immatricolazione aeromobili

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massimov
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immatricolazione aeromobili

Messaggio da massimov »

sperando di aver azzeccato il forum giusto vorrei sapere se esiste un criterio per immatricolare gli aeromobili ?
a parte la prima lettera che rappresenta lo stato di immatricolazione mi sfuggono tutte le altre

grazie massimo
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pippo682
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Messaggio da pippo682 »

Tutte le altre sono come le targhe delle auto, solo che non sono per forza sequenziali. Se una certa combinazione è libera, puoi chiedere di fartela assegnare. In Italia si usano le lettere, all'estero anche i numeri, non so bene con quale criterio. Inoltre qualche stato ha due lettere identificative al posti di una.
Sposto la richiesta in discussioni generiche.
Snap-on

Messaggio da Snap-on »

Le marche d'immatricolazione italiane sono un codice quadriletterale a seguito dalla nota lettera "I" per Italia.

La concessione delle marche avviene per richiesta dell'armatore o propietario dell'aereomobile presso il RAN (registro Aereonautico Italiano).

Il codice quadriletterale non deve avere senso compiuto nella lingua italiana ed essere composto di sole lettere ( i numeri non sono ammessi).

Non si possono assegnare marche di un velivolo che è già stato immatricolato in Italia nei precedenti 5 anni.

Il quadriletterale adesso viene anche assegnato come codice d'identificazione sul trasponder del velivolo.

Saluti

Steve
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pippo682
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Messaggio da pippo682 »

Snap-on ha scritto: Il quadriletterale adesso viene anche assegnato come codice d'identificazione sul trasponder del velivolo.
??? Certo non sul mio transponder di AG....
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Messaggio da Snap-on »

Si parla sempre di velivoli con Trasponder e Tcas II approvati .

Il tuo Cesnino ha solo il riporto di codice in modo "C".

E' chiaro che molte volte dimentico gli aeroplani piccolini, ma ragiono e descrivo normalmente quello che avviene in linea generale sui velivoli commerciali e/o di tonnellaggio più grande.

Saluti

Steve
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pippo682
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Messaggio da pippo682 »

:wink:
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Marilson
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Messaggio da Marilson »

rilancio con una domanda: perchè molti aerei italiani e in generale in europa hanno le marche irlandesi? molti 767 alitalia sono EI-qualcosa.. forse perchè non sono di proprietà? così come gli md 11 che prima erano D- DUPE/I/O e ora sono EI-UPE/I/O.. ma di questi ultimi si sa per certo che non sono più di proprietà di alitalia.. è come se le marche irlandesi fossero come la bandiera panamense per le navi mercantili
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Emiliano
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Messaggio da Emiliano »

rilancio con una domanda: perchè molti aerei italiani e in generale in europa hanno le marche irlandesi? molti 767 alitalia sono EI-qualcosa.. forse perchè non sono di proprietà? così come gli md 11 che prima erano D- DUPE/I/O e ora sono EI-UPE/I/O.. ma di questi ultimi si sa per certo che non sono più di proprietà di alitalia.. è come se le marche irlandesi fossero come la bandiera panamense per le navi mercantili
Credo che derivi dal regime fiscale molto favorevole che è presente in quel paese... Anche altri vettori hanno aerei registrati in Irlanda!

Peccato che non li registrino in Italia...

Ciao


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Messaggio da libelle »

La concessione delle marche avviene per richiesta dell'armatore o propietario dell'aereomobile presso il RAN (registro Aereonautico Italiano)
Veramente è il RAI, Registro Aeronautico Italiano, oggi assimilato da alcuni anni all'interno dell'ENAC.
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libelle
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Messaggio da libelle »

Credo che derivi dal regime fiscale molto favorevole che è presente in quel paese... Anche altri vettori hanno aerei registrati in Irlanda!
Peccato che non li registrino in Italia...
Più che regime fiscale dipende direttamente dai diritti e dalle tariffe che l'esercente dell'aeromobile deve pagare all'autorità aeronautica presso cui è iscritto. Ogni anno ogni compagnia aerea che opera in Italia e ha in esercenza aeromobili iscritti nel registro italiano (questo vale anche per gli Aeroclub) devono pagare delle tasse ad Enac. Bisogna poi aggiungere le varie tariffe che devono essere versate all'Ente nel caso di audit o visite per la riconvalida del certificato di navigabilità o approvazione tecnica. L'aeromobile che è immatricolato in un paese straniero deve sottostare alle tariffe di un ente straniero e se queste sono più vantaggiose rispetto a quelle di casa nostra, si spiega perchè molti vettori italiano preferiscono immatricolare gli aerei altrove.
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I-FORD
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Messaggio da I-FORD »

si spiega perchè molti vettori italiano preferiscono immatricolare gli aerei altrove.
In realtà non sono i vettori che decidono dove immatricolare i velivoli, bensì i proprietari, che, nel caso degli EI- Alitalia sono società di leasing.
L'immatricolazione irlandese è particolarmente favorevole per tutti i motivi sopra elencati, fisco più leggero, registrazione più facile ed economica, leggi sul recupero del velivolo più favorevoli al proprietario e così via.
Snap-on

Messaggio da Snap-on »

L'aeromobile che è immatricolato in un paese straniero deve sottostare alle tariffe di un ente straniero e se queste sono più vantaggiose rispetto a quelle di casa nostra, si spiega perchè molti vettori italiano preferiscono immatricolare gli aerei altrove.
Non è proprio così! Se un operatore italiano all'interno della propria flotta opera con un velivolo con marche straniere, paga le tariffe previste dall'ENAC e non quelle del paese di immatricolazione.

Azi, paga qualcosa in più perchè l'Autorità straniera delega l'ENAC ad effettuare anche i controlli previsti riguardanti l'aereonavigabilità dell'aeromobile.

L'utilità è solo fiscale perchè il rating di leasing è fiscalmente deducibile e anche perchè le tre società più grandi del mondo che operano leasing aereonautico sono tutte irlandesi.

Saluti

Steve
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