Alitalia - Corsa a tre

Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere

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giangia
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Messaggio da giangia » 20 dicembre 2007, 17:01

Se Az non avesse quel suo valore intrinseco```al quale si riferisce Araial i francesi non starebbero li´a pensare di comprarla!
Il fatto e´che anche loro saranno poco seri ma in attivo AZ in bancarotta

Draklor a proposito tu da dove scrivi..non mi pare dal bel paes dove il si suona!
Ultima modifica di giangia il 20 dicembre 2007, 17:08, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da Fearless flyer » 20 dicembre 2007, 17:05

worf359 ha scritto:Aurum io le doppiette non le faccio ma di stagionali in Airport ne abbiamo in abbondanza nonostante siamo una delle pochè aziende del gruppo in attivo e questo me lo chiedo ancora.
Worf il bilancio del 2006 di Airport ha riportato una perdita di esercizio di 6.164.000 euro.

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Messaggio da araial14 » 20 dicembre 2007, 17:42

20/12/2007.
Volare e call center
Toto pregusta lo "spezzatino"
Carlo Toto, fondatore di Air One
L'«accordone» che piace
a sinistra e Formigoni
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
La compagnia low cost Volare. Un po’ di rotte da Linate, altre da Malpensa, pezzi delle manutenzioni Alitalia. L’enorme centro prenotazioni e il call center. Ad Air One, ufficialmente, negano l’interesse: «Siamo ancora in gara, e convinti di poter creare la quarta compagnia europea». Ma nelle stanze della politica, da qualche giorno a questa parte, il tema è all’ordine del giorno. Alcuni lo chiamano «lo spezzatino». Altri preferiscono parlare dell’«accordone ». Qualche che sia la definizione, il senso è uno: trovare una soluzione all’eventuale sconfitta della cordata Air One-Intesa. L’idea è nata sull’asse Bersani-Veltroni, e piace a quella parte di maggioranza che non ha desistito all’idea che la vendita di Alitalia ad Air France-Klm senza aver organizzato le «contromisure» (le chiamano così) sarebbe un errore.

Dal presidente della Regione Lombardia Formigoni a Francesco Rutelli fino ad un pezzo di Rifondazione e Comunisti italiani. Temono per Malpensa, gli ottomila dipendenti dei servizi di terra Alitalia concentrati a Fiumicino, per la stessa sopravvivenza di Air One, che vedono schiacciata dalla potenza del colosso franco-olandese. Ieri il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, pur girando attorno al problema, lo ha detto: Bisogna eliminare dalle offerte «punti di debolezza, suggerire correzioni che vadano nell’interesse pubblico, manipolare in senso positivo l’offerta o le offerte fino a renderle soddisfacenti ». Insomma, per dirla chiaramente, occorre che la politica trovi una soluzione buona per tutti. «Lo spezzatino non è un piatto prelibato, ma se si cucina bene è buono», sintetizza il sottosegretario alle Finanze Alfiero Grandi.
Ex Ds approdato alla «Cosa rossa», è fra coloro che sponsorizza l’idea che Air France- Klm possa andare a nozze sia con Alitalia che con Air One. Ipotesi che - per inciso - i franco-olandesi non prendono nemmeno in considerazione. Invece, almeno in teoria, lo spezzatino potrebbe offrire vantaggi a tutti gli attori in gioco: ad Air France- Klm - perché rinuncerebbe alle attività di Alitalia che ritiene secondarie - ad Air One, per rafforzarsi sul mercato domestico, ai sindacati e alla politica per poter avere l’ultima parola sulla partita. Nel dubbio, da tempo il patron di Air One Carlo Toto ha messo gli occhi su qualche pezzo di potenziale pregio. Il primo è la compagnia low cost Volare: possiede cinque velivoli e quattordici destinazioni da Milano come Helsinki, Porto, Rotterdam e Maastricht.

Da molto tempo Air One tenta di far annullare il contratto d’acquisto della compagnia da parte di Alitalia. Finora ha ottenuto ragione da due ricorsi, prima al Tar e poi al Consiglio di Stato. Per invalidare la vendita, dovrebbe avere però ragione di fronte ad un tribunale ordinario. Un’altra parte buona dello spezzatino sono le rotte Alitalia da Linate e Malpensa. Le prime verso le destinazioni nazionali ed europee, le seconde intercontinentali. Fra queste ultime, a parte quelle in gravissima perdita (Shanghai, Bombay e Nuova Dehli fanno perdere ad Alitalia cinquanta milioni di euro l’anno), ce ne sono alcune che potrebbero essere «girate» ad Air One: Air France-Klm conta di chiudere dieci degli attuali 14 voli a lungo raggio. Infine i servizi a terra: nei suoi innumerevoli incontri con le sigle Alitalia, Toto ha espresso apprezzamento per almeno due aziende: quella che gestisce il call center Alitalia e le manutenzioni dei motori, società nella quale - guardacaso - è azionista con una quota il suo partner Lufthansa.

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Messaggio da air.surfer » 20 dicembre 2007, 18:00

Draklor ha scritto:Tanto qua è inutile...se vince AF sciopereranno i sindacati pro-Air One e se vince AP sciopereranno i sindacati pro-Air France...o sbaglio secondo voi?
Non sbagli. In gioco ci sono giocatori molto diversi, con aspettative diverse. I piloti sono pro AF piu' o meno trasversalmente. Ed anche chi ha proclamato con leggerezza uno sciopero a Natale ha, come avete visto, precipitosamente fatto marcia indietro, dicono per una moria di iscritti.
I terrestri invece, che appartengono alla trilplice, hanno paura che AF tenga solo la parte piu' "pregiata",passatemi il termine, di AZ, riducendo il personale di terra considerato in esubero e percio' favorevoli alla banda di Toto-Passera.
E' naturale che aspettative cosi' diverse generino attrito ed è normale che il governo tentenni nel prendere una posizione.
Il diritto allo sciopero è invece sancito dalla costituzione e leggere che qualcuno auspichi un licenziamento di chi applica un diritto cosi' sacro mi riempie di amarezza. Del resto siamo italiani... ci meritiamo quello che abbiamo.
Per quanto riguarda le modalità dello sciopero, ricordo che il trasporto aereo è uno dei piu' regolamentati vedi fasce protette voli per le isole e via dicendo.. in ultimo ricordo che i piloti non parcheggierebbero i loro aeroplani sulle uscite delle autostrade limitando la mobilità dei cittadini che sarebbero comunque liberi di scegliere mezzi alternativi. Percio', prima di parlare di "sciopero selvaggio" bisognerebbe riflettere un po'.
Draklor ha scritto: Riguardo a questa gara anche i sindacati si sono spaccati in 2.
Quindi secondo loro il governo doveva mettersi al tavolo con loro per parlare di come gestire la compagnia e decidere a chi venderla?
E con quali sindacati?
Quelli che dicono A o quelli che dicono B?
E per dire che cosa? I sindacati hanno già parlato..
Draklor ha scritto: Poi credo che sia riduttivo ora dare colpa solo a questo governo che se non altro ha avuto il coraggio di fare quello che nessun governo negli ultimi 50 anni aveva neanche pensato di fare.
E chi ha mai detto questo? Alitalia versa in queste condizioni da alcuni anni oramai e di governi ne sono passati tanti..
Draklor ha scritto: Ma chi lo dice che la Francia è un paese serio e noi no?
Si sta parlando di compagnie aeree, no? Fatti un giro a CDG..
E' un paese serio per le decisioni che prende. Anni fa le compagnie straniere atterravano ad Orly. Quando si decise che il traffico internazionale sarebbe dovuto passare per CDG dall'oggi al domani chiusero ORY trasferendo l'attivita' internazionale a CDG. Senza se e senza ma... lo fecero e basta per il bene del Peese.
Ci vedi qualche analogia con qualche nostro aeroporto?
Draklor ha scritto: Vogliamo ricordare le rivolte che scoppiano ogni tanto e che mettono a ferro e fuoco mezza Francia?
Si ricordiamolo. Quando c'e' uno sciopero che paralizza quel paese, le altre categorie che lo subiscono stanno zitte e allineate, secondo il principio "oggi tocca a loro ma domani potrebbe toccare a noi".
Guarda invece cosa succede da noi...
Draklor ha scritto: E poi sempre con 'sti discorsi di disfattismo nazionale.
ANDATE A VIVERE ALL'ESTERO SE L'ITALIA VI SEMBRA POCO SERIA.
Ah,forse ho capito perchè molti piloti AZ sembra siano a favore di AF,così magari possono essere impiegati sulle rotte da CDG e AMS,stando lontani da città "poco serie" come Roma o Milano.
Hai ragione, tutti disfattisti. Del resto non viviamo in un paese dove i ministri prendono l'aereo di stato per guardarsi un gran premio mentre in pieno centro a milano c'e' gente che dorme in mezzo ai topi nelle soffitte...
Magari, l'assessore che doveva controllare, stava imboscato con due prostitute a farsi un paio d'etti di coca in una suite che costa per notte come due stipendi mensili di operai che rischiano la vita lavorando in fabbrica.

Saluti

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Messaggio da air4you » 20 dicembre 2007, 20:34

Pubblicità su tutta la stampa italiana

Ma quanto costa ad Airone il pressing a mezzo stampa che ha sciorinato su tutte le testate giornalistiche italiane oggi 20 dicembre 2007. Quasi a voler convincere e a voler far presa su noi italiani su quelli che leggono i giornali ogni giorno dalla casalinga allo studente dal manager al politico di turno dai lavoratori di Alitalia a quelli dello stesso gruppo dell'imprenditore marchigiano. Vada pure per la pubblicità sfrenata che si sta facendo il sig Toto ma credo sia stata anche questa una cattiva mossa a mio giudizio poco leale nei confroni dell'altro concorrente che credo sta avendo i nervi saldi e non mostra nessun segno di cedimento anche a questo tipo di pressing. Ieri l'amm delegato che appoggerebbe Airone Corrado Passera è apparso in tv e allo stesso modo ha fatto il Sig. Toto investendosi come il benefattore di una azienda in crisi che non vede certo nel suo piano la via di salvezza dal fallimento.

ciaofede
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Messaggio da ciaofede » 20 dicembre 2007, 20:56

si notavo anche io....

Deve avere investito un vero capitale AirOne per questa operazione...

La vogliono prendere a tutti i costi e alle loro condizioni pare di vedere...
Il cda si esprimerà al 100% per AirFrance (l' hanno fatto capire in tutti i modi) e da quel momento in poi inizierà il casino vero. Ormai mancano poche ore...Il governo dovrà decidere se rinnegare la decisione del cda e degli advisor specializzati (tra l' altro scelti da loro).

Un aiuto potrebbe ad airone potrebbe venire dagli scioperi che, se effetuati in questi giorni, molto probabilmente farebbero anche ritirare airfrance dal gioco...

giangia
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Messaggio da giangia » 20 dicembre 2007, 22:39

Una domanda agli amministratori:
Il titolo di questo 3d, da come vanno le trattative, puo´essere modificato in

Alitalia corsa nei sacchi a tre ??!! :evil4:

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Messaggio da taxidriver » 21 dicembre 2007, 0:03

Ciao a tutti.
Direttamente da una pubblicità AirOne su uno dei quotidiani più letti in Italia.

http://www.aironeperalitalia.net/

Se l'avevate gia messo mi scuso.
Saluti!
TAXIDRIVER
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Messaggio da araial14 » 21 dicembre 2007, 0:14

taxidriver ha scritto:Ciao a tutti.
Direttamente da una pubblicità AirOne su uno dei quotidiani più letti in Italia.

http://www.aironeperalitalia.net/

Se l'avevate gia messo mi scuso.
Saluti!
E questo invece è quanto scrive sul suo sito AF
-----------------------------------------------------------------------------------
internet : http://www.airfranceklm-finance.com
Contact investisseurs : Dominique Barbarin – +33 (0)1 41 56 88 60 – dobarbarin@airfrance.fr
Contact analystes : Olivier Mougeot – +33 (0)1 41 56 72 59 – olmougeot@airfrance.fr
1/2
Le 17 décembre 2007
LE PLAN D’AIR FRANCE-KLM POUR ALITALIA :
RETROUVER LE CHEMIN DE LA RENTABILITE ET DE LA CROISSANCE

Air France-KLM confirme sa détermination à soutenir le rétablissement et la relance d’Alitalia en
tant que grande compagnie, dont les services s’étendent au monde entier. Le groupe élargi
pourra alors s’appuyer sur trois marques reconnues et proposer à la clientèle un réseau
international inégalé.
Air France-KLM confirme avoir fait une offre non engageante :
• pour l’acquisition de 100% des actions d’Alitalia par offre d’échange,
• pour l’acquisition de 100% des obligations convertibles d’Alitalia,
• pour injecter immédiatement dans Alitalia 750 millions d’euros au moins, par
augmentation de capital ouverte à tous les actionnaires et garantie par Air France-KLM.
Une part importante de cet investissement sera utilisée dans un vaste programme de relance.
Les services en vol (aménagement et harmonie des cabines distractions …) ainsi que les
services au sol seront mis au plus haut niveau des standards actuels, afin de restaurer l’image
d’Alitalia et son statut de compagnie internationale, forte des valeurs et du rayonnement de
l’Italie.
Premier groupe aérien mondial, très présent sur les marchés les plus importants, Air France-
KLM pourra soutenir Alitalia dans son redressement, afin qu’elle retrouve sa place et ses parts
de marché naturelles.
De plus, le renouvellement de la flotte d’Alitalia sera la première des priorités d’Air France-KLM.
Le groupe prévoit de remplacer entièrement les flottes de MD 80 court et moyen-courriers et
de Boeing 767 long-courriers. Après la phase de rétablissement, d’autres investissements
assureront la croissance de la flotte et permettront à Alitalia d’étendre son réseau à partir d’une
situation assainie.
Le plan de rétablissement et de relance présenté par Air France-KLM n’entraînera pas d’autres
réductions d’effectifs que celles déjà prévues dans le plan actuel d’Alitalia.
2/2
Avertissement relatif aux déclarations et éléments de nature prévisionnelle
Des déclarations et éléments de nature prévisionnelle concernant l’activité d’Air France-KLM figurent dans le
communiqué de presse ci-dessus. Ils comprennent notamment des informations relatives à la situation financière,
aux résultats et à l’activité d’Air France et de KLM ainsi qu’aux bénéfices escomptés de l’opération envisagée. Ils sont
fondés sur les attentes et estimations de la direction d’Air France-KLM.
Ces déclarations et éléments de nature prévisionnelle comportent des risques, des incertitudes et sont susceptibles
d’être affectés par des facteurs connus ou inconnus qui, pour beaucoup d’entre eux ne peuvent être maîtrisés par Air
France-KLM et ne sont que difficilement prévisibles. Ils peuvent entraîner des résultats substantiellement différents
de ceux prévus ou suggérés dans ces déclarations. Ces risques comprennent notamment : le risque que les
synergies attendues ou économies escomptées ne puissent être réalisées ; le risque de dépenses non envisagées ;
l’incertitude de l’évolution des relations avec la clientèle, les fournisseurs et les partenaires stratégiques ; et plus
généralement tout changement défavorable dans la conjoncture économique, l’intensification de la concurrence ou la
modification de l’environnement réglementaire qui pourrait affecter l’activité d'Air France et de KLM. Cette liste de
facteurs de risque ne saurait être considérée comme exhaustive.
Il convient de plus de se reporter aux documents soumis à la Securities and Exchange Commission (comprenant les
Annual Reports on Form 20-F pour l'exercice fiscal clos au 31 mars 2007), dans lesquels figurent une information
plus détaillée concernant les facteurs de risques ou évènements susceptibles d’entraîner des résultats
substantiellement différents de ceux annoncés par Air France et KLM.------------------------------------------------------------------------

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Messaggio da araial14 » 21 dicembre 2007, 0:28

- BIANCHI SU ALITALIA
(Adnkronos) 20/12/2007 .... Se si rimane a dati singoli e’ un’ovvieta’ dire che la solidita’ finanziaria di Air France sia maggiore di quella di Air One ma guardando dati superficiali si arriva a conclusioni apparentemente facili ma altrettanto sbagliate. Se si leggono piu’ a fondo le due offerte, dal punto di vista finanziario sono comparabili .
------------------------------------------------------------------------------------
:roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll:

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Messaggio da araial14 » 21 dicembre 2007, 0:58

La qualità non è ottima...ma..... 8)
Intervista a Toto tg5 :roll:



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Messaggio da worf359 » 21 dicembre 2007, 1:21

Fearless flyer ha scritto:
worf359 ha scritto:Aurum io le doppiette non le faccio ma di stagionali in Airport ne abbiamo in abbondanza nonostante siamo una delle pochè aziende del gruppo in attivo e questo me lo chiedo ancora.
Worf il bilancio del 2006 di Airport ha riportato una perdita di esercizio di 6.164.000 euro.

Luca
Lo sò e la maggior parte delle perdite sono dovute ai mancati pagamenti per i ritardi dovuti alla mancanza cornaca di personale.
Purtroppo la maggior parte della dirigenza di Airport è formata da quadri ex ADR cresciuti con la cultura del dover continuamente risparmiare sempre chiamano sempre meno personale o gli fanno contratti a 4 ore logico che poi ci si ritrovas coi voli scoperti perchè non c'è nessuno per far partire i voli.
Lo scorso mese L'Af non ci ha pagato 40.000 euro proprio a causa dei ritardi dovuti alla mancanza di personale questa sera ho fatto la 1393 per GOA che doveva partire alle 21:40 è partita alle 22:20 uno perchè c'era ATC ma sopratutto perchè alle 21:40 il carico mi doveva ancora mandare la squadra per il servizzio,sono arrivati solo dopo l'ennesimo sollecito da parte del caposcalo e questo perchè? perchè quelli a 4 ore avevano smontato tutti poi sfido che la FLY non paga e fà bene poi quando le vacche sono uscite dal recinto allora corrono ai ripari e chiamano altri stagionali ma tanto chè ci incavoliamo a fare stì dirigenti cascano sempre in piedi.
Rigurdo il fatto di non preoccuparmi perchè stò all'operativo se permettete mi preoccupo eccome qui in service tira aria di spezzatino e se permettete stà cosa non la vogliamo Az non è solo aerei e piloti ma anche la ragazza al check-in che affronta i passeggeri o il ragazzo che si spacca la schiena dentro stive alte meno di mezzo metro con qualsiasi tempo e temperature per permette a voi di viaggiare sè permette mi preoccupo e come e il mio posto di lavoro me lo diefendo coi denti a costo di bloccare tutto.

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Messaggio da araial14 » 21 dicembre 2007, 1:52

worf359 ha scritto:
Fearless flyer ha scritto:
worf359 ha scritto:Aurum io le doppiette non le faccio ma di stagionali in Airport ne abbiamo in abbondanza nonostante siamo una delle pochè aziende del gruppo in attivo e questo me lo chiedo ancora.
Worf il bilancio del 2006 di Airport ha riportato una perdita di esercizio di 6.164.000 euro.

Luca
Lo sò e la maggior parte delle perdite sono dovute ai mancati pagamenti per i ritardi dovuti alla mancanza cornaca di personale.
Purtroppo la maggior parte della dirigenza di Airport è formata da quadri ex ADR cresciuti con la cultura del dover continuamente risparmiare sempre chiamano sempre meno personale o gli fanno contratti a 4 ore logico che poi ci si ritrovas coi voli scoperti perchè non c'è nessuno per far partire i voli.
Lo scorso mese L'Af non ci ha pagato 40.000 euro proprio a causa dei ritardi dovuti alla mancanza di personale questa sera ho fatto la 1393 per GOA che doveva partire alle 21:40 è partita alle 22:20 uno perchè c'era ATC ma sopratutto perchè alle 21:40 il carico mi doveva ancora mandare la squadra per il servizzio,sono arrivati solo dopo l'ennesimo sollecito da parte del caposcalo e questo perchè? perchè quelli a 4 ore avevano smontato tutti poi sfido che la FLY non paga e fà bene poi quando le vacche sono uscite dal recinto allora corrono ai ripari e chiamano altri stagionali ma tanto chè ci incavoliamo a fare stì dirigenti cascano sempre in piedi.
Rigurdo il fatto di non preoccuparmi perchè stò all'operativo se permettete mi preoccupo eccome qui in service tira aria di spezzatino e se permettete stà cosa non la vogliamo Az non è solo aerei e piloti ma anche la ragazza al check-in che affronta i passeggeri o il ragazzo che si spacca la schiena dentro stive alte meno di mezzo metro con qualsiasi tempo e temperature per permette a voi di viaggiare sè permette mi preoccupo e come e il mio posto di lavoro me lo diefendo coi denti a costo di bloccare tutto.
Non ti si può certo biasimare...l'organizzazione del lavoro, è ben altra cosa comparata a quella che ci hai descritto... :roll:

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Messaggio da araial14 » 21 dicembre 2007, 2:03


Speriamo!!!

Arisperiamo!!!
Ultima modifica di araial14 il 21 dicembre 2007, 2:07, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da ciaofede » 21 dicembre 2007, 2:04

worf359 ha scritto:
Fearless flyer ha scritto:
worf359 ha scritto:Aurum io le doppiette non le faccio ma di stagionali in Airport ne abbiamo in abbondanza nonostante siamo una delle pochè aziende del gruppo in attivo e questo me lo chiedo ancora.
Worf il bilancio del 2006 di Airport ha riportato una perdita di esercizio di 6.164.000 euro.

Luca
Lo sò e la maggior parte delle perdite sono dovute ai mancati pagamenti per i ritardi dovuti alla mancanza cornaca di personale.
Purtroppo la maggior parte della dirigenza di Airport è formata da quadri ex ADR cresciuti con la cultura del dover continuamente risparmiare sempre chiamano sempre meno personale o gli fanno contratti a 4 ore logico che poi ci si ritrovas coi voli scoperti perchè non c'è nessuno per far partire i voli.
Lo scorso mese L'Af non ci ha pagato 40.000 euro proprio a causa dei ritardi dovuti alla mancanza di personale questa sera ho fatto la 1393 per GOA che doveva partire alle 21:40 è partita alle 22:20 uno perchè c'era ATC ma sopratutto perchè alle 21:40 il carico mi doveva ancora mandare la squadra per il servizzio,sono arrivati solo dopo l'ennesimo sollecito da parte del caposcalo e questo perchè? perchè quelli a 4 ore avevano smontato tutti poi sfido che la FLY non paga e fà bene poi quando le vacche sono uscite dal recinto allora corrono ai ripari e chiamano altri stagionali ma tanto chè ci incavoliamo a fare stì dirigenti cascano sempre in piedi.
Rigurdo il fatto di non preoccuparmi perchè stò all'operativo se permettete mi preoccupo eccome qui in service tira aria di spezzatino e se permettete stà cosa non la vogliamo Az non è solo aerei e piloti ma anche la ragazza al check-in che affronta i passeggeri o il ragazzo che si spacca la schiena dentro stive alte meno di mezzo metro con qualsiasi tempo e temperature per permette a voi di viaggiare sè permette mi preoccupo e come e il mio posto di lavoro me lo diefendo coi denti a costo di bloccare tutto.
Io ti comprendo ma non ti approvo.
Scioperare servirebbe se la compagnia per cui lavori fosse in condizioni normali e volesse fare dei tagli al personale per chissà che motivi.

Qui invece lo sciopero non può fare ottenere nulla perchè comunque vada la società va risanata e un risanamento solitamente avviene con sacrifici...
Mi spiace molto ma se questa volta scioperate a lungo bloccando il traffico di alitalia arriverete all' unica conclusione possibile: il fallimento.

Aza ha ormai in cassa denaro liquido per pagare gli stipendi fino a fine aprile (per andare avanti ulteriormente dovrebbe iniziare a dismettere assets operativi che molto probabilmente sono impegnati con le banche per delle linee di credito) da quello che so...

Ti sono vicino come persona (è successo anche a me...) ma cercate di ponderare bene perchè in queste condizioni una scelta sbagliata vi può portare alla rovina. Questa volta la collettività non può pagare ancora. (dico non può nel vero senso della parola...non si può proprio...)

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Masango
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Messaggio da Masango » 21 dicembre 2007, 11:35

Tratto dall voce.info http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000176.html

E LA BANCA PRENDE IL VOLO
di Andrea Boitani e Carlo Scarpa 18.12.2007

E' passato un anno dall'avvio ufficiale della procedura di privatizzazione di Alitalia. Siamo ora al momento della scelta fra i tre unici candidati. Ma i dodici mesi sono serviti a far desistere otto potenziali offerenti e sono costati altre centinaia di milioni di euro ai contribuenti. Rischiamo ora nuove spiacevoli sorprese se dovesse vincere la cordata Air One-Banca Intesa. Intanto, le banche restano saldamente protagoniste di una sorta di politica industriale in nome e per conto di governi centrali e locali che non sanno come farla o dicono di non volerla fare.

C’è voluto un anno, dopo l’avvio ufficiale della procedura di privatizzazione di Alitalia, per arrivare al momento della scelta fra i candidati. Questi dodici mesi sono serviti a far desistere otto potenziali offerenti e sono costati altre centinaia di milioni di euro ai contribuenti(1). Rischiamo ora altre spiacevoli sorprese se dovesse vincere la cordata Air One-Banca Intesa San Paolo. E c’è una lezione da trarre comunque.

L’offerta

Stando alle notizie di stampa, Air One offrirebbe un centesimo per azione, contro i 35 centesimi di Air France. Qualche rapido calcolo da retro della busta mostra che, accettare l’offerta di Air One per il 49,9 per cento delle azioni Alitalia comporterebbe per il Tesoro un minor introito di circa 238,7 milioni di euro. E poi, Air One ha veramente intenzione di farsi carico dell’intero debito di Alitalia? Bisognerebbe spiegare ai cittadini italiani, che hanno pagato miliardi per le varie ricapitalizzazioni dell’ex compagnia di bandiera, perché adesso dovrebbero rinunciare a un introito e forse continuare ad accollarsi parte del debito. Per difendere l’italianità di una compagnia simbolo? Evitiamo la facile ironia sul valore del simbolo, o del marchio, dopo anni e anni di vilipendio alla (compagnia di) bandiera a causa di una gestione politica, sindacale e manageriale a dir poco disastrosa. E lasciamo pure stare la disputa sui campioni nazionali. Rimangono abbastanza argomenti su cui riflettere.

Concorrenza

Se non interviene l’Antitrust, con Air One-Alitalia si tornerà a un monopolio puro sulla tratta Roma-Milano Linate. In quest’ultimo aeroporto, infatti non sono disponibili nuovi slot per potenziali entranti a causa del decreto di ripartizione del traffico aereo varato nel 2000 per proteggere Malpensa. Per volare tra Roma e Linate si pagherà quattro o cinque volte il prezzo di un viaggio verso una capitale europea su voli di linea. E i viaggiatori si sentiranno anche ringraziare per “avere scelto Alitalia-Air One”, come già oggi avviene dopo un percorso sulle nostre fatiscenti ferrovie. E tutti contenti. Sorprende che il coro di consensi includa il presidente di Confindustria, che pure dovrebbe conoscere gli aggravi di costo per le imprese private derivanti da questa operazione.

Quanto serve (e costa) l’hub a Malpensa?

D’altronde, le imprese lombarde sono schierate sul fronte di chi finge ancora di credere che Malpensa possa davvero essere il secondo hub italiano. In pratica che significa? Significa sperare che la domanda di traffico intercontinentale da Milano e dintorni sia tale da giustificare collegamenti giornalieri con Pechino, Los Angeles o Sydney (che possono esistere da Roma e che si vorrebbero mantenere anche da Milano).
Ma è davvero vitale avere tali collegamenti, o non sarebbe (quasi) ugualmente comodo – e meno costoso – avere voli per Parigi o Francoforte o Roma, e da lì partire per altri continenti? Probabilmente è una questione di immagine, ma che ha avuto un costo altissimo per Alitalia. Chi pagherà in futuro, qualora venissero mantenuti?

Quale piano industriale? Quale network

E poi, quale sicurezza può dare Air One, attualmente in situazione finanziaria non del tutto tranquilla e al di fuori di qualsiasi grande gruppo internazionale, di riuscire dove ha fallito Alitalia in sette anni e con tutta la protezione dello Stato? Qualcuno potrà pensare che dietro Air One ci sia in realtà Lufthansa, uscita ufficialmente solo pochi giorni fa dalla corsa per l’acquisizione di Alitalia e che con Air One ha da lungo tempo un accordo di code-sharing. Eppure, la compagnia tedesca aveva messo molto bene in chiaro che la sua corsa era alternativa a quella di Air One-Banca Intesa San Paolo e che, se avesse preso Alitalia, avrebbe rinunciato agli accordi con Air One. Appare improbabile che Lufthansa cambi completamente idea in una situazione in cui non avrebbe neanche le leve del controllo di Alitalia. E dunque: qual è il network internazionale multi-hub in cui Alitalia potrebbe inserirsi se fosse acquisita da Air-One? Sempre secondo le notizie giornalistiche, Air One – che da anni è sul mercato senza avere sviluppato tali rapporti – starebbe cercando ora qualche partner industriale a Oriente. Arriverà per Natale o, come i Magi, per l’Epifania?

Banche e governance: le lezioni da trarre comunque

Gran parte della classe politica e delle forze sociali stanno di fatto chiedendo che Alitalia sia controllata dalle grandi banche, che tornano sempre più al centro delle vicende societarie nel nostro paese. Dopo Telecom, avremmo così un’Alitalia bancocentrica. Ma di chi sono queste banche? Bella domanda: un notevole peso al loro interno hanno le fondazioni, ove i politici hanno un ruolo che fatica a diminuire. Nel caso che stiamo esaminando, viene il sospetto che il pesante coinvolgimento di un grande gruppo bancario italiano possa essere volto a garantire alla politica nazionale e locale le stesse possibilità di ingerenza nel nuovo gruppo che aveva nella vecchia Alitalia, in cambio di favori su qualche altro terreno.
Immaginiamo che i consigli di amministrazione delle banche abbiano ordini del giorno che farebbero invidia a un consiglio dei ministri da economia pianificata. Si occupano, in effetti, di tutto e di tutti. Prima è stata la volta dei telefonini di terza generazione e dei piani di cablaggio dell’America Latina. Poi della crisi della carta stampata e dei riassetti del sistema televisivo. Ora hanno cominciato a trattare di rotte anziché di conti correnti. Ormai, per alcune di queste banche, la Roma-Lamezia Terme è diventata più importante della crisi innescata dal collasso del mercato subprime negli Stati Uniti. Se queste banche dovessero rispondere del loro operato di fronte ad azionisti e investitori istituzionali interessati alla redditività di medio periodo, il legittimo desiderio dei nostri banchieri di essere protagonisti potrebbe essere diretto verso scopi più “propri” delle banche. Ma il peso delle fondazioni bancarie accresce la tentazione delle banche di fare politica, di occuparsi dell’interesse comune (definito da chi?), o della nazionalità di chi acquista le imprese.
Antonio Fazio era stato cacciato più o meno per avere cercato di spingere le banche a questo tipo di comportamenti. Anche senza di lui, le banche restano al centro del gioco politico, saldamente protagoniste di una sorta di “politica industriale” in nome e per conto di governi centrali e locali che non sanno come farla o dicono di non volerla fare. Sarebbe interessante capire se c’è un regista nuovo (dalla politica invece che dalla banca centrale) o se sono ormai giocatori individuali. Quello che è chiaro, è che hanno fatto fuori il regista, ma la recita continua.


(1) Nel 2006 Alitalia ha avuto un risultato netto negativo per 626 milioni di euro. Nei primi mesi del 2007, il risultato è stato negativo per 269 milioni di eur

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Messaggio da air4you » 21 dicembre 2007, 12:41

Riguardo all'articolo che Airone ha pubblicato su TUTTE le testate gironalistiche italiane ieri 20 dicembre 2007 volevo fare due precisazioni. La prima : è libero di farlo perchè è un suo diritto ma questo non significa che sia CORRETTO nei confronti di AF KL che non ha messo sulle stesse testate giornalistiche il loro programma. L'ha pubblicato sul suo sito come anche qua riportato. La stessa cosa ha fatto AIRONE. Quindi c'è una sorta di sperequazione pubblicitaria. AF KL non ha pagato i giornali per pubblicare quello che AIRONE ha pubblicato. Non è a mio avviso strategicamente possibile che si possa comportarsi in questa maniera quasi a voler beffeggiare il suo concorrente AF KL. Ed ecco che lo scenario dopo le banche e la politica acquisisce anche il forte potere della stampa. La maglia di politica stampa banche stanno tessendo la loro ragnatela sulla quale credono di far intrappolare il gruppo franco olandese AF KL.
Tutto procede come stabilito ovvero la politica anche questa volta avrà un peso indiscutibilmente rilevante sulla questio alitalia. Ma sarebbe il canto di un cigno ferito e moribondo. Al suo capezzale era arrivato un manager di grande professionalità che ha saputo gestire la questio alitalia in una fase delicatissima come questa come un TOP manager. In italia se non hai agganci politici non vai avanti e dopo le banche anche il sistema aereo italiano necessiterebbe di più concorrenza. Perchè allora il ministro Bersani che fino a ieri reputavo furori da questa mischia adesso sta facendo questo gioco in barba alle regole della concorrenza da lui tanto appoggiata ? Ma chi crede a questa presunta e inesistente italianeità? Ma i nostri politici non hanno ancora capito che in italia non ce la facciamo più a subire simili comportamenti. Si riempiono la bocca di europa e poi che fanno .... pensano all'italianità. Ma che valore ha questa italianeità in un mercato che oramai è globalizzato ? perchè attaccarsi a simili concetti ?

La seconda cosa è la seguente: IL sig. Ministro ha detto che il cda di ALITALIA ha piena autonomia ma dalle ultime sue dichiarazione sembrerebbe che volesse influenzare il cda politicamente. Queste ingerenze politiche lasciano il tempo che trovano sono residuo di uno stato da prima repubblica. Gli italiani sono stufi di questi giochetti Vogliono che le cose funzionino come dovrebbero. Ma questa è un'altra storia. Vorrei dire al Sig. Ministro che la seconda compagnia aerea italiana non può comprarsi alitalia per diventarne la prima e MONOPOLIZZARE il mecato interno a scapito dei cittadini. L'ha capito questo il Sig. Ministro ? E Bersani ? l'ha capito questo ? e tutto il governo l'ha capito questo che con AIRONE ci sarà solo MONOPOLIO. Ieri ho volato naturalmente ALITALIA e ho pensato che è assurdo che il Sig. Airone solo per i suoi agganci politici possa comprasi tutto quel ben di dio a soli 0,01 cent.... Penso agli angar di Alitalia penso alla flotta ... i magnifici 777 penso alla gente di cui ne disporrà il destino professionale con l'appoggio politico e penso a molto altro ancora alle rotte alle società legate ad AZ. restando in SKY TEAM almeno fino al 2010 forzatamente....

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Messaggio da air4you » 21 dicembre 2007, 17:18

in riferimento a quanto scritto precedentemente a fronte di quanto dichiarato dal ministro Bersani oggi di cui riporto fonte e testo credo che il ministro con questa ultima sua dichiarazione stia facendo un discorso coerente con la sua visione del mercato italiano e quindi è fuori dal coro almeno in teoria.
Fuori da quel coro che vorrebbe dare a difesa delle presunta italianeità l'AZienda al gruppo AP holding...

Il cda sta durando troppo.... c'è puzza... c'è rischio di fumata nera....

ROMA (Reuters) - Mentre si attende il comunicato di Alitalia con le indicazioni sulle offerte non vincolanti presentate da Air France-Klm e l'italiana Air One, il ministro dello Sviluppo economico PierLuigi Bersani ricorda che la scelta non si può basare sulla nazionalità.

"Il sistema deve funzionare a beneficio dei cittadini -- ha detto Bersani a margine di un incontro con i petrolieri al ministero --. Sono sempre favorevole che a queste sfide rispondano protagonisti nazionali, ma questa non può essere una precondizione necessaria".

Gozer

Messaggio da Gozer » 21 dicembre 2007, 18:08

Chiudo questo thread e si prosegue quì 8)

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