ho paura ma...
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- lunaotrantina
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ho paura ma...
Ciao a tutti!
Premetto che non ho mai viaggiato in aereo.
Per i miei innumerevoli spostamenti ho usato l’auto o il treno, qualche volta i traghetti.
Nell’ottobre 89 ho avuto il mio primo attacco di panico. Non ne ho mai scoperto le cause.
Dopo il primo ne sono seguiti altri, ed altri ancora, tanto che nel gennaio 90 sono stata costretta a lasciare il posto di lavoro.
I miei DAP sono scomparsi nell’aprile 90, all’improvviso… così come sono venuti ma… ma hanno lasciato un gran segno: un senso di claustrofobia mi ha accompagnata per tutti questi anni.
Da quel momento ho accuratamente evitato tutti i luoghi chiusi.
Non sono più riuscita ad entrare in una banca perché temevo di restare intrappolata tra le due porte.
Non ho più preso gli ascensori perché se vi fossi rimasta chiusa temevo di morire per mancanza di ossigeno.
Mi sono spostata di rado in auto e per brevi tragitti in auto e mai da sola.
Le mie mete però mete dovevano avere un ospedale pronto a soccorrermi in caso di necessità.
Nei miei brevi “viaggi”, inoltre, mi facevo tenere compagnia dalle gocce di tavor, prescritte dal mio medico generico ed a cui non ho mai ricorso per timore di diventarne dipendente.
I viaggi in treno oramai erano un lontano ricordo. Il pensiero di dover affrontare una galleria mi faceva soffocare.
Circa 2 anni fa sono riuscita a dire basta alla mia trappola quando per caso, dovendo prenotare un volo al mio capo, ho scoperto il corso “voglia di volare” sul sito Alitalia. Wuau! Avevo la soluzione in mano. Peccato che i corsi si tenevano a Roma e Milano. Ma come raggiungere l’una o l’altra città?
Non mi sono data per vinta. Ho capito che da sola non ce l’avrei fatta ed ho consultato un medico che si occupa di terapia cognitivo comportamentale.
Attualmente… ho cambiato medico generico , le porte delle banche non le noto nemmeno. I condotti passano inosservati. Sono riuscita a salire su un treno ed ho raggiunto Milano… da sola!
Beh ora tocca all’aereo.
Non ho la più pallida percezione di come possa essere un aereo all’interno. Non ne conosco gli odori, i rumori, gli spazi. Se immagino di starci seduta dentro… ne perdo il tatto.
Mi elettrizza l’idea del decollo e quella dell’atterraggio, suppongo siano i momenti più belli.
Se cerco di immaginare una perturbazione non ci riesco. Se invece cerco di immaginare i vuoti d’aria mi lasciano indifferente.
Mi da fastidio pensare all’ammaraggio. Questo molto.
Non temo che l’aereo precipiti, né terroristi e né dirottatori.
Allora cosa temo? Beh… una volta raggiunta l’alta quota… se mi assale il panico… che faccio? Non si possono neanche aprire i finestrini!!!
Ho trovato un volo (la compagnia che lo effettua si chiama Air Italy) brevissimissimo: brindisi-bari. Dura appena 25 minuti. E se iniziassi da lì?
Cinzia
Premetto che non ho mai viaggiato in aereo.
Per i miei innumerevoli spostamenti ho usato l’auto o il treno, qualche volta i traghetti.
Nell’ottobre 89 ho avuto il mio primo attacco di panico. Non ne ho mai scoperto le cause.
Dopo il primo ne sono seguiti altri, ed altri ancora, tanto che nel gennaio 90 sono stata costretta a lasciare il posto di lavoro.
I miei DAP sono scomparsi nell’aprile 90, all’improvviso… così come sono venuti ma… ma hanno lasciato un gran segno: un senso di claustrofobia mi ha accompagnata per tutti questi anni.
Da quel momento ho accuratamente evitato tutti i luoghi chiusi.
Non sono più riuscita ad entrare in una banca perché temevo di restare intrappolata tra le due porte.
Non ho più preso gli ascensori perché se vi fossi rimasta chiusa temevo di morire per mancanza di ossigeno.
Mi sono spostata di rado in auto e per brevi tragitti in auto e mai da sola.
Le mie mete però mete dovevano avere un ospedale pronto a soccorrermi in caso di necessità.
Nei miei brevi “viaggi”, inoltre, mi facevo tenere compagnia dalle gocce di tavor, prescritte dal mio medico generico ed a cui non ho mai ricorso per timore di diventarne dipendente.
I viaggi in treno oramai erano un lontano ricordo. Il pensiero di dover affrontare una galleria mi faceva soffocare.
Circa 2 anni fa sono riuscita a dire basta alla mia trappola quando per caso, dovendo prenotare un volo al mio capo, ho scoperto il corso “voglia di volare” sul sito Alitalia. Wuau! Avevo la soluzione in mano. Peccato che i corsi si tenevano a Roma e Milano. Ma come raggiungere l’una o l’altra città?
Non mi sono data per vinta. Ho capito che da sola non ce l’avrei fatta ed ho consultato un medico che si occupa di terapia cognitivo comportamentale.
Attualmente… ho cambiato medico generico , le porte delle banche non le noto nemmeno. I condotti passano inosservati. Sono riuscita a salire su un treno ed ho raggiunto Milano… da sola!
Beh ora tocca all’aereo.
Non ho la più pallida percezione di come possa essere un aereo all’interno. Non ne conosco gli odori, i rumori, gli spazi. Se immagino di starci seduta dentro… ne perdo il tatto.
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Se cerco di immaginare una perturbazione non ci riesco. Se invece cerco di immaginare i vuoti d’aria mi lasciano indifferente.
Mi da fastidio pensare all’ammaraggio. Questo molto.
Non temo che l’aereo precipiti, né terroristi e né dirottatori.
Allora cosa temo? Beh… una volta raggiunta l’alta quota… se mi assale il panico… che faccio? Non si possono neanche aprire i finestrini!!!
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Re: ho paura ma...
Why not?lunaotrantina ha scritto:Ciao a tutti!
Premetto che non ho mai viaggiato in aereo.
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Circa 2 anni fa sono riuscita a dire basta alla mia trappola quando per caso, dovendo prenotare un volo al mio capo, ho scoperto il corso “voglia di volare” sul sito Alitalia. Wuau! Avevo la soluzione in mano. Peccato che i corsi si tenevano a Roma e Milano. Ma come raggiungere l’una o l’altra città?
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Re: ho paura ma...
Hai presente un vagone di treno? La grossa differenza è che i sedili sono più comodi, hanno le cinture e che, anzichè il capotreno che controlla i biglietti, ci sono le hostess che portano il caffè e sorridono.lunaotrantina ha scritto:
Non ho la più pallida percezione di come possa essere un aereo all’interno. Non ne conosco gli odori, i rumori, gli spazi. Se immagino di starci seduta dentro… ne perdo il tatto.
Mi elettrizza l’idea del decollo e quella dell’atterraggio, suppongo siano i momenti più belli.
Beh, un'altra grossa differenza è che l'aereo di solito è puntuale...
Decollo ed atterraggio sono momenti più che belli, sono momenti grandiosi.
Hai carattere, complimenti.
Ciao!
A.
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Re: ho paura ma...
ecco appunto!... why yes?Fearless flyer ha scritto: Why not?
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Come li caccio via i miei pensieri irrazionali? Che devo raccontargli per invitarli ad uscire fuori dalla mia mente?
- lunaotrantina
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Re: ho paura ma...
...non ho dubbi sulla pazienza del personale di bordo nè sulla puntualità. E sono certa che non viaggerei in compagnia di zecche e pulci...(altro punto a favore dell'aereo)IFACN ha scritto: Hai presente un vagone di treno? La grossa differenza è che i sedili sono più comodi, hanno le cinture e che, anzichè il capotreno che controlla i biglietti, ci sono le hostess che portano il caffè e sorridono.
Beh, un'altra grossa differenza è che l'aereo di solito è puntuale...
Un'altra grossa differenza è che il treno è dotato di freno di emergenza. In caso di attacchi di panico, lo tiri... il treno si ferma, il capotreno si imbestialisce come un pazzo e ti fa la multa. Ma intanto uno si rassicura. In aereo manca questa piccola oppurtunità. L'alternativa sarebbe di aggrapparsi ai capelli del pilota... ma se poi capita un pilota calvo?
Re: ho paura ma...
Beh, per i motivi che hai detto proprio tu:lunaotrantina ha scritto:ecco appunto!... why yes?
Sono riuscita a salire su un treno ed ho raggiunto Milano... da sola!
Beh ora tocca all'aereo.
Re: ho paura ma...
ma dai, hai presente fermare un treno lanciato in corsa, e poi fermo su un binario in cui dovranno arrivare altri treni... i rischi di essere raggiunti da un altro treno che non hanno fermato?lunaotrantina ha scritto: Un'altra grossa differenza è che il treno è dotato di freno di emergenza. In caso di attacchi di panico, lo tiri... il treno si ferma,
in aereo ci sono due piloti, in contatto radio a terra per avere rotte e indicazioni, possono chiedere di girare indietro, andare su un altro aeroporto qualsiasi se ci sono problemi, ci sono anche gli assistenti addestrati
non è certo il freno che manca!
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Re: ho paura ma...
Ok, fai come le vongole...spurga!lunaotrantina ha scritto:ecco appunto!... why yes?Fearless flyer ha scritto: Why not?
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Come li caccio via i miei pensieri irrazionali? Che devo raccontargli per invitarli ad uscire fuori dalla mia mente?
Racconta tutti i tuoi pensieri irrazionali (se ci sono immagini anzichè pensieri racconta quelle).
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Un mio pensiero fisso e costante e che si verifica in qualsiasi luogo che secondo la mia mente non ha vie di scampo è: si chiude la porta (una qualsiasi), non vedo più nulla. Sono in trappola. Buio totale. Fatica a respirare. Il respiro è bloccato. Non respiro più. Sto morendo. Sono morta.
Nessuna immagine quindi. Solo il nero tutto attorno.
Queste "sensazioni" spesso mi accadono anche mentre dormo. Poi mi sveglio e invece sono iperossigenata.
Io all'aria aperta= vita
Io al chiuso= morte
Io con un respiratore artificiale= non ce la faccio nemmeno a pensarlo. Non riesco neanche a guardare i documentari girati nei fondali marini...
Non mi risulta che sia mai morto nessuno perchè rimasto chiuso nel bagno del suo ufficio. Pertanto comprendo bene che non ho motivo di avere timori. Ma allora perchè sono così tanto combattuta e per niente decisa?
Grazie
Cinzia
Nessuna immagine quindi. Solo il nero tutto attorno.
Queste "sensazioni" spesso mi accadono anche mentre dormo. Poi mi sveglio e invece sono iperossigenata.
Io all'aria aperta= vita
Io al chiuso= morte
Io con un respiratore artificiale= non ce la faccio nemmeno a pensarlo. Non riesco neanche a guardare i documentari girati nei fondali marini...
Non mi risulta che sia mai morto nessuno perchè rimasto chiuso nel bagno del suo ufficio. Pertanto comprendo bene che non ho motivo di avere timori. Ma allora perchè sono così tanto combattuta e per niente decisa?
Grazie
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Cinzia ti racconto una storia (vera), letta da qualche parte, non ricordo più dove (e non ricordo neanche se l'ho già scritta, ma oggi va così...).
Fine della seconda guerra mondiale.
Capitale europea, già occupata dai nazisti.
Gli americani entrano in questa città per liberarla definitivamente e restituirla alla popolazione.
Immagina una colonna molto lunga, composta da soldati, carriarmati, ed in coda di nuovo soldati.
La coda avanza molto lentamente, sia per la stanchezza degli uomini, sia per il timore di imboscate da parte di qualche cecchino tedesco rimasto ancora lì.
Gli uomini avanzano circospetti, i mezzi arrancano.
Dopo una camminata di un paio di ore, le truppe, superato il centro della città, arrivano in periferia.
Si trovano davanti quello che, una volta, doveva essere stato un grande zoo.
Il cancello di ingresso era stato completamente abbattuto dai bombardamenti e gran parte delle mura erano crollate.
Decidono di entrare per controllare la situazione all'interno.
Quasi tutte le gabbie erano state distrutte dai bombardamenti, gli animali fuggiti.
Attraversato quasi tutto lo zoo, si trovarono davanti a quella che, una volta, era stata una bellissima voliera, molto molto grande.
Gran parte della rete era stata divelta, ed era rimasta solo la base che tracciava un perimetro che dava l'idea della grandezza e magnificienza della voliera.
Non c'era più la cupola della voliera, naturalmente, ed entrandoci dentro, i soldati, guardarono in alto. Non essendoci più la cupola, i soldati vedevano in maniera chiara il cielo.
Ma quello che li stupì (e che costituì il motivo del loro raccontarlo in seguito), era che, in alto, all'altezza di quella che una vola era l'apice della voliera, un gruppo di uccelli molto grandi, aquile e condor, volava in cerchio, continuando a descrivere in continuazione quello che, una volta, era stato il perimetro della cupola.
Chissà da quanto tempo, quegli uccelli, pur vedendo abbattute le barriere che ne avevano ostacolato la libertà, ne continuavano a ripercorre in cerchio i limti ormai solo immaginari.
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Fine della seconda guerra mondiale.
Capitale europea, già occupata dai nazisti.
Gli americani entrano in questa città per liberarla definitivamente e restituirla alla popolazione.
Immagina una colonna molto lunga, composta da soldati, carriarmati, ed in coda di nuovo soldati.
La coda avanza molto lentamente, sia per la stanchezza degli uomini, sia per il timore di imboscate da parte di qualche cecchino tedesco rimasto ancora lì.
Gli uomini avanzano circospetti, i mezzi arrancano.
Dopo una camminata di un paio di ore, le truppe, superato il centro della città, arrivano in periferia.
Si trovano davanti quello che, una volta, doveva essere stato un grande zoo.
Il cancello di ingresso era stato completamente abbattuto dai bombardamenti e gran parte delle mura erano crollate.
Decidono di entrare per controllare la situazione all'interno.
Quasi tutte le gabbie erano state distrutte dai bombardamenti, gli animali fuggiti.
Attraversato quasi tutto lo zoo, si trovarono davanti a quella che, una volta, era stata una bellissima voliera, molto molto grande.
Gran parte della rete era stata divelta, ed era rimasta solo la base che tracciava un perimetro che dava l'idea della grandezza e magnificienza della voliera.
Non c'era più la cupola della voliera, naturalmente, ed entrandoci dentro, i soldati, guardarono in alto. Non essendoci più la cupola, i soldati vedevano in maniera chiara il cielo.
Ma quello che li stupì (e che costituì il motivo del loro raccontarlo in seguito), era che, in alto, all'altezza di quella che una vola era l'apice della voliera, un gruppo di uccelli molto grandi, aquile e condor, volava in cerchio, continuando a descrivere in continuazione quello che, una volta, era stato il perimetro della cupola.
Chissà da quanto tempo, quegli uccelli, pur vedendo abbattute le barriere che ne avevano ostacolato la libertà, ne continuavano a ripercorre in cerchio i limti ormai solo immaginari.
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Re: ho paura ma...
Scusa la domanda, ma una volta che hai fermato il treno magari ti trovi a 50 km dal centro abitato più vicino! a cosa ti serve fermare il treno?Un'altra grossa differenza è che il treno è dotato di freno di emergenza. In caso di attacchi di panico, lo tiri... il treno si ferma, il capotreno si imbestialisce come un pazzo e ti fa la multa. Ma intanto uno si rassicura. In aereo manca questa piccola oppurtunità. L'alternativa sarebbe di aggrapparsi ai capelli del pilota... ma se poi capita un pilota calvo?
"meraviglioso come a volte ciò che sembra non è!"
Re: ho paura ma...
Te lo dico non per rassicurarti ma perchè è la verità... se su un volo di linea c'è un'emergenza medica, proprio grazie al contatto radio con gli enti di terra, non solo ci si ferma al primo aeroporto raggiungibile, ma si ha già a disposizione tutta l'assistenza sanitaria del caso pronta e organizzata.lunaotrantina ha scritto: Un'altra grossa differenza è che il treno è dotato di freno di emergenza. In caso di attacchi di panico, lo tiri... il treno si ferma, il capotreno si imbestialisce come un pazzo e ti fa la multa. Ma intanto uno si rassicura. In aereo manca questa piccola oppurtunità. L'alternativa sarebbe di aggrapparsi ai capelli del pilota... ma se poi capita un pilota calvo?
A mio avviso il freno di emergenza a bordo non ti serve.
Il freno d'emergenza può essere una metafora per come vuoi controllare i tuoi pensieri negativi, quando diventano "troppi" devi tirare il freno per tentare di fermarli.
Invece, se tu - con il tempo ed eventualmente un aiuto specialistico - imparassi che i pensieri negativi ed irrazionali, le ansie etc sono comunque una cosa propria di tutti gli individui, e che si possono lasciar correre senza doverli per forza controllare, capiresti che il "freno d'emergenza" non serve.
Ognuno di noi, dentro di sè ha delle energie. Spesso crediamo di doverle per forza controllare, altrimenti scoppierebbero come la bomba atomica... invece no, più si controllano, più si accumulano, più fanno pressione... ed allora succede il botto. Se invece le lasciassimo andare, scopriremmo che sono la fonte di calore che porta avanti la nostra vita.
Ricordiamoci che, nella vita, ci sono sempre tante alternative e tante vie d'uscita. Forse in un certo momento non siamo in grado di vederle, ma ci sono.
Buon volo.
A.
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Re: ho paura ma...
Esatto!IFACN ha scritto: Il freno d'emergenza può essere una metafora...
Buon volo.
A.
E' solo il pensiero di avere un "optional" che mi conforta. Sono solo un po' fifona ma vi garantisco che quel freno non l'avrei mai tirato.
La storia che m'ha fatto conoscere Luca è stata una gran bella botta di riflessione. Ma proprio forte!
Sapete... a volte noi alziamo gli occhi al cielo alla ricerca di un angelo... e invece ne abbiamo tanti anche sulla Terra.
Grazie di cuore a tutti indistintamente.
La mia promessa è: volerò
Mi resta di capire solo per dove e quando. Ma entro e non oltre la fine di gennaio. Senza consultare previsioni meteo e quant'altro.
Buona domenica
Cinzia
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Re: ho paura ma...
Magari sarebbe interessante (utile) partire proprio da lì, dalle tue rifessioni.lunaotrantina ha scritto: La storia che m'ha fatto conoscere Luca è stata una gran bella botta di riflessione. Ma proprio forte!
Cinzia
Racconta.
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Re: ho paura ma...
...anche perchè se tu l'avessi fatto, oltre alla multa avresti dovuto pagar penitenza mettendo a posto tutti i bagagli ribaltati in ogni scompartimento...lunaotrantina ha scritto: E' solo il pensiero di avere un "optional" che mi conforta. Sono solo un po' fifona ma vi garantisco che quel freno non l'avrei mai tirato.
Avevi accennato ai voli brevi (Bari-Brindisi, no?). Può essere una scelta.lunaotrantina ha scritto: La mia promessa è: volerò
Mi resta di capire solo per dove e quando. Ma entro e non oltre la fine di gennaio. Senza consultare previsioni meteo e quant'altro.
Oppure scegli una destinazione non oltre l'ora di volo che ti sia d'interesse (un amico da visitare, un luogo che vorresti vedere).
Il meteo consultalo pure, è più bello viaggiare col sereno che non con la foschia o le nuvole a coprire il paesaggio.
Bon voyage!
Ultima modifica di IFACN il 23 dicembre 2007, 21:30, modificato 1 volta in totale.
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Re: ho paura ma...
Le mie riflessioni? Forse giuste. Forse no.Fearless flyer ha scritto: Magari sarebbe interessante (utile) partire proprio da lì, dalle tue rifessioni.
Racconta.
Fearless Flyer
Molto tristi, piene di rimpianto e di rimorsi.
Mi sono lasciata sottomettere dall’inesistenza di situazioni che io stessa credo di aver creato invece la vita era lì che mi aspettava. Ed io non l’ho considerata.
Credo che la paura, quella vera, possa arrivare solo quando ci si trova di fronte ad una difficoltà o ad un ostacolo reale. E chissà perché, in quei momenti il controllo non lo si perde per niente. Anzi, esce fuori un coraggio che non pensavi di aver mai avuto.
Tutto il resto è solo frutto di… non so come definirle… fantasie? che esistono e ci danneggiano ma siamo noi i più forti e pertanto non dovremmo permettergli di regnare sovrane.
I disastri (non mi riferisco a quelli aerei ma a tutti) ci sono e ci saranno sempre. Esistono da quand’è che esiste il mondo. Nessuno li può prevedere e nessuno li può fermare. Inutile quindi pensare alla morte. Non si è mai preparati, neanche quando la si pensa fortemente… con la speranza di tenerla lontana. Anzi, più la si pensa e più si finisce per vivere male...nei limiti appunto!
Chissà, forse non siamo noi i responsabili del nostro destino però possiamo fare tanto per renderlo piacevole.
Personalmente ho focalizzato che ho perso tempo e nessuno potrà mai resituirmelo. Mi son persa tante cose carine quando ho avuto l’opportunità di farlo. Questo mi ha fatto proprio tanto male.
Ora sarei un’ipocrita se dicessi che mi è passato tutto come per incanto. So che ho bisogno di rieducare la mia mente. Però so che posso farcela. Ce la possiamo fare tutti.
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Re: ho paura ma...
non sia mai! magari capitava la famiglia di Franco Neri...IFACN ha scritto: ...anche perchè se tu l'avessi fatto, oltre alla multa avresti dovuto pagar penitenza mettendo a posto tutti i bagagli ribaltati in ogni scompartimento...
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Re: ho paura ma...
Bene Cinzia!lunaotrantina ha scritto:Le mie riflessioni? Forse giuste. Forse no.Fearless flyer ha scritto: Magari sarebbe interessante (utile) partire proprio da lì, dalle tue rifessioni.
Racconta.
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Molto tristi, piene di rimpianto e di rimorsi.
Mi sono lasciata sottomettere dall’inesistenza di situazioni che io stessa credo di aver creato invece la vita era lì che mi aspettava. Ed io non l’ho considerata.
Credo che la paura, quella vera, possa arrivare solo quando ci si trova di fronte ad una difficoltà o ad un ostacolo reale. E chissà perché, in quei momenti il controllo non lo si perde per niente. Anzi, esce fuori un coraggio che non pensavi di aver mai avuto.
Tutto il resto è solo frutto di… non so come definirle… fantasie? che esistono e ci danneggiano ma siamo noi i più forti e pertanto non dovremmo permettergli di regnare sovrane.
I disastri (non mi riferisco a quelli aerei ma a tutti) ci sono e ci saranno sempre. Esistono da quand’è che esiste il mondo. Nessuno li può prevedere e nessuno li può fermare. Inutile quindi pensare alla morte. Non si è mai preparati, neanche quando la si pensa fortemente… con la speranza di tenerla lontana. Anzi, più la si pensa e più si finisce per vivere male...nei limiti appunto!
Chissà, forse non siamo noi i responsabili del nostro destino però possiamo fare tanto per renderlo piacevole.
Personalmente ho focalizzato che ho perso tempo e nessuno potrà mai resituirmelo. Mi son persa tante cose carine quando ho avuto l’opportunità di farlo. Questo mi ha fatto proprio tanto male.
Ora sarei un’ipocrita se dicessi che mi è passato tutto come per incanto. So che ho bisogno di rieducare la mia mente. Però so che posso farcela. Ce la possiamo fare tutti.
Ora puoi anche volare no?
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Cinzia ma tu abiti a Lecce o ad Otranto?
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Luca Evangelisti
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Re: ho paura ma...
E anche mooooolto più emozionante e sicuro!!!IFACN ha scritto:Hai presente un vagone di treno? La grossa differenza è che i sedili sono più comodi, hanno le cinture e che, anzichè il capotreno che controlla i biglietti, ci sono le hostess che portano il caffè e sorridono.lunaotrantina ha scritto:
Non ho la più pallida percezione di come possa essere un aereo all’interno. Non ne conosco gli odori, i rumori, gli spazi. Se immagino di starci seduta dentro… ne perdo il tatto.
Mi elettrizza l’idea del decollo e quella dell’atterraggio, suppongo siano i momenti più belli.
Beh, un'altra grossa differenza è che l'aereo di solito è puntuale...
Decollo ed atterraggio sono momenti più che belli, sono momenti grandiosi.
Hai carattere, complimenti.
Ciao!
A.
Mi sembra un pezzo della mia vita......Chissà, forse non siamo noi i responsabili del nostro destino però possiamo fare tanto per renderlo piacevole.
Personalmente ho focalizzato che ho perso tempo e nessuno potrà mai resituirmelo. Mi son persa tante cose carine quando ho avuto l’opportunità di farlo. Questo mi ha fatto proprio tanto male.
E' vero, l'aereo è di solito puntuale, gli A/V gentili e disponibili (parlo di AZ), il panorama splendido
Buon Natale
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Sono della provincia di Lecce, esattamente di Campi Salentina.Fearless flyer ha scritto:Cinzia ma tu abiti a Lecce o ad Otranto?
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Da Lecce disto pochissimo, 13 km appena. Da Otrano un po' di più, circa una 40 di km.
Se me lo hai chiesto per curiosità spero di essere stata esaustiva... se me lo hai chiesto perchè ti occorre qualcosa... non hai che da chiedere... posso cambiare residenza anche subito eheheh
se n'è fujut' 'o capitone
e mo stá comm nu pappice'....
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Te l'ho chiesto per un motivo (sono un uomo bieco io eh... ).
Premetto che la zona in cui abiti mi piace tanto ma tanto ed Otranto è uno dei paesi più belli che io abbia mai visto.
Ci sono stato un po' di anni fa e non ricordo se proprio ad Otranto o a Gallipoli visitai i Frantoi Ipogei. Mi rimasero molto impressi e la guida mi raccontò un sacco di cose interessanti su come venivano usati.
Sai quei frantoi che sono costruiti sottoterra, in caverne scavate in profondità, un po' strettini e scuri, con le scale parecchio ripide?
Allora pensavo che magari, prima di prendere l'aereo, se ti andava...potevi andarteli a visitare, visto che sei lì vicino
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Premetto che la zona in cui abiti mi piace tanto ma tanto ed Otranto è uno dei paesi più belli che io abbia mai visto.
Ci sono stato un po' di anni fa e non ricordo se proprio ad Otranto o a Gallipoli visitai i Frantoi Ipogei. Mi rimasero molto impressi e la guida mi raccontò un sacco di cose interessanti su come venivano usati.
Sai quei frantoi che sono costruiti sottoterra, in caverne scavate in profondità, un po' strettini e scuri, con le scale parecchio ripide?
Allora pensavo che magari, prima di prendere l'aereo, se ti andava...potevi andarteli a visitare, visto che sei lì vicino
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Ultima modifica di Fearless flyer il 25 dicembre 2007, 17:32, modificato 1 volta in totale.
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ahahah mi hai fregata!
Sono ad Otranto. Già visitato quel frantoio... ma solo la parte in alto (furbacchiona eh )
Mi sto organizzando un programma. Il 27 rientro al lavoro, prima di andare in ufficio faccio il giro più lungo e mi percorro la tangenziale. So che hanno allungato il condotto (paura io? noooooooo!) arrivo al centro commerciale dove mi attende il nemico numero 1. Un ascensore che odio con tutto il mio cuore. Mi faccio un paio di giretti fino a che i vigilanti me lo permetteranno. Al frantonio ipogeo non ci avevo pensato ma mi ero ripromessa di andare a visitare le Grotte della Zinzulusa così faccio un salto a vedere il presepe vivente che organizzano lì vicino ogni anno. Bellissimi anche questi. Visto che ho tempo posso andare anche ad Otrano. E se mi avanza tempo faccio un salto in aeroporto a comprare il mio primo biglietto. Sai cosa? non vedo l'ora!
Sono ad Otranto. Già visitato quel frantoio... ma solo la parte in alto (furbacchiona eh )
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Cinzia ti vedo talmente determinata che potresti volare anche senza fare niente prima.
Però se ti fa stare meglio vedere le foto degli interni...ok.
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ps: il biglietto (quando lo compri?) per dove lo fai?
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Sì sono determinata come non mai in effetti.
Comunque faccio un giro anche nelle viscere di Otranto. Mi servirà nel caso in cui dovessi decidere di girare in metro.
La società per la quale lavoro si è fusa con una società di Milano. Ci occupiamo di ricerche di mercato e ho ancora tanto da imparare e, seppur simpatico, non voglio fare fine di Fantozzi.
Ho voglia di crescere professionalmente. Il mio lavoro, mi mette a dura prova quotidianamente. Stuzzica le mie capacità intellettive e creative. Quindi perchè dovrei perdermi un'occasione così carina? Non basta quanto mi sono già persa?
Pertanto se voglio raggiungere la mia scrivania milanese dovrò imparare a spostarmi anche in maniera rapida e sicura. Altrimenti non andrò da nessuna parte. In tutti i sensi.
Il biglietto lo acquisterò subito dopo le feste. Inizierò con la tratta Brindisi-Bari. So che non è molto... ho letto di paure per voli molto più lunghi e non ti nascondo che mi sento un po' ridicola. Ma sono riuscita a trovare una nota positiva anche in questo: viaggerò senza bagaglio e non potrà andare disperso .
Il prossimo volo dopo quello di Bari? Destinazione Milano.
Mi sembra che al momento sia più che sufficiente no?
Comunque faccio un giro anche nelle viscere di Otranto. Mi servirà nel caso in cui dovessi decidere di girare in metro.
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Ho voglia di crescere professionalmente. Il mio lavoro, mi mette a dura prova quotidianamente. Stuzzica le mie capacità intellettive e creative. Quindi perchè dovrei perdermi un'occasione così carina? Non basta quanto mi sono già persa?
Pertanto se voglio raggiungere la mia scrivania milanese dovrò imparare a spostarmi anche in maniera rapida e sicura. Altrimenti non andrò da nessuna parte. In tutti i sensi.
Il biglietto lo acquisterò subito dopo le feste. Inizierò con la tratta Brindisi-Bari. So che non è molto... ho letto di paure per voli molto più lunghi e non ti nascondo che mi sento un po' ridicola. Ma sono riuscita a trovare una nota positiva anche in questo: viaggerò senza bagaglio e non potrà andare disperso .
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Mi sembra che al momento sia più che sufficiente no?
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Si, lo è!lunaotrantina ha scritto:Sì sono determinata come non mai in effetti.
Comunque faccio un giro anche nelle viscere di Otranto. Mi servirà nel caso in cui dovessi decidere di girare in metro.
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Ho voglia di crescere professionalmente. Il mio lavoro, mi mette a dura prova quotidianamente. Stuzzica le mie capacità intellettive e creative. Quindi perchè dovrei perdermi un'occasione così carina? Non basta quanto mi sono già persa?
Pertanto se voglio raggiungere la mia scrivania milanese dovrò imparare a spostarmi anche in maniera rapida e sicura. Altrimenti non andrò da nessuna parte. In tutti i sensi.
Il biglietto lo acquisterò subito dopo le feste. Inizierò con la tratta Brindisi-Bari. So che non è molto... ho letto di paure per voli molto più lunghi e non ti nascondo che mi sento un po' ridicola. Ma sono riuscita a trovare una nota positiva anche in questo: viaggerò senza bagaglio e non potrà andare disperso .
Il prossimo volo dopo quello di Bari? Destinazione Milano.
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L'8 Gennaio sarò dalle tue parti per il matrimonio di mia sorella, che dopo il sì va a vivere a Melendugno. Se vuoi ti faccio dare un'occhiata a Gozer, se riesci a sopravvivere volare sarà una passeggiata. Poi se funziona posso regalarti una sua foto da guardare prima di salire in aereo così da farti forza pensando che al mondo c'è molto di peggiolunaotrantina ha scritto:Sono della provincia di Lecce, esattamente di Campi Salentina.Fearless flyer ha scritto:Cinzia ma tu abiti a Lecce o ad Otranto?
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Da Lecce disto pochissimo, 13 km appena. Da Otrano un po' di più, circa una 40 di km.
Se me lo hai chiesto per curiosità spero di essere stata esaustiva... se me lo hai chiesto perchè ti occorre qualcosa... non hai che da chiedere... posso cambiare residenza anche subito eheheh
Doc pensi che ho esagerato?
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C'è anche il rischio che dopo aver visto Gozer non si riprenda più...lorelei_lee ha scritto:L'8 Gennaio sarò dalle tue parti per il matrimonio di mia sorella, che dopo il sì va a vivere a Melendugno. Se vuoi ti faccio dare un'occhiata a Gozer, se riesci a sopravvivere volare sarà una passeggiata. Poi se funziona posso regalarti una sua foto da guardare prima di salire in aereo così da farti forza pensando che al mondo c'è molto di peggiolunaotrantina ha scritto:Sono della provincia di Lecce, esattamente di Campi Salentina.Fearless flyer ha scritto:Cinzia ma tu abiti a Lecce o ad Otranto?
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Da Lecce disto pochissimo, 13 km appena. Da Otrano un po' di più, circa una 40 di km.
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Doc pensi che ho esagerato?
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lorelei_lee ha scritto: Se vuoi ti faccio dare un'occhiata a Gozer, se riesci a sopravvivere volare sarà una passeggiata. Poi se funziona posso regalarti una sua foto da guardare prima di salire in aereo così da farti forza pensando che al mondo c'è molto di peggio
Doc pensi che ho esagerato?
e se a scappare fosse Gozer?Fearless flyer ha scritto:C'è anche il rischio che dopo aver visto Gozer non si riprenda più...
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