ma certo! Mai pensato il contrario.Valerio Ricciardi ha scritto: Ma immagino che tu trovi senz'altro giusto che il cerotto al poveraccio sia della stesa qualità di quello che mettono a Lapo, son tutti e due figli di mamma. Se Lapo vuole il cerotto di Prada se lo può ben far mettere in una clinica svizzera per calciatori, no?
Occhio a non confondere anche tu i diversi livelli del discorso...di perché uno abbia deciso di intraprendere una carriera è ininfluente sul discorso riguardante la CIG. Io sono d'accordo con te...ma chi decide ENTRO CERTI LIMITI? e Perché DECIDE QUEL LIMITE? perché allora uno non dovrebbe versare ENTRO CERTI LIMITI...invece lì è illimitato...e non mi riferisco al pilota ma a professioni anche ben più redditizie. Se ne fai un discorso legale...ok è giusto...allora è giusto che decidano quale sia il limite....anche perché, appunto, non regalando mai niente ai lavoratori se lo fanno c'è un perché...forse conoscono più numeri di quelli che conosciamo noi...forse non è per tutti decidere quali siano i limiti giusti. Mi sembra di assistere a discorsi sulla "giustizia privata"...allora mi sento in diritto...entro certi limiti, quando scendo dall'aereo di prendere a schiaffi qualcuno al pub perché ha bevuto, secondo me, troppi alcolici, e poi magari il giorno dopo prende un farmaco mutuabile perché ha il post sbronza. Ma hai idea di quanti farmaci vengano dati ad minchiam , mutabili, di cui 3/4 delle volte la gente può farne a meno? Lì perché non si incazza nessuno a dire che ENTRO CERTI LIMITI ci sono rimedi ben più efficaci e gratuiti, per la società, che ottengono pari se non maggior benefici e soprattutto senza effetti collaterali? Fare sport...poco e con regolarità...ma sai di quanto ridurrebbe le spese mediche? Un' alimentazione più equilibrata. Posso farti un elenco infinito. Allora...i LIMITI sono un concetto...e secondo me è giusto che ognuno abbia anche una libertà....altro concetto. Non puoi , nella globalità di una vita individuale, inorridire quando pare a te perché c'è qualcosa che trabocca il LIMITE che pensi tu ( generico). Io non mi sdegno davanti a ciò che vedo e so essere poco funzionale. Questi discorsi, come ho già detto, affondano in ambiti ben più ampi e su livelli diversi e non è così semplice definire “giusto e sbagliato”. il “giudizio” a relativo sempre a qualcosa, così come il limite. E’ tanto per chi? Rispetto a cosa? Un numero non significa niente così…è il contesto che fornisce ulteriori informazioni. Il contesto, in una società auspicabile per me te e chiunque non pensi “ognuno per sé” non passa dal giudizio del singolo individuo ma da chi è preposto a gestire. Ti faccio degli esempi “pratici” che penso spieghino bene di come sia difficile individuare i livelli….Valerio Ricciardi ha scritto: Che la CIG in qualche modo sia parametrata al reddito e ai contributi versati ha ENTRO CERTI LIMITI assolutamente senso, intendiamoci: se uno si è strasbattuto (magari per finanziargli l'ATPL e i TypeR i genitori potrebbero persino aver fatto debiti) per diventare Cpt di un difficile e "conduttivamente" esigente MD11 col quale fa voli cargo da e verso l'Estremo Oriente, col massimo del jet lag e il (relativamente) massimo del rischio in caso di piogge monsoniche, non ho motivo di credere che non lo faccia anche per ottenere un livello di retribuzione molto elevato che gli permetta un tenore di vita più alto, evidentemente ciò per lui ha una qualche importanza, è un suo diritto desiderarlo ed ha lavorato per ottenere questo.
Supponiamo che un rapinatore entri in banca, faccia la rapina, spari, e in un conflitto a fuoco con la polizia il rapinatore rimanga ferito. Viene ovviamente soccorso….curato….e si salva la vita. Io trovo sia giusto anche con la certezza che sia stato lui a compiere qualcosa di sbagliato e se anche dovesse aver ferito a sua volta qualcuno. Pero’ se parliamo di numeri, i costi per salvarlo possono essere ti svariate migliaia di € tra intervento TAC e quant’altro. Ora…rispetto al povero operaio, onesto, in cassa integrazione, quei soldi erano una risorsa e il suo utilizzo per una persona che non ha esitato a sparare ad una persona qualsiasi non rende “giustizia”. Paragone troppo forte? ok…ci sono anche incidenti in macchina per colpe…per errori evitabili…per disattenzione…di cui la società paga le conseguenze. Altri esempi? No dai mi fermo. Allora…ribadisco che tralasciando i confronti, il dato puramente “numerico” è che hanno scelto di fornire questa CIG a persone, oneste, che hanno contribuito alla società…spesso anche in modo “pesante”…e mi sembra che ciò non rappresenti niente di cui sdegnarsi.
la società non è impoverita per colpa di quelli in CIG. La parte “sostanziosa” della CIG “d’oro” è data dal fondo volo e dalle trattenute dei dipendenti di AZ. O forse, non va bene che neanche le associazioni di categoria possano provvedere a fornire di più ai colleghi che “per sfiga” o altro non hanno avuto la possibilità di continuare? il Sigmet di turno ( scusa Sigmet ) ha versato per N anni ad un fondo per la sua tutela e quando serve che venga tutelato c’è sempre l’operaio che mette sul piatto della bilancia la minore povertà e quindi diventa “ingiusto”? Fatemi capire questo punto perché non ci arrivo. Ti ricordo che, a parte quelli che hanno avuto e hanno tutt’ora la CIG per andare in pensione, tanti sono andati all’estero , quindi la CIG non la prendono, gli AV durante il periodo di cassa sono stati utilizzati dal comune, ovviamente senza potersi rifiutare ( giustamente) per questione di un lavoro di “pari livello”…quindi se non avessero preso quel lavoro avrebbero perso anche la CIG. …e altri ancora sono stati , già da tempo ripresi. Parlo del personale navigante perché conosco questa di storia e, perché, spesso è su questo che si basa l’indignazione.Valerio Ricciardi ha scritto: Ma un sostituto di un salario che non puoi più percepire per ragioni indipendenti dalla tua volontà e non legati al tuo comportamento durante lo svolgimento dei tuoi obblighi contrattuali è a mio avviso inopportuno, insostenibile per una società impoverita, e profondamente immorale che possa essere a livelli tali da disincentivare per totale assenza di bisogno la ricerca di una nuova occupazione, nella quale toh guarda, per ricevere somme simili alla tua CIG durante quei sette anni devi impegnarti e lavorare, anche.
ti ho risposto sopra…sugli anni e sull’80%. Però qua , in modo oggettivo, prevale il senso di “invidia”…nel senso che è quello che fa comodo credere. A parte le promesse di mantenere le abilitazioni, disattese, ricordo che chi ha scelto come Surfer di fare il passaggio se l’è pagato. Quindi non hanno in nessun modo facilitato il tuo portare fuori la professionilità…ma erano ben felice di tenerti in CIG per usarti a tempo determinato e senza fiatare. Ora…io posso farti un numero certo di un collega che è andato in cassa volontaria per andare in CIG e poi la pensione perché era vicino alla pensione. Prende 4700€ al mese e, lo stipendio, mediamente era più del doppio. Passa le sue giornate a casa, con la sua barca a godersi la pensione. Statisticamente (fonte ISTAT) la vita media di un pilota , considerato secondo ogni parametro lavoro usurante, è di 68 anni….e ora, in pensione, ci vai a 65. Gli è venuto anche un tumore, poveretto, da cui ne è uscito bene. Ora, secondo i tuoi parametri…per lui che ha volato una vita intera…ha pagato per una vita intera…per una vita di lavoro intera ha fatto 2 check al mese con la possibilità di perdere il lavoro…più la visita annuale in cui ti possono fermare per motivi di salute…non ha fatto danni di nessun tipo qualcuno dovrebbe dirgli che “non è giusto”? Dovrebbe soffrire perché ha avuto la fortuna di fare un lavoro che gli è piaciuto e altri no? ok…è un punto di vista…in Israele ci sono i Kibbutz, nessuno ha soldi….tutti lavoro in base a quello in cui quella mini società richiede…tutti hanno lo stesso televisore….tutti hanno tutto uguale. Non è il mio modello ma è un modello valido per certi aspetti…secondo me meno per altri. Ma non è il nostro modello di società…e ognuno di noi ha qualcosa “in più” o fa qualcosa che potrebbe evitare di fare…ma da il suo contributo alla società. E’ così? Ecco allora guardiamo a cosa facciamo noi e non a cosa hanno gli altri. Si potrebbe auspicare una maggiore vicinanza delle persone proprio per sensibilizzare le persone che hanno più possibilità a fare qualcosa, in termini economici o umanitari, per chi non ha le stesse fortune. Io ci provo. Sicuramente la posizione di “attacco” da una posizione all’altra ( e non mi riferisco a te e a questo post) allontanano le posizioni e non fanno niente per avvicinare alcunché. Non sono nessuno per decidere in base alle mie idee di limite cosa sia troppo o troppo poco…posso solo provare a fare del mio ed eventualmente votare chi penso possa fare qualcosa. Non parlo volutamente di politica e mi fermo qua. La società…se capitalistica e impostata come è impostata non può poi importi di essere Madre Teresa di Calcutta nel momento in cui dovresti “godere” di alcuni benefici. Così è troppo semplice e , a parer mio, ingiusto. Lo Stato si è mosso…ha tagliato…ha tagliato pensioni…ora il sistema prevede cose molto diverse…prendi meno e lavori di più…quindi errori del passato , penso, non si facciano più nello stesso modo. C’è tanto da fare….ma ancora di più a livello sociale da parte di ogni singolo individuo….e questo lo stato non lo promuoverà molto perché il giorno in cui le persone si svegliano e scendono dall’altare della “critica” e dello sdegno cambieranno tante cose.Valerio Ricciardi ha scritto: Un calciatore che abbia un fermo di tre anni verso la fine della carriera è fuori. Un pilota che perde il lavoro è nei pasticci, ma non è che si scorda come si fa in pochi mesi. Portavi gli ottantoni quando quasi solo AZ e SAS ne avevano ancora, dopo due anni son tutti dismessi e tu non servi nulla? Io Stato ti pago DOVEROSAMENTE in Tr su A320 family (per dire) che ti fa ridiventare "spendibile" sul mercato se no si fregato davvero, MA CERTO che ti dò un ammortizzatore di CIG, magari inizialmente altina ma decrescente man mano che passa il tempo (così alzi le chiappe e ti guardi in giro sapendo che non è che per sette anni guadagnerai andando a pesca come un bancario all'apice della carriera), ma sette anni all'80% no.
sì infatti…e questo è proprio quello che si vuole…le notizie dei rientri o delle partenze all’estero non mettono mai la stessa attenzione di quelle dell’ “aiuto”…Valerio Ricciardi ha scritto: 80% della giustamente elevata retribuzione di un pilota per sette anni non è CIG. E' comprarsi il suo silenzio e il suo tacito appoggio, qualunque nefandezza commetta chi gli ha concesso ciò, a spese mie. E render socialmente detestabile una categoria prima di massima considerata e ammirata, facendola percepire ESATTAMENTE come l'ex Consigliere regionale Nicole Minetti. E i numeri hanno più effetto della stampa.
Ribadisco che c’è un errore quando dici “ a spese tue”…quando pago le tasse non sono più miei…e neanche tuoi. E’ il concetto di società che lo prevede. Sono contento di contribuire….quando non sarò contento andrò a fare l’artista di strada in una qualche isola molto lontana.
Certo…detto così fa effetto. Sai qual’è la differenza? A formare un operaio specializzato ENEL ci metti meno e spendi meno e vengono richiesti meno skill così come meno controlli per verificare il suo lavoro…ma non è neanche questo il punto…è che si frigge da solo….e non si porta 200 persone con lui. Un pilota militare è pagato meno di uno di linea. Vola in modo più pericoloso, va in teatri di guerra…rischia di più ma porta a casa meno. Perché? Perché ha una responsabilità “minore” a livello di società. E’ sbagliato che la responsabilità abbia compensi diversi? Da primo ufficiale potrei dirti che hai ragione al 100%…così non ci sarebbe differenza tra lo stipendio tra un Cpt e un F/O dove il lavoro è IDENTICO ma dove sono diverse , in percentuale, le responsabilità. Si può discutere su che peso debba avere la responsabilità….ovviamente si potrebbe alleggerire il compenso così come le responsabilità stesse. Se la sera prima del volo mi diverto e sto in giro con amici e mi riposo poco…poi faccio una cappella….eh sticazzi dai. Non l’ho fatto apposta. Come direbbe Tiziano “ ciccia…ne conosco tanti che bla bla”. Al simulatore mi fermi? eddai…in fondo è una simulazione non ho mica fatto niente di male sul serio. Invece basta il primo passeggero esperto di ICE che mi tocca affrontare un processo…dove spulciano che cosa ho fatto i giorni precedenti, quanto ho dormito, dove e come, se ho tradito o mi sono fatto una pippa. E non è successo niente…solo l’esposto di un inesperto…quando succede qualcosa è tutto diverso...Valerio Ricciardi ha scritto: CERTO che un pilota fa un lavoro qualificato e difficile. E non esente da rischi. E che richiede in certe situazioni alti livelli di stress operativo per evitare che vada tutto in vacca. Però vaglielo a dire agli operai specializzati ENEL che lavorano nelle cabine di trasformazione a tensione medioalta, sui 3500 V, la prima sfiga o microdistrazione durante un intervento in emergenza è quella buona, si sente odore di pollo fritto per due giorni (successe a Fregene, ancora lo ricordo). Non puoi decidere un GoAround nel momento che sfiori un conduttore fra duecento in rame a vista, che pure se avevi capito bene in quel momento doveva non essere sotto tensione.
E vai a guardare QUELL' operaio, se si ritrova in esubero ammortizzato da CIG, quanto riceve da pantalone - sempre a spese mie - e per per quanto tempo.
Andiamo, su.
sono d’accordo che dovrebbero diminuire rispetto al passato…ma non mi pare sia una novità…lo stanno facendo. Ma c’è un limite anche a questo. E il limite è dato da tanti parametri che non sono basati solo sul concetto di giustizia “personale” altrimenti tutti avrebbero sempre e comunque ragione…perché ogni punto di vista è sensato quando ha valide motivazioni. Difficile non dire sì ok…quello ha fame è ingiusto che io prenda così. Si ok…è ingiusto che io mi possa svegliare con la sveglia e da un’altra parte dal mondo al suono di una bomba. Pero’ quando riporti il vissuto sul personale…ognuno fa le sue scelte…ha le sue priorità…proprio l’altro giorno si parlava con i colleghi ed è venuto fuori che la maggior parte non ha visto nascere il proprio figlio…perché se non puoi prenderti i congedi parentali perché ne hai un altro sotto gli 8 anni o non sei nei tempi previsti, spesso cilecchi il giorno ( a meno che non sia un cesareo) e con ottime probabilità sei in volo o da tutt’altra parte….a tanti fa proprio male questo…ma a tutte le famiglie che ti aspettano. Così’ come parti lo stesso se tua moglie è a casa e sta male…oppure “truffi” e ti dai malato. ma in questi discorsi ho sempre parlato di onestà. Oppure proprio come due settimane fa ero in sosta a Mosca ed è giunta una telefonata all’AV che era morto il papà. Non c’erano voli per rientrare…neanche di Aeroflot…ha dovuto aspettare di rientrare di notte con noi in servizio. Non è bello…io mi sono sentito fortunato che sia morto mentre ero Off. Ci sono tanti aspetti in OGNI lavoro che presentano delle cose bellissime se è quello che vuoi fare ed altre pesanti…chi fa un lavoro accetta entrambe le cose, volente o nolente, la cosa fastidiosa è quando qualcuno vuole far passare i privilegi di una categoria…quando si indigna che lo stato decida di aiutare…anzi “aiutare” delle categorie…e che comunque vada abbia sempre da dire cosa sia “giusto” e cosa sia “sbagliato”.
Ovviamente il tuo post è di diverso spessore rispetto a quello di Tiziano, che volevo mettere al corrente di aver letto e riletto le tue parole che rappresentano, come le mie, opinioni e, in quanto tali opinabili…rappresentano quindi uno scambio. Non ho bisogno di appendere nulla in camera perché normalmente mi basta leggere attentamente e , semmai, chiedere dove non capisco.
Ciao!