davidaz68 ha scritto:SHINRA ha scritto:
Beh, non sono di proprietà di Alitalia, per cui il loro destino verrà deciso dal lessor nel momento in cui AZ deciderà di farne a meno. Di sicuro continueranno a volare essendo macchine abbastanza giovani
Non ci giurerei, i primi airbus A318 sono giá stati portati nel deserto e fatti a pezzi!
seguiti anche dai 737-600 di Austrian Airlines
un po di news dei giorni scorsi:
Alitalia taglierà piloti, hostess e steward. Passeggeri Wind Jet nel caos
da airlinenews
ROMA – L’Alitalia prepara nuovi tagli al personale. «Non saranno i mille di cui si parla» aveva detto circa un mese fa l’amministratore delegato Andrea Ragnetti, mentre alcune indiscrezioni indicano intorno a 600 dipendenti, in particolare nel bacino del personale amministrativo.
Fonti sindacali temono, però, che gli esuberi siano ben di più e coinvolgano anche gli assistenti di volo (alcune centinaia) e i piloti (alcune decine). A cui andrebbero aggiunti i lavoratori ‘stagionali’ (circa 500). Una soluzione alternativa alla Cig, si ragiona in ambienti sindacali, potrebbero essere i contratti di solidarietà a rotazione per hostess e steward.
Fra i problemi di Alitalia c’è anche l’integrazione con Wind Jet. Il vettore low cost siciliano in difficoltà economiche che sta entrando nell’orbita della compagnia di bandiera, è stato convocato con urgenza dall’Enac (l’ente che controlla il volo) in merito ai recenti disservizi che si sono verificati su voli da e per Palermo e che hanno comportato notevoli disagi ai passeggeri.
La convocazione, fa sapere l’Enac, è « volta a chiarire le motivazioni che hanno comportato i disservizi e a verificare il mantenimento dei requisiti della compagnia rispetto alla capacità operativa». Anche domenica due voli Wind Jet da Palermo sono stati cancellati e 210 passeggeri hanno dovuto cambiare programmi. Il vettore starebbe cancellando anche prenotazioni e biglietti già pagati per i prossimi giorni.
Fonti sindacali fanno sapere che i disservizi sarebbero causati dalla mancanza di personale tecnico: al lavoro sarebbero rimasti 20 tecnici dei 75 in organico fino a poco tempo fa. Il personale sarebbe già stato tagliato nell’ambito della riorganizzazione prevista dal piano di Alitalia. Ma l’operazione di accorpamento di Wind Jet con Alitalia non ha ancora il via libera dell’Antitrust, ok che dovrebbe arrivare entro il 20 luglio
Alitalia, Fit-Cisl: urgente incontro, no a ridimensionamenti
da airlinenews
ROMA - "Sollecitiamo un incontro da tenersi quanto prima con il vertice di Alitalia per affrontare i temi rilanciati in questi giorni da ripetute anticipazioni di stampa". Lo dice il segretario generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano, secondo il quale "la vicenda Alitalia ha visto i lavoratori impegnati in uno sforzo senza precedenti, con una drastica riduzione dell'occupazione ed un forte ricorso agli ammortizzatori sociali. Un prezzo estremamente elevato per dare un futuro solido alla compagnia. Vogliamo capire - prosegue - quali siano le reali intenzioni di Alitalia e quali aree dovrebbero essere coinvolte. Ipotetiche riduzioni del perimetro di attivita' sarebbero una vera iattura e di certo non risolvono le difficolta' che l'Alitalia incontra, come tutti i vettori europei e internazionali, in uno scenario condizionato da una crisi economica lunga quanto durissima Occorre rilanciare il traffico intercontinentale, rivedere le alleanze, rafforzarsi sul mercato"
"Auspichiamo quanto meno - conclude il segretario generale della Fit-Cisl - uno slittamento dei tempi di decisione dell'Authority in merito alla rotta Roma-Milano in considerazione dell'eccezionalita' del momento che incide in modo rilevante l'intero sistema nazionale dei trasporti. Una questione di vitale importanza per il nostro sistema economico che richiederebbe grande attenzione una opportuna pausa di riflessione".
Alitalia, una proposta per i 4500 lavoratori in cassa integrazione
da airlinenews
ROMA - La preoccupante situazione dei lavoratori in Cigs dell’Alitalia in amministrazione straordinaria è oggetto di una proposta per un percorso finalizzato alla loro riqualificazione professionale per una ricollocazione. La proposta, che riportiamo di seguito, è stata inviata dal Comitato Cassaintegrati Alitalia Overbooked al Presidente della Regione Lazio POLVERINI, al Presidente della Provincia di Roma ZINGARETTI, al Sindaco di Roma ALEMANNO, all’Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio ZEZZA, all’Assessore alle Politiche del Lavoro e Formazione della Provincia di Roma SMERIGLIO e all’Assessore per le Politiche del lavoro e della Formazione Professionale del Comune di Roma BORDONI. Ecco il testo della proposta:
La situazione dei lavoratori Alitalia in A.S. (Amministrazione Straordinaria) posti in Cigs sta diventando insostenibile, a causa delle problematiche emergenti e mai risolte. Ciò è il chiaro frutto del totale fallimento degli accordi siglati tra le parti sociali e sotto l’egida del Governo. Ma esiste anche una diretta responsabilità degli enti locali a partire dalla Regione Lazio, da troppo tempo incapace di rispondere alle nostre problematiche.
Nel 2008 si sono avallati piani aziendali di estromissione dal lavoro di circa diecimila lavoratori Alitalia, consentendo al contempo che venissero privati dei loro diritti acquisiti. Successivamente si è addirittura assistito alla deresponsabilizzazione e alla totale mancanza di un controllo istituzionale comunque atteso sull’intera vicenda, in un contesto in cui si continuano ad avallare accordi a favore di Alitalia Cai. Infatti, a seguito dell’ultimo accordo del 4 marzo 2011 ad esempio (siglato al ministero l’11 marzo), si è posto in Cigs nuovo personale da poco assunto in Alitalia Cai, a spese dello Stato, e senza che tale azienda avesse formalmente aperto uno stato di crisi. Un’azienda privata che è bene ricordare ha goduto e gode di incredibili aiuti governativi per l’avviamento d’impresa.
I criteri di selezione ed assunzione nella neo costituita compagnia di bandiera Alitalia Cai, sono stati effettuatati senza la trasparenza necessaria, e senza la costituzione di una lista pubblica, creando di fatto tutta una serie di discriminazioni palesi (ad es. mancato rispetto della legge 104, discriminazioni di genere, mancato rispetto dell’anzianità aziendale, ecc.) tuttora oggetto di numerosi contenziosi legali.
Dalla nascita dell’Alitalia Cai si è inoltre assistito, nell’assoluto silenzio, all’assunzione di personale precario ex novo, privando della possibilità di riammissione in servizio i lavoratori posti in Cigs.
Considerato che le regole di sistema dovrebbero essere la base ed il presupposto per il governo di ogni realtà lavorativa, soprattutto di un settore come il trasporto aereo, da troppo tempo soggetto a politiche di dumping, si ritiene oltretutto grave, rispetto alla possibilità di ricollocazione in Alitalia Cai del personale in Cigs/Mobilità, la decisione di subappaltare gli Slot a compagnie straniere (come nel caso della Carpatair).
Il Comitato dei Cassaintegrati Alitalia Overbooked (comitato trasversale di lavoratori cassaintegrati Alitalia) richiede pertanto, al Comune di Roma, alla Provincia di Roma ed alla Regione Lazio, una netta presa di posizione e denuncia di tale grave situazione perpetrata dall’attuale Alitalia Cai ai danni dei lavoratori Cigs in attesa di essere ricollocati.
Si ricorda che allo stato attuale, a sostegno di quanto riportato, sono state depositate presso la Regione Lazio tre Mozioni che tuttora sono in attesa di essere discusse.
Allo stato attuale circa 4.500 lavoratori sono in Cigs, e al termine del periodo di Mobilità, che avrà inizio ad ottobre 2012, la maggior parte non avrà i requisiti per accedere alle prestazioni previdenziali e rimarrà di fatto senza alcun reddito se non verrà ricollocato. Ad oggi, pur se formalmente ancora dipendenti di Alitalia in A.S. fino ad ottobre 2012, tali lavoratori hanno, di fatto, subito un licenziamento differito. Inoltre si sono ritrovati in una situazione paradossale, in una sorta di limbo giuridico. Infatti, una volta posti in Cigs, e dopo aver sottoscritto un Patto di servizio con i rispettivi Centri per l’Impiego delle province di appartenenza (patto vincolante per l’erogazione del trattamento economico da parte dell’Inps, e derivante dagli accordi sottoscritti tra le Parti Sociali ed il Governo), fino ad oggi non hanno potuto partecipare ai corsi di riqualificazione professionale messi a disposizione dagli enti locali per via di alcuni limiti normativi. Si è così configurata una situazione in cui persino i lavoratori più attivi, propensi a ricostruirsi autonomamente una prospettiva lavorativa, venivano lesi di un diritto sancito solo in linea di principio e non nella sua sostanzialità, perché veniva negato loro l’accesso a tali corsi.
A Settembre 2010 la Provincia di Roma (Osservatorio del Mercato del Lavoro e delle Politiche del Lavoro) dopo alcuni incontri esplicativi nei quali veniva presentato il problema da parte del Comitato Overbooked si è fatta carico delle problematiche emerse ed ha accolto le loro istanze. In accordo con il Comitato Overbooked, la Provincia di Roma si è assicurata di vagliare gli eventuali fabbisogni formativi professionali dei lavoratori per ottemperare comunque agli impegni sottesi alla sottoscrizione del Patto di Servizio. Ha quindi avviato una prima fase di screening sui bisogni di riqualificazione professionale del personale cassintegrato, realizzando infine lo specifico Progetto di Orientamento indispensabile alla strutturazione dell’intervento formativo. Ma l’intero progetto non ha poi avuto la sua naturale evoluzione nella programmazione dei corsi di riqualificazione, a causa del blocco dei fondi da parte della Regione Lazio nei confronti della Provincia di Roma.
In aggiunta a questa grave criticità dei lavoratori in Cigs da ricollocare, è inoltre necessario tener conto dell’attuale “riforma Fornero”, che aggrava ulteriormente la situazione, in quanto molti lavoratori in Cigs che con gli accordi del 2008 avevano i requisiti per poter accedere alla pensione, oggi non li hanno più, e se non dovessero essere congelati i loro requisiti dovrebbero rientrare nel percorso delle Politiche attive del lavoro per una ricollocazione.
Il Comitato Cassaintegrati Alitalia Overbooked chiede pertanto:
*lo sblocco dei fondi da parte della Regione Lazio necessari alla Provincia di Roma per riprendere e completare il progetto interrotto;
*la costituzione di una lista d’anzianità ufficiale e trasparente per i Cigs non pensionabili (includendo carichi familiari e sociali) che funga da graduatoria per la riqualificazione, riassunzione/ricollocazione;
*il possibile utilizzo del Fondo Speciale del Trasporto aereo per la riqualificazione professionale;
*il possibile utilizzo, con specifici dispositivi legislativi, anche dei fondi cigs/mobilità già previsti per questi lavoratori, e da mettere a disposizione delle aziende per l’assunzione a tempo indeterminato. Un meccanismo che potrebbe agevolare le assunzioni da parte delle imprese presenti nel territorio, a partire dall’Alitalia Cai, attraverso la costituzione di Bandi dedicati a tale popolazione
Il Comitato Overbooked ritiene utile per la realizzazione di tali obiettivi l’intervento degli Enti locali: per farsi parte attiva nei confronti del Governo nazionale per richiedere l’apertura di un tavolo tecnico nazionale per esaminare tutte le problematiche attualmente in essere della vertenza Alitalia; per aprire un tavolo tecnico di confronto, e congiunto a livello regionale, provinciale e comunale, per affrontare gli aspetti della formazione, ricollocazione e riqualificazione professionale.
Per la concretizzazione degli obiettivi si ritiene che sia assolutamente indispensabile l’incontro dei dati relativi alle famiglie professionali dei lavoratori in Cigs/Mobilità (mappatura già iniziata a suo tempo con la Provincia di Roma) ed i Fabbisogni professionali emergenti nel territorio. A tal fine è quindi necessario che i diversi attori in campo operino sinergicamente attraverso un ulteriore tavolo di confronto tra le Associazioni datoriali del territorio, gli Enti locali ed i sindacati, sia confederali che di base, per la realizzazione finale di Bandi dedicati.
Il Comitato Overbooked ritiene necessario esercitare una funzione di controllo sull’intero percorso, come soggetto direttamente interessato.
mandano personale a casa e spendono 200000 € per una 'festa'..bah:
“Alitalia Day” voluto da Ragnetti è costato 200 mila euro alla compagnia
da airlinenews
ROMA – Alla "modica" cifra di 200 mila euro, Alitalia Day 2012 è stato il giorno dell’orgoglio della compagnia aerea. Il 19 giugno scorso il neo amministratore delegato Andrea Ragnetti si è prodotto in una performance in stile Steve Jobs per presentare i progetti e il piano di rilancio: nuove impostazioni commerciali sulla tratta Roma-Milano, guerra totale alle compagnie low cost, rinnovamento della flotta e l’invito a dipendenti ed azionisti di diffidare dei giornalisti. Tutti.
L’ostracismo verso la carta stampata è stato segnalato dal giornalista Alberto Brambilla sul suo blog “bluebirdnews”.
Il costo dell’operazione orgoglio, la kermesse organizzata in un hangar dell’aeroporto di Fiumicino, non è stato un problema, ha sostenuto Ragnetti: “200 mila euro: sono dieci pagine di pubblicità sui giornali”.
Si impone un cambio di registro, ha detto: “Dobbiamo rinnovare la comunicazione con la stampa. La compagnia va difesa in ogni modo dai giornalisti che vogliono screditarla”.
Non si capisce bene a quale titolo e per conto di chi i giornali dovrebbero organizzare il discredito, fatto sta che sui maggiori quotidiani non vi è traccia di questa idiosincrasia manifestata dal neo amministratore delegato.
Forse su Le Monde, o Le Figaro, Ragnetti si sentirà meno incompreso e troverà la giusta cornice ai trionfi di Alitalia.