Perchè abbiamo (ho) paura di volare?

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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Chicco2003
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Perchè abbiamo (ho) paura di volare?

Messaggio da Chicco2003 » 7 aprile 2007, 11:27

CIAO a tutti sono nuovo del Forum e ... a proposito ... Buona Pasqua.
seguo l'invito del cortese Luca Evangelisti ad aprire una discussione specifica.
Dunque, per farla breve, ho paura di volare.
Lo faccio, adoro gli aerei, sono informato (anche se superficialmente) su tecnica, mezzi, presupposti di fisica ... bla bla ... ma ...
ogni volta (qualcuna di più, qualcuna di meno) ecco che arriva .....
l'attesa all'aeroporto è una sorta di limbo dove ti chiedi se quelli saranno gli ultimi attimi della tua vita ...
Ti chiedi perché mai ti è venuta l'insana idea di andare a prenotare quella benedetta vacanza ... se volo solo, poi, tanto quanto... ma se per caso ho anche mio figlio (esperienza di pochi giorni fa) apriti cielo.
Comunque il percorso è sempre lo stesso. Salgo, mi siedo, stringo i denti aspettando, minuto dopo minuto per tutto il volo, che accada l'inevitabile ... emergenza ..... precipitare ... schianto.
scusate il melodramma, ma in sostanza è così.
Ho analizzato e rianalizzato la questione. Una risposta in fondo me la sono data, ma non risolve il problema.
Voglio volare, e vorrei farlo gestendo meglio il problema. (se no ogni viaggio da un piacere si trasformerà in tortura).
Che risposta mi sono dato?? Human factor
ovvero statisticamente un aereo cadrà (molto probabilmente sarà dovuto all'errore umano, unito magari a un po' di sfighe, sia che sia del pilota, sia che sia per un errata mancata manutenzione). Il punto è che sono certo che capiterà a me ..... (a questo punto faccio intervenire la razionalità e comunque vado).
in sostanza (a parte l'irrazionale paura che la sfiga becchi me), il punto è la totale mancanza di fiducia nel sistema (piloti ... compagnie ... etc etc). Tenete conto che, benchè in maniera inferiore, non amo affidarmi agli altri e se posso, ad esempio, evito di salire su teleferiche funicolari ed altro (non invece treni e auto o anche, seppur un po' meno, navi).
bene sbizzarritevi, vorrei trovare qualcuno che abbia voglia di approfondire un po' con me il tutto.
PS: l'altezza non comunque il mio forte, ad es. amo la montagna e ci vado, ma mai potrei fare un ferrata e nei pezzi esposti striscio o torno indietro...
grazie ciao
Luca
Ultima modifica di Chicco2003 il 11 marzo 2008, 12:43, modificato 2 volte in totale.

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Hangar18
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Messaggio da Hangar18 » 7 aprile 2007, 11:45

Anch'io tendo ad avere paura che la "sfiga becchi me", ma credo che sia semplicemente una cosa con cui si dovrebbe imparare a convivere. Insomma pare forse un po' brutto a dirsi, ma bisogna farsene una ragione, non c'è modo di sapere cosa ci aspetta dietro l'angolo. Qualsiasi cosa io faccia tendo a dirmi, "ecco va sempre tutto bene, ma ora che ci sono io succederà il fattaccio che ha una probabilità diversa da zero di accadere" (anche se magari la probabilità è uno su un miliardo....), ma la verità, almeno secondo me, è che bisognerebbe imparare ad accettare queste probabilità e a dirsi "e che faccio, non vado?", alla fine ci sono anche delle notevoli probabilità che uno possa avere un infarto, ma non per questo ci si porta un elettrocardiografo sempre attaccato!!
Di solito io cerco di dirmi cose del tipo "vabbè andiamo lo stesso e vediamo che succede".... e alla fine ovviamente è sempre andato tutto bene!
Ale

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Re: Perchè abbiamo (ho) paura di volare?

Messaggio da MiticoJumbo » 7 aprile 2007, 12:10

Chicco2003 ha scritto:CIAO a tutti sono nuovo del Forum e ... a proposito ... Buona Pasqua.
seguo l'invito del cortese Luca Evangelisti ad aprire una discussione specifica.
Dunque, per farla breve, ho paura di volare.
Lo faccio, adoro gli aerei, sono informato (anche se superficialmente) su tecnica, mezzi, presupposti di fisica ... bla bla ... ma ...
ogni volta (qualcuna di più, qualcuna di meno) ecco che arriva .....
l'attesa all'aeroporto è una sorta di limbo dove ti chiedi se quelli saranno gli ultimi attimi della tua vita ...
Ti chiedi perché mai ti è venuta l'insana idea di andare a prenotare quella benedetta vacanza ... se volo solo, poi, tanto quanto... ma se per caso ho anche mio figlio (esperienza di pochi giorni fa) apriti cielo.
Comunque il percorso è sempre lo stesso. Salgo, mi siedo, stringo i denti aspettando, minuto dopo minuto per tutto il volo, che accada l'inevitabile ... emergenza ..... precipitare ... schianto.
scusate il melodramma, ma in sostanza è così.
Ho analizzato e rianalizzato la questione. Una risposta in fondo me la sono data, ma non risolve il problema.
Voglio volare, e vorrei farlo gestendo meglio il problema. (se no ogni viaggio da un piacere si trasformerà in tortura).
Che risposta mi sono dato?? Human factor
ovvero statisticamente un aereo cadrà (molto probabilmente sarà dovuto all'errore umano, unito magari a un po' di sfighe, sia che sia del pilota, sia che sia per un errata mancata manutenzione). Il punto è che sono certo che capiterà a me ..... (a questo punto faccio intervenire la razionalità e comunque vado).
in sostanza (a parte l'irrazionale paura che la sfiga becchi me), il punto è la totale mancanza di fiducia nel sistema (piloti ... compagnie ... etc etc). Tenete conto che, benchè in maniera inferiore, non amo affidarmi agli altri e se posso, ad esempio, evito di salire su teleferiche funicolari ed altro (non invece treni e auto o anche, seppur un po' meno, navi).
bene sbizzarritevi, vorrei trovare qualcuno che abbia voglia di approfondire un po' con me il tutto.
PS: l'altezza non comunque il mio forte, ad es. amo la montagna e ci vado, ma mai potrei fare un ferrata e nei pezzi esposti striscio o torno indietro...
grazie ciao
Luca
ciao accolgo volentieri la tua richiesta,cercherò in base alle mie conoscenze e alla mia esperienza di aiutarti.
il volo fisico è qualcosa di estraneo all'uomo, nel senso che nella sua millenaria(milionaria)presenza sul pianeta terra, non ha mai -di fatto- volato, nonostante fosse nei desideri.
ciò è avvenuto abbastanza di recente quando nel suo "crescere" usando l'approccio tecnico e tecnologico ha potuto esaudire questo suo desiderio.
diciamo che senza voler scontentare nessuno il volo umano è un pò una forzatura ed il fatto che risulti talvolta indigesto credo sia del tutto normale.
ora ti chiedo però -e qui entro nel caso specifico-perché le tue angosce iniziano in aeroporto "il limbo"e non in una stazione? o immettendoti in una strada a scorrimento veloce?perché la scarsa fiducia nel prossimo assume il suo picco massimo nei confronti del "sistema aereo"(piloti, controllori,meccanici ecc)?
credo che il tuo scoglio sia la fiducia che sei abituato a concedere al prossimo.secondo me dovresti lavorare un pò intorno a questo concetto "fiducia"cercando di capire perchè lo human factor ,nel tuo modo di valutare il pericolo, sia così predominante su altri fattori.
paolo
:)
Paolo
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È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese
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Messaggio da Fearless flyer » 7 aprile 2007, 14:04

Senti Luca, così, giusto per iniziare a chiacchierare un po'...ma non è un tantino egocentrico come ragionamento?
Perchè deve cadere SOLO il tuo di aereo? Lascia che ne cadano anche altri no? :shock: :lol:
Proprio il tuo? Ma anche SOLO il tuo?
Scusami se gioco, però proviamo a partire così......poi si vede :wink:

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Messaggio da Otaku » 7 aprile 2007, 14:11

Giusto, Luca, è quello che mi sono sempre chiesto anche io: ma quelli che hanno paura di precipitare, o che "sentono" che l'aereo precipiterà, non hanno paura che il loro aereo finisca su qualche casa???
Hanno paura solo per sè stessi?

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Messaggio da Chicco2003 » 7 aprile 2007, 15:44

eh ehe ehh tutto vero tutto vero (rispondo un po' a tutti)
diciamo che la questione non è così semplice (ovviamente).
proviamo a mettere qualche punto fermo.
Non credo di essere egocentrico ... so bene che non cadrà (il mio) (o solo il mio aereo), ma sicuramente e purtroppo ne cadranno altri. Nel momento contingente immagino che sarà il mio volo a cadere perché la cosa mi riguarda direttamente, ma non perché ci sono sopra io. Sono conscio che la tragedia non sarebbe solo la mia. Spero di essermi espresso bene.
Quanto alla sfiducia generale, diciamo che è anche dovuta ad una sorta di forma mentis che mi deriva dalla professione dove il dubbio nei confronti del prossimo, anche e spesso nei confronti del mio stesso cliente, è d'obbligo.
Mai prendere un teoria per vera, verificarla sino in fondo dati alla mano insomma.
Se le compagnie dicono che i loro aerei sono belli e ben tenuti, io penso che la loro logica, invece, è quella (certamente giusta) del profitto. Quindi ritengo, ad esmpio, che possano risparmiare sulle manutenzioni.
Che ci fosse un giro di pezzi di ricambio rigenerati, ad esempio, è cosa nota passata all'onore delle cronache alcuni anni fa.
Che gli equipaggi dei voli low cost e charter, in particolare, siano strasfruttati con turni massacranti (e voglio vedere gestire un' emergenza in certe situazioni, dopo magari 12 - 14 ore di turno ininterrotto), e altra cosa nota e che conosco di prima mano, avendo contatti con gente del settore.
Sono poi d'accordo con ale, è vero, perché dovrebbe beccare me quello sfigatissimo volo su vari milioni che cade?? Il punto è che sulla base del ragionamento volo, mica sto a terra. Il punto è che non me lo godo. Soffro come un porco anche se in silenzio (o quasi).
Certo, forse pilotare o saper pilotare, mi darebbe senza dubbio sollievo, almeno credo.
Luca
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Messaggio da LH454fromBLQ » 7 aprile 2007, 20:10

Chicco, guardiamola sotto il profilo statistico: ogni anno, sulle strade, muoiono circa 8000 persone. Più o meno come se, solo in un anno, cadessero una ventina di 747 - e solo in Italia!! :shock:
Pensa anche a certi somari che si incrociano tutti i giorni sulle strade, tanta gente che si trova alla guida di uno strumento che può uccidere, e apparentemente senza saperlo: e pensa al fatto che qualsiasi pilota di aerei commerciali è infinitamente più preparato a manovrare il suo mezzo, che il pilota più prudente e abile che tu possa trovarti su un'autostrada. Senza parlare della manutenzione, dei controlli, delle normative che impongono che un aereo sia un mezzo sicuro.

Vola con fiducia, e goditi i posti meravigliosi che sono accessibili in poche ore con una aereo! 8)

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Messaggio da Fearless flyer » 8 aprile 2007, 11:30

LH454fromBLQ ha scritto:Chicco, guardiamola sotto il profilo statistico: ogni anno, sulle strade, muoiono circa 8000 persone. Più o meno come se, solo in un anno, cadessero una ventina di 747 - e solo in Italia!! :shock:
Pensa anche a certi somari che si incrociano tutti i giorni sulle strade, tanta gente che si trova alla guida di uno strumento che può uccidere, e apparentemente senza saperlo: e pensa al fatto che qualsiasi pilota di aerei commerciali è infinitamente più preparato a manovrare il suo mezzo, che il pilota più prudente e abile che tu possa trovarti su un'autostrada. Senza parlare della manutenzione, dei controlli, delle normative che impongono che un aereo sia un mezzo sicuro.

Vola con fiducia, e goditi i posti meravigliosi che sono accessibili in poche ore con una aereo! 8)
Achille magari fosse così semplice...

Purtroppo chi ha paura (dell'aereo come dell'ascensore o di altro) raramente si basa sul concetto di PROBABILITA' (quanto è possobile che l'evento temuto accada). Quasi sempre, invece, ci si basa sul concetto di POSSIBILITA'/ESCLUSIONE DI POSSIBILITA'. In soldoni il ragionamento è: "indipendentemente da quanto è raro, puoi GARANTIRMI che questa cosa non succeda?" Dato che garantire che un evento non accada è impossibile, la paura non ha agganci per non alimentarsi.

Questo anche nel caso di fobie o paranoie PALESEMENTE infondate: puoi garantirmi che non ci sarà una invasione di marziani nei prossimi 5 anni? Ok se non puoi garantirmelo allora vuol dire che faccio bene a preoccuparmi.

Ed è proprio per questo che in psicoterapia "l'onere della prova" viene lasciato al paziente: "che tipo di evidenze abbiamo che nei prossimi 5 anni ci sarà un'invasione di marziani'", "come fai a sostenerlo?", "Quale prove hai?". Solo gli psicoterapeuti non-esperti cadono nel tranello di rispondere alle domande del paziente per spiegare che quell'evento non può accadere.

Ragionamenti basati sul concetto di PROBABILITA' raramente fanno breccia nel castello di convinzioni di chi ha paura, anche se sono assolutamente ed inconfutabilmente fondati. Ma non eliminano a priori la POSSIBILITA'.... :roll: Giusto Luca? 8)

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Messaggio da I-AINC » 8 aprile 2007, 11:36

Il pericolo piu grande lo corri quando vai in auto da casa all'aeroporto....Poi puoi stare tranquillo :coffee2:
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Messaggio da Chicco2003 » 8 aprile 2007, 16:28

Ragionamenti basati sul concetto di PROBABILITA' raramente fanno breccia nel castello di convinzioni di chi ha paura, anche se sono assolutamente ed inconfutabilmente fondati. Ma non eliminano a priori la POSSIBILITA'.... Rolling Eyes Giusto Luca? Cool
Esatto.ringrazio moltissimo tutti per gli incoraggiamenti, ma già da solo ogni volta faccio le stesse considerazioni (è il mezzo più sicuro ... l'auto è peggio etc etc.). Fobia (nel mio caso però credo sarebbe meglio difficoltà a gestire l'ansia poiché la fobia normalmente è invalidante (giusto?)) a parte, sono una persona estremamente logica e razionale, ma come dice giustamente L. Evangelisti, alla paura poco importa di tali ragionamenti.
Ci sono persone che hanno fobie pazzesche tipo la paura dei piccioni .... è ovvio che un piccione non può fare nulla, ma queste persone a volte non escono nemmeno di casa per paura anche solo di vederne uno.
Qual'è quindi l'approccio giusto da tenere???
io continuo a volare (anzi benché l'ultima strizza sia recente sto già programmando un altro viaggio). So altrettanto bene, però, che quando sarò sopra l'aereo sarò teso, ascolterò ogni minimo rumore o variazione di assetto, e, soprattutto, sentirò dentro quell'ineffabile certezza che il disastro sia dietro l'angolo.
Consentitemelo, uffa ... CHE PALLE.
L'approccio prsicoterapeutico del tipo ricerca le cause che rimuoverai gli effetti, mi convince molto poco, anche perchè in generale i professionisti del settore non credo abbiano una preparazione specifica (eccezione fatta ovviamente per coloro che hanno già avuto modo di trattare casi simili e sempre che ciò basti).
Sarebbe carino sapere se qualcuno del forum ha già affrontato a fondo il problema.
Luca
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Messaggio da Fearless flyer » 8 aprile 2007, 16:43

Chicco2003 ha scritto:
Ragionamenti basati sul concetto di PROBABILITA' raramente fanno breccia nel castello di convinzioni di chi ha paura, anche se sono assolutamente ed inconfutabilmente fondati. Ma non eliminano a priori la POSSIBILITA'.... Rolling Eyes Giusto Luca? Cool
Esatto.ringrazio moltissimo tutti per gli incoraggiamenti, ma già da solo ogni volta faccio le stesse considerazioni (è il mezzo più sicuro ... l'auto è peggio etc etc.). Fobia (nel mio caso però credo sarebbe meglio difficoltà a gestire l'ansia poiché la fobia normalmente è invalidante (giusto?)) a parte, sono una persona estremamente logica e razionale, ma come dice giustamente L. Evangelisti, alla paura poco importa di tali ragionamenti.
Ci sono persone che hanno fobie pazzesche tipo la paura dei piccioni .... è ovvio che un piccione non può fare nulla, ma queste persone a volte non escono nemmeno di casa per paura anche solo di vederne uno.
Qual'è quindi l'approccio giusto da tenere???
io continuo a volare (anzi benché l'ultima strizza sia recente sto già programmando un altro viaggio). So altrettanto bene, però, che quando sarò sopra l'aereo sarò teso, ascolterò ogni minimo rumore o variazione di assetto, e, soprattutto, sentirò dentro quell'ineffabile certezza che il disastro sia dietro l'angolo.
Consentitemelo, uffa ... CHE PALLE.
L'approccio prsicoterapeutico del tipo ricerca le cause che rimuoverai gli effetti, mi convince molto poco, anche perchè in generale i professionisti del settore non credo abbiano una preparazione specifica (eccezione fatta ovviamente per coloro che hanno già avuto modo di trattare casi simili e sempre che ciò basti).
Sarebbe carino sapere se qualcuno del forum ha già affrontato a fondo il problema.
Luca
Due cose:

1) I disturbi d'ansia (fobie incluse) hanno una prognosi sempre molto favorevole e positiva...come te lo spieghi?

2) Te lo chiedo perchè hai mani in pasta: se tu dovessi aiutare un tuo amico che ha lo stesso identico tuo problema, costruito nello stesso modo ed espresso nella stessa maniera....come lo faresti? Cosa gli diresti?

Luca
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Messaggio da Chicco2003 » 8 aprile 2007, 16:54

grazie per l'attenzione.
1) non dico che la terapia non funzioni, tutt'altro. E' un discorso talmente complesso che non si può ovviamente generalizzare. Da quel poco che so, però, ci sono approcci decisamente diversi che vanno dal farmacologico all'analisi con varie suddivisioni. Ma qui l'esperto sei tu :D Sicuramente psicologia e psichiatria oggi hanno dignità di scienze, ma non sempre risolvono tutto. Spesso danno un buon ausilio, ma raramente sono definitive. Dipende da paziente e professionista. Dimmi se sbaglio.
2)Difficile. Gli direi di tentare con approcci mirati, informandosi a fondo su quello di cui ha paura (più so di una cosa, meno mi spaventa). Se non bastasse sarebbe necessario alzare il tiro ... corsi tipo alitalia o lufthansa e se ancora non basta, ovviamente, non resta che la terapia.
Certo, è costosa e non sempre si ha il tempo (in fondo per chi non vola per lavoro non è una diretta necessità).
Da parte mia, a parte la voglia di superare il problema, c'è anche una "morbosa" curiosità finalizzata a capire il perchè?
perché il volo o l'altezza in montagna mi spaventano (anche se la seconda l'ho decisamente ridimensionata con la pratica) quando altre cose ben più pericolose no?
sei hai letture da consigliarmi sarò ben felice :D
Luca
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Messaggio da Fearless flyer » 8 aprile 2007, 17:06

Chicco2003 ha scritto:grazie per l'attenzione.
1) non dico che la terapia non funzioni, tutt'altro. E' un discorso talmente complesso che non si può ovviamente generalizzare. Da quel poco che so, però, ci sono approcci decisamente diversi che vanno dal farmacologico all'analisi con varie suddivisioni. Ma qui l'esperto sei tu :D Sicuramente psicologia e psichiatria oggi hanno dignità di scienze, ma non sempre risolvono tutto. Spesso danno un buon ausilio, ma raramente sono definitive. Dipende da paziente e professionista. Dimmi se sbaglio.
2)Difficile. Gli direi di tentare con approcci mirati, informandosi a fondo su quello di cui ha paura (più so di una cosa, meno mi spaventa). Se non bastasse sarebbe necessario alzare il tiro ... corsi tipo alitalia o lufthansa e se ancora non basta, ovviamente, non resta che la terapia.
Certo, è costosa e non sempre si ha il tempo (in fondo per chi non vola per lavoro non è una diretta necessità).
Da parte mia, a parte la voglia di superare il problema, c'è anche una "morbosa" curiosità finalizzata a capire il perchè?
perché il volo o l'altezza in montagna mi spaventano (anche se la seconda l'ho decisamente ridimensionata con la pratica) quando altre cose ben più pericolose no?
sei hai letture da consigliarmi sarò ben felice :D
Luca
Ok ok il mio non era affatto un intervento critico, volevo solo provocarti un po'.
E non volevo neanche perorare la causa della psicoterapia nel senso che non sono alla ricerca di pazienti.
Era solo per dirti: a te sembra assolutamente insormontabile come problema, mentre in realtà, nella pratica dei fatti, i disturbi d'ansia vengono risolti in modo semplice ed efficace praticamente sempre.
Per quanto riguarda il secondo punto non mi riferivo alle soluzioni da suggerire, quanto piuttosto a "cosa gli diresti TU per aiutarlo, quali esempi gli porteresti, quali cose concrete gli faresti fare eccetera".

Leggere non serve Luca, non serve perchè l'approccio intellettuale è quello che ha creato il problema e risolvere una cosa con la stessa strategia che ha creato il problema e contribuisce ad alimentarlo non è mai una cosa saggia non credi? 8)
Le cose vanno "capite" con la pancia....che funziona in maniera diversa dai neuroni :P .

Raccontaci bene, quando hai tempo, tutte le sensazioni che provi prima /durante e dopo il volo....e sicuramente ti si aiuta.
Poi rileggiti i thread del nostro amico Frasper che ha un tipo di paura, per alcuni versi, simile alla tua :wink: .

Insomma, c'è da impegnarsi qui... 8) :lol:

Luca
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Messaggio da Chicco2003 » 8 aprile 2007, 17:15

eh ehe scusa se la risposta ti sembrata asciutta ... non lo era o non voleva affatto esserlo!!!!
mi fa molto piacere chiacchierare di tutto questo perché è bello scambiare idee e opinioni, ma non voglio nemmeno esagerare :zip:
ha però molta molta voglia di confrontarmi quindi mi impegnerò ..... :-)
Sull'approccio intellettuale non sono forse totalmente d'accordo ma è giusto che segua il tuo consiglio. Quindi per prima cosa leggerò l'amico Frasper e poi Vi racconterò un po' le mie bizze
:geek:
grazie, buona Pasqua
io torno a lavorare ... bleahh in ufficio la domenica di Pasqua ... azz sarebbe meglio un bel voletto ... ;-)
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Messaggio da Chicco2003 » 10 aprile 2007, 10:19

Eccomi nuovamente.
Innanzitutto ...
Per quanto riguarda il secondo punto non mi riferivo alle soluzioni da suggerire, quanto piuttosto a "cosa gli diresti TU per aiutarlo, quali esempi gli porteresti, quali cose concrete gli faresti fare eccetera".
Mi ero dimenticato di rispondere.
Come avevo già detto prima gli direi di leggere tutto ciò che può sugli aerei in modo da conoscerne l'effettivo potenziale di sicurezza, poi di provare a volare , poi corso , poi terapia. esattamente questo.

Quanto al resto volevo dirvi che ho letto i post di Frasper ed effettivamente le nostre paure sono decisamente simili ....
Ciò mi ha fatto riflettere molto.
Dunque, probabilmente non ho paura del mezzo "aereo" in senso proprio, ma del sistema in generale.
No preparazione, no manutenzione etc etc .. sfiducia insomma.
quando salgo sull'aereo, oltre a immaginare tutti i vari schianti possibili, mi sento come una mucca stipata su di un camion.
La medesima sensazione fastidiosa la sento al luna park (non ridete ...)
non salgo sulle giostre perchè vorrai mai che magari si staccano dalle rotaie e mi sparano a un km di distanza .....
odio le funivie ... vorrai mica che si trancia il cavo ....
quindi ...... mi direte Voi ... ma insomma se vai in treno o in nave è esattamente la stessa cosa???
e io vi dico NO
lì, per quanto aleatoria, ho la sensazione di poter tenere sotto controllo la situazione (il treno è ancorato a terra e quindi mi da una possibilità - la nave è in acqua magari mi salvo nuotando o con la scialuppa).
In aereo, per di più, c'è l'aggravante che in caso di problema (salva disintegrazione in quota dove la depressurizzazione non lascerebbe scampo), potrebbero trascorrere interminabili attimi con la certezza di dover rendere l'anima ...... mamma
Bene. Il mio problema è quindi un po' più ampio e forse sganciato dal problema "aereo". Non so, peraltro, se a questo punto sia giusto che vi triti le sottosfere con tutte 'ste paturnie.
Tant'è ... vi chiedo comunque suggerimenti, opinioni AIUTOOOOOOOO

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Messaggio da Fearless flyer » 10 aprile 2007, 10:30

Chicco2003 ha scritto:Eccomi nuovamente.
Innanzitutto ...
Per quanto riguarda il secondo punto non mi riferivo alle soluzioni da suggerire, quanto piuttosto a "cosa gli diresti TU per aiutarlo, quali esempi gli porteresti, quali cose concrete gli faresti fare eccetera".
Mi ero dimenticato di rispondere.
Come avevo già detto prima gli direi di leggere tutto ciò che può sugli aerei in modo da conoscerne l'effettivo potenziale di sicurezza, poi di provare a volare , poi corso , poi terapia. esattamente questo.

Quanto al resto volevo dirvi che ho letto i post di Frasper ed effettivamente le nostre paure sono decisamente simili ....
Ciò mi ha fatto riflettere molto.
Dunque, probabilmente non ho paura del mezzo "aereo" in senso proprio, ma del sistema in generale.
No preparazione, no manutenzione etc etc .. sfiducia insomma.
quando salgo sull'aereo, oltre a immaginare tutti i vari schianti possibili, mi sento come una mucca stipata su di un camion.
La medesima sensazione fastidiosa la sento al luna park (non ridete ...)
non salgo sulle giostre perchè vorrai mai che magari si staccano dalle rotaie e mi sparano a un km di distanza .....
odio le funivie ... vorrai mica che si trancia il cavo ....
quindi ...... mi direte Voi ... ma insomma se vai in treno o in nave è esattamente la stessa cosa???
e io vi dico NO
lì, per quanto aleatoria, ho la sensazione di poter tenere sotto controllo la situazione (il treno è ancorato a terra e quindi mi da una possibilità - la nave è in acqua magari mi salvo nuotando o con la scialuppa).
In aereo, per di più, c'è l'aggravante che in caso di problema (salva disintegrazione in quota dove la depressurizzazione non lascerebbe scampo), potrebbero trascorrere interminabili attimi con la certezza di dover rendere l'anima ...... mamma
Bene. Il mio problema è quindi un po' più ampio e forse sganciato dal problema "aereo". Non so, peraltro, se a questo punto sia giusto che vi triti le sottosfere con tutte 'ste paturnie.
Tant'è ... vi chiedo comunque suggerimenti, opinioni AIUTOOOOOOOO
Ok, ora mi sembra che il problema sia impostato meglio 8) .
Dunque il problema non è l'aereo in sè ma potrebbere essere espresso in questi termini: "tutte le situazioni nelle quali ho la SENSAZIONE di non poter avere il controllo della situazione mi fanno stare male".
Potresti essere d'accordo con questa NUOVA formulazione?

Bene ma, se è così, la pura è nella tua testa non nelle cose, giusto?

Allora prova a rispondere a questa domanda: "Come mai le situazioni nelle quali ho la SENSAZIONE (è solo una TUA sensazione, bada bene) di non avere margini di azione mi fanno stare molto a disagio?"

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Messaggio da Chicco2003 » 10 aprile 2007, 10:40

Problema ben impostato :oops: :) :)
parto dai punti fermi.
La paura è sicuramente solo nella mia testa (il rischio, però, sta nelle cose).
Perchè riesco ad accettare molti rischi e certi altri no? .. non so
perchè le situazioni in cui ho la sensazione di non avere il controllo (ma è proprio solo una sensazione??) mii fanno stare male? sparo .... e rispondo con una domanda .... la mia insicurezza si traduce nella voglia di tenere tutto "al guinzaglio"??
Penso che in fondo potrebbe essere così
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Messaggio da Fearless flyer » 10 aprile 2007, 10:46

Certo che è solo una tua sensazione. La percezione soggettiva del rischio è quasi sempre svincolata dal grado oggettivo di rischio. L'aereo è il mezzo più sicuro ma tu viaggi più sereno in automobile.... 8)
La casa è lo scenario con più incidenti (anche mortali) ma immagino che tu a casa tua stai bello tranquillo tranquillo no?

Se la tua insicurezza (è una tua ipotesi eh..) si traduce nella voglia di tenere tutto al guinzaglio...allora il problema non sta tanto nel pericolo legato alle cose, ma in un pericolo interno...nella tua fragilità. :roll:

E non è curiosa questa cosa che per non dare un'occhiata alla propria fragilità uno tema i temporali in aereo? :wink:

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Messaggio da Chicco2003 » 10 aprile 2007, 11:00

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