Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da danko156 » 11 ottobre 2013, 16:51

Arrivati a questo punto credo a tutto e a niente :cry: :cry:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marco1970 » 11 ottobre 2013, 18:22

da breaking news . terminato il cda, aumento deliberato all unanimita' . si rimane in attesa dei dettagli

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da danko156 » 11 ottobre 2013, 18:34

Ecco l'articolo del Sole24ore:
Alitalia: «via libera unanime del cda all'aumento di capitale»

Il cda di Alitalia ha approvato all'unanimità l'aumento di capitale all'ordine del giorno della riunione di oggi. Lo ha riferito il consigliere Maurizio Traglio, interpellato all'uscita dalla sede della compagnia: «Abbiamo approvato l'aumento secondo il piano, la delibera é stata aprovata all'unanimità», quindi anche con il voto dei francesi di Air France. Il cda non é ancora terminato.

Sarmi al lavoro su un nuovo piano industriale
L'ad di Poste Massimo Sarmi ha iniziato a lavorare ad un nuovo Piano industriale per Alitalia. Lo conferma una fonte autorevole, spiegando che Sarmi ha già «qualche idea in testa» e «c'è un team che dall'altro ieri sta lavorando in maniera puntuale", "per dare novità e innovazione al Piano industriale».

Le sinergie con Mistral, il vettore dei pellegrinaggi
Il governo punta anche a sinergie con la piccola Mistral Air nel piano che coinvolge Poste per salvare Alitalia. Un cambio del "piano di volo" per l'azionista, appunto Poste Italiane, che nel 2012 per Mistral Air ha avviato la ricerca di un acquirente a cui cedere l'intera partecipazione. È del 19 luglio 2012 la sollecitazione all'invio di manifestazioni di interesse. Emerge dalla relazione finanziaria al bilancio 2012 di Poste. Che della piccola compagnia double face, cargo-passeggeri, nel quadro di un settore del trasporto aereo in crisi, traccia un quadro dei conti in netta sofferenza. Tanto che nel bilancio 2012 di Poste è stato svalutato «l'intero valore della partecipazione» nella compagnia aerea (12,3 milioni), perché nella seconda metà dell'anno sono emersi «alcuni fenomeni che hanno introdotto elementi di incertezza sul grado di affidabilità dei risultati attesi della Mistral». Un piccolo operatore caratterizzato dalla doppia mission, di notte cargo postale e di giorno charter per turisti e pellegrini, con voli per l'Opera Romana Pellegrinaggi e per i principali tour operator.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... 1607.shtml
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Burb » 11 ottobre 2013, 19:57

"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" Paolo Borsellino

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da sigmet » 11 ottobre 2013, 20:19

Fantastico...!

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09 ... no/723917/

Toto' riina presidente della repubblica!
:(
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da danko156 » 11 ottobre 2013, 21:38

Per Sarmi (ad di Poste) non verranno toccati i risparmi dei correntisti.
Commenti vari:
http://www.lastampa.it/2013/10/11/econo ... agina.html

Altre opinioni:
Condannati all’ultima spiaggia - Francesco Manacorda - La Stampa
http://www.lastampa.it/2013/10/11/cultu ... agina.html
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da sigmet » 11 ottobre 2013, 22:24

Nuove divise per CAI:

Immagine
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da danko156 » 11 ottobre 2013, 22:58

http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/ ... refresh_ce

11/10/2013 20:59
***Alitalia: Air France-Klm, ok aumento solo a condizioni stringenti

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 11 ott - Air France-Klm ha dato il via libera all'aumento di capitale deciso oggi dal cda di Alitalia per garantire l'operativita' della compagnia italiana, ma restano valide le condizioni "stringenti ed importanti" che il gruppo franco-olandese pone per realizzare il suo investimento. E' quanto indicano a Radiocor ambienti vicini ad Air France-Klm, spiegando che la partecipazione alla ricapitalizzazione non e' ai fini di un mero salvataggio, ma e' condizionata alla presenza di un piano industriale che giustifichi l'apporto dei fondi. "Ci saranno trenta giorni di tempo per sottoscrivere l'aumento ed Air France-Klm avra' quindi il tempo di capire, verificare le condizioni e negoziare", precisano le fonti. In ogni caso la sottoscrizione dell'aumento dovra' passare l'esame del board della stessa Af-Klm, cui sara' sottoposta. Quanto alle condizioni, da Parigi si richiama quanto detto in piu' occasioni dal numero uno de Juniac che in recenti interviste ha fatto riferimento a "condizioni dure" per l'investimento in Alitalia. "E sono indicazioni che restano valide", concludono le fonti.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marco1970 » 11 ottobre 2013, 23:02

come volevasi dimostrare. in questi giorni nessun commento adesso parlano. ecco le povere vittime. comunque vediamo che succede , voglio vedere se si arrenderanno o dovranno essere sbattuti fuori dopo il 28. poi mi spieghera fintecna che ci fa con sti individui. comunque penso si stia cercando altro partner in attesa arrivi il lockup.

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Valerio Ricciardi » 12 ottobre 2013, 7:57

...spariti tutti coloro che con dovizia di argomentazioni industrial-finanziarie ed un tocco di supponenza ("che ne capite voi di management") quando qui, all'inizio dell'operazione Alitalia/CAI sentivano puzza di fregatura per il contribuente, invece difendevano a spada tratta i "capitani coraggiosi"?

...dove sono? Perché non tornano a pontificare dopo cinque anni? Allora?
E' andata peggio di come prevedevano i più pessimisti, o sbaglio?
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da 77W » 12 ottobre 2013, 9:07

Valerio Ricciardi ha scritto:...spariti tutti coloro che con dovizia di argomentazioni industrial-finanziarie ed un tocco di supponenza ("che ne capite voi di management") quando qui, all'inizio dell'operazione Alitalia/CAI sentivano puzza di fregatura per il contribuente, invece difendevano a spada tratta i "capitani coraggiosi"?

...dove sono? Perché non tornano a pontificare dopo cinque anni? Allora?
E' andata peggio di come prevedevano i più pessimisti, o sbaglio?
Consiglio un passaggio su quel forum altamente democratico che comincia per A...lì ne troverai a iosa.

Da parte mia preferisco 40 aerei con uno straccio di strategia per il futuro che 140 con quello che si è visto finora, cioè nulla. I "nostri" manager hanno fallito, per cui se oggi Alitalia vale carta straccia a livello finanziario bisogna prenderne atto e subirne le conseguenze.
I 300 milioni finiranno molto presto, e con la stagione invernale alle porte solo gli irriducibili possono credere che vi sia una benché minima possibilità di aumentarne il valore ( :!: ) o di trattare ad armi pari con il partner internazionale ( :!: :!: :!: ).
I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi.
Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti.
L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.

If we all worked on the assumption that what is accepted as true is really true, there would be little hope of advance.

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marco1970 » 12 ottobre 2013, 9:27

ovvio , sono d'accordo anche a me andrebbero bene 60 aerei con una compagnia efficente. ok che finiscono i 300 milioni, che sono 500 , lo fanno sicuramenet mantenendo tutto come sta senza un piano indusrtriale serio. tanto pochi giorni e cominceranno a saltare le teste. poi finalmente il 28 e' vicino. ma per favore non fate passare af come gli unici a capirne e che per 5 anni sono stati tenuti all oscuro di tutto.

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air4you » 12 ottobre 2013, 10:00

Dopo tanto tempo ancora la questio Alitalia. Io ero uno di quelli che sosteneva che doveva andare da subito ad AirFrance e che il salvataggio di AirOne non avrebbe che portato alla situazione attuale. Ho continuato a volare Alitalia ma molto poco e ho potuto notare qualche miglioramento ma nulla a che vedere con qualità e servizi di altre compagnie. La stessa AirFrance per i suoi problemi ha ridimensionato la qualità e fatto delle correzioni ma senza però allentare la presa sul network. Ha costituito una forte alleanza con Delta messo in piedi una compagnia Low cost dal nome simpatico e attraente anche per i colori scelti (il rosso non a caso) e cerca di fronteggiare la situazione drammatica legata al quadro economico generale alle low cost e alle due alleanze aeree mondiale.
L'operazione Alitalia del 2008 serviva solo per salvare Banche e AirOne e adesso si sta facendo lo stesso. E' solo un toppa messa in fretta. All'AirOne del 2008 adesso si affianca AirMISTRAL e l'intento è quello di inglobare la compagnia in Alitalia. La colpa di questa situazione è anche di AirFrance che nonostante il suo 25 % non si era opposta al piano di noleggio degli aeromobili da parte della società irlandese facente capo all'ex patron AirOne e solo adesso mette in evidenza il fatto. Come mail ? Adesso però faranno la voce grossa ma credo che non la spunteranno. Tutti dicono che ci saranno problemi per i lavoratori i primi a pagare la sregolatezza del geniale Piano Fenice. Spero che ciò non accada. Ah dimenticavo.... vi ricordate di quello che è successo con WindJet ? E i lavoratori dove sono andati a finire ? Tutti si sono dimenticati di loro ? Quelli di Meridiana ? qualcuno ne parla ? L'operazione WindJet è stata fatta solo per eliminare l'avversario e posizionare su quasi tutte le rotte operate del vettore siciliano quelle attualmente operate da AirOne. Ma chi di spada ferisce di spada perisce e l'operazione non è andata a buon fine per risollevare le sorti economiche della pseudo compagnia nazionale. Si perchè che cosa ha di nazionale una compagnia che registra i propri aeromobili con le marche e ne modifica quelle esistenti da I a EI-(RE)? Quando si entra dentro un aereo Alitalia sei in Italia o in Irlanda ? Non è che perchè il timone di coda è tricolore che "c'è casa" . Guardate Lufthansa... che anche per le controllate tipo AirDolomiti le marche sono rigorosamente I e non EI. Vada anche per AirFrance anche se per la flotta regional la sigla degli aeromobili è quella irlandese.
Non sappiamo a questo punto come andrà a finire il tutto sono curioso di sviluppi e me ne starò ad osservare tutti gli scenari.

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da flyingbrandon » 12 ottobre 2013, 10:08

air4you ha scritto: L'operazione WindJet è stata fatta solo per eliminare l'avversario e posizionare su quasi tutte le rotte operate del vettore siciliano quelle attualmente operate da AirOne.
No...non penso proprio fossero quelli i piani. Diciamo che Windjet è riuscita a far gran parte del lavoro da sola.
Ciao!

P.S. Ovviamente DOPO il fallimento è venuta questa geniale idea di prendere dei voli ex Windjet.
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.



(È!)
(יוני)

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marco1970 » 12 ottobre 2013, 11:19

da italiaoggi interessantissimo articolo. chiaramente per quanto riguarda i francesi sono d'accordo con l'autore. come lui spero anche io non sottoscrivano aumento, cosi sara piu' facile toglierseli dai ballon.


Chi pensa e scrive che il futuro di Alitalia sia l'integrazione con Air France non sa o non tiene correttamente conto di alcuni fatti fondamentali. Primo: nella riunione a Palazzo Chigi, opportunamente convocata dal presidente Enrico Letta, Air France ha posto le sue condizioni, inaccettabili e quasi offensive, per un suo maggior impegno in Alitalia: acquisto solo da una procedura, cioè da un fallimento o da una gestione giudiziaria in continuità; acquisto a zero lire; ma non è tutto, trasformazione di Fiumicino in un aeroporto di passaggio concentrando tutti i voli internazionali su Parigi. Secondo fatto: Air France ha perso negli ultimi esercizi qualcosa come 4 miliardi di euro, ha dovuto cambiare il management e ora ha varato un piano cosiddetto industriale, cioè riguardante l'attività operativa della compagnia di bandiera, molto ambizioso e giudicato da tanti irrealistico; quindi Air France non sta assolutamente meglio di Alitalia, anzi. Unica differenza: è controllata dallo Stato (con circa il 16%), che la considera l'infrastruttura più importante del Paese. C'è da domandarsi che fine avrebbe già fatto Alitalia se fosse stata acquistata nel 2008 da Air France come chiedevano a gran voce molti economisti con esperienza di governo.

Per fortuna, di fronte a queste condizioni, non solo l'orgoglio italiano ma anche la razionalità economica che lo ispira hanno spinto il presidente Letta a non aver paura di chi predica che Alitalia dovrebbe essere svenduta ad Air France, di chi vorrebbe che il governo restasse immobile di fronte alla situazione in atto e di chi vorrebbe imporre che neppure un euro di denaro pubblico entrasse in Alitalia, per di più ironizzando sui cosiddetti capitani coraggiosi, cioè quei privati (dal presidente Roberto Colaninno all'industriale dell'acciaio Angelo Massimo Riva, tartassato dalla magistratura, a Enzo Manes e a molti altri imprenditori di successo nei loro settori) che comunque hanno messo dentro Alitalia 1,2 miliardi di proprio denaro.

Ad aiutare la ricapitalizzazione da parte dei privati Letta aveva designato Fintecna, la società dove si sono accumulati i capitali residui della liquidazione Iri. Fintecna è stata ceduta tempo fa a Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), che il Tesoro controlla all'80% circa. Nonostante ciò sia il capo azienda Fintecna, Maurizio Prato, che il presidente e l'amministratore delegato di Cdp, Franco Bassanini e Giovanni Gorno Tempini, si sono rifiutati di sottoscrivere la metà dell'aumento di capitale da 300 milioni di euro, arrivando anche a prospettare le dimissioni. Rigore gestionale o anche volontà di non dare un aiuto agli azionisti privati che erano stati raccolti in cordata durante il governo Berlusconi?

Un atteggiamento difficilmente giustificabile anche perché le due maggiori banche del Paese, Intesa Sanpaolo e Unicredit, che pure non devono rispondere a nessun organo dello Stato, hanno garantito nuove linee di credito per 200 milioni di euro e si sono impegnate a sottoscrivere l'eventuale inoptato dell'aumento di capitale.

Con saggezza, Letta ha evitato di far scoppiare un caso Cdp e ha individuato in Poste Italiane, che possiede già una compagnia aerea, il braccio pubblico, non tanto per salvare Alitalia quanto per avere il tempo di rilanciare quella che il presidente del Consiglio considera correttamente, come il governo francese per Air France, la principale infrastruttura del Paese.

La nota che la presidenza del Consiglio ha diramato per confermare l'intervento di Poste Italiane usa parole chiarissime per spiegare come il governo e quindi lo Stato non possono, non devono disinteressarsi di Alitalia, non solo perché garantisce ai cittadini anche rotte fondamentali per la loro mobilità, ma perché dal rilancio di Alitalia passano molte delle chance dell'Italia di uscire dalla crisi attraverso il settore fondamentale del turismo. Basta pensare allo sforzo che la diplomazia italiana fa per concedere visti ai nuovi viaggiatori del mondo, i cinesi, e come gli stessi per arrivare in Italia debbono volare su Parigi, Francoforte o Zurigo. Nel 2012 i consolati italiani in Cina hanno concesso 300 mila visti, il numero maggiore fra tutti gli Stati europei. Quest'anno potrebbero salire a 400 mila e per il 2015, con l'Expo universale di Milano, l'obiettivo è un milione di turisti solo dalla Cina.

Si rendono conto i censori dello Stato in Alitalia e sostenitori del regalo ad Air France che handicap rappresenterebbe per il Paese se per venire in Italia i turisti di tutto il mondo non potessero più volare direttamente e sempre di più in Italia?

Questi signori leggono i giornali internazionali e quindi conoscono l'enorme potenziale che l'Italia ha per ritornare allo sviluppo con il rilancio del turismo? Hanno letto o sono informati che la classifica più autorevole del settore, pubblicata dal mensile Condé Nast Traveller di questo mese sanziona il primato assoluto dell'Italia come Paese-destinazione più desiderato dai turisti? Hanno letto che o sanno che fra le prime sette città-destinazione più desiderato tre sono italiane e cioè Roma (al terzo posto), Venezia (al quinto) e Firenze (al settimo)? E sanno che fra le isole-destinazione la Sicilia è al quarto posto dopo le isole Baleari, quelle greche e le Maldive? Sanno o qualcuno gli ha riferito, che nella classifica dei migliori 15 aeroporti del mondo non ne compare nessuno italiano ma neppure quello di Parigi, essendo al primo posto Shanghai e al secondo Heathrow Terminal 5 e al terzo Hong Kong? E infine sanno qual è la classifica delle compagnie aeree più apprezzate? Per le vacanze corte British Airways al primo posto, al secondo Lufthansa. Air France è solo quinta; per vacanze lunghe al primo posto c'è Emirates, al secondo British ma al terzo Etihad, mentre Air France non compare neppure; e per i viaggi di affari Air France è solo settima.

Se Alitalia deve integrarsi con un'altra compagnia (e deve farlo) ha senso perseverare su Air France, che non solo ha posto condizioni capestro, ha pure conti economici peggiori, se si può, della compagnia italiana, è anche agli ultimi posti in tutti i segmenti delle vacanze e del business?

Quella parola sottolineata da Letta per il futuro (discontinuità) ha un significato preciso e quindi c'è da sperare che Air France non segua l'aumento di capitale, così diluendo la sua partecipazione e quindi il suo ruolo. Il partner ideale c'è già ed è la compagnia dell'Arabia Saudita Etihad, che macina utili, è in grande sviluppo ed è al terzo posto nella classifica delle compagnie più gradite per le vacanze lunghe, esattamente quelle su cui deve puntare l'Italia.

È proprio vero che la demagogia e i suoi slogan (come «Non soldi dello Stato in Alitalia», che somiglia tanto a «No Tav», anche se da fonti opposte) sono fra i mali peggiori che affliggono l'Italia. Anche uno studente del primo anno della Bocconi sa che un Paese evoluto, industrializzato, orientato per di più al turismo non può fare a meno di una compagnia di riferimento, sia o non sia partecipata dallo Stato e quindi che chi insiste su Air France evidenzia la sua confusione mentale e la contraddittorietà del suo slogan, visto che la compagnia francese è controllata, con il 20% delle azioni, dallo Stato.

La partecipazione dello Stato italiano in Alitalia oltre a essere stata resa necessaria dall'emergenza venutasi a creare, principalmente a causa della drammatica crisi economica del Paese che naturalmente ha fatto cadere la richiesta di voli ma anche per alcuni errori gestionali e nella scelta di alcuni manager, è indispensabile per far entrare nel capitale una compagnia extra-Ue come Etihad. Infatti, se il nuovo socio non europeo finisse per essere il socio di maggioranza, automaticamente per legge decadrebbero tutte le concessioni di slot che la compagnia ha. Quegli slot, cioè le autorizzazioni a compiere quelle rotte e ad atterrare e decollare da determinati aeroporti, dovrebbero essere rimessi in gara, dando spazio alle low cost e ad altre compagnie e quindi riducendo ulteriormente la potenzialità di Alitalia, che invece deve incrementare i suoi slot soprattutto a livello internazionale e intercontinentale, come sottolinea opportunamente il documento che il presidente Letta ha fatto pubblicare sul sito di Palazzo Chigi.

Ma c'è un'ultima e fondamentale considerazione da fare: come potrebbe fare l'Italia a uscire dalla crisi senza che prevalga lo spirito di cooperazione e di consenso almeno su alcuni obiettivi fondamentali come quello dello sviluppo delle infrastrutture? E appunto l'Alitalia è la principale infrastruttura perché consente, anche se in maniera insufficiente, agli italiani e agli stranieri di volare in Italia, dall'Italia e verso l'Italia.

Lo spirito di cooperazione, il senso del sistema Paese non può esistere se non c'è un polo aggregante, tanto più dopo una crisi così pesante in cui moltissimi pensano sempre più solo a se stessi e in termini di «Si salvi chi può», fino a diventare demagogici e anti-italiani. Un compito che naturalmente spetta in primo luogo al governo. Per fortuna sembra che il presidente Letta e i suoi ministri, a cominciare, sul tema Alitalia, da quello dei Trasporti, Maurizio Lupi, abbiano la consapevolezza, la determinazione e il senso dello Stato, pronti a esporsi in prima persona.


* * *


Moltissimi problemi affliggono tuttora l'Italia, per la quale il presidente Letta deve decidersi ad azioni shock sul debito e le tasse, anche senza cacciavite, ma sarà per queste prime iniziative tipo Alitalia, sarà per il formarsi di una favorevole congiuntura, sarà come sarà, ma gli acquisti di titoli Italia, sia dello Stato che delle aziende, stanno crescendo in maniera esponenziale dall'estero, come documenta l'inchiesta di copertina di questo numero.

Il fenomeno è iniziato da alcune settimane, ma prima in sordina, ed è alla base della buona performance della Borsa italiana. A voler individuare una data si potrebbe collocare nel giorno in cui il governo Letta, per la benefica piroetta di Silvio Berlusconi, ha ottenuto la fiducia. Ma certo al movimento hanno contribuito vari fattori: le parole finalmente di un qualche ottimismo degli imprenditori per bocca del presidente della Confindustria, Giorgio Squinzi; la constatazione che neppure la minaccia di una nuova crisi di governo aveva fatto schizzare alle stelle lo spread, come molti presagivano; il fatto che la fiducia abbia troncato le gambe anche a quella parte di speculazione che si era attivata; i rendimenti dei titoli di Stato a ottimo livello in relazione a quelli di altri Paesi europei con rischio relativo; il continuo successo del Made in Italy nel mondo; i conseguenti investimenti in aziende italiane da parte di capitale straniero come era già clamorosamente avvenuto da parte di Lvmh in Loro Piana e perfino in Cova; la tenuta delle posizioni di apertura ad altri finanziamenti alle banche da parte del presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, che anche alla vigilia del voto di fiducia aveva ribadito di non temere sconquassi quanto piuttosto che non si prendesse con risoluzione la strada delle riforme; le recenti dichiarazioni del direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), Christine Lagarde, per spingere lo stesso Draghi a emettere altra liquidità, accogliendo lo sconto di titoli posseduti dalle banche, e ad abbassare i tassi oggi allo 0,50%; e infine la crisi politica americana con il blocco della spesa pubblica per il no dei Repubblicani all'incremento del debito pubblico: di colpo chi investiva in titoli americani, pur nella consapevolezza che la crisi sarà inevitabilmente superata, si è guardato intorno e ha visto che i valori in Italia erano rimasti indietro e che quindi c'era spazio per guadagnare.

Per il breve ci sono quindi prospettive positive e la domanda di copertina «Investire Italia?» può sicuramente avere una risposta affermativa per una prospettiva temporale limitata. Più difficile la risposta per il medio e lungo periodo. Tuttavia, una certa piattaforma da cui ripartire si è creata e una energica risposta per il caso Alitalia in tal senso può avere un valore simbolico enorme e non soltanto perché gli aerei della compagnia portano in cielo la bandiera italiana. Ma soprattutto perché dopo molto tempo si è visto che a Palazzo Chigi ci sono determinazione ed energia. Speriamo non sia un fuoco di paglia o peggio fatuo come dicono i francesi dopo il film di Louis Malle. (riproduzione riservata)

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da danko156 » 12 ottobre 2013, 12:55

Letta al Sole 24 ore: «Con Poste abbiamo costretto i privati a investire in Alitalia»
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbzEuNtI

Stato, privati e il progetto che manca
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... 4736.shtml
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Burb » 12 ottobre 2013, 13:47

"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" Paolo Borsellino

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da sigmet » 12 ottobre 2013, 14:42

danko156 ha scritto:Alitalia, Benetton e Palenzona preferiscono Ethiad ad Air France

Si, anche io preferisco Monica Bellucci..

http://www.agi.it/economia/notizie/2013 ... ufficiente

Insomma li tengono per le 00 !
O vogliono andarsene? :roll:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da malandrino » 12 ottobre 2013, 15:06

Domanda banale... Se Poste Italiane entrerà nel capitale gli aerei mistral air continueranno a chiamarsi tali ?
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da danko156 » 12 ottobre 2013, 15:20

malandrino ha scritto:Domanda banale... Se Poste Italiane entrerà nel capitale gli aerei mistral air continueranno a chiamarsi tali ?
Credo che dipenderà dal piano industriale che vorranno attuare.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marco1970 » 12 ottobre 2013, 15:20

ma insomma sti francesi ancora non si e' capito cosa vogliono . parlassero chiaro. mi auguro capiscano che stanno diventando ridicoli. volevano almeno aumento di capitale di 500 milioni e l' hanno ottenuto. una cosa farebbero bene a fare a sto punto , andare al diavolo.

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Burb » 12 ottobre 2013, 15:28

marco1970 ha scritto:ma insomma sti francesi ancora non si e' capito cosa vogliono . parlassero chiaro. mi auguro capiscano che stanno diventando ridicoli. volevano almeno aumento di capitale di 500 milioni e l' hanno ottenuto. una cosa farebbero bene a fare a sto punto , andare al diavolo.
Se è per questo neanche il governo ha chiarito nulla sul nuovo "Piano industriale". (lo spiegava bene Dragoni ieri).
I francesi fanno semplicemente i loro interessi, quelli ridicoli sono altri (citati nella frase sopra, ndr).
Ultima modifica di Burb il 12 ottobre 2013, 15:33, modificato 2 volte in totale.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da malandrino » 12 ottobre 2013, 15:30

marco1970 ha scritto:ma insomma sti francesi ancora non si e' capito cosa vogliono . parlassero chiaro. mi auguro capiscano che stanno diventando ridicoli. volevano almeno aumento di capitale di 500 milioni e l' hanno ottenuto. una cosa farebbero bene a fare a sto punto , andare al diavolo.
Marco capisco il tuo malcontento, però i Francesi sono quelli che hanno "il cash"e competenze , giustamente non si limitano ad avere un dettaglio ma una certezza per il futuro. Se nessuno altro vuole assorbirsi questa compagnia "pacco" c'è sicuramente un motivo.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marco1970 » 12 ottobre 2013, 15:37

cio non toglie che sti francesi so ridicoli . piano industriale? ma il piano industriale verra' dopo il cda di lunedi e' normale ed insediamento nuovo direttivo. inoltre ci saranno menager (chiamiamoli cosi) che usciranno (o saranno costretti a farlo). a sto punto vorrei avere qualche chiarimento ma una volta scaduto il lock up e af non si decidesse, cosa potrebbe accadere?? (sempre con piano industriale serio e credibile intendo). malandrino ti ricordo la compagnia pacco l ahnno creta soprattutto loro con il loro 25% . non difendiamoli a tutti i costi. appunto perche' hanno competenze (sara') hammo ancora piu' colpe sul degrado dei ccpitani.

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da Burb » 12 ottobre 2013, 15:51

Ridicoli? Fanno semplicemente i loro interessi e fanno bene. Gli unici ad essere ridicoli in questa storia sono quelli del governo che, senza capire minimamente nulla di aviazione, hanno preferito affidare (con i nostri soldi, checché ne dica Lupi) l'operazione alle Poste, solo perchè hanno visto che gestiscono una mini-compagnia (tralaltro in profondo rosso; vedere articolo de L'Espresso che ho postato ieri, ndr).

Secondo me finirà con i "capitani coraggiosi"(+AF) che fuggono e lo stato italiano col cerino (o candelotto) in mano.

Possiamo dire che questa del Governo Letta è l'ennesima operazione "all'italiana". Il mercato libero vince ancora.

Auguri.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marco1970 » 12 ottobre 2013, 15:53

burb perdonami ma sei italiano???? i loro interessi???? ma per 5 anni questi grandi esperti come li chiami tu cosa hanno fatto, hanno dormito???? bene complimenti veramente esperti. hanno chiesto almeno un piano da 500 milioni, l'impegno delle banche. l'hanno ottanuto e ancora a dire grandi. per me sono solo pagliacci e ridicoli, volevano fino in fondo umiliare noi italiani prendendola dal fallimento. se anche dovesse finire cosi , io governo neppure regalata gliela darei a costo di non darla a nessuno. pagliacci

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da danko156 » 12 ottobre 2013, 16:34

Il comunicato stampa di AZ sul cda di ieri:
Gruppo Alitalia: approvata all'unanimità manovra finanziaria da 500 milioni

Roma, 11 ottobre 2013 – Si è riunito oggi a Roma, presieduto da Roberto Colaninno, il Consiglio di Amministrazione di Alitalia - Compagnia Aerea Italiana SpA. Il Cda ha definitivamente approvato all’unanimità la manovra finanziaria per complessivi 500 milioni di Euro così composta:
Euro 300 milioni a titolo di aumento di capitale da offrirsi in opzione ai soci.
Euro 200 milioni di nuove linee di credito da parte del sistema bancario e la conferma delle linee esistenti
In questo contesto, subordinatamente all’approvazione dei propri organi deliberanti, è previsto che Poste Italiane s.p.a. garantisca la sottoscrizione di complessivi euro 75 milioni dell’aumento capitale rimasti eventualmente inoptati , e Intesa SanPaolo s.p.a. e UniCredit s.p.a., garantiscano la sottoscrizione di massimi euro 100 milioni dell’eventuale ulteriore inoptato.

A fronte di tale garanzia sull’inoptato, è prevista da parte di Banca Intesa San Paolo s.p.a. e di UniCredit s.p.a., la concessione di un bridge to equity di Euro 100 milioni al fine di consentire ad Alitalia di far fronte al suo immediato fabbisogno finanziario.

Cda e Assemblea si terranno lunedì 14 prossimo.

Il Presidente Colaninno ha manifestato la sua soddisfazione per la disponibilità espressa da un congruo numero di azionisti a partecipare all’aumento, in aggiunta agli Euro 1,27 miliardi già versati nelle precedenti capitalizzazioni.
L’intero Consiglio di Amministrazione ha espresso viva soddisfazione per l’approvazione di una manovra fondamentale che – con una imponente iniezione di mezzi freschi - pone solide basi per il futuro della Compagnia.
http://corporate.alitalia.it/it/media/c ... -2013.html
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da malandrino » 12 ottobre 2013, 16:34

Marco italiani o non italiani qui si parla di una compagnia che ha fatto tanto debito ed ora sta andando all'Ikea a comprarsi il Kit in offerta "corda sgabello", se non c'è nessuna alternativa ad AF o si accettano le condizioni oppure si fallisce. La colpa sicuramente è anche di AF però lo sbaglio più grande è stato la cordata italiana, a quest'ora AF con il controllo totale era sicuramente più efficiente e molti lavoratori meno preoccupati del loro futuro.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marco1970 » 12 ottobre 2013, 16:38

ok d'accordo con te della compagnia con debiti. ma non diciamo sempre che questi sono grandi. vi ricordo che questi geni hanno 4 miliardi di debito anche loro. se non ci sara' alterrnativa meglio fs o un altro , oppure falliti che in mano a sti pagliacci, che cambiano ogni giorno idea. ok la cordata italiana e' stata iuna pessima idea, ma non sarei cosi sicuro non avesse debiti. almenoche i geni non avessero messo su una comapgnia con 20 embrear e stop.

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da danko156 » 12 ottobre 2013, 17:38

Alitalia, le Poste e la bufala delle sinergie industriali
http://www.affaritaliani.it/fattieconti ... 11013.html
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da malandrino » 12 ottobre 2013, 18:16

marco1970 ha scritto:ok d'accordo con te della compagnia con debiti. ma non diciamo sempre che questi sono grandi. vi ricordo che questi geni hanno 4 miliardi di debito anche loro. se non ci sara' alterrnativa meglio fs o un altro , oppure falliti che in mano a sti pagliacci, che cambiano ogni giorno idea. ok la cordata italiana e' stata iuna pessima idea, ma non sarei cosi sicuro non avesse debiti. almenoche i geni non avessero messo su una comapgnia con 20 embrear e stop.
Marco che significa ora il debito di AF che ha fatto investimenti diversi , è come dire la Germania ha il debito più alto dell'Italia, vero però c'è una grande differenza.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da air4you » 12 ottobre 2013, 18:22

Beh se PPTT sono entrati in AZ allora mi aspetto che in qualità di titolare di conto BancoPosta che ha la priorità allo sportello mi sia riservato lo stesso trattamento ai banchi accettazione Alitalia e che quindi il mio stato venga riconosciuto anche come MilleMiglia Ulisse Freccia Alata o Freccia Alata Plus
:)

Stavo ripensando che questa operazione di mettere soldi nel pozzo Alitalia da parte di Poste Italiane è assurda. Un ente che per sua natura deve offrire ai cittadini servizi postali e che chiude migliaia di uffici postali perchè c'è la crisi e poi butta via 75 + 75 milioni di euro nella voraggine Alitalia .... Ma questo è il paese delle banane chiquita :twisted:
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marco1970 » 12 ottobre 2013, 18:39

dal giornale.it ecco i grandi eroi tutta parola e nulla aftti. finalmente stanno pensando di togliersi dai c.......i ma solo il loro governo puo' detenere il 19%. ma non avevano detto che se c'era intervento abnche , pubblico e i soci afcevano la loro parte erano pronti. lo ripeto ridicoli

Alitalia, via al maxi-piano Ma Air France non ci sta

Aumento da 300 milioni. Entrano Poste e banche. Parigi deciderà lunedì se partecipare I vertici del gruppo non hanno gradito l'intervento pubblico e pensano di andarsene

Colpo di scena: Air France prende le distanze dall'aumento di capitale di Alitalia. Pur avendo votato a favore del piano di salvataggio da 300 milioni (più 200 di prestiti bancari), Parigi precisa: decideremo lunedì se partecipare.

In serata un portavoce ha precisato che la compagnia non ha ancora deciso se parteciperà o meno all'aumento. «La decisione dei membri del cda in quota Air France-Klm di sostenere il piano di emergenza non presuppone in alcun modo una nostra decisione sulla sottoscrizione o meno dell'aumento di capitale», ha dichiarato il portavoce.
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Risanamento difficile

Deciderà il cda di Parigi, e comunque ci saranno 30 giorni di tempo per effettuare i versamenti. Air France-Klm ha dato il via libera all'aumento per garantire l'operatività, ma restano valide - secondo fonti vicine alla holding - le condizioni «stringenti ed importanti» che il gruppo franco-olandese pone per realizzare il suo investimento. Se Air France non sottoscrivesse (la sua quota di aumento è di 75 milioni)scenderebbe dal 25% a poco più del 10%.

È stato necessario un intero pomeriggio al cda di Alitalia per varare la manovra che consentirà alla compagnia, con l'aiuto delle Poste, di superare l'emergenza. In tutto, si tratta di 500 milioni, per i quali la parte del leone la fanno le banche, anzi, due banche: Intesa e Unicredit (la prima è anche azionista con l'8,9%). L'aumento di capitale ammonterà a 300 milioni e gli istituti si impegnano ad aprire linee di credito per ulteriori 200 milioni rispetto a quelle in essere. Quanto all'aumento, Poste Italiane entreranno nel capitale rilevando quote d'inoptato fino a un importo di 75 milioni; altri 100 milioni di inoptato sono garantiti dalle stesse Intesa e Unicredit che li anticiperanno sull'unghia (salvo conguaglio) per permettere alla compagnia di pagare gli stipendi di ottobre e di sanare la situazione con l'Eni, principale fornitore di carburante (il debito è di 100 milioni, e ieri sera l'ad Paolo Scaroni, tirando un sospiro di sollievo sulla «continuità aziendale» ha detto: «Alitalia torna a essere per noi un importante cliente»). I 14 consiglieri hanno votato all'unanimità. Il presidente Colaninno, alla fine della riunione, ha espresso «soddisfazione per la disponibilià espressa da un congruo numero di soci a partecipare all'aumento» e ha sottolineato che la cifra da questi investita, dall'avvio di Cai, è stata di 1.270 milioni.

Air France resta il candidato naturale all'acquisto di Alitalia, di cui è primo socio, l'unico aeronautico e primo partner commerciale; ma se si rivelasse fondato un suo disimpegno, si spiegherebbe solo con la difficoltà di capire le strategie ondivaghe del sistema italiano. Maurizio Lupi, il ministro dei Trasporti che più di tutti rivendica un ruolo nel costruire la via d'uscita, ieri ha detto: «Vediamo che cosa farà Air France, altrimenti credo che compito dell'Alitalia sarà trovare un altro grande partner internazionale». Ha aggiunto: «Come governo dobbiamo creare le condizioni perché l'occupazione possa non solo essere salvata ma anche sviluppata». Sul fronte delle Poste si registra grande attivismo, fatto sia di strategie sia di adempimenti interni, in attesa di assumere il nuovo ruolo di grande socio; per l'investimento in Alitalia l'ad Massimo Sarmi ha assicurato che non può «essere utilizzata alcuna risorsa proveniente né da conti correnti postali né da buoni e libretti postali. Le risorse finanziarie saranno reperite dalla liquidità disponibile». Lunedì mattina, un nuovo cda metterà a punto l'assemblea convocata per il pomeriggio. Ma l'appuntamento più importante è quello con i versamenti: solo in quel momento si capirà chi parteciperà a questa nuova fase, e chi no; chi continuerà su questa strada e chi sarà diluito, perdendo i suoi soldi.

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da marco1970 » 12 ottobre 2013, 18:47

da rainews24. interessantissima la parte finale.

Alitalia, Gros-Pietro: "Intesa tutela l'investimento poi esce dal capitale"

Per il presidente del Consiglio di Gestione di Intesa SanPaolo è cruciale trovare un "partner internazionale" perchè "noi non siamo azionisti a lungo termine". I risultati passati non sono stati positivi: "la società ha bisogno di esser guidata da professional"


Washington, 12 Ottobre 2013

"Siamo in Alitalia e il nostro mestiere è salvare il nostro investimento". Così il presidente del Consiglio di Gestione di Intesa SanPaolo, Gian Maria Gros-Pietro, risponde a chi chiede delle prospettive per la banca nell'azionariato di Alitalia. "Per il Paese è importante avere una compagnia in grado di rispondere ai bisogni fondamentali del Paese, non solo dal punto di vista turistico ed economico, ma anche in vista di Expo 2015", dice, ribadendo che Alitalia "è qualcosa da salvare". Air France-Klm deciderà lunedì prossimo, giorno in cui sono previsti l'assemblea degli azionisti di Alitalia e un probabile nuovo Cda, se partecipare o meno all'aumento di capitale della compagnia di bandiera italiana.

"Non siamo azionisti a lungo termine"
Ma, sottolinea il manager di Intesa "siamo azionisti di Alitalia e questo investimento lo vogliamo salvaguardare ma siamo orientati a passare la mano nel medio termine". "Il nostro obiettivo è rendere sana la società per poi passare la mano", ha aggiunto sottolineando l'esigenza ora di un management del settore aereo. "I risultati non sono buoni" spiega il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo e uno dei problemi della compagnia aerea è che "non è gestita da professionisti" del settore.

"Serve un partner internazionale"
"E' evidente che la compagnia ha bisogno di inserirsi in un network e trovare un partner - conclude - perché noi non possiamo essere azionista di lungo termine". Per Alitalia ora "è importante trovare un partner internazionale che la conduca verso una situazione di stabiltà" ha spiegato Gian Maria Gros-Pietro a margine dell'incontro organizzato dal Fondo monetario internazionale. Fonti vicine all'operazione spiegano che il piano di aumento di capitale di Alitalia "è stato strutturato in modo tale da garantire la riuscita dell'operazione stessa, con o senza l'apporto del socio francese" anche se "naturalmente ci si augura che anche Air France insieme a tutti i soci partecipi all'operazione".

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana

Messaggio da malandrino » 12 ottobre 2013, 19:04

Stavo ripensando che questa operazione di mettere soldi nel pozzo Alitalia da parte di Poste Italiane è assurda. Un ente che per sua natura deve offrire ai cittadini servizi postali e che chiude migliaia di uffici postali perchè c'è la crisi e poi butta via 75 + 75 milioni di euro nella voraggine Alitalia .... Ma questo è il paese delle banane chichita :twisted:
[/quote]

Sono anche io sorpreso da Poste Italiane basta che non è solo una trovata di marketing, con la liberalizzazione delle poste non ha più lo stesso appeal di una volta. Non riesco a capire come investe 75 milioni per comprare una quota di compagnia e non migliorare i propri servizi o investire in mistral air che è una compagnia sana.
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