Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere

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Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da LucAZ » 9 gennaio 2010, 15:31

Ciao a tutti,

mi permetto di postare un argomento leggero e poco "scientifico", diciamo.

Premetto, e ci tengo che sia chiaro, che non ho alcuna intenzione di sminuire o criticare piloti (appartenenti a questo forum e non) che lavorano per compagnie low cost. Sappiamo tutti e molto bene com'è difficile la situazione del settore, in particolare delle grandi compagnie, quindi c'è tutto il massimo rispetto verso tutti.

Detto questo, anche a causa della crisi economica che ci tartassa, sento sempre più spesso criticare le grandi compagnie aeree, alcune volte anche senza un minimo di "fonti". Ad esempio, qualche giorno fa, guardando video su YouTube, ho trovato una sorta di video-tributo alla Ryanair e c'erano commenti senza senso. Ricordo che uno diceva "in Ryanair viene pagato chi lavora, non come in Alitalia...", e come questo c'erano tanti altri commenti simili.

Ora, io non voglio criticare l'una o l'altra compagnia per "vendetta", però, non trovate voi che le low cost stiano distruggendo il trasporto aereo? Certo, non dico che sia giusto pagare 1000 e passa euro per andare e tornare da JFK, ma le low cost con le loro tariffe basse, fanno una concorrenza spietata alle grandi compagnie.

E ora uno può chiedere, ma perchè paghiamo tanto un biglietto aereo con le grandi? A cosa mi conviene quando ho una low cost che fa lo stesso servizio?
Io personalmente, come passeggero, non ritengo il viaggio in aereo una "vendita al dettaglio"... cioè, mi da fastidio che ci siano Assistenti di Volo che passano ogni 2 minuti a cercare di vendermi qualcosa, mi da fastidio che per andare in bagno io debba pagare, mi da fastidio che ogni cosa (bagaglio in stiva, sovrappeso bagaglio a mano, servizio bar, ecc) sia da pagare... certo, posso scegliere di non farlo e pagare di più con una Big.
Ma non è questo il punto.
Non credete che di fatto ci sia una "svalutazione" del concetto di viaggio? Questo dover "sempre" stare attenti alle fregature e al kg in più o in meno nel bagaglio mi sembra comunque un "disservizio" che queste compagnie mi fanno e mi dispiace che le compagnie che hanno un certo standard, come le Big, ne risentano.

Mi dispiacerebbe se il concetto di viaggio si trasformasse in un arrembaggio al minor prezzo e, quindi, al minor servizio.

Per non parlare poi del fatto che con la "pirateria" delle low cost, molte Big, vedi Alitalia, devono fare tagli, devono cacciare via della gente che stava facendo il suo lavoro come tutti, rischiano la bancarotta, vedi JAL. Tutto questo ci si ritorce contro. La crisi è alimentata da noi stessi... cosa ne pensate?

Piloti, AV, dipendenti di terra vengono sfruttati al massimo, ogni costo viene tagliato, sono pagati poco e hanno mille spese da fare autonomamente. Tipo il Type Rating per i piloti, sentivo anche che le assistenti di volo spesso devono procurarsi da sole la divisa, pagandola dal fornitore.

E così chiudono i Training delle compagnie, falliscono compagnie lasciando a casa senza lavoro delle persone, e così via... un cane che si morde la coda.

La soluzione non la vedo per ora e non voglio assolutamente obbligare un operaio con 1000 euro al mese a spendere di più quando potrebbe spendere poco. Sia ben chiaro. Mi ritengo e sono ritenuto di sinistra da chi mi conosce. :mrgreen:

Vorrei sapere come la pensate, e, tanto per gradire, rendere pubblico il mio affetto, la mia "devozione" e il mio incoraggiamento a tutte le Grandi Compagnie che ancora stanno credendo nel "VIAGGIO" come "SERVIZIO".

Buona giornata a tutti e i miei sinceri complimenti se siete arrivati a leggere fino in fondo.

Ciao,
Luca
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da cabronte » 9 gennaio 2010, 15:37

Argomento molto complicato e di discussione, io non sono assolutamente la persona giusta per risponderti ma penso che ci sono già molti Thread a riguardo! :wink:
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da sardinian aviator » 9 gennaio 2010, 16:31

Mamma mia, ora si riscatena la rissa fra pro e contro low cost! :bom:
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da pasubio » 9 gennaio 2010, 16:56

Secondo me, il concetto di offrire un prodotto "depurato" di ogni fronzolo ritenuto non necessario, può starci anche nel settore viaggi.
C'è abbastanza mercato per poter servire sia il cliente che viaggia per lavoro, e che ha certe esigenze, sia quello che viaggia per diletto, che ha altre finalità.
Poi ci sono quelli che viaggiano coi bambini, con persone anziane, i disabili,..... che hanno vincoli presumibilmente opposti a quelli che viaggiano con ciabatte e zaino sulle spalle, per raggiungere il/la fidanzato/a, per assistere ad un concerto rock, ......
Ci sarebbero tutti i presupposti per un mercato equamente diviso, che poi è quello che avviene in altri contesti.
Ben vengano le compagnie che economizzano utilizzando flotte omogenee, raggiungendo aeroporti secondari, senza riprotezioni, con bagagli a pagamento, senza un bicchiere d'acqua, e quant'altro.

Come ho detto, ci sarebbe mercato per tutti, a condizione che si rispettino alcune regole, tipo le condizioni dei lavoratori, le sovvenzioni più o meno occulte, le regole e le leggi del Paese in cui si opera, .....

Secondo me :D

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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da sardinian aviator » 9 gennaio 2010, 17:17

Come ho detto, ci sarebbe mercato per tutti, a condizione che si rispettino alcune regole, tipo le condizioni dei lavoratori, le sovvenzioni più o meno occulte, le regole e le leggi del Paese in cui si opera, .....


Addio low cost! :(
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da mormegil » 9 gennaio 2010, 17:25

pasubio ha scritto:
Come ho detto, ci sarebbe mercato per tutti, a condizione che si rispettino alcune regole, tipo le condizioni dei lavoratori, le sovvenzioni più o meno occulte, le regole e le leggi del Paese in cui si opera, .....
infatti credo che l'impatto delle low cost sul mercato dell'aviazione sia qualcosa di più serio della semplice eliminazione del superfluo :wink: ma sono cose che si stanno dicendo da parecchio tempo su questo forum :wink:
sardinian aviator ha scritto:Mamma mia, ora si riscatena la rissa fra pro e contro low cost! :bom:
e perchè mai?
la tifoseria da stadio pro/contro low cost è stata fatta solamente da certi utenti :roll: (con interventi ben lungi dal potersi considerare intelligenti e di qualche utilità)..tutti gli altri hanno sempre argomentato in modo piuttosto serio (e professionale) la propria opinione.
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N176CM ha scritto:[...] in questo caso non si può usare lo stratagemma dei COA multipli... anche perchè una destinazione del tipo Frankfurt (Munchen) nemmeno Ryanair riuscirebbe a farla :mrgreen: :mrgreen:

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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da blusky » 9 gennaio 2010, 18:52

Io generalmente volo con chi mi fa pagare meno. Ma considero anche le spese legate al non volo!
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da araial14 » 9 gennaio 2010, 18:59

sardinian aviator ha scritto:Come ho detto, ci sarebbe mercato per tutti, a condizione che si rispettino alcune regole, tipo le condizioni dei lavoratori, le sovvenzioni più o meno occulte, le regole e le leggi del Paese in cui si opera, .....


Addio low cost! :(
Quoto.
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da blusky » 9 gennaio 2010, 19:03

araial14 ha scritto:
sardinian aviator ha scritto:Come ho detto, ci sarebbe mercato per tutti, a condizione che si rispettino alcune regole, tipo le condizioni dei lavoratori, le sovvenzioni più o meno occulte, le regole e le leggi del Paese in cui si opera, .....


Addio low cost! :(
Quoto.
Non sono d'accordo...
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da araial14 » 9 gennaio 2010, 19:09

blusky ha scritto:
araial14 ha scritto:
sardinian aviator ha scritto:Come ho detto, ci sarebbe mercato per tutti, a condizione che si rispettino alcune regole, tipo le condizioni dei lavoratori, le sovvenzioni più o meno occulte, le regole e le leggi del Paese in cui si opera, .....


Addio low cost! :(
Quoto.
Non sono d'accordo...
Pazienza. :mrgreen:
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da blusky » 9 gennaio 2010, 19:31

Non sono un esperto di economia ma si possono tenere prezzi bassi senza vessare i lavoratori!
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da araial14 » 9 gennaio 2010, 19:44

blusky ha scritto:Non sono un esperto di economia ma si possono tenere prezzi bassi senza vessare i lavoratori!
Questo è altrettanto vero ma pare non sia sempre così. :wink:
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da artatore » 9 gennaio 2010, 21:39

Sapete una cosa?? Io sarei favorevole all'inserimento di nuove tariffe (parlo delle big); perchè non ridurre il costo di un biglietto ad esempio per i giovani under 26 o anziani con più di 65 anni?? Oppure si potrebbe stabilire una tariffa fissa per alcune destinazioni...ovvero potrebbe essere.. milano-barcellona seguendo un range da 80 a 100 euro garantendo uno standard da mayor!! Non credete che i giovani o persone costrette a prendere ryanair salirebbero volentieri pagando tariffe più "umane"??? Il problema sono gli euro alla fine...il discorso sta qui.

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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da LucAZ » 9 gennaio 2010, 22:01

potrebbe essere.. milano-barcellona seguendo un range da 80 a 100 euro garantendo uno standard da mayor!! Non credete che i giovani o persone costrette a prendere ryanair salirebbero volentieri pagando tariffe più "umane"??? Il problema sono gli euro alla fine...il discorso sta qui.
Sono assolutamente d'accordo con te.
Sono certo che chiunque a parità di possibilità economiche salirebbe su una major anzichè su una low cost. Credo che le Grandi si stiano accorgendo che bisogna cambiare strategia e mi auguro che si possa tornare presto a una ripresa del settore con più equilibrio e meno concorrenza "piratesca" tra major e low...
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da Superkick » 9 gennaio 2010, 22:46

Secondo me se continuiamo così tra qualche anno ci sarà una netta divisione del mercato:

Low-cost:

Voli media-breve durata

Major:

Solo voli lunga durata

E basta. Se una low-cost dovesse cominciare a comprare aerei grandi per trasvolate oceaniche come l'a380 o il 747 sicuramente le ripercussioni economiche sarebbero tante, e non si potrebbe più parlare di "low-cost", giocoforza i prezzi dovrebbero salire, anche perché in questo modo ci sarebbero aeromobili di tipo diverso in flotta e non varrebbe più la regola dell'unico modello di aereo per risparmiare. E poi nessuno si sognerebbe di farsi 11 ore di volo senza un pò di comodità e tranquillità, siamo esseri umani alla fine :mrgreen: .

Le major invece potrebbero diventare vettori destinati solo al traffico intercontinentale, e riuscirebbero anche a ridurre i costi secondo me. Immaginatevi una flotta solo di a380 o 747 o 777 o 767 etc., tutti aerei grandi e che costano ovviamente, ma si potrebbe applicare lo stesso ragionamento delle low-cost: costi unici di manutenzione, addestramento equipaggio, sicurezza etc. dovuti al possesso di un solo tipo di aeromobile.

Magari per quelli che si vogliono fare Roma - Milano con uno standard da major nasceranno tante piccole compagnie private.
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da blusky » 9 gennaio 2010, 22:49

Superkick ha scritto:Secondo me se continuiamo così tra qualche anno ci sarà una netta divisione del mercato:

Low-cost:

Voli media-breve durata

Major:

Solo voli lunga durata

E basta. Se una low-cost dovesse cominciare a comprare aerei grandi per trasvolate oceaniche come l'a380 o il 747 sicuramente le ripercussioni economiche sarebbero tante, e non si potrebbe più parlare di "low-cost", giocoforza i prezzi dovrebbero salire, anche perché in questo modo ci sarebbero aeromobili di tipo diverso in flotta e non varrebbe più la regola dell'unico modello di aereo per risparmiare. E poi nessuno si sognerebbe di farsi 11 ore di volo senza un pò di comodità e tranquillità, siamo esseri umani alla fine :mrgreen: .

Le major invece potrebbero diventare vettori destinati solo al traffico intercontinentale, e riuscirebbero anche a ridurre i costi secondo me. Immaginatevi una flotta solo di a380 o 747 o 777 o 767 etc., tutti aerei grandi e che costano ovviamente, ma si potrebbe applicare lo stesso ragionamento delle low-cost: costi unici di manutenzione, addestramento equipaggio, sicurezza etc. dovuti al possesso di un solo tipo di aeromobile.

Magari per quelli che si vogliono fare Roma - Milano con uno standard da major nasceranno tante piccole compagnie private.
E le major sti grossi aerei che ti portano lontano come li riempiono???
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da Superkick » 9 gennaio 2010, 23:00

blusky ha scritto:
Superkick ha scritto:Secondo me se continuiamo così tra qualche anno ci sarà una netta divisione del mercato:

Low-cost:

Voli media-breve durata

Major:

Solo voli lunga durata

E basta. Se una low-cost dovesse cominciare a comprare aerei grandi per trasvolate oceaniche come l'a380 o il 747 sicuramente le ripercussioni economiche sarebbero tante, e non si potrebbe più parlare di "low-cost", giocoforza i prezzi dovrebbero salire, anche perché in questo modo ci sarebbero aeromobili di tipo diverso in flotta e non varrebbe più la regola dell'unico modello di aereo per risparmiare. E poi nessuno si sognerebbe di farsi 11 ore di volo senza un pò di comodità e tranquillità, siamo esseri umani alla fine :mrgreen: .

Le major invece potrebbero diventare vettori destinati solo al traffico intercontinentale, e riuscirebbero anche a ridurre i costi secondo me. Immaginatevi una flotta solo di a380 o 747 o 777 o 767 etc., tutti aerei grandi e che costano ovviamente, ma si potrebbe applicare lo stesso ragionamento delle low-cost: costi unici di manutenzione, addestramento equipaggio, sicurezza etc. dovuti al possesso di un solo tipo di aeromobile.

Magari per quelli che si vogliono fare Roma - Milano con uno standard da major nasceranno tante piccole compagnie private.
E le major sti grossi aerei che ti portano lontano come li riempiono???
Poca concorrenza. I voli da FCO per JFK sono quasi tutti pieni, eppure è una tratta con moltissima concorrenza. E' chiaro che se le low-cost si accaparrassero tutte le tratte di breve-media durata, l'80% delle major fallirebbe, e quel 20% non sarebbe nemmeno sufficiente a coprire tutta la domanda per il mercato intercontinentale lasciato scoperto.
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da blusky » 9 gennaio 2010, 23:01

Si ma i passeggeri a Roma come ce li porti?
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da Superkick » 9 gennaio 2010, 23:08

Accordi commerciali con le low-cost? Aerotaxi con le piccole compagnie private che ti fanno fare ancora voli brevi da major? In fondo non si farebbero più concorrenza, opererebbero su mercati diversi e ci guadagnerebbero entrambi da eventuali accordi per le coincidenze. Ryanair ad esempio quel palermo-roma dovrebbe farlo comunque, quindi tanto vale accordarsi con Lufthansa per l'a380 diretto a JFK nel pomeriggio.
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da blusky » 9 gennaio 2010, 23:17

Gli accordi commerciali costano. Per dirti chi paga il trasferimento bagagli? Ed in caso di ritardo di un volo chi paga? Porterebbe ad un notevole incremento dei costi e quindi di low rimarebbe poco.
E poi perchè mai una major si dovrebbe accordare con una low cost che non danno garanzia di sereietà. Gli ultimi comportamenti di una nota low dovrebbero insegnare.
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da Superkick » 9 gennaio 2010, 23:35

blusky ha scritto:Gli accordi commerciali costano. Per dirti chi paga il trasferimento bagagli? Ed in caso di ritardo di un volo chi paga? Porterebbe ad un notevole incremento dei costi e quindi di low rimarebbe poco.
E poi perchè mai una major si dovrebbe accordare con una low cost che non danno garanzia di sereietà. Gli ultimi comportamenti di una nota low dovrebbero insegnare.
Penso che le major in quell'ipotetico contesto avrebbero poco da fare le schizzinose :mrgreen: avrebbero sì una bella fetta di mercato come quella intercontinentale, che secondo me rende pure parecchio pro-pax, ma con 2/3 del mercato in mano le low-cost avrebbero sicuramente il coltello dalla parte del manico. :mrgreen: Comunque credo che i costi dell'accordo se li dovrebbe accollare la major, non la low-cost. E' la low-cost che porta i passeggeri all'hub della major secondo il determinato orario, e magari potrà pretendere in cambio la coincidenza dei voli di ritorno della major con alcune tratte interne molto proficue (ad esempio "o mi fai tornare il 777 per le 18 che ho due 738 per milano o il 747 delle 22 per il JFK te lo tieni vuoto"). Per il trasferimento bagagli non so che dirti, se qualcuno ha qualche idea per far quadrare questo intreccio dica pure :mrgreen:
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da blusky » 9 gennaio 2010, 23:38

Perchè la major dovrebbe acollarsi tutti i costi? è un'istituto di beneficenza? :shock:
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da Superkick » 9 gennaio 2010, 23:43

blusky ha scritto:Perchè la major dovrebbe acollarsi tutti i costi? è un'istituto di beneficenza? :shock:
Per due motivi:

1) O lo fa o ha il 70% di passeggeri in meno, perché i pax all'hub glieli deve portare per forza la low-cost
2) Se li ripaga abbondantemente riempendo 6-7 bestioni a tratta grazie agli accordi, avere il monopolio nel mercato intercontinentale vuol dire per forza soldi se sai gestire bene la compagnia. Se poi non vuoi scendere a patti e mandi in america un 747 con 50 persone a bordo fai pure, spero che il carburante te lo regali un tuo amico sceicco :mrgreen:
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da mormegil » 10 gennaio 2010, 1:35

certo, nel mondo LEGO forse è così 8)
Superkick ha scritto:
blusky ha scritto:Perchè la major dovrebbe acollarsi tutti i costi? è un'istituto di beneficenza? :shock:
Per due motivi:

1) O lo fa o ha il 70% di passeggeri in meno, perché i pax all'hub glieli deve portare per forza la low-cost
toh, io all'hub ci vado in macchina ma guarda un pò :shock:
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da Superkick » 10 gennaio 2010, 1:51

mormegil ha scritto:
toh, io all'hub ci vado in macchina ma guarda un pò :shock:
blusky ha scritto:Si ma i passeggeri a Roma come ce li porti?
Penso che intendesse i pax che arrivano all'hub da un'altro volo con scalo :mrgreen: .
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da pasubio » 10 gennaio 2010, 10:49

blusky ha scritto:Non sono un esperto di economia ma si possono tenere prezzi bassi senza vessare i lavoratori!
Nemmeno io.
Tuttavia, semplificando il discorso, ritengo che in questo settore, come in molti altri, il costo del lavoro sia una componente piuttosto importante del bilancio.
Riducendo quella componente, puoi manovrare facilmente il prezzo finale del prodotto.
Si potrebbe ridurre anche altrove, ma non si avrebbe un margine operativo così ampio come abbattendo il costo del lavoro.
Naturalmente, nessun imprenditore è disposto a ridurre i margini di profitto :roll:
Pertanto, nell'invarianza di quest'ultimo ed assumendo, per facilitare il discorso, la parità delle altre condizioni, i costi del prodotto gravano o sopra gli utenti finali (con prezzi più alti) o sui lavoratori (con prezzi bassi per gli utenti).
Le low-cost adottano la seconda strategia.
A mio modesto parere, s'intende....

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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da wing05 » 10 gennaio 2010, 14:04

mi inserisco a margine di questa discussione con una domanda (solo all'apparenza banale) :roll:
che vale per tutti i vettori: major o altro.
Dove sta la convenienza a far volare aerei con parecchi posti "liberi" piuttosto che rimodulare le tariffe della tratta consentendo alle persone di volare a prezzi minori ed ottenendo a mio modesto avviso subito tre risultati positivi a basso costo per la compagnia .
- acquisisci un cliente
- se lo accontenti forse lo fidelizzi pure
- sottrai cliente alla concorrenza

il mancato cliente pax oggi, specie su voli di feederaggio, spesso significano, tutta una sere di mancati introiti dall'indotto, non solo per quella volta ma,spesso anche per il futuro....
Dove sino sti guadagni...mi sfugge...?? :mrgreen:
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da blusky » 10 gennaio 2010, 16:05

Superkick ha scritto:
blusky ha scritto:Perchè la major dovrebbe acollarsi tutti i costi? è un'istituto di beneficenza? :shock:
Per due motivi:

1) O lo fa o ha il 70% di passeggeri in meno, perché i pax all'hub glieli deve portare per forza la low-cost
2) Se li ripaga abbondantemente riempendo 6-7 bestioni a tratta grazie agli accordi, avere il monopolio nel mercato intercontinentale vuol dire per forza soldi se sai gestire bene la compagnia. Se poi non vuoi scendere a patti e mandi in america un 747 con 50 persone a bordo fai pure, spero che il carburante te lo regali un tuo amico sceicco :mrgreen:
Ma anche la low cost avrá il 70% in meno dei passeggeri. Poi credi che se la major non fa piú la tratta della low, che questa tratta venga venduta a 50 euro come prima o ci fa una cresta da paura???
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da pasubio » 10 gennaio 2010, 16:07

wing05 ha scritto:Dove sta la convenienza a far volare aerei con parecchi posti "liberi" piuttosto che rimodulare le tariffe della tratta consentendo alle persone di volare a prezzi minori ed ottenendo a mio modesto avviso subito tre risultati positivi a basso costo per la compagnia
Le compagnie (al pari di ogni azienda) hanno dei costi incomprimibili, ragion per cui oltre un certo prezzo minimo non possono andare, se non eccezionalmente (e per questo, spesso, offrono eccezionalmente la tratta a prezzi inferiori al costo)
Se comunque, nella media, il coefficiente di ricavo non è positivo, è meglio abbandonare la tratta e riposizionarsi su tratte più remunerative, altrimenti si accumulano perdite.

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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da Superkick » 10 gennaio 2010, 17:39

blusky ha scritto:
Superkick ha scritto:
blusky ha scritto:Perchè la major dovrebbe acollarsi tutti i costi? è un'istituto di beneficenza? :shock:
Per due motivi:

1) O lo fa o ha il 70% di passeggeri in meno, perché i pax all'hub glieli deve portare per forza la low-cost
2) Se li ripaga abbondantemente riempendo 6-7 bestioni a tratta grazie agli accordi, avere il monopolio nel mercato intercontinentale vuol dire per forza soldi se sai gestire bene la compagnia. Se poi non vuoi scendere a patti e mandi in america un 747 con 50 persone a bordo fai pure, spero che il carburante te lo regali un tuo amico sceicco :mrgreen:
Ma anche la low cost avrá il 70% in meno dei passeggeri. Poi credi che se la major non fa piú la tratta della low, che questa tratta venga venduta a 50 euro come prima o ci fa una cresta da paura???
No, perché la low-cost può sempre far arrivare il volo alle 19 invece che alle 18, senza portare quei 200 pax alla major. I pax della low-cost arrivano comunque, è la major che non se li becca.

Comunque avevo teorizzato che le low-cost tenessero i prezzi bassi come adesso, altrimenti non ha senso chiamarle ancora low-cost, diventerebbero major e tutto tornerebbe come ora :mrgreen: .
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da blusky » 10 gennaio 2010, 17:56

Perché dovrebbero tenere prezzi bassi se non hanno competitors?
Perché la low cost trasporterebbe comunque i 200 passeggeri e la major poi non se li becca??? Se uno ha destinazione New York va comunque a New York...
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da mormegil » 10 gennaio 2010, 18:06

blusky ha scritto:Perché dovrebbero tenere prezzi bassi se non hanno competitors?
Perché la low cost trasporterebbe comunque i 200 passeggeri e la major poi non se li becca??? Se uno ha destinazione New York va comunque a New York...
perchè, lui dice, se la major non sottosta alle regole imposte dalla low cost (e quindi fa di testa sua facendo partire l'aereo per NY alle 18 invece che alle 19 come chiesto dalla low cost), l'aereo della major parte vuoto 8)
ma allora la major potrebbe posticipare la partenza alle 19, e la low cost per ripicca posticipa il suo arrivo alle 20 etcetc entrando in un bel loop :mrgreen: in cui nessuno parte e nessuno arriva :mrgreen:
i passeggeri, più furbi, fanculizzano la low cost e vanno all'hub in macchina :mrgreen:

(io ironizzo perchè sinceramente sta cosa che superkick dice è quanto di più inverosimile - e contraddittorio - si possa anche solo pensare :shock: )
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N176CM ha scritto:[...] in questo caso non si può usare lo stratagemma dei COA multipli... anche perchè una destinazione del tipo Frankfurt (Munchen) nemmeno Ryanair riuscirebbe a farla :mrgreen: :mrgreen:

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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da Superkick » 10 gennaio 2010, 18:19

mormegil ha scritto: (io ironizzo perchè sinceramente sta cosa che superkick dice è quanto di più inverosimile - e contraddittorio - si possa anche solo pensare :shock: )
Tutta la mia teoria è ironica :mrgreen: è solo una serie di opinioni fatte sulla base delle tendenze attuali del mercato secondo me. Magari è un pò esagerata, ma comunque (ed aggiungo purtroppo) una leggera ma percettibile divisione nel mercato per tratte si sta già vedendo tra major e low-cost.
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da L_P » 10 gennaio 2010, 19:29

Se non ci fossero state low-cost sarei andato in Sardegna in nave ed a Vienna in treno: sono stati i loro prezzi bassi a farmi prendere l'aereo per la prima volta.
Sono convinto che ogni tipo di compagnia possa avere una clientela specifica: le major per quelli che viaggiano per lavoro, per le persone più diffidenti che hanno bisogno di nomi noti per affidarsi all'aereo, per coloro che devono fare voli intercontinentali con cambi; le low-fares per le famiglie ed i turisti, le low-cost "estreme" per i giovani che viaggiano "all'avventura" e per i brevi week-end.

Le low-cost per voli a lungo raggio ci sono state (la canadese Zoom Airlines, la Oasis Hong-Kong...), ma sono quasi tutte finite male ...
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Re: Affetto e "devozione" alle grandi compagnie?

Messaggio da Superkick » 10 gennaio 2010, 19:41

L_P ha scritto: Le low-cost per voli a lungo raggio ci sono state (la canadese Zoom Airlines, la Oasis Hong-Kong...), ma sono quasi tutte finite male ...
Appunto... a meno che non fossi costretto per motivi estremamente gravi, ti faresti 10-11 ore di aereo con gli aa/vv che ti rompono le :hypnodisk: :hypnodisk: ( :mrgreen: ) continuamente e dovendo comprarti tutto, pranzo incluso? Alla fine le cose sarebbero due: o passi un volo da inferno o ti viene a costare più di quanto avresti pagato con una major.
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