La Fiducia
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La Fiducia
Pare che molte volte la paura dei paurosi sia legata alla necessita’ di voler sempre avere il controllo su tutto e/o a problemi di fiducia nel prossimo e cose simili….Nel mio caso il ragionamento potrebbe filare perche’ ammetto di avere una natura che poco lascia al caso e, purtroppo, non sono neanche molto “spontanea” verso la vita. Ma allora chiedo: perche’ tutto questo si riflette solo sull’aereo? Perche’ prendo treno, nave, macchina con amici al volante, taxi e gondole senza problemi? Perche’ li’ non scatta la mania del controllo e mi faccio piu’ fatalista? C’e’ qualcuno nel forum che e’ riuscito a zittire il mantra “controllare, sempre controllare”?
Mancano circa 5-6 settimane al volo…sono un filino agitata!
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- Fearless flyer
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Monique... "Monique-un-filino-agitata .
L'aereo è diverso. Il controllo non è SOLO voler guidare e non poterlo fare.
Il plot del discorso è: sto male se, penso di essere in pericolo e non ho possibilità di fare nulla, neanche di alzarmi perchè sono bloccato su un sedile con la cintura di sicurezza stretta sulla pancia. In treno se penso di stare in pericolo immagino di potermi comunque muovere e tirare la famosa maniglia di arresto. In macchina posso sempre parlare con i miei amici che guidano.... e via di seguito.
Insomma l'aereo è l'unico scenario nel quale SENTO di essere in pericolo piuttosto frequentemente (anche se in realtà non lo sono ma questo non ha nessuna importanza) ma devo rimanere del tutto immobile e bloccato.
Posso fare solo una cosa: fidarmi
Fearless Flyer
L'aereo è diverso. Il controllo non è SOLO voler guidare e non poterlo fare.
Il plot del discorso è: sto male se, penso di essere in pericolo e non ho possibilità di fare nulla, neanche di alzarmi perchè sono bloccato su un sedile con la cintura di sicurezza stretta sulla pancia. In treno se penso di stare in pericolo immagino di potermi comunque muovere e tirare la famosa maniglia di arresto. In macchina posso sempre parlare con i miei amici che guidano.... e via di seguito.
Insomma l'aereo è l'unico scenario nel quale SENTO di essere in pericolo piuttosto frequentemente (anche se in realtà non lo sono ma questo non ha nessuna importanza) ma devo rimanere del tutto immobile e bloccato.
Posso fare solo una cosa: fidarmi
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Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
A L I T A L I A
Sito ufficiale "Voglia di volare".
VADO VIA DAL FORUM
evangelisti.luca@alitalia.it
Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Proverbio africano
Ciao Monique....
Mi ritrovo molto in quello che dici. Partendo dal concetto che è la nostra testa a comandarci e non la nostra volontà, la prima fiducia che perdiamo è la nostra. Se non abbiamo fiducia in noi stessi non andremo mai da nessuna parte....perchè è automatico che spesso si riesca a dare fiducia al prossimo nella stessa quantità che abbiamo per noi. L'aereo ci fa paura perchè vola e non fa tratte brevi, non vedi gli alberi fuori dal finistrino, no puoi aprire il finestrino e questo ci sembra un'allontanamento dalle nostre abitudini che a noi SEMBRANO sicure, ci allonatnano da casa che rappresenta una protezione, ci allontana dalla terra dove ognuno ha il controllo di se stesso.
Ho avuto per tanto tempo anch'io paura di volare.....però poi ho cercato fiducia in me stessa, facendomi anche tante domande....paragoni e prendendo esempi. Dopo aver volato sono riuscita a prendere l'ascensore a vetro tranquillamente perchè ormai avevo volato.......e mi sentivo un leone in confronto a prima, perchè ho capito che le cose vanno sfidate e provate e che può andar male anche in macchina, a piedi, in bicicletta.
Sono parole che difficilmente convincono....lo so, ma devi cercare la fiducia in te stessa....perchè veramente si supera tutto e la paura di volare non è come la varicella, ce la creiamo noi purtroppo, con i nostri dubbi e le paure.
L'aereo è un mezzo come gli altri, solo che poveretto non può fermarsi sulle nuvole per far salire le persone , ti porta comunque dove devi andare in minor tempo e in tutta sicurezza.
E poi è uno spettacolo magnifico.... .
Sono con te, capisco e conosco bene il disagio.....tira fuori la grinta, un pò alla volta....piano piano con i tuoi tempi e vedrai che una volta volato, ti sentirai molto orgogliosa di te.
Ciao Anny
Mi ritrovo molto in quello che dici. Partendo dal concetto che è la nostra testa a comandarci e non la nostra volontà, la prima fiducia che perdiamo è la nostra. Se non abbiamo fiducia in noi stessi non andremo mai da nessuna parte....perchè è automatico che spesso si riesca a dare fiducia al prossimo nella stessa quantità che abbiamo per noi. L'aereo ci fa paura perchè vola e non fa tratte brevi, non vedi gli alberi fuori dal finistrino, no puoi aprire il finestrino e questo ci sembra un'allontanamento dalle nostre abitudini che a noi SEMBRANO sicure, ci allonatnano da casa che rappresenta una protezione, ci allontana dalla terra dove ognuno ha il controllo di se stesso.
Ho avuto per tanto tempo anch'io paura di volare.....però poi ho cercato fiducia in me stessa, facendomi anche tante domande....paragoni e prendendo esempi. Dopo aver volato sono riuscita a prendere l'ascensore a vetro tranquillamente perchè ormai avevo volato.......e mi sentivo un leone in confronto a prima, perchè ho capito che le cose vanno sfidate e provate e che può andar male anche in macchina, a piedi, in bicicletta.
Sono parole che difficilmente convincono....lo so, ma devi cercare la fiducia in te stessa....perchè veramente si supera tutto e la paura di volare non è come la varicella, ce la creiamo noi purtroppo, con i nostri dubbi e le paure.
L'aereo è un mezzo come gli altri, solo che poveretto non può fermarsi sulle nuvole per far salire le persone , ti porta comunque dove devi andare in minor tempo e in tutta sicurezza.
E poi è uno spettacolo magnifico.... .
Sono con te, capisco e conosco bene il disagio.....tira fuori la grinta, un pò alla volta....piano piano con i tuoi tempi e vedrai che una volta volato, ti sentirai molto orgogliosa di te.
Ciao Anny
Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato.
Hai proprio ragione Annalisa...e piu' mi sfiducio e piu' mi arrabbio con me stessa, e piu' mi arrabbio con me stessa e piu' mi sfiducio...un bel circolino vizioso....di cui non trovo la via d'uscita....e sta cosa dell'aereo mi fa impazzire perche' normalmente affronto tutto di petto, spingo i miei limiti di continuo, sono anche un po' aggressiva a volte (sono buonissima pero'!) e normalmente ottengo cio' che mi interessa o mi avvicino di molto. Mi farebbe piacere se mi spiegassi piu' in dettaglio di come sei riuscita ad uscire da certi meccanismi mentali...Annalisa ha scritto:Partendo dal concetto che è la nostra testa a comandarci e non la nostra volontà, la prima fiducia che perdiamo è la nostra. Se non abbiamo fiducia in noi stessi non andremo mai da nessuna parte....
Volentieri....ci provo.Monique ha scritto:Hai proprio ragione Annalisa...e piu' mi sfiducio e piu' mi arrabbio con me stessa, e piu' mi arrabbio con me stessa e piu' mi sfiducio...un bel circolino vizioso....di cui non trovo la via d'uscita....e sta cosa dell'aereo mi fa impazzire perche' normalmente affronto tutto di petto, spingo i miei limiti di continuo, sono anche un po' aggressiva a volte (sono buonissima pero'!) e normalmente ottengo cio' che mi interessa o mi avvicino di molto. Mi farebbe piacere se mi spiegassi piu' in dettaglio di come sei riuscita ad uscire da certi meccanismi mentali...Annalisa ha scritto:Partendo dal concetto che è la nostra testa a comandarci e non la nostra volontà, la prima fiducia che perdiamo è la nostra. Se non abbiamo fiducia in noi stessi non andremo mai da nessuna parte....
Comincio con il dire che ho avuto paura per 25 anni, e solo l'anno scorso sono riuscita a volare per la prima volta. Ho passato tutti questi anni sfiduciandomi così "no no ce la farò mai a salire in aereo....è impossibile...".
vedevo un aereo in volo " no io lassù non ci andrò mai.... NON CE LA FARO' MAI!!". Questa cosa è andata avanti per anni, la mia famiglia ha sempre volato, poi quando ho iniziato ad avere il primo fidanzato, i diciotto anni e tutti intorno a te andavano ovunque con l'aereo e tornavano neri come il carbone.....ho iniziato ad essere molto scoraggiata, mi sentivo veramente una "diversa"....sentivo che il momento di affontare questa paura sarebbe arrivato...percè non potevo accettare una vita con questa MIA difficoltà.
Poi di carattere sono un pò come sei tu.....vado avanti con aggressività, a spallate ma devo.....devo arrivare lì.
Allora iniziavano ad arrivare le occasioni di viaggio molto concrete e ho sempre cercato altre vie, ma che fatica....un logorio tremendo. Poi sognavo la notte che mi trovavo in aereo.....ma così senza aver in programma nessun viaggio, solo che ero talmente afflitta da questa cosa che anche se non dovevo partire, sognavo.
Poi due anni fa ero fidanzata con un'altra persona che questa cosa dell'aereo me l'ha fatta pesare molto ed io sentivo la terra sotto i piedi che mi andava via, ho pianto molto......ho cercato in intenet ed ho trovato questo sito che mi ha aiutato tantissimo.....soprattutto Luca .
Frequento questo sito, mando a c***re il mio compagno perchè veramente era uno stress ulteriore e pian piano s'è presentata l'occasione di partire per Tenerife con i miei genitori.
A quel punto ho capito che dovevo approfittare.....dovevo assolutamente, avevo timore di un volo di quattro ore.....volevo farne uno breve, pensavo fosse meglio ed invece ti assicuro che non cambia niente....anzi nel viaggio lungo sei + comoda.
Ho iniziato mesi prima a lavorare con la mia testa, devi farti delle domande per aiutarti Monique....io ad esempio mi dicevo:
" vuoi stare tutta la vita con questa paura ed arrivare alla vecchiaia senza essere salita in aereo?"
"vuoi che chi ti starà affianco un giorno soffra per questa tua paura?"
ho iniziato così......poi quando mi sono data delle risposte ho iniziato a prendere spunti.
" Quanti aerei cadono al giorno o in un anno?" "perchè deve succedere a me?"
poi anche affermazioni.....tipo " vabbè.....sono quattro ore, passano quattro ore".
Quello che voglio dire Monique è che si cerca la fiducia e consigli da tutti....ma questi devono integrare il tuo pensiero che deve cambiare verso il positivo. Nessuno ti trascinerà per i capelli, nessuno ti obbliga.....ci vogliono solo:
Testa abbastanza predisposta: "Io voglio farcela, anche se i tremano le gambe" non si muore di paura Monique.....io non ci credevo ma è la verità.
Gambe: devi camminare sulla scaletta
Persona: Questo può essere soggettivo....ma da sola, senza nel mio caso la mia famiglia avrei rimandato ancora. Quando ero fidanzata non ho volato con lui perchè non avevo fiducia nel rapporto, non ero sicura di quello che volevo, figuriamoci se volevo mettere la mia paura in mano a questa persona. Così ho preso al balzo di partire con la mia famiglia.
Sono sicura che tuo marito ti starà vicino e ti aiuterà.
Hai tutto per farcela......tocca solo a te darti una mano iniziale, vedrai che riuscirai a volare.
ah un'altra cosa....quando salirai e ti allaccerai la cintura....sentirai il sapore della vittoria......e credimi che non ha prezzo
Sono stata lunga ma spero di averti aiutato. Per qualsiasi cosa ci sono anche i pm.
un abbraccio
Anny
Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato.
Re: La Fiducia
In primo luogo, auto, treno, nave possono essere più vicini a te come abitudini.Monique ha scritto:Pare che molte volte la paura dei paurosi sia legata alla necessita’ di voler sempre avere il controllo su tutto e/o a problemi di fiducia nel prossimo e cose simili….
Difficilmente una persona quando guida o va in taxi pensa a tutto quello che potrebbe accadere.
Poi c'è sempre il fenomeno mediatico. Si parla poco degli incidenti stradali (o quando se ne parla è sempre in termini complessivi), perchè sono così frequenti che non fanno notizia.
Comunque non è detto che avere il controllo aiuti; è sempre una questione di fiducia.
Io non ho mai avuto paura di volare, tranne quando ho cominciato a volare da solo come allievo pilota.
Più che paura di volare, avevo "paura": solo ai comandi, con il completo controllo dell'aereo e della situazione, avevo paura di me stesso e di far qualche grossa ca**ata, perchè non mi fidavo ancora di me come pilota.
La soluzione al dilemma è venuta dal ns capo istruttore, che ha un metodo efficace... mi ha dato le chiavi dell'aereo e, posandomi una mano sulla spalla, mi ha detto "vola, se io mi fido di te, puoi fidarti anche tu di te stesso" (*).
E' stato uno dei più bei voli che ho fatto.
A.
(*) beh, più o meno...
Che donna....che carattere!Annalisa ha scritto:Ho iniziato mesi prima a lavorare con la mia testa, devi farti delle domande per aiutarti Monique....io ad esempio mi dicevo:
" vuoi stare tutta la vita con questa paura ed arrivare alla vecchiaia senza essere salita in aereo?"
"vuoi che chi ti starà affianco un giorno soffra per questa tua paura?"
ho iniziato così......poi quando mi sono data delle risposte ho iniziato a prendere spunti.
" Quanti aerei cadono al giorno o in un anno?" "perchè deve succedere a me?"
poi anche affermazioni.....tipo " vabbè.....sono quattro ore, passano quattro ore".
Anny, grazie per le tue parole che mi ispirano e per la lezione di vita. Come non darti ragione? E io quelle domande sono mesi che me le pongo da sola, con la psicologa....ma quel blocco non cede. E' come se io sapessi che se prendo l'aereo qualcosa accadra'....Lo so che questa ultima frase suona proprio da fattucchiera pazza e mi imbarazzo a scriverla
Mi inizio proprio a scoraggiare perche' nulla sembra funzionare con me! Anche qui nel forum, leggo di tante persone che ce l'hanno fatta e gioisco come se li conoscessi tutti perche' conosco le loro paure. E vorrei avere un briciolino del loro, del tuo, coraggio...Evidentemente qualcosa e' scattato dentro tutti voi, vorrei che scattasse anche a me ma non so come, da dove incominciare....e appunto perche' ne' ho provato di tutti i colori fornita di "voglia di farcela" e poi ogni cosa e' stata un fallimento e adesso quasi non riesco piu' a sperare. Mi sento braccata perche' questo volo e' forzatissimo, nel senso che o volo o non vedo mio marito per un anno....e ovviamente la cosa mi attapira alla grande...non e' un opzione non seguirlo.
E sai cosa? A volte, per circa 30 secondi, mi dico "ma si! vado! non e' un dramma...". Appunto...per 30 secondi...poi "Ma sei pazza? Incosciente, hai abbassato la guardia!".
Una pazza scatenata...lo so... Ho detto a mio marito "Cielo, non vorrei che tu pensassi che non sono normale!" Lui: "Eh, sei in ritardo di otto anni!"
A presto!
Monique ricorda che c'è un momento per qualsiasi cosa....ma rimandare non serve. Se vuoi superare la paura di volare perchè ti scoraggi e hai volontà..... prima sali e meglio è...questo te lo assicuro, perchè noi ci creiamo immagini nella nostra testa di come può essere volare e sono tutte sbagliate perchè non abbiamo provato....ci immaginiamo chissà cosa e invece non c'è niente di cui aver paura.
Gli/le Assistenti di volo sono gentilissimi, e ti sono vicini per qualsiasi disagio.
Sai quando scatta qualcosa? quando sei stufa di portarti appresso quest'ansia, qando la voglia di non starci più male supera la paura stessa......perchè se una persona dice
"Ho paura di volare, e non ci proverò mai perchè non mi interessa", allora vive tranquillo, ma se fai come noi e dici " io ho paura.....ma voglio volare, basta non ce la faccio più....perchè io non ce la faccio?", pian piano arrivi a volare, con pazienza e con tenacia....ma riuscirai a volare anche tu come tanti altri....vedrai.
Gli/le Assistenti di volo sono gentilissimi, e ti sono vicini per qualsiasi disagio.
Sai quando scatta qualcosa? quando sei stufa di portarti appresso quest'ansia, qando la voglia di non starci più male supera la paura stessa......perchè se una persona dice
"Ho paura di volare, e non ci proverò mai perchè non mi interessa", allora vive tranquillo, ma se fai come noi e dici " io ho paura.....ma voglio volare, basta non ce la faccio più....perchè io non ce la faccio?", pian piano arrivi a volare, con pazienza e con tenacia....ma riuscirai a volare anche tu come tanti altri....vedrai.
Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato.
Ciao Monique, sono Marco ed anche io soffro di questa spiacevole sensazione di terrore quando ho a che fare direttamente con un viaggio in aereo...Evidentemente qualcosa e' scattato dentro tutti voi, vorrei che scattasse anche a me ma non so come, da dove incominciare....e appunto perche' ne' ho provato di tutti i colori fornita di "voglia di farcela" e poi ogni cosa e' stata un fallimento e adesso quasi non riesco piu' a sperare.
Ultimamente, anche grazie a questo forum ed a un supporto psicologico sono riuscito a salire nuovamente su un aereo che mi ha portato fino a Berlino, dove ho trascorso delle splendide giornate.
Mi aspettano altri voli prossimamente e non ti nascondo che la paura faccia ancora capolino quando penso ai miei prossimi viaggi.
Conosco bene quell'altalena che tu descrivi nel pensare "ok parto.. lo fanno tutti" e subito dopo "follia..follia... ma che sto per fare' VOLAREEE!!! AIUTOOOO!"
Ti devo dire io ho sfruttato proprio quel momento di "positività" per comprare i biglietti su internet (non ci ho messo 30 secondi! testimone Luca..a cui ho scritto: botta da matto ho comprato i tickets! e lui mi rispose: no ... botta da saggio, aveva ragione)..poi una volta fatto ciò ho cercato di sforzarmi a non pensare al volo ma alla destinazione(sembra facile a dire ma ci vuole molta concentrazione)..
Quando la data della partenza si faceva più vicina allora mi "sono preso in braccio la paura.." nel senso che ho cercato di contrastarla non in maniera netta e brusca ma ,conoscendola, ho cercato di "anticipare le sue mosse".
Sapevo bene in quali occasioni avrei avvertito più forte l'ansia e mi sono preparato a veicolarla in pensieri positivi aiutandomi con tecniche di respirazione imparate ad un corso di yoga che tuttora frequento.
Inoltre ho focalizzato l'attenzione anche su quello che ho direttamente citato dal tuo post.. perchè gli altri volano ed io non posso? Tutti tornano felici e contenti? Ma solo io devo essere quello strasfigato che prende l'aereo e cade giù???
Think Positive
A disposizione.. Marco
Marco,marquito ha scritto:tecniche di respirazione imparate ad un corso di yoga
ma che bella idea mi hai dato! Tra tutte le tattiche che ho provato per calpestare questa paura, questa mi mancava...perche' no? Una volta sull'aereo potrei assumere la posizione del loto...
Vorrei farti una domanda, sempre se ti va di rispondere, tu nella vita in generale e a parte questa antipatia verso l'aereo, sei una persona fiduciosa verso la vita e il prossimo? Sei una persona a cui serve avere tutto sotto controllo per "funzionare" bene?
Ciao, Monique non posso ritenermi in generale una persona con molta fiducia nel prossimo e mi ritengo un fenomeno per tutto quello che riguarda la volontà di mantenere gli eventi sotto controllo.Marco,
ma che bella idea mi hai dato! Tra tutte le tattiche che ho provato per calpestare questa paura, questa mi mancava...perche' no? Una volta sull'aereo potrei assumere la posizione del loto... Smile
Vorrei farti una domanda, sempre se ti va di rispondere, tu nella vita in generale e a parte questa antipatia verso l'aereo, sei una persona fiduciosa verso la vita e il prossimo? Sei una persona a cui serve avere tutto sotto controllo per "funzionare" bene?
Ma ho intrapreso un cammino..non è che voglia rivoluzionare il mio modo di vedere il mondo e la vita ma quello che sto cercando di fare è "AMMORBIDIRMI" nei confronti di alcune situazioni (non solo i viaggi in aereo) che mi vedono in difficoltà.
A parte lo yoga (che credo abbia i suoi benefici, ma tengo a sottolineare che è un'opinione del tutto personale), in primis non bisogna essere troppo cattivi con se stessi ma nello stesso tempo dobbiamo raggiungere il ns obbiettivo sapendo già dall'inizio quali saranno i momenti critici da superare..RICORDA CHE LA CONSAPEVOLEZZA DELLA PAURA è UN PUNTO A NOSTRO FAVORE...
In altri termini, facendo un esempio pratico: durante il mio ultimo volo per Berlino ho avuto anche io sensazioni spiacevoli ma sapevo che sarebbero arrivate e le aspettavo al varco.. non ho preteso che non arrivassero! E ti assicuro che sono state molto molto meno brutte di come ricordavo!
E poi usa l'autoironia...
.. tutto questo per me è stato un ottimo aiuto...
Rimango sempre a tua disposizione.. lo scambio di idee fa bene.. a tutti e due.
Marco
Marco, anche io come te sono un fenomeno nel controllare gli eventi! A volte mi compiaccio persino della mia inventiva e della mia mente criminale!marquito ha scritto: Ciao, Monique non posso ritenermi in generale una persona con molta fiducia nel prossimo e mi ritengo un fenomeno per tutto quello che riguarda la volontà di mantenere gli eventi sotto controllo.
Ma ho intrapreso un cammino..non è che voglia rivoluzionare il mio modo di vedere il mondo e la vita ma quello che sto cercando di fare è "AMMORBIDIRMI" nei confronti di alcune situazioni (non solo i viaggi in aereo) che mi vedono in difficoltà.
A parte lo yoga (che credo abbia i suoi benefici, ma tengo a sottolineare che è un'opinione del tutto personale), in primis non bisogna essere troppo cattivi con se stessi ma nello stesso tempo dobbiamo raggiungere il ns obbiettivo sapendo già dall'inizio quali saranno i momenti critici da superare..RICORDA CHE LA CONSAPEVOLEZZA DELLA PAURA è UN PUNTO A NOSTRO FAVORE...
In altri termini, facendo un esempio pratico: durante il mio ultimo volo per Berlino ho avuto anche io sensazioni spiacevoli ma sapevo che sarebbero arrivate e le aspettavo al varco.. non ho preteso che non arrivassero! E ti assicuro che sono state molto molto meno brutte di come ricordavo!
E poi usa l'autoironia...
.. tutto questo per me è stato un ottimo aiuto...
Rimango sempre a tua disposizione.. lo scambio di idee fa bene.. a tutti e due.
Marco
A parte gli scherzi, volevo farti un paio di domande....Cosa ti ha dato la spinta a volerti ammorbidire? Hai mai scoperto la ragione per la quale hai sfiducia nelle persone e ti senti di dover controllare gli eventi? E, soprattutto, a parte il volo, come hai fatto a reinventarti? Sai alla nostra eta'... Non siamo certamente vecchietti, ma il carattere credo che sia gia' piuttosto formato...io ho un problema di abitudine, di automaticita' suppongo.
Ovviamente chiedere e' lecito, rispondere e' cortesia...non vorrei essere stata un po' ficcanaso...
Complimentissimi per il volo, ma a parte questo, di aver scelto di intraprendere una strada che richiede corraggio e umilta' a mio parere.
A presto!
Monique, mi inserisco per dare i miei 2 cent di contributo, riflettendo sulla parola che ho sottolineato.Monique ha scritto: Cosa ti ha dato la spinta a volerti ammorbidire? Hai mai scoperto la ragione per la quale hai sfiducia nelle persone e ti senti di dover controllare gli eventi? E, soprattutto, a parte il volo, come hai fatto a reinventarti? Sai alla nostra eta'... Non siamo certamente vecchietti, ma il carattere credo che sia gia' piuttosto formato...io ho un problema di abitudine, di automaticita' suppongo.
Non mi ricordo se mi è capitato di scriverlo anche qui, ma superare i propri timori e le proprie paure non dobbiamo metterlo in termini come "reinventarsi", "cambiare radicalmente" etc.
Qualsiasi lavoro di crescita non deve avere come obiettivo farci diventare altre persone, ma quello di farci rimanere le stesse persone, solo con diversi atteggiamenti.
Quando scoprirai di aver bisogno di controllare meno ogni dettaglio della tua vita, sarai sempre Monique, con le sue forze e le sue fragilità, con maggiore conoscenza e consapevolezza di sè, ma sarai sempre tu, non un altro individuo. Conoscenza e consapevolezza che derivano dall'aver intrapreso un nuovo cammino per scoprire nuove cose di sè.
'notte.
A.
Avrai ragione...ma io proprio cosi' mi sento. Per superare questa cosa dell'aereo, per farcela, devo diventare un'altra....quasi totalmente....perche' se la paura non e' nell'aereo ma....e il resto lo sappiamo, a voglia di cose da cambiare! Perche' quella che sono adesso sull'aereo non ci sale..magari mi sostituisco giusto il tempo del voloIFACN ha scritto:superare i propri timori e le proprie paure non dobbiamo metterlo in termini come "reinventarsi", "cambiare radicalmente" etc.
Qualsiasi lavoro di crescita non deve avere come obiettivo farci diventare altre persone
A me 'sta cosa di abbandonare il controllo a perfetti sconosciuti...come vorrei stare in cabina e dirigere...non le operazioni di cui non so nulla, ma ad assicurarmi, a ricordare di stare attenti.Ora, lo so che tutto cio' suona ridicolo ma sarebbe bellissimoooooo!
Scusa, ma ragionando per analogie, prendere un taxi, un bus, la metropolitana, lasciare i soldi in banca non è anch'esso affidarsi a sconosciuti?Monique ha scritto: A me 'sta cosa di abbandonare il controllo a perfetti sconosciuti...come vorrei stare in cabina e dirigere...non le operazioni di cui non so nulla, ma ad assicurarmi, a ricordare di stare attenti.
La questione non è l'aereo o altro, ma semplicemente capire che lasciare le redini, fidarsi di qualcuno, non è nulla di strano o fuori dall'ordinario.
A.
Taxi= "Sentaaaaaa! Vada piu' piano che c'e' traffico!"IFACN ha scritto:Scusa, ma ragionando per analogie, prendere un taxi, un bus, la metropolitana, lasciare i soldi in banca non è anch'esso affidarsi a sconosciuti?
Bus= (vicino al conduttore, mi piace davvero guardare la strada) "Ehhh ma che curva! Sia attento eh?!"
Metropolitana= La prendo di rado (un filo di claustrofobia) "Va bene, coraggio, sono solo 3 fermate, sono solo tre fermate, sono solo tre fermate...! Stia attento alla porta le stava per pinzare il braccio!"
Bank= Bank statement anyone?
A parte le scemenze da me scritte per prendermi in giro un pochino...Lo so che ho questo problema, ecco perche' ho chiamato cosi il thread, e ovviamente consigli, lezioni di vita e, immagino a volte caxxiatine, sono benvenut!
Lezioni di vita non sono abituato a darne, però può essere utile capire da dove arriva questa sfiducia verso gli altri.Monique ha scritto: A parte le scemenze da me scritte per prendermi in giro un pochino...Lo so che ho questo problema, ecco perche' ho chiamato cosi il thread, e ovviamente consigli, lezioni di vita e, immagino a volte caxxiatine, sono benvenut!
O meglio, si potrebbe anche provare a capire se c'è qualcuno nel tuo mondo che ha la tua fiducia; qualcuno che, quando fa o dice qualcosa, senti che è giusto così.
Oppure, infine, cosa pensi che possa succedere a te se per una volta "spegni" il controllo totale e globale...
A.
Andrea,IFACN ha scritto:O meglio, si potrebbe anche provare a capire se c'è qualcuno nel tuo mondo che ha la tua fiducia; qualcuno che, quando fa o dice qualcosa, senti che è giusto così.
Oppure, infine, cosa pensi che possa succedere a te se per una volta "spegni" il controllo totale e globale...
A.
mi fido un pochino della mia mamma...(ooohhh che tenera!!! ) ma in generale ascolto anche opinioni altrui. Lo so che voi nel forum avete ragione, mio marito ha ragione, le mie amiche hanno ragione....Ma non la sento "mia" questa cosa e spero che a furia di scrivere lo diventi. Anzi, dico con piacere che passetti avanti ne ho fatti e sono conscia di cose di cui non ero una settimana fa...miracolo!
Mi chiedi cosa potrebbe succedere se provassi a spegnere il controllo totale e globale... gia' il pensiero mi intimidisce e mi mette a disagio, ma mi forzerei di farlo per il mio bene...ma non so come...lo so che suona come una scemenza, ma non so da dove partire. Il controllo quando 1v. in 30 l'ho perso e' successo un dramma allucinante...forse parte da li!
Tua mamma è una persona ansiosa o ansiogena?Monique ha scritto: mi fido un pochino della mia mamma...(ooohhh che tenera!!! )
La mia si, taaaaanto.
Comincia da una cosa piccola, per esempio non tampinare il conducente del taxi o del bus per come guida... Lo saprà bene lui a cosa deve stare attento, visto che la patente glie l'hanno data, no?Monique ha scritto: Mi chiedi cosa potrebbe succedere se provassi a spegnere il controllo totale e globale... gia' il pensiero mi intimidisce e mi mette a disagio, ma mi forzerei di farlo per il mio bene...ma non so come...lo so che suona come una scemenza, ma non so da dove partire.
Il problema fiducia/controllo non si risolve passando da 0% fiducia/100% controllo all'opposto in un attimo, ma, come tu stessa noti, con piccoli progressi giorno per giorno.
Forse dipende anche dalla percezione individuale di "allucinante"; per come sono fatto io "allucinante" è stato il disastro di Chernobyl o lo tsunami in Indonesia o l'attacco al WTC nel Settembre 2001.Monique ha scritto: Il controllo quando 1v. in 30 l'ho perso e' successo un dramma allucinante...forse parte da li!
A.
Si,si, bravo! Mia madre fino a quando ho avuto 20 era ansiosissima, paranoica, aggressiva ecc.... poi lei ha deciso di rinnovarsi, e intanto io ho tirato su il suo bagaglio. Adesso mi rimprovera di essere cosi... e lei e' sempre serena e positiva (e vola!) e mi dice "Ma chissa' da chi hai preso..."IFACN ha scritto:Tua mamma è una persona ansiosa o ansiogena?
La mia si, taaaaanto.
Hai ragione....mi devo impegnare...tentero' con le piccole cose, come dici tu. Adesso ci penso e poi ti faccio sapereIFACN ha scritto: Comincia da una cosa piccola, per esempio non tampinare il conducente del taxi o del bus per come guida... Lo saprà bene lui a cosa deve stare attento, visto che la patente glie l'hanno data, no?
Beh si...allucinante per la mia testolina a quella tenera eta'....e' vero, quelle sono state vere tragedie , le mie paranoie al confronto non sono proprio nulla.IFACN ha scritto: Forse dipende anche dalla percezione individuale di "allucinante"; per come sono fatto io "allucinante" è stato il disastro di Chernobyl o lo tsunami in Indonesia o l'attacco al WTC nel Settembre 2001.
Io fino ai ventidue anni ero un po' come te... poi sono uscito di casa e sono "cresciuto" - e' bastato allontanarsi dalla presenza materna quel tanto che basta.Monique ha scritto:Si,si, bravo! Mia madre fino a quando ho avuto 20 era ansiosissima, paranoica, aggressiva ecc.... poi lei ha deciso di rinnovarsi, e intanto io ho tirato su il suo bagaglio. Adesso mi rimprovera di essere cosi... e lei e' sempre serena e positiva (e vola!) e mi dice "Ma chissa' da chi hai preso..."
Conviene cominciare con le piccole cose. Tutti i "problemoni" sono sempre risolvibili come una serie di "problemini", piu' facili da gestire e meno complicati da comprendere.Monique ha scritto: Hai ragione....mi devo impegnare...tentero' con le piccole cose, come dici tu. Adesso ci penso e poi ti faccio sapere
La mia intenzione non e' ridurre l'importanza di quello che dici, ma farti capire che qualsiasi nostro problema puo' essere una cosa grossa e complicata oppure piccola e semplice secondo il termine di confronto che scegliamoMonique ha scritto: Beh si...allucinante per la mia testolina a quella tenera eta'....e' vero, quelle sono state vere tragedie , le mie paranoie al confronto non sono proprio nulla.
A.
.Cosa ti ha dato la spinta a volerti ammorbidire?
é stata una serie di circostanze che mi hanno aperto gli occhi, in sostanza mi sono accorto che molte cose mi stavano sfuggendo,(per controllare tutto non mi toccava più niente.. non so se mi intendi) vivevo in una sorta di fortino da cui non uscivo più..
L'età non conta.E, soprattutto, a parte il volo, come hai fatto a reinventarti? Sai alla nostra eta'... Laughing Non siamo certamente vecchietti, ma il carattere credo che sia gia' piuttosto formato...io ho un problema di abitudine, di automaticita' suppongo.
Come già ha sottolineato giustamente IFACN nessuno si reinventa.. più che altro dobbiamo percepire le cose che ci circondano come anche gli eventi in maniera differente. Non che io abbia cambiato mentalità dal giorno alla notte..ho ancora tante cose da fare.. probabilmente non finirò mai...
Non nascondersi. mettersi in gioco anche quando molto spesso le nostre ansie, le nostre paure ci suggerirebbero il contrario..
IMHO: parlare di abitudine ,automaticità.. a volte (almeno per quello che riguarda il mio caso) è solo uno strumento per non "rischiare" (nel senso buono del termine).
Per "non voler rischiare" intendo l' assenza di volontà o comunque la difficoltà nell'entrare in un contesto che non abbiamo ancora pianificato e che ancora non ci risulta prevedibile... Non pensi? .. é questo ciò che ci spaventa fondamentalmente? Hai anche tu queste sensazioni?
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Questo thread mi sta piacendo moltissimo.
Ed il tema de, cambiamento, dell'abitudine, del fare le cose automatiche è sempre presente ogni qual volta sia necessario abbandonare la forma precedente e trovarne una nuova.
Cambiare anche una cosa semplice è sempre difficile: avete mai provato ad mettere le braccia conserte nel modo opposto a quello in cui l'avete sempre fatto? Mi stavo slogando un braccio Immaginiamo cosa deve essere per cambiamenti più complessi.
Però, sono d'accordo, i grandi cambiamenti iniziano sempre con i piccoli passi, con atti intenzionali di piccoli cambiamenti.
Poi si continua...
Fearless Flyer
Ed il tema de, cambiamento, dell'abitudine, del fare le cose automatiche è sempre presente ogni qual volta sia necessario abbandonare la forma precedente e trovarne una nuova.
Cambiare anche una cosa semplice è sempre difficile: avete mai provato ad mettere le braccia conserte nel modo opposto a quello in cui l'avete sempre fatto? Mi stavo slogando un braccio Immaginiamo cosa deve essere per cambiamenti più complessi.
Però, sono d'accordo, i grandi cambiamenti iniziano sempre con i piccoli passi, con atti intenzionali di piccoli cambiamenti.
Poi si continua...
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Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
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Sito ufficiale "Voglia di volare".
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Di solito dico, per semplificare, che si vive meglio comprendendo i propri aspetti "positivi" che non volendo a tutti costi eliminare quelli "negativi".marquito ha scritto: L'età non conta.
Come già ha sottolineato giustamente IFACN nessuno si reinventa.. più che altro dobbiamo percepire le cose che ci circondano come anche gli eventi in maniera differente. Non che io abbia cambiato mentalità dal giorno alla notte..ho ancora tante cose da fare.. probabilmente non finirò mai...
In fondo, ognuno di noi e' fatto a modo suo, e' controproducente voler diventare qualcun altro. Si correrebbe il rischio di diventare artificiali verso gli altri e sempre scontenti verso se' stessi.
E' piu' produttivo, invece, essere sempre se' stessi e lavorare su una piccola cosa per volta.
E' un po' come lo sport: ci si allena ad andare oltre quello che si e' fatto il giorno prima di un pochino per volta.
A.
Ultima modifica di IFACN il 21 gennaio 2008, 17:14, modificato 1 volta in totale.
Allora, ho trovato una cosa piccolina da dove incominciare. Ti prego non ridere troppo forte perche' ti sentoIFACN ha scritto:Conviene cominciare con le piccole cose. Tutti i "problemoni" sono sempre risolvibili come una serie di "problemini", piu' facili da gestire e meno complicati da comprendere.
Dove abitavo prima, era molto "in" entrare nelle case della gente durante la notte, addormentarle con non so che tipo di gas e derubarle di ogni cosa...quando andava bene. Io, allora, oltre a chiudere la porta centrale, iniziai a dare una bella girata di chiave anche alla porta della camera da letto prima di andare a dormire...Poi sono venuta ad abitare qui, peggio....vivo in un paesino veramente malavitoso con tanto di serial rapist e gangs di tutti i tipi...figurati! Gia' troppo che non ho iniziato a cementare la porta ogni notte. Ma adesso basta! Non la chiudo piu'! Mi assicuro di aver chiuso la porta d'entrata, lascio la lucina accesa fuori di casa e..buonanotte!
Lo so che non era tua intenzione, era la mia....perche' quando penso a quelle persone mi vergogno di lamentarmi di queste sciocchezze; io sono viva e dovrei gustarmela questa vita, dovrei prendere le opportunita' di viaggiare, volare, di essere felice. Grazie per avermi aiutato a dare una ridimensionata ai "pericoli" della mia vita.IFACN ha scritto:
La mia intenzione non e' ridurre l'importanza di quello che dici, ma farti capire che qualsiasi nostro problema puo' essere una cosa grossa e complicata oppure piccola e semplice secondo il termine di confronto che scegliamo
Assolutamente condivido! Intendo benissimo...quasi si inizia a perdere la "sensibilita" verso le cose, le emozioni..Poi, ovviamente, sentendomi cosi' diversa anche relazionarsi con gli altri a volte diventa problematico. Il fortino? Io mi sono ispirata al Castello Sforzesco!marquito ha scritto: in sostanza mi sono accorto che molte cose mi stavano sfuggendo,(per controllare tutto non mi toccava più niente.. non so se mi intendi) vivevo in una sorta di fortino da cui non uscivo più..
Il tuo potrebbe essero uno spunto interessante, non ne sono sicura perche' a primo impatto lo stomaco non mi si rigira (mi capita normalmente quando vengo presa con le mani nella marmellata ), ma siccome sono conscia di non capirmi fino in fondo potrebbe benissimo essere. Non so se si tratti di volonta'...Perche' questa battaglia con l'aereo e' iniziata verso ottobre e nonostante i profondi disagi non mollo. Invece mi interessa quando parli di difficolta' , li' il mio stomaco si attapira...Trovo difficile avventurarmi perche' non mi risulta possibile volare, farcela, vincere...e' un circolino mentale davvero malefico. A te capita? Mi spaventa "osare" di sperare....cielo che matta! Chiamatemi l'ambulanzaMarquito ha scritto: IMHO: parlare di abitudine ,automaticità.. a volte (almeno per quello che riguarda il mio caso) è solo uno strumento per non "rischiare" (nel senso buono del termine).
Per "non voler rischiare" intendo l' assenza di volontà o comunque la difficoltà nell'entrare in un contesto che non abbiamo ancora pianificato e che ancora non ci risulta prevedibile... Non pensi? .. é questo ciò che ci spaventa fondamentalmente? Hai anche tu queste sensazioni?
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Avete mai provato a volare in mongolfiera? Non sai mai dove vai a finire. Ogni volo è inventato e costruito mentre voli. Puoi andare solo su e giù e basta. Non ti fanno volare su Roma perché non puoi assicurare che eviterai il sorvolo di punti importanti.
Ogni volta che decollo la prima domanda che mi faccio è: e mo dove atterro?
Eppure non posso fare a meno di rifarlo.
Ogni volta che decollo la prima domanda che mi faccio è: e mo dove atterro?
Eppure non posso fare a meno di rifarlo.
Ehila'! Grazie per questa scossa di panico/adrenalina! Scherzo! Piu' o meno....tartan ha scritto:Avete mai provato a volare in mongolfiera? Non sai mai dove vai a finire. Ogni volo è inventato e costruito mentre voli. Puoi andare solo su e giù e basta. Non ti fanno volare su Roma perché non puoi assicurare che eviterai il sorvolo di punti importanti.
Ogni volta che decollo la prima domanda che mi faccio è: e mo dove atterro?
Eppure non posso fare a meno di rifarlo.
Adesso diro' l'ennesima cavolata..preferirei volare in mongolfiera piuttosto che sull'aereo. Anche l'elicottero mi ispira di piu'. Non so perche'.
E mo' dove atterro???? Un po' precaria la situazione...forse e' meglio l'aereo...
Infatti accarezzavo l'idea di un bel viaggio in mongolfiera....a quattro ore da dove abito si svolge uno dei festival piu' importanti; conosci Albuquerque, New Mexico? Pero', correggimi se sbaglio, di questi periodi non volano..un po' per il freddo, ma specialmente i venti qui sono assurdi! Ogni giorno sono a tipo 10-20km/h ma questo e' niente, mediamente arrivano 60-65km/h, e poi solo un paio di volte abbiamo sperimentato i 120km/h Mi sentivo come Dorothy nel Mago di Oztartan ha scritto:Non hai detto una cavolata! Molte persone hanno vinto la loro paura di volare cominciando in mongolfiera! In USA questo tipo di volo è diffusissimo e se, dopo il volo che farai, avrai ancora problemi (cosa di cui dubito), prova anche questa soluzione.
Bel posticino tranquillo che vi siete scelti...Monique ha scritto:Gia' troppo che non ho iniziato a cementare la porta ogni notte. Ma adesso basta! Non la chiudo piu'! Mi assicuro di aver chiuso la porta d'entrata, lascio la lucina accesa fuori di casa e..buonanotte!
E' l'atteggiamento giusto per superare qualsiasi difficolta'.Monique ha scritto: io sono viva e dovrei gustarmela questa vita, dovrei prendere le opportunita' di viaggiare, volare, di essere felice.
Puoi farcela.
A.
Ecco forse è qui la chiave per cominciare ad aprirsi: "perdere la sensibilità verso le cose".. non è una difesa è solo chiusura. E a quel punto le cose da cui vogliamo difenderci..ci limitano ci stringono d'assedio e qundi vincono loro.Assolutamente condivido! Intendo benissimo...quasi si inizia a perdere la "sensibilita" verso le cose, le emozioni..Poi, ovviamente, sentendomi cosi' diversa anche relazionarsi con gli altri a volte diventa problematico. Il fortino? Io mi sono ispirata al Castello Sforzesco!
Ti faccio un esempio pratico.. parlavo con una mia amica e le dicevo della mia paura di volare.. ma anche del mio amore per i viaggi.. lei mi ha risposto: "qual'è il problema.. se sei veramente motivato a viaggiare prendi l'aereo e fai salire a bordo con te anche la tua paura.. vedrai che faticherai di meno a contrastarla" adesso mi spiego.. pretendere di salire su un aereo da paurosi per diventare dei pionieri dell'aviazione semplicemente salendo la scaletta è cosa impensabile e sarebbe come voler essere ciò che non siamo... invece mettere il sederino su un aereo dicendo ok adesso me la farò sotto ma sono motivato e proviamo a prevenire quanto possibile i momenti di terrore.. è invece un discorso che può aiutarci a migliorare.. non negiamo le nostre sensazioni (positive o negative che siano) cerchiamo di riportarle su i binari giusti...e forse col tempo anche noi diventeremo dei piccoli top gun ).. e cazzieremo chi scrive eresie tipo "ho preso un vuoto d'aria"
Inoltre come ti ho già accennato, la pratica di alcune tecniche di respirazione yogiche (non devi assumere nessuna posizione strana tipo quella del loto ) è molto utile .. ed i suoi benefici rimangono anche alcune ore dopo aver eseguito l'esercizio stesso.. a me una mezz' ora di respirazione fa star bene quasi tutto il giorno.
Ti ripeto in tarda primavera al massimo a fine giugno dovrò riprendere l'aereo per tantissime ore e per tratte molto lunghe.. non nego che ho tanta strizza.. ma cerco ogni giorno di lavorare in una direzione..lo farò.. lo voglio fare.. per me, soltanto per me...proviamo?
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Sono d'accordo con gran parte delle cose che hai scritto, Marquito!
Mi piace anche molto la tua determinazione ed il tuo desiderio di cambiare.
L'unica perplessità è sull'utilizzo delle tecniche yoga. Per vari motivi che non sto qui a raccontare per evitare di addromentarvi , questo tipo di tecniche sono sconsigliate delle problematiche di carattere ansioso.
Per il resto, tutto ok.
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Mi piace anche molto la tua determinazione ed il tuo desiderio di cambiare.
L'unica perplessità è sull'utilizzo delle tecniche yoga. Per vari motivi che non sto qui a raccontare per evitare di addromentarvi , questo tipo di tecniche sono sconsigliate delle problematiche di carattere ansioso.
Per il resto, tutto ok.
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