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da angel.dust » 2 aprile 2008, 20:17
Da Corriere.it
Dissipati gli spiragli della mattina. Timori per possibili dimissioni di Prato
Alitalia, Air France lascia la trattativa
I rappresentanti della compagnia interrompono il confronto con i rappresentanti dei lavoratori
ROMA - L'incontro tra i sindacati e il gruppo Air France-Klm non ha avuto l'esito sperato: il colosso aereo franco-olandese ha infatti respinto la controproposta presentata dalle organizzazioni sindacali. La delegazione francese ha respinto la proposta e ha lasciato il tavolo della trattativa.
Il numero uno di Air France, Jean Cyril Spinetta (Ansa)
«PROPOSTA INACCETTABILE» - «Questa proposta non è accettabile, perché non rientra nel mio mandato», ha detto il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, secondo quanto riferito da chi era presente all'incontro. Spinetta ha aggiunto di essere «contrario a livello personale». E quindi: «finisce qui», ha concluso alzandosi dal tavolo e andando via assieme al suo staff.
GIORNATA DIFFICILE - La giornata si era aperta sotto un certo ottimismo, per quanto cauto: era stata ribadita la disponibilità del gruppo franco-olandese a un'apertura su un'accelerazione del rinnovo della flotta, con un impatto positivo sugli esuberi previsti per piloti e assistenti di volo, Spiragli anche nella trattativa sui cargo e Atitech (i cui lavoratori, a Napoli, avevano comunque inscenato una protesta bloccando la pista di Capodichino). Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, era invece tornato a ribadire che «non esistono alternative» ad un'intesa con la compagnia transalpina: il rischio per Alitalia sarebbe il fallimento.
LE RICHIESTE DEI SINDACATI - Le otto sigle sindacali che si erano sedute al tavolo con Air France savevano avanzato una controproposta unitaria chiedendo, tra l'altro, che non vengano chiuse le attività cargo, che venga dismesso un numero minore di aerei, e che la società finanziaria del Tesoro, la Fintecna, partecipi all'aumento di capitale previsto con una quota di minoranza e conferisca l'intera quota che possiede in Az servizi alla «Nuova Alitalia». «Consapevoli della necessità di un più ingente aumento di capitale rispetto a quanto previsto da Air France-Klm - si legge in un documento dei sindacati - ed in considerazione della sua posizione più volte espressa di non voler eccedere l'ammontare di un miliardo di euro la proposta sindacale trova reale consistenza attraverso la partecipazione all'aumento di capitale da parte di Fintecna con una quota di minoranza».
«SERVE UN ESORCISTA» - Amaro il commento del presidente di Alitalia, Maurizio Prato: «Questa azienda ha una maledizione, soltanto un esorcista può salvarla». Lo stesso Prato, potrebbe - secondo i sindacati - arrivare alla decsiione di compiere un gesto clamoroso, come l'annuncio delle sue dimissioni. «Ora va data una scossa, va presa una decisione forte. Ho fallito e devo dare un segnale personale» sarebbero state le parole di Prato, così come riferite dai rappresentanti dei lavoratori. Una prospettiva, quella dell'abbandono da parte del numero uno della compagnia, che gli stessi sindacati definiscono «sciagurata». «Non si può trascinare la situazione stancamente per qualche giorno - avrebbe aggiunto Prato - nè il governo nè il Paese si renderebbero conto di quanto le interferenze continue del sistema hanno avvelenato la situazione di un'azienda quotata in Borsa». Intanto tra le sigle sindacali, i vertici di Alitalia e Fintecna prosegue il confronto. Non è esclusa una immediata convocazione del consiglio di amministrazione.
LE REAZIONI - Forte la delusione tra i vertici sindacali, con il leader cigiellino Guglielmo Epifani che parla di «sconfitta per il Paese» e quello della Uil, Luigi Angeletti, che rivendica alla sua sigla l'aver visto giusto nella scelta di sfilarsi dalla trattativa: «Avevamo proposto il rinvio per evitare il bivio tra bere e rompere. Non ci hanno seguito. È avvenuto purtroppo quello che temevamo». Soddisfatto invece il leghista Roberto Maroni, che anche nel corso della videochat con i lettori di Corriere.it aveva rivelato che il suo partito «fa il tifo per il fallimento della trattativa con Air France», considerata una tegola sul futuro dell'aeroporto di Malpensa, che ha parlato di «ottima notizia» e che per quanto riguarda il futuro della compagnia di bandiera prospetta un ricorso alla Legge Marzano per un salvataggio sul modello di quelli attuati per Parmalat e Volareweb.