Ryan potrebbe abbandonare l'italia...

Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere

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Messaggio da blusky » 10 gennaio 2007, 10:11

che ficata allora... mai pensato che le autorita locali mi pagassero le vacanze... sfruttero di piu sta cosa... mi rimborsano anche l'albergo??? :bounce: :bounce: :bounce: :bounce: :bounce: :bounce: :big1: :big1:
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Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
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Messaggio da mcgyver79 » 10 gennaio 2007, 13:15

pippo682 ha scritto:Magari, si limitano a pagare i biglietti mancanti...
Ma a quale tariffa però? Quella di una low-cost con volo quasi pieno (e quindi a prezzo piuttosto caro) oppure ad una tariffa stracciata? Lo chiedo perché devo capire di che morte morirebbe l'amministrazione locale, che se dovesse pagare 150/200 Euro a biglietto per coprire i posti liberi si troverebbe alla fine del mese di gennaio di un anno qualsiasi senza neppure un soldo per il resto delle attività degli 11 mesi restanti.

Ciaooooo.
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Messaggio da blusky » 10 gennaio 2007, 13:25

Eretiko ha scritto:
MiamiVice ha scritto:Blusky ti ho spiegato la continuità territoriale in tutte le salse, usa la funzione cerca del forum e leggi quanto già detto e ridetto. In questo forum la continuità territoriale c'entra di striscio...
MiamiVice,
8)
lassa perde stai a seminà sul vetro!!!!
:lol:


ciao
Ho ritenuto che le amministrazioni locali intendano sviluppare il territorio promuovendo ad esempio il turismo incoming, e non il contrario... non ho mai pensato che gliene fregasse qualcosa di far viaggiare a basso costo un cittadino che va a spendere altrove i suoi dindini... sul vetro lui magari ci semina, tu lo mangi...

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Messaggio da blusky » 10 gennaio 2007, 14:31

comunque se guardi quando le low cost aprono una nuova rotta, parlono sempre di turismo e mai di viaggi d'affari... vedi quello riporto sul bloq oggi...
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Messaggio da MiamiVice » 10 gennaio 2007, 16:02

mcgyver79 ha scritto:Ma se la sovvenzione degli aeroporti alle low-cost si aggira sulla cifra citata da MiamiVice (5 € per passeggero... ma facciamo anche 10) non si capisce comunque dove sta la differenza di prezzo spesso spropositata tra low-cost e compagnie tradizionali. Non è più solo una questione di favorire qualcuno, perché anche con 5/10 € in più sul prezzo del biglietto le low-cost sarebbero comunque molto più economiche.

Quindi o le cifre sono superiori oppure continuo a non capire.

Ciaooooo.
Mac considera anche che in pratica in Sardegna hanno agevolazioni che abbattono anche i costi di handling, ora non so quanto questi possano "pesare" in soldoni, ma comunque immagino che siano una bella cifretta.
Oltretutto ocme diceva Pippo aiutano ad accrescere il load factor perchè la promozione è gratuita, sia in Sardegna che all'estero, dove si pubblicizza la regione più i voli che ti ci portano...

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Messaggio da blusky » 10 gennaio 2007, 16:06

IL TUTTO FINALIZZATO ALLA PROMOZIONE TURISTICA E DEL TERRITORIO... SE SPENDONO UN EURO VUOL DIRE CHE PENSANO CHE ALMENO GLIENE TORNINO TRE SOTTOFORMA DI SVILUPPO!!!
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Messaggio da mcgyver79 » 10 gennaio 2007, 16:12

MiamiVice ha scritto:Mac considera anche che in pratica in Sardegna hanno agevolazioni che abbattono anche i costi di handling, ora non so quanto questi possano "pesare" in soldoni, ma comunque immagino che siano una bella cifretta.
Oltretutto ocme diceva Pippo aiutano ad accrescere il load factor perchè la promozione è gratuita, sia in Sardegna che all'estero, dove si pubblicizza la regione più i voli che ti ci portano...
E' più o meno chiaro, in pratica è un'alleanza per guadagnarci entrambi (la Sardegna sacrifica soldi propri sperando in un load-factor sempre più elevato delle low-cost che possa reintegrare quanto speso... e dall'altra parte la low-cost che in cambio di qualche agevolazione promette di portare turisti in quantità che precedentemente non erano nemmeno pensabili.

Ora mi/ti/vi pongo una domanda in più: le compagnie italiane tradizionali hanno rotte dalla Sardegna all'estero (e viceversa, ovviamente)? Se sì, quante? E nel caso che fossero poche: perché non si sviluppano tratte di questo tipo, che sembrano potenzialmente redditizie, e magari si riescono ad ottenere anche lì dei privilegi (in fin dei conti a me sembra che alla Regione Sardegna interessi un upgrade di turisti a pescindere da chi li porta... non avrebbe potuto un'Alitalia o una Meridiana anticipare le mosse delle low-cost, ottenendo magari gli stessi privilegi di cui gode ora una Ryanair a caso?)?

Ciaooooo.
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Messaggio da blusky » 10 gennaio 2007, 16:19

Eretiko ha scritto:
blusky ha scritto: Ho ritenuto che le amministrazioni locali intendano sviluppare il territorio promuovendo ad esempio il turismo incoming, e non il contrario... non ho mai pensato che gliene fregasse qualcosa di far viaggiare a basso costo un cittadino che va a spendere altrove i suoi dindini... sul vetro lui magari ci semina, tu lo mangi...
A BBBBBelllo,
io me magno er vetro ,a lui e a te co tutte le scarpe, pedalini puzzolenti compresi!!!!

non con me... non sono ne gay ne feticista... lo accetto solo se sei un cane...
comunque questo non centra con l'argomento...
faccio fatica a pensare che le amministrazioni paghino le compagnie aeree per far contento il cittdino e farlo viaggiare a basso costo...

Gozer

Messaggio da Gozer » 10 gennaio 2007, 16:22

Ecco, rientriamo in argomento, vi va? :mrgreen:
E dai... e 'nnamo... ;)

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Messaggio da blusky » 10 gennaio 2007, 16:30

non riesco a capire in che punto secondo te la collettivita ci rimette se si usa tale metodo per aumentare il turismo (che cosi aumenta) o lo sviluppo e la valorizzazione del territorio... che penso che siano cose che portano soldi e benessere... o il benessere porta un danno alla collettivita???
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Messaggio da MiamiVice » 10 gennaio 2007, 16:43

mcgyver79 ha scritto: Ora mi/ti/vi pongo una domanda in più: le compagnie italiane tradizionali hanno rotte dalla Sardegna all'estero (e viceversa, ovviamente)? Se sì, quante? E nel caso che fossero poche: perché non si sviluppano tratte di questo tipo, che sembrano potenzialmente redditizie, e magari si riescono ad ottenere anche lì dei privilegi (in fin dei conti a me sembra che alla Regione Sardegna interessi un upgrade di turisti a pescindere da chi li porta... non avrebbe potuto un'Alitalia o una Meridiana anticipare le mosse delle low-cost, ottenendo magari gli stessi privilegi di cui gode ora una Ryanair a caso?)?

Ciaooooo.
Solo Meridiana ha qualche volo internazionale, precisamente un bisettimanale da Cagliari a Parigi CdG, e da Olbia alcuni voli per Parigi con scalo a CAG e stagionali per Londra.
Il discorso che fai tu fila, ma la questione di Ryanair e del fenomeno low cost è nata in maniera anomala; perchè prima di tutto Ryanair è arrivata in Sardegna portando i passeggeri su Alghero e accordandosi con la Sogeaal, la Regione in quel momento era al di fuori dei giochi, si stava a mala pena iniziando la prima continuità territoriale.
Solo dopo si è sviluppata una strategia comune Regione - aeroporti, col famoso piano delle rotte "Point to Point". Quando è successo questo, Meridiana era fuori da giochi, e Alitalia, che non operava voli internazionali da scali ben più importanti, non è mai stata in gioco. Poi io credo che vi sia colpevolezza da parte delle compagnie, si sono perse un mercato, indubbiamente interessante; Cagliari è sempre stata sottovalutata, certo non è Milano o Torino ma conta in una area urbana che contiene circa 700 mila abitanti, a cui si devono aggiungere gli abitanti della provincia e delle altre province confinanti e che ha una posizione abbastanza strategica nel bacino del mediterraneo... A mio avviso i numeri c'erano, ma non si è voluto rischiare, magari mancavano aerei adatti, perchè in estate riempi 200 posti a volo in inverno meno della metà, ma tutto sommato i numeri c'erano e ci sono. Le low cost hanno trovato terreno fertile perchè hanno proprio spalancato una mercato fino ad allora chiuso: oggi due voli al giorno partono strapieni da AHO a Londra, più altri voli che stanni praticamente raddoppianodil numero di transiti per Alghero. Io credo che questo è indicativo di due cose, la prima è che la low cost attira molta "massa", la seconda è che le altre aziende erano impreparate, perchè sono del parere che non si riempiono duie aerei da 180 posti partendo da zero...

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Messaggio da mcgyver79 » 10 gennaio 2007, 16:53

Forse il trucco stava nell'arricchire la flotta con qualche CRJ-900 o simile (non mi sembra un'idea stupida quella che hanno avuto di recente AirOne e ora Myair), operare con quelli nella bassa stagione e integrare con un volo in più al giorno nell'alta stagione (o qualcosa di questo tipo). Certo l'occasione è stata ghiotta, ne può approfittare pure l'utenza business che ora ha qualche sbocco in più all'estero.

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Messaggio da MiamiVice » 10 gennaio 2007, 17:04

mcgyver79 ha scritto:Forse il trucco stava nell'arricchire la flotta con qualche CRJ-900 o simile (non mi sembra un'idea stupida quella che hanno avuto di recente AirOne e ora Myair), operare con quelli nella bassa stagione e integrare con un volo in più al giorno nell'alta stagione (o qualcosa di questo tipo). Certo l'occasione è stata ghiotta, ne può approfittare pure l'utenza business che ora ha qualche sbocco in più all'estero.

Ciaooooo.
Esatto, sono d'accordo con te. Credo che sarebbe stata una buona scelta. Anche se c'è da dire che IG aveva i Bae 146, che erano pochini e usati principalemtne sul territorio nazionale, principalmente su Firenze. In linea di massima credo che sia stata una assenza di lungimiranza, recuperabile almeno in parte, perchè vi sono tuttora diverse fasce di mercato scoperte.
Per rispondere meglio alla tua domanda precedente, se una qualsiasi compagnia attiva una rotta internazionale con i parametri stabiliti dal decreto regionale, può comunque usufruire dei finanziamenti e delle agevolazioni, quindi non è un provvedimento mirato solo alle low cost.

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Messaggio da mcgyver79 » 10 gennaio 2007, 18:21

MiamiVice ha scritto:Esatto, sono d'accordo con te. Credo che sarebbe stata una buona scelta. Anche se c'è da dire che IG aveva i Bae 146, che erano pochini e usati principalemtne sul territorio nazionale, principalmente su Firenze. In linea di massima credo che sia stata una assenza di lungimiranza, recuperabile almeno in parte, perchè vi sono tuttora diverse fasce di mercato scoperte.
Per rispondere meglio alla tua domanda precedente, se una qualsiasi compagnia attiva una rotta internazionale con i parametri stabiliti dal decreto regionale, può comunque usufruire dei finanziamenti e delle agevolazioni, quindi non è un provvedimento mirato solo alle low cost.
Ne ho scoperto più ora in due post che in tutti quei thread di pro e contro che ci sono stati :-D

La sensazione che ho non vivendo le cose dall'interno ma cercando di farmi comunque una buona idea di come va il mondo dell'aviazione è che la compagnia tradizionale sia troppo statica: si tiene le sue rotte anche se non sono redditizie, gestisce gli slot acquisiti come una eliquia, e non cerca l'evoluzione ma piuttosto la sopravvivenza; pensiero leggermente differente per AZ perché alcune tratte, in quanto compagnia di bandiera, è obbligata a servirle... però, anche lì, se una tratta frutta poco togli un operativo al giorno verso quella destinazione e cerca di recuperare soldi su una più redditizia... oppure studia comunque una soluzione in cui puoi seriamente metterti in gioco (la butto lì: consultati con l'Assessorato al Turismo di una regione turistica e fai una raccolta di dati sulla nazionalità e città di residenza dei turisti stranieri; se ci sono buoni numeri per una determinata zona proponi un volo diretto tra quelle due località per 3 mesi all'anno e togli un LIN-FCO che in estate magari ha meno utenza business, altrimenti rivolgiti altrove).

E' un discorso che vale per tutti coloro che operano in Italia: chi è meno vincolato ovviamente fa meno fatica ad andarsene da un posto per finire in un altro, ma anche chi i vincoli li ha deve aver comunque la capacità di diversificare le proposte in base alle richieste (la diretta conseguenza è che, se riempi gli aerei, anche i debiti calano).

Ciaooooo.
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Messaggio da Emiliano » 10 gennaio 2007, 22:18

mcgyver79 ha scritto:Ora mi/ti/vi pongo una domanda in più: le compagnie italiane tradizionali hanno rotte dalla Sardegna all'estero (e viceversa, ovviamente)? Se sì, quante? E nel caso che fossero poche: perché non si sviluppano tratte di questo tipo, che sembrano potenzialmente redditizie, e magari si riescono ad ottenere anche lì dei privilegi (in fin dei conti a me sembra che alla Regione Sardegna interessi un upgrade di turisti a pescindere da chi li porta... non avrebbe potuto un'Alitalia o una Meridiana anticipare le mosse delle low-cost, ottenendo magari gli stessi privilegi di cui gode ora una Ryanair a caso?)?Ciaooooo.
Beh Alitalia ha cercato di implmenatre un sistema hub and spoke per cui tenta di raggruppare i pax su MXP e FCO per poi farli volare da li per altre destinazione.

Per Meridiana l'osservazione è calzante, in quanto ha base in Sardegna, ma credo che non avesse le risorse per svilupparsi oltre l'operativo garantito sin'ora.

Ciao


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Messaggio da mcgyver79 » 10 gennaio 2007, 22:55

Emiliano ha scritto:Beh Alitalia ha cercato di implmenatre un sistema hub and spoke per cui tenta di raggruppare i pax su MXP e FCO per poi farli volare da li per altre destinazione.
Però tu, passeggero europeo NON BUSINESS della Nazione X, ti trovi a dover fare i conti con un viaggio con due tratte per cui AZ non ha beneficiato di nessuna agevolazione e che indirettamente tu ti trovi a pagare più del volo con la compagnia di un imprenditore scaltro che ha fiutato l'affare e ha aperto una tratta non solo portando turismo e quindi denaro in una località italiana... ma ne ha tratto ricchezza personalmente perché ha usufruito di tutta una serie di benefici previsti per coloro che, come diceva MiamiVice oggi, rispettano i parametri definiti da un decreto Regionale (nel caso della Sardegna, ma credo che più o meno valga così un po' ovunque.. vedi Orio per gli stranieri che vengono a sciare, ecc ecc).

AZ ha senz'altro studiato cosa è meglio e cosa è peggio, per talune situazioni il sistema "hub and spoke" sarà la giusta soluzione, ma d'altra parte chi offre poche tratte ma dirette si trova per forza di cose nella vantaggiosa posizione di poter offrire pur sempre una tariffa per una tratta e non per due (come accade sulle tratte nazionali per i voli in coincidenza), quindi più economica.

Emiliano ha scritto:Per Meridiana l'osservazione è calzante, in quanto ha base in Sardegna, ma credo che non avesse le risorse per svilupparsi oltre l'operativo garantito sin'ora.
Al di là del semplice esempio della Sardegna, è palese che le low cost si attivino dove hanno una certa garanzia di successo... e lo fanno a testa bassa; IG, in quanto libera dai vincoli della compagnia di bandiera, avrebbe secondo me potuto espandersi in maniera diversa: invece si scopre che nessun aeroporto italiano in cui opera ha più (sempre se ce l'ha) di un collegamento diretto con una città europea... tutt'al più ci sono collegamenti con scalo a Firenze; e soprattutto sembrano tratte studiate per gli italiani, non per possibili stranieri in Italia (basti vedere i 5 collegamenti per CDG, per i quali ho la sensazione che siano più gli italiani che vanno per turismo a Parigi che i transalpini da noi).
E Meridiana esiste da un bel po', un bel piano industriale votato allo sviluppo dovrebbe averlo... non posso pensare che in tutti questi anni non ci sia stato modo di ricapitalizzare investendo un po' di denaro in qualcosa di fresco.

Ciaooooo.
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Messaggio da Emiliano » 10 gennaio 2007, 23:05

mcgyver79 ha scritto: Però tu, passeggero europeo NON BUSINESS della Nazione X, ti trovi a dover fare i conti con un viaggio con due tratte per cui AZ non ha beneficiato di nessuna agevolazione e che indirettamente tu ti trovi a pagare più del volo con la compagnia di un imprenditore scaltro che ha fiutato l'affare e ha aperto una tratta non solo portando turismo e quindi denaro in una località italiana... ma ne ha tratto ricchezza personalmente perché ha usufruito di tutta una serie di benefici previsti per coloro che, come diceva MiamiVice oggi, rispettano i parametri definiti da un decreto Regionale (nel caso della Sardegna, ma credo che più o meno valga così un po' ovunque.. vedi Orio per gli stranieri che vengono a sciare, ecc ecc).

AZ ha senz'altro studiato cosa è meglio e cosa è peggio, per talune situazioni il sistema "hub and spoke" sarà la giusta soluzione, ma d'altra parte chi offre poche tratte ma dirette si trova per forza di cose nella vantaggiosa posizione di poter offrire pur sempre una tariffa per una tratta e non per due (come accade sulle tratte nazionali per i voli in coincidenza), quindi più economica.
Eh il classico problmea delle regole.
Uno si fa un piano industriale scegliendo un sistema con hub e poi si vede incentivare da enti locali e aeroporti i voli point to point, che bella situazione!

mcgyver79 ha scritto:IG, in quanto libera dai vincoli della compagnia di bandiera, avrebbe secondo me potuto espandersi in maniera diversa: invece si scopre che nessun aeroporto italiano in cui opera ha più (sempre se ce l'ha) di un collegamento diretto con una città europea...
No questo non è vero, alcuni ce li hanno e credo che non possano aggiungerne altri per limiti fisici derivanti dal numero di aeromobili in flotta (però su questo non sono certissimo).


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Messaggio da mcgyver79 » 11 gennaio 2007, 0:03

Emiliano ha scritto:Eh il classico problmea delle regole.
Uno si fa un piano industriale scegliendo un sistema con hub e poi si vede incentivare da enti locali e aeroporti i voli point to point, che bella situazione!
Se comunque esuli il discorso dagli incentivi che oggi ci possono essere e domani non più (e ad ogni modo come diceva MiamiVice non sono "ad-personam", valgono per chiunque decidesse di rispettare il decreto regionale) il raffronto si fa sempre su molti collegamenti (ma tanti di questi che necessitano di due tratte) contro pochi collegamenti mirati su singola tratta, per cui i prezzi sarebbero diversi lo stesso.



Emiliano ha scritto:
mcgyver79 ha scritto:IG, in quanto libera dai vincoli della compagnia di bandiera, avrebbe secondo me potuto espandersi in maniera diversa: invece si scopre che nessun aeroporto italiano in cui opera ha più (sempre se ce l'ha) di un collegamento diretto con una città europea...
No questo non è vero, alcuni ce li hanno e credo che non possano aggiungerne altri per limiti fisici derivanti dal numero di aeromobili in flotta (però su questo non sono certissimo).
Certo che li hanno, ma se vai nell'home page di IG ti accorgi che ad ogni aeroporto italiano corrisponde AL MASSIMO uno ed un solo collegamento europeo diretto.

E poi sul discorso aeromobili hai ragione, il mio post precedente sul piano industriale e la ricapitalizzazione era proprio in merito a questo.

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Messaggio da MiamiVice » 11 gennaio 2007, 9:29

Aggiungo al dibattito un'altro aspetto che mi riservo di approfondire in un altro tread per evitare l'OT, ma a parziale giustificazione di certe scelte delle compagnie aeree "tradizionali" c'è da dire che fino alla fine degli anni 90 non c'era deregulation dei cieli, per cui le rotte non erano libere come appaiono oggi (escluse le rotte "vincolate").

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Messaggio da Alfa207 » 11 gennaio 2007, 11:31

"Il Messaggero", 10/1/2007 :
Sud : lo straniero si ferma a Eboli...
Enrico Paolini, coordinatore degli assessori regionali al turismo :
"Per attrare turisti stranieri al Sud, c'è un problema di distanza e di velocità di accesso, e il nodo decisivo è quindi costituito dagli aeroporti.
"Occorre portare più voli low-cost su Bari, Brindisi, Foggia, Reggio Calabria, Lamezia, Crotone, e in Sicilia. "Insomma, gli aeroporti piccoli e medi devono essere classificati come regionali, con diritti di arrivi e partenze internazionali.
Benvenuto Ryanair al Sud, se no al Nord ?

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Messaggio da blusky » 11 gennaio 2007, 12:13

anche enrico paolini parla di low cost per aumentare il turismo e quindi portare benessere...
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
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Messaggio da Emiliano » 11 gennaio 2007, 15:59

Alfa207 ha scritto:"Il Messaggero", 10/1/2007 :
Sud : lo straniero si ferma a Eboli...
Enrico Paolini, coordinatore degli assessori regionali al turismo :
"Per attrare turisti stranieri al Sud, c'è un problema di distanza e di velocità di accesso, e il nodo decisivo è quindi costituito dagli aeroporti.
"Occorre portare più voli low-cost su Bari, Brindisi, Foggia, Reggio Calabria, Lamezia, Crotone, e in Sicilia. "Insomma, gli aeroporti piccoli e medi devono essere classificati come regionali, con diritti di arrivi e partenze internazionali.
Benvenuto Ryanair al Sud, se no al Nord ?
Farlo fare ad Alitalia, no eh?


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Messaggio da mcgyver79 » 11 gennaio 2007, 16:03

Emiliano ha scritto:Farlo fare ad Alitalia, no eh?
Non credo abbia mai ricevuto veti in tal senso... se non l'ha fatto finora (convenienza e/o flotta già full) dubito possa subentrare adesso.

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Messaggio da Emiliano » 11 gennaio 2007, 16:07

mcgyver79 ha scritto:
Emiliano ha scritto:Farlo fare ad Alitalia, no eh?
Non credo abbia mai ricevuto veti in tal senso... se non l'ha fatto finora (convenienza e/o flotta già full) dubito possa subentrare adesso.

Ciaooooo.
Beh se gli danno gli stessi incentivi che danno alle low-cost, magari...


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Messaggio da Ponch » 11 gennaio 2007, 16:07

Vorrei segnalarvi due articoli odierni, entrambi provengono da guidaviaggi.it, 11/01/2007:

Titolo: Ryanair in colloquio con 20 aeroporti in Europa.

"Attualmente Ryanair è in colloquio con 20 aeroporti in Europa per aprire nuove rotte e scegliere nuove basi. Per quanto riguarda l'Italia Treviso resterà lo scalo principale del Veneto e "non cambieremo con Venezia", ha rassicurato Bridget Dowling, direttore marketing del vettore.
L'aerolinea low cost, che in Italia ha raggiunto il traguardo dei 40 milioni di passeggeri trasportati dal 1998, intrattiene con diversi società di gestione trattative aperte su questioni difficili. Su Ciampino è in atto la battaglia con un comitato "antirumore" di residenti nel Comune romano e l'a.d. di Ryanair ha confermato che "se non risolveremo la questione andremo via da Roma". Affermazione che il direttore marketing italiano ha sottolineato oggi durante una conferenza stampa a Milano precisando che "non ci sposteremo né a Viterbo né a Latina, tanto meno a Fiumicino". L'aerolinea irlandese, infine, sta organizzando il ritorno del collegamneto su Alghero, mentre all'estero è la Francia il Paese che la vede più concentrata in colloqui per aprirsi il mercato.
"Dopo il successo di Marsiglia - dice Dowling - pensiamo di espanderci in quest'area, ma in Francia ci sono diversi aspetti da definire".
Certamente i cugini d'Oltralpe hanno fatto una protezione migliore dei loro cieli e del loro vettore di bandiera
, in questo Paese Ryanair ha un potenziale ancora da sviluppare. Così come in Grecia, dove non ha alcun accordo ancora."


Titolo: Dowling-Ryanair: 'Va bene salvare Alitalia, ma Bianchi deve pensare anche alle regioni'.

"La riforma del trasporto aereo in Italia e le nuove regole sugli aeroporti sono chiaramente una misura salva-Alitalia, che il ministro Bianchi fa bene a valutare, ma deve pensare anche alla crescita delle regioni italiane". Esordisce così Bridget Dowling, direttore vendite e marketing di Ryanair alla domanda sul futuro della compagnia nel Paese che le ha dato le migliori soddisfazioni di crescita, dal maggio 1998 a oggi, e che potrebbe ridimensionare lo sviluppo futuro con le nuove misure di regolamentazione del settore, in primis quelle sugli aeroporti internazionali. "Sono proposte assolutamente ridicole - ha più volte sottolineato la manager -. Il ministro Bianchi ha certamente la responsabilità di salvare Alitalia, ma ha anche la responsabilità di pensare alle regioni italiane che con le low cost crescono".
Dowling ha spiegato che Ryanair non sta facendo pressioni sulla Commissione europea su questo argomento, ma parlando con l'organismo di altre questioni (l'Opa su Aer Lingus, ndr) non esclude che introdurrà l'argomento qualora le nuove regole italiane vadano avanti. "Ne abbiamo già accennato con la Commissione", ha aggiunto il direttore."

Ovviamente in quest'ultimo articolo non sono d'accordo con il direttore vendite e marketing di RyanAir.
Ultima modifica di Ponch il 11 gennaio 2007, 17:37, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da mcgyver79 » 11 gennaio 2007, 16:11

Emiliano ha scritto:Beh se gli danno gli stessi incentivi che danno alle low-cost, magari...
Sempre a fossilizzarsi sulla questione degli incentivi...

Quindi mi stai dicendo che AZ ha attualmente degli A/M fermi e che può attivare altre tratte? Oppure che ha la liquidità per prenderne altri?

Miamivice, per il caso-Sardegna, ha parlato chiaro (e io l'ho rimarcato): chi rispetta il decreto regionale per aumentare il turismo, a prescindere dal nome che porta, ha diritto ad alcune agevolazioni; anche altrove sarà così.

Ma poi, perché AZ sì e AP o IG o altre no?

Ciaooooo.
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Messaggio da blusky » 11 gennaio 2007, 16:19

non andranno via da roma... non gli conviene e non sono abbastanza stupidi da farlo...
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
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Messaggio da darth.miyomo » 11 gennaio 2007, 16:57

Emiliano ha scritto: Beh se gli danno gli stessi incentivi che danno alle low-cost, magari...
Siii.. magari un LF dell'80% garantito... Handling aggratis e tasse d'atterraggio 0, e banner 15cm x 15cm a 500.000 euri l'uno.
In piu' visto che ci siamo... perche non anche 6 euro a pax? Mica vorranno fare i pulciari, no?

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Messaggio da domenico » 11 gennaio 2007, 21:00

darth.miyomo ha scritto: ... e banner 15cm x 15cm a 500.000 euri l'uno...
Com'è sta storia dei banner, mi puoi spiegare?
Ciao

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Messaggio da Emiliano » 11 gennaio 2007, 23:27

Titolo: Dowling-Ryanair: 'Va bene salvare Alitalia, ma Bianchi deve pensare anche alle regioni'.

"La riforma del trasporto aereo in Italia e le nuove regole sugli aeroporti sono chiaramente una misura salva-Alitalia, che il ministro Bianchi fa bene a valutare, ma deve pensare anche alla crescita delle regioni italiane". Esordisce così Bridget Dowling, direttore vendite e marketing di Ryanair alla domanda sul futuro della compagnia nel Paese che le ha dato le migliori soddisfazioni di crescita, dal maggio 1998 a oggi, e che potrebbe ridimensionare lo sviluppo futuro con le nuove misure di regolamentazione del settore, in primis quelle sugli aeroporti internazionali. "Sono proposte assolutamente ridicole - ha più volte sottolineato la manager -. Il ministro Bianchi ha certamente la responsabilità di salvare Alitalia, ma ha anche la responsabilità di pensare alle regioni italiane che con le low cost crescono".
Dowling ha spiegato che Ryanair non sta facendo pressioni sulla Commissione europea su questo argomento, ma parlando con l'organismo di altre questioni (l'Opa su Aer Lingus, ndr) non esclude che introdurrà l'argomento qualora le nuove regole italiane vadano avanti. "Ne abbiamo già accennato con la Commissione", ha aggiunto il direttore."
Doh, mo si scopre che alla Ryanair sta a cuore lo sviluppo delle regioni italiane...

Ma chi ce crede! :^o :^o

Ciao


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Messaggio da xfast » 12 gennaio 2007, 9:54

In effetti questa cosa delle regioni che danno soldi pubblici per incentivare il turismo ad operatori esteri che non sono neppure in "regola" con i dipendenti italiani mi lascia molto perplesso... :shock: Ciao

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Messaggio da blusky » 12 gennaio 2007, 10:35

Emiliano ha scritto:
Titolo: Dowling-Ryanair: 'Va bene salvare Alitalia, ma Bianchi deve pensare anche alle regioni'.

"La riforma del trasporto aereo in Italia e le nuove regole sugli aeroporti sono chiaramente una misura salva-Alitalia, che il ministro Bianchi fa bene a valutare, ma deve pensare anche alla crescita delle regioni italiane". Esordisce così Bridget Dowling, direttore vendite e marketing di Ryanair alla domanda sul futuro della compagnia nel Paese che le ha dato le migliori soddisfazioni di crescita, dal maggio 1998 a oggi, e che potrebbe ridimensionare lo sviluppo futuro con le nuove misure di regolamentazione del settore, in primis quelle sugli aeroporti internazionali. "Sono proposte assolutamente ridicole - ha più volte sottolineato la manager -. Il ministro Bianchi ha certamente la responsabilità di salvare Alitalia, ma ha anche la responsabilità di pensare alle regioni italiane che con le low cost crescono".
Dowling ha spiegato che Ryanair non sta facendo pressioni sulla Commissione europea su questo argomento, ma parlando con l'organismo di altre questioni (l'Opa su Aer Lingus, ndr) non esclude che introdurrà l'argomento qualora le nuove regole italiane vadano avanti. "Ne abbiamo già accennato con la Commissione", ha aggiunto il direttore."
Doh, mo si scopre che alla Ryanair sta a cuore lo sviluppo delle regioni italiane...

Ma chi ce crede! :^o :^o

Ciao

non ha detto che a òoro sta a cuore lo sviluppo delle regioni italiane, ma che sono un'importante strumento lo sanno...

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Messaggio da in_warsaw » 13 gennaio 2007, 15:28

ad operatori esteri che non sono neppure in "regola" con i dipendenti italiani mi lascia molto perplesso...
infatti la cosa PENOSA e' che non ci sia uno straccio di imprenditore italiano che sia in grado di fare quello che Ryan, Easy,... stanno facendo. In Italia il mercato c'e' (forse grazie alle Amministrazioni compiacenti...), mancano gli imprenditori.

Che non siano "in regola" e' da dimostrare: magari non seguono la regolamentazione italiana, ma quella di altri stati EU, che mi pare normalissimo.
Se non si vuole un contratto irlandese, si puo' sempre non firmarlo!

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Messaggio da Cicciarelli85 » 13 gennaio 2007, 15:46

Ma andassero a quel paese.
Come se stessero facendo un favore ai passeggeri.
Se stanno a Roma è perchè conviene alla compagnia. Questo è un modo per chiedere qualcosa in più. Lo stesso stanno facendo nel Regno Unito dopo le esplicitazioni del governo su questa storia dell'inquinamento.
Ryanair è veramente la faccia negativa del capitalismo.

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Messaggio da vichinga » 8 febbraio 2007, 11:45

Il giorno 6 febbraio 2007 presso il Tribunale del Lavoro di Velletri, si sono incontrate le parti: un'organizzazione sindacale italiana e Ryanair Ltd.
La o/s italiana ricorre al comportamento sindacale della Ryanair
Dopo un dibattito di due ore e sentite entrambe le parti il giudice si è riservato 60 giorni entro i quali prendere una decisione
:ahhhhhhhhhhhhhhhhh: Wild Simo :ahhhhhhhhhhhhhhhhh:

...Non ridete per la mia stranezza perchè io piango per la vostra banalità

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