzo che poi però mi rientrino, invece di perdere 900 milioni.
E' la logica per la quale un privato deve essere finanziato a fondo perduto dai cittadini salvo poi ridiventare profittevole una volta che se lo è pappato un altro privato per un tozzo di pane senza nemmeno dir grazie che non mi va giù, l'Alitalia è una realtà grande con tanti dipendenti? Embé?
Con la crisi son fallite tante di quelle aziende che avevano ciascuna circa un decimo dei dipendenti di AZ che la somma di coloro che sono andati a spasso è superiore in modo a dir poco schiacciante, e nessuno ha fatto discorsi del tipo che i loro posti di lavoro andavano preservati a tutti i costi.
La FIAT, pochi lo sanno, non era in una situazione migliore di AZ. Quattordici anni fa arriva Marchionne, antipatico ma efficientissimo specialista nel trasformare ogni crisi in una opportunità (lo hanno chiamato perché era ben famoso per le aziende da liquidare che aveva invece risanato e poi fatto rivendere a prezzo elevato invece di gestirne il fallimento morbido), e lui ha ottenuto liquidità al massimo dal divorzio con GM che voleva sganciarsi, puntato sui brand che avevano il massimo valore aggiunto, come Ferrari e Maserati, su quelli già profittevoli come il settore trattrici agricole, ha ridotto al minimo il numero di nuovi modelli lanciati sul mercato puntando solo su quelli che potevano costituire un nuovo brand appetibile come Cinquecento (per quello dopo la piccola voluta fortissimamente dal geniaccio stonato Lapo ha voluto dare un family feeeling Cinquecento a monovolume e crossover), se ne è fregato di cercare la competizione sul segmento B nel quale ormai i coreani erano irraggiungibili, non ha giustamente puntato sull'elettrico nel quale son richiesti investimenti apocalittici a fronte di rientri futuri moooolto lontani nel tempo, senza un soldo col gioco delle tre carte ed ottimi accordi coi sindacati americani (Obama credendo nella tecnologia MultiAir che è proprietaria gli ha prestato 7 mld di $ che son stati interamente restituiti PRIMA della scadenza) si è di fatto pappato (altro che fusione...) la gigantesca Chrysler che era anch'essa in grave crisi ed ora invece grazie a Jeep e Dodge tira a più non posso, ha spostato la sede legale e fiscale dove pagava meno tasse ...e adesso sta per lasciare FCA riconsegnando alla famiglia Agnelli&Co. una grande holding non solo risanata ma molto appetibile da vendere, e che non è improbabile che la cederanno uscendo dal business automotive con un sacco di soldi in tasca.
Invece di tenerci noi ALTRI 900 milioni di anticipazione a fondo perduto, adesso che va via da FCA, non si potrebbe nominare lui supervisore del commissariamento e farlo lavorare un po'? Ma che si vende una barca mentre sta pian piano riempiendosi d'acqua per via di una falla? Ma quanto vuoi che ti diano?
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L'anima di az e il brand Alitalia, sono sinonimi di Italia, italianità e made in italy. Serve qualcuno, anche straniero, amante dell'Italia che non dimentichi la natura di questa compagnia.
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Alitalia è una azienda privata.
Non è più la compagnia di bandiera italiana dal preciso momento in cui lo Stato l'ha privatizzata.
Di bandiera ha solo i colori contenuti nel logo.
Quando era IRI, si. Allora era dello Stato, come l'Alfa Romeo prima che venisse ceduta (dopo essere stata affossata ad arte da manager consapevolmente incapaci) agli Agnelli per un tozzo di pan secco da pagare anche a babbo morto.
Non vedo una ragione sul pianeta intero per cui un investitore dovrebbe preoccuparsi dell'italianità di Alitalia, del valore di Alitalia per il made in Italy, dell'immagine dell'Italia nel mondo veicolata dai velivoli con brand Alitalia e dai loro equipaggi, dalla diffusione dell'arte del ben mangiare e del buon bere qualitativo e non quantitativo e tutte queste belle cose cose qui che tu citi in modo del tutto improprio ed inopportuno, nel momento in cui è diventata una intrapresa privata finalizzata alla produzione di lucro per i suoi proprietari ed investitori.
Si deve decidere: o è una azienda privata, e come tale va trattata, o la si può anche nazionalizzare e far diventare azienda pubblica. Ma non so se le normative europee ne permetterebbero un rilancio a mio carico: i principi di libera concorrenza e libero mercato impedirebbero a qualsiasi Stato di finanziare in perdita una compagnia aerea. Perché una Compagnia finanziata dallo Stato per ragioni di scelta politica (valore aggiunto dell'immagine veicolata) potrebbe se volesse pure praticare tariffe impossibili da sostenere offrendo in cambio servizi di altissimo livello; quindi penso che privata o pubblica debba sopravvivere sul mercato, o perire.
CASOMAI l'anomalia è stata per decenni proprio FIAT, che quando era competitiva su tutti i segmenti per la bravura dei suoi dirigenti migliori (prima Valletta, poi Ghidella per citarne alcuni) ha regolarmente privatizzato gli utili offrendo in cambio al Paese solo un indotto effettivamente enorme ed un gran numero di occupati diretti e indiretti - questo non lo si può negare - quando è stata massacrata da scelte sbagliate (es. Romiti, forse il peggiore fra i peggiori) ed aveva i piazzali pieni di macchine poco competitive invendute ha collettivizzato le perdite con la CIG. Lo stabilimento di Termoli per dire fu sostanzialmente pagato per intero dallo Stato italiano: peccato che il numero di addetti che vi han potuto trovare un impiego e costruire un futuro sia stato risibile, stante l'elevatissimo livello di automazione degli impianti. E' la FIAT privata che è stata trattata come fosse un ministero dello Stato l'anomalia, non Alitalia che - speriamo di no - potrebbe anche sparire dalla storia.
Io non voglio più sentir parlare di necessità ineludibile di garantire purchessia un futuro ad Alitalia, in nome di tutte le belle cose cdi cui hai scritto tu, perché per quanto possa starmi simpatica e per quanti ricordi possa suscitarmi non vedo UNA ragione per cui Alfa Romeo, Voxson, Lancia, Mivar, Lambretta etc etc possano essere scomparse (almeno nella loro accezione autentica e originale) e Alitalia no, su De Rica non si può.
Non è che un dipendente Alitalia (al quale per primo auguro ogni bene) ha dei diritti morali superiori a quelli di qualsiasi altro dipendente di qualsiasi altra azienda italiana o estera in crisi perché malgestita. Molti tassisti con la crisi son rimasti a spasso; non è che i tassisti di Capri han diritto alla CIG a vita magari al 100% del loro reddito medio solo perché usavano le Fiat 1400 cabriolet fatte apposta, che inequivocabilmente facevan parte dell'immagine visiva di Capri. Ma siamo matti davvero?
Pan American e TWA possono essere scomparse ed essere consegnate alla storia e Alitalia no perché negli anni del boom economico era tanto smart e trendy? Ma di che stiamo parlando?
CASOMAI van tolte tutte le folli provvidenze riservate a Ryanair, non mantenuta in perdita a tutti i costi Alitalia.
Non è più la compagnia di bandiera italiana dal preciso momento in cui lo Stato l'ha privatizzata.
Di bandiera ha solo i colori contenuti nel logo.
Quando era IRI, si. Allora era dello Stato, come l'Alfa Romeo prima che venisse ceduta (dopo essere stata affossata ad arte da manager consapevolmente incapaci) agli Agnelli per un tozzo di pan secco da pagare anche a babbo morto.
Non vedo una ragione sul pianeta intero per cui un investitore dovrebbe preoccuparsi dell'italianità di Alitalia, del valore di Alitalia per il made in Italy, dell'immagine dell'Italia nel mondo veicolata dai velivoli con brand Alitalia e dai loro equipaggi, dalla diffusione dell'arte del ben mangiare e del buon bere qualitativo e non quantitativo e tutte queste belle cose cose qui che tu citi in modo del tutto improprio ed inopportuno, nel momento in cui è diventata una intrapresa privata finalizzata alla produzione di lucro per i suoi proprietari ed investitori.
Si deve decidere: o è una azienda privata, e come tale va trattata, o la si può anche nazionalizzare e far diventare azienda pubblica. Ma non so se le normative europee ne permetterebbero un rilancio a mio carico: i principi di libera concorrenza e libero mercato impedirebbero a qualsiasi Stato di finanziare in perdita una compagnia aerea. Perché una Compagnia finanziata dallo Stato per ragioni di scelta politica (valore aggiunto dell'immagine veicolata) potrebbe se volesse pure praticare tariffe impossibili da sostenere offrendo in cambio servizi di altissimo livello; quindi penso che privata o pubblica debba sopravvivere sul mercato, o perire.
CASOMAI l'anomalia è stata per decenni proprio FIAT, che quando era competitiva su tutti i segmenti per la bravura dei suoi dirigenti migliori (prima Valletta, poi Ghidella per citarne alcuni) ha regolarmente privatizzato gli utili offrendo in cambio al Paese solo un indotto effettivamente enorme ed un gran numero di occupati diretti e indiretti - questo non lo si può negare - quando è stata massacrata da scelte sbagliate (es. Romiti, forse il peggiore fra i peggiori) ed aveva i piazzali pieni di macchine poco competitive invendute ha collettivizzato le perdite con la CIG. Lo stabilimento di Termoli per dire fu sostanzialmente pagato per intero dallo Stato italiano: peccato che il numero di addetti che vi han potuto trovare un impiego e costruire un futuro sia stato risibile, stante l'elevatissimo livello di automazione degli impianti. E' la FIAT privata che è stata trattata come fosse un ministero dello Stato l'anomalia, non Alitalia che - speriamo di no - potrebbe anche sparire dalla storia.
Io non voglio più sentir parlare di necessità ineludibile di garantire purchessia un futuro ad Alitalia, in nome di tutte le belle cose cdi cui hai scritto tu, perché per quanto possa starmi simpatica e per quanti ricordi possa suscitarmi non vedo UNA ragione per cui Alfa Romeo, Voxson, Lancia, Mivar, Lambretta etc etc possano essere scomparse (almeno nella loro accezione autentica e originale) e Alitalia no, su De Rica non si può.
Non è che un dipendente Alitalia (al quale per primo auguro ogni bene) ha dei diritti morali superiori a quelli di qualsiasi altro dipendente di qualsiasi altra azienda italiana o estera in crisi perché malgestita. Molti tassisti con la crisi son rimasti a spasso; non è che i tassisti di Capri han diritto alla CIG a vita magari al 100% del loro reddito medio solo perché usavano le Fiat 1400 cabriolet fatte apposta, che inequivocabilmente facevan parte dell'immagine visiva di Capri. Ma siamo matti davvero?
Pan American e TWA possono essere scomparse ed essere consegnate alla storia e Alitalia no perché negli anni del boom economico era tanto smart e trendy? Ma di che stiamo parlando?
CASOMAI van tolte tutte le folli provvidenze riservate a Ryanair, non mantenuta in perdita a tutti i costi Alitalia.
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Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Un post un po' piccato il tuo, e non ne capisco il motivo.
Solo a titolo informativo, nel 1977 "lo stabilimento divenne uno dei tanti del gruppo con una forza lavoro di circa 1500 addetti. Negli anni ottanta questa era salita fino a quota 3200 addetti scendendo poi, dagli anni novanta, fino ai 1900 dell'ultimo periodo di vita in seguito alle ripetute riorganizzazioni della forza-lavoro."
Questo lo sappiamo. Al massimo puoi contestare lo Stato che ha dato un finanziamento pubblico a un'azienda privata in crisi. Lo fa (a mio avviso sbagliando) anche con Ryanair (azienda non italiana) sotto altre forme (con lo scopo di sviluppare il turismo). Nel mio post non ho detto se per me lo Stato abbia fatto bene o male a fare quello che ha fatto.Alitalia è una azienda privata.
Nessuno ha detto che un investitore privato dovrebbe "preoccuparsi" del valore di Alitalia per il made in italy e dell'immagine dell'Italia nel mondo. Io ho scritto che il brand Alitalia ha all'interno dei valori come il made in italy (cosa vera) che all'estero è molto apprezzato (altra cosa vera) e potenzialmente vendibile (vero anche questo).Non vedo una ragione sul pianeta intero per cui un investitore dovrebbe preoccuparsi dell'italianità di Alitalia, del valore di Alitalia per il made in Italy, dell'immagine dell'Italia nel mondo veicolata dai velivoli con brand Alitalia e dai loro equipaggi, dalla diffusione dell'arte del ben mangiare e del buon bere qualitativo e non quantitativo e tutte queste belle cose cose qui che tu citi in modo del tutto improprio ed inopportuno, nel momento in cui è diventata una intrapresa privata finalizzata alla produzione di lucro per i suoi proprietari ed investitori.
D'accordo su questo. Alitalia è stata messa in amministrazione straordinaria, cosa prevista dalla legge, che la sta traghettando verso una acquisizione di un soggetto privato. Mi sembra logico cercare un acquirente cercando di strappargli il più possibile, ed è altrettanto logico che Lufthansa stia cercando di strappare a sua volta il prezzo più basso possibile.Si deve decidere: o è una azienda privata, e come tale va trattata, o la si può anche nazionalizzare e far diventare azienda pubblica. Ma non so se le normative europee ne permetterebbero un rilancio a mio carico: i principi di libera concorrenza e libero mercato impedirebbero a qualsiasi Stato di finanziare in perdita una compagnia aerea. Perché una Compagnia finanziata dallo Stato per ragioni di scelta politica (valore aggiunto dell'immagine veicolata) potrebbe se volesse pure praticare tariffe impossibili da sostenere offrendo in cambio servizi di altissimo livello; quindi penso che privata o pubblica debba sopravvivere sul mercato, o perire.
E' quello che ho scritto anche io.CASOMAI l'anomalia è stata per decenni proprio FIAT... Lo stabilimento di Termoli per dire fu sostanzialmente pagato per intero dallo Stato italiano:
Solo a titolo informativo, nel 1977 "lo stabilimento divenne uno dei tanti del gruppo con una forza lavoro di circa 1500 addetti. Negli anni ottanta questa era salita fino a quota 3200 addetti scendendo poi, dagli anni novanta, fino ai 1900 dell'ultimo periodo di vita in seguito alle ripetute riorganizzazioni della forza-lavoro."
Nessuno ha scritto questo.Io non voglio più sentir parlare di necessità ineludibile di garantire purchessia un futuro ad Alitalia, in nome di tutte le belle cose cdi cui hai scritto tu, perché per quanto possa starmi simpatica e per quanti ricordi possa suscitarmi non vedo UNA ragione per cui Alfa Romeo, Voxson, Lancia, Mivar, Lambretta etc etc possano essere scomparse (almeno nella loro accezione autentica e originale) e Alitalia no, su De Rica non si può.
Questo è vero, ma è anche vero che gli stipendi e i privilegi dei lavoratori di Alitalia non sono più come quelli di una volta.Non è che un dipendente Alitalia (al quale per primo auguro ogni bene) ha dei diritti morali superiori a quelli di qualsiasi altro dipendente di qualsiasi altra azienda italiana o estera in crisi perché malgestita.
Su questo siamo d'accordo.CASOMAI van tolte tutte le folli provvidenze riservate a Ryanair, non mantenuta in perdita a tutti i costi Alitalia.
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
A proposito di Termoli: ho citato proprio Termoli perché è l'esempio più scandaloso in assoluto di aiuti di Stato gettati al vento. SOLO 1500 addetti per produrre i motori F.I.R.E. per TUTTO IL MONDO (indico l'acronimo coi puntini proprio per ricordare a me stesso che vuol dire... Fully Integrated Robotized Engine, ossia anche nel nome del prodotto si rimarca il fatto che la sua produzione richiede eccezionalmente poca mano d'pera).
Inaugurazione dello stabilimento, coi politici grassocci e sorridenti in fila che sgomitavano per farsi fare la foto sempre pronti a rimarcare la fermissima e determinata volontà politica della maggioranza di turno per favorire ogni occasione atta a creare indotto di lavoro per tutti... proprio col primo motore al mondo montato al 97% da robot!
Poi, peraltro, si trattava di un progetto di motore pressoché perfetto, avanti di venti anni rispetto alla concorrenza e di sei-sette rispetto al miglior concorrente (la serie XU e XUD del gruppo PSA). Ma intanto ha pagato Pantalone, un'operazione che tutto faceva meno che facilitare posti di lavoro.
Inaugurazione dello stabilimento, coi politici grassocci e sorridenti in fila che sgomitavano per farsi fare la foto sempre pronti a rimarcare la fermissima e determinata volontà politica della maggioranza di turno per favorire ogni occasione atta a creare indotto di lavoro per tutti... proprio col primo motore al mondo montato al 97% da robot!
Poi, peraltro, si trattava di un progetto di motore pressoché perfetto, avanti di venti anni rispetto alla concorrenza e di sei-sette rispetto al miglior concorrente (la serie XU e XUD del gruppo PSA). Ma intanto ha pagato Pantalone, un'operazione che tutto faceva meno che facilitare posti di lavoro.
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Lampo 13 ha scritto:Il personale che lavora in divisa ha la fornitura delle stesse.tartan ha scritto:Scusatemi, qualcuno deve spiegarmi cosa significa nel dettaglio l'affermazione che le divise vanno cambiate ogni due anni.
Mi spiego meglio, al massimo delle mie capacità e perdonatemi se non riesco ad essere chiaro.
a) Ogni due anni a me che sono un dipendente mi viene cambiato il set di abbigliamento che è, però, sempre identico a quello che avevo già, magari a parte la taglia?
b) Ogni due anni si cambia provider, oppure si cambia stilista, oppure si cambia fornitore , ecc, consegnando a tutti i dipendenti aventi diritto a prescindere dall'ultima consegna delle vecchie divise, magari appena ieri, un nuovo set di capi?
Grazie.
Da Pilota io avevo una divisa invernale ed una estiva ogni due anni,
quattro camicie ogni anno, una cravatta ed una cintura ogni due anni,
un cappotto ogni quattro anni... e così via (le scadenze magari non le ho ricordate esattamente.
Se fanno una divisa nuova e la cambiano alla scadenza di quella vecchia il costo è zero, nel senso
che comunque ne avrebbero fornita una, vecchio tipo o nuovo costano più o meno lo stesso.
Scarpe, calze e valigeria non vengono forniti ma bisogna rispettare i modelli ed i colori di scarpe e calze.
Facciamo finta che stiamo a casa di Fabrizio a magnà e beve, così posso parlare liberamente. Ma perchè me state a pijà per il c**o? Un conto è fornire nuovi vecchi capi e un conto è cambiare stilista, che già solo per diiferenziarsi dal vecchio ti cambia tutto il look. E' evidente che poi, tu azienda, devi per forza diffondere la notizia che quelle poverette con quelle divise di colore e foggia diverse sono sempre Alitalia e questi sono costi anche se lo stilista si accontenta di entrate subdole. Un cambio di look a costo zero non esiste e lo sapete bene.fabrizio66 ha scritto:Pino sembra che ogni due anni la divisa vada cambiata. Ovvero ti ridanno giacca pantaloni camicie etc.
Questo cambio viene fatto xche dopo due anni i capi potrebbero essere rovinati.
Per cui trattasi di normale ricambio.
Alitalia decide di cambiare le divise com Delle nuove in questa fase, per cui confermando che lo stilista offre i disegni gratis, il costo di ricambio rientra nella normale gestione dei ricambi.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Guarda, per me pur di non farle lavorare con quel cilicio addosso andrebbe bene anche se costassero un botto!tartan ha scritto:Lampo 13 ha scritto:Il personale che lavora in divisa ha la fornitura delle stesse.tartan ha scritto:Scusatemi, qualcuno deve spiegarmi cosa significa nel dettaglio l'affermazione che le divise vanno cambiate ogni due anni.
Mi spiego meglio, al massimo delle mie capacità e perdonatemi se non riesco ad essere chiaro.
a) Ogni due anni a me che sono un dipendente mi viene cambiato il set di abbigliamento che è, però, sempre identico a quello che avevo già, magari a parte la taglia?
b) Ogni due anni si cambia provider, oppure si cambia stilista, oppure si cambia fornitore , ecc, consegnando a tutti i dipendenti aventi diritto a prescindere dall'ultima consegna delle vecchie divise, magari appena ieri, un nuovo set di capi?
Grazie.
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un cappotto ogni quattro anni... e così via (le scadenze magari non le ho ricordate esattamente.
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che comunque ne avrebbero fornita una, vecchio tipo o nuovo costano più o meno lo stesso.
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Questo cambio viene fatto xche dopo due anni i capi potrebbero essere rovinati.
Per cui trattasi di normale ricambio.
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Anche per me, naturalmente e fin da subito, però qualcuno la dovrebbe pagare cara, in senso lato, non la divisa!
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Perché, ti risulta che qualcuno abbia mai pagato per qualcosa in Italia? Ad alto livello intendo...tartan ha scritto:Anche per me, naturalmente e fin da subito, però qualcuno la dovrebbe pagare cara, in senso lato, non la divisa!
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
In Germania la posizione dominante del gruppo Lufthansa si è notevolmente rafforzata con l’acquisizione della fallita Air Berlin, come si può dimostrare osservando i voli totali programmati in partenza dagli aeroporti tedeschi nel mese di dicembre 2017: Lufthansa ha programmato nel mese 24.394 decolli, Eurowings 9.697, Austrian 1.276 e Swiss 1.123 per un totale di gruppo di 36.490 decolli (Fonte: Institut für Flughafenwesen und Luftverkehr, Global Aviation Monitor). Il vettore più grande non appartenente al gruppo Lufthansa è Ryanair e in dicembre ha programmato dalla Germania appena 3.811 voli, in un rapporto di 1 a 10 col gruppo di bandiera. Il segreto del successo di Lufthansa è pertanto chiaro: la posizione dominante sul suo mercato.
Se nel 2015 Alitalia avesse potuto, godendo dello stesso vantaggio di mercato, vendere i suoi posti agli stessi prezzi di Lufthansa non avrebbe chiuso l’esercizio in perdita bensì con eccezionali profitti, tali da oscurare in redditività persino Ryanair.
Se andrà in porto la cessione di Alitalia a Lufthansa non si tratterà pertanto della vendita di un vettore poco efficiente a uno molto più efficiente, bensì della cessione di una compagnia messa in crisi dall’elevata concorrenza sul suo mercato in favore di un resistente quasi monopolista sul suo mercato.
Qualcuno può spiegarmi quanto sopra preso dal link precente? Quando AZ era in ATLAS con anche LH non erA SECONDA A NESSUNO DEI SOCI atlas:
Se nel 2015 Alitalia avesse potuto, godendo dello stesso vantaggio di mercato, vendere i suoi posti agli stessi prezzi di Lufthansa non avrebbe chiuso l’esercizio in perdita bensì con eccezionali profitti, tali da oscurare in redditività persino Ryanair.
Se andrà in porto la cessione di Alitalia a Lufthansa non si tratterà pertanto della vendita di un vettore poco efficiente a uno molto più efficiente, bensì della cessione di una compagnia messa in crisi dall’elevata concorrenza sul suo mercato in favore di un resistente quasi monopolista sul suo mercato.
Qualcuno può spiegarmi quanto sopra preso dal link precente? Quando AZ era in ATLAS con anche LH non erA SECONDA A NESSUNO DEI SOCI atlas:
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Non direi. Se accade l'11 settembre e nel periodo successivo si lascian volare vuoti i voli per Boston, tagliando di colpo i voli per il Sud America che avevano un load factor eccellente, il problema è di scelta della dirigenza, non di concorrenza.tartan ha scritto: Se andrà in porto la cessione di Alitalia a Lufthansa non si tratterà pertanto della vendita di un vettore poco efficiente a uno molto più efficiente, bensì della cessione di una compagnia messa in crisi dall’elevata concorrenza sul suo mercato in favore di un resistente quasi monopolista sul suo mercato.
Se arriva un AD che "per risparmiare" vende gli aerei a grande autonomia e taglia il lungo raggio - nel quale AZ era interessante e ben conosciuta e stimata e funzionava benone - e punta su un corto/medio raggio in cui le LC stanno già facendo capire che in pochi anni sbaraglieranno, con metodi leciti e/o con molto pelo sullo stomaco, ogni concorrenza tradizionale, la concorrenza sul tuo mercato c'entra poco: sei tu che hai puntato sulla parte sbagliata del tuo originario mercato, hai addirittura buttato via solo il bambino tenendoti l'acqua sporca.
In certe fasi, i sindacati son stati gli utili idioti (o può darsi, non lo escludo, forse anche i corrotti prezzolati) delle operazioni che hanno definitivamente distrutto e affondato qualcosa di cui continuiamo a parlare come se esistesse, sia pure molto scassata, e invece è già consegnata alla storia. Alitalia, da mo' che è ita.
Fino a che anno vale l'impegno di non far concorrenza ad AF su lungo raggio?
A Cimoli la Legion d'Onore già l'han data, mi pare.
Quando Nordio cercava di far capire ai sindacati cosa volesse significare l'arrivo dei 747 e dei WB in generale, nessuno gli ha dato retta. E' stato silurato da Prodi in persona, eppure era uno veramente in gamba. Carlo Verri, persona intelligentissima e di grande onestà intellettuale, è stato incidentato...
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Nordio era quello che ipotizzava di tenere a terra gli aeroplani visto che volavano in perdita e che sarebbe stato meglio "affittare" gli slot Alitalia ad altri vettori... Non mi sembra se ne possa parlare come di uno in gamba, era il tipico boiardo dell'IRI.Valerio Ricciardi ha scritto: Quando Nordio cercava di far capire ai sindacati cosa volesse significare l'arrivo dei 747 e dei WB in generale, nessuno gli ha dato retta. E' stato silurato da Prodi in persona, eppure era uno veramente in gamba. Carlo Verri, persona intelligentissima e di grande onestà intellettuale, è stato incidentato...
Tirare fuori la ridicola ipotesi dell'omicidio di Verri (chi sarebbe poi il mandante e a che fine?), persona tra l'altro ingiudicabile in quanto per sua sfortuna non fu messo realmente alla prova dei fatti, è semplicemente assurdo, al livello delle scie chimiche!
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Quello non l'ho scritto io, ho solo riportato quanto scritto nel link precedente chiedendo spiegazioni sul significato e non giudizi di merito.Valerio Ricciardi ha scritto:tartan ha scritto: Se andrà in porto la cessione di Alitalia a Lufthansa non si tratterà pertanto della vendita di un vettore poco efficiente a uno molto più efficiente, bensì della cessione di una compagnia messa in crisi dall’elevata concorrenza sul suo mercato in favore di un resistente quasi monopolista sul suo mercato.
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Un altro commento di Ugo Arrigo, su lavoce.info
http://www.lavoce.info/archives/50463/a ... nei-conti/
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
E va rimarcato che almeno per il periodo considerato, fra gli extracosti alla base delle perdite non vi sia nessuna voce collegabile al personale di volo o di terra in forza alla Compagnia.
Però ad ogni ristrutturazione, ad ogni passaggio di mano si parla sempre e solo di quanti saranno gli esuberi, i prepensionamenti o le richieste di maggior produttività. Eppure i tempi di Aquila selvaggia son lontani.
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Ottima analisi.danko156 ha scritto:Un altro commento di Ugo Arrigo, su lavoce.info
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Un altro articolo sul Sole, nulla di nuovo rispetto ad altri pero'.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AEVqYMgD
Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
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Buongiorno
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Peraltro parrebbe che la Lufthansa stia entrando nell'ordine di idee di ritirarsi dalla gara.
In sostanza gli acquirenti la vorrebbero semigratis, senza accollarsi i debiti, con discreta parte di ulteriore personale licenziato e magari capandosi pure dal mazzo solo gli aerei che gli fan comodo.
Cosi' so' buono a momenti pure io a rilevare Alitalia.
http://www.huffingtonpost.it/2018/01/11 ... _23330837/
http://www.lastampa.it/2017/11/23/econo ... emium.html
In sostanza gli acquirenti la vorrebbero semigratis, senza accollarsi i debiti, con discreta parte di ulteriore personale licenziato e magari capandosi pure dal mazzo solo gli aerei che gli fan comodo.
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Lo hanno fatto i capitani coraggiosi con il beneplacido del governo e dell'italia tutta non vedo perche' non dovrebbero farlo loro. Avranno capito che da noi si puo' fare.Valerio Ricciardi ha scritto: In sostanza gli acquirenti la vorrebbero semigratis, senza accollarsi i debiti, con discreta parte di ulteriore personale licenziato e magari capandosi pure dal mazzo solo gli aerei che gli fan comodo.
http://www.lastampa.it/2017/11/23/econo ... emium.html
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
chissa' che direbbe il Grande Capo Estiqaatsi...tomy56 ha scritto:ALITALIA: Tutti la vogliono ma nessuno se la piglia.
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Quoto, quoto e straquoto, l'anima delli mejo mortacci loro!air.surfer ha scritto:Lo hanno fatto i capitani coraggiosi con il beneplacido del governo e dell'italia tutta non vedo perche' non dovrebbero farlo loro. Avranno capito che da noi si puo' fare.Valerio Ricciardi ha scritto: In sostanza gli acquirenti la vorrebbero semigratis, senza accollarsi i debiti, con discreta parte di ulteriore personale licenziato e magari capandosi pure dal mazzo solo gli aerei che gli fan comodo.
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Dillo chiaro, il grande capo esticazzi!air.surfer ha scritto:chissa' che direbbe il Grande Capo Estiqaatsi...tomy56 ha scritto:ALITALIA: Tutti la vogliono ma nessuno se la piglia.
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Re: Alitalia - Società Aerea Italiana
Buonasera. Non so postare il link ma Repubblica dice che AF non ha presentato nessuna offerta e si chiama fuori.