Licenza di radiofonia

Area dedicata alla discussioni sulle procedure di navigazione e sulla meteorologia aeronautica

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Licenza di radiofonia

Messaggio da runner » 16 dicembre 2007, 21:43

:?: Perdonate l'ignoranza, ma la licenza di radiofonia aeronautica (quella che si ottiene facendo l'esame al ministero delle comunicazioni di Roma) cosa permette poi di fare? Oltre all'uso della radio aeronautica a bordo offre altre opportunità?

Grassieeee ...

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Bacione
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Messaggio da Bacione » 16 dicembre 2007, 21:46

In attesa delle risposte, prova a fare una ricerca nel materiale già presente nel sito; penso che troverai diverse informazioni.

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libelle
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Messaggio da libelle » 16 dicembre 2007, 22:48

La licenza di fonia aeronautica è rilasciata ad un titolare di licenza di pilotaggio nel momento in cui egli consegue quest'ultima. I piloti ottengono quindi l'abilitazione alla fonia al rilascio della licenza. Sulla licenza stessa è infatti riportata l'abilitazione alla fonia del titolare. Essa è ovviamente italiana, ma può essere abilitata anche alla lingua inglese previo esame.
Se non sbaglio nel 2010 tutti i piloti, anche quelli privati, dovranno necessariamente svolgere un esame per l'abilitazione alla fonia inglese.
Il titolare di una licenza radio aeronautica è autorizzato a fare una sola cosa: ovvero usare la radio a bordo di un aeroplano nelle normali comunicazioni che intercorrono durante le fasi del volo. Una volta a terra, e lasciato l'aeroplano, la tua licenza radio aeronautica non ti permette di fare nient'altro.
Qundi, anche se sei titolare di una licenza radio aeronautica, non sei autorizzato a portarti una radio aeronautica trasmittente o solo ricevente ad esempio in macchina o a piedi per ascoltarti le frequenze radio.
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Messaggio da Yorh » 16 dicembre 2007, 22:52

Ciao,

Se stai parlando di una licenza JAR, ottenendola puoi effettuare comunicazioni aria-terra e aria-aria nella lingua con la quale hai sostenuto l'esame (immagino nel tuo caso o it o en).
Purtroppo non offre alcuna altra possibilità.

ciao
Andrea
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Messaggio da runner » 17 dicembre 2007, 9:37

Quindi non puoi nemmeno portarti dietro lo "scanner" per ascoltare le comunicazioni nei pressi di altri aeroporti? Caspita... speravo il contrario ovviamente ...

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Messaggio da Galaxy » 17 dicembre 2007, 13:50

runner ha scritto:Quindi non puoi nemmeno portarti dietro lo "scanner" per ascoltare le comunicazioni nei pressi di altri aeroporti? Caspita... speravo il contrario ovviamente ...
Lo scanner è un apparecchio riceventeeeeeeeeeeeeeeeee

Non serve alcuna licenza
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Messaggio da libelle » 17 dicembre 2007, 15:22

Lo scanner è un apparecchio riceventeeeeeeeeeeeeeeeee

Non serve alcuna licenza
Purtroppo questo non cambia le cose. L'ascolto delle frequenze aeronautiche è vietato a priori tranne, ovviamente, quando si è ai comandi di un aeromobile.
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Messaggio da Galaxy » 17 dicembre 2007, 15:31

Ciò che richiede espressamente una licenza è la trasmissione, in genere. Poi, anche con le dovute licenze, su determinate frequenze non è possibile operare.
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Messaggio da runner » 17 dicembre 2007, 15:42

Galaxy ha scritto:Ciò che richiede espressamente una licenza è la trasmissione, in genere. Poi, anche con le dovute licenze, su determinate frequenze non è possibile operare.
Da quanto avevo capito (ma potrei ovviamente sbagliarmi) l'uso dello scanner non è libero...

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Messaggio da pastorized » 17 dicembre 2007, 17:59

libelle ha scritto:L'ascolto delle frequenze aeronautiche è vietato a priori
Nella mia infinita ignoranza so che affinchè qualche comportamento sia vietato a priori ci dev'essere una norma giuridica che lo specifichi.

C'è?

E' sempre la solita questione...
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Messaggio da libelle » 17 dicembre 2007, 18:28

Devo chiarirmi e scusarmi: ho usato una frase infelice: vietato a priori.
Questa affermazione non è infatti vera nel senso che non rende bene l'idea sulla legislazione italiana in merito al solo ascolto delle frequenze aeronautiche.
Direi che per quanto concerne questo argomento, la legge italiana permette e vieta allo stesso tempo!
Si tratta di cavilli legali che cercherò di sbrigare in maniera chiara, sperando di riuscirci perchè la cosa chiara non è.
In italia non esiste niente che vieti espressamente e chiaramente l'ascolto delle frequenze aeronautiche (118-136 Mhz), ovvero frequenze in VHF.
Al tempo stesso è espressamente vietato l'ascolto delle frequenze militari e delle forze dell'ordine per ovvi motivi. E' lecito l'ascolto delle frequenze radioamatoriali mentre rimane non lecito le trasmissioni radio a "carattere non circolare". Con quest'ultima affermazione si va nel campo della follia. In parole povere qualsiasi comunicazione che non è destinata ad essere captata da molti (come una normale emittente radiofonica o televisiva) è vietata. Una trasmissione su banda aeronautica è da intendere come un qualcosa di non circolare poichè interessa esclusivamente il pilota dell'aeromobile o la torre di controllo, controllore di volo, altro pilota di altro aeromobile etc.
In parole povere stai sicuro che se le forze dell'ordine ti trovano con uno scanner radiofonico su banda aeronautica al 99% non ti fanno niente ma....esiste sempre una probabilità di avere delle noie.
Per concludere direi che è giusto affermare "tutto ciò che non è espressamente vietato è da considerarsi lecito", ma bisogna anche pensare che tutto ciò che non è espressamente lecito e permesso, cioè scritto a chiare lettere nero su bianco, potrebbe essere vietato.
Ognuno la veda come vuole.....
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Messaggio da vihai » 17 dicembre 2007, 19:27

libelle, potresti citare gli articoli a cui fai riferimento?

Perché svariate sentenze smentiscono che sia illecito perfino l'ascolto dei Carabinieri.

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Messaggio da Galaxy » 17 dicembre 2007, 20:02

L'ascolto in sé non è propriamente proibito, dal momento che accidentalmente è tecnicamente possibile passare sulle frequenze non autorizzate. Ciò che invece è espressamente probito (da non so quale articolo, comunque lo è) è la divulgazione di informazioni ottenute mediante l'ascolto di frequenze non pubbliche (Forze dell'Ordine, 118, 115... e anche la banda aeronautica).
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Messaggio da pastorized » 17 dicembre 2007, 20:27

Il problema è che se qua dopo topic su topic non si è ancora fatta chiarezza su una questione così "incasinata", figuriamoci quanto può essere informato in materia il poliziotto qualsiasi, il carabiniere qualsiasi, il finanziere qualsiasi... eccetera.

Stando a quanto c'è scritto (e a quanto non c'è scritto) sulla carta non c'è niente di illegale nell'ascolto di "utility" (tutto ciò che non è radiodiffusione, radioamatori e radiodeterminazione), senza ovviamente divulgare o usare per fini illeciti ciò ascoltato e nemmeno decodificare crittografie. Ma a meno che il controllo non lo stia facendo l'ispettore della polizia postale che, si spera, il suo mestiere lo sa fare, ci troviamo davanti a soggetti che ignorano la normativa in materia radiantistica semplicemente perchè non compete loro. E' in questo caso che si rischiano noie.
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Messaggio da libelle » 17 dicembre 2007, 21:25

libelle, potresti citare gli articoli a cui fai riferimento?

Perché svariate sentenze smentiscono che sia illecito perfino l'ascolto dei Carabinieri.
La legislazione in merito è notevole, posso citare il DPR n° 64 del 27 gennaio 2000 e il DPR 259 del 1° Agosto 2003. Quest'ultimo cita espressamente:

Per l'esercizio di qualsiasi stazione trasmittente, o ricetrasmittente, e nel servizio mobile marittimo od aeronautico, anche di quelle solo riceventi, è necessario che il personale operatore sia in possesso di un titolo di abilitazione rilasciato dal Ministero.

Direi che proprio il DPR 259 è quello più esaustivo e che toglie ogni dubbio almeno su una cosa: se non sei in possesso di una licenza radio per fonia aeronautica (allegata ad una licenza aeronautica) non puoi nemmeno ascoltare le frequenze radio.
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