Carino che un moderatore dica ad un altro moderatore di tornare on topic....si, molto carinoaeb ha scritto:Back on topic, OK?
la trattativa con air france
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Re: decolla la trattativa con air france
Re: decolla la trattativa con air france
non trovate scandaloso ed alquanto triste che al consiglio dei ministri che ha approvato la vendita erano presenti meno che la metà dei ministri ma soprattutto erano assenti i ministri di infrastrutture e trasporti?
la trattativa sta molto a cuore vedo....
la trattativa sta molto a cuore vedo....
Re: decolla la trattativa con air france
Può darsi che il ministro dei trasporti avesse già detto la sua. Ora è il tesoro che deve decidere. Certo in un paese civile forse si sarebbe presentato. Ma tanto, con il ministro dei trasporti che ci ritroviamo, non cambia di molto.bomber78 ha scritto:non trovate scandaloso ed alquanto triste che al consiglio dei ministri che ha approvato la vendita erano presenti meno che la metà dei ministri ma soprattutto erano assenti i ministri di infrastrutture e trasporti?
la trattativa sta molto a cuore vedo....
Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare. (Friedrich Nietzsche)
Re: decolla la trattativa con air france
Sentite intento cosa dice la Moratti il sindaco di Milano.
"Su Malpensa non cediamo la compagnia può anche fallire"
Letizia Moratti: impensabile la rinuncia al ricorso
Pronti ad avviare una trattativa finalizzata a una transazione, purchè ci sia garantito il giusto indennizzo
GAD LERNER
MILANO - Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, nella sua veste di primo azionista della Sea - la società aeroportuale che gestisce Linate e Malpensa - si ritrova improvvisamente fra le mani una sorta di potere di veto sulla vendita di Alitalia a Air France, e quindi sulla sopravvivenza o il fallimento della nostra compagnia di bandiera dalle casse vuote. Nei confronti della quale Sea ha intentato una causa di risarcimento per gli accordi disattesi sullo scalo di Malpensa, chiedendo un indennizzo astronomico: 1,25 miliardi di euro, circa dieci volte la somma che Air France è disposta a pagare Alitalia. Entro la fine del mese Parigi chiede al governo italiano di sottoscrivere una manleva, facendosi carico della penale nell´eventualità che la magistratura dia ragione alla Sea. A meno che…
Sindaco Moratti, la vostra causa ha un esito incerto e potrebbe sortire effetti rovinosi. E´ pensabile una rinuncia, nell´interesse del Paese?
«L´azione risarcitoria è stata a lungo meditata e si basa su argomenti solidi. Alitalia ha disatteso l´impegno assunto: fare di Malpensa il suo hub. Una rinuncia da parte nostra è impensabile».
Dal governo le è giunta una richiesta in tal senso?
«Fra ieri e oggi il presidente Prodi mi ha chiamata due volte. Gli ho chiarito che Sea non può rinunciare a una contropartita economica per i gravi danni subiti da Alitalia».
Si rende conto che lei può far saltare l´accordo con Air France?
«Se c´è la volontà delle parti, io sono pronta ad avviare una trattativa finalizzata a una transazione, purchè ci sia garantito il giusto indennizzo».
Ma sembra impossibile concludere una simile trattativa entro il 31 marzo, lei si sta assumendo una grave responsabilità…
«Intanto Air France ha avanzato pretese tali da farmi dubitare che voglia concludere davvero l´acquisto di Alitalia. La compagnia italiana dispone di volumi di traffico e di cespiti derivanti dalla proprietà dei terreni di Fiumicino che già di per sé valgono molto più dei 138 milioni offerti. A simili condizioni Alitalia potrebbe interessare altri compratori».
Se ce ne fosse il tempo: le casse Alitalia sono vuote e l´alternativa più probabile sarebbe il fallimento.
«Io credo nel libero mercato. La sorte del fallimento è già toccata a Swissair e alla Delta, ma gli aerei non hanno smesso di volare. Non mi permetto di dire quali siano i compiti di un governo titolato solo all´ordinaria amministrazione, ma se Air France pretende di mantenere una clausola monopolistica sui diritti di traffico Alitalia, e per di più impone la dismissione delle attività cargo in larga misura concentrate a Malpensa, bisognerà pure tutelare una politica italiana dei trasporti».
Sbaglio ricordandole che la sorte di Alitalia è nelle sue mani?
«Sì, sbaglia, io chiedo solo al governo di negoziare condizioni più accettabili».
Prodi le avrà detto che se Alitalia fallisse in seguito alla mancata remissione della vostra causa, potrebbe a sua volta rivalersi finanziariamente su Sea.
«Questo si chiama terrorismo. Respingo questa ipotesi come del tutto priva di fondamento. Se vuole vada a chiederlo ai nostri legali e ai professori universitari che hanno convalidato le legittime richieste di Sea. Una società florida, che in un anno ha raddoppiato gli utili portandoli da 25 a 50 milioni di euro. Con ciò dimostrando che il presidente Giuseppe Bonomi non è un lottizzato, bensì un manager capace. E ora dovrei sopportare che Sea venga messa in ginocchio dalle inadempienze altrui?».
Posso scrivere che Letizia Moratti preferisce il fallimento di Alitalia alla remissione della causa?
«Prima di arrivare al fallimento è sempre doveroso cercare un´altra soluzione, sebbene, lo ripeto, neppure il fallimento significhi di per sé una catastrofe. Alitalia si è resa responsabile di scelte sbagliate. In seguito agli accordi con i sindacati romani ha speso 200 milioni all´anno solo per le trasferte a Malpensa del personale residente nella capitale».
Lo ha fatto quando a presiederla era proprio il suo Giuseppe Bonomi. Intanto le perdite si ingigantivano e nessuna forza politica, né di destra né di sinistra, ha rinunciato a ripianarle pur di evitare il fallimento.
«Posso comprendere che i governi si siano prodigati per evitare il fallimento di Alitalia, ma questo non è affar mio. Io sono responsabile delle scelte positive di Sea, che tra l´altro fanno di Malpensa l´aeroporto più puntuale d´Europa. Mi spiace, ma non mi sento compartecipe delle scelte di Alitalia».
Eppure lo sa che gli altri aeroporti del Nord incrementano il traffico ben più di Malpensa, e anche i milanesi preferiscono partire da Linate. La telenovela Malpensa non smaschera il falso mito della nazione padana?
«Al contrario, vedo semmai prevalere una nozione romanocentrica e corporativa del trasporto aereo. Il contrario del libero mercato in cui credo. Vogliamo far perdere una società che guadagna, la Sea, e mandare in cassa integrazione 17-18 mila lavoratori del Nord? Se queste sono le premesse, capisce bene quanto sia ingiusto rivolgerci l´accusa di assistenzialismo».
Vi si accusa di assistenzialismo perchè l´Alitalia dalle casse vuote non potrà mai rimborsarvi 1,25 miliardi di euro. Tocca pagare di nuovo al contribuente?
«Sediamoci attorno a un tavolo, noi di Sea con Alitalia e Air France. Studiamo una revisione del prezzo - Air France paghi di più - e un´ipotesi di transazione che tenga conto degli investimenti da noi pianificati, un miliardo di euro, cento dei quali già spesi solo quest´anno».
In pratica è come se lei insistesse con la richiesta di moratoria, pur sapendo che Alitalia non può ripristinare i voli Malpensa già disdetti dal 1 aprile.
«Lo so anch´io che la moratoria non è più possibile. Per questo le ripeto che la nostra causa potrà essere ritirata solo a seguito di una transazione da concordare, tale da consentirci di attivare con compagnie aeree diverse da Alitalia quelle tratte, soprattutto con l´Oriente, di cui l´economia del Nord ha vitale necessità. Al governo Prodi chiedo di esercitare un´adeguata pressione su Air France, come del resto in una situazione simile già fece con successo il governo olandese per Klm».
C´è un divario abissale fra 1,25 miliardi chiesti da Sea e i 138 milioni offerti da Air France. Mica pretenderà che Parigi si faccia carico della vostra controversia con Alitalia: l´indennizzo graverebbe sulle casse dello Stato.
«Non per questo la svendita di Alitalia diviene un´alternativa accettabile. La nostra causa è un atto dovuto. Ci serve un margine di tempo adeguato, e un sostegno, per rimetterci a operare in condizioni di libero mercato. Non è pensabile che Alitalia ignori tali legittime esigenze. Quanto al governo, ci ha riuniti l´ultima volta intorno al ‘tavolo Milano´ l´ormai lontano 21 settembre. La promessa fu di consultarci a ogni passo successivo, ma non si sono più visti. Ora rischiamo di dover subire una nuova Alitalia di proprietà straniera che conserva però privilegi monopolistici e protezionisti. Altro che liberalizzazione. Soffriamo l´assenza di una politica dei trasporti che tuteli l´interesse dell´economia nazionale». (La Repubblica)
"Su Malpensa non cediamo la compagnia può anche fallire"
Letizia Moratti: impensabile la rinuncia al ricorso
Pronti ad avviare una trattativa finalizzata a una transazione, purchè ci sia garantito il giusto indennizzo
GAD LERNER
MILANO - Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, nella sua veste di primo azionista della Sea - la società aeroportuale che gestisce Linate e Malpensa - si ritrova improvvisamente fra le mani una sorta di potere di veto sulla vendita di Alitalia a Air France, e quindi sulla sopravvivenza o il fallimento della nostra compagnia di bandiera dalle casse vuote. Nei confronti della quale Sea ha intentato una causa di risarcimento per gli accordi disattesi sullo scalo di Malpensa, chiedendo un indennizzo astronomico: 1,25 miliardi di euro, circa dieci volte la somma che Air France è disposta a pagare Alitalia. Entro la fine del mese Parigi chiede al governo italiano di sottoscrivere una manleva, facendosi carico della penale nell´eventualità che la magistratura dia ragione alla Sea. A meno che…
Sindaco Moratti, la vostra causa ha un esito incerto e potrebbe sortire effetti rovinosi. E´ pensabile una rinuncia, nell´interesse del Paese?
«L´azione risarcitoria è stata a lungo meditata e si basa su argomenti solidi. Alitalia ha disatteso l´impegno assunto: fare di Malpensa il suo hub. Una rinuncia da parte nostra è impensabile».
Dal governo le è giunta una richiesta in tal senso?
«Fra ieri e oggi il presidente Prodi mi ha chiamata due volte. Gli ho chiarito che Sea non può rinunciare a una contropartita economica per i gravi danni subiti da Alitalia».
Si rende conto che lei può far saltare l´accordo con Air France?
«Se c´è la volontà delle parti, io sono pronta ad avviare una trattativa finalizzata a una transazione, purchè ci sia garantito il giusto indennizzo».
Ma sembra impossibile concludere una simile trattativa entro il 31 marzo, lei si sta assumendo una grave responsabilità…
«Intanto Air France ha avanzato pretese tali da farmi dubitare che voglia concludere davvero l´acquisto di Alitalia. La compagnia italiana dispone di volumi di traffico e di cespiti derivanti dalla proprietà dei terreni di Fiumicino che già di per sé valgono molto più dei 138 milioni offerti. A simili condizioni Alitalia potrebbe interessare altri compratori».
Se ce ne fosse il tempo: le casse Alitalia sono vuote e l´alternativa più probabile sarebbe il fallimento.
«Io credo nel libero mercato. La sorte del fallimento è già toccata a Swissair e alla Delta, ma gli aerei non hanno smesso di volare. Non mi permetto di dire quali siano i compiti di un governo titolato solo all´ordinaria amministrazione, ma se Air France pretende di mantenere una clausola monopolistica sui diritti di traffico Alitalia, e per di più impone la dismissione delle attività cargo in larga misura concentrate a Malpensa, bisognerà pure tutelare una politica italiana dei trasporti».
Sbaglio ricordandole che la sorte di Alitalia è nelle sue mani?
«Sì, sbaglia, io chiedo solo al governo di negoziare condizioni più accettabili».
Prodi le avrà detto che se Alitalia fallisse in seguito alla mancata remissione della vostra causa, potrebbe a sua volta rivalersi finanziariamente su Sea.
«Questo si chiama terrorismo. Respingo questa ipotesi come del tutto priva di fondamento. Se vuole vada a chiederlo ai nostri legali e ai professori universitari che hanno convalidato le legittime richieste di Sea. Una società florida, che in un anno ha raddoppiato gli utili portandoli da 25 a 50 milioni di euro. Con ciò dimostrando che il presidente Giuseppe Bonomi non è un lottizzato, bensì un manager capace. E ora dovrei sopportare che Sea venga messa in ginocchio dalle inadempienze altrui?».
Posso scrivere che Letizia Moratti preferisce il fallimento di Alitalia alla remissione della causa?
«Prima di arrivare al fallimento è sempre doveroso cercare un´altra soluzione, sebbene, lo ripeto, neppure il fallimento significhi di per sé una catastrofe. Alitalia si è resa responsabile di scelte sbagliate. In seguito agli accordi con i sindacati romani ha speso 200 milioni all´anno solo per le trasferte a Malpensa del personale residente nella capitale».
Lo ha fatto quando a presiederla era proprio il suo Giuseppe Bonomi. Intanto le perdite si ingigantivano e nessuna forza politica, né di destra né di sinistra, ha rinunciato a ripianarle pur di evitare il fallimento.
«Posso comprendere che i governi si siano prodigati per evitare il fallimento di Alitalia, ma questo non è affar mio. Io sono responsabile delle scelte positive di Sea, che tra l´altro fanno di Malpensa l´aeroporto più puntuale d´Europa. Mi spiace, ma non mi sento compartecipe delle scelte di Alitalia».
Eppure lo sa che gli altri aeroporti del Nord incrementano il traffico ben più di Malpensa, e anche i milanesi preferiscono partire da Linate. La telenovela Malpensa non smaschera il falso mito della nazione padana?
«Al contrario, vedo semmai prevalere una nozione romanocentrica e corporativa del trasporto aereo. Il contrario del libero mercato in cui credo. Vogliamo far perdere una società che guadagna, la Sea, e mandare in cassa integrazione 17-18 mila lavoratori del Nord? Se queste sono le premesse, capisce bene quanto sia ingiusto rivolgerci l´accusa di assistenzialismo».
Vi si accusa di assistenzialismo perchè l´Alitalia dalle casse vuote non potrà mai rimborsarvi 1,25 miliardi di euro. Tocca pagare di nuovo al contribuente?
«Sediamoci attorno a un tavolo, noi di Sea con Alitalia e Air France. Studiamo una revisione del prezzo - Air France paghi di più - e un´ipotesi di transazione che tenga conto degli investimenti da noi pianificati, un miliardo di euro, cento dei quali già spesi solo quest´anno».
In pratica è come se lei insistesse con la richiesta di moratoria, pur sapendo che Alitalia non può ripristinare i voli Malpensa già disdetti dal 1 aprile.
«Lo so anch´io che la moratoria non è più possibile. Per questo le ripeto che la nostra causa potrà essere ritirata solo a seguito di una transazione da concordare, tale da consentirci di attivare con compagnie aeree diverse da Alitalia quelle tratte, soprattutto con l´Oriente, di cui l´economia del Nord ha vitale necessità. Al governo Prodi chiedo di esercitare un´adeguata pressione su Air France, come del resto in una situazione simile già fece con successo il governo olandese per Klm».
C´è un divario abissale fra 1,25 miliardi chiesti da Sea e i 138 milioni offerti da Air France. Mica pretenderà che Parigi si faccia carico della vostra controversia con Alitalia: l´indennizzo graverebbe sulle casse dello Stato.
«Non per questo la svendita di Alitalia diviene un´alternativa accettabile. La nostra causa è un atto dovuto. Ci serve un margine di tempo adeguato, e un sostegno, per rimetterci a operare in condizioni di libero mercato. Non è pensabile che Alitalia ignori tali legittime esigenze. Quanto al governo, ci ha riuniti l´ultima volta intorno al ‘tavolo Milano´ l´ormai lontano 21 settembre. La promessa fu di consultarci a ogni passo successivo, ma non si sono più visti. Ora rischiamo di dover subire una nuova Alitalia di proprietà straniera che conserva però privilegi monopolistici e protezionisti. Altro che liberalizzazione. Soffriamo l´assenza di una politica dei trasporti che tuteli l´interesse dell´economia nazionale». (La Repubblica)
Re: decolla la trattativa con air france
Eh, ma come si fa a non parlare di politica parliando della vendita di Alitalia?MD82_Lover ha scritto:araial14 ha scritto:Non si può far politica sul forum.... ......IGMD80 ha scritto: Viva VERDI!
Guarda..aspettavo che qualcuno lo dicesse...
E' tutto permeato dalla politica: Alitalia stessa è partecipata dal Tesoro, se ne occupano i ministri, si esprimono le forze politiche e la vendita alla fine sarà gestita dal potere esecutivo, cioè il governo
Quindi o smettiamo di parlare della questione Alitalia o smettiamo di dire che non si parla di politica.
Ciao
Massimo
Re: decolla la trattativa con air france
Ho una soluzione ...per moratti e formigoni,basta che fanno entrambi l'occhiolino a Sarko e ...MXP è salva !!!come? semplice MXP diventa hub AF e KL molla ams e si trasferisce a linate!!! vediamo se così gli va bene,così altre due tacche sul bastone utilizzato per contare le compagnie che fanno fallire!raoul80 ha scritto:Sentite intento cosa dice la Moratti il sindaco di Milano.
"Su Malpensa non cediamo la compagnia può anche fallire"
Letizia Moratti: impensabile la rinuncia al ricorso
Pronti ad avviare una trattativa finalizzata a una transazione, purchè ci sia garantito il giusto indennizzo
GAD LERNER
MILANO - Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, nella sua veste di primo azionista della Sea - la società aeroportuale che gestisce Linate e Malpensa - si ritrova improvvisamente fra le mani una sorta di potere di veto sulla vendita di Alitalia a Air France, e quindi sulla sopravvivenza o il fallimento della nostra compagnia di bandiera dalle casse vuote. Nei confronti della quale Sea ha intentato una causa di risarcimento per gli accordi disattesi sullo scalo di Malpensa, chiedendo un indennizzo astronomico: 1,25 miliardi di euro, circa dieci volte la somma che Air France è disposta a pagare Alitalia. Entro la fine del mese Parigi chiede al governo italiano di sottoscrivere una manleva, facendosi carico della penale nell´eventualità che la magistratura dia ragione alla Sea. A meno che…
Sindaco Moratti, la vostra causa ha un esito incerto e potrebbe sortire effetti rovinosi. E´ pensabile una rinuncia, nell´interesse del Paese?
«L´azione risarcitoria è stata a lungo meditata e si basa su argomenti solidi. Alitalia ha disatteso l´impegno assunto: fare di Malpensa il suo hub. Una rinuncia da parte nostra è impensabile».
Dal governo le è giunta una richiesta in tal senso?
«Fra ieri e oggi il presidente Prodi mi ha chiamata due volte. Gli ho chiarito che Sea non può rinunciare a una contropartita economica per i gravi danni subiti da Alitalia».
Si rende conto che lei può far saltare l´accordo con Air France?
«Se c´è la volontà delle parti, io sono pronta ad avviare una trattativa finalizzata a una transazione, purchè ci sia garantito il giusto indennizzo».
Ma sembra impossibile concludere una simile trattativa entro il 31 marzo, lei si sta assumendo una grave responsabilità…
«Intanto Air France ha avanzato pretese tali da farmi dubitare che voglia concludere davvero l´acquisto di Alitalia. La compagnia italiana dispone di volumi di traffico e di cespiti derivanti dalla proprietà dei terreni di Fiumicino che già di per sé valgono molto più dei 138 milioni offerti. A simili condizioni Alitalia potrebbe interessare altri compratori».
Se ce ne fosse il tempo: le casse Alitalia sono vuote e l´alternativa più probabile sarebbe il fallimento.
«Io credo nel libero mercato. La sorte del fallimento è già toccata a Swissair e alla Delta, ma gli aerei non hanno smesso di volare. Non mi permetto di dire quali siano i compiti di un governo titolato solo all´ordinaria amministrazione, ma se Air France pretende di mantenere una clausola monopolistica sui diritti di traffico Alitalia, e per di più impone la dismissione delle attività cargo in larga misura concentrate a Malpensa, bisognerà pure tutelare una politica italiana dei trasporti».
Sbaglio ricordandole che la sorte di Alitalia è nelle sue mani?
«Sì, sbaglia, io chiedo solo al governo di negoziare condizioni più accettabili».
Prodi le avrà detto che se Alitalia fallisse in seguito alla mancata remissione della vostra causa, potrebbe a sua volta rivalersi finanziariamente su Sea.
«Questo si chiama terrorismo. Respingo questa ipotesi come del tutto priva di fondamento. Se vuole vada a chiederlo ai nostri legali e ai professori universitari che hanno convalidato le legittime richieste di Sea. Una società florida, che in un anno ha raddoppiato gli utili portandoli da 25 a 50 milioni di euro. Con ciò dimostrando che il presidente Giuseppe Bonomi non è un lottizzato, bensì un manager capace. E ora dovrei sopportare che Sea venga messa in ginocchio dalle inadempienze altrui?».
Posso scrivere che Letizia Moratti preferisce il fallimento di Alitalia alla remissione della causa?
«Prima di arrivare al fallimento è sempre doveroso cercare un´altra soluzione, sebbene, lo ripeto, neppure il fallimento significhi di per sé una catastrofe. Alitalia si è resa responsabile di scelte sbagliate. In seguito agli accordi con i sindacati romani ha speso 200 milioni all´anno solo per le trasferte a Malpensa del personale residente nella capitale».
Lo ha fatto quando a presiederla era proprio il suo Giuseppe Bonomi. Intanto le perdite si ingigantivano e nessuna forza politica, né di destra né di sinistra, ha rinunciato a ripianarle pur di evitare il fallimento.
«Posso comprendere che i governi si siano prodigati per evitare il fallimento di Alitalia, ma questo non è affar mio. Io sono responsabile delle scelte positive di Sea, che tra l´altro fanno di Malpensa l´aeroporto più puntuale d´Europa. Mi spiace, ma non mi sento compartecipe delle scelte di Alitalia».
Eppure lo sa che gli altri aeroporti del Nord incrementano il traffico ben più di Malpensa, e anche i milanesi preferiscono partire da Linate. La telenovela Malpensa non smaschera il falso mito della nazione padana?
«Al contrario, vedo semmai prevalere una nozione romanocentrica e corporativa del trasporto aereo. Il contrario del libero mercato in cui credo. Vogliamo far perdere una società che guadagna, la Sea, e mandare in cassa integrazione 17-18 mila lavoratori del Nord? Se queste sono le premesse, capisce bene quanto sia ingiusto rivolgerci l´accusa di assistenzialismo».
Vi si accusa di assistenzialismo perchè l´Alitalia dalle casse vuote non potrà mai rimborsarvi 1,25 miliardi di euro. Tocca pagare di nuovo al contribuente?
«Sediamoci attorno a un tavolo, noi di Sea con Alitalia e Air France. Studiamo una revisione del prezzo - Air France paghi di più - e un´ipotesi di transazione che tenga conto degli investimenti da noi pianificati, un miliardo di euro, cento dei quali già spesi solo quest´anno».
In pratica è come se lei insistesse con la richiesta di moratoria, pur sapendo che Alitalia non può ripristinare i voli Malpensa già disdetti dal 1 aprile.
«Lo so anch´io che la moratoria non è più possibile. Per questo le ripeto che la nostra causa potrà essere ritirata solo a seguito di una transazione da concordare, tale da consentirci di attivare con compagnie aeree diverse da Alitalia quelle tratte, soprattutto con l´Oriente, di cui l´economia del Nord ha vitale necessità. Al governo Prodi chiedo di esercitare un´adeguata pressione su Air France, come del resto in una situazione simile già fece con successo il governo olandese per Klm».
C´è un divario abissale fra 1,25 miliardi chiesti da Sea e i 138 milioni offerti da Air France. Mica pretenderà che Parigi si faccia carico della vostra controversia con Alitalia: l´indennizzo graverebbe sulle casse dello Stato.
«Non per questo la svendita di Alitalia diviene un´alternativa accettabile. La nostra causa è un atto dovuto. Ci serve un margine di tempo adeguato, e un sostegno, per rimetterci a operare in condizioni di libero mercato. Non è pensabile che Alitalia ignori tali legittime esigenze. Quanto al governo, ci ha riuniti l´ultima volta intorno al ‘tavolo Milano´ l´ormai lontano 21 settembre. La promessa fu di consultarci a ogni passo successivo, ma non si sono più visti. Ora rischiamo di dover subire una nuova Alitalia di proprietà straniera che conserva però privilegi monopolistici e protezionisti. Altro che liberalizzazione. Soffriamo l´assenza di una politica dei trasporti che tuteli l´interesse dell´economia nazionale». (La Repubblica)
però quanto rompono....se veltroni e marazza non fossero entrambi impegnati sul fronte politico potrebbero anche ribbatere,c'è un vecchio detto che dice non fate agli altri quello che vorreste che non sia fatto a voi!!!
mxp l'ho fatto a FCO,ed ora AF lo fa a MXP!!!
Re: decolla la trattativa con air france
Trovo giustissima la presa di posizione della Moratti e inutile cercare di fare il solito campanilismo anche perche' Veltroni in questo momento ha altro a cui pensare o meglio rincorrere. Ti ricordo che alitalia non ha mai abbandonato fco come vuoi far credere e comunque non a questi livelli. In questo momento il problema principale e' la sorte di alitalia ma perdonatemi e giusto che nessuno si pieghi ia ricatti. E su questo concordo con la Moratti. Air france con le sue pretese e con 4 spiccioli si sta comportando da STROZZINA. La stampa estera ci sta ridendo in faccia.
- classezara
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Re: decolla la trattativa con air france
Beh non so se definirla giustissima, ma è ad ogni modo comprensibile.minsk ha scritto:Trovo giustissima la presa di posizione della Moratti e inutile cercare di fare il solito campanilismo anche perche' Veltroni in questo momento ha altro a cui pensare o meglio rincorrere. Ti ricordo che alitalia non ha mai abbandonato fco come vuoi far credere e comunque non a questi livelli. In questo momento il problema principale e' la sorte di alitalia ma perdonatemi e giusto che nessuno si pieghi ia ricatti. E su questo concordo con la Moratti. Air france con le sue pretese e con 4 spiccioli si sta comportando da STROZZINA. La stampa estera ci sta ridendo in faccia.
AF non può pretendere compagnia e mercato del nord... alla fine dovrà fare una scelta tra tre opzioni.
1 - Se insiste nel sostenere l'abbandono di mxp dovrà accettare l'apertura del mercato italiano.
2 - Accetta di ridefinire il ruolo di mxp.
3 - Se si dimostra intransigente si attacca al tram e rinuncia alla partita.
In ogni caso con una proposta come questa, la nostra dignità va a farsi benedire.
Re: decolla la trattativa con air france
Il problema e' che air france stando a quanto letto nella lettera inviata dal cda alitalia al tesoro ha solo pretese e non poche. Non si vuole assumere oneri nei confronti di sea ma vuole che lo stato garantisca essendo compagnia di bandiera il diritto sulle rotte. La botte piena e la moglie ubriaca.
Re: decolla la trattativa con air france
Alitalia a picco, sindacati sulle barricate
Il titolo crolla in Borsa: - 20%. La Sea chiede 1,25 miliardi di indennizzo, il governo chiede il ritiro del ricorso.
Piazza Affari fa precipitare il titolo di Alitalia e non è sufficiente una sospensione di due ore del titolo per far calmare i mercati. Dopo un primo crollo del titolo attorno al 10,25%, Borsa Italiana ha decretato un doppio stop delle contrattazioni. Poi, alla riammissione, il titolo è arrivato a cedere il 20% a una quotazione di 31 centesimi di euro. Lunedì sera il governo ha dato l’ok al piano Air France, che valuta la compagnia 10 centesimi per azione. Dopo il via libera di Palazzo Chigi, i sindacati incontreranno oggi i vertici della compagnia aerea transalpina.
«ALITALIA PUÒ ANCHE FALLIRE» - Intanto attorno all'acquisizione di Alitalia da parte di Air France e del conseguente disimpegno dall'aeroporto di Malpensa, ferve il dibattito politico. Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha comunicato che «è impensabile la rinuncia al ricorso» contro la società della Magliana. Il Comune è il principale azionista della società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa e chiede indennizzi pari a 1,25 miliardi di euro, quasi dieci volte la somma che Air France è disposta a pagare per acquisire la compagnia di bandiera. «Se c’è la volontà delle parti, sono pronta ad avviare una trattativa per una transazione purché ci sia garantito il giusto indennizzo» ha detto il primo cittadino. Letizia Moratti è consapevole che questa iniziativa potrebbe portare anche al fallimento di Alitalia e rendere impossibile la cessione ad Air France. «Sono fallite anche Swissair e Delta, ma gli aerei non hanno smesso di volare. Air France ha avanzato pretese tali da farmi dubitare che voglia concludere davvero l’acquisto di Alitalia», ha dichiarato il sindaco in un'intervista a Repubblica.
DAMIANO: «RITIRATE IL RICORSO» - Il governo, dal canto suo, ha sollecitato la Sea a ritirare il ricorso perché se non lo facesse «non potrà che assumersi le responsabilità conseguenti». A sostenerlo è il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che ha aggiunto che proprio alla decisione sulla revoca «il governo subordinerà ogni ulteriore iniziativa».
MILANO CONTRO ROMA - Molto esplicita la posizione della Lega, che attraverso Roberto Calderoli fa sapere di appoggiare l'iniziativa della Moratti perché «è il minimo che si possa chiedere» e che «a noi dell'Alitalia ci interessa poco o nulla, quello che ci interessa è che venga salvaguardata Malpensa». Diametralmente opposta la posizione di Gianni Alemanno, alleato nel Pdl ma anche in corsa per la poltrona di sindaco di Roma, che pur criticando il governo per il modo in cui ha condotto le trattative («errore di politica industriale, si doveva fare una scelta italiana»), spiega che la vicenda ha avuto un «unico aspetto positivo», ovvero «la valorizzazione di Fiumicino, perchè solo la demenza degli amministratori di Alitalia del passato poteva pensare che lo scalo romano andasse depotenziato».
VENDITA E TRATTATIVA - Il presidente della Camera e leader della Sinistra arcobaleno, Fausto Bertinotti, invita invece a non accettare la logica del «prendere o lasciare» e indica i due punti a suo dire irrinunciabili: la salvaguardia dei posti di lavoro e il mantenimento per la compagnia del carattere di compagnia di bandiera. Per il socialista Enrico Boselli, invece, «la vendita è una scelta obbligata», unica alternativa al fallimento»
«SETTE MILA ESUBERI» - Nel frattempo i sindacati prensono posizione. Duro il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che definisce quello del governo «un comportamento assolutamente detestabile». Il leader cislino stima che se andasse in porto l'operazione con Air France si registrerebbero «circa 7.000 esuberi, una cifra impressionante». Al Ministero del Lavoro è stato però siglato un accordo tra governo, sindacati, Regione Lombardia, Province di Milano e Varese, e SEA sulla realizzazione del programma di gestione della crisi occupazionale di Malpensa.
http://www.corriere.it/economia/08_marz ... c667.shtml
Il titolo crolla in Borsa: - 20%. La Sea chiede 1,25 miliardi di indennizzo, il governo chiede il ritiro del ricorso.
Piazza Affari fa precipitare il titolo di Alitalia e non è sufficiente una sospensione di due ore del titolo per far calmare i mercati. Dopo un primo crollo del titolo attorno al 10,25%, Borsa Italiana ha decretato un doppio stop delle contrattazioni. Poi, alla riammissione, il titolo è arrivato a cedere il 20% a una quotazione di 31 centesimi di euro. Lunedì sera il governo ha dato l’ok al piano Air France, che valuta la compagnia 10 centesimi per azione. Dopo il via libera di Palazzo Chigi, i sindacati incontreranno oggi i vertici della compagnia aerea transalpina.
«ALITALIA PUÒ ANCHE FALLIRE» - Intanto attorno all'acquisizione di Alitalia da parte di Air France e del conseguente disimpegno dall'aeroporto di Malpensa, ferve il dibattito politico. Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha comunicato che «è impensabile la rinuncia al ricorso» contro la società della Magliana. Il Comune è il principale azionista della società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa e chiede indennizzi pari a 1,25 miliardi di euro, quasi dieci volte la somma che Air France è disposta a pagare per acquisire la compagnia di bandiera. «Se c’è la volontà delle parti, sono pronta ad avviare una trattativa per una transazione purché ci sia garantito il giusto indennizzo» ha detto il primo cittadino. Letizia Moratti è consapevole che questa iniziativa potrebbe portare anche al fallimento di Alitalia e rendere impossibile la cessione ad Air France. «Sono fallite anche Swissair e Delta, ma gli aerei non hanno smesso di volare. Air France ha avanzato pretese tali da farmi dubitare che voglia concludere davvero l’acquisto di Alitalia», ha dichiarato il sindaco in un'intervista a Repubblica.
DAMIANO: «RITIRATE IL RICORSO» - Il governo, dal canto suo, ha sollecitato la Sea a ritirare il ricorso perché se non lo facesse «non potrà che assumersi le responsabilità conseguenti». A sostenerlo è il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che ha aggiunto che proprio alla decisione sulla revoca «il governo subordinerà ogni ulteriore iniziativa».
MILANO CONTRO ROMA - Molto esplicita la posizione della Lega, che attraverso Roberto Calderoli fa sapere di appoggiare l'iniziativa della Moratti perché «è il minimo che si possa chiedere» e che «a noi dell'Alitalia ci interessa poco o nulla, quello che ci interessa è che venga salvaguardata Malpensa». Diametralmente opposta la posizione di Gianni Alemanno, alleato nel Pdl ma anche in corsa per la poltrona di sindaco di Roma, che pur criticando il governo per il modo in cui ha condotto le trattative («errore di politica industriale, si doveva fare una scelta italiana»), spiega che la vicenda ha avuto un «unico aspetto positivo», ovvero «la valorizzazione di Fiumicino, perchè solo la demenza degli amministratori di Alitalia del passato poteva pensare che lo scalo romano andasse depotenziato».
VENDITA E TRATTATIVA - Il presidente della Camera e leader della Sinistra arcobaleno, Fausto Bertinotti, invita invece a non accettare la logica del «prendere o lasciare» e indica i due punti a suo dire irrinunciabili: la salvaguardia dei posti di lavoro e il mantenimento per la compagnia del carattere di compagnia di bandiera. Per il socialista Enrico Boselli, invece, «la vendita è una scelta obbligata», unica alternativa al fallimento»
«SETTE MILA ESUBERI» - Nel frattempo i sindacati prensono posizione. Duro il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che definisce quello del governo «un comportamento assolutamente detestabile». Il leader cislino stima che se andasse in porto l'operazione con Air France si registrerebbero «circa 7.000 esuberi, una cifra impressionante». Al Ministero del Lavoro è stato però siglato un accordo tra governo, sindacati, Regione Lombardia, Province di Milano e Varese, e SEA sulla realizzazione del programma di gestione della crisi occupazionale di Malpensa.
http://www.corriere.it/economia/08_marz ... c667.shtml
Re: decolla la trattativa con air france
Non si può far politica a senso unico? In ogni caso non dirò una cosa politicizzata se rendo noto che il fratello di Padoa-Schioppa è un alto dirigente Alitalia?
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Re: decolla la trattativa con air france
Non so fino a che punto economico ed emotivo possa giungere la resistenza di AF difronte a questi continui muri...tutti e troppo italian "style"...Mah!
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Re: decolla la trattativa con air france
Dovremmo stupirci?IGMD80 ha scritto:Non si può far politica a senso unico? In ogni caso non dirò una cosa politicizzata se rendo noto che il fratello di Padoa-Schioppa è un alto dirigente Alitalia?
Tutto nella norma...tutto!
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Re: decolla la trattativa con air france
Spunti di discussione.
Il "Finacial Times: qual è il gioco di Spinetta? Con il prezzo offerto per Alitalia, appena 10 centesimi per azione, ma soprattutto le condizioni poste all’acquisizione, l’amministratore delegato di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, sta cercando di assicurarsi le massime possibilità di successo sull’integrazione del vettore italiano, oppure, all’opposto, ha scelto una "maniera elegante" per defilarsi da un’operazione ad altro rischio, che sindacati e politici giudicheranno "semplicemente impossibile". Lo afferma l’editorialsita del Financial Times Paul Betts, nella consueta rubrica European View. "È troppo presto - secondo Betts - per capire quale gioco stia giocando Spinetta, astuto negoziatore e abile stratega". Il vettore franco olandese è sempre stato interessato a Alitalia, "o quantomeno al suo mercato», e si tratta di una compagnia che conosce molto bene avendone controllato per anni una quota del 2%. Ciò che conta davvero non è il prezzo, prosegue l’articolo, il vero costo sarà nel tempo da dedicare al vettore italiano una volta rilevato. "Questo spiegherebbe per quale motivo Spinetta voglia ottenere degli impegni di ferro da parte dei sindacati". Un altro fattore da considerare è che questa operazione potrebbe segnare l’avvio di una nuova ondata di consolidamenti nell’industria del trasporto aereo Ue, che vede coinvolte la britannica Bmi, la spagnola Iberia e forse la scandinava Sas. "Solitamente in queste situazioni il primo a muoversi finisce per pagare più degli altri e per fare da apripista, Spinetta - conclude Betts - non vuole cadere in questa trappola".
Il "Finacial Times: qual è il gioco di Spinetta? Con il prezzo offerto per Alitalia, appena 10 centesimi per azione, ma soprattutto le condizioni poste all’acquisizione, l’amministratore delegato di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, sta cercando di assicurarsi le massime possibilità di successo sull’integrazione del vettore italiano, oppure, all’opposto, ha scelto una "maniera elegante" per defilarsi da un’operazione ad altro rischio, che sindacati e politici giudicheranno "semplicemente impossibile". Lo afferma l’editorialsita del Financial Times Paul Betts, nella consueta rubrica European View. "È troppo presto - secondo Betts - per capire quale gioco stia giocando Spinetta, astuto negoziatore e abile stratega". Il vettore franco olandese è sempre stato interessato a Alitalia, "o quantomeno al suo mercato», e si tratta di una compagnia che conosce molto bene avendone controllato per anni una quota del 2%. Ciò che conta davvero non è il prezzo, prosegue l’articolo, il vero costo sarà nel tempo da dedicare al vettore italiano una volta rilevato. "Questo spiegherebbe per quale motivo Spinetta voglia ottenere degli impegni di ferro da parte dei sindacati". Un altro fattore da considerare è che questa operazione potrebbe segnare l’avvio di una nuova ondata di consolidamenti nell’industria del trasporto aereo Ue, che vede coinvolte la britannica Bmi, la spagnola Iberia e forse la scandinava Sas. "Solitamente in queste situazioni il primo a muoversi finisce per pagare più degli altri e per fare da apripista, Spinetta - conclude Betts - non vuole cadere in questa trappola".
Re: decolla la trattativa con air france
Scusa non capisco bene la tua osservazione.araial14 ha scritto:Non so fino a che punto economico ed emotivo possa giungere la resistenza di AF difronte a questi continui muri...tutti e troppo italian "style"...Mah!
Intendi dire che sbagliamo a lamentarci dicendo che la proposta è orribile?
Davvero tu la accetteresti così com'è ?
Io ero pro AF, ma qua mi pare che siamo al piatto di lenticchie e niente più.
Ciao
Massimo
Re: decolla la trattativa con air france
Questa non la sapevoaraial14 ha scritto:Dovremmo stupirci?IGMD80 ha scritto:Non si può far politica a senso unico? In ogni caso non dirò una cosa politicizzata se rendo noto che il fratello di Padoa-Schioppa è un alto dirigente Alitalia?
Tutto nella norma...tutto!
Ridiamo per non piangere.
Ciao
Massimo
Re: decolla la trattativa con air france
se vincerà una Ferrari, rimarrai a digiuno?!mcgyver79 ha scritto:Nooo, la politica noooo... corro nel bunker antiatomico!! Nicoli', quando vincerà la McLaren portami del cibo por favor!! .
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Re: decolla la trattativa con air france
Ben volentieri, ma credo che mi abbufferò (nel contempo mi tocco i maroni, non vorrei autogufarmi)i_disa ha scritto:se vincerà una Ferrari, rimarrai a digiuno?!mcgyver79 ha scritto:Nooo, la politica noooo... corro nel bunker antiatomico!! Nicoli', quando vincerà la McLaren portami del cibo por favor!! .
Ciaooooo.
McGyver
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Re: decolla la trattativa con air france
l'ultima frase è indicativa
mi sa che se non ritirano la causa i bilaterali si allontanano anche perchè bisognerà proteggere la nuova az in caso di grounding
ROMA - È stato siglato oggi presso il ministero del Lavoro e della previdenza sociale un accordo tra governo, sindacati, enti locali lombardi e Sea sugli ammortizzatori sociali previsti per far fronte al disimpegno di Alitalia su Malpensa.
Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi nella quale il governo chiede ora a Sea di rinunciare al ricorso da 1,2 miliardi presentato contro Alitalia in modo da favorire il negoziato con Air France. Una delle condizioni poste dal vettore francese per rilevare il 49,9% messo in vendita dal Tesoro è infatti la soluzione del contenzioso.
"Con l'accordo di oggi il governo onora l'impegno assunto con i lavoratori della Sea di garantirne la continuità del reddito e dell'occupazione a fronte della contrazione da aprile delle attività dello scalo di Malpensa derivante dal nuovo orario estivo di Alitalia", ha detto nella nota il ministro del Lavoro Cesare Damiano.
"Contemporaneamente il governo chiede che Sea ponga in essere ogni comportamento coerente con la finalità di favorire la positiva conclusione dell'accordo tra Air France e Alitalia ritirando il ricorso presentato contro quest'ultima", aggiunge la nota.
"Da tale accordo dipende difatti il futuro, di comune interesse, di migliaia di lavoratori di tutta Italia e dunque anche di quelli che operano nello stesso aeroporto di Malpensa".
"In caso contrario la SEA non potrà che assumersi le responsabilità conseguenti", continua la nota.
"Alla decisione di revoca il governo subordinerà ogni ulteriore iniziativa", conclude la nota. (Reuters)
mi sa che se non ritirano la causa i bilaterali si allontanano anche perchè bisognerà proteggere la nuova az in caso di grounding
ROMA - È stato siglato oggi presso il ministero del Lavoro e della previdenza sociale un accordo tra governo, sindacati, enti locali lombardi e Sea sugli ammortizzatori sociali previsti per far fronte al disimpegno di Alitalia su Malpensa.
Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi nella quale il governo chiede ora a Sea di rinunciare al ricorso da 1,2 miliardi presentato contro Alitalia in modo da favorire il negoziato con Air France. Una delle condizioni poste dal vettore francese per rilevare il 49,9% messo in vendita dal Tesoro è infatti la soluzione del contenzioso.
"Con l'accordo di oggi il governo onora l'impegno assunto con i lavoratori della Sea di garantirne la continuità del reddito e dell'occupazione a fronte della contrazione da aprile delle attività dello scalo di Malpensa derivante dal nuovo orario estivo di Alitalia", ha detto nella nota il ministro del Lavoro Cesare Damiano.
"Contemporaneamente il governo chiede che Sea ponga in essere ogni comportamento coerente con la finalità di favorire la positiva conclusione dell'accordo tra Air France e Alitalia ritirando il ricorso presentato contro quest'ultima", aggiunge la nota.
"Da tale accordo dipende difatti il futuro, di comune interesse, di migliaia di lavoratori di tutta Italia e dunque anche di quelli che operano nello stesso aeroporto di Malpensa".
"In caso contrario la SEA non potrà che assumersi le responsabilità conseguenti", continua la nota.
"Alla decisione di revoca il governo subordinerà ogni ulteriore iniziativa", conclude la nota. (Reuters)
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Re: decolla la trattativa con air france
ora sea ha due possibilità secondo me
se ritira la causa ottiene i bilaterali
se non la ritira e va avanti,af non conclude con az,az chiude e sea non prende più una lira
non vorrei essere nei loro panni
se ritira la causa ottiene i bilaterali
se non la ritira e va avanti,af non conclude con az,az chiude e sea non prende più una lira
non vorrei essere nei loro panni
Re: decolla la trattativa con air france
secondo me la sea ritira la causa..airbusfamilydriver ha scritto:ora sea ha due possibilità secondo me
se ritira la causa ottiene i bilaterali
se non la ritira e va avanti,af non conclude con az,az chiude e sea non prende più una lira
non vorrei essere nei loro panni
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Re: decolla la trattativa con air france
io aspetterei qualche GP prima di parlare..mcgyver79 ha scritto:Ben volentieri, ma credo che mi abbufferò (nel contempo mi tocco i maroni, non vorrei autogufarmi)i_disa ha scritto:se vincerà una Ferrari, rimarrai a digiuno?!mcgyver79 ha scritto:Nooo, la politica noooo... corro nel bunker antiatomico!! Nicoli', quando vincerà la McLaren portami del cibo por favor!! .
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Re: decolla la trattativa con air france
Io invece credo la SEA non ritirerà la causa... Forse lo fanno per prendere tempo in attesa del nuovo governo... E' indubbio che la fretta di Tommy Padoa ( ) e del Morta siano un pò sospette...
Re: decolla la trattativa con air france
I viaggiatori italiani dovrebbero fare causa alla SEA che ha costruito un aeroporto in mezzo al nulla e collegato con il nulla. Una volta andavo regolarmente in aereo a Linate, prendevo l'autobus urbano e potevo lavorare tutto il giorno. Poi decisero di spostare il mio volo a Malpensa per fare l'hub, e sai che me ne frega, il mio hub è Venezia per i voli europei e Monaco per gli intercontinentali. Risultato: hanno perso un viaggiatore. Non devo essere l'unico, se tutti i voli feeder dell'hub sono stati in perdita. Li voglio io, i danni, come contribuente e come viaggiatore.
Parlando d'altro, i nostri geni bipartisan sono riusciti a dare tutti gli assi in mano ad Air France, che adesso può fare strozzinaggio, come farebbe qualunque società in una trattativa simile. Guardate che Alitalia sta molto peggio di come dicono i conti. Quando apre l'alta velocità Milano-Firenze (2009? 2010?) la gallina delle uova d'oro, Linate-Fiumicino, diventerà una tratta marginale, come sta accadendo a Madrid-Barcellona e Parigi-Strasburgo e come è già successo a Parigi-Lione. O si mangia il rospo, facendo anche finta che piaccia, o la baracca chiude.
Parlando d'altro, i nostri geni bipartisan sono riusciti a dare tutti gli assi in mano ad Air France, che adesso può fare strozzinaggio, come farebbe qualunque società in una trattativa simile. Guardate che Alitalia sta molto peggio di come dicono i conti. Quando apre l'alta velocità Milano-Firenze (2009? 2010?) la gallina delle uova d'oro, Linate-Fiumicino, diventerà una tratta marginale, come sta accadendo a Madrid-Barcellona e Parigi-Strasburgo e come è già successo a Parigi-Lione. O si mangia il rospo, facendo anche finta che piaccia, o la baracca chiude.
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Re: decolla la trattativa con air france
az ha meno di 200 milioni in cassa e se fallisse sea non prenderebbe nullaIGMD80 ha scritto:Io invece credo la SEA non ritirerà la causa... Forse lo fanno per prendere tempo in attesa del nuovo governo... E' indubbio che la fretta di Tommy Padoa ( ) e del Morta siano un pò sospette...
in quanto prima vengono i crediti dei fornitori e dei dipendenti(tfr) come prevede la legge
Re: decolla la trattativa con air france
Questo lo so, però credo che qualche contributo arriverà come è sempre arrivato... Non credo che comunque SEA lascerà tanto facilmente...airbusfamilydriver ha scritto:az ha meno di 200 milioni in cassa e se fallisse sea non prenderebbe nullaIGMD80 ha scritto:Io invece credo la SEA non ritirerà la causa... Forse lo fanno per prendere tempo in attesa del nuovo governo... E' indubbio che la fretta di Tommy Padoa ( ) e del Morta siano un pò sospette...
in quanto prima vengono i crediti dei fornitori e dei dipendenti(tfr) come prevede la legge
Re: decolla la trattativa con air france
tanto facilmente non lascerà, questo è certo. ma siamo fiduciosi..IGMD80 ha scritto:Questo lo so, però credo che qualche contributo arriverà come è sempre arrivato... Non credo che comunque SEA lascerà tanto facilmente...airbusfamilydriver ha scritto:az ha meno di 200 milioni in cassa e se fallisse sea non prenderebbe nullaIGMD80 ha scritto:Io invece credo la SEA non ritirerà la causa... Forse lo fanno per prendere tempo in attesa del nuovo governo... E' indubbio che la fretta di Tommy Padoa ( ) e del Morta siano un pò sospette...
in quanto prima vengono i crediti dei fornitori e dei dipendenti(tfr) come prevede la legge
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Re: decolla la trattativa con air france
A me sembra il caso del cane che si morde la coda.airbusfamilydriver ha scritto:ora sea ha due possibilità secondo me
se ritira la causa ottiene i bilaterali
se non la ritira e va avanti,af non conclude con az,az chiude e sea non prende più una lira
non vorrei essere nei loro panni
Il governo minaccia di non concedere i bilaterali a SEA, ma nella realtà sa bene che:
1- il suo mandato è già scaduto
2- non può concedere i bilaterali perché AF vuole la garanzia di un monopolio sul nostro mercato. Senza la garanzia di un monopolio del resto l'operazione AZ non è conveniente.
Quindi?
Apettiamo e vediamo... a mio parere qualcosa AF dovrà concederla a SEA.
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Re: decolla la trattativa con air france
diciamo che i francesi nella trattativa si presentano con 0 per dare magari 20classezara ha scritto:A me sembra il caso del cane che si morde la coda.airbusfamilydriver ha scritto:ora sea ha due possibilità secondo me
se ritira la causa ottiene i bilaterali
se non la ritira e va avanti,af non conclude con az,az chiude e sea non prende più una lira
non vorrei essere nei loro panni
Il governo minaccia di non concedere i bilaterali a SEA, ma nella realtà sa bene che:
1- il suo mandato è già scaduto
2- non può concedere i bilaterali perché AF vuole la garanzia di un monopolio sul nostro mercato. Senza la garanzia di un monopolio del resto l'operazione AZ non è conveniente.
Quindi?
Apettiamo e vediamo... a mio parere qualcosa AF dovrà concederla a SEA.
se si fossero presentati con 20 gli avrebbero chiesto 50
o no?
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Re: decolla la trattativa con air france
Siairbusfamilydriver ha scritto:diciamo che i francesi nella trattativa si presentano con 0 per dare magari 20classezara ha scritto:A me sembra il caso del cane che si morde la coda.airbusfamilydriver ha scritto:ora sea ha due possibilità secondo me
se ritira la causa ottiene i bilaterali
se non la ritira e va avanti,af non conclude con az,az chiude e sea non prende più una lira
non vorrei essere nei loro panni
Il governo minaccia di non concedere i bilaterali a SEA, ma nella realtà sa bene che:
1- il suo mandato è già scaduto
2- non può concedere i bilaterali perché AF vuole la garanzia di un monopolio sul nostro mercato. Senza la garanzia di un monopolio del resto l'operazione AZ non è conveniente.
Quindi?
Apettiamo e vediamo... a mio parere qualcosa AF dovrà concederla a SEA.
se si fossero presentati con 20 gli avrebbero chiesto 50
o no?
Così come SEA minaccia il fallimento per chiedere il suo 20
Al di là delle schermaglie sono abbastanza ottimista... sindacati a parte
Re: decolla la trattativa con air france
Fortuna che c'è un ottimistaclassezara ha scritto:Siairbusfamilydriver ha scritto:diciamo che i francesi nella trattativa si presentano con 0 per dare magari 20classezara ha scritto:A me sembra il caso del cane che si morde la coda.airbusfamilydriver ha scritto:ora sea ha due possibilità secondo me
se ritira la causa ottiene i bilaterali
se non la ritira e va avanti,af non conclude con az,az chiude e sea non prende più una lira
non vorrei essere nei loro panni
Il governo minaccia di non concedere i bilaterali a SEA, ma nella realtà sa bene che:
1- il suo mandato è già scaduto
2- non può concedere i bilaterali perché AF vuole la garanzia di un monopolio sul nostro mercato. Senza la garanzia di un monopolio del resto l'operazione AZ non è conveniente.
Quindi?
Apettiamo e vediamo... a mio parere qualcosa AF dovrà concederla a SEA.
se si fossero presentati con 20 gli avrebbero chiesto 50
o no?
Così come SEA minaccia il fallimento per chiedere il suo 20
Al di là delle schermaglie sono abbastanza ottimista... sindacati a parte
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Re: decolla la trattativa con air france
allora siamo in dueIGMD80 ha scritto: Fortuna che c'è un ottimista
Re: decolla la trattativa con air france
treairbusfamilydriver ha scritto:allora siamo in dueIGMD80 ha scritto: Fortuna che c'è un ottimista
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Re: la trattativa con air france
Calderoli ha detto adesso al TG3 che di Alitalia poco importa l'importante è salvare gli aeroporti del nord.