Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere

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Mario52
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Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Mario52 » 22 gennaio 2013, 14:32

Consultando l'elenco delle Compasgnie Aeree nazionali (autorizzate ad impiegare aeromobili con più di 19 posti) sul sito di ENAC, mi sono reso conto della drammatica situazione attuale:

Air Dolomiti - controlalta da Lufthansa - in via di riorganizzazione;
Air Italy - MeridianaFly, opera con licenza provvisoria e con un futuro incerto;
Air Valleée, non risulta che attualmente effettui voli schedulati;
CAI/Alitalia (incluse Air One e Alitalia Cityliner) ha un futuro ancora da decifrare;
Blue Panorama opera con licenza provvisoria ed è alla ricerca di acquirenti/finanziatori;
Belle Air Europe, controllata da Belle Air Tirana,
Eagles/Prima , licenza sospesa in via definitiva;
Mistral Aier, operativa;
NEOS, operativa
New Lvingston, operativa e l'unica new entry
Skybridge Airops, operativa, ma dispone solo di un EMB.-120;
Small Planet Airlines, operativa
Wind Jet, licenza sospesa in via definitiva.

Dirwei un panorama complessivamente deprimente e che fa intravedere un alto rischio di contrazione dell'offerta da parte di compagnie nazionali, forse con l'unica eccezione dei voli a domanda.

Certamente Easyjet e Ryanair hanno largamente contribuito alla crisi del settore, ma è sconsolante come non vi sia un tentativo di reazione - a parte CAI/Alitalia - da parte dell'industria nazionale.

Quale sarà l'evoluzione dei prossimi anni ?

SHINRA
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da SHINRA » 22 gennaio 2013, 15:07

Se nemmeno dalla compagnia di bandiera arrivano segnali incoraggianti, direi che la situazione sarà sempre più nera. Alla fine ci rimette tutto il sistema-paese che non riesce a cogliere opportunità di crescita e sviluppo. Preferiamo farci invadere o alzare bandiera bianca piuttosto che unire le forze e capitalizzare un potenziale unico e indiscutibile

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Mobius » 22 gennaio 2013, 17:41

La situazione delle compagnie italiane rispecchia quella del nostro Paese. E' tutto allo sbando, non si sa cosa accadrà.

Oltre alle influenze negative della politica e alle scarse capacità organizzative di alcune compagnie, io individuo nella situazione attuale una causa legata alla... mancanza di nazionalismo dei cittadini italiani, che si trova un po' in tutte le cose, non solo nel mercato dell'aviazione civile.

Io sono un liberale antiautarchico e antiprotezionista, ma so che un pizzico di amor patrio non guasta. Non servono leggi per avvantaggiare una compagnia italiana in Italia: il cittadino italiano, anche con un rapporto qualità/prezzo non proprio vantaggioso, se spinto da quel briciolo di amor patrio che caratterizza altre popolazioni (e.g., tedeschi, inglesi, francesi), potrebbe optare per l'italianità e garantire anche quell'1-3% di pax in più alle nostre compagnie che, a lungo andare, porta milioni e milioni di Euro di ricavi aggiuntivi. In Italia questo accade di rado.
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da tomy56 » 23 gennaio 2013, 11:28

Si vabbè, ma se per fare LIN-VIE mi fa passare da FCO oppure LIN-TXL mi fa andare a CDG o AMS non vedo perchè devo viaggiare AZ.

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Mobius » 23 gennaio 2013, 12:36

Ovviamente mi riferisco all'eventualità di dover scegliere tra due soluzioni identiche o simili, non ai casi come quello da te descritto nei quali optare per AZ significherebbe fare quello che in Calabria chiamiamo "il giro dei babbi" (qui babbi non significa "padri" ma "gente scema"). Io un giro da babbo l'ho fatto: BRI-FCO-SUF. :)

La questione è la seguente: cosa sceglieresti per un viaggio FCO-CDG-FCO? AZ o FR? Consideresti l'opzione U2 che se non sbaglio da FCO va a ORY? Nel mio caso l'italianità mi suggerisce di optare per AZ anche se costa un po' di più. Opterei per FR oppure U2 solo nell'eventualità di una convenienza schiacciante (differenza in termini di prezzi di varie centinaia di Euro). Se tante altre persone ragionassero allo stesso modo, le compagnie italiane avrebbero qualche milioncino di Euro in più nelle loro casse.

Un ragionamento analogo penalizza la scelta di compagnie italiane da parte dei pax stranieri. Per andare da LHR a FCO un inglese è più propenso a comprare un biglietto BA o un biglietto AZ? Che dire di FRA-FCO, i tedeschi preferiscono LH o AZ? E via dicendo.
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da ciccioxx92 » 23 gennaio 2013, 12:52

Mobius ha scritto:Nel mio caso l'italianità mi suggerisce di optare per AZ anche se costa un po' di più. Opterei per FR oppure U2 solo nell'eventualità di una convenienza schiacciante (differenza in termini di prezzi di varie centinaia di Euro). Se tante altre persone ragionassero allo stesso modo, le compagnie italiane avrebbero qualche milioncino di Euro in più nelle loro casse.

Un ragionamento analogo penalizza la scelta di compagnie italiane da parte dei pax stranieri. Per andare da LHR a FCO un inglese è più propenso a comprare un biglietto BA o un biglietto AZ? Che dire di FRA-FCO, i tedeschi preferiscono LH o AZ? E via dicendo.
Ma che ragionamento è? Secondo questo ragionamento non dovremmo comprare penne non fatte da aziende italiane, non dovremmo comprare computer non fatti da aziende italiane. Compagnie telefoniche, tipo vodafone, non sono degne di essere utilizzate perché non italiane?
Quando impareremo a snodarci da questo concetto di patriottismo applicato a campi che non hanno niente a che vedere con questi concetti?
Non voglio condannare il patriottismo, ma il senso di appartenenza ad uno stato si vede da altre cose, piuttosto che la scelta di una compagnia aerea italiana su quella svizzera o dall'uso di compagnie telefoniche italiane piuttosto che straniere.
Tra l'altro, la compagnia che dici essere tanto italiana, d'italiano gli è rimasto solo il nome...
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Mobius » 23 gennaio 2013, 17:26

ciccioxx92 ha scritto:[
Ma che ragionamento è? Secondo questo ragionamento non dovremmo comprare penne non fatte da aziende italiane, non dovremmo comprare computer non fatti da aziende italiane. Compagnie telefoniche, tipo vodafone, non sono degne di essere utilizzate perché non italiane?
Quando impareremo a snodarci da questo concetto di patriottismo applicato a campi che non hanno niente a che vedere con questi concetti?
Non voglio condannare il patriottismo, ma il senso di appartenenza ad uno stato si vede da altre cose, piuttosto che la scelta di una compagnia aerea italiana su quella svizzera o dall'uso di compagnie telefoniche italiane piuttosto che straniere.
Tra l'altro, la compagnia che dici essere tanto italiana, d'italiano gli è rimasto solo il nome...
Vorresti forse negare che Alitalia dà lavoro agli italiani, e che se Alitalia fallisse lascerebbe a casa migliaia di italiani? Lascia stare gli aerei marcati EI-, i crewmember stranieri e le rotte subappaltate a V3, queste sono cose marginali. Alitalia è italiana e se permetti, pur essendo un liberale, preferisco volare con AZ proprio perché è italiana.

Non è protezionismo, non è autarchia, è un pizzico di amor patrio che, ripeto, secondo me non guasta. Solitamente, chi vive in un paese X tende a preferire il Made in X e sa che il fallimento del Made in X implica la perdita di posti di lavoro nel paese X. Chi non sceglie il prodotto Made in X almeno, salvo rare eccezioni, non spera in un suo fallimento. Nel caso di Alitalia non è così: è una compagnia odiata, la gente non ci pensa due volte prima di scegliere Ryanair o easyJet a prescindere dalla questione dei prezzi, e sono in molti ad auspicarne il fallimento. Ti chiedo: cosa succede quando chiedi ad un francese di Air France, ad un inglese di British Airways o ad un tedesco di Lufthansa? Ti aspetteresti discorsi simili dall'italiano medio che parla di Alitalia?

Da liberale non posso essere contrario all'ingresso delle compagnie straniere nel mercato italiano, sarebbe stupido e andrebbe contro i miei principi. Questo paese ha bisogno di libera concorrenza. Quello che io "denuncio" è che, contrariamente al pax medio di altra nazionalità, quello italiano tende di meno a preferire il Made in Italy, e questo ha ripercussioni sugli introiti. A questo bisogna anche aggiungere il fatto che all'estero i pax preferiscono le loro compagnie e tendono a scegliere le nostre solo quando conviene, amplificando la questione dei mancati ricavi.
Ultima modifica di Mobius il 23 gennaio 2013, 17:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da SHINRA » 23 gennaio 2013, 17:30

Mobius ha scritto:Non è protezionismo, non è autarchia, è un pizzico di amor patrio che, ripeto, secondo me non guasta. Solitamente, chi vive in un paese X tende a preferire il Made in X e sa che il fallimento del Made in X implica la perdita di posti di lavoro nel paese X. Chi non sceglie il prodotto Made in X almeno, salvo rare eccezioni, non spera in un suo fallimento. Nel caso di Alitalia non è così: è una compagnia odiata, la gente non ci pensa due volte prima di scegliere Ryanair o easyJet a prescindere dalla questione dei prezzi, e sono in molti ad auspicarne il fallimento. Ti chiedo: cosa succede quando chiedi ad un francese di Air France, ad un inglese di British Airways o ad un tedesco di Lufthansa? Ti aspetteresti discorsi simili dall'italiano medio che parla di Alitalia?
Passaggio da scolpire su pietra. Persino gli spagnoli con Iberia, fino a qualche mese fa, erano come i francesi con Air France, i tedeschi con Lufthansa e gli inglesi con British Airways, ma anche loro si stanno italianizzando

Sul resto pure concordo

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da 330 » 23 gennaio 2013, 17:52

Secondo me il discorso sull'amor patrio non regge (ed è obsoleto). Oppure, deve valere anche all'incontrario: perché l'amor patrio non lo dimostra l'Alitalia/Cai (cioé chi la gestisce), cercando di essere competitiva con le compagnie con le tariffe più abbordabili? Perché non si da da fare per tenersi i clienti italiani invece che regalarli a irlandesi, spagnoli e inglesi? :shock:
Ultima modifica di 330 il 23 gennaio 2013, 17:56, modificato 1 volta in totale.
Mi chiamo Alessandro... e sono qui per imparare.
Non sparate sul pianista!

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Mobius » 23 gennaio 2013, 17:54

Se AZ fosse gestita da nazionalisti vedremmo i SSJ100 nella sua flotta, non gli EMB.
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da SHINRA » 23 gennaio 2013, 18:00

330 ha scritto:Secondo me il discorso sull'amor patrio non regge (ed è obsoleto). Oppure, deve valere anche all'incontrario: perché l'amor patrio non lo dimostra l'Alitalia/Cai (cioé chi la gestisce), cercando di essere competitiva con le compagnie con le tariffe più abbordabili? Perché non si da da fare per tenersi i clienti italiani invece che regalarli a irlandesi, spagnoli e inglesi? :shock:
Perchè loro non hanno mai avuto alcun interesse per Alitalia e stanno lì lo sappiamo bene per quali ragioni

CAI non è un gruppo di investitori che si è fatto avanti di sua iniziativa per rilevare Alitalia e rilanciarla come merita e come potrebbe fare

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da SHINRA » 23 gennaio 2013, 18:01

Mobius ha scritto:Se AZ fosse gestita da nazionalisti vedremmo i SSJ100 nella sua flotta, non gli EMB.
E la manutenzione l'avrebbe tenuta tutta in Italia, e via discorrendo...

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da 77W » 23 gennaio 2013, 18:14

Se non è amor patrio l'aver versato tasse su tasse per far resuscitare un'azienda fallita...
I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi.
Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti.
L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.

If we all worked on the assumption that what is accepted as true is really true, there would be little hope of advance.

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da MatteF88 » 23 gennaio 2013, 18:14

Mobius ha scritto:Se AZ fosse gestita da nazionalisti vedremmo i SSJ100 nella sua flotta, non gli EMB.
non sono d'accordo...i superjet da quanto sono in servizio, 1 o 2 anni non di più credo, gli EMB erano disponibili ben da prima..nel mentre che aspetti gli SSJ che fai?
E poi ad esempio KLM ha un bel po' di Boeing 777 e 747 in servizio...o devono usare solo i fokker?

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da tiziano79 » 23 gennaio 2013, 18:29

per quanto mi riguarda il discorso è molto semplice....io ho x soldi per andare in vacanza o a trovare un parente o per questioni di lavoro.Se da una parte spendo x da un altra spendo x-1 o addirittura x-2 se permettete opto per le due ultime soluzioni( sempre a patto che il servizio sia uguale o superiore) visti i tempi che corrono e i soldi che sono sempre meno.

Quindi se alitalia mi fa spendere meno o uguale ad altre compagnie sono contento e volo con az ..altrimenti pace all anima sua e vado dove spendo meno! QUindi tutti i discorsi sul patriottismno e varie sono giusti a parita' di prezzo e servizio...altrimenti opto per altri lidi..

QUesto sempre dal mio punto di vista ovviamente.
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da danko156 » 23 gennaio 2013, 18:34

Io sono molto pessimista sul futuro. Le aziende italiane (e non solo le compagnie aeree) sono in crisi e stanno chiudendo.
Come molte aziende in Italia, secondo me le compagnie aeree italiane o verranno acquistate da capitali esteri, oppure falliranno. Oppure faranno molti tagli per poter andare avanti...
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da mendris » 23 gennaio 2013, 19:16

L'argomento è interessante e tutt'altro che banale. Sopra si era lamentata, mi pare, una certa latitanza dello Stato italiano per quanto riguarda una politica per l'aviazione civile. Lo stato attuale dell'aviazione civile in Italia è pure stato citato, dall'estero si nota, in generale, l'assenza di una politica dei trasporti. Per chi ha voglia potrebbe essere interessante leggere (anche in italiano) la sintesi della politica aeronautica nazionale sul sito dell' UFAC (Ufficio federale dell'aviazione civile) svizzero. D'accordo che il Paese è differente per vari motivi ma si può comprendere non solo l'utilità ma la necessità di avere vettori efficaci. Dopo l'importante (e irripetibile) inizezione finanziaria federale per creare SWISS si era reso necessario trovare un sostegno (anche estero) per assicurare alla Confederazione il futuro a una compagnia generalista. Si è trovato il Konzern Lufthansa. Il Governo federale ha dato il suo benestare e la compagnia appare ora vigorosa come nessuno avrebbe pensato. Rimane l'immagine rossocrociata, la sede sociale in CH (Basilea), il nome e una rete con una assolutamente necessaria (per la CH) parte intercontinentale (Costa est USA e Asia soprattutto). Anche Easy Jet (Switzerland) dominante a GVA e a BSL è in mani svizzere per il 51% e le immatricolazioni degli aerei sono tutte "HB". Credo che il "darsi da fare" non sia sinonimo di nazionalismo. Si tratta di sopravvivere ai (nuovi) colossi della regione del Golfo.

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Mobius » 23 gennaio 2013, 19:23

MatteF88 ha scritto:non sono d'accordo...i superjet da quanto sono in servizio, 1 o 2 anni non di più credo, gli EMB erano disponibili ben da prima..nel mentre che aspetti gli SSJ che fai?
Non c'era poi tanto da aspettare e comunque all'epoca Alitalia aveva anche i CRJ e gli MD: avrebbero potuto ritardare le date di dismissione di questi aeromobili. Il problema della questione SSJ-EMB è che, stando a quanto ho letto sulla rivista Volare più di un anno fa, qualcuno a casa AZ ha fatto pressioni per appoggiare il progetto EMB di Alitalia in cambio di sgravi fiscali per le sue industrie in Brasile. Oibò.
tiziano79 ha scritto:per quanto mi riguarda il discorso è molto semplice....io ho x soldi per andare in vacanza o a trovare un parente o per questioni di lavoro.Se da una parte spendo x da un altra spendo x-1 o addirittura x-2 se permettete opto per le due ultime soluzioni( sempre a patto che il servizio sia uguale o superiore) visti i tempi che corrono e i soldi che sono sempre meno.

Quindi se alitalia mi fa spendere meno o uguale ad altre compagnie sono contento e volo con az ..altrimenti pace all anima sua e vado dove spendo meno! QUindi tutti i discorsi sul patriottismno e varie sono giusti a parita' di prezzo e servizio...altrimenti opto per altri lidi..

QUesto sempre dal mio punto di vista ovviamente.
Quindi per 20€ in meno opteresti per un'altra compagnia? Ok. Io non lo faccio, ma rispetto comunque la tua scelta.
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da MatteF88 » 23 gennaio 2013, 19:28

Mobius ha scritto:
MatteF88 ha scritto:non sono d'accordo...i superjet da quanto sono in servizio, 1 o 2 anni non di più credo, gli EMB erano disponibili ben da prima..nel mentre che aspetti gli SSJ che fai?
Non c'era poi tanto da aspettare e comunque all'epoca Alitalia aveva anche i CRJ e gli MD: avrebbero potuto ritardare le date di dismissione di questi aeromobili. Il problema della questione SSJ-EMB è che, stando a quanto ho letto sulla rivista Volare più di un anno fa, qualcuno a casa AZ ha fatto pressioni per appoggiare il progetto EMB di Alitalia in cambio di sgravi fiscali per le sue industrie in Brasile. Oibò.
non può centrare anche il fatto che gli EMB li hanno pure AF e KLM?..chiedo..

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Limosky91 » 23 gennaio 2013, 19:41

sul fatto di scegliere Alitalia per "amore per la patria" sinceramente non riesco a condivere tale pensiero.
Tu dici che a parità di prezzo (o quasi?) un italiano per amore della patria dovrebbe scegliere Alitalia. A questo punto ti dico: hai considerato la QUALITà di un servizio? Te lo dico molto sinceramente: per quanto mi riguarda a parità di prezzo, per le mie esigenze, riesco spesso a preferire Easyjet ad Alitalia. Perché? Perché con Easyjet non mi sono mai trovato male mentre con Alitalia alcune volte si. Non giudico la compagnia, giudico la mia personale esperienza. Perché allora fra due cose che IO reputo non uguali ma che hanno lo stesso presso devo scegliere quello peggiore? è ILLOGICO.
Stessa cosa sugli intercontinentali: 1 volta all'anno vado in Giappone. Ci sono diverse compagnie ma l'unico volo diretto è con Alitalia. Bene o vedo una differenza di prezzo superiore ai 200€ oppure sarà veramente difficile che scelga di volare con AZ. Perché odio il mio Paese? No, perché per esperienza personale so che sarò meno stanco dopo 36h in giro per il mondo (nel caso specifico mi sono "sparato" un NRT-BBK-AUH-MXP) che 12h con il volo diretto. Odio l'Italia? Odio chi lavora su AZ? No, anzi qualcuno del crew di lungo raggio lo conosco anche ma nonostante ciò reputo più conveniente (non solo in termini monetari) volare con altri e ricevere un servizio nettamente migliore.
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Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura

Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.

E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da MATTEO1981 » 23 gennaio 2013, 19:58

Per me CAI sarà venduta ai francesi........ Ma piuttosto l'ordine per gli A350 è confermato a sostituzione dei B772? Nuovi ordini per LR in vista?
Da Milano..... Nel Mondo..... Via FRA, MUC e ZRH.............

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da tiziano79 » 23 gennaio 2013, 20:11

mobius tu se paghi una peroni 2 euro e una buona birra belga costa 2 euro che ti bevi a cena? io la belga,,per un semplice motivo: è piu buona e me la devo bere io..

Totale rispetto per il tuo pensiero ovviamente
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Mobius » 23 gennaio 2013, 20:25

Limosky91 ha scritto:sul fatto di scegliere Alitalia per "amore per la patria" sinceramente non riesco a condivere tale pensiero.
Tu dici che a parità di prezzo (o quasi?) un italiano per amore della patria dovrebbe scegliere Alitalia.
Non è che dovrebbe scegliere AZ o un'altra compagnia italiana, è che da un passeggero italiano mi aspetterei un comportamento simile. In altri paesi funziona così, la gente segue la bandiera.
Limosky91 ha scritto:A questo punto ti dico: hai considerato la QUALITà di un servizio? Te lo dico molto sinceramente: per quanto mi riguarda a parità di prezzo, per le mie esigenze, riesco spesso a preferire Easyjet ad Alitalia. Perché? Perché con Easyjet non mi sono mai trovato male mentre con Alitalia alcune volte si. Non giudico la compagnia, giudico la mia personale esperienza. Perché allora fra due cose che IO reputo non uguali ma che hanno lo stesso presso devo scegliere quello peggiore? è ILLOGICO.
Quello che dici mi ricorda questo: http://en.wikipedia.org/wiki/Mind_projection_fallacy

...con qualche differenza, per fortuna.
Limosky91 ha scritto:Stessa cosa sugli intercontinentali: 1 volta all'anno vado in Giappone. Ci sono diverse compagnie ma l'unico volo diretto è con Alitalia. Bene o vedo una differenza di prezzo superiore ai 200€ oppure sarà veramente difficile che scelga di volare con AZ. Perché odio il mio Paese? No, perché per esperienza personale so che sarò meno stanco dopo 36h in giro per il mondo (nel caso specifico mi sono "sparato" un NRT-BBK-AUH-MXP) che 12h con il volo diretto. Odio l'Italia? Odio chi lavora su AZ? No, anzi qualcuno del crew di lungo raggio lo conosco anche ma nonostante ciò reputo più conveniente (non solo in termini monetari) volare con altri e ricevere un servizio nettamente migliore.
Ripeto: non è che sei tenuto a scegliere Alitalia, figurati. Io ho detto, semplicemente, che in un paese liberale che mantiene un pizzico di nazionalismo, la gente tende a preferire le compagnie di quello stesso paese. Non è un obbligo, è una cosa spontanea che porta soldi a quelle compagnie. Le nostre non hanno un vantaggio del genere perché gli italiani diventano nazionalisti solo quando gioca la nazionale o quando rischiano di perdere il posto di lavoro a causa dello "straniero".

Il succo del discorso è questo, quell'1-2% in più di passeggeri "patriottici" potrebbe portare alle nostre compagnie somme non indifferenti di denaro che potrebbero aiutarle. Tutto qui! Nessuno vi sta obbligando a scegliere le nostre compagnie sempre e comunque, a prescindere da tutto!


Evitando inutili giri di parole, possiamo metterci d'accordo sul fatto che, al contrario di tante altre compagnie di bandiera sparse per il mondo, la nostra non vanta l'appoggio di tanti passeggeri "patriottici" e di conseguenza perde soldi? Perché io ho citato questo problema proprio per questo motivo.
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da andwork » 23 gennaio 2013, 21:16

Mobius ha scritto: Non è protezionismo, non è autarchia, è un pizzico di amor patrio che, ripeto, secondo me non guasta. Solitamente, chi vive in un paese X tende a preferire il Made in X e sa che il fallimento del Made in X implica la perdita di posti di lavoro nel paese X. Chi non sceglie il prodotto Made in X almeno, salvo rare eccezioni, non spera in un suo fallimento. Nel caso di Alitalia non è così: è una compagnia odiata, la gente non ci pensa due volte prima di scegliere Ryanair o easyJet a prescindere dalla questione dei prezzi, e sono in molti ad auspicarne il fallimento. Ti chiedo: cosa succede quando chiedi ad un francese di Air France, ad un inglese di British Airways o ad un tedesco di Lufthansa? Ti aspetteresti discorsi simili dall'italiano medio che parla di Alitalia?

Da liberale non posso essere contrario all'ingresso delle compagnie straniere nel mercato italiano, sarebbe stupido e andrebbe contro i miei principi. Questo paese ha bisogno di libera concorrenza. Quello che io "denuncio" è che, contrariamente al pax medio di altra nazionalità, quello italiano tende di meno a preferire il Made in Italy, e questo ha ripercussioni sugli introiti. A questo bisogna anche aggiungere il fatto che all'estero i pax preferiscono le loro compagnie e tendono a scegliere le nostre solo quando conviene, amplificando la questione dei mancati ricavi.

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da 77W » 23 gennaio 2013, 21:47

Mobius ha scritto: Non è che dovrebbe scegliere AZ o un'altra compagnia italiana, è che da un passeggero italiano mi aspetterei un comportamento simile. In altri paesi funziona così, la gente segue la bandiera.

Evitando inutili giri di parole, possiamo metterci d'accordo sul fatto che, al contrario di tante altre compagnie di bandiera sparse per il mondo, la nostra non vanta l'appoggio di tanti passeggeri "patriottici" e di conseguenza perde soldi? Perché io ho citato questo problema proprio per questo motivo.
E ti sei mai chiesto perché?
Roma-Palermo: con Alitalia a meno di 100 euro non volo, con Easyjet mi fermo a 50. Non ho bisogno del bagaglio da stiva per cinque giorni di sosta, non ho bisogno dei biscotti né del pitch per 50 minuti di volo.
Roma-Tunisi: con Alitalia spesso si arriva a 220 euro, con Tunisair difficile andare oltre i 200. Il web check-in su AZ funziona esclusivamente in partenza da Roma, sono tre anni che segnalo l'impossibilità di registrarmi in partenza da Tunisi (volo delle 05:30, tanto per capirci) e nessuno ha ancora mosso un dito per risolvere la questione: questo già ti fa capire la serietà dei piani alti. Il servizio di bordo si limita a biscotti/salatini e bevande, con Tunisair hai il pasto completo (ma poco importa, sempre di un'ora di volo parliamo). Gli orari, beh, te li lascio guardare sul sito tanto per renderti conto.
Va bene il patriottismo, ma il biglietto non lo regalano mica.
I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi.
Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti.
L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.

If we all worked on the assumption that what is accepted as true is really true, there would be little hope of advance.

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Limosky91 » 23 gennaio 2013, 22:10

Mobius ha scritto:
Limosky91 ha scritto:A questo punto ti dico: hai considerato la QUALITà di un servizio? Te lo dico molto sinceramente: per quanto mi riguarda a parità di prezzo, per le mie esigenze, riesco spesso a preferire Easyjet ad Alitalia. Perché? Perché con Easyjet non mi sono mai trovato male mentre con Alitalia alcune volte si. Non giudico la compagnia, giudico la mia personale esperienza. Perché allora fra due cose che IO reputo non uguali ma che hanno lo stesso prezzo devo scegliere quello peggiore? è ILLOGICO.
Quello che dici mi ricorda questo: http://en.wikipedia.org/wiki/Mind_projection_fallacy

...con qualche differenza, per fortuna.
Avrei una visione distorta della realtà se non avessi MAI volato con Easyjet o Alitalia ma in questo caso come vedi non ciò non è vero.
Non sto dicendo "Alitalia è una cattiva compagnia" ma "Alitalia non mi piace come compagnia e per una serie di motivi, siano questi sia soggettivi che oggettivi, scelgo di volare con altri".
Limosky91 ha scritto:Stessa cosa sugli intercontinentali: 1 volta all'anno vado in Giappone. Ci sono diverse compagnie ma l'unico volo diretto è con Alitalia. Bene o vedo una differenza di prezzo superiore ai 200€ oppure sarà veramente difficile che scelga di volare con AZ. Perché odio il mio Paese? No, perché per esperienza personale so che sarò meno stanco dopo 36h in giro per il mondo (nel caso specifico mi sono "sparato" un NRT-BBK-AUH-MXP) che 12h con il volo diretto. Odio l'Italia? Odio chi lavora su AZ? No, anzi qualcuno del crew di lungo raggio lo conosco anche ma nonostante ciò reputo più conveniente (non solo in termini monetari) volare con altri e ricevere un servizio nettamente migliore.
Ripeto: non è che sei tenuto a scegliere Alitalia, figurati. Io ho detto, semplicemente, che in un paese liberale che mantiene un pizzico di nazionalismo, la gente tende a preferire le compagnie di quello stesso paese. Non è un obbligo, è una cosa spontanea che porta soldi a quelle compagnie. Le nostre non hanno un vantaggio del genere perché gli italiani diventano nazionalisti solo quando gioca la nazionale o quando rischiano di perdere il posto di lavoro a causa dello "straniero".

Evitando inutili giri di parole, possiamo metterci d'accordo sul fatto che, al contrario di tante altre compagnie di bandiera sparse per il mondo, la nostra non vanta l'appoggio di tanti passeggeri "patriottici" e di conseguenza perde soldi? Perché io ho citato questo problema proprio per questo motivo.[/quote]


Hai provato anche a pensare perché gli italiani snobbano Alitalia a favore delle compagnie straniere?
Io ho scritto la mia esperienza personale ma sono sicuro che non è l'unica. Forse il problema non sta tanto negli italiani ma chi non si fa amare dagli italiani no? Non è che Air France e Lufthansa invece offrono un servizio migliore? A me risulta di si.
LINO
Quando uno urla, lo fa soltanto perchè ha paura

Perché gli aerei volano? Perché c'è stato qualcuno che non ha mai detto "è impossibile" far volare un ammasso di ferro con a bordo delle persone.

E se vi è capitato di pensare di essere dei codardi in un mondo di guerrieri, ricordatevi sempre che è successo anche ai vostri nemici. Grazie a questa consapevolezza sarete in grado di nascondere lo smarrimento e di non abbassare mai lo sguardo.

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Mobius » 23 gennaio 2013, 22:22

77W ha scritto:E ti sei mai chiesto perché?
Roma-Palermo: con Alitalia a meno di 100 euro non volo, con Easyjet mi fermo a 50. Non ho bisogno del bagaglio da stiva per cinque giorni di sosta, non ho bisogno dei biscotti né del pitch per 50 minuti di volo.
Lo sai che la differenza tra U2 e AZ non sta solo nel prezzo, vero? Lo sai che con AZ hai un'infinità di garanzie in più, la possibilità di scegliere un posto senza pagare extra fino a 20€ e oltre, una politica delle riprotezioni molto più complessa e affidabile, la sicurezza di viaggiare con gente un tantino più civile, etc.?

Bello il discorso dei 50€ ma lo devi prendere coi pro e coi contro. Tu paghi poco perché qualcun altro paga penali. Dall'Alitalia, con tutto che è in crisi, a noi addetti non arrivano mai pressioni per gli XBAG, anzi. Da easyJet che sta economicamente bene invece arrivano, e di continuo, "inviti" a svuotare le tasche dei passeggeri. Una cosa che da addetto di scalo non sopporto delle low cost e che ti costringono a spennare la gente: per ogni volo si aspettano una somma X tra kg in più, bagagli in più e gate bag, e se non si arriva a quella somma iniziano a scattare le segnalazioni. La Ryanair è peggio di easyJet: non manda segnalazioni, prende direttamente i ricavi "mancati" dalle casse delle società di handling, come se non gli bastassero già gli sconti sui servizi di handling e i contributi ricevuti per ogni pax trasportato.

Una compagnia low cost può anche minacciare di passare ad un'altra società di handling, dove possibile, per un motivo futile come questo, col risultato di lasciare persone senza lavoro. Nel nome del buonsenso, ti invito a pensarci due volte prima di volare con una low cost. Per loro non sei un cliente, sei un numero e un potenziale evasore.
77W ha scritto:Roma-Tunisi: con Alitalia spesso si arriva a 220 euro, con Tunisair difficile andare oltre i 200. Il web check-in su AZ funziona esclusivamente in partenza da Roma, sono tre anni che segnalo l'impossibilità di registrarmi in partenza da Tunisi (volo delle 05:30, tanto per capirci) e nessuno ha ancora mosso un dito per risolvere la questione: questo già ti fa capire la serietà dei piani alti. Il servizio di bordo si limita a biscotti/salatini e bevande, con Tunisair hai il pasto completo (ma poco importa, sempre di un'ora di volo parliamo). Gli orari, beh, te li lascio guardare sul sito tanto per renderti conto.
Va bene il patriottismo, ma il biglietto non lo regalano mica.
E chi ti biasima? Io dico semplicemente che per 20€ di differenza preferisco volare con Alitalia. Tu puoi fare quello che vuoi, nessuno ti sta impedendo di volare con Tunisair. Ti faccio notare che quando tante persone fanno il tuo stesso ragionamento, Alitalia ci perde in ricavi e il tutto finisce nel calderone della situazione finanziaria della compagnia. Ecco tutto.
Limosky91 ha scritto:Hai provato anche a pensare perché gli italiani snobbano Alitalia a favore delle compagnie straniere?
Io ho scritto la mia esperienza personale ma sono sicuro che non è l'unica. Forse il problema non sta tanto negli italiani ma chi non si fa amare dagli italiani no? Non è che Air France e Lufthansa invece offrono un servizio migliore? A me risulta di si.
Secondo te quando viaggio o quando lavoro in aeroporto non guardo la gente che mi sta intorno? :wink: Anch'io baso i miei ragionamenti sull'esperienza. Dopo decine di voli e migliaia e migliaia di pax visti in aeroporto coi quali ho interagito, sono arrivato alla conclusioni che ho descritto in questo thread. Quello che tante compagnie straniere hanno in termini di appoggio da parte delle popolazioni locali, le nostre non ce le hanno. Ho notato questo.

E potrei anche aggiungere che se i pax italiani fossero più seri e più civili, i risultati operativi delle compagnie operanti in Italia (straniere e non) migliorerebbero e non di poco.
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da JT8D » 23 gennaio 2013, 22:59

Vedo che continua la tua crociata personale verso le Low Cost, che tra l'altro sta diventando anche un pò stucchevole. Rispetto le tue opinioni (anche se, ripeto, la tua crociata anti low cost in ogni thread è del tutto esagerata e ha stancato molta gente qui dentro), ma in nome del mio buonsenso ti dico che quando volo faccio i miei conti, e volando ad esempio con easyJet ho un servizio ottimale (mia esperienza, anche in caso di disservizi) a prezzi molto bassi, e circondato da gente civilissima :mrgreen: . E se si legge bene il regolamento e si sa volare, non si incorre in nessuna sanzione: nelle sanzioni incorrono coloro che non leggono i regolamenti. Perchè devo spendere di più? Solo perchè arriva uno sul Forum a dirmi che le Low Cost vanno evitate come la peste per vari motivi, alcuni sinceramente forzati e grotteschi ? Io continuo a volare con le Low Cost se mi conviene, in particolare con una di esse (non faccio nomi) con cui mi sono sempre trovato molto bene, e con cui si sono trovati sempre benissimo anche amici e conoscenti che ci hanno volato, anche molte e molte volte. Quando AZ diventerà conveniente allora la valuterò: prima preferisco pagare meno per un servizio che trovo praticamente equivalente.

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da 77W » 23 gennaio 2013, 23:14

Mobius ha scritto:
Lo sai che la differenza tra U2 e AZ non sta solo nel prezzo, vero? Lo sai che con AZ hai un'infinità di garanzie in più, la possibilità di scegliere un posto senza pagare extra fino a 20€ e oltre, una politica delle riprotezioni molto più complessa e affidabile, la sicurezza di viaggiare con gente un tantino più civile, etc.?

Bello il discorso dei 50€ ma lo devi prendere coi pro e coi contro. Tu paghi poco perché qualcun altro paga penali. Dall'Alitalia, con tutto che è in crisi, a noi addetti non arrivano mai pressioni per gli XBAG, anzi. Da easyJet che sta economicamente bene invece arrivano, e di continuo, "inviti" a svuotare le tasche dei passeggeri. Una cosa che da addetto di scalo non sopporto delle low cost e che ti costringono a spennare la gente: per ogni volo si aspettano una somma X tra kg in più, bagagli in più e gate bag, e se non si arriva a quella somma iniziano a scattare le segnalazioni. La Ryanair è peggio di easyJet: non manda segnalazioni, prende direttamente i ricavi "mancati" dalle casse delle società di handling, come se non gli bastassero già gli sconti sui servizi di handling e i contributi ricevuti per ogni pax trasportato.

Una compagnia low cost può anche minacciare di passare ad un'altra società di handling, dove possibile, per un motivo futile come questo, col risultato di lasciare persone senza lavoro. Nel nome del buonsenso, ti invito a pensarci due volte prima di volare con una low cost. Per loro non sei un cliente, sei un numero e un potenziale evasore.
Nel nome del buonsenso?...ovvero il tuo. Per loro sarei un numero, e per Alitalia no: ora è chiaro per quale motivo è a rischio fallimento.
La possibilità di scegliere il posto, come detto, non ce l'ho: la pago, ma non posso usufruirne. Con Alitalia. Tre anni, dico tre. Non solo il disservizio, ma anche la presa in giro. Vogliamo parlare del mobile check-in? Non funzionante, né a Roma né a Palermo. I potenti mezzi di cui disponiamo.
Questione bagaglio: Easyjet non pone limiti di peso, mentre Alitalia ha ancora la bilancia al T1, e non è poi tanto permissiva, a volerla dire tutta. Se rispetti le regole non hai nulla da temere, lo so per esperienza. Diciamo che è un concetto difficile da far digerire dalle nostre parti, ecco.
77W ha scritto: E chi ti biasima? Io dico semplicemente che per 20€ di differenza preferisco volare con Alitalia. Tu puoi fare quello che vuoi, nessuno ti sta impedendo di volare con Tunisair. Ti faccio notare che quando tante persone fanno il tuo stesso ragionamento, Alitalia ci perde in ricavi e il tutto finisce nel calderone della situazione finanziaria della compagnia. Ecco tutto.
20 euro, più il volo delle 05:30 perché il successivo arriva alle 13:00 e non ne esistono nel pomeriggio (e poi vorrei vederti ad arrivare alle lunghe soste alle 13:00 in Agosto), e non avere neanche la possibilità di registrarsi online per risparmiare tempo e guadagnare sonno, più neanche un cornetto per fare colazione a fronte di 220, dico 220 euro, per un volo di un'ora. Meno male che non ci tengo, ma credimi che il confronto è impietoso.

Comunque hai descritto perfettamente la tua mentalità con questa affermazione: "la sicurezza di viaggiare con gente un tantino più civile". Ho volato svariate volte su Charleroi da Roma (indovina con chi) e proprio la civiltà non è mai venuta meno. Se vuoi invece ti racconto della gente che incontravo con Alitalia su Palermo e Tunisi, all'imbarco e a bordo: gente che inveiva contro gli AV per aver osato toccare il soprabito nella cappelliera. Gente italiana...
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da 330 » 24 gennaio 2013, 9:44

SHINRA ha scritto:
330 ha scritto:Secondo me il discorso sull'amor patrio non regge (ed è obsoleto). Oppure, deve valere anche all'incontrario: perché l'amor patrio non lo dimostra l'Alitalia/Cai (cioé chi la gestisce), cercando di essere competitiva con le compagnie con le tariffe più abbordabili? Perché non si da da fare per tenersi i clienti italiani invece che regalarli a irlandesi, spagnoli e inglesi? :shock:
Perchè loro non hanno mai avuto alcun interesse per Alitalia e stanno lì lo sappiamo bene per quali ragioni

CAI non è un gruppo di investitori che si è fatto avanti di sua iniziativa per rilevare Alitalia e rilanciarla come merita e come potrebbe fare
Infatti, era una domanda retorica... :wink:
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Mobius » 24 gennaio 2013, 10:41

JT8D ha scritto:Vedo che continua la tua crociata personale verso le Low Cost, che tra l'altro sta diventando anche un pò stucchevole. Rispetto le tue opinioni (anche se, ripeto, la tua crociata anti low cost in ogni thread è del tutto esagerata e ha stancato molta gente qui dentro), ma in nome del mio buonsenso ti dico che quando volo faccio i miei conti, e volando ad esempio con easyJet ho un servizio ottimale (mia esperienza, anche in caso di disservizi) a prezzi molto bassi, e circondato da gente civilissima :mrgreen: . E se si legge bene il regolamento e si sa volare, non si incorre in nessuna sanzione: nelle sanzioni incorrono coloro che non leggono i regolamenti. Perchè devo spendere di più? Solo perchè arriva uno sul Forum a dirmi che le Low Cost vanno evitate come la peste per vari motivi, alcuni sinceramente forzati e grotteschi ? Io continuo a volare con le Low Cost se mi conviene, in particolare con una di esse (non faccio nomi) con cui mi sono sempre trovato molto bene, e con cui si sono trovati sempre benissimo anche amici e conoscenti che ci hanno volato, anche molte e molte volte. Quando AZ diventerà conveniente allora la valuterò: prima preferisco pagare meno per un servizio che trovo praticamente equivalente.

Paolo
Nessuno mette in discussione la tua esperienza, il mio discorso riguarda l'argomento low cost visto da un'altra angolazione. Io parlo del punto di vista di chi sta dall'altra parte del banco check-in, di chi sta dall'altra parte del gate, e di chi paga penali. Tempo fa ho avuto una discussione accesa con un tizio, amico di un collega, che diceva "eh ma io viaggio col solo bagaglio a mano e rispetto le regole, mi trovo bene con le low cost"... e quindi? Ti trovi bene perché altri si trovano male (addetti aeroportuali e pax "sfigati" col bagaglio in eccesso) e non mi sembra una cosa di cui vantarsi.

Posso darti per certo che, su ogni volo, le low cost si aspettano una certa somma guadagnata grazie a penali di vario tipo, e se le società di handling non mantengono la linea arrivano i problemi. La diffusione di questa logica compromette sempre più posti di lavoro e rende quello dell'addetto di scalo un lavoro orrendo al quale purtroppo non si può rinunciare data la mancanza di alternative in un periodo di crisi come questo.
77W ha scritto:Nel nome del buonsenso?...ovvero il tuo. Per loro sarei un numero, e per Alitalia no: ora è chiaro per quale motivo è a rischio fallimento.
Quindi secondo te sarebbe giusto vedere Alitalia abbassarsi al livello delle low cost e far pagare penali anche per l'aria che i passeggeri respirano durante il volo?
77W ha scritto:Questione bagaglio: Easyjet non pone limiti di peso, mentre Alitalia ha ancora la bilancia al T1, e non è poi tanto permissiva, a volerla dire tutta. Se rispetti le regole non hai nulla da temere, lo so per esperienza. Diciamo che è un concetto difficile da far digerire dalle nostre parti, ecco.
Con Alitalia puoi portare un bagaglio a mano (max 8kg) + laptop o borsa personale, e per come la vedo io c'è più flessibilità in questo modo che non col singolo pezzo, senza limiti di peso, che deve entrare nel misuratore arancione.

Ti ricordo anche che lo scempio dei bagagli a mano da ritirare al gate, causa di accesi litigi tra noi addetti e i passeggeri, è all'ordine del giorno su easyJet e molto raro su Alitalia. Sulla carta d'imbarco web di U2, se guardi al centro, sulla destra, c'è scritto che sui voli affollati la compagnia non garantisce ai passeggeri la possibilità di portare tutti i bagagli a mano a bordo.

E ancora: "se rispetti le regole non hai nulla da temere". Certo, perché sono gli "sfigati" a pagare, non i passeggeri ormai rodati che sanno come fare con le low cost. Se nessuno pagasse penali i prezzi dei biglietti rimarrebbero gli stessi, secondo te?
77W ha scritto:20 euro, più il volo delle 05:30 perché il successivo arriva alle 13:00 e non ne esistono nel pomeriggio (e poi vorrei vederti ad arrivare alle lunghe soste alle 13:00 in Agosto), e non avere neanche la possibilità di registrarsi online per risparmiare tempo e guadagnare sonno, più neanche un cornetto per fare colazione a fronte di 220, dico 220 euro, per un volo di un'ora. Meno male che non ci tengo, ma credimi che il confronto è impietoso.
Questo è un caso specifico, qui stiamo generalizzando. Se nel tuo caso è meglio optare per altro fai pure e comunque ti ripeto che Alitalia non è una scelta obbligata.
77W ha scritto:Comunque hai descritto perfettamente la tua mentalità con questa affermazione: "la sicurezza di viaggiare con gente un tantino più civile". Ho volato svariate volte su Charleroi da Roma (indovina con chi) e proprio la civiltà non è mai venuta meno. Se vuoi invece ti racconto della gente che incontravo con Alitalia su Palermo e Tunisi, all'imbarco e a bordo: gente che inveiva contro gli AV per aver osato toccare il soprabito nella cappelliera. Gente italiana...
Anche questo è un caso specifico. Io ti posso garantire che tra il passeggero medio di Alitalia e quello di Ryanair (cito gli irlandesi perché hai fatto riferimento a dei viaggi da CIA a CRL) non c'è paragone. Ci sono passeggeri Alitalia scostumati (o meglio, unruly) e passeggeri Ryanair educati, ma ciò non toglie nulla al fatto che, mediamente, i pax AZ sono più civili e non ti aggrediscono quando dici o fai qualcosa che a loro non piace. Altra differenza importante tra le due compagnie è che, per il discorso fatto in precedenza, le regole di Alitalia non ti costringono a litigare coi passeggeri, mentre quelle di Ryanair sì e se non lo fai sono problemi... per te.



Siccome qua sembra che io sia una specie di nazifascista sfegatato nei confronti delle low cost e/o una specie di minaccia nei confronti di questo forum, chiarisco una volta per tutte la mia posizione. Per me va bene vedere sul mercato compagnie che, puntando su LF alti, risparmiando sull'handling, riducendo al minimo i turn around e facendo pagare a parte alcuni servizi garantiti di default dalle compagnie full service, offrono un servizio ai passeggeri con budget limitato che non richiedono chissà che cosa. Quello che non mi sta bene è la promozione e la diffusione di un modello di lavoro e di approccio nei confronti dei passeggeri che denigra sia gli addetti che i passeggeri stessi, in particolare quelli poco pratici. Io voglio fare l'addetto di scalo e aiutare chi ne ha bisogno quando serve, non voglio mica essere costretto dalle circostanze a fare l'esattore sadico.

Nel caso specifico di Ryanair, sono contrario a tutta la politica di gestione della compagnia aerea irlandese, dagli sconti esagerati sui servizi di handling ai contributi, dalla pretesa di spennare un tot di pax su ogni volo per soddisfare le richieste della compagnia ai limiti che essa impone ai passeggeri disabili. Ah, quasi dimenticavo: c'è anche la loro scelta di non considerare la patente di guida come un documento di riconoscimento valido. La crisi che RYR ha portato a SUF ha avuto serie ripercussioni sul personale, minimizzando le ore di servizio (-1.200€ lordi tra la mia busta paga di agosto 2011 e quella di agosto 2012, tanto per farvi un esempio, e so che a causa della nuova politica del risparmi alcuni supervisor qui a SUF che prendono 1.500-2.000€ in meno al mese)... perdonatemi se è poco!
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da mormegil » 24 gennaio 2013, 11:11

Mobius ha scritto:
Quindi secondo te sarebbe giusto vedere Alitalia abbassarsi al livello delle low cost [...]?
Ma questo non era il piano dei Capitani Coraggiosi? :mrgreen: :mrgreen:

Mobius ha scritto:Ti ricordo anche che lo scempio dei bagagli a mano da ritirare al gate, causa di accesi litigi tra noi addetti e i passeggeri, è all'ordine del giorno su easyJet e molto raro su Alitalia. Sulla carta d'imbarco web di U2, se guardi al centro, sulla destra, c'è scritto che sui voli affollati la compagnia non garantisce ai passeggeri la possibilità di portare tutti i bagagli a mano a bordo.
Potrei facilmente confutare questa tua affermazione. Ma poi diresti che il mio è un caso specifico e quindi non conta :roll: :roll:
Mobius ha scritto:E ancora: "se rispetti le regole non hai nulla da temere". Certo, perché sono gli "sfigati" a pagare, non i passeggeri ormai rodati che sanno come fare con le low cost. Se nessuno pagasse penali i prezzi dei biglietti rimarrebbero gli stessi, secondo te?
Ma questo cosa centra? :scratch: cioè, ora la colpa è di chi rispetta le regole e sa come viaggiare su una low cost? :scratch: :shock:

Mobius ha scritto:Questo è un caso specifico, qui stiamo generalizzando. Se nel tuo caso è meglio optare per altro fai pure e comunque ti ripeto che Alitalia non è una scelta obbligata.
Ma prima non dicevi che era obbligata per un sentimento civico di amor patrio? :scratch: che poi mi piacerebbe sapere perchè i casi specifici (al plurale, perchè te ne sono stati portati ad esempio molteplici) non vanno bene, ma le generalizzazioni si :roll:
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N176CM ha scritto:[...] in questo caso non si può usare lo stratagemma dei COA multipli... anche perchè una destinazione del tipo Frankfurt (Munchen) nemmeno Ryanair riuscirebbe a farla :mrgreen: :mrgreen:

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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da Mobius » 24 gennaio 2013, 11:23

mormegil ha scritto: Potrei facilmente confutare questa tua affermazione. Ma poi diresti che il mio è un caso specifico e quindi non conta :roll: :roll:
U2 ha un LF alto e quindi il problema dei bagagli a mano è frequentissimo. Se citi un volo con LF molto al di sotto della media è ovvio che ti rispondo dicendoti che si tratta di un caso specifico, di un'eccezione. Perché è quello che è.
mormegil ha scritto:Ma questo cosa centra? :scratch: cioè, ora la colpa è di chi rispetta le regole e sa come viaggiare su una low cost? :scratch: :shock:
Chi sceglie le low cost promuove il loro stile e dà il suo modesto contributo affinché il tutto possa continuare.
mormegil ha scritto:Ma prima non dicevi che era obbligata per un sentimento civico di amor patrio? :scratch: che poi mi piacerebbe sapere perchè i casi specifici (al plurale, perchè te ne sono stati portati ad esempio molteplici) non vanno bene, ma le generalizzazioni si :roll:
Nessuno è obbligato a fare nulla. Ho detto e lo ripeto per l'ennesima volta: se i pax italiani fossero un tantino più patriottici, le nostre compagnie avrebbero qualche problema economico in meno.

E viva le generalizzazioni, perché se qua ci mettessimo a citare singoli aneddoti non finiremmo più.
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da tiziano79 » 24 gennaio 2013, 14:01

mi sono riletto tutto il thread per due volte mi sembra chiaro che si tratta solo di una battaglia meramente personale atta a denigrare le low cost che minano la solidita di altri posti di lavoro.Ma la colpa ,se permettete, del successo di una compagnia rispetto ad un altra e' proprio la propria mancanza di competenza di quest'ultima rispetto alle altre e non ci si deve permettere di condannare o criticare altre persone che scelgono ezy o fr piuttosto che az.Non è mancanza di amor patriottico ma amor per il proprio portafoglio.Io guardo il mio portafoglio e basta e se az nn mi da ocasione di volare con lei vuol dire che mi offre meno di altre comagnie e sinceramente nn me ne dispiace piu di tanto
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Re: Quale futuro per le compagnie aeree nazionali ?

Messaggio da 77W » 24 gennaio 2013, 15:21

Mobius ha scritto:
Quindi secondo te sarebbe giusto vedere Alitalia abbassarsi al livello delle low cost e far pagare penali anche per l'aria che i passeggeri respirano durante il volo?
Questo lo sostieni tu, io non l'ho detto e non lo penso. Di certo il cliente, prima che cliente, è un numero, deve esserlo, altrimenti non parliamo di azienda ed economia ma di Onlus e amore verso il prossimo. E così è difficile sopravvivere con l'odierna concorrenza. Cosa credi, che in Qatar siano onorati della tua presenza a bordo? O sono onorati dalle centinaia di euro con cui li sostieni? :wink:
Non è che se voli con Ryanair e Easyjet ti prendono a male parole come entri: non ti riempiranno di attenzioni come le Singapore Girls in First, ma il loro lavoro lo fanno, con educazione e rispetto (ingredienti fondamentali in qualunque campo). Per quella che è la tariffa, va benissimo così.
Mobius ha scritto: Con Alitalia puoi portare un bagaglio a mano (max 8kg) + laptop o borsa personale, e per come la vedo io c'è più flessibilità in questo modo che non col singolo pezzo, senza limiti di peso, che deve entrare nel misuratore arancione.

Ti ricordo anche che lo scempio dei bagagli a mano da ritirare al gate, causa di accesi litigi tra noi addetti e i passeggeri, è all'ordine del giorno su easyJet e molto raro su Alitalia. Sulla carta d'imbarco web di U2, se guardi al centro, sulla destra, c'è scritto che sui voli affollati la compagnia non garantisce ai passeggeri la possibilità di portare tutti i bagagli a mano a bordo.

E ancora: "se rispetti le regole non hai nulla da temere". Certo, perché sono gli "sfigati" a pagare, non i passeggeri ormai rodati che sanno come fare con le low cost. Se nessuno pagasse penali i prezzi dei biglietti rimarrebbero gli stessi, secondo te?
Non sta a te né a me giudicare la flessibilità della politica bagagli: ognuno ha le sue esigenze. A volte mi conveniva viaggiare senza limiti di peso, altre volevo con me la reflex e preventivavo l'esclusione delle low-cost. Rientra tutto nella libera scelta, concetto che ti riesce difficile accettare.
Gli sfigati in realtà sono quelli che vogliono avere ragione a tutti i costi e mentono sapendo di mentire ("l'ho pesato a casa, l'ho misurato a casa" etc.): una volta è capitato anche a me di pagare a caro prezzo un volo, perché avevo necessità di partire ed era l'unico rimasto, alla modica cifra di 285 euro solo andata con Blue Panorama, su Palermo. Altro che sfigati coi bagagli, questo è quello che fa cassa.
I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi.
Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti.
L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.

If we all worked on the assumption that what is accepted as true is really true, there would be little hope of advance.

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