Compagnia Aerea Italiana
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Nonostante conti in picchiata, Spinetta aspetta Colaninno per diventare socio di Cai
da affaritaliani.it
Dopo il via libera del governo a Cai, per il futuro di Alitalia due nodi restano da sciogliere: il primo, che ancora deve trovare soluzione, è quello dei rapporti tra la proprietà e i dipendenti, dato che al di là delle dichiarazioni da "duro" di Colaninno e Sabelli non è pensabile gestire una compagnia aerea nelle attuali condizioni di continuo scontro muro contro muro.
Il secondo, meno arduo ma non per questo destinato a un'immediata soluzione, è quello relativo al partner straniero. Un partner che nelle intenzioni di Cai e governo dovrebbe garantire quell'alleanza internazionale capace di dare respiro ai conti del vettore tricolore e assicurargli una sopravvivenza al di là del breve periodo ma che per molti potrebbe rappresentare una seria ipoteca ad un futuro passaggio di proprietà della compagnia.
Così dopo il ritiro "tattico" dalla pasticciata privatizzazione, sia Lufthansa sia Air France sono subito riapparse dicendosi "interessate" alla compagnia, come era prevedibile tanto più visto che non dovranno accollarsi troppo personale o troppi debiti pregressi dopo il passaggio del controllo dal Tesoro a Cai.
Ieri l'amministratore delegato di Lufthansa, Wolfgang Mayrhuber, in una lettera al presidente Colaninno e ai vertici di Banca Intesa (advisor di Cai e finanziatore di Air One) si era detto disponibile a rilevare un 20% di Cai ammorbidendo la propria posizione sulla governance salvo che sulla condivisione dei piani sul network (ossia su chi dovrà decidere in materia di rotte), ribadendo il proprio appoggio per Malpensa, destinato in teoria a diventare l'hub della nuova compagnia.
Immediata la replica di Jean Cyril Spinetta, numero uno di Air France-Klm, che oggi nonostante numeri da paura (nell'ultimo trimestre l'utile netto è crollato del 49,1% a 244 milioni di euro e l'utile operativo del 44,1% a 405 milioni, nonostante un fatturato aumentato del 3,2% a 6,6 miliardi) ha ribadito che il gruppo francese resta candidato per l'acquisto di una quota di Cai. Spinetta sa che nonostante il rilancio tedesco che tanto piace alla Lega e al premier Silvio Berlusconi per motivi elettorali prima ancora che industriali, Air France resta al momento in testa.
da affaritaliani.it
Dopo il via libera del governo a Cai, per il futuro di Alitalia due nodi restano da sciogliere: il primo, che ancora deve trovare soluzione, è quello dei rapporti tra la proprietà e i dipendenti, dato che al di là delle dichiarazioni da "duro" di Colaninno e Sabelli non è pensabile gestire una compagnia aerea nelle attuali condizioni di continuo scontro muro contro muro.
Il secondo, meno arduo ma non per questo destinato a un'immediata soluzione, è quello relativo al partner straniero. Un partner che nelle intenzioni di Cai e governo dovrebbe garantire quell'alleanza internazionale capace di dare respiro ai conti del vettore tricolore e assicurargli una sopravvivenza al di là del breve periodo ma che per molti potrebbe rappresentare una seria ipoteca ad un futuro passaggio di proprietà della compagnia.
Così dopo il ritiro "tattico" dalla pasticciata privatizzazione, sia Lufthansa sia Air France sono subito riapparse dicendosi "interessate" alla compagnia, come era prevedibile tanto più visto che non dovranno accollarsi troppo personale o troppi debiti pregressi dopo il passaggio del controllo dal Tesoro a Cai.
Ieri l'amministratore delegato di Lufthansa, Wolfgang Mayrhuber, in una lettera al presidente Colaninno e ai vertici di Banca Intesa (advisor di Cai e finanziatore di Air One) si era detto disponibile a rilevare un 20% di Cai ammorbidendo la propria posizione sulla governance salvo che sulla condivisione dei piani sul network (ossia su chi dovrà decidere in materia di rotte), ribadendo il proprio appoggio per Malpensa, destinato in teoria a diventare l'hub della nuova compagnia.
Immediata la replica di Jean Cyril Spinetta, numero uno di Air France-Klm, che oggi nonostante numeri da paura (nell'ultimo trimestre l'utile netto è crollato del 49,1% a 244 milioni di euro e l'utile operativo del 44,1% a 405 milioni, nonostante un fatturato aumentato del 3,2% a 6,6 miliardi) ha ribadito che il gruppo francese resta candidato per l'acquisto di una quota di Cai. Spinetta sa che nonostante il rilancio tedesco che tanto piace alla Lega e al premier Silvio Berlusconi per motivi elettorali prima ancora che industriali, Air France resta al momento in testa.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
senza offesa ma sei male informatoPaolo_61 ha scritto:L'immunità (parziale) dall'antitrust riguarda le regole per le fusioni e non l'abuso di posizione dominante (sono 2 cose molto diverse). Inoltre l'ENAC ha "diritto" di riassegnare tutte le rotte coperte da bilaterali e non utilizzate dalla compagnia titolare (e allo stesso modo gli slot non utilizzati) con l'obbligo di stimolare la concorrenza.airbusfamilydriver ha scritto:Cai è già immune da antitrust vedasi legge marzano.x un po è a posto.Paolo_61 ha scritto:Francamente mi auguro che ENAC e antitrust impediscano il blocco dei bilaterali, ma detto ciò preferisco che siano in mano a imprenditori italiani piuttosto che a una compagnia aerea estera in cui il governo ha ancora una voce rilevanteairbusfamilydriver ha scritto:il blocco dei bilaterali ci sarà lo stesso,a favore di cai,in più si avra la limitazione di linate alla sola navetta per roma,cai è stata chiara nelle richiestePaolo_61 ha scritto: Taglio tutto, anche se di chicche in questo articolo ce ne sono altre, solo per sottolineare la moltiplicazione dei pani, pesci e dei miliardi. Adesso CAI ci costa 7 miliardi (così, tanto per dire), ma porca puzzola, cosa ci sarebbe costato vendere ad AF, anche in termini sociali (lavoratori di terra non trasferiti e mantenuti in carico da aziende pubbliche) e di "isolamento" (blocco dei bilaterali).
Sappiamo per certo (in realtà più o meno) cosa ci è costata AZ negli ultimi 15 anni, ma trovo terrorismo sparare cifre a casaccio tanto per fare i titoli, senza alcun raffronto con ipotesi alternative credibili. (naturalmente nulla di personale verso di te che hai postato l'articolo)
http://www.airfranceklm-finance.com/sha ... lding.html
Detto in altri termini, dietro l'utilizzo o lo sblocco dei bilaterali, con AF potrebbero esserc valutazioni che non sono di carattere economico, ma politico, prese da uno stato estero.
I bilaterali resteranno quél che sono x proteggere cai,scordatevi libertà a lh.se non sarà l'alleato sarà un concorrente.
All fine pagheranno i fornitori,dopo aver postergato il prestito ponte faranno lo stesso anche con i debiti verso fintecna e verso lo stato....soldi pubblici
alcune direttrici sono in monodesignazione e oggi la monodesignazione lato italia ce l'ha az
Re: Compagnia Aerea Italiana
OGGI.airbusfamilydriver ha scritto:senza offesa ma sei male informato
alcune direttrici sono in monodesignazione e oggi la monodesignazione lato italia ce l'ha az
Riggio ha chiarito che potrà rimanere designata AZ solo se potrà effettivamente esercitare il diritto. Quindi: Brasile, Venezuela, Argentina, Giappone, Corea e poco altro.
Re: Compagnia Aerea Italiana
ma per il Brasile, dopo Alitalia, non c è Livingston come diritti di volo? almeno da MXPEK412 ha scritto:OGGI.airbusfamilydriver ha scritto:senza offesa ma sei male informato
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Riggio ha chiarito che potrà rimanere designata AZ solo se potrà effettivamente esercitare il diritto. Quindi: Brasile, Venezuela, Argentina, Giappone, Corea e poco altro.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
CREDO che livingston operi solo charter sul brasile, non mi sembra abbia anche qualcosa di linea... ma lascio la parola definitiva a chi ne sapesse di più.i_disa ha scritto:ma per il Brasile, dopo Alitalia, non c è Livingston come diritti di volo? almeno da MXPEK412 ha scritto:OGGI.airbusfamilydriver ha scritto:senza offesa ma sei male informato
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Riggio ha chiarito che potrà rimanere designata AZ solo se potrà effettivamente esercitare il diritto. Quindi: Brasile, Venezuela, Argentina, Giappone, Corea e poco altro.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
dedicato a paolo_61
Alitalia: Spinetta, partnership e' posta in gioco importante
Parigi, 20 nov. - (Adnkronos) - La partnership con la Nuova Alitalia ''e' una posta in gioco importante'' anche nell'ambito del consolidamento del settore del trasporto aereo in Europa. Ad affermarlo e' il presidente e direttore generale di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta nel corso della conferenza con gli analisti per illustrare i risultati del primo semestre dell'esercizio 2008-2009. Ovviamente se alla fine l'alleanza, per la quale oltre ad Air France - Klm e' in corsa anche Lufthansa, ''non si fara', la vita continuera'. Chi non fara' questa alleanza con la Nuova Alitalia non sara' in una situazione disperata ma chiaramente chi la fara' sara' in una migliore situazione''.
Attualmente, ribadisce Spinetta, ''siamo in discussione preliminare ma non ancora in negoziazione'' con Cai per un'eventuale ingresso nella Nuova Alitalia con ''una quota minoritaria intorno al 20-25%'', spiega. Con gli investitori italiani ''stiamo discutendo le regole e le condizioni di un'eventuale ingresso''. Ma, aggiunge, ''la concorrenza e' forte con Lufhtansa''. Ora la Nuova Alitalia, rileva Spinetta, ''e' un'azienda che si e' sbarazzata dell'insieme dei suoi debiti, che ha ridotto i suoi costi del lavoro, che si fondera' con il suo principale competitor in Italia, Air One, che non dovra' rimborsare il prestito ponte di 300 milioni di euro e che iniziera' la sua attivita' in un contesto in cui il prezzo del barile e' intorno ai 50 dollari al barile, il che rappresenta un fattore essenziale per una compagnia che non aveva finora una fuel hedge. Non vedo -sottolinea Spinetta- come una compagnia gestita normalmente possa perdere dei soldi in queste condizioni''.
Per quanto riguarda infine i problemi degli hub, tra Roma e Milano, Spinetta sottolinea: ''saranno gli investitori italiani a scegliere la strategia piu' opportuna''. Quella di oggi per il numero uno del gruppo franco-olandese e' stata una conferenza 'storica' perche' l'ultima, dopo dieci anni, alla quale Spinetta, visibilmente commosso, partecipava con il doppio incarico. Infatti da gennaio tocchera' a Pierre-Henri Gourgeon diventare direttore generale del gruppo franco-olandese mentre Spinetta rimarra' presidente del Cda.
te l'avevo detto...senza la maggiorparte dei debiti e del competitor numero uno airone,per forza air france è interessata
Alitalia: Spinetta, partnership e' posta in gioco importante
Parigi, 20 nov. - (Adnkronos) - La partnership con la Nuova Alitalia ''e' una posta in gioco importante'' anche nell'ambito del consolidamento del settore del trasporto aereo in Europa. Ad affermarlo e' il presidente e direttore generale di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta nel corso della conferenza con gli analisti per illustrare i risultati del primo semestre dell'esercizio 2008-2009. Ovviamente se alla fine l'alleanza, per la quale oltre ad Air France - Klm e' in corsa anche Lufthansa, ''non si fara', la vita continuera'. Chi non fara' questa alleanza con la Nuova Alitalia non sara' in una situazione disperata ma chiaramente chi la fara' sara' in una migliore situazione''.
Attualmente, ribadisce Spinetta, ''siamo in discussione preliminare ma non ancora in negoziazione'' con Cai per un'eventuale ingresso nella Nuova Alitalia con ''una quota minoritaria intorno al 20-25%'', spiega. Con gli investitori italiani ''stiamo discutendo le regole e le condizioni di un'eventuale ingresso''. Ma, aggiunge, ''la concorrenza e' forte con Lufhtansa''. Ora la Nuova Alitalia, rileva Spinetta, ''e' un'azienda che si e' sbarazzata dell'insieme dei suoi debiti, che ha ridotto i suoi costi del lavoro, che si fondera' con il suo principale competitor in Italia, Air One, che non dovra' rimborsare il prestito ponte di 300 milioni di euro e che iniziera' la sua attivita' in un contesto in cui il prezzo del barile e' intorno ai 50 dollari al barile, il che rappresenta un fattore essenziale per una compagnia che non aveva finora una fuel hedge. Non vedo -sottolinea Spinetta- come una compagnia gestita normalmente possa perdere dei soldi in queste condizioni''.
Per quanto riguarda infine i problemi degli hub, tra Roma e Milano, Spinetta sottolinea: ''saranno gli investitori italiani a scegliere la strategia piu' opportuna''. Quella di oggi per il numero uno del gruppo franco-olandese e' stata una conferenza 'storica' perche' l'ultima, dopo dieci anni, alla quale Spinetta, visibilmente commosso, partecipava con il doppio incarico. Infatti da gennaio tocchera' a Pierre-Henri Gourgeon diventare direttore generale del gruppo franco-olandese mentre Spinetta rimarra' presidente del Cda.
te l'avevo detto...senza la maggiorparte dei debiti e del competitor numero uno airone,per forza air france è interessata
Re: Compagnia Aerea Italiana
lo era anche prima, figurati se non lo fosse stata ora..
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Re: Compagnia Aerea Italiana
E' meglio una società con 650 milioni di debiti o una con 1400 milioni di debiti? Certo che Spinetta la considera appetibile, anche perché altrimenti non sarebbe ancora lì a trattare. Il mio punto era un altro, e cioè che CAI non partirà esattamente "pulita", ma avrà un "sano" indebitamento di 650 milioni.airbusfamilydriver ha scritto:dedicato a paolo_61
Alitalia: Spinetta, partnership e' posta in gioco importante
Parigi, 20 nov. - (Adnkronos) - La partnership con la Nuova Alitalia ''e' una posta in gioco importante'' anche nell'ambito del consolidamento del settore del trasporto aereo in Europa. Ad affermarlo e' il presidente e direttore generale di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta nel corso della conferenza con gli analisti per illustrare i risultati del primo semestre dell'esercizio 2008-2009. Ovviamente se alla fine l'alleanza, per la quale oltre ad Air France - Klm e' in corsa anche Lufthansa, ''non si fara', la vita continuera'. Chi non fara' questa alleanza con la Nuova Alitalia non sara' in una situazione disperata ma chiaramente chi la fara' sara' in una migliore situazione''.
Attualmente, ribadisce Spinetta, ''siamo in discussione preliminare ma non ancora in negoziazione'' con Cai per un'eventuale ingresso nella Nuova Alitalia con ''una quota minoritaria intorno al 20-25%'', spiega. Con gli investitori italiani ''stiamo discutendo le regole e le condizioni di un'eventuale ingresso''. Ma, aggiunge, ''la concorrenza e' forte con Lufhtansa''. Ora la Nuova Alitalia, rileva Spinetta, ''e' un'azienda che si e' sbarazzata dell'insieme dei suoi debiti, che ha ridotto i suoi costi del lavoro, che si fondera' con il suo principale competitor in Italia, Air One, che non dovra' rimborsare il prestito ponte di 300 milioni di euro e che iniziera' la sua attivita' in un contesto in cui il prezzo del barile e' intorno ai 50 dollari al barile, il che rappresenta un fattore essenziale per una compagnia che non aveva finora una fuel hedge. Non vedo -sottolinea Spinetta- come una compagnia gestita normalmente possa perdere dei soldi in queste condizioni''.
Per quanto riguarda infine i problemi degli hub, tra Roma e Milano, Spinetta sottolinea: ''saranno gli investitori italiani a scegliere la strategia piu' opportuna''. Quella di oggi per il numero uno del gruppo franco-olandese e' stata una conferenza 'storica' perche' l'ultima, dopo dieci anni, alla quale Spinetta, visibilmente commosso, partecipava con il doppio incarico. Infatti da gennaio tocchera' a Pierre-Henri Gourgeon diventare direttore generale del gruppo franco-olandese mentre Spinetta rimarra' presidente del Cda.
te l'avevo detto...senza la maggiorparte dei debiti e del competitor numero uno airone,per forza air france è interessata
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Re: Compagnia Aerea Italiana
e su questo non ci piovePaolo_61 ha scritto:E' meglio una società con 650 milioni di debiti o una con 1400 milioni di debiti? Certo che Spinetta la considera appetibile, anche perché altrimenti non sarebbe ancora lì a trattare. Il mio punto era un altro, e cioè che CAI non partirà esattamente "pulita", ma avrà un "sano" indebitamento di 650 milioni.airbusfamilydriver ha scritto:dedicato a paolo_61
Alitalia: Spinetta, partnership e' posta in gioco importante
Parigi, 20 nov. - (Adnkronos) - La partnership con la Nuova Alitalia ''e' una posta in gioco importante'' anche nell'ambito del consolidamento del settore del trasporto aereo in Europa. Ad affermarlo e' il presidente e direttore generale di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta nel corso della conferenza con gli analisti per illustrare i risultati del primo semestre dell'esercizio 2008-2009. Ovviamente se alla fine l'alleanza, per la quale oltre ad Air France - Klm e' in corsa anche Lufthansa, ''non si fara', la vita continuera'. Chi non fara' questa alleanza con la Nuova Alitalia non sara' in una situazione disperata ma chiaramente chi la fara' sara' in una migliore situazione''.
Attualmente, ribadisce Spinetta, ''siamo in discussione preliminare ma non ancora in negoziazione'' con Cai per un'eventuale ingresso nella Nuova Alitalia con ''una quota minoritaria intorno al 20-25%'', spiega. Con gli investitori italiani ''stiamo discutendo le regole e le condizioni di un'eventuale ingresso''. Ma, aggiunge, ''la concorrenza e' forte con Lufhtansa''. Ora la Nuova Alitalia, rileva Spinetta, ''e' un'azienda che si e' sbarazzata dell'insieme dei suoi debiti, che ha ridotto i suoi costi del lavoro, che si fondera' con il suo principale competitor in Italia, Air One, che non dovra' rimborsare il prestito ponte di 300 milioni di euro e che iniziera' la sua attivita' in un contesto in cui il prezzo del barile e' intorno ai 50 dollari al barile, il che rappresenta un fattore essenziale per una compagnia che non aveva finora una fuel hedge. Non vedo -sottolinea Spinetta- come una compagnia gestita normalmente possa perdere dei soldi in queste condizioni''.
Per quanto riguarda infine i problemi degli hub, tra Roma e Milano, Spinetta sottolinea: ''saranno gli investitori italiani a scegliere la strategia piu' opportuna''. Quella di oggi per il numero uno del gruppo franco-olandese e' stata una conferenza 'storica' perche' l'ultima, dopo dieci anni, alla quale Spinetta, visibilmente commosso, partecipava con il doppio incarico. Infatti da gennaio tocchera' a Pierre-Henri Gourgeon diventare direttore generale del gruppo franco-olandese mentre Spinetta rimarra' presidente del Cda.
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ma piove sul fatto che stamattina dicevi che cai si accollava i debiti.....
sentivo oggi che forse riusciranno a malapena a pagare i fornitori e il tfr con ilr icavatod elle vendita,gli altri creditori lo stato,cioè tutti noi,creditori del prestito ponte e di altre centinaia di milioni di euro di soldi pubblici non vedranno una lira
ecco perchè sostengo che il costo dell'operazione lo pagheranno gli italiani,almeno quelli che pagano le tasse,perchè non vedranno tornare indietro tanti ma tanti soldi
Re: Compagnia Aerea Italiana
che sono pur sempre una minima parte rispetto a quanto già versato sino ad ora.
Economicamente non è da buttare,ci si libera della casa che sta per crollare ad un prezzo accettabile.
Economicamente non è da buttare,ci si libera della casa che sta per crollare ad un prezzo accettabile.
RMKS////
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Re: Compagnia Aerea Italiana
ALITALIA: FANTOZZI, DOMANI O DOPODOMANI PARTONO LETTERE ASSUNZIONE
(ASCA) - Roma, 20 nov - Dopo l'accettazione formale dell'offerta Cai le lettere d'assunzione del personale della nuova Alitalia partiranno ''domani o dopodomani''. E' quanto prevede il commissario straordinario Augusto Fantozzi che ha illustrato in una conferenza stampa i dettagli dell'offerta della cordata guidata da Roberto Colaninno.
''Penso che domani o dopodomani partiranno le lettere di assunzione - ha spiegato -, non potevano partire prima della formale accettazione dell'offerta''.
Per quanto riguarda, invece il pagamento delle tredicesime ai dipendenti Alitalia ''ho tranquillizzato tutti'' ha aggiunto Fantozzi: ''La tredicesima e' un diritto che va trattato secondo la legge, la regola e' che per quanto maturato prima del 29 agosto (avvio della procedura di liquidazione ndr) avranno un trattamento di credito privilegiato e verranno pagate con questa modalita', quindi non troppo lentamente, dipendera' dalla cassa''.
Alitalia: Fantozzi accetta offerta Cai da 1,052 mld
(Teleborsa) - Roma, 20 nov - Il Commissario straordinario, Prof. Avv. Augusto Fantozzi, comunica che in data odierna ha accettato l'Offerta formalizzata in data 19 novembre 2008 da C.A.I. s.p.a. per l'acquisito dei complessi di beni e contratti relativi all'attività di volo delle Imprese del Gruppo Alitalia in a.s. (di seguito l'"Offerta").
L'accettazione dell'Offerta, spiega una nota, è stata autorizzata dal Ministero dello Sviluppo economico con decreto del 19 novembre 2008 unitamente al "Programma di cessione dei complessi di beni e contratti" presentato dal Commissario straordinario in data 18 novembre c.a. (di seguito, "Programma"), del quale la cessione a C.A.I spa costituisce prima e significativa esecuzione.
Il programma prevede la cessione a trattativa privata anche dell'attività "Full Cargo" e il ricorso alle modalità di vendita, previste dalla disciplina fallimentare, per i rimanenti beni.
Rispetto alla proposta di acquisito presentata da C.A.I. spa in data 31 ottobre 2008 - oggetto dei Comunicati del 31 ottobre c.a. e del 5 novembre c.a. - l'Offerta presentata da C.A.I. s.p.a in data 19 novembre 2008, in particolare, prevede:
- un corrispettivo di euro 1.052.000,00 ripartito: quanto a 936 milioni di euro in capo ad Alitalia Linee Aeree Italiane s.p.a in a.s.; quanto a 57 milioni di euro in capo a Alitalia Servizi s.p.a. in a.s.; quanto a 20 milioni di euro in capo a Alitalia Express s.p.a. in a.s.; quanto a 33 milioni di euro in capo a Volare s.p.a. in a.s.; quanto a 6 milioni per Alitalia Airport s.p.a. in a.s.;
- il pagamento del corrispettivo parte in contanti con rilascio di fidejussioni bancarie a prima domanda, a garanzia del pagamento del residuo saldo, e parte mediante accolli liberatori di debiti strettamente inerenti ai beni ed ai contratti inclusi nel perimetro dell'Offerta;
- l'impegno a proseguire per un periodo di due anni le attività in coerenza con il piano industriale e con l'accordo sindacale allegati all'Offerta nonché l'espressa dichiarazione di C.A.I. s.p.a. di essere in grado di garantire, la continuità nel medio periodo del servizio e il rispetto dei requisiti previsti dalla legislazione nazionale nonché dai Trattati sottoscritti dall'Italia; - quali condizioni per il completamento dell'operazione l'ottenimento, da parte della competente Autorità Antitrust, del relativo nulla osta; ovvero di un provvedimento che non prescriva impegni o misure diversi incompatibili con il piano industriale di C.A.I. spa. e con l'offerta e, da parte della Commissione europea, di provvedimenti con cui si attesti che eventuali aiuti di Stato e a beneficio del Gruppo Alitalia non comportino oneri a carico di CAI s.p.a. e che il Monitoring trustee non sollevi alcuna contestazione nei riguardi dell'operazione tale da comportare un significativo pregiudizio di C.A.I. spa.
20/11/2008 - 17:55
(ASCA) - Roma, 20 nov - Dopo l'accettazione formale dell'offerta Cai le lettere d'assunzione del personale della nuova Alitalia partiranno ''domani o dopodomani''. E' quanto prevede il commissario straordinario Augusto Fantozzi che ha illustrato in una conferenza stampa i dettagli dell'offerta della cordata guidata da Roberto Colaninno.
''Penso che domani o dopodomani partiranno le lettere di assunzione - ha spiegato -, non potevano partire prima della formale accettazione dell'offerta''.
Per quanto riguarda, invece il pagamento delle tredicesime ai dipendenti Alitalia ''ho tranquillizzato tutti'' ha aggiunto Fantozzi: ''La tredicesima e' un diritto che va trattato secondo la legge, la regola e' che per quanto maturato prima del 29 agosto (avvio della procedura di liquidazione ndr) avranno un trattamento di credito privilegiato e verranno pagate con questa modalita', quindi non troppo lentamente, dipendera' dalla cassa''.
Alitalia: Fantozzi accetta offerta Cai da 1,052 mld
(Teleborsa) - Roma, 20 nov - Il Commissario straordinario, Prof. Avv. Augusto Fantozzi, comunica che in data odierna ha accettato l'Offerta formalizzata in data 19 novembre 2008 da C.A.I. s.p.a. per l'acquisito dei complessi di beni e contratti relativi all'attività di volo delle Imprese del Gruppo Alitalia in a.s. (di seguito l'"Offerta").
L'accettazione dell'Offerta, spiega una nota, è stata autorizzata dal Ministero dello Sviluppo economico con decreto del 19 novembre 2008 unitamente al "Programma di cessione dei complessi di beni e contratti" presentato dal Commissario straordinario in data 18 novembre c.a. (di seguito, "Programma"), del quale la cessione a C.A.I spa costituisce prima e significativa esecuzione.
Il programma prevede la cessione a trattativa privata anche dell'attività "Full Cargo" e il ricorso alle modalità di vendita, previste dalla disciplina fallimentare, per i rimanenti beni.
Rispetto alla proposta di acquisito presentata da C.A.I. spa in data 31 ottobre 2008 - oggetto dei Comunicati del 31 ottobre c.a. e del 5 novembre c.a. - l'Offerta presentata da C.A.I. s.p.a in data 19 novembre 2008, in particolare, prevede:
- un corrispettivo di euro 1.052.000,00 ripartito: quanto a 936 milioni di euro in capo ad Alitalia Linee Aeree Italiane s.p.a in a.s.; quanto a 57 milioni di euro in capo a Alitalia Servizi s.p.a. in a.s.; quanto a 20 milioni di euro in capo a Alitalia Express s.p.a. in a.s.; quanto a 33 milioni di euro in capo a Volare s.p.a. in a.s.; quanto a 6 milioni per Alitalia Airport s.p.a. in a.s.;
- il pagamento del corrispettivo parte in contanti con rilascio di fidejussioni bancarie a prima domanda, a garanzia del pagamento del residuo saldo, e parte mediante accolli liberatori di debiti strettamente inerenti ai beni ed ai contratti inclusi nel perimetro dell'Offerta;
- l'impegno a proseguire per un periodo di due anni le attività in coerenza con il piano industriale e con l'accordo sindacale allegati all'Offerta nonché l'espressa dichiarazione di C.A.I. s.p.a. di essere in grado di garantire, la continuità nel medio periodo del servizio e il rispetto dei requisiti previsti dalla legislazione nazionale nonché dai Trattati sottoscritti dall'Italia; - quali condizioni per il completamento dell'operazione l'ottenimento, da parte della competente Autorità Antitrust, del relativo nulla osta; ovvero di un provvedimento che non prescriva impegni o misure diversi incompatibili con il piano industriale di C.A.I. spa. e con l'offerta e, da parte della Commissione europea, di provvedimenti con cui si attesti che eventuali aiuti di Stato e a beneficio del Gruppo Alitalia non comportino oneri a carico di CAI s.p.a. e che il Monitoring trustee non sollevi alcuna contestazione nei riguardi dell'operazione tale da comportare un significativo pregiudizio di C.A.I. spa.
20/11/2008 - 17:55
Re: Compagnia Aerea Italiana
Non lo dico io che si accolla i debiti, lo dice l'offerta di CAI riportata nel sito della procedura "il pagamento del corrispettivo parte in contanti con rilascio di fidejussioni bancarie a prima domanda, a garanzia del pagamento del residuo saldo, e parte mediante accolli liberatori di debiti strettamente inerenti ai beni ed ai contrattiairbusfamilydriver ha scritto:e su questo non ci piovePaolo_61 ha scritto: E' meglio una società con 650 milioni di debiti o una con 1400 milioni di debiti? Certo che Spinetta la considera appetibile, anche perché altrimenti non sarebbe ancora lì a trattare. Il mio punto era un altro, e cioè che CAI non partirà esattamente "pulita", ma avrà un "sano" indebitamento di 650 milioni.
ma piove sul fatto che stamattina dicevi che cai si accollava i debiti.....
sentivo oggi che forse riusciranno a malapena a pagare i fornitori e il tfr con ilr icavatod elle vendita,gli altri creditori lo stato,cioè tutti noi,creditori del prestito ponte e di altre centinaia di milioni di euro di soldi pubblici non vedranno una lira
ecco perchè sostengo che il costo dell'operazione lo pagheranno gli italiani,almeno quelli che pagano le tasse,perchè non vedranno tornare indietro tanti ma tanti soldi
inclusi nel perimetro dell’Offerta;
Quanto al pagamento del TFR, credo non ci siano problemi visto che è un credito privilegiato. Per altro al 30 settembre, secondo i dati ufficiali, la posizione finanziaria netta, escludendo i 300 mio del prestito ponte, era negativa per circa 1200 milioni (posizione finanziaria netta=differenza fra crediti e cassa da una parte e debiti dall'altra, in questo caso negativa). Se così fosse, a fronte di un'offerta CAI di 1052 milioni, a cui aggiungere la vendita degli altri beni rimasti, la maggior parte dei creditori ne uscirebbe quasi bene (per farti un paragone, Parmalat ha pagato ai creditori il 5 per cento, e non in contanti ma in azioni della nuova società).
Il prestito ponte di 300 milioni lo possiamo dare per "perso", ma è quello che ha consentito ad AZ di sopravvivere fino ad oggi, per cui possono anche essere considerati soldi ben spesi.
Re: Compagnia Aerea Italiana
ROMA - Il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato che l'offerta della Cai per gli asset dell'Alitalia prevede il pagamento di 1.052 milioni di euro di cui 427 milioni in contanti, mentre la parte rimanente verrebbe compensata accollandosi i debiti di Alitalia. (Agr)
Non per fare paragoni fra mele e pere, ma a memoria AF offriva molto meno in termini di contati (lo so, lo so, si accollava una parte maggiore di debiti)
Non per fare paragoni fra mele e pere, ma a memoria AF offriva molto meno in termini di contati (lo so, lo so, si accollava una parte maggiore di debiti)
Re: Compagnia Aerea Italiana
Tant'è che sembra che si accollino pure una miriade di slot pregiati per il valore di almeno il doppio, a me pare un prezzo da discountPaolo_61 ha scritto:Veramente mi pare che si accollino circa 650 milioni di debiti, ma tant'è, andiamo avanti a dire senza debiti.airbusfamilydriver ha scritto:per forza senza debiti......Paolo_61 ha scritto:PARIGI - A un giorno dal via libera del Ministro Scajola all'offerta di Cai per gli asset Alitalia, il presidente di Air-France conferma la candidatura ad una partnership con la Compagnia aerea italiana. "Non e' un segreto che anche Lufthansa sia interessata - ha detto Jean-Cyril Spinetta - ma lo siamo anche noi". (Agr)
'Sti capitani coraggiosi, saranno anche dei criminali, come scrive qualcuno, ma certo che sono riusciti ad avere la fila fuori dalla porta.
Re: Compagnia Aerea Italiana
Dimenticavo, AF non offriva contanti, ma azioni proprie in concambio, come dire che se in seguito il titolo AF avesse avuto un tracollo (e non sta certamente andando bene neanche adesso) gli ex azionisti AZ avrebbero avuto in mano poco più che carta straccia.
Re: Compagnia Aerea Italiana
Più o meno il costo di una 10-15ina di MD80 ma mi sembra che ne prendano nel pacchetto almeno 3 volte di più, non considerando gli slot e gli altri aereiPaolo_61 ha scritto: E' meglio una società con 650 milioni di debiti o una con 1400 milioni di debiti? Certo che Spinetta la considera appetibile, anche perché altrimenti non sarebbe ancora lì a trattare. Il mio punto era un altro, e cioè che CAI non partirà esattamente "pulita", ma avrà un "sano" indebitamento di 650 milioni.
Basta Paolo_61 sono indifendibili
E il prezzo del petrolio CROLLA!
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Re: Compagnia Aerea Italiana
abbiamo stabilito che cai si accolla 650 milioni di debiti pregressiPaolo_61 ha scritto:Dimenticavo, AF non offriva contanti, ma azioni proprie in concambio, come dire che se in seguito il titolo AF avesse avuto un tracollo (e non sta certamente andando bene neanche adesso) gli ex azionisti AZ avrebbero avuto in mano poco più che carta straccia.
credo che ne manchi sempre più di un miliardo di residuo
credo infine che verranno pagati i creditori ma non verranno onorati i debiti che az ha nei confronti dello stato,ivi incluso il prestito ponte
e quelli volente o nolente sono soldi degli italiani anche tuoi paolo
se quella di prodi era una svendita questo è un discount
Re: Compagnia Aerea Italiana
ma allora quest'offerta pubblicata su corriere era solo una sparata della giornalista?airbusfamilydriver ha scritto: quanto a 20 milioni di euro in capo a Alitalia Express s.p.a. in a.s.
20/11/2008 - 17:55
L' EX PRESIDENTE DI UNIPOL
Rispunta Consorte, offerta sulle «tratte regionali»
ROMA - (a. bac.) Un passato tra banche e assicurazioni. Un futuro (forse) in volo. Giovanni Consorte, già presidente di Unipol, finito sotto inchiesta per la scalata alla banca Bnl, ha presentato un' offerta per una parte di Alitalia. Più precisamente Consorte, attraverso la sua Intermedia Holding, si è fatto avanti per Alitalia Express, vettore specializzato nel trasporto regionale che conta attualmente su una flotta di 35 aerei e circa 600 dipendenti. Intermedia si sarebbe servita della consulenza professionale di Augusto Angioletti, ex presidente dell' Anpac (sindacato dei piloti Alitalia) e poi amministratore delegato di Eurofly. L' offerta ammonterebbe a poco più di 40 milioni, superiore dunque a quella di Cai (Compagnia aerea italiana) per la stessa Az Express, pari a 19 milioni. L' obiettivo di Consorte sarebbe quello di creare un polo aeronautico alternativo a quello che nascerà da Alitalia e Air One.
Baccaro Antonella
Pagina 8
(16 novembre 2008) - Corriere della Sera
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Re: Compagnia Aerea Italiana
stai dicendo che 15 md80 valgono 650 mln di euro?Mdx4 ha scritto:Più o meno il costo di una 10-15ina di MD80 ma mi sembra che ne prendano nel pacchetto almeno 3 volte di più, non considerando gli slot e gli altri aereiPaolo_61 ha scritto: E' meglio una società con 650 milioni di debiti o una con 1400 milioni di debiti? Certo che Spinetta la considera appetibile, anche perché altrimenti non sarebbe ancora lì a trattare. Il mio punto era un altro, e cioè che CAI non partirà esattamente "pulita", ma avrà un "sano" indebitamento di 650 milioni.
Basta Paolo_61 sono indifendibili
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Re: Compagnia Aerea Italiana
in un certo senso credo di si..
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
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Re: Compagnia Aerea Italiana
650 mln : 15 = 43 milioni circai_disa ha scritto:in un certo senso credo di si..
significa che un md80 vale 43 mln di euro? io non ci credo. un a319 lo compri nuovo a 50-60 mln di euro (non ricordo le cifre esatte, sono indicative).
e poi, gli md80 sono ipotecati? nel bilancio 2007 di az sul sito corporate.alitalia.com c'è una tabella da qualche parte, però distingueva solo tra leasing/proprietà, non diceva se erano ipotecati (mi pare)
Re: Compagnia Aerea Italiana
Nell'incontro odierno, convocato dal Ministero dei Trasporti, Anpac, Unione
Piloti, Anpav, Avia, SDL Intercategoriale, vista l'assenza di qualsiasi
segnale positivo che andasse incontro alle istanze che sono alla base delle
azioni di resistenza e conflitto legittimamente dichiarate, hanno ritenuto
di non poter aderire all'invito a rinviare gli scioperi proclamati per il
prossimo 25 novembre delle società del Gruppo Alitalia, Airone, Meridiana ed
Eurofly.
Purtroppo lo stesso Ministero dei Trasporti, nella persona del dott. Di
Virgilio, ha dovuto ammettere di non avere alcun mandato negoziale rispetto
alle problematiche esposte dalle sigle sindacali.
D'altra parte la stessa Commissione di Garanzia presieduta dal prof. Martone
aveva già confermato la legalità delle azioni sindacali proclamate.
Il 25 novembre si preannuncia come una grande giornata di mobilitazione di
tutto il trasporto aereo con il coinvolgimento del Gruppo Alitalia, della
società AirOne e di Meridiana-Eurofly.
Le modalità arroganti e discriminatorie tuttora seguite nella gestione della
vicenda Alitalia, unite alla situazione di profonda crisi che sta
attraversando l'intero settore, stanno portando all'esasperazione i
lavoratori di tutte le categorie coinvolte:
· rimane inaccettabile per i lavoratori l'impianto contrattuale ed
economico sottoscritto dai sindacati confederali e CAI, in palese violazione
delle intese di Palazzo Chigi del settembre 2008;
· Oltre 12.000 sono gli esuberi reali prodotti dall'intera
operazione, ben oltre quanto preventivato in origine. In dettaglio: 8.000
del Gruppo Alitalia, 800 del Gruppo Airone ed oltre 3500 i precari che
rimarranno senza futuro;· rimane profondamente incerto il futuro dei lavoratori ATITECH, AMS
e CARGO, attività e società che non rientreranno nel perimetro della nuova
Alitalia;
· permangono incertezze circa il futuro dei lavoratori del Gruppo
Airone e continuano le violazioni contrattuali;
· le società Meridiana ed Eurofly hanno aperto lo stato di crisi ed
hanno disegnato nel dettaglio la strada che vorrebbero seguire: la stessa
drammatica e sbagliata strada intrapresa da Alitalia. Anche qui con la
complicità del sindacato confederale?
Un fronte di crisi talmente ampio e drammatico da richiedere di essere
affrontato in modo diverso. La maggioranza dei lavoratori ed i loro
rappresentanti non possono non essere ascoltati proprio per evitare
ulteriori e prevedibili scenari di conflitto esasperato.
Rome, 20 novembre 2008
Anpac -Unione Piloti - Anpav - Avia - SdL Intercategoriale
Piloti, Anpav, Avia, SDL Intercategoriale, vista l'assenza di qualsiasi
segnale positivo che andasse incontro alle istanze che sono alla base delle
azioni di resistenza e conflitto legittimamente dichiarate, hanno ritenuto
di non poter aderire all'invito a rinviare gli scioperi proclamati per il
prossimo 25 novembre delle società del Gruppo Alitalia, Airone, Meridiana ed
Eurofly.
Purtroppo lo stesso Ministero dei Trasporti, nella persona del dott. Di
Virgilio, ha dovuto ammettere di non avere alcun mandato negoziale rispetto
alle problematiche esposte dalle sigle sindacali.
D'altra parte la stessa Commissione di Garanzia presieduta dal prof. Martone
aveva già confermato la legalità delle azioni sindacali proclamate.
Il 25 novembre si preannuncia come una grande giornata di mobilitazione di
tutto il trasporto aereo con il coinvolgimento del Gruppo Alitalia, della
società AirOne e di Meridiana-Eurofly.
Le modalità arroganti e discriminatorie tuttora seguite nella gestione della
vicenda Alitalia, unite alla situazione di profonda crisi che sta
attraversando l'intero settore, stanno portando all'esasperazione i
lavoratori di tutte le categorie coinvolte:
· rimane inaccettabile per i lavoratori l'impianto contrattuale ed
economico sottoscritto dai sindacati confederali e CAI, in palese violazione
delle intese di Palazzo Chigi del settembre 2008;
· Oltre 12.000 sono gli esuberi reali prodotti dall'intera
operazione, ben oltre quanto preventivato in origine. In dettaglio: 8.000
del Gruppo Alitalia, 800 del Gruppo Airone ed oltre 3500 i precari che
rimarranno senza futuro;· rimane profondamente incerto il futuro dei lavoratori ATITECH, AMS
e CARGO, attività e società che non rientreranno nel perimetro della nuova
Alitalia;
· permangono incertezze circa il futuro dei lavoratori del Gruppo
Airone e continuano le violazioni contrattuali;
· le società Meridiana ed Eurofly hanno aperto lo stato di crisi ed
hanno disegnato nel dettaglio la strada che vorrebbero seguire: la stessa
drammatica e sbagliata strada intrapresa da Alitalia. Anche qui con la
complicità del sindacato confederale?
Un fronte di crisi talmente ampio e drammatico da richiedere di essere
affrontato in modo diverso. La maggioranza dei lavoratori ed i loro
rappresentanti non possono non essere ascoltati proprio per evitare
ulteriori e prevedibili scenari di conflitto esasperato.
Rome, 20 novembre 2008
Anpac -Unione Piloti - Anpav - Avia - SdL Intercategoriale
Re: Compagnia Aerea Italiana
Unit cost US$41.5-48.5 millionjanmnastami ha scritto:stai dicendo che 15 md80 valgono 650 mln di euro?Mdx4 ha scritto:Più o meno il costo di una 10-15ina di MD80 ma mi sembra che ne prendano nel pacchetto almeno 3 volte di più, non considerando gli slot e gli altri aereiPaolo_61 ha scritto: E' meglio una società con 650 milioni di debiti o una con 1400 milioni di debiti? Certo che Spinetta la considera appetibile, anche perché altrimenti non sarebbe ancora lì a trattare. Il mio punto era un altro, e cioè che CAI non partirà esattamente "pulita", ma avrà un "sano" indebitamento di 650 milioni.
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http://en.wikipedia.org/wiki/McDonnell_Douglas_MD-80
E quelli Alitalia sono tutti motorizzati con il massimo non hanno dei General Motors
Re: Compagnia Aerea Italiana
http://corporate.alitalia.it/it/Images/ ... -27594.pdf pagina 25.janmnastami ha scritto:650 mln : 15 = 43 milioni circai_disa ha scritto:in un certo senso credo di si..
significa che un md80 vale 43 mln di euro? io non ci credo. un a319 lo compri nuovo a 50-60 mln di euro (non ricordo le cifre esatte, sono indicative).
e poi, gli md80 sono ipotecati? nel bilancio 2007 di az sul sito corporate.alitalia.com c'è una tabella da qualche parte, però distingueva solo tra leasing/proprietà, non diceva se erano ipotecati (mi pare)
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Re: Compagnia Aerea Italiana
si ma quando erano nuovi quindici-venti anni fa, non adessoMdx4 ha scritto:
Unit cost US$41.5-48.5 million
http://en.wikipedia.org/wiki/McDonnell_Douglas_MD-80
E quelli Alitalia sono tutti motorizzati con il massimo non hanno dei General Motors
dubito fortemente possano essere venduti per 40 mln di euro l'uno
edit: su un altro forum si da un prezzo di vendita massimo di 3 mln di dollari, ma non so se sia corretto
Ultima modifica di janmnastami il 20 novembre 2008, 22:19, modificato 1 volta in totale.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
esatto e 2 o 3 777 sono sotto sequestro (ma volano) da parte di adr, giusto?Mdx4 ha scritto:
http://corporate.alitalia.it/it/Images/ ... -27594.pdf pagina 25.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Si ma se fai due conti anche con un 70% di ipotecato ci stai ancora tranquillamente dentro specialmente sapendo che sono in buono stato di manutenzione e che a naso anche gli MD80 hanno almeno altri 10 anni abbastanza tranquilli davanti.janmnastami ha scritto:esatto e 2 o 3 777 sono sotto sequestro (ma volano) da parte di adr, giusto?Mdx4 ha scritto:
http://corporate.alitalia.it/it/Images/ ... -27594.pdf pagina 25.
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So di DC-9 che hanno superato i 30 non vedo perche' gli MD80 non potrebbero
PS da quel che so ADR stà rifornendo di carburante i mezzi di terra di AZ perchè sono all'asciutto
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Re: Compagnia Aerea Italiana
si, gli md80 possono ancora andare avanti e a quanto si diceva sono in buono stato (intendo come motori ed "elettronica", non so il termine esatto)Mdx4 ha scritto: Si ma se fai due conti anche con un 70% di ipotecato ci stai ancora tranquillamente dentro specialmente sapendo che sono in buono stato di manutenzione e che a naso anche gli MD80 hanno almeno altri 10 anni abbastanza tranquilli davanti.
So di DC-9 che hanno superato i 30 non vedo perche' gli MD80 non potrebbero
PS da quel che so ADR stà rifornendo di carburante i mezzi di terra di AZ perchè sono all'asciutto
un 777 nuovo dovrebbe costare da 200 mln di dollari in su (a grandi linee)
edit: qui ci sono i prezzi di boeing per modelli nuovi http://www.boeing.com/commercial/prices/index.html
Re: Compagnia Aerea Italiana
Credo intendessi l'Avionica..janmnastami ha scritto:si, gli md80 possono ancora andare avanti e a quanto si diceva sono in buono stato (intendo come motori ed "elettronica", non so il termine esatto)Mdx4 ha scritto: Si ma se fai due conti anche con un 70% di ipotecato ci stai ancora tranquillamente dentro specialmente sapendo che sono in buono stato di manutenzione e che a naso anche gli MD80 hanno almeno altri 10 anni abbastanza tranquilli davanti.
So di DC-9 che hanno superato i 30 non vedo perche' gli MD80 non potrebbero
un 777 nuovo dovrebbe costare da 200 mln di dollari in su (a grandi linee)
edit: qui ci sono i prezzi di boeing per modelli nuovi http://www.boeing.com/commercial/prices/index.html
Si ma quei prezzi sono senza painting, interni e personalizzazioni un po' come le macchine la vernice la paghi a parte con gli optionals
edit: la motorizzazione conta eccome pure
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Re: Compagnia Aerea Italiana
http://www.ilsussidiario.net
ovvero: "dal piano Fenice al piano Pernice (in salmì)"
BD
Economia e Finanza
ALITALIA/ La compagnia viene “regalata” a Cai, ma i problemi non
finiscono qui…
Andrea Giuricin, Ugo Arrigo
giovedì 20 novembre 2008
La nuova Alitalia è sempre più vicina al decollo dato che ieri,
mercoledì 19 novembre, il Commissario Straordinario di Alitalia
Augusto Fantozzi, ha dato parere positivo all’offerta della Compagnia
Aerea Italiana.
L’offerta ha avuto anche l’avallo del ministro dello sviluppo
economico Claudio Scajola, che tramite un comunicato stampa ha
affermato che l’offerta per gli asset di Alitalia non dovrà essere
inferiore ai 1052 milioni di euro. Il valore è sostanzialmente alla
pari con quello offerto da CAI.
Le valutazioni di Banca Leonardo e di Rothschild, i due advisor del
Governo e di Alitalia, sembrano dunque ignorare il valore degli slot,
pur in presenza di un mercato secondario per questi importanti diritti
assegnati alle compagnie aeree. Molto probabilmente diverse compagnie
concorrenti faranno ricorso a una simile decisione, ma la forza
politica dimostrata da CAI non dovrebbe far fermare l’aereo già in
pista di decollo.
L’epilogo della vicenda sembra vicino e potrebbe sembrare che
finalmente nel settore aereo si possa tornare a una certa normalità.
La normalità italiana purtroppo; ad esempio il ruolo politico
dell’ENAC è stato evidente. Per missione, questo Ente, guidato da Vito
Riggio, dovrebbe essere indipendente. Tuttavia non si è rivelato
arbitro, ma parte in gioco nella vicenda Alitalia come ha dimostrato
in più occasioni, ponendo anche degli ultimatum per l’accettazione
dell’offerta CAI.
Da ultimo il comunicato del 18 novembre scorso emesso dall’Enac,
quando la vendita di Alitalia non era ancora stata accettata dal
Commissario Straordinario, recitava cosi: «L’ENAC rende noto di aver
convocato per venerdì 21 novembre il Commissario Straordinario di
Alitalia, Augusto Fantozzi, e l’Amministratore Delegato di CAI, Rocco
Sabelli, per l’istituzione di un comitato di monitoraggio e di
vigilanza sulla fase di transizione tra la compagnia Alitalia e il
nuovo vettore».
L’ENAC dunque dava per certa la firma e si preoccupava di istituire un
comitato di monitoraggio e vigilanza sulla fase di transizione tra
Alitalia e il nuovo vettore.
Se tutti gli attori della vicenda hanno chiaro che a breve la nuova
compagnia decollerà, diversi aerei della vecchia Alitalia continuano a
rimanere a terra; non deve stupire una simile decisione del
Commissario Fantozzi, perché nella gestione commissariale la compagnia
dovrebbe essere in grado di non avere perdite anche tramite azioni
drastiche quale il taglio dei voli non redditizi. È dunque strano che
in una dichiarazione, il Commissario Fantozzi, ha ammesso che la
compagnia continua a perdere 2 milioni di euro al giorno, perché se
cosi fosse, sarebbe responsabile di una gestione non troppo oculata e
non troppo commissariale.
C’è da chiedersi se con la nuova CAI verranno meno quei motivi delle
inefficienze che hanno caratterizzato la gestione di Alitalia negli
ultimi venti anni e che hanno portato la compagnia a perdite superiori
a 3,4 miliardi di euro negli ultimi 6 anni.
Il capitolo dell’interferenza politica purtroppo sembra che non sia
stato chiuso come ha dimostrato anche l'intervento di Silvio
Berlusconi sul partner straniero. La politica vorrà sempre gestire una
azienda “essenziale” per il Paese e il fatto che l’azienda sia
italiana non lascia presagire nulla di piacevole. Essenziale Alitalia
tuttavia non lo è da tempo: il vettore trasporta ormai il 16% dei
passeggeri italiani e un eventuale fallimento non avrebbe avuto nessun
impatto nel medio periodo per il trasporto aereo italiano perché altre
compagnie offrirebbero le stesse rotte a dei prezzi probabilmente
inferiori.
Il capitolo dell’alleato internazionale non è chiuso e questo fatto
pone dei seri dubbi sulla conoscenza settoriale della cordata italiana.
La scelta di Air France-KLM è abbastanza ovvia perché attualmente
Alitalia e il gruppo francese fanno parte della stessa alleanza
internazionale, SkyTeam. Un eventuale uscita da questa, comporterebbe
il pagamento di una penale di 200 milioni di euro, ma soprattutto la
revisione di tutti i code sharing oggi esistenti.
Rocco Sabelli, amministratore delegato di CAI, sembra aver affermato
che aspetterà l’inizio di gennaio per decidere il partner
internazionale; questa sembra un’affermazione priva di alcun senso,
perché nel momento in cui parte la nuova compagnia aerea, è necessario
definire se fare concorrenza ad Air France o a Lufthansa come accade
attualmente; non è possibile far decollare CAI e poi cambiare
completamente strategia e voli il mese successivo.
Il capitolo scioperi potrebbe finalmente chiudersi nelle prossime
settimane con l’arrivo di CAI, poiché il nuovo vettore avrà la
possibilità di assumere i piloti “meno politicizzati”.
Un’ultima ma non meno importante domanda riguarda il contesto
macroeconomico nel quale si confrontano le compagnie aeree e in
particolare CAI.
La crisi economica ha avuto un impatto per tutte le compagnie aeree,
tanto che per questo inverno è prevista una riduzione dell’offerta per
tutti i maggiori vettori ad esclusione delle maggiori compagnie low
cost.
La crisi aiuta ed evidenzia le compagnie aeree più efficienti in un
mercato concorrenziale; tuttavia la legge 166/2008 approvata lo scorso
27 ottobre, la cosiddetta “Salva Alitalia”, limita l’intervento
dell’antitrust nel caso di fusioni e di fatto si chiude alla
concorrenza nel mercato italiano.
Come lo stesso “Piano Fenice” ammette, la CAI avrà una posizione di
rendita di monopolio che le permetterà di avere 3 miliardi di euro di
ricavi in più, grazie a un RASK più elevato nel mercato domestico e
intercontinentale.
Nel caso italiano, la crisi non aiuterà a fare uscire il vettore più
efficiente, ma favorirà la compagnia oligopolistica.
L’italianità è stata la motivazione alla base di questa soluzione; tra
3 anni la CAI verrà quasi certamente venduta all’operatore straniero
perché il nuovo vettore italiano non può confrontarsi con operatori
che hanno un fatturato 6 volte superiori.
L’italianità per la quale si sacrificano 7 miliardi di euro, durerà
tre, massimo cinque anni.
ovvero: "dal piano Fenice al piano Pernice (in salmì)"
BD
Economia e Finanza
ALITALIA/ La compagnia viene “regalata” a Cai, ma i problemi non
finiscono qui…
Andrea Giuricin, Ugo Arrigo
giovedì 20 novembre 2008
La nuova Alitalia è sempre più vicina al decollo dato che ieri,
mercoledì 19 novembre, il Commissario Straordinario di Alitalia
Augusto Fantozzi, ha dato parere positivo all’offerta della Compagnia
Aerea Italiana.
L’offerta ha avuto anche l’avallo del ministro dello sviluppo
economico Claudio Scajola, che tramite un comunicato stampa ha
affermato che l’offerta per gli asset di Alitalia non dovrà essere
inferiore ai 1052 milioni di euro. Il valore è sostanzialmente alla
pari con quello offerto da CAI.
Le valutazioni di Banca Leonardo e di Rothschild, i due advisor del
Governo e di Alitalia, sembrano dunque ignorare il valore degli slot,
pur in presenza di un mercato secondario per questi importanti diritti
assegnati alle compagnie aeree. Molto probabilmente diverse compagnie
concorrenti faranno ricorso a una simile decisione, ma la forza
politica dimostrata da CAI non dovrebbe far fermare l’aereo già in
pista di decollo.
L’epilogo della vicenda sembra vicino e potrebbe sembrare che
finalmente nel settore aereo si possa tornare a una certa normalità.
La normalità italiana purtroppo; ad esempio il ruolo politico
dell’ENAC è stato evidente. Per missione, questo Ente, guidato da Vito
Riggio, dovrebbe essere indipendente. Tuttavia non si è rivelato
arbitro, ma parte in gioco nella vicenda Alitalia come ha dimostrato
in più occasioni, ponendo anche degli ultimatum per l’accettazione
dell’offerta CAI.
Da ultimo il comunicato del 18 novembre scorso emesso dall’Enac,
quando la vendita di Alitalia non era ancora stata accettata dal
Commissario Straordinario, recitava cosi: «L’ENAC rende noto di aver
convocato per venerdì 21 novembre il Commissario Straordinario di
Alitalia, Augusto Fantozzi, e l’Amministratore Delegato di CAI, Rocco
Sabelli, per l’istituzione di un comitato di monitoraggio e di
vigilanza sulla fase di transizione tra la compagnia Alitalia e il
nuovo vettore».
L’ENAC dunque dava per certa la firma e si preoccupava di istituire un
comitato di monitoraggio e vigilanza sulla fase di transizione tra
Alitalia e il nuovo vettore.
Se tutti gli attori della vicenda hanno chiaro che a breve la nuova
compagnia decollerà, diversi aerei della vecchia Alitalia continuano a
rimanere a terra; non deve stupire una simile decisione del
Commissario Fantozzi, perché nella gestione commissariale la compagnia
dovrebbe essere in grado di non avere perdite anche tramite azioni
drastiche quale il taglio dei voli non redditizi. È dunque strano che
in una dichiarazione, il Commissario Fantozzi, ha ammesso che la
compagnia continua a perdere 2 milioni di euro al giorno, perché se
cosi fosse, sarebbe responsabile di una gestione non troppo oculata e
non troppo commissariale.
C’è da chiedersi se con la nuova CAI verranno meno quei motivi delle
inefficienze che hanno caratterizzato la gestione di Alitalia negli
ultimi venti anni e che hanno portato la compagnia a perdite superiori
a 3,4 miliardi di euro negli ultimi 6 anni.
Il capitolo dell’interferenza politica purtroppo sembra che non sia
stato chiuso come ha dimostrato anche l'intervento di Silvio
Berlusconi sul partner straniero. La politica vorrà sempre gestire una
azienda “essenziale” per il Paese e il fatto che l’azienda sia
italiana non lascia presagire nulla di piacevole. Essenziale Alitalia
tuttavia non lo è da tempo: il vettore trasporta ormai il 16% dei
passeggeri italiani e un eventuale fallimento non avrebbe avuto nessun
impatto nel medio periodo per il trasporto aereo italiano perché altre
compagnie offrirebbero le stesse rotte a dei prezzi probabilmente
inferiori.
Il capitolo dell’alleato internazionale non è chiuso e questo fatto
pone dei seri dubbi sulla conoscenza settoriale della cordata italiana.
La scelta di Air France-KLM è abbastanza ovvia perché attualmente
Alitalia e il gruppo francese fanno parte della stessa alleanza
internazionale, SkyTeam. Un eventuale uscita da questa, comporterebbe
il pagamento di una penale di 200 milioni di euro, ma soprattutto la
revisione di tutti i code sharing oggi esistenti.
Rocco Sabelli, amministratore delegato di CAI, sembra aver affermato
che aspetterà l’inizio di gennaio per decidere il partner
internazionale; questa sembra un’affermazione priva di alcun senso,
perché nel momento in cui parte la nuova compagnia aerea, è necessario
definire se fare concorrenza ad Air France o a Lufthansa come accade
attualmente; non è possibile far decollare CAI e poi cambiare
completamente strategia e voli il mese successivo.
Il capitolo scioperi potrebbe finalmente chiudersi nelle prossime
settimane con l’arrivo di CAI, poiché il nuovo vettore avrà la
possibilità di assumere i piloti “meno politicizzati”.
Un’ultima ma non meno importante domanda riguarda il contesto
macroeconomico nel quale si confrontano le compagnie aeree e in
particolare CAI.
La crisi economica ha avuto un impatto per tutte le compagnie aeree,
tanto che per questo inverno è prevista una riduzione dell’offerta per
tutti i maggiori vettori ad esclusione delle maggiori compagnie low
cost.
La crisi aiuta ed evidenzia le compagnie aeree più efficienti in un
mercato concorrenziale; tuttavia la legge 166/2008 approvata lo scorso
27 ottobre, la cosiddetta “Salva Alitalia”, limita l’intervento
dell’antitrust nel caso di fusioni e di fatto si chiude alla
concorrenza nel mercato italiano.
Come lo stesso “Piano Fenice” ammette, la CAI avrà una posizione di
rendita di monopolio che le permetterà di avere 3 miliardi di euro di
ricavi in più, grazie a un RASK più elevato nel mercato domestico e
intercontinentale.
Nel caso italiano, la crisi non aiuterà a fare uscire il vettore più
efficiente, ma favorirà la compagnia oligopolistica.
L’italianità è stata la motivazione alla base di questa soluzione; tra
3 anni la CAI verrà quasi certamente venduta all’operatore straniero
perché il nuovo vettore italiano non può confrontarsi con operatori
che hanno un fatturato 6 volte superiori.
L’italianità per la quale si sacrificano 7 miliardi di euro, durerà
tre, massimo cinque anni.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Chi era che diceva che gli slot non si possono vendere?
Alitalia: Cai restituira' 50% dei ricavi da eventuale cessione slot
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 nov - L'offerta della Cai per Alitalia
contiene l'impegno a restituire alla vecchia Alitalia il 50% del
corrispettivo in denaro derivante dalla vendita di slot nei prossimi tre
anni, compresi quelli di Air One. Lo ha reso noto il commissario
straordinario Augusto Fantozzi, sottolineando che la clausola di "earn out"
e' stata "fortemente negoziata" perche' inizialmente Cai era disposta a
concedere il 30% del corrispettivo. "E' in qualche modo una penalita'
implicita in caso di vendita". L'offerta, ha aggiunto Fantozzi, ha valutato
gli slot tra 500 e 550 milioni. Sal-p-y- (Radiocor) 20-11-08
Alitalia: Cai restituira' 50% dei ricavi da eventuale cessione slot
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 nov - L'offerta della Cai per Alitalia
contiene l'impegno a restituire alla vecchia Alitalia il 50% del
corrispettivo in denaro derivante dalla vendita di slot nei prossimi tre
anni, compresi quelli di Air One. Lo ha reso noto il commissario
straordinario Augusto Fantozzi, sottolineando che la clausola di "earn out"
e' stata "fortemente negoziata" perche' inizialmente Cai era disposta a
concedere il 30% del corrispettivo. "E' in qualche modo una penalita'
implicita in caso di vendita". L'offerta, ha aggiunto Fantozzi, ha valutato
gli slot tra 500 e 550 milioni. Sal-p-y- (Radiocor) 20-11-08
Re: Compagnia Aerea Italiana
Diciamo meno Sindacalizzati o più sprovveduti..air.surfer ha scritto:http://www.ilsussidiario.net
ovvero: "dal piano Fenice al piano Pernice (in salmì)"
Il capitolo scioperi potrebbe finalmente chiudersi nelle prossime
settimane con l’arrivo di CAI, poiché il nuovo vettore avrà la
possibilità di assumere i piloti “meno politicizzati”.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
la maggioranza anzi la stragrande maggioranza dei piloti che cai prenderà sono anpac e upMdx4 ha scritto:Diciamo meno Sindacalizzati o più sprovveduti..air.surfer ha scritto:http://www.ilsussidiario.net
ovvero: "dal piano Fenice al piano Pernice (in salmì)"
Il capitolo scioperi potrebbe finalmente chiudersi nelle prossime
settimane con l’arrivo di CAI, poiché il nuovo vettore avrà la
possibilità di assumere i piloti “meno politicizzati”.
Re: Compagnia Aerea Italiana
..no comment...air.surfer ha scritto:... ad esempio il ruolo politico
dell’ENAC è stato evidente. Per missione, questo Ente, guidato da Vito
Riggio, dovrebbe essere indipendente. .....
..efficienza itaGliana...per una presa di terra aeromobile?..regio decreto...
Re: Compagnia Aerea Italiana
Questo allora vuol dire che i piloti confederati non saranno assunti?air.surfer ha scritto:Il capitolo scioperi potrebbe finalmente chiudersi nelle prossime
settimane con l’arrivo di CAI, poiché il nuovo vettore avrà la
possibilità di assumere i piloti “meno politicizzati”.