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da i_disa » 31 agosto 2008, 12:01
Alitalia, Almunia chiede rispetto delle regole Ue
da unita.it
«Alitalia deve trovare una soluzione in accordo con le regole europee e che sia buona per la compagnia, per i passeggeri e per i lavoratori». Dal commissario europeo agli Affari Economici, Joaquin Almunia, arriva l'avvertimento al governo italiano, su piano per salvare l'ex compagnia di bandiera. Almunia ha aggiunto di «non conoscere esattamente i termini», ma di sperare «che si troverà una buona soluzione».
L'auspicio di Almunia arriva dopo l'affondo del quotidiano tedesco «Frankfurter Allgemeine Zeitung» (Faz), che ha pubblicato un commento dal titolo: «L'insolente piano di salvataggio di Berlusconi». Secondo il quotidiano il piano di salvataggio di Alitalia elaborato dal premier Silvio Berlusconi «non merita elogi» e rappresenta «un oltraggio contro tutte le regole del mercato». Il premier italiano «è tornato a principi di un'economia di Stato che potrebbero provenire da un programma sindacale o da un manuale comunista di economia». I suoi piani «non hanno nulla a che fare» coi principi della concorrenza: da una parte, argomenta la Faz, per i consumatori si tradurranno in prezzi più alti e servizi peggiori; dall'altra, per i concorrenti europei dell'Italia è «scandalosa» la noncuranza con cui l'esecutivo italiano viola le regole del mercato comunitario.
Per questo, spiega il giornale, dal punto di vista del governo Berlusconi la compagnia di bandiera ha una chance soltanto se «il mercato (in realtà quello europeo) cessa di funzionare». L'intero piano, aggiunge il quotidiano, ricorda da vicino un modo d'agire che viene descritto nel codice come «bancarotta fraudolenta». Impedire tali «eccessi», conclude la Faz, sarebbe compito della Commissione europea, che già in passato si è rivelata troppo lenta nel reagire sul dossier Alitalia. Ora, in più, «Berlusconi può contare su un asso speciale»: Antonio Tajani, commissario per i Trasporti «ed ex portavoce governativo di Berlusconi». Come dire, un lasciapassare.
Intanto, dal governo arriva la risposta alle preoccupazioni espresse dal neo commissario Augusto Fantozzi, in un'intervista all'Unità, che ha chiesto «l'aiuto» da parte della politica: «Il commissario per Alitalia non sarà certo lasciato solo. Da noi avrà pieno appoggio», ha detto sabato, a Fonte (Treviso), il ministro del welfare, Maurizio Sacconi. «Abbiamo piena fiducia in lui e nell'advisor - ha aggiunto - e noi siamo ottimisti, dato che ce la possiamo fare e quindi ce la dobbiamo fare». Sacconi ha infine precisato che l'incontro previsto per lunedì con le organizzazioni sindacali «inizierà proprio con una relazione del commissario che descriverà a tutti lo stato dell'azienda».
Ma sul piano arrivano anche le prime risposte dei piloti: «Siamo d'accordo se il piano porterà ad un futuro per la compagnia. Altrimenti lo osteggeremo». Queste le parole del presidente dell'Unione Piloti, Massimo Notaro, che dall'incontro governo-sindacati di lunedì si aspetta «che ci sia un piano di rilancio vero della compagnia aerea. Noi lo valuteremo. Mi auguro che si vada incontro a una stagione di intelligenza e ragionamento».
Le prossime 4 o 5 settimane saranno cruciali, ha indicato Corrado Passera, il numero uno di Intesa Sanpaolo, che ha definito il progetto come advisor e che sarà tra gli azionisti della «Nuova Alitalia» che nasce da una cordata di 16 imprenditori italiani. La «vecchia» dovrà essere smembrata dal commissario straordinario. Il piano di salvataggio prevede la cessione alla newco degli asset che le servono per dar vita ad una nuova compagnia nella quale integrare anche Air One, poi Augusto Fantozzi avrà il delicatissimo compito di gestire quel che resta: gli esuberi, i debiti, la liquidazione di azionisti ed obbligazionisti. Potrà contare sugli strumenti che il governo ha predisposto con il decreto varato ieri: ammortizzatori sociali per sette anni, e indennizzi per i piccoli risparmiatori. «Ci siamo preoccupati di garantire il reddito per un periodo adeguatamente lungo», ha assicurato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Mentre il governo si appresta ad aprire, lunedì, il difficile confronto con i sindacati.
Per Corrado Passera raggiungere un accordo «è necessario per il piano». La situazione dei conti di Alitalia era da tempo disastrata, e la compagnia era ormai tenuta artificialmente in vita solo grazie al prestito ponte di 300 milioni del governo ed al decreto che a maggio ne ha permesso l'utilizzo per tamponare l'erosione del patrimonio netto. E le forti perdite che erano attese per i conti del primo semestre, per il calo dei passeggeri, e per l'impatto sui conti dell'impennata del prezzo dei carburanti, hanno dato un ultimo scossone. Al termine della riunione del cda la compagnia ha diffuso l'aggiornamento, al 31 luglio, dei dati sull'indebitamento (salito a 1,172 miliardi, senza calcolare il prestito del governo) e la liquidità rimasta in cassa (scesa a 314 milioni). «Non sono mago Merlino», ma «colgo una sfida, mi metto in gioco», ha detto in una intervista a Repubblica Roberto Colanninno che investirà nella Nuova Alitalia e la guiderà come presidente. Intanto si lavora ancora sull'assetto azionario della newco: Corrado Passera ha indicato che «nei prossimi giorni si aggiungeranno nuovi investitori», ed ha confermato l'interesse anche di banche straniere. Mentre si attende l'esito della trattativa per l'ingresso di Air France con una quota di minoranza e non si esclude che, in alternativa, anche Lufthansa possa essere interessata ad affiancare la cordata italiana.
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