7/1/2008 (7:43) -
ANNULLAMENTO DELLA SCELTA AIR FRANCE
Malpensa, piano in tre fasi
E spunta una pista svizzera
Il governatore Formigoni lavora
con Bossi per salvare lo scalo
SUSANNA MARZOLLA
MILANO
«Salvare Malpensa»: nonostante tutto il governatore della Lombardia Roberto Formigoni e il leader della Lega Umberto Bossi si dicono convinti di riuscirci. Con una «compagnia aerea del Nord» che però, al momento, esiste soltanto come idea astratta: secondo Formigoni ci sono «grandi vettori mondiali interessati» e «finanziatori italiani disponibili», ma nomi e cifre continuano a restare misteriosi. Mentre è assai concreta la decisione del governo di proseguire nella trattativa con Air France e altrettanto concreta la prospettiva di abbandonare Malpensa come hub.
Però un insperato aiuto politico ai «salvatori di Malpensa» sembra arrivare dal segretario della Cgil: «Non sono convinto della soluzione Air France - dichiara infatti Guglielmo Epifani in un’intervista all’Unità -. Del piano sappiamo poco o nulla. Non è mai avvenuto che di fronte al processo di alienazione di un’impresa pubblica il sindacato venisse tenuto all’oscuro». E su due cose insiste Epifani: «Non ci piacerebbe che l’Italia fosse l’unico tra i grandi Paesi europei a non disporre di una compagnia nazionale»; «Ci preoccupano i tagli: tra Malpensa e Az Service sono diecimila posti di lavoro». Dunque «salvare Malpensa» potrebbe essere una parola d’ordine ancora plausibile. E sia Formigoni che Bossi hanno usato questo week-end per cercare di riempirla di contenuti. Il governatore, assieme all’assessore ai trasporti Raffaele Cattaneo, ha messo a punto una «strategia a tre stadi».
Il primo, a dire il vero, sembra già escluso in partenza: «Ottenere dal governo l’annullamento della scelta di Air France». Qualche chance in più potrebbero averla gli altri due punti, a patto di trovare accordi e soldi: «Una moratoria di 5 anni nei quali vengano mantenute le rotte Alitalia sugli aeroporti del Nord analogamente a quanto avvenne per Schipol (l’aeroporto di Amsterdam, ndr) con l’acquisizione di Klm da parte di Air France»; «Costruire, con uno sforzo congiunto molto forte, una grande compagnia alternativa che abbia come hub Malpensa e collegamenti adeguati con tutti gli aeroporti del Nord e alla quale, al termine della moratoria, vengano consegnati gli slot non utilizzati da Air France/Alitalia». In contemporanea al progetto di Formigoni, Bossi ha parlato con Prodi degli slot. Durante un colloquio telefonico venerdì sera ha spiegato (e, secondo il leader leghista, il premier avrebbe recepito) che gli slot lasciati liberi a Malpensa dovrebbero essere consegnati alla Sea e riassegnati: con la prospettiva di rotte appetibili e già disponibili sarebbe più facile - questa l’idea della Lega - costruire una «compagnia del Nord in grado di servire il mercato lombardo-veneto e anche il Canton Ticino». Sabato Bossi si è incontrato con i dirigenti della Lega dei Ticinesi, ottenendone l’appoggio nella battaglia per «salvare Malpensa». «Siamo d’accordo nel difendere l’hub - ha spiegato il deputato luganese Norman Gobbi -. Il nostro governo ha deliberato crediti per potenziare i collegamenti e nei prossimi giorni prenderà una posizione a favore di Malpensa. È infatti un nodo fondamentale per lo sviluppo commerciale e turistico del Ticino». Saranno i capitali svizzeri a salvare Malpensa?
http://www.lastampa.it
-------------------------------------------------------------------------------------

Mah!!!!!....
