UE: il divieto alle nuove mamme di lavorare di notte è discriminazione. Al lavoro le mamme della Nuova Alitalia.
Dopo il caso delle pensioni, l'Unione Europea interviene nuovamente sulla nostra normativa sul lavoro andando a puntare il dito contro l'altra disposizione "critica" rispetto alla parità tra uomo e donna: quella sul lavoro notturno.
In Italia le donne che lavorano di notte o che fanno turni notturni sono interdette dal farlo dal momento in cui si accerta una gravidanza fino al compimento del primo anno di vita del bambino. Le donne, in quel periodo verranno rimborsate con l'80% del loro stipendio. Tutto ciò è contenuto nell'articolo 53 del decreto legislativo n. 151/2001. E' l'unica norma di questo tipo vigente in Europa.La Commissione già da tempo sosteneva che vietare alla donna di prestare lavoro notturno era un’incomprensibile forzatura, in quanto alla lavoratrice viene tolto il diritto di lavorare la notte per il solo fatto di essere donna.Interrogate in merito, le autorità italiane affermavano il 23 marzo 2007 che il decreto legislativo n. 151/2001 non dava luogo ad una discriminazione, essendo il primo scopo del decreto quello di tutelare la salute delle donne, messa in pericolo in caso di lavoro notturno.Niente da fare: queste giustificazioni venivano bocciate dalla Commissione, la quale ribadiva che il divieto totale imposto dalle autorità italiane costituiva di fatto un ostacolo alla parità tra uomini e donne e quindi era da considerarsi una discriminazione: infatti, che vogliano o meno lavorare di notte, in Italia NON è consentito. Inoltre, il periodo di interdizione dal lavoro notturno eccede ampiamente il periodo di congedo di maternità previsto dalla legge. Questo significa che, solo per il fatto di essere donne, per un anno saranno tenute a percepire solo l'80% della paga.
Poi nuovamente il silenzio....fino al 29 gennaio, quando il Ministro Frattini riceve una missiva della Commissione che chiede nuovamente allo Stato italiano di rivedere la normativa e apre una procedura di infrazione della legislazione comunitaria.La lettera della Commissione non poteva arrivare in un momento più favorevole: nei giorni scorsi ben 358 donne, assunte a tempo indeterminato, hanno presentato alla Nuova Alitalia la documentazione per essere esonerate dal lavoro notturno.La Cai non accetta e così viene inviato al Ministero del Welfare un'interpello. Il 4 febbraio arriva la risposta.“La Commissione europea ha messo in mora l’Italia poiché l’esonero delle lavoratrici madri dal lavoro notturno, in applicazione dell’art. 53 citato, risulta in contrasto con la normativa comunitaria, creando una discriminazione nei confronti delle stesse lavoratrici. Come sottolinea la Commissione, infatti, le direttive europee esonerano le lavoratrici madri dal lavoro notturno quando ciò va a detrimento della loro salute e dietro presentazione della relativa documentazione sanitaria.La normativa italiana, invece, impone un esonero automatico dal lavoro notturno e va al di là della protezione prevista in ambito comunitario, configurandosi peraltro come discriminatoria anche in ragione dell’inevitabile perdita di retribuzione legata all’esonero”.In parole povere, pur riconoscendo che il personale di volo ha bisogno di una normativa specifica sul lavoro notturno, il Ministero si riserva di "mettere le mani" sulla normativa "contestata". Un altro passo in avanti verso l'uguaglianza. Accidenti, questa è il secondo dopo le pensioni per le donne portate a 65 anni. Tra un po' dovremmo essere abbastanza uguali da pretendere di non essere licenziate in caso di maternità, o perfino di percepire lo stesso salario di un uomo. Potremmo chiedere che tutte le aziende abbiano il loro nido aziendale. O perfino di poter riuscire a scalfire il tetto di cemento (versione italiana del soffitto di cristallo internazionale) che si trova sopra le nostre teste.
http://mondodonna.blogosfere.it/2009/02 ... nuova.html
Alitalia: riprendono le discussioni
Scritto il 10 febbraio 2009
Sarà una settimana di nuovi incontri tra i sindacati e le associazioni firmatarie dell’accordo Alitalia-Cai. Assenti Anpac, Up e Sdl. Al centro delle runioni i problemi ancora irrisolti, non certo pochi.Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, il tema, fortemente sostenuto da Anpav e Avia, della sostituzione dei 260 contratti a tempo determinato di Air One con contratti a tempo indeterminato, attingendo al bacino dei cassaintegrati di Alitalia sarà uno degli argomenti più spinosi.Si riprende mercoledì alle 10 tra la nuova compagnia di bandiera e i sindacati di categoria aderenti a Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Le organizzazioni spiegano che ci sono vari problemi in sospeso: il recupero dei naviganti dalla cassa integrazione, la negazione del diritto di esenzione dal lavoro notturno per le assistenti di volo genitrici monoaffidatarie, i trasferimenti ingiustificati e la questione dell’accompagnamento degli equipaggi alla sede del lavoro. Dopo aver ‘punito’ il personale abolendo le navette, Alitalia-Cai ha messo a disposizione un solo parcheggio, insufficiente.I prossimi appuntamenti con i confederali sono fissati con cadenza settimanale: il 18 si parlerà degli organici degli scali periferici e delle figure degli impiegati della Magliana, il 25 si discuterà delle attività di manutenzione (ovviamente quelle rimaste in capo ad Alitalia). Giovedì 12 sarà invece la volta degli assistenti di volo di Avia e Anpav.Secondo quanto si apprende tre sono i punti fondamentali sul tavolo. L’azienda dichiara di aver assunto 3.290 naviganti di cui 2.550 dall’Alitalia e 740 da Air One. Ma di questi ultimi 260 sono a tempo determinato e i contratti stanno per scadere: i sindacati vorrebbero che i 260 fossero sostituiti attingendo al bacino dei cassaintegrati con un’assunzione a tempo indeterminato.Il secondo punto riguarda quando e in che misura partiranno i contratti part-time dei naviganti: questo infatti permetterebbe di fare nuove assunzioni, riducendo sempre il numero dei cassa integrati. Tra i sindacati si fa largo una proposta singolare, una specie di “minisolidarietà”: tutti i naviganti si farebbero un piccolo periodo di cassa integrazione per favorire la riassunzione dei cassaintegrati.Ma il fatto che al momento gli aerei volino quasi vuoti e il malcontento del personale, da piloti agli assistenti di volo a quelli di terra, sia molto alto a causa di disguidi, turnazioni pesanti e approssimazione non sembra indurre i sindacati firmatari ad accellerare i colloqui con Alitalia-Cai.alitalia,assistenti di volo, personale di terra,part time,turnazioni,incontri,sindacati firmatari,Cgil, Cisl, Uil, Ugl,Anpac, Up, Sdl,esenzione lavoro notturno, manutenzione,avia,anpav,manutenzione
http://www.inviatospeciale.com/2009/02/ ... scussioni/
Alitalia, aspetto ancora gli importi Cigs
Buongiorno, sono un cassintegrato di Alitalia servizi dall'8/12/08 e all'8 febbraio non ho ancora ricevuto l'accredito della cigs di dicembre. Il problema è dovuto ai ritardi del Prof. Avv. Augusto Fantozzi, commissario straordinario di Alitalia, nel trasmettere le liste nominative all'INPS. Sono stato all'INPS dell'EUR il 30/01/09 e l'INPS a mezzo comunicato ha confermato questi ritardi e non può erogare la cigs senza avere i file. Noi cassintegrati, abbiamo perso il lavoro, non abbiamo più lo stipendio,non abbiamo avuto il TFR che è bloccato dal giudice, in quanto l'Alitalia è in amministrazione straordinaria. Siamo 8.000 lavoratori e vorremmo in tempi ragionevoli i soldi per poter vivere. Noi dobbiamo mandare avanti la famiglia e provvedere al quotidiano (spesa,auto,bollette, rate, mutui) Voi del Messaggero, potete aiutarci nel dare pubblicità alla nostra triste situazione e a far sì che chi di dovere, provveda a fare ciò che gli compete? L'opinione pubblica sa che l'Alitalia è salva, ma non sa che i cassintegrati hanno fame e senza soldi non è un bel vivere. Noi siamo calmi,ora siamo anche depressi, perchè nessuno ci da ascolto. Cordiali saluti.
Pietro
cassintegrato Alitalia servizi
(9 febbraio 2009)
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... =HOME_MAIL
Mio primo volo con la nuova Alitalia
Milano Linate - Roma Fiumicino a/r
ANDATA: lunedì mattina
passo la mattinata a Linate, qualche centimetro di neve e l’aeroporto va in tilt
forse si parte, mi cambiano un paio di voli, finalmente mi mettono su quello buono, partenza ore 12:00
alla porta di imbarco ore 11:30 non si vede ancora nessuno del personale di terra
11:35 arriva un addetto, non funziona il lettore magnetico dei biglietti … si procede manualmente
salgo su bus, raggiungiamo l’areo
ci avvisano che si sale solo dal dietro
camminiamo nella puciacco, intanto piove, sulla scaletta si sale solo una alla volta (MD80), i motori sono accessi, alzano acqua, ci si lava mica male …
free seating
ci sediamo, dopo 5 minuti annuncio del comandate: “Mi space che SEA non vi abbia avvisato, ma dai miei calcoli non si parte prima di 2 ore, purtroppo abbiamo dovuto farvi salire a bordo per richiedere di poter partire, ma prima di 2 ore non abbiamo uno slot, quindi ora facciamo arrivare un bus per riportare al gate chi vuole rinunciare al volo”
seduti vicino a me due stranieri, mi tocca tradurre l’annuncio, si vola italiano, vietato fare gli annunci anche in inglese …
attendiamo … nel frattempo arriva il pullman, qualche passeggiare rinuncia e se ne ritorna a casa
dopo un po’ qualcuno chiede da bere … il personale di volo si risveglia e decide quindi di passare con il carrello e ci concede un bicchiere di acqua/succo/bibita …
ok si parte con 15 min. di anticipo rispetto alle 2 ore pronosticate dal comandante … nel frattempo altri 3 o 4 annunci sempre e solo in italiano, però ho subito il mio primo deicing.
RITORNO: martedì sera
non nevica più, arrivo a Fiumicino con un po’ di anticipo
vado alle macchinette del self-checkin
con la carta millemiglia alitalia non riesco a stampare il biglietto, nemmeno inserendo a mano il codice di prenotazione
mi si avvicina un giovane con una bella polo Alitalia-AirOne, addetto all’assistenza clienti, molto gentilmente mi chiede se ho bisogna di una mano … poi mi dirotta alle tradizionali postazione per fare il checkin
zero fila … faccio vedere la mia prenotazione, riposta: “ok, in realtà ha un volo Air One deve fare il checkin ad un banco Air One, ecco giù la in fondo” (!?!?!)
mi sposto, rifaccio vedere la prenotazione, tutto ok, anzi molto gentilmente mi viene chiesto se voglio salire sul volo precedente tanto c’è la deregolamentazione (?!?!?) delle tariffe, accetto ovviamente, forse farei in tempo anche su quello di 1h prima, ma sarei a rischio
mi avvio ai controlli, pochissima fila, in poco tempo raggiungo la porta di imbarco
in realtà stanno per imbarcare il volo di 1h prima, avrei fatto in tempo … li vicino c’è il banco di assistenza Air One, chiedo se posso salire sul volo che sta appena partendo, riposta: “si non c’è problema, ci sono posto liberi … però deve rifare il biglietto” … grazie mille per la disponibilità, aspetto 30 min. non ci sono problemi …
cambiano la porta di imbarco, mi sposto … il tabellone li sopra però non si vuole proprio aggiornare e l’hostess dovrà rispondere un centinaio di volte alla stessa domanda e confermare che si il tabellone è errato, il volo va a Milano e non a Reggio Calabria
partenza e arrivo in perfetto orario.
That’s all! Mi sa che la prossima volta faccio vermanete un bel Lugano-Fiumicino …
http://www.lucazappa.com/2009/02/09/mio ... -alitalia/