Paura delle low cost
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Paura delle low cost
Ho letto altrove la perplessità di amici verso le compagnie low cost.
Un pò sono le nostre abitudini quotidiane e la diffidenza verso quello che costa troppo poco rispetto al "solito".
Le utilitarie costano fra i settemila e i diecimila euro. Voi vi fidereste di un concessionario che vende una nuova utilitaria a quattromila? Sicuramente il primo pensiero sarebbe: dov'è la gabola?
Se il prosciutto costa intorno agli otto euro al chilo, lo andreste a comprare da un salumiere che lo offre a cinquanta centesimi al chilo?
Se un biglietto aereo da Bergamo a Barcellona mi costa trecento euro, mi posso fidare di chi me lo offre a un centesimo più le tasse?
Non voglio entrare nel merito della gestione economica di una compagnia aerea, ma semplicemente spiegare alcune situazioni.
Qualsiasi organizzazione che gestisce trasporto aereo è sottoposta a vigilanza sul rispetto delle norme nazionali ed internazionali; chi sgarra, paga pesantemente. Non solo multe in denaro, ma anche in "fermo" dell'attività.
Per "norme" dobbiamo pensare a tutto, dalla manutenzione degli aeromobili alla certificazione degli equipaggi alla fornitura di caffè per il bar di bordo.
Da un punto di vista regolamentare, una low cost non ha minori obblighi rispetto alle altre compagnie.
Il low cost nasce da un differente modello organizzativo dell'azienda, per esempio applicando le seguenti strategie:
- uso di aeroporti secondari, che applicano tariffe inferiori per i servizi offerti (parcheggio, movimentazione bagagli, assistenza passeggeri, etc.);
- uso di un solo tipo di aereo per la flotta (manutenzione, magazzino ricambi, formazione del personale tecnico, essendo semplificati, costano meno);
- soppressione di costi accessori a bordo (niente pasti, bar ridotto, etc.);
- uso minimo dei servizi aeroportuali (check-in da Internet anzichè emissione della carta d'imbarco, limiti al bagaglio a mano, sovrapprezzi elevati per i bagagli fuori norma);
- marketing e promozione per far viaggiare gli aerei più carichi possibile, in modo da avere il massimo rendimento da ogni volo;
In definitiva: il low cost è una diversa organizzazione del servizio offerto; gli aerei usati dalle compagnie low cost sono gli stessi usati da altre compagnie "tradizionali".
Gli standard di sicurezza e la preparazione degli equipaggi è la stessa (l'abilitazione dei piloti a volare su un certo tipo di aereo non dipende dalla compagnia!).
Pensare che una compagnia aerea sia meno sicura perchè low cost (magari pensando che il "low cost" derivi dal taglio sui costi di manutenzione) è un pensiero lecito; è però privo di fondamento qui in Europa, negli USA e nei paesi più progrediti.
Credo d'esser vicino ai centomila chilometri volati low cost per tutta Europa, il peggio che mi è capitato è stato un ritardo di 1h30 tornando la Liverpool.
Un pò sono le nostre abitudini quotidiane e la diffidenza verso quello che costa troppo poco rispetto al "solito".
Le utilitarie costano fra i settemila e i diecimila euro. Voi vi fidereste di un concessionario che vende una nuova utilitaria a quattromila? Sicuramente il primo pensiero sarebbe: dov'è la gabola?
Se il prosciutto costa intorno agli otto euro al chilo, lo andreste a comprare da un salumiere che lo offre a cinquanta centesimi al chilo?
Se un biglietto aereo da Bergamo a Barcellona mi costa trecento euro, mi posso fidare di chi me lo offre a un centesimo più le tasse?
Non voglio entrare nel merito della gestione economica di una compagnia aerea, ma semplicemente spiegare alcune situazioni.
Qualsiasi organizzazione che gestisce trasporto aereo è sottoposta a vigilanza sul rispetto delle norme nazionali ed internazionali; chi sgarra, paga pesantemente. Non solo multe in denaro, ma anche in "fermo" dell'attività.
Per "norme" dobbiamo pensare a tutto, dalla manutenzione degli aeromobili alla certificazione degli equipaggi alla fornitura di caffè per il bar di bordo.
Da un punto di vista regolamentare, una low cost non ha minori obblighi rispetto alle altre compagnie.
Il low cost nasce da un differente modello organizzativo dell'azienda, per esempio applicando le seguenti strategie:
- uso di aeroporti secondari, che applicano tariffe inferiori per i servizi offerti (parcheggio, movimentazione bagagli, assistenza passeggeri, etc.);
- uso di un solo tipo di aereo per la flotta (manutenzione, magazzino ricambi, formazione del personale tecnico, essendo semplificati, costano meno);
- soppressione di costi accessori a bordo (niente pasti, bar ridotto, etc.);
- uso minimo dei servizi aeroportuali (check-in da Internet anzichè emissione della carta d'imbarco, limiti al bagaglio a mano, sovrapprezzi elevati per i bagagli fuori norma);
- marketing e promozione per far viaggiare gli aerei più carichi possibile, in modo da avere il massimo rendimento da ogni volo;
In definitiva: il low cost è una diversa organizzazione del servizio offerto; gli aerei usati dalle compagnie low cost sono gli stessi usati da altre compagnie "tradizionali".
Gli standard di sicurezza e la preparazione degli equipaggi è la stessa (l'abilitazione dei piloti a volare su un certo tipo di aereo non dipende dalla compagnia!).
Pensare che una compagnia aerea sia meno sicura perchè low cost (magari pensando che il "low cost" derivi dal taglio sui costi di manutenzione) è un pensiero lecito; è però privo di fondamento qui in Europa, negli USA e nei paesi più progrediti.
Credo d'esser vicino ai centomila chilometri volati low cost per tutta Europa, il peggio che mi è capitato è stato un ritardo di 1h30 tornando la Liverpool.
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Re: Paura delle low cost
Fondamentalmente è vero, ma se il paese in questione si trova nel mondo civile. A Bananaland vigono altre regole..IFACN ha scritto: Qualsiasi organizzazione che gestisce trasporto aereo è sottoposta a vigilanza sul rispetto delle norme nazionali ed internazionali; chi sgarra, paga pesantemente. Non solo multe in denaro, ma anche in "fermo" dell'attività.
Le procedure di manutenzione sono uguali per tutte le compagnie aeree indipendentemente dall’operatore..(normal o low cost che sia).
Per capire la differenza tra le compagnie low cost e le normali, farei un esempio parallelo:
dovete andare in auto dai Parioli (Roma) a Posillipo (Napoli).
potete scegliere tra:
airpurcia (lowcost)
auto mercedes classe S,
interni in stoffa,
bicchiere di prosecco a pagamento,
opera partenze solo da Cento Celle e vi lascia a Caserta (a 40 km dalla destinazione voluta)
servizio disponibile solo il lunedi ed il giovedi
oppure
airclassic (normal)
auto mercedes classe S,
interni in pelle,
bicchiere di prosecco gratis,
parte da dove lo richiedete e vi porta fino alla destinazione che avete scelto,
servizio disponibile 24/7.
capita la morale?
spero di aver trasmesso il messaggio giusto
Per capire la differenza tra le compagnie low cost e le normali, farei un esempio parallelo:
dovete andare in auto dai Parioli (Roma) a Posillipo (Napoli).
potete scegliere tra:
airpurcia (lowcost)
auto mercedes classe S,
interni in stoffa,
bicchiere di prosecco a pagamento,
opera partenze solo da Cento Celle e vi lascia a Caserta (a 40 km dalla destinazione voluta)
servizio disponibile solo il lunedi ed il giovedi
oppure
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bicchiere di prosecco gratis,
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Ultima modifica di FAS il 4 gennaio 2008, 17:29, modificato 2 volte in totale.
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Re: Paura delle low cost
L'intervento giusto nel posto giustoair.surfer ha scritto:Fondamentalmente è vero, ma se il paese in questione si trova nel mondo civile. A Bananaland vigono altre regole..IFACN ha scritto: Qualsiasi organizzazione che gestisce trasporto aereo è sottoposta a vigilanza sul rispetto delle norme nazionali ed internazionali; chi sgarra, paga pesantemente. Non solo multe in denaro, ma anche in "fermo" dell'attività.
Boh...
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Ultima modifica di Fearless flyer il 5 gennaio 2008, 14:01, modificato 1 volta in totale.
Luca Evangelisti
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VADO VIA DAL FORUM
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Re: Paura delle low cost
Mah...air.surfer ha scritto:Fondamentalmente è vero, ma se il paese in questione si trova nel mondo civile. A Bananaland vigono altre regole..IFACN ha scritto: Qualsiasi organizzazione che gestisce trasporto aereo è sottoposta a vigilanza sul rispetto delle norme nazionali ed internazionali; chi sgarra, paga pesantemente. Non solo multe in denaro, ma anche in "fermo" dell'attività.
Certo, come ho detto in apertura, condivido il pensiero: siamo abituati a considerare il minor costo come una minor qualità del prodotto.voglioconoscereunpilota ha scritto:infatti è proprio la mia classica paura: quella che i voli low cost siano meno sicuri.
Tuttavia, per poter far volare i propri aeroplani, una compagnia deve dimostrare l'adesione a tutta una serie di standard e procedure.
Il low-cost non deriva quindi da un maggior contenimento dei costi in aree diverse dalla manutenzione delle macchine e dal training dell'equipaggio.
A.
paura delle low cost
Provate a volare con Easyjet e non vi accorgerete che si tratta di low cost, a parte il fatto che gli A319 di EJ sono nuovissimi !!!
ciaooooooo
ciaooooooo
Ho una modestissima esperienza nel mondo delle low-cost: una decina di voli esclusivamente con GermanWings. Airbus con sedili in pelle, allestimenti interni all'altezza di qualsiasi vettore di linea, equipaggio di bordo parecchio più gentile e disponibile di quello LH (perlomeno, rispetto a quello che ho incontrato io in qualche decina di voli )...ok, se vuoi una bibita la paghi, ma quello anche su Iberia.... L'ultimo volo che ho fatto con loro è stato un MUC-SXF... finale in mezzo ad un cumolonembo grosso e cattivo (non si poteva fare altro), condotta impeccabile del cockpit, liscio come l'olio......
Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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FAS ha scritto: capita la morale?
spero di aver trasmesso il messaggio giusto
...ricevuto forte e chiaro....
Andrea
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Re: Paura delle low cost
..scusate.. sapete chi vola a bananaland? ho cercato qualche compagnia che ci vada ma non ho trovato nulla..air.surfer ha scritto:Fondamentalmente è vero, ma se il paese in questione si trova nel mondo civile. A Bananaland vigono altre regole..IFACN ha scritto: Qualsiasi organizzazione che gestisce trasporto aereo è sottoposta a vigilanza sul rispetto delle norme nazionali ed internazionali; chi sgarra, paga pesantemente. Non solo multe in denaro, ma anche in "fermo" dell'attività.
Daniele
Re: Paura delle low cost
creste sui corsi per diventare C.C.....mancato versamento di contributi...stipendi nella media ma con 300h di volo in più all'anno rispetto alle altre Compagnie.....IFACN ha scritto: Il low cost nasce da un differente modello organizzativo dell'azienda, per esempio applicando le seguenti strategie:
- uso di aeroporti secondari, che applicano tariffe inferiori per i servizi offerti (parcheggio, movimentazione bagagli, assistenza passeggeri, etc.);
- uso di un solo tipo di aereo per la flotta (manutenzione, magazzino ricambi, formazione del personale tecnico, essendo semplificati, costano meno);
- soppressione di costi accessori a bordo (niente pasti, bar ridotto, etc.);
- uso minimo dei servizi aeroportuali (check-in da Internet anzichè emissione della carta d'imbarco, limiti al bagaglio a mano, sovrapprezzi elevati per i bagagli fuori norma);
- marketing e promozione per far viaggiare gli aerei più carichi possibile, in modo da avere il massimo rendimento da ogni volo;
Wild Simo
...Non ridete per la mia stranezza perchè io piango per la vostra banalità
...Non ridete per la mia stranezza perchè io piango per la vostra banalità
Vichinga sei un mito perchè sai la gente normalmente se ne sbatte se un dipendente è trattato di m.....l'importante è pagare poco. Moralmente ti sono vicino e purtroppo conosco queste cose che tu dicivichinga ha scritto:creste sui corsi per diventare C.C.....mancato versamento di contributi...stipendi nella media ma con 300h di volo in più all'anno rispetto alle altre Compagnie.....IFACN ha scritto: Il low cost nasce da un differente modello organizzativo dell'azienda, per esempio applicando le seguenti strategie:
- uso di aeroporti secondari, che applicano tariffe inferiori per i servizi offerti (parcheggio, movimentazione bagagli, assistenza passeggeri, etc.);
- uso di un solo tipo di aereo per la flotta (manutenzione, magazzino ricambi, formazione del personale tecnico, essendo semplificati, costano meno);
- soppressione di costi accessori a bordo (niente pasti, bar ridotto, etc.);
- uso minimo dei servizi aeroportuali (check-in da Internet anzichè emissione della carta d'imbarco, limiti al bagaglio a mano, sovrapprezzi elevati per i bagagli fuori norma);
- marketing e promozione per far viaggiare gli aerei più carichi possibile, in modo da avere il massimo rendimento da ogni volo;
ci tengo a precisare che avendoci lavorato posso garantire che i controlli vengono fatti sempre..che si vola in sicurezza sempre..altrimenti io non ci avrei messo piede...la mia puntualizzazione sulle condizioni di lavoro deriva da cose vecchie e mai sepolte.... mi sembra giusto che anche queste cose vengano menzionate in modo tale da dare la possibilità a tutti di scegliere con chi viaggiare.... ma per la sicurezza andate più che tranquilli!
Wild Simo
...Non ridete per la mia stranezza perchè io piango per la vostra banalità
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Certo che sono sicure. Ma è anche vero che se qualcuno fa qualcosa di non corretto di certo non lo dice a noi .....vichinga ha scritto:ci tengo a precisare che avendoci lavorato posso garantire che i controlli vengono fatti sempre..che si vola in sicurezza sempre..altrimenti io non ci avrei messo piede...la mia puntualizzazione sulle condizioni di lavoro deriva da cose vecchie e mai sepolte.... mi sembra giusto che anche queste cose vengano menzionate in modo tale da dare la possibilità a tutti di scegliere con chi viaggiare.... ma per la sicurezza andate più che tranquilli!
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beh...mi sono sempre rifiutata di contarle. Considera un turno di 6 on 2 off 6 on 3 off...uno standby a settimana da turno, ma chiamavano sempre per farti lavorare, raro rimanere a casa.. mediamente 4 voli al gg..tra le 10 e le 12h di lavoro giornaliere...mensilmente erano tante...ma tante tante
In media si fanno 1200 ore , ma da quest'anno Ryan si dovrà conformare ad un max di 900...
ovvio che per tenerle sulle 1200/1300h poi avevi periodi con 4 standby a settimana!!!!
In media si fanno 1200 ore , ma da quest'anno Ryan si dovrà conformare ad un max di 900...
ovvio che per tenerle sulle 1200/1300h poi avevi periodi con 4 standby a settimana!!!!
Ultima modifica di vichinga il 5 gennaio 2008, 15:40, modificato 1 volta in totale.
Wild Simo
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Pero gli aerei sono sicuri.....................................................................................vichinga ha scritto:beh...mi sono sempre rifiutata di contarle. Considera un turno di 6 on 2 off 6 on 3 off...uno standby a settimana da turno, ma chiamavano sempre per farti lavorare, raro rimanere a casa.. mediamente 4 voli al gg..tra le 10 e le 12h di lavoro giornaliere...mensilmente erano tante...ma tante tante
In media si fanno 1200 ore , ma da quest'anno Ryan si dovrà conformare ad un max di 900...
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Toh.. che strano. Il limite ministeriale dice che l'anno soìi possono fare al massimo 900 ore dopodichè si diventa pericolosi.vichinga ha scritto: In media si fanno 1200 ore annue, ma da quest'anno Ryan si dovrà conformare ad un max di 900...
Certo che se nessuno controlla.... ah, il limite non è che c'e' da quest'anno eh? Le nuove FTL esistono da ormai due o tre anni.. forse piu'.
si si siamo d'accordo ma Ryan ha trovato il modo di temporeggiare per 2 anni!!! da questo anno dovrà conformarsi...Airsurfer con me sfondi una porta aperta..lo sai benissimo!
ma sui controlli alle macchine vi assicuro che non si può dire nulla...
ma sui controlli alle macchine vi assicuro che non si può dire nulla...
Wild Simo
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Re: Paura delle low cost
Capisco il grave problema, di cui sono ben a conoscenza tramite amici piloti che lavorano per una LCC.vichinga ha scritto: creste sui corsi per diventare C.C.....mancato versamento di contributi...stipendi nella media ma con 300h di volo in più all'anno rispetto alle altre Compagnie.....
Ma non riesco a capire che tipo di aiuto può dare a chi ha paura di volare il conoscere le realtà interne a Ryanair...
A.
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Re: Paura delle low cost
Magari a scegliere una major?IFACN ha scritto: Ma non riesco a capire che tipo di aiuto può dare a chi ha paura di volare il conoscere le realtà interne a Ryanair...
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Ma dimmi te se è possibile arrivare ad accapigliarsi anche qui...
Ho sempre cercato di utilizzare (e far utilizzare qui dentro) la regola contesto/testo.
Le stesse discussioni possono essere utilissime in altre sezioni.
Qui non ha veramente senso dissertare sulla mancanza di sicurezza delle low cost, limitandosi a battutine e non portando alcun dato di fatto. Non solo non ha senso, ma è assolutamente controproducente e non capisco come chi scrive certe cose possa non considerare lo stato d'animo delle persone che leggeranno.
Chiudo il thread.
Chi volesse continuare a dissertare sulla cosa, trova in altre sezioni, thread sull'argomento.
Mi auguro che TUTTI, prima di intervenire in Paura di volare, abbiano ben chiari gli obiettivi di questa sezione.
Fearless Flyer
Ho sempre cercato di utilizzare (e far utilizzare qui dentro) la regola contesto/testo.
Le stesse discussioni possono essere utilissime in altre sezioni.
Qui non ha veramente senso dissertare sulla mancanza di sicurezza delle low cost, limitandosi a battutine e non portando alcun dato di fatto. Non solo non ha senso, ma è assolutamente controproducente e non capisco come chi scrive certe cose possa non considerare lo stato d'animo delle persone che leggeranno.
Chiudo il thread.
Chi volesse continuare a dissertare sulla cosa, trova in altre sezioni, thread sull'argomento.
Mi auguro che TUTTI, prima di intervenire in Paura di volare, abbiano ben chiari gli obiettivi di questa sezione.
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