Grazie,Comandante!
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- Rullaggio
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Grazie,Comandante!
Sono un nuovo iscritto al forum ma vi seguo già da tempo.
Vorrei intervenire nella stanza "paura di volare" per "sollevare" tanti forumisti e per fare un ringraziamento
Volo abbastanza,avrò collezionato in tutto una ottantina di voli,in generale non ho paura,tranne che in rari casi.
Devo ringraziare il Comandante del volo AZ 209 del giorno 6 agosto 2007,ore 20:05 Londra-Roma
Prima del volo ha spiegato le caratteristiche del volo stesso,descrivendo la virata verso W tipica del Londra-Roma.Poi ha parlato delle condizioni meteo ed ha spiegato che avremmo trovato sulla Francia e sulle Alpi una discreta turbolenza.
Durante la turbolenza è intervenuto piu' volte rassicurando coloro i quali avevano un pò di paura.La mia vicina,all'inizio tesa e nervosa si calmava appena sentiva la voce,fino a mostrarmi un bel sorriso..alla faccia della turbolenza
Insomma non capita spesso che un Comandante spenda tante parole con i passeggeri!..Grazie!
Paolo
Vorrei intervenire nella stanza "paura di volare" per "sollevare" tanti forumisti e per fare un ringraziamento
Volo abbastanza,avrò collezionato in tutto una ottantina di voli,in generale non ho paura,tranne che in rari casi.
Devo ringraziare il Comandante del volo AZ 209 del giorno 6 agosto 2007,ore 20:05 Londra-Roma
Prima del volo ha spiegato le caratteristiche del volo stesso,descrivendo la virata verso W tipica del Londra-Roma.Poi ha parlato delle condizioni meteo ed ha spiegato che avremmo trovato sulla Francia e sulle Alpi una discreta turbolenza.
Durante la turbolenza è intervenuto piu' volte rassicurando coloro i quali avevano un pò di paura.La mia vicina,all'inizio tesa e nervosa si calmava appena sentiva la voce,fino a mostrarmi un bel sorriso..alla faccia della turbolenza
Insomma non capita spesso che un Comandante spenda tante parole con i passeggeri!..Grazie!
Paolo
grazie, comandante!
Ciao,
in effetti è vero che sentire la voce del comandante è rasicurante, a me è capitato solo su un paio di voli (Alitalia, Meridiana).
in effetti è vero che sentire la voce del comandante è rasicurante, a me è capitato solo su un paio di voli (Alitalia, Meridiana).
- Maxx
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Prima del decollo il Comandante (o il copilota) parla sempre per salutare i passeggeri e dare qualche informazione sul volo. Sentirne la voce (che spesso è profoooooooooooonda, impostata e rassicurante) è piacevole e tranquillizza. Dopotutto, chi siamo noi per preoccuparci di cose che non preoccupano una persona con migliaia di ore di volo sul groppone?
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Re: grazie, comandante!
E' stato un bell'esempio di professionalitàlucax1x ha scritto:Ciao,
in effetti è vero che sentire la voce del comandante è rasicurante, a me è capitato solo su un paio di voli (Alitalia, Meridiana).
Una volta su Airbus Air France prima e durante una forte turbolenza i piloti non hanno detto nemmeno "A"..

Re: grazie, comandante!
Non dirlo a me...atterraggio con forte turbolenza a Napoli e neanche una parola neanche quando l'aereo ha avuto un forte sobbalzo.paolo57 ha scritto:E' stato un bell'esempio di professionalitàlucax1x ha scritto:Ciao,
in effetti è vero che sentire la voce del comandante è rasicurante, a me è capitato solo su un paio di voli (Alitalia, Meridiana).
Una volta su Airbus Air France prima e durante una forte turbolenza i piloti non hanno detto nemmeno "A"..
Gli unici a dire qualcosa erano i passeggeri

- Maxx
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non dico in atterraggio è ovvioMaxx ha scritto:Ma scusa eh, ti pare che in un atterraggio con forte turbolenza il cpt prenda in mano il microfono e si metta a parlare???? Con tutta la buona volontà, è impossibile (anche senza forte turbolenza, in realtà). Preferisco un cpt che mi porta per terra in sicurezza nonostante il vento forte!!


fanno le prove a casa!!!Maxx ha scritto:Prima del decollo il Comandante (o il copilota) parla sempre per salutare i passeggeri e dare qualche informazione sul volo. Sentirne la voce (che spesso è profoooooooooooonda, impostata e rassicurante) è piacevole e tranquillizza. Dopotutto, chi siamo noi per preoccuparci di cose che non preoccupano una persona con migliaia di ore di volo sul groppone?



ne conosco uno che il giorno di natale, convinto di essere in PA, ha tirato un pippone di 20 minuti, tirando in ballo anche i Re-Magi, di fatto stava bloccando la frequenza di Canarias Control............................



- Eterno Pinguino
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L'ultimo volo per Londra l'ho fatto con Ryanair, la discesa verso la città è stata, almeno per me, un pò particolare...praticamente sembrava di andare giù in picchiata tra nuvole e sobbalzi...tutti tranq, silenzio pure dalla cabina...forse l'avvicinamento a Londra è sempre così, ho pensato! comunque, anche se il comandante avesse parlato, sarebbe stato in inglese!( sono partito da Brindisi...!) e chi lo capiva?!
dovrò tornare a Londra e sto pensando di prendere la nostra amata Alitalia, che mi ha sempre fatto volare sul velluto...non so, forse quello di Londra è stato solo un caso, non voglio assolutamente togliere professionalità ai piloti Ryanair

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Forse succede negli atterraggi complicatiLilli ha scritto:Domandina: alla fine dei primi voli che ho fatto negli anni passati, la gente faceva l'applauso al pilota,perche' adesso non si usa piu'?
Almeno cosi' e' stato nei voli intercontinentali....![]()
p.s. Ciao Paolo57!!!!
A me è capitato di atterrare con un md80 a Fiumicino proveniente da Palermo con una certa turbolenza e appena toccata la ruota anteriore,un fragoroso applauso tipo volee di Panatta
Oppure in certi casi il volo è pieno di persone che hanno timore e l'applauso diviene liberatorio!
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A Londra l'atterraggio mi è sempre sembrato abbastanza elaborato con virate a ripetizione.Eterno Pinguino ha scritto:L'ultimo volo per Londra l'ho fatto con Ryanair, la discesa verso la città è stata, almeno per me, un pò particolare...praticamente sembrava di andare giù in picchiata tra nuvole e sobbalzi...tutti tranq, silenzio pure dalla cabina...forse l'avvicinamento a Londra è sempre così, ho pensato! comunque, anche se il comandante avesse parlato, sarebbe stato in inglese!( sono partito da Brindisi...!) e chi lo capiva?!![]()
dovrò tornare a Londra e sto pensando di prendere la nostra amata Alitalia, che mi ha sempre fatto volare sul velluto...non so, forse quello di Londra è stato solo un caso, non voglio assolutamente togliere professionalità ai piloti Ryanair
Se un pilota ce lo potesse spiegare..

- Luigi30°
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E' sempre lo stesso? forte! non sapevo avessero sempre le stesse tratte...comunque ragazzi, io ho fatto solo una considerazione, sono pronto a qualsiasi smentita...anzi gradirei davvero sentire che il mio è stato un episodio isolato e naturalmente ripetto il lavoro di gente che per stare ai comandi di un boeing (737-800 la Ryanair
), ha alle spalle ore e ore di volo ed esperienza!
airbusfamilydriver...magari la prox ti avviso, così dici al comand se mi fa visitare la cabina


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- luciocaste
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A me è capitato atterrando a Heathrow di girare a zonzo per i cieli della città per problemi di traffico...Anche in quel caso massima professionalità del cpt che prima di partire ci ha spiegato che forse sulle alpi avremmo trovato un po' di turbolenza, ma che non doveva preoccuparci.
Così è stato. Certo, l'effetto rassicurante della voce del cpt in un momento (per i passeggeri) delicato è importantissimo.
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il vettoramente a heatrow è sempre lo stesso una lunga e larga S prima di atterrare sulle 27 o più lineare se in uso le 09paolo57 ha scritto:L'AZ 204 da Roma (delle 13:35) fa molte virate prima di atterrare ad Heathrow;sembra quasi che aspetti in volo il suo turno..Luigi30° ha scritto:Stansted immagino
non come a roma o milano dove ogni volta è diversa dall'altra,praticamente a roma e milano il vettoramento è il terzo segreto di fatima
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Anch'io apprezzo molto queste comunicazioni e ricordo più volentieri i comandanti loquaci, per esempio quello del mio primo volo che indicò le Piramidi, ed un altro che avvisò mentre si volava presso Gerusalemme; per loro certi panorami saranno familiari, ma a noi non capita tutti i giorni.
Però bisogna ricordare che le fasi in cui i passeggeri hanno più bisogno di rassicurazioni sono anche quelle in cui i piloti sono più impegnati, ed è senz'altro meglio che prestino attenzione alle procedure ed alle comunicazioni con i controllori.

Però bisogna ricordare che le fasi in cui i passeggeri hanno più bisogno di rassicurazioni sono anche quelle in cui i piloti sono più impegnati, ed è senz'altro meglio che prestino attenzione alle procedure ed alle comunicazioni con i controllori.
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Il problema è un po' articolato.
Stiamo lavorando anche su questo in AZ perchè è indubbio che una comunicazione data in maniera corretta ed esaustiva "alleggerisca" parecchio gli animi di chi ha paura. Alcune parole sono corrette, altre meno. Alcune comunicazioni sono utili, altre meno.
E' naturale, tuttavia, che in alcuni momenti i piloti siano parecchio impegnati e concentrati su "altri" compiti più importanti per cui l'obiettivo di poter rassicurare i passeggeri può passare in secondo piano.
In altre situazioni, poi, è proprio la percezione del contesto che è diversa; quelle che per un passeggero "normale" possono sembrare siuazioni "a rischio" (e che quindi richiederebbero una comunicazione da parte del cockpit) per i piloti possono essere normale routine tanto da non giustificare la necessità di una comunicazione "ad hoc".
Ho volato spesso in cabina di pilotaggio e vi posso assicurare che il punto di vista "lì davanti" è totalmente diverso. Si lavora con molta serenità e le situazioni ritenute "critiche" sono veramente rare.
Alcune comunicazioni, poi, devono contenere parole specifiche (come "per la vostra sicurezza...) da precise normative JAR.
I piloti che partecipano a "Voglia di volare" però, avendo avuto modo di toccare in profondità le problematiche dei passeggeri più timorosi, acquisiscono una maggiore sensibilità al problema e tendono a comunicare più spesso con i passeggeri.
Luca
Stiamo lavorando anche su questo in AZ perchè è indubbio che una comunicazione data in maniera corretta ed esaustiva "alleggerisca" parecchio gli animi di chi ha paura. Alcune parole sono corrette, altre meno. Alcune comunicazioni sono utili, altre meno.
E' naturale, tuttavia, che in alcuni momenti i piloti siano parecchio impegnati e concentrati su "altri" compiti più importanti per cui l'obiettivo di poter rassicurare i passeggeri può passare in secondo piano.
In altre situazioni, poi, è proprio la percezione del contesto che è diversa; quelle che per un passeggero "normale" possono sembrare siuazioni "a rischio" (e che quindi richiederebbero una comunicazione da parte del cockpit) per i piloti possono essere normale routine tanto da non giustificare la necessità di una comunicazione "ad hoc".
Ho volato spesso in cabina di pilotaggio e vi posso assicurare che il punto di vista "lì davanti" è totalmente diverso. Si lavora con molta serenità e le situazioni ritenute "critiche" sono veramente rare.
Alcune comunicazioni, poi, devono contenere parole specifiche (come "per la vostra sicurezza...) da precise normative JAR.
I piloti che partecipano a "Voglia di volare" però, avendo avuto modo di toccare in profondità le problematiche dei passeggeri più timorosi, acquisiscono una maggiore sensibilità al problema e tendono a comunicare più spesso con i passeggeri.
Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
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Sito ufficiale "Voglia di volare".
VADO VIA DAL FORUM
evangelisti.luca@alitalia.it
Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
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