Compagnia Aerea Italiana

Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere

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janmnastami
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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da janmnastami » 28 agosto 2008, 1:15

danyc77 ha scritto:
....Sei sicuro??

Il Lussemburgo, o meglio, il Gran ducato di Lussemburgo è una monarchia costituzionale!

riporto:
..Il carattere di area offshore è dovuto al fatto che i non residenti non sono soggetti ad alcun tipo di tassa sul reddito, ritenute su dividendi e su capital gain. Inoltre non esiste alcuna tassa di successione sui beni posseduti. Le forme societarie utilizzate sono le holding e lo Soparfi. Altra importante attrattiva è costituita dall'attività bancaria, dall'amministrazione dei fondi e dai servizi di custodia. Sul territorio sono presenti più di 200 banche, con depositi totali pari a 568 miliardi di dollari, di cui l'85% in valute estere.

cito: :mrgreen:
http://paradisi-fiscali.com/lussemburgo.htm
Guarda che io non ho discusso sulla forma di stato, ho detto che il Lussemburgo NON e' un paradiso fiscale, bensì ha solamente una fiscalità vantaggiosa, anche perché è stato membro della UE e la UE ha dato degli ultimatum.

Se avessi letto tutto il link che hai postato...

"LUSSEMBURGO, ADDIO PARADISO FISCALE
Il Lussemburgo non sarà più il paradiso fiscale per le multinazionali. Così ha deciso la Commissione Ue, dando al Granducato un «ultimatum»: dovrà abrogare entro il 2006 il regime preferenziale accordato alle holding finanziarie che vi hanno sede, e queste ultime si dovranno adeguare entro il 2010... continua "

Comunque siamo OT.

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da danyc77 » 28 agosto 2008, 2:22

janmnastami ha scritto: Guarda che io non ho discusso sulla forma di stato, ho detto che il Lussemburgo NON e' un paradiso fiscale, bensì ha solamente una fiscalità vantaggiosa, anche perché è stato membro della UE e la UE ha dato degli ultimatum.

Se avessi letto tutto il link che hai postato...

"LUSSEMBURGO, ADDIO PARADISO FISCALE
Il Lussemburgo non sarà più il paradiso fiscale per le multinazionali. Così ha deciso la Commissione Ue, dando al Granducato un «ultimatum»: dovrà abrogare entro il 2006 il regime preferenziale accordato alle holding finanziarie che vi hanno sede, e queste ultime si dovranno adeguare entro il 2010... continua "

Comunque siamo OT.
janmnastami, guarda che non è proprio così.... la fonte dello stralcio che riporti, tratta da ilGiornale, non è corretta.
La Corte europea ha stabilito un regime di maggior trasparenza, ma solo per le multinazionali! Il Lussemburgo resta uno stato a regime agevolato per imprese, privati, professionisti. Sono più colpite le holding per impedire e limitare il giochino delle scatole cinesi, almeno nel Lussemburgo. Se vuoi maggiori dettagli ti posto in PV, appena riesco a ritrovarlo ti mando la sentenza della Corte Europea.

Chiudo OT.
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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da 1stAirbus » 28 agosto 2008, 8:04

miki71 ha scritto:
1stAirbus ha scritto:
miki71 ha scritto:Non Vorrei ripetermi, ma le eroiche gesta di alcuni di questi manager 8) li sto pagando sulla mia pelle (vedi post sul thread chiuso). Speriamo bene per la compagnia (aerea) di bandiera, perchè visti i risultati ottenuti con altre "compagnie" i presupposti non sono rosei (parere personale),
:shock: Mii, qualcuno che riesce ancora a sperare... (!)
:cry:
Ad essere sinceri sono molto pessimista, posso anche già immaginare alcune mosse (già viste): vendita di tutti gli immobili di Alitalia ad una immobiliare "amica" con successiva locazione a prezzi di mercato ad Alitalia stessa (la motivazione sarà quella di dover far cassa); distribuzione di dividendi superiori agli utili con conseguente erosione del capitale aziendale e cosi via.... E vi dico che sono cose che alcuni di questi soci hanno già fatto.
Si, l'avevo capito. :D
Tipici esempi di "finanza creativa", mammamia!
Ragazzi, attenzione, il Geronzio è radioattivo!!!

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marcopolo » 28 agosto 2008, 8:43

Umh... :roll:
Comincio a preoccuparmi che nella bad company possa finire anche il bad di AP...
Non mi resta che sperare nella buona fede degli italici imprenditori\politici. :?

edit: l'ultima frase era ironica.
Ultima modifica di marcopolo il 28 agosto 2008, 9:58, modificato 1 volta in totale.
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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da i_disa » 28 agosto 2008, 9:01

marcopolo ha scritto:Comincio a preoccuparmi che nella bad company possa finire anche il bad di AP...
si, ci finisce anche il bad di AP
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marcopolo » 28 agosto 2008, 9:55

Se il prendersi carico dei debiti da parte della comunità fosse fatto per il bene dei dipendenti sarei contento.
Il problema è che come al solito da diversi anni a questa parte essi andranno anche ad arricchire certe persone...
In questi anni infatti da Alitalia qualcuno ci ha guadagnato molto. :evil:
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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da flynet77 » 28 agosto 2008, 10:16

apparte le colleghe e le colorazioni della coda, ala, superficie, e quant'altro... i contratti ai tecnici come li faranno? Saranno fuse le due compagnie o viaggeranno separate per qualche tempo da definire? ma come c...o si fa a sapere qualcosa? Che spettacolo ragazzi, italia...............................................

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da janmnastami » 28 agosto 2008, 10:48

danyc77 ha scritto:
janmnastami, guarda che non è proprio così.... la fonte dello stralcio che riporti, tratta da ilGiornale, non è corretta.
La Corte europea ha stabilito un regime di maggior trasparenza, ma solo per le multinazionali! Il Lussemburgo resta uno stato a regime agevolato per imprese, privati, professionisti. Sono più colpite le holding per impedire e limitare il giochino delle scatole cinesi, almeno nel Lussemburgo. Se vuoi maggiori dettagli ti posto in PV, appena riesco a ritrovarlo ti mando la sentenza della Corte Europea.

Chiudo OT.
sinceramente non so se il pezzo sia preso dal giornale o dall'unità :) , ma io ho scritto che il lussemburgo è un paese con una fiscalità molto vantaggiosa (e non paradiso fiscale, visto che un paradiso fiscale sono ad esempio le cayman), tu scrivi che ha un regime agevolato per... quindi stiamo dicendo la stessa cosa, no?

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da airbusfamilydriver » 28 agosto 2008, 11:51

da milano-finanza

ROMA (MF-DJ)--L'obiettivo per la nuova Alitalia e' l'avvio del
turnaround entro il primo novembre. E' quanto riporta il "Sole 24 Ore" in
merito al piano messo a punto da Intesa Sanpaolo.

Per la nuova societa', che nascera' dalle ceneri di Alitalia ripulita di
debiti ed esuberi, si legge sulla stampa di oggi, la previsione e' il
ritorno all'utile nel 2011. I 16 soci della nuova compagnia non potranno
vendere le loro azioni prima del 2013.

Per decollare il piano Fenice dovra' pero' avere il placet dei
sindacati; previsto il taglio del 40% per il costo del lavoro. Il
confronto col Governo iniziera' la prossima settimana. Altra condizione e'
l'alleanza con Air France o Lufthansa. Oggi la parola passa ai soci della
compagnia francese. L'alleanza internazionale dovrebbe pero' essere
perfezionata nel 2009.

Cinque i punti salienti del piano: l'aggregazione con Air One, tra 136 e
158 aerei con un mercato di pochi voli a medio-lungo raggio, abbandono del
modello hub con 6 aeroporti base, nuovo management e solo privati nel
capitale sociale. Inoltre, dalla nuova Alitalia resteranno fuori
manutenzione pesante, call center e informatica; in arrivo una joint
venture per il cargo.

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da airbusfamilydriver » 28 agosto 2008, 11:54

Esuberi: si parte da quota 5.100-5.770
di Umberto Mancini
ROMA (28 agosto) - Un po’ meno di quanto previsto dal piano di Air France e stimato dal leader della Cisl in circa 6.700 esuberi (2.100 diretti, gli altri ”esternalizzati”), ma comunque un ”sacrificio“ in termini di posti di lavoro intorno a quota 5.100-5.700. Nel Piano Fenice - consegnato da Intesa ai nuovi soci - i dipendenti Alitalia dovrebbero essere nel 2009 circa 12.300-11.500 contro i 18.000 dell’attuale assetto.

Ovviamente sono solo indicazioni di massima. Anche perché - spiegano al ministero del Lavoro - si tratta solo di proiezioni, di un punto di partenza elaborato dai tecnici, di ipotesi. Non certo avvolarate dal governo. Che punta anzi a ridurre considerevolmente i tagli previsti. «Non lasceremo nessuno per strada» - dice Matteoli. Da lunedì il nodo occupazione sarà al centro della trattativa tra sindacati ed esecutivo. E che, vista la delicatezza del tema, rappresenterà il vero banco di prova per il futuro della nuova Alitalia. Senza accordo con piloti e sindacati c’è infatti il rischio concreto che tutto salti, con il fallimento dell’intera operazione. La Cgil è pronta ad alzare le barricate in assenza di un chiarimento completo. E prevede un conto salatissimo per i dipendenti. Così come l’Anpac e le altre associazioni, pronte a dare battaglia.

Ma vediamo da dove si parte. I tecnici di Intesa hanno inquadrato il problema in una cornice di fredda concretezza. Serve - si spiega a pagina 48 del Piano - uno snellimento del perimetro, aggregando la parte ”valorizzabile” di Alitalia e Air One, e un forte incremento della produttività. Come? Costruendo una nuova struttura dei costi in linea con i principali concorrenti del mercato. Ora Alitalia non rispetta questi parametri. Da qui la necessità di elaborare nuovi contratti; di integrare strutture e personale, oggi duplicate, sia nella manutenzione leggera sia nel settore dell’handling. E la necessità, per così dire fisiologica, di «dislocazione sul territorio delle risorse», leggi piloti e personale viaggiante, «nelle varie basi operative, che saranno 6», eliminando sprechi “congeniti” alla vecchia Alitalia. Insomma, non ci saranno più equipaggi che faranno la spola tra Roma e Milano senza produrre reddito, ma solo costi. Così come i contratti che verranno in qualche modo omogeinizzati ai benchmark del mercato. Che in pratica significa sacrifici per i piloti Alitalia e vantaggi per quelli di Air One. Tutto, sarà ovviamente oggetto di trattativa.

Ma entriamo nei dettagli. Intesa stima che tra i piloti gli esuberi potrebbero attestarsi in una forchetta che oscilla tra i 700-750. Alcuni dei quali verrebbero comunque ricollocati. Magari seguendo le sorti del settore Cargo, se questo finirà ad un altro operatore. Per gli assistenti di volo le stime arrivano a 1.100. Anche qui una fetta dovrebbe trovare una ricollocazione. Per Az Fly i lavoratori a rischio sono 1.500-1.600, mentre per Az Servizi, cioè la manutenzione, la quota sfiora 1.700.

Se il piano di Intesa dà un quadro di partenza, da Palazzo Chigi si fa sapere che si «farà tutto il possibile per evitare traumi» e ridurre le cifre iniziali. Insomma, si fa capire, che ci saranno «ricollocazioni e amortizzatori sociali molto forti e di lungo periodo». «Salvare Alitalia a scapito di tante persone - ha detto Matteoli - non sarebbe stato un successo». Allo studio c’è dunque un vasto sistema di protezione per evitare disagi sociali, nell’ambito delle leggi attuali.

Appare invece poco probabile che i dipendenti Alitalia in esubero possano essere assorbiti da altre aziende pubbliche. Piacerebbe invece ai sindacati, alla Cisl in particolare, la creazione di un polo nazionale della manutenzionee che si prenderebbe in carico i 1.700 di Az Servizi.

Il Messaggero

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da airbusfamilydriver » 28 agosto 2008, 11:54

ROMA (MF-DJ)--Air France e' pronta a diventare partner della nuova
Alitalia non solo dal punto di vista industriale, ma anche come azionista.


E' quanto scrive oggi il Messaggero spiegando che la compagnia francese
sarebbe pronta ad avere un peso azionario di minoranza magari pari a
quello dei quattro principali soci italiani. Nell'incontro avuto ieri a
Parigi, Intesa Sanpaolo si sarebbe limitata ad illustrare il piano ad Air
France anche perche' si continua a tenere aperta anche la pista Lufthansa.

red/cat
(fine)


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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da 1stAirbus » 28 agosto 2008, 12:07

airbusfamilydriver
ROMA (MF-DJ)--Air France e' pronta a diventare partner della nuova
Alitalia non solo dal punto di vista industriale, ma anche come azionista.
:cry:

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da i_disa » 28 agosto 2008, 13:01

Alitalia: Tajani bene il salvataggio con capitali privati
da borse.it
Questione Alitalia sempre in primo piano, con il commissario Ue per i Trasporti, Antonio Tajani che si è espresso favorevolmente in merito ad un salvataggio di Alitalia tramite capitali privati. Il salvataggio di Alitalia che si va prospettando in queste ore "è un fatto positivo che fa crescere la concorrenza e che rafforza il mercato in Europa. Sarebbe stato un danno per il mercato, e anche per il turismo se una compagnia importante come quella di bandiera fosse fallita". Intanto il governo italiano che si espresso favorevolmente in merito ad una futura collaborazione tra la Nuova Alitalia e Air France-Klm
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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da i_disa » 28 agosto 2008, 13:04

Alitalia, nuova compagnia blindata fino al 2013
da ilsole24ore.com

Per i 16 azionisti della nuova Alitalia ci sarà un lock-up di cinque anni. Prima del 2013 non potranno vendere le loro azioni e uscire dalla compagnia. È lo statuto della nuova società a stabilirlo. Prima di allora i soci della cordata tricolore contano però di cominciare a fare profitti: se il Progetto Fenice, definito dall'advisor del Governo Intesa Sanpaolo andrà in porto e centrerà tutti i suoi obiettivi, la nuova Alitalia, ripulita di debiti ed esuberi, tornerà all'utile già nel 2011, cioè fra tre anni e punterà a raggiungere un ebit di circa 250 milioni su un fatturato di 5 miliardi di euro nel 2013. Sono due ma non le uniche novità che emergono dall'ultimissima versione del Progetto Fenice.
Ma perché l'intera operazione di salvataggio e di rilancio di Alitalia vada realmente in porto ci sono ancora molte incognite da superare e ci sono diverse condizioni che i nuovi azionisti pongono come tassative per il loro investimento. La prima condizione, e anche la più importante benché non l'unica, ricalca in parte quella già avanzata da Air France nella precedente ipotesi di salvataggio e cioè: senza il preventivo accordo sindacale tutto il progetto decade e non se ne fa più nulla. Proprio la mancanza del consenso sindacale fu la causa principale, ancor prima che scattasse l'offensiva berlusconiana contro il progetto di accordo con Air France immaginato dal Governo Prodi, del fallimento del vecchio piano di salvataggio e questo basta e avanza per segnalare la delicatezza del passaggio sindacale per la fattibilità dell'intero Progetto Fenice.
Essenziale, anche se non è una conditio sine qua non, è anche la definizione di un accordo, che non potrà essere solo commerciale ma industriale e forse azionario, con un partner internazionale come Lufthansa o di nuovo Air France. Ed essenziale è anche la tempistica perché tutta l'operazione ha margini stretti e l'obiettivo è far decollare l'operatività della nuova compagnia dal primo novembre prossimo.
È vero che i tempi e il contesto economico e politico rispetto al progetto del governo Prodi sono cambiati e che, allo stato, l'unica alternativa al Progetto Fenice è il fallimento di Alitalia, ma rispetto alla originarie richieste di Air France ai sindacati c'è ora qualcosa di più e di più circostanziato: non solo il via libera al piano ma il via libera alla riduzione delle attività e del personale dell'Alitalia di oggi e l'adozione di nuovi contratti di lavoro.
Ci sarà tempo per formulare giudizi di merito sul nuovo piano per Alitalia e bisognerà convincersi a distinguere la valutazione industriale da quella politica ma la base di partenza non può essere che l'esatta conoscenza dell'intera operazione. Ecco dunque, in sintesi, i reali contenuti - con non poche novità - del progetto Fenice come escono dalle 300 pagine che lo compongono.
Nuovo campione nazionale
L'obiettivo del Progetto è una soluzione imprenditoriale per Alitalia che porti alla creazione - attraverso «l'integrazione di parte delle attuali attività di Alitalia con Air One» - di un campione nazionale con alleanze strategiche internazionali, che sappia stare sul mercato e che rappresenti una «forte discontinuità con il passato» attraverso l'amministrazione straordinaria, il commissariamento e la divisione in due della vecchia compagnia. Per realizzare questo obiettivo il Progetto suggerisce: un «modello di business sostenibile nel medio-lungo periodo, disegnato e tarato su una congiuntura di mercato difficile»; il completo rinnovamento della flotta, della struttura del personale, della compagine societaria e della cultura aziendale di Alitalia; un'opportunità di investimento ai nuovi azionisti «con ritorni adeguati nel medio e lungo periodo»; la possibilità di contribuire allo sviluppo del Paese e alle esigenze di chi viaggia in, da e per l'Italia.
Discontinuità aziendale
Il progetto proposto ha cinque caratteristiche fondamentali che partono dal presupposto della netta discontinuità da realizzarsi con il commissariamento della vecchia compagnia, che metterebbe i nuovi azionisti al riparo da possibili rivalse di fornitori, creditori, vecchi azionisti e obbligazionisti: a) un nuovo perimetro aziendale composto dall'«aggregazione delle attività valorizzabili di Alitalia e Air One»; b) una rifocalizzazione della strategia mirata al consolidamento sul mercato naturale del breve-medio raggio e alla definizione di «forti accordi di partnership con uno dei tre mega-carrier europei» (Ba, Lufthansa e Air France ma realisticamente orientata agli ultimi due); c) un nuovo modello di network non più basato sugli hub (nè Fiumicino nè Malpensa lo saranno) ma «punto-punto sul breve raggio con quote dominanti nei principali aeroporti serviti mediante un decentramento delle attività su sei basi operative» e l'efficiente copertura del mercato del lungo raggio da e per l'Italia «anche attraverso un accordo forte con un partner internazionale»; d) il rinnovamento del management scelto e provato «nel campo delle ristutturazioni aziendali» come è già avvenuto con Roberto Colaninno e Rocco Sabelli; e) un assetto proprietario nuovo di zecca e «guidato da primari investitori privati italiani» per la nuova compagnia dalla quale lo Stato sarà completamente fuori.

Quattro linee di intervento
Per realizzare il piano industriale della nuova Alitalia il Progetto Fenice individua quattro aree di intervento fondamentali:
e l'integrazione del primo e secondo operatore aereo nazionale (non tutta l'Alitalia di oggi ma solo i suoi asset risanabili più Air One) e la creazione di un modello operativo a basi per raggiungere «una forte leadership sul mercato domestico» attraverso un ribilanciamento dei voli a favore di Milano su Roma e di Malpensa su Linate (dove dovrebbero restare solo i voli per e da Roma);
r un accordo di partnership internazionale con una delle maggiori compagnie europee che dovrà essere industriale e potrà nel tempo essere rafforzato da accordi azionari;
t il drastico snellimento del perimetro aziendale e il netto incremento della produttività in modo da raggiungere una struttura di costo in linea con i principali concorrenti: il che significa, tradotto in cifre, che sul costo del lavoro si punta a risparmiare nel tempo 350 milioni annui sia attraverso una riduzione della attività e del personale che attraverso contratti di lavoro meno onerosi. Da questo dipenderà l'esatto numero degli esuberi (che dovrebbero orientativamente oscillare attorno ai 6mila) che il piano non quantifica perché è una variabile dipendente dagli obiettivi di costo e che richiederanno l'attivazione di tre ammortizzatori sociali già previsti dalla normativa (la Cig, la Cig speciale e la mobilità);
u nuovi contratti di lavoro in funzione di un adeguato modello di relazioni industriali.
Condizioni e incognite
Il decollo della nuova Alitalia è però tassativamente subordinato a quattro condizioni pregiudiziali che sono, anzitutto, l'accordo sindacale sul dimensionamento di attività e organici e sui nuovi contratti di lavoro e, inoltre, il trasferimento alla nuova compagnia del perimetro di attività e di patrimonio previsto dal Progetto, la possibilità di ottenere il Coa (la certificazione dell'ente di sicurezza del volo) e il mantenimento di tutti i diritti di volo di Alitalia, di Air One e di tutte le controllate e la deroga antitrust sul mercato domestico da parte delle autorità nazionali ed europee. Accanto a queste condizioni il Progetto indica però altri requisiti, non tassativi ma essenziali, per il piano: la necessità di definire un forte accordo con un partner europeo, una regolamentazione ad hoc per Linate e un accordo con le società aeroportuali. Le incognite comunque non mancano e il Progetto non ne fa mistero, con l'occhio alla reale possibilità di incrementare la produttività del personale, di rinegoziare gli accordi con i principali fornitori, di ottenere sgravi e contributi alla mobilità per il personale ex AZ Alitalia e naturalmente con l'occhio al peggioramento della congiuntura economica e al difficile trend del trasporto aereo.
Se si farà, questa è la base di partenza della scommessa sulla nuova Alitalia

ALITALIA: ATLANTIA, SI' CDA ALLA CORDATA MA CON CONDIZIONI
(ANSA) - ROMA, 27 AGO - Il Cda di Atlantia ha approvato la possibilita' di una partecipazione del gruppo autostradale alla cordata per Alitalia, confermando che la partecipazione al capitale della newco prevista dal ''piano Fenice'' prevede un investimento tra 100 e 150 milioni di euro. L'adesione al progetto e' tuttavia condizionata al realizzarsi di ''numerose condizioni''. ''Riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Gian Maria Gros-Pietro', spiega la nota diffusa da Atlantia dopo al riunione, il cda ''ha esaminato positivamente la possibilita' di aderire, a patto che si realizzino numerose condizioni essenziali al successo di un progetto di grande impatto sulla crescita del Paese, alla cordata in via di formazione Compagnia Aerea Italiana, candidata a rilevare attivita' di Alitalia e Air One, con una partecipazione al capitale della nuova societa' compresa tra 100 e 150 milioni di euro''.

ALITALIA: MACCAGNANI,DAL DDT AL SALOTTO BUONO DEI CIELI
di Paola Barbetti (ANSA) - ROMA, 27 AGO - Dalle spolette per i cannoni navali della Simmel di Colleferro, nata dalla Bpd produttrice del famoso insetticida Ddt, al salotto 'buono' dei cieli nella cordata per salvare Alitalia. E' il percorso di Davide Maccagnani, 65 anni, imprenditore di lungo corso, approdato nell' avventura-Alitalia per ''passione personale'', come spiega all' ANSA. E' il nome a sorpresa del 'gruppo dei 16', solida esperienza di risanatore di aziende, ma certo il meno noto nel prestigioso 'club dei cieli' messo insieme da Intesa Sanpaolo. Bolognese ma da sempre residente a Torino, Maccagnani ha un passato in Fiat Avio dove e' stato responsabile tecnico, poi amministratore delegato di Snia Bpd, quindi l' ingresso nell'industria bellica con l' acquisto di Simmel, ''anch'essa era messa piuttosto male'', ricorda Maccagnani a chi gli fa notare le grandi difficolta' di Alitalia. ''Non conosco personalmente Berlusconi, ho risposto alla chiamata, spero che Alitalia sia un buon investimento, certo non a breve termine, il lock up e' fissato in 5 anni'', risponde a chi si stupisce della sua presenza nella cordata. ''Perche' no? qualche investimento bisogna pur farlo. E poi sarebbe stato ingiusto mettere Alitalia nelle mani di compagnie straniere''. Ristrutturata e rimessa in piedi senza un licenziamento e con un portafoglio di commesse milionarie, Simmel Difesa - settore produzione di munizioni e sistemi d'arma esplosivi terrestri e aerei, nata dallo spacchettamento della Bdp che negli anni 50 produceva il famigerato Ddt - e' stata ceduta l'anno scorso al gruppo britannico Chemring per quasi 80 milioni. Esperto nel settore aviazione, Davide Maccagnani partecipa al salvataggio dell' ex compagnia di bandiera ''con un piccolo contributo che non posso dire'', ma che indiscrezioni indicano tra i 30 e i 50 milioni di euro; e' un convinto assertore del 'no' all'offerta Air France: ''Alitalia ha fatto bene a rifiutarla, avrebbe avuto un ruolo troppo subordinato. Tra le poche cose che funzionano ancora, l'Italia ha il turismo, vi sono Paesi in evoluzione come la Cina e l'India che prima o poi vorranno venire nel nostro Paese. Non possiamo farli passare per Parigi o farci dire dai francesi come dobbiamo portarceli''. ''La fusione con Air One - prosegue - e' un' idea ottima, e' un'azienda in espansione che apprezzo molto. Certo e' un mercato difficile, oggi ancor di piu' per la corsa del prezzo del petrolio''. Promosso a pieni voti anche il nuovo amministratore delegato Rocco Sabelli. ''Dal punto di vista dell'esperienza mi sembra una scelta molto valida'', osserva Maccagnani che, nella cordata, ritaglia per se' un ruolo da ''free lance, da investitore puro: quando ero operativo ero anch'io un esperto in ristrutturazioni, ma oggi non ho piu' l'eta'. Anche la Simmel era mal messa, aveva i marchi Borletti, l'abbiamo ricollocata a Colleferro e rimessa in ordine'', ricorda. Chi lo conosce bene, come il sindaco di Colleferro Mario Cacciotti, assicura: ''Sa il fatto suo, gia' prima delle elezioni mi aveva espresso l'intenzione di partecipare all'operazione. Se imbocca questa strada, avra' fatto bene i suoi conti''. (ANSA).
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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da AZff » 28 agosto 2008, 13:11

comunque io speravo che airone prendesse la livrea di alitalia!!!!
e che la flotta venisse unificata con diversi tagli quà e là!! :|

star alliance o skyteam?
QUESTO è IL PROBLEMA :blackeye:
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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da i_disa » 28 agosto 2008, 13:15

da quello che leggo, AF pare in vantaggio su LH, quindi è probabile che si rimanga in Sky Team
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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da airbusfamilydriver » 28 agosto 2008, 13:52

i_disa ha scritto:...una regolamentazione ad hoc per Linate....
alla faccia di chi diceva che Linate,come sanguisuga di pax nei confronti di mxp e dell'alitalia,fosse solo la scusa di prato/schisano
praticamente chiedendo la revisione del ruolo di linate riconoscono che questo rappresenta un problema per malpensa e per una compagnia che vuole fare di mxp un hub,portando la stessa ad avere il problema del raddoppio dei voli su milano

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da MikeAlphaX-ray » 28 agosto 2008, 14:13

Tutte belle parole... Politicanti, imprenditori, manager, ministri, UE, AirFrancesi, Lufthcrucchi ecc ecc...
ora il destino di AZ è segnato praticamente in mano ai 16 alla ricerca di un partner industriale....
Bravi bravi tutti bravi per carità....
da quello che ha postato AirbusFamilyDriver si dice che ora è tutto in mano al sindacato!
airbusfamilydriver ha scritto: . Senza accordo con piloti e sindacati c’è infatti il rischio concreto che tutto salti, con il fallimento dell’intera operazione. La Cgil è pronta ad alzare le barricate in assenza di un chiarimento completo. E prevede un conto salatissimo per i dipendenti. Così come l’Anpac e le altre associazioni, pronte a dare battaglia.
speriamo bene, il sindacato...
una casta di 400.000 (quattrocentomila!) persone in Italia a livello aziendale, regionale e nazionale....
eppure il lavoratore ci rimette sempre e comunque!
Buona Fortuna a tutti quelli del settore! dal Check-in agent al Comandante dalla Rampa al contabile!

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air4you » 28 agosto 2008, 14:20

Non voglio pagare anche i debiti di Airone

certo che Airone è stato proprio stoico... e che cosa spera adesso ... ha cancellato il suo brand e si è fatto affossare da Colaninno e poi se entra il partner aereo internazionale bye bye ....ù

Nelle piazze italiane oltrre al monumento a Garibaldi presto per decreto legge ci sarà anche il monumento al patron di Airone che per spirito patriottico ha affossato il brand che aveva creato.
Unica certezza che da questa situazione io non voglio pagare i debiti di Airone così come ho paura che tutti gli italiani faranno a breve

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da janmnastami » 28 agosto 2008, 14:23

al momento pagherai i debiti, 1,2 miliardi di euro, di alitalia

ap almeno ha ordinativi per aerei

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da bomber78 » 28 agosto 2008, 14:24

i_disa ha scritto:da quello che leggo, AF pare in vantaggio su LH, quindi è probabile che si rimanga in Sky Team
...se af fosse in vantaggio che senso avrebbe chiudere lin per potenziare mxp? :bounce:

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da airbusfamilydriver » 28 agosto 2008, 14:24

janmnastami ha scritto: ap almeno ha ordinativi per aerei
che finiranno in cai :mrgreen:

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da airbusfamilydriver » 28 agosto 2008, 14:26

bomber78 ha scritto:
i_disa ha scritto:da quello che leggo, AF pare in vantaggio su LH, quindi è probabile che si rimanga in Sky Team
...se af fosse in vantaggio che senso avrebbe chiudere lin per potenziare mxp? :bounce:
io sono dell'idea che i francesi non sono più stupidi dei tedeschi
i loro affari li sanno fare bene
non avevano interesse a mxp ad aprile,sapendo che linate non glielo avrebbero chiuso mai,per questo per loro mxp assumeva scarso interesse e avrebbero centralizzato il network az su fco
ora che chiudono linate,la cosa si fa interessante anche per loro,possono mettere le mani sul merctao italiano e del nord,presidiando mxp

fatto sta che ieri intesa era a parigi da spinetta,e oggi c'è un cda straordinario di air france
a quando gli incontri a francoforte?

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da bomber78 » 28 agosto 2008, 14:27

air4you ha scritto:
certo che Airone è stato proprio stoico... e che cosa spera adesso ... ha cancellato il suo brand e si è fatto affossare da Colaninno e poi se entra il partner aereo internazionale bye bye ....ù
dove hai letto che il brand verrà cancellato? mi sa che vedremo piu aerei con su il piccione che il tricolore in futuro.dai carissimo....sappiamo che i tuoi occhi quando vedono il carletto vedono il male, ma se hai finito gli argomenti non devi per forza tirare fuori stronz. del genere tanto per tirare letame sul poveretto

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da bomber78 » 28 agosto 2008, 14:28

airbusfamilydriver ha scritto: fatto sta che ieri intesa era a parigi da spinetta,e oggi c'è un cda straordinario di air france
a quando gli incontri a francoforte?
...gli incontri con francoforte ci sono stati e ce ne saranno altri :wink:

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da airbusfamilydriver » 28 agosto 2008, 14:29

bomber78 ha scritto:
airbusfamilydriver ha scritto: fatto sta che ieri intesa era a parigi da spinetta,e oggi c'è un cda straordinario di air france
a quando gli incontri a francoforte?
...gli incontri con francoforte ci sono stati e ce ne saranno altri :wink:
beh allora vediamo cosa si dicono oggi nel cda di af...
una cosa è certa se az torna a mxp,per lh sarà più difficile fare hub carrier a mxp,non solo,difficile che sblocchino i bilaterali,dei quali infatti non si parla più....

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da worf359 » 28 agosto 2008, 14:30

Sul messaggero è anche scritto chè dal 1di gennaio eas confluirà in Az airport solo voglio vedere con quale tipo di contratto,qui a livello di stipendio già hano sforbiciato abbastanza voglio proprio vedere ancora cosa ci possono levare.

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da flynet77 » 28 agosto 2008, 14:33

c'è da rimboccarsi le maniche e pagare i debiti di chiuque sia ... per me non ci sono problemi, anche se non si naviga nell'oro ma comunque per tirarci su dobbiamo aiutarci tutti. Adesso il difficile sarà capire come le cose viaggeranno se unificate da subito o separate per qualche tempo, e se così fosse per quanto tempo? I sindacati non saprei cosa dirvi, sperò che si faccia male il minor numero di persone possibili.
saluti

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da janmnastami » 28 agosto 2008, 14:53

airbusfamilydriver ha scritto:
janmnastami ha scritto: ap almeno ha ordinativi per aerei
che finiranno in cai :mrgreen:
certo che finiscono in cai... ma in cai - az o in cai - ap? vedremo :D
magari parte in az e parte in ap

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da janmnastami » 28 agosto 2008, 14:54

airbusfamilydriver ha scritto: beh allora vediamo cosa si dicono oggi nel cda di af...
una cosa è certa se az torna a mxp,per lh sarà più difficile fare hub carrier a mxp,non solo,difficile che sblocchino i bilaterali,dei quali infatti non si parla più....
ti posso dire anche io cosa diranno nel cda: che sono interessati ad az-ap, disponibili sia come partner industriale sia ad entrare direttamente in cai come azionisti... il punto è se lo faranno pervenire ad intesa per vie confidenziali o se rilasceranno un comunicato stampa pubblico
Ultima modifica di janmnastami il 28 agosto 2008, 14:55, modificato 1 volta in totale.

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da airbusfamilydriver » 28 agosto 2008, 14:55

janmnastami ha scritto:
airbusfamilydriver ha scritto:
janmnastami ha scritto: ap almeno ha ordinativi per aerei
che finiranno in cai :mrgreen:
certo che finiscono in cai... ma in cai - az o in cai - ap? vedremo :D
magari parte in az e parte in ap
secondo me a breve giro di posta il marchio che resterà sarà solo quello di az,più che altro perchè più conosciuto,soprattutto all'estero
secondo me i nuovi acquisti,320 e 330 sostituiranno,rispettivamente,80 e 767

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da janmnastami » 28 agosto 2008, 14:57

airbusfamilydriver ha scritto: secondo me i nuovi acquisti,320 e 330 sostituiranno,rispettivamente,80 e 767
questo di sicuro, l'ho scritto anche io qualche pagina più indietro, sono d'accordo

a320 per gli md80
a330 per i 767
a350 quando arriveranno per ampliare il lungo raggio

il punto centrale è come se li divideranno az e ap, ma è fantasia questa, prima bisogna vedere i sindacati
Ultima modifica di janmnastami il 28 agosto 2008, 15:08, modificato 1 volta in totale.

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da i_disa » 28 agosto 2008, 15:07

Cambia la legge Marzano. Corsia preferenziale per Alitalia
da rainews24.it

La privatizzazione di Alitalia puo' partire. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge con le modifiche alla legislazione in materia di gestione delle crisi aziendali e il disegno di legge che conferisce al governo la delega per il riordino alla legislazione in materia di gestione di crisi aziendali. Il primo provvedimento, in sostanza, modifica le legge Marzano e fornisce al cda della Magliana che si riunira' domani gli strumenti per permettere il commissariamento della "bad company" e la vendita della "parte buona" a "Compagnia aerea italiana", la societa' costituita dai 16 imprenditori italiani presieduta da Roberto Colaninno. Il ddl, invece, pone le basi per una riforma piu' ampia delle norme che regolano l'amministrazione straordinaria. Il commissario straordinario Augusto Fantozzi, dunque, potra' procedere a
"un'immediata vendita di asset ancora fruttuosi, garantendo cosi' maggior elasticita' al modello procedimentale"

Il testo del Dl prevede in sostanza una accelerazione dei tempi per la vendita di asset e la possibilita' di farlo con una trattativa privata dopo una perizia sul valore. Nel testo anche deroghe alla normativa antitrust per spianare la strada all'integrazione prevista tra gli asset operativi di Alitalia e la compagnia Air One. Sarebbero poi previste norme di tutela per i piccoli risparmiatori: c'e' l'ipotesi di un ricorso al fondo creato con i cosiddetti conti dormienti.
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me

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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Federiko » 28 agosto 2008, 15:59

Qualcuno mi saprebbe dire come si fanno a proteggere i piccoli azionisti/risparmiatori che hanno azioni alitalia, se in pratica tutto quello che di buono ha alitalia adesso lo vendono a CAI e alitalia attuale rimane solo "bad company"? Cosa sono i conti dormienti?

Thx, Ciaoooo.
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Re: Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da janmnastami » 28 agosto 2008, 16:12

janmnastami ha scritto:
ti posso dire anche io cosa diranno nel cda: che sono interessati ad az-ap, disponibili sia come partner industriale sia ad entrare direttamente in cai come azionisti... il punto è se lo faranno pervenire ad intesa per vie confidenziali o se rilasceranno un comunicato stampa pubblico
"Air France è pronta a trattare con Alitalia. Il gruppo franco-olandese ha fatto sapere di essere disponibile a prendere una partecipazione minoritaria nel capitale della nuova compagnia italiana. La decisione del gruppo di Spinetta arriva dopo il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge e al disegno di legge delega su Alitalia."

AFD, che ti avevo detto?

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