La nuova Alitalia.

Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere

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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 19 gennaio 2009, 15:52

Lunedì 19 Gennaio 2009, 11:03
Alitalia: Air France Nomina Pinson Partnership Manager
(Adnkronos) -
Air France ha nominato Jean-Louis Pinson "partnership manager" per Alitalia . E' quanto si legge in una nota del vettore francese. Pinson, in particolare, si occupera' della gestione dell'alleanza tra le due compagnie aeree avendo come base operativa la sede di Via della Magliana a Roma. Nel comunicato Air France fa anche sapere che per fare fronte alla crisi procedera' ad una semplificazione organizzativa con un team a maglie piu' strette: "Per fare fronte ad una crisi contrassegnata da una contrazione della domanda e da un rallentamento congiunturale - si legge - Air France intende proteggere la propria stabilita' economica e i posti di lavoro. Il controllo dei costi e' quindi diventato piu' cruciale in questo periodo ed e' necessario semplificare l'organizzazione della compagnia sia per raggiungere questo obiettivo che per aumentare la sua efficienza e capacita' di risposta alla crisi. La nuova organizzazione di Air France contribuisce a questo obiettivo razionalizzando la struttura del management e in particolare il settore operativo. Questo progetto consiste principalmente nel distribuire l'attivita' dell'attuale segretario generale fra le divisioni esistenti".

http://it.biz.yahoo.com/19012009/201/al ... nager.html
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da i_disa » 19 gennaio 2009, 22:08

ALITALIA: ASSEMBLEA STRAORDINARIA MODIFICA STATUTO
(ANSA) - MILANO, 19 GEN - Si e' conclusa poco dopo le 16 l'assemblea straordinaria della nuova Alitalia riunita per modificare lo statuto adeguandolo all'ingresso dei soci di Air France. I lavori sono durati circa un'ora nella sede di Intesa-San Paolo a Milano e Salvatore Mancuso, rappresentante del socio Equinox ha confermato che e' stato ''modificato lo statuto. Tutto procede bene, ha detto, non ci sono novita'''. Replicando poi alle perplessita' espresse su Linate dal presidente della Camera di Commercio di Milano, Mancuso ha aggiunto: ''non sono decisioni che si prendono in un giorno, bisogna lavorare, non procedere per slogan, sono in questione scelte industriali''.

ALITALIA: SDL, 30 VOLI CANCELLATI; COMPAGNIA, SOLO 4
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Dopo lo sciopero di oggi, Sdl e' pronta a una nuova protesta, questa volta di 24 ore che verra' indetta nei prossimi giorni. Lo annuncia lo stesso sindacato, secondo il quale i voli cancellati oggi sono stati 30. Solo 4 invece, secondo Alitalia: il Roma-Parigi e il Parigi-Roma, il Venezia-Roma e Roma-Venezia, nella fascia oraria dell'agitazione (10-14). ''Il risultato dello sciopero e' piu' che soddisfacente visto il numero ridotto di voli programmati nella fascia interessata dallo sciopero e i numerosi voli che hanno subito ritardi o spostamenti dopo l'orario di sciopero'' scrive Sdl in una nota, ricordando le motivazioni della protesta: ''Condizioni di lavoro assolutamente lontane da quelle di qualsiasi altra compagnia aerea europea, criteri di assunzione del tutto lasciati alla discrezionalita' aziendale e condizionati probabilmente anche da 'indicazioni' di alcuni sindacati, migliaia di cassaintegrati e precari senza lavoro in presenza di un sotto-organico piu' che evidente, chiusura alle proposte di soluzioni che prevedano anche la riduzione dell'orario di lavoro per ampliare l'occupazione''. (ANSA).
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 19 gennaio 2009, 22:35

Beh, se faranno 24 ore di sciopero.....duretta!
Per questo tempo fa dicevo : " Chissà cosa ne pensa e come gestirà, anche con quote di minoranza, AF questa faccenda.... :roll:
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da i_disa » 19 gennaio 2009, 22:42

aspettiamo e vediamo..
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da blusky » 20 gennaio 2009, 0:12

anche quelli di af hanno fatto sciopero tempo fa...se non erro!!!
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 20 gennaio 2009, 14:26

Lo sciopero lo fanno anche le guardie svizzere in Vaticano!
AF è una compagnia che ha lustri di storia, la nuova AZ neppure 10 giorni di vita.
Non c'entra un " H " la quantità di scioperi, è la vertenza sulla quale si svolge che ne da la cifra. Il tema per il quale potrebbero incrociare le braccia è ramificato nonché molto serio ed esteso. Ventiquattr'ore non sono uno scherzo e per una compagnia ancora in incubatrice non è una partenza con il piede destro. Tutto, e sempre, si deve relazionare al contesto che in questo caso è pretesto per un'agitazione ( se messa in atto ) grave, se pur sindacalmente giusta!
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da buran73 » 20 gennaio 2009, 14:51

Se mi posso permettere, i problemi di AZ (ma in generale del trasporto in Italia) si possono riassumere in due punti:
1) la frequenza degli scioperi
2) la frammentazione del fronte sindacale
che portano a situazioni di incertezza per il viaggiatore al limite del grottesco.
Al di là delle rivendicazioni su cui non sto a sindacare perché non le conosco nel dettaglio, dal mio punto di vista sarebbe meglio uno sciopero proclamato da uno o due grandi sindacati unitari piuttosto che - come da noi - una miriade proclamati da sindacati più o meno piccoli e spesso divisi tra loro per meri motivi "poltronistici". Gli esempi che ho in mente sono ad esempio lo sciopero del personale di volo LH dell'estate scorsa (74 voli cancellati in una mattina solo a FRA) o per citare altri settori quello dei macchinisti francesi, che quando si inca$$ano lasciano a piedi l'intero paese (vale a dire: non trovi un treno neanche a piangere in turco). E' chiaro che gli scioperanti anche in quei casi ne avranno sentite di ogni tipo, ma sul lungo termine l'immagine delle aziende continua a restare quella di un'eccellenza nel proprio settore.
. . . io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono! [G. Gaber]

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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da diavoletto77 » 20 gennaio 2009, 19:09

ma gli MD80 sono stati già messi a terra? e i piloti fanno corsi per riclarsi su altre macchine, o in parte sono stati messi in cig?

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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 20 gennaio 2009, 19:13

Insomma.....tra due fuochi...... :roll:

20-01-09
ALITALIA: ALEMANNO, ABBIAMO CHIESTO TEMPI RAPIDI PER PIANO INDUSTRIALE


(ASCA) - Roma, 20 gen - ''Abbiamo chiesto che in tempi rapidi, uno o due mesi, ci sia una indicazione chiara su quello che e' il piano industriale della nuova Alitalia.Abbiamo sempre detto che la scelta del partnr internzaionale non determina la scelta degli scali e abbiamo anche detto che noi puntiamo alla complementarieta' fra Roma e Milano''.Cosi' il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha riferito ai giornalisti a margine del tavolo interistituzionale di confronto con i vertici Cai sul tema di Alitalia, che si e' concluso da pochi istanti in Campidoglio. Per Alemanno ''adesso si tratta di vedere quali saranno le scelte, in maniera tale che noi potremo prendere le nostre decisioni.
Speriamo naturalmente che tutto vada bene e che si confermi il connubio Fiumicino - Alitalia, se questo non dovesse avvenire per altre scelte noi avremo la pssibilita' di trovare altre strade per tenere alto e rilanciare Fiumicino''.

http://www.asca.it/news-ALITALIA__ALEMA ... -ORA-.html
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da marco1970 » 20 gennaio 2009, 19:45

gli 80 sono in flotta, penso ve ne saranno una ventina, e penso non verranno messi a breve aterra,almeno fino all'ingresso in servizio dei prossimi a320 in consegna. comunque qualcuno piu' addentro alle segrete cose di alitalia, puo aggiornarci. ciao a tutti.

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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da MATTEO1981 » 20 gennaio 2009, 22:14

Mi chiedo una cosa, partendo dal presupposto che tutti concordiamo che gli md80 come i 767 sono macchine vecchie, costose e consumano molto mi chiedo una cosa...
Mi chiedo una cosa ma questa macchine sono costose solo per AZ?
LH opera i cargo con Md11
le americane volano ancora con 767 e moltisismi md 80, kl ha ancora md11.... Cioè tutti hanno criticato Alitalia per la flotta vecchia, cara e cicucia cherosene ma ci sono una caterva di compagnie serie che usano ancora questi aeromobili.
Mi ricordo adirittura che fino al 2001 la CO faceva il EWR-MXP col dc10 ormai in disuso.....
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da i_disa » 20 gennaio 2009, 22:19

ma che vecchie. Delta ha ancora I DC-9 e la Northwest (ora Delta) ha usato fino a qualche anno fa i DC-10 pe ri voli transoceanici e utilizza ancora qualche 747-200
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da MATTEO1981 » 20 gennaio 2009, 22:23

i_disa ha scritto:ma che vecchie. Delta ha ancora I DC-9 e la Northwest (ora Delta) ha usato fino a qualche anno fa i DC-10 pe ri voli transoceanici e utilizza ancora qualche 747-200


Allora come erano macchine costose e in disuso per AZ lo saranno anche per altri scusa.....
747-200 davvero? Mi pare folle come cosa...
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da i_disa » 20 gennaio 2009, 22:23

ALITALIA: ANZIANITA' E LIMITE ASSUNZIONI A TEMPO PER PILOTI
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - Anzianita' maturata nelle aziende del gruppo Alitalia e limitazione delle assunzione a tempo determinato per i piloti: sono alcuni dei contenuti di un verbale di incontro sottoscritto da sindacati e Alitalia sui criteri di assunzione per la categoria dei piloti, oggetto di un tavolo proseguito anche ieri nella sede della compagnia. Riguardo alle future assunzioni, uno dei requisiti individuati riguarda l' anzianita' maturata presso il gruppo Alitalia. Tra le questioni sollevati da sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl) ed indicate nel verbale, la ''correttezza della programmazione'', in termini di rispetto della normativa contrattuale, degli avvicendamenti sulle rotte per Chicago, Miami e Caracas; ricerca delle modalita' attuative per limitare il ricorso al tempo determinato, favorendo nuove assunzioni dal bacino della cassa integrazione. Inoltre, la possibilita' da parte del personale di manifestare il proprio interesse al trasferimento presso una base diversa da quella prevista nella lettera di assunzione, in relazione ad eventuali future necessita' organizzative. La riunione e' stata aggiornata a data da definire, domani il confronto riprende sugli scali secondari e sul personale di terra. (ANSA).

leggete un po qui:

CRISI: AIR FRANCE, PREVEDE CALO TRAFFICO PASSEGGERI E CARGO
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - Air France-Klm si attende una perdita nel traffico passeggeri nel terzo trimestre fiscale e un ''forte calo'' nel settore cargo, quale effetto della crisi economica globale. Lo afferma la stessa compagnia. (ANSA).
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 20 gennaio 2009, 22:24

MATTEO1981 ha scritto:Mi chiedo una cosa, partendo dal presupposto che tutti concordiamo che gli md80 come i 767 sono macchine vecchie, costose e consumano molto mi chiedo una cosa...
Mi chiedo una cosa ma questa macchine sono costose solo per AZ?
LH opera i cargo con Md11
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Mi ricordo adirittura che fino al 2001 la CO faceva il EWR-MXP col dc10 ormai in disuso.....
Non credo sia una questione di vetustà. Penso che molte compagnie, possano permettersi di mantenere in flotta aerei non proprio nuovi di zecca supplendo con altrettanti nuovi di fabbrica. Az avendo un "parco macchine" ( intendo i grandi liners) decisamente esiguo ( quasi inesistente per ora rispetto ad altre) deve far fronte a spese decisamente quadruplicate.Esempio: LH ha dei 747-400 che han 20 anni ( dei pupetti) ma ha all'attivo centinaia di altri wide body, idem AF e British.
P.S. Un aereo se non mantenuto in efficienza può già esser "vecchio" dopo 4-5 anni. In aviazione l'età di un velivolo è estremamente relativa.
Ultima modifica di araial14 il 20 gennaio 2009, 22:28, modificato 1 volta in totale.
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da MATTEO1981 » 20 gennaio 2009, 22:28

747-400 è un conto ma adirittura i 747-200 mi pare davvero al limite del grottesco.....
L'ultimo 747-200 lo presi nel 1999 così come l'ultimo 747-400 (versione mixer configuration) che tra l'altro credo sia una versione mal riuscita.
Poi tutta la vita 744, 777 che come consumi credo siano il top ad ora


Anche se dati alla mano sia A330 che A340 come rapporto passeggero consumi a parer mio non sono sotto i boeing
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da i_disa » 20 gennaio 2009, 22:32

MATTEO1981 ha scritto:747-400 (versione mixer configuration) che tra l'altro credo sia una versione mal riuscita.
perchè mal riuscita? l hanno in servizio KLM e Lufthansa e non mi pare che sia mal riuscita. la usano in quelle tratte dove hanno disogno di pochi passeggeri e un cargo che non giustifica un volo con un MD-11F o un 747-400F. dimmi che è un modello che ha riscosso poco successo, ma non mal riuscito
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 20 gennaio 2009, 22:32

MATTEO1981 ha scritto:747-400 è un conto ma adirittura i 747-200 mi pare davvero al limite del grottesco.....
L'ultimo 747-200 lo presi nel 1999 così come l'ultimo 747-400 (versione mixer configuration) che tra l'altro credo sia una versione mal riuscita.
Poi tutta la vita 744, 777 che come consumi credo siano il top ad ora


Anche se dati alla mano sia A330 che A340 come rapporto passeggero consumi a parer mio non sono sotto i boeing
Esempio: Cathay Pacific ha dismesso i suoi ultimi 747-200 e 300 nel 2008 e ti sto parlando della Cathay :wink:
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da MATTEO1981 » 20 gennaio 2009, 22:36

Retifico 744 mixer configuration macchina di poco successo, ma mal riuscito ho sbagliaot il termine
Sono veramente stupito che pure la CX abbia dismesso da poco i 742.........
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da i_disa » 20 gennaio 2009, 22:40

MATTEO1981 ha scritto:Retifico 744 mixer configuration macchina di poco successo, ma mal riuscito ho sbagliaot il termine
Sono veramente stupito che pure la CX abbia dismesso da poco i 742.........
Qantas ha ancora in servizio qualche 747-300, cosi come la JAL
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da Limosky91 » 20 gennaio 2009, 22:58

i_disa ha scritto:
MATTEO1981 ha scritto:Retifico 744 mixer configuration macchina di poco successo, ma mal riuscito ho sbagliaot il termine
Sono veramente stupito che pure la CX abbia dismesso da poco i 742.........
Qantas ha ancora in servizio qualche 747-300, cosi come la JAL

se è per questo anche la Iran Air ha ancora qualche 747-SP e sia JAL che ANA hanno 747-400D.....sono gli unici (penso) acquirenti!
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Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura

Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.

E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.

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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 20 gennaio 2009, 23:04

Limosky91 ha scritto:
se è per questo anche la Iran Air ha ancora qualche 747-SP
Non può farne a meno più...." embargata" di così...... :roll:
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da i_disa » 21 gennaio 2009, 9:13

Alitalia, titoli revocati dalla Borsa. Pd: il governo risponda ai piccoli azionisti
da ilmessaggero.it

ROMA (20 gennaio) - Alitalia dice addio a Piazza Affari: dal 26 gennaio, infatti, le azioni e le obbligazioni della compagnia saranno revocate dalle quotazioni. Lo ha deciso Borsa Italiana. I titoli erano già stati sospesi a tempo indeterminato dagli scambi il 4 giugno dell'anno scorso e la sospensione era stata confermata a settembre. Ora l'uscita definitiva.

Treu: revoca dai listini è uno schiaffo ai risparmiatori. «La cancellazione del titolo Alitalia dai listini è uno schiaffo ai risparmiatori. A dimostrazione che l'intera operazione voluta da Berlusconi è stata non soltanto una frode per i cittadini italiani che sono stati chiamati a pagare salato e di tasca loro la cosiddetta italianità»: lo afferma il senatore del Pd Tiziano Treu, vicepresidente della commissione Lavoro al Senato ed ex ministro del Lavoro. «C'è inoltre un danno specifico per gli azionisti - dice Treu - che si vedono ora completamente negato ogni valore al proprio investimento, diversamente da quanto prevedeva sotto questo punto di vista l'accordo con Air France da parte del governo Prodi, che tutelava i risparmiatori. Doveva essere il governo che non metteva le mani nelle tasche dei contribuenti, ma di quelle promesse ora resta solo la rabbia di chi vede andare in fumo i suoi soldi e i suoi diritti».

Leddi (Pd): allarme tra i piccoli azionisti. «Il governo faccia immediatamente chiarezza e dia risposte concrete al caos che stanno vivendo i consumatori in questi giorni sulle azioni Alitalia»: è la richiesta della senatrice del Pd, Maura Leddi, che ha annunciato un'interrogazione parlamentare al ministro dello Sviluppo economico. Leddi osserva che secondo organi di stampa la cancellazione dei titoli di Alitalia dalla Borsa sta provocando preoccupazione e allarme tra gli azionisti «rimasti con i titoli in mano senza riuscire a sapere dalle banche cosa ne sarà delle azioni acquistate. Eppure, durante i mesi della trattativa, diversi rappresentanti del governo, premier Berlusconi e ministri, avevano più volte ribadito con parole tranquillizzanti che nessuno ci avrebbe rimesso un centesimo. Invece tra azionisti e risparmiatori regna la confusione perché le banche non forniscono loro informazioni sui titoli acquistati. Tutto ciò non può che destare forte preoccupazione perché evoca la vicenda Parmalat e le gravi ricadute su migliaia di famiglie. Chiediamo quindi al governo immediata chiarezza e risposte concrete sulle azioni Alitalia».
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da buran73 » 21 gennaio 2009, 12:03

Posto qui quella che mi sembra un'opinione interessante (il grassetto nel corpo lettera è mio a sottolineare la piena sintonia con il concetto espresso).

Alitalia: l'importante è il servizio, non chi lo fornisce

Caro BSev,
si parla tanto di Alitalia, se era da salvare o meno, quanto costa agli italiani, scioperi prima e dopo, e via dicendo. Purtroppo Alitalia sembra più essere un servizio «statale», costoso (Milano-Roma a 690 euro è fuori di testa) e inefficiente (scioperi selvaggi e voli cancellati). Per fortuna nel mercato dei voli esiste la concorrenza, per lo meno per quanto riguarda i voli internazionali, mentre per altri servizi statali non esiste. Se non mi piace il servizio delle Poste, posso sempre usare qualche corriere. Costa di più? Forse. Ma se spedisco un documento e lo perdono quanto costa? Se invece mi serve un certificato o un passaporto in Italia sono costretto a subire l'inefficienza statale.
Tornando ai voli, negli ultimi dieci anni ho fatto centinaia di voli per lavoro e per vacanza, e solo in rarissimi casi ho volato Alitalia. Quando si sceglie una compagnia aerea, molto spesso la scelta «migliore» è quella di una compagnia del Paese di destinazione. Il problema sorge quindi prevalentemente nei voli nazionali in Italia, dove non su tutte le tratte esistono compagnie alternative. Ma gli onorevoli hanno ancora il tesserino con cui possono volare «gratuitamente» (leggasi a spese dello Stato, cioè degli Italiani) su tutti i voli Alitalia? È questo il motivo per cui era così importante salvare Alitalia? Alla fin fine per il consumatore è importante solo avere a disposizione un servizio serio e affidabile, non chi è il provider di tale servizio. Apriamo gli aeroporti a tutte le compagnie aeree che vogliono creare collegamenti, e ne guadagnerà solo la gente, attraverso più offerta, maggiore concorrenza sui prezzi, e più lavoro per tutti. Che problema ci sarebbe a volare Milano-Roma su Thai, Iberia o Klm? E se per migliorare bisogna sacrificare una vecchia pecora nera, e coltivare qualche giovane agnellino promettente, sarebbe così sbagliato?
Cordialmente,
...

http://www.corriere.it/solferino/severg ... -21/04.spm
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da Paolo_61 » 21 gennaio 2009, 12:31

buran73 ha scritto: Alla fin fine per il consumatore è importante solo avere a disposizione un servizio serio e affidabile, non chi è il provider di tale servizio.
Perfettamente d'accordo, in linea di principio (cioè da consumatore). Gli Stati, però, possono avere degli interessi diversi da quelli del singolo consumatore, e possono quindi decidere interventi di cosiddetta "politica industriale". Per fare un esempio al di fuori del mondo aeronautico, gli interventi a sostegno dell'industria automobilistica (negli USA e non solo) non necessariamente rispecchiano gli interessi del singolo consumatore, ma hanno l'obiettivo di salvaguardare una serie di "beni immateriali" che sono considerati di interesse pubblico anche al di la dei semplici fattori occupazionali (know how ecc.). Per intenderci e per rimanere all'esempio, la nuova amministrazione USA non considera equivalente il fatto che negli USA si vendano automobili americane o giapponesi, anche se prodotte in fabbriche che si trovano sul suolo americano.

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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 21 gennaio 2009, 17:07

ALITALIA/ Le ragioni per non credere alle promesse di Cai su Malpensa e Linate Andrea Giuricin, Roberto Melini mercoledì 21 gennaio 2009


L’incontro tra Regione Lombardia e i vertici della nuova Alitalia è stato certamente molto importante dopo che il 13 gennaio scorso è nato il nuovo vettore regionale italiano; infatti non può essere definito diversamente, perché esso trasporterà solamente 28 degli 850 milioni di passeggeri a livello europeo.L’accordo con il primo gruppo europeo del trasporto aereo, Air France-Klm, è arrivato il giorno prima rispetto al decollo di Alitalia e la quota acquisita è stata del 25% con un esborso di 323 milioni di euro; in questo modo la compagnia è valutata quasi 1,3 miliardi di euro, con una plusvalenza di quasi 300 milioni di euro per gli imprenditori italiani in nemmeno un mese.Tra pochi anni, la compagnia, sarà quasi certamente acquistata dal partner straniero, seguendo la logica di consolidamento in atto nel trasporto aereo; infatti a livello europeo rimarranno solamente 5 o 6 gruppi e tra questi non c’è posto per la piccola Alitalia.Un altro dato è interessante e fa capire quanto Alitalia sia francese di fatto: l’investimento della compagnia guidata da Jean-Cyril Spinetta è pari 4 volte quello fatto dal capo-cordata italiano, nonché presidente di Alitalia, Roberto Colaninno.L’ex amministratore delegato di Telecom Italia insieme a Rocco Sabelli ha chiesto al Governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, di chiudere Milano Linate a tutti i voli a eccezione della tratta con Fiumicino; ma perché questa tratta dovrebbe essere lasciata? La risposta arriva dalla quota di mercato che la nuova Alitalia ha su questa rotta che è pari a oltre il 95%.Attualmente il city airport ha circa 10 milioni di passeggeri l’anno e 2,4 milioni di passeggeri sono relativi alla più importante rotta domestica. Chiudendo l’aeroporto di Linate di fatto si perderebbero circa 7,5 milioni di passeggeri e non è detto che tutti i businessman si trasferiscano volentieri al meno comodo aeroporto di Milano Malpensa. In questo modo Linate diverrebbe un aeroporto Alitalia incrementando i profitti per il vettore italiano a discapito del traffico aereo milanese.La seconda domanda da porsi è la seguente: perché Alitalia vuole trasferire i voli da Linate a Malpensa? Non è solo questione di hubbing, perché la promessa del vettore di bandiera è quella di portare circa 80 voli intercontinentali settimanali sullo scalo varesino, pari a un undicesimo di quanti voli fa Air France dallo scalo di Paris Charles De Gaulle.La motivazione di tale richiesta riguarda invece il problema degli slot; se questi non verranno utilizzati da Alitalia nella prossima stagione, la compagnia li dovrà rilasciare gratuitamente. Portando i propri voli da Linate a Malpensa riempirebbe degli slot che sarebbe comunque costretta a lasciare e quindi questa “manovra” di fatto servirebbe a mantenere una posizione di dominanza sulla città di Milano.La chiusura di Linate oltretutto è già stata bocciata nel 1997 dall’Unione Europea; la stessa decisione sarebbe presa anche oggi, perché le condizioni sono cambiate poco e difficilmente la Commissione Europea permetterebbe la chiusura del city airport.Gli 80 voli intercontinentali settimanali su Malpensa valgono 7,5 milioni di passeggeri, prevalentemente business, di Linate? Certamente no e la promessa-richiesta di Colaninno risulta molto debole solo se confrontata con gli accordi bilaterali.Alla fine dello scorso novembre si è raggiunto un accordo tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia per la parziale liberalizzazione dei voli; Emirates potrà effettuare fino a 21 voli settimanali da Milano Malpensa verso Dubai e infatti già da inizio gennaio ha portato a 14 le frequenze settimanali. Con un solo accordo bilaterale ridiscusso, e se ne potrebbero fare almeno una ventina, si è “coperto” in poco tempo un quarto della “promessa” di Alitalia.Un altro esempio arriva dalla Gran Bretagna dove la rinegoziazione dell’accordo bilaterale nel 2004 tra Gran Bretagna e India ha portato a uno sviluppo delle rotte intercontinentali tra questi due paesi con il numero di voli settimanali complessivo passato da 31 a 112 in soli 3 anni.Se il mercato italiano necessita di liberalizzazioni a oggi il Governo Italiano è andato in direzione opposta al fine di salvare l’italianità di Alitalia.La legge 166 del 2008 approvata lo scorso 27 ottobre dal Parlamento Italiano ha limitato l’azione dell’antitrust, che non ha più alcun potere di intervento fino al 30 giugno del 2009 nel caso di fusioni di imprese.L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha infatti dovuto emettere un provvedimento molto soft, nel quale “impone” alla nuova compagnia aerea che il 10% dei biglietti deve essere emesso alle tariffe più economiche esistenti prima della fusione. Ora questa decisione sembra essere una beffa perché il restante 90% delle tariffe potrà essere aumentato fino a fare raggiungere quei 2,1 miliardi di euro di ricavi aggiuntivi che lo stesso Piano Fenice si pone come obiettivo; d’altronde il potere d’intervento dell’antitrust è stato di fatto annullato dalla nuova legge.La Regione Lombardia non ha alcun interesse a chiudere Linate e il Comune di Milano, proprietario di Sea, avrà certamente una linea comune.Alitalia non valeva il mercato italiano prima del fallimento e ora non vale nemmeno il mercato lombardo e in particolare l’aeroporto di Milano Linate.




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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da i_disa » 21 gennaio 2009, 18:12

Alitalia, gli imprenditori lombardi dicono no a chiusura Linate per Malpensa hub
da corriere.it

MILANO - Nel giorno in cui gli azionisti di Cai sono chiamati a ratificare l'accordo con Air France deciso dal consiglio di amministrazione della nuova Alitalia, i vertici della compagnia aerea hanno di nuovo ribadito che l'aeroporto di Malpensa potrà diventare un vero hub per Alitalia solo se Linate verrà chiuso o comunque notevolmente ridimensionato.

È questa la tesi che è stata ribadita dal presidente di Alitalia Roberto Colaninno e dall'amministratore delegato Rocco Sabelli - agli imprenditori milanesi in un incontro a porte chiuse organizzato alla Camera di Commercio. Insieme al presidente della Camera, Carlo Sangalli, al presidente di Assolombarda, Diana Bracco, al presidente della Fondazione Fiera, Luigi Roth, erano presenti Bruno Ermolli, Claudio Artusi (Fiera Milano), Mario Boselli (Camera della moda) e i rappresentanti di altre associazioni produttive. Ha partecipato anche il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, che al termine ha dichiarato: «Sabelli è stato di grande onestà intellettuale, e ha ripetuto quanto aveva già detto a Roma la scorsa settimana, ossia che per Alitalia Malpensa è una priorità, ma bisogna chiudere Linate».

IPOTESI - L'ipotesi prospettata da Colaninno e Sabelli, che non hanno rilasciato commenti alla stampa, non piace però agli imprenditori. «L'incontro è stato interessante e positivo - ha detto Sangalli - e ne seguiranno altri. Da parte di Alitalia c'è stato il riconoscimento che Malpensa debba continuare a essere un hub per svolgere un ruolo importante per i mercati del Nord Italia e nell'economia del paese. Il previsto aumento dei voli intercontinentali di Alitalia a 14 è un passaggio incoraggiante. C'è il problema di Linate, il suo ridimensionamento suscita forti perplessità e preoccupazioni». Sulla stessa linea il presidente della Camera della moda, Mario Boselli: «Il risultato più importante è che si sono chiarite le posizioni, Malpensa hub con Linate come ora ce lo sogniamo. Noi però non possiamo rinunciare a Linate che oggi funziona bene in vista di una futura meravigliosa Malpensa. Il problema è di difficile soluzione, ma noi non possiamo rinunciare al certo per l'incerto, quantomeno bisogna contemperare i tempi di questo passaggio». «Malpensa è mal infrastrutturata - commenta Diana Bracco - quando ci saranno le infrastrutture adeguate se ne potrà parlare».


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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da Paolo_61 » 21 gennaio 2009, 19:05

Solo alcune considerazioni sull'articolo postato.
araial14 ha scritto:ALITALIA/ Le ragioni per non credere alle promesse di Cai su Malpensa e Linate Andrea Giuricin, Roberto Melini mercoledì 21 gennaio 2009

infatti a livello europeo rimarranno solamente 5 o 6 gruppi e tra questi non c’è posto per la piccola Alitalia.
Perché noi italiani dovremmo essere sempre più stupidi degli altri? Anni fa si diceva la stessa cosa della Fiat, che ieri si è comperata un bel pezzo di Chrisler. Siamo d'accordo che Az non sarà fra i primi 3 vettori europei nel futuro prevedibile, ma nei primi 6 può entrarci (con la giusta strategia e con investimenti anche coraggiosi. Come detto in un mio post precedente, oggi AZ è posizionata meglio di molti suoi concorrenti diretti, per una serie di ragioni che nn sto a ripetere.
araial14 ha scritto:
Chiudendo l’aeroporto di Linate di fatto si perderebbero circa 7,5 milioni di passeggeri e non è detto che tutti i businessman si trasferiscano volentieri al meno comodo aeroporto di Milano Malpensa.In questo modo Linate diverrebbe un aeroporto Alitalia incrementando i profitti per il vettore italiano a discapito del traffico aereo milanese.
In effetti possono sempre andare a piedi o al limite in macchina fino a Parigi, Londra e Francoforte (solo per citare le 3 rotte estere più "business" servite da LIN.
araial14 ha scritto: La seconda domanda da porsi è la seguente: perché Alitalia vuole trasferire i voli da Linate a Malpensa? Non è solo questione di hubbing, perché la promessa del vettore di bandiera è quella di portare circa 80 voli intercontinentali settimanali sullo scalo varesino, pari a un undicesimo di quanti voli fa Air France dallo scalo di Paris Charles De Gaulle.
80 voli settimanali non fanno certamente un hub, ma con LIN chiuso o limitato evidentemente c'è spazio per un numero di voli ben maggiore.
araial14 ha scritto:[/b]La legge 166 del 2008 approvata lo scorso 27 ottobre dal Parlamento Italiano ha limitato l’azione dell’antitrust, che non ha più alcun potere di intervento fino al 30 giugno del 2009 nel caso di fusioni di imprese.
Non è vero, l'unica differenza è che non viene richiesta l'approvazione preventiva, ma il potere di controllo sull'abuso di posizione dominante rimane immutato.



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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 21 gennaio 2009, 19:11

Paolo_61 ha scritto: Come detto in un mio post precedente, oggi AZ è posizionata meglio di molti suoi concorrenti diretti, per una serie di ragioni che nn sto a ripetere.
Posso esser d'accordo su tutto ma ci dev'essere la volontà politica ed imprenditoriale nel voler far in modo che cresca o che, quanto meno, non sia ridimensionata dalle strategie di AF. Tutto il resto sia il benvenuto.
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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da Paolo_61 » 21 gennaio 2009, 19:13

i_disa ha scritto:Alitalia, gli imprenditori lombardi dicono no a chiusura Linate per Malpensa hub
da corriere.it

MILANO - Nel giorno in cui gli azionisti di Cai sono chiamati a ratificare l'accordo con Air France deciso dal consiglio di amministrazione della nuova Alitalia, i vertici della compagnia aerea hanno di nuovo ribadito che l'aeroporto di Malpensa potrà diventare un vero hub per Alitalia solo se Linate verrà chiuso o comunque notevolmente ridimensionato.

È questa la tesi che è stata ribadita dal presidente di Alitalia Roberto Colaninno e dall'amministratore delegato Rocco Sabelli - agli imprenditori milanesi in un incontro a porte chiuse organizzato alla Camera di Commercio. Insieme al presidente della Camera, Carlo Sangalli, al presidente di Assolombarda, Diana Bracco, al presidente della Fondazione Fiera, Luigi Roth, erano presenti Bruno Ermolli, Claudio Artusi (Fiera Milano), Mario Boselli (Camera della moda) e i rappresentanti di altre associazioni produttive. Ha partecipato anche il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, che al termine ha dichiarato: «Sabelli è stato di grande onestà intellettuale, e ha ripetuto quanto aveva già detto a Roma la scorsa settimana, ossia che per Alitalia Malpensa è una priorità, ma bisogna chiudere Linate».

IPOTESI - L'ipotesi prospettata da Colaninno e Sabelli, che non hanno rilasciato commenti alla stampa, non piace però agli imprenditori. «L'incontro è stato interessante e positivo - ha detto Sangalli - e ne seguiranno altri. Da parte di Alitalia c'è stato il riconoscimento che Malpensa debba continuare a essere un hub per svolgere un ruolo importante per i mercati del Nord Italia e nell'economia del paese. Il previsto aumento dei voli intercontinentali di Alitalia a 14 è un passaggio incoraggiante. C'è il problema di Linate, il suo ridimensionamento suscita forti perplessità e preoccupazioni». Sulla stessa linea il presidente della Camera della moda, Mario Boselli: «Il risultato più importante è che si sono chiarite le posizioni, Malpensa hub con Linate come ora ce lo sogniamo. Noi però non possiamo rinunciare a Linate che oggi funziona bene in vista di una futura meravigliosa Malpensa. Il problema è di difficile soluzione, ma noi non possiamo rinunciare al certo per l'incerto, quantomeno bisogna contemperare i tempi di questo passaggio». «Malpensa è mal infrastrutturata - commenta Diana Bracco - quando ci saranno le infrastrutture adeguate se ne potrà parlare».
E torniamo al solito discorso della moglie piena e della botte ubriaca (e dell'uva nella vigna, come fatto giustamente notare tempo fa da AFD). L'unica considerazione seria è quella di Bracco; MXP ha bisogno di massicci interventi in infrastrutture prima di poter essere anche l'aeroporto cittadino di MIL e un aeroporto comodo per le città che si trovano in un raggio di 100 Km (TAV e pedemontana in primis). Ma ciò non toglie che un hub non vive solo di traffico generato localmente, ma anche dei feed.
Per altro, secondo Boeing (che di trasporto aereo forse un po' ci capisce), il futuro del trasporto aereo di lungo raggio è nel point to point, in base a una serie di considerazioni non prive di valore.
La mia personale opinione, per quel che vale, è che in realtà il futuro del lungo raggio è nella riduzione degli stop over, ma non nella loro completa eliminazione. A queste condizioni MXP può rappresentare una alternativa possibile.


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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 21 gennaio 2009, 19:15

Paolo_61 ha scritto:
i_disa ha scritto:Alitalia, gli imprenditori lombardi dicono no a chiusura Linate per Malpensa hub
da corriere.it

MILANO - Nel giorno in cui gli azionisti di Cai sono chiamati a ratificare l'accordo con Air France deciso dal consiglio di amministrazione della nuova Alitalia, i vertici della compagnia aerea hanno di nuovo ribadito che l'aeroporto di Malpensa potrà diventare un vero hub per Alitalia solo se Linate verrà chiuso o comunque notevolmente ridimensionato.

È questa la tesi che è stata ribadita dal presidente di Alitalia Roberto Colaninno e dall'amministratore delegato Rocco Sabelli - agli imprenditori milanesi in un incontro a porte chiuse organizzato alla Camera di Commercio. Insieme al presidente della Camera, Carlo Sangalli, al presidente di Assolombarda, Diana Bracco, al presidente della Fondazione Fiera, Luigi Roth, erano presenti Bruno Ermolli, Claudio Artusi (Fiera Milano), Mario Boselli (Camera della moda) e i rappresentanti di altre associazioni produttive. Ha partecipato anche il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, che al termine ha dichiarato: «Sabelli è stato di grande onestà intellettuale, e ha ripetuto quanto aveva già detto a Roma la scorsa settimana, ossia che per Alitalia Malpensa è una priorità, ma bisogna chiudere Linate».

IPOTESI - L'ipotesi prospettata da Colaninno e Sabelli, che non hanno rilasciato commenti alla stampa, non piace però agli imprenditori. «L'incontro è stato interessante e positivo - ha detto Sangalli - e ne seguiranno altri. Da parte di Alitalia c'è stato il riconoscimento che Malpensa debba continuare a essere un hub per svolgere un ruolo importante per i mercati del Nord Italia e nell'economia del paese. Il previsto aumento dei voli intercontinentali di Alitalia a 14 è un passaggio incoraggiante. C'è il problema di Linate, il suo ridimensionamento suscita forti perplessità e preoccupazioni». Sulla stessa linea il presidente della Camera della moda, Mario Boselli: «Il risultato più importante è che si sono chiarite le posizioni, Malpensa hub con Linate come ora ce lo sogniamo. Noi però non possiamo rinunciare a Linate che oggi funziona bene in vista di una futura meravigliosa Malpensa. Il problema è di difficile soluzione, ma noi non possiamo rinunciare al certo per l'incerto, quantomeno bisogna contemperare i tempi di questo passaggio». «Malpensa è mal infrastrutturata - commenta Diana Bracco - quando ci saranno le infrastrutture adeguate se ne potrà parlare».
E torniamo al solito discorso della moglie piena e della botte ubriaca (e dell'uva nella vigna, come fatto giustamente notare tempo fa da AFD). L'unica considerazione seria è quella di Bracco; MXP ha bisogno di massicci interventi in infrastrutture prima di poter essere anche l'aeroporto cittadino di MIL e un aeroporto comodo per le città che si trovano in un raggio di 100 Km (TAV e pedemontana in primis). Ma ciò non toglie che un hub non vive solo di traffico generato localmente, ma anche dei feed.
Per altro, secondo Boeing (che di trasporto aereo forse un po' ci capisce), il futuro del trasporto aereo di lungo raggio è nel point to point, in base a una serie di considerazioni non prive di valore.
La mia personale opinione, per quel che vale, è che in realtà il futuro del lungo raggio è nella riduzione degli stop over, ma non nella loro completa eliminazione. A queste condizioni MXP può rappresentare una alternativa possibile.


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Messaggio da Paolo_61 » 21 gennaio 2009, 19:16

araial14 ha scritto:
Paolo_61 ha scritto: Come detto in un mio post precedente, oggi AZ è posizionata meglio di molti suoi concorrenti diretti, per una serie di ragioni che nn sto a ripetere.
Posso esser d'accordo su tutto ma ci dev'essere la volontà politica ed imprenditoriale nel voler far in modo che cresca o che, quanto meno, non sia ridimensionata dalle strategie di AF. Tutto il resto sia il benvenuto.
Questo è certo, ma direi che è nell'interesse di chi ha investito in AZ farla crescere. Massimizzare il ritorno sull'investimento è basilare, la speranza è che gli imprenditori entrati in CAI intendano conseguire il risultato nel lungo periodo

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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 21 gennaio 2009, 19:19

Paolo_61 ha scritto:la speranza è che gli imprenditori entrati in CAI intendano conseguire il risultato nel lungo periodo
Ecco, questo è uno dei perni sui quali si deve contare...Allontanando lo spauracchio di una totale fagocitazione da parte di AF.
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Messaggio da Paolo_61 » 21 gennaio 2009, 19:20

araial14 ha scritto:
Paolo_61 ha scritto:
i_disa ha scritto:Alitalia, gli imprenditori lombardi dicono no a chiusura Linate per Malpensa hub
da corriere.it

MILANO - Nel giorno in cui gli azionisti di Cai sono chiamati a ratificare l'accordo con Air France deciso dal consiglio di amministrazione della nuova Alitalia, i vertici della compagnia aerea hanno di nuovo ribadito che l'aeroporto di Malpensa potrà diventare un vero hub per Alitalia solo se Linate verrà chiuso o comunque notevolmente ridimensionato.

È questa la tesi che è stata ribadita dal presidente di Alitalia Roberto Colaninno e dall'amministratore delegato Rocco Sabelli - agli imprenditori milanesi in un incontro a porte chiuse organizzato alla Camera di Commercio. Insieme al presidente della Camera, Carlo Sangalli, al presidente di Assolombarda, Diana Bracco, al presidente della Fondazione Fiera, Luigi Roth, erano presenti Bruno Ermolli, Claudio Artusi (Fiera Milano), Mario Boselli (Camera della moda) e i rappresentanti di altre associazioni produttive. Ha partecipato anche il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, che al termine ha dichiarato: «Sabelli è stato di grande onestà intellettuale, e ha ripetuto quanto aveva già detto a Roma la scorsa settimana, ossia che per Alitalia Malpensa è una priorità, ma bisogna chiudere Linate».

IPOTESI - L'ipotesi prospettata da Colaninno e Sabelli, che non hanno rilasciato commenti alla stampa, non piace però agli imprenditori. «L'incontro è stato interessante e positivo - ha detto Sangalli - e ne seguiranno altri. Da parte di Alitalia c'è stato il riconoscimento che Malpensa debba continuare a essere un hub per svolgere un ruolo importante per i mercati del Nord Italia e nell'economia del paese. Il previsto aumento dei voli intercontinentali di Alitalia a 14 è un passaggio incoraggiante. C'è il problema di Linate, il suo ridimensionamento suscita forti perplessità e preoccupazioni». Sulla stessa linea il presidente della Camera della moda, Mario Boselli: «Il risultato più importante è che si sono chiarite le posizioni, Malpensa hub con Linate come ora ce lo sogniamo. Noi però non possiamo rinunciare a Linate che oggi funziona bene in vista di una futura meravigliosa Malpensa. Il problema è di difficile soluzione, ma noi non possiamo rinunciare al certo per l'incerto, quantomeno bisogna contemperare i tempi di questo passaggio». «Malpensa è mal infrastrutturata - commenta Diana Bracco - quando ci saranno le infrastrutture adeguate se ne potrà parlare».
E torniamo al solito discorso della moglie piena e della botte ubriaca (e dell'uva nella vigna, come fatto giustamente notare tempo fa da AFD). L'unica considerazione seria è quella di Bracco; MXP ha bisogno di massicci interventi in infrastrutture prima di poter essere anche l'aeroporto cittadino di MIL e un aeroporto comodo per le città che si trovano in un raggio di 100 Km (TAV e pedemontana in primis). Ma ciò non toglie che un hub non vive solo di traffico generato localmente, ma anche dei feed.
Per altro, secondo Boeing (che di trasporto aereo forse un po' ci capisce), il futuro del trasporto aereo di lungo raggio è nel point to point, in base a una serie di considerazioni non prive di valore.
La mia personale opinione, per quel che vale, è che in realtà il futuro del lungo raggio è nella riduzione degli stop over, ma non nella loro completa eliminazione. A queste condizioni MXP può rappresentare una alternativa possibile.


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Paolo_61 Volevi scrivere qualcosa? :lol: :wink:
Mi si è mangiato il post :| :|
Torniamo alla storia della moglie piena e della botte ubriaca (e dell'uva nella vigna, come giustamente fatto notare da AFD).
Condivido solo l'intervento di Bracco, MXP ha bisogno di infrastrutture per aumentare la catchment area. Secondo Boeing il futuro del trasporto aereo è nel point to point, e lo sostiene con ragioni che mi sembrano valide. Volendo essere meno "estremisti" il futuro è nella riduzione degli stop over e delle connection. Per cui è necessaria una solida base di traffico "locale" a cui aggiungere il feed, che comunque cerca la combinazione migliore fra prezzo, orario e servizio.

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Re: La nuova Alitalia.

Messaggio da araial14 » 21 gennaio 2009, 19:22

Paolo_61 ha scritto:è necessaria una solida base di traffico "locale" a cui aggiungere il feed, che comunque cerca la combinazione migliore fra prezzo, orario e servizio.
Verissimo.
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