Aerei storici volanti nel nord Italia

Area dedicata all'Aviazione Storica. Aerei vintage, vecchie Compagnie e imprese del passato

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Aerei storici volanti nel nord Italia

Messaggio da davymax » 13 gennaio 2008, 18:14

Ciao a tutti,

non bazzico quasi mai in quest'area ma in questi giorni mi è saltata addosso una voglia... Mi piacerebbe poter pilotare degli aerei storici, biplani, bimotori stellari ecc. ecc.

Che voi sappiate, nel nord Italia c'è qualche associazione, club o altro che si occupa di queste cose?

Pensate che figata svolazzare sui laghi con un biplano e la sciarpetta bianca che sventola :D

Saluti
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Messaggio da alebest » 13 gennaio 2008, 22:21

Qua a Forlì c'è l'Aernova che ha un Tiger Moth rosso.... Non sò niente però se lo si può noleggiare...l'ho visto volare solo 2 3 volte. Prova a guardare qui intanto http://www.aernova.it/voli_turistici.html, poi se mi capita mi informo meglio in aeroporto. Ciao!
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Messaggio da davymax » 13 gennaio 2008, 23:02

Infatti il problema è quello, che forse molti sono di privati e non li si conosce.

Vediamo se c'è qualche associazione.
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Messaggio da riccardosl45 » 14 gennaio 2008, 11:28

GAVS Gruppo Amici Velivoli Storici fanno i restauri di apparecchi storici ma non credo che siano tutti in grado di volare ne tanto meno che li nolleggino..

Ho sentito però che qualche settimana fa c'è stata una manifestazione in veneto con aerei storici in volo...

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Messaggio da pippo682 » 14 gennaio 2008, 11:43

Da noi voliamo con uno Stinson L5 degli anni '40....

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Messaggio da LS4 » 14 gennaio 2008, 11:45

Da noi, pure..

e fino all'anno scorso c'era anche un biplano anni 20 (I-PELO) che è stato ceduto.

l'ho visto in volo solo un paio di volte ed è stato uno spettacolo (compresa la messa in moto)
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Messaggio da davymax » 14 gennaio 2008, 12:01

I-PELO non può non essere uno spettacolo :)

Ma l'hanno ceduto o l'hanno rasato? :D:D
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Messaggio da davymax » 14 gennaio 2008, 12:03

pippo682 ha scritto:Da noi voliamo con uno Stinson L5 degli anni '40....
Ricordo alcune foto che avevi fatto :)

Sarebbe davvero fantastico provarlo... Dovrei rinnovare il SEP e fare l'abilitazione al biciclo :)

C'è niente in zona Milano?
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Messaggio da Stephen Dedalus » 14 gennaio 2008, 13:06

Si considera storico un aereo del 1963? Mi riferisco al PA-30 I-ESAU dell'AeC Genova.
http://87.30.23.35:8080/AEGePortal/modu ... .php?id=24
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Messaggio da pippo682 » 14 gennaio 2008, 13:32

Stephen Dedalus ha scritto:Si considera storico un aereo del 1963? Mi riferisco al PA-30 I-ESAU dell'AeC Genova.
http://87.30.23.35:8080/AEGePortal/modu ... .php?id=24
Direi di no. Secondo me dovrebbe avere almeno uno di questi requisiti, in ordine di importanza:

- biciclo
- legno e tela
- motore radiale
- assenza di VOR/ADF nel pannello strumenti

ma soprattutto:

- non ti ci faranno mai volare da solo :lol:

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Messaggio da davymax » 14 gennaio 2008, 14:02

Si appunto, a me piacerebbe anche un bel bimotore stellare...

In svizzera c'è qualcosa?

eh....il B25... :roll:
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Messaggio da libelle » 16 gennaio 2008, 0:47

Un aereo "storico" non deve essere necessariamente di costruzione remota per essere dichiarato tale. Nemmeno materiali (come il legno e tela al posto dell'alluminio) sono prerogative restrittive. Fondamentalmente può essere definito aereo storico un aereo che è stato costruito in passato, magari con tecniche oramai non più in uso, e che rappresenta un passato storico attinente all'aviazione.
Anche un Cessna L-19, presente in molti aeroclub di volo a vela come aeromobile trainatore, è a tutti gli effetti un aereo storico. Non tanto perchè è stato costruito nel 1961, ma perchè rappresenta una piccola fetta dell'aviazione italiano essendo stato utilizzato dall'Esercito fino ai primi anni '90.
Volare su un aeromobile storico è una esperienza possibile solo a chi conosce bene un pilota che possiede tali velivoli.
Nel nord esiste anche una associazione, l'HAG, che restaura e riporta in condizioni di volo aeromobili come lo Stinson L-5 o l'MB 308. E' possibile associarsi e quindi, presumibilmente, pilotare anche gli aeroplani della loro flotta. E' indispensabile però avere delle conoscenze tecniche, manualità e passione nel recupero e restauro di aeromobili.
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Messaggio da Snap-on » 18 gennaio 2008, 16:47

Se ti vuoi togliere lo sfizio, ti suggerisco di andare in Francia!
Premetto che la cosa è leggermente laboriosa e costosa però è fattibile. Dipende poi da cosa vuoi fare e dall'eventuale disponibilità di aeroplani.
Io mi sono limitato a volare su di un Fennec (versione francese del North American T-28) .

Se ti interessa ti faccio avere gli indirizzi !
Nel nord esiste anche una associazione, l'HAG, che restaura e riporta in condizioni di volo aeromobili come lo Stinson L-5 o l'MB 308. E' possibile associarsi e quindi, presumibilmente, pilotare anche gli aeroplani della loro flotta. E' indispensabile però avere delle conoscenze tecniche, manualità e passione nel recupero e restauro di aeromobili
Confermo tutto !
GAVS Gruppo Amici Velivoli Storici fanno i restauri di apparecchi storici ma non credo che siano tutti in grado di volare ne tanto meno che li nolleggino..
Si tratta sempre di recuperi storici per i musei e quindi nessun velivolo storico (a parte il famoso Macchi 205 dell'Aermacchi) ha mai volato in Italia!

Saluti

Steve
Ultima modifica di Snap-on il 18 gennaio 2008, 17:10, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da Maxx » 18 gennaio 2008, 16:53

Mi viene in mente un episodio raccontatomi da mio padre. A Frosinone, negli anni 70, avevano i T-6 per collegamento e addestramento e mio padre, ufficiale medico, ci svolazzava e comunque passava gran parte della sua giornata in linea di volo. Il T-6, all'avviamento, emetteva delle gran fiammate e fumo dal motore, era cosa nota. Per sicurezza, così come per tutti gli aerei, all'avviamento c'era sempre presente un aviere con l'estintore. Un giorno era di "turno" un aviere al quale evidentemente la cosa non era stata spiegata, perchè al momento dell'accensione inondò di schiuma aereo e pilota ancora col tettuccio aperto, prendendosi bestemmie ed improperi dai presenti.

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Messaggio da jollyroger88 » 22 gennaio 2008, 15:37

A Firenze ci dovrebbe essere un Bucker Jungmann

Black Magic

Messaggio da Black Magic » 22 gennaio 2008, 15:52

Io volo spesso su un tiger moth del mio circolo 8)

pilotato anche il blenheim... prima che hamish lo schiantasse :D

In UK se sei nel giro giusto è facile... c'è anche uno spit doppi comandi... (non vorrsti mica pilotarlo da solo :lol: )

Snap-on

Messaggio da Snap-on » 22 gennaio 2008, 15:59

c'è anche uno spit doppi comandi... (non vorrsti mica pilotarlo da solo )
__
Che esperienza vogliono per farci un giro ?
Ovviamente con il "teacher" dietro!

Saluti "storici"

Steve

Black Magic

Messaggio da Black Magic » 22 gennaio 2008, 16:26

Snap-on ha scritto:
c'è anche uno spit doppi comandi... (non vorrsti mica pilotarlo da solo )
__
Che esperienza vogliono per farci un giro ?
Ovviamente con il "teacher" dietro!
E' il "Grace" che è bicomandi.
E' di proprietà di Carolyne, una nonnetta di 70 anni che lo pilota tuttora.
Per mettere le mani sulla cloche devi sborsare un bel po' di £... e vai con un pilota della RAF; in ogni caso niente decolli, nè atterraggi...

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Re:

Messaggio da libelle » 29 gennaio 2008, 21:17

Draklor ha scritto:Vicino Firenze,e più precisamente all'aviosuperficie di Borgo San Lorenzo.
Il Bucker Ju131 Jungmann di proprietà del grande,nonchè abbastanza conosciuto,Aldo Modi(da cui deriva la registazione civile I-MODJ) che ho conosciuto personalmente,ed è in condizioni eccellenti,dotato di GPS e con indosso una livrea tedesca degli anni '30(senza svastica ovviamente).
E' interessante tra l'altro la presenza sull'ala della targhetta originale di costruzione che riporta data,numero di matricola e nome del tecnico che ne ha curato la costruzione!
Sulla stessa aviosuperficie è poi presente un officina di restauro(a cui partecipa anche lo stesso Aldo Modi) di aerei storici,e l'ultima volta che ci andai era in lavorazione un F.8L Falco,ovvero l'antesignano dell'Sf.260.
Infine sempre a Borgo San Lorenzo opera un L-19(I-EIAH) ex-esercito per il traino alianti.

Ecco le foto di questi 3 gioiellini:
Vorrei fare alcune precisazioni, visto che l'aviosuperficie di Borgo San Lorenzo è quella dove volo io e mi occupo della direzione tecnica della flotta.
L'officina di cui parli non è prettamente una officina che restaura aerei storici, cura la manutenzione, riparazione e ispezione di monomotori a pistoni e alianti.
Aldo non vi partecipa sempicemente: è sua e la dirige lui, difatti si chiama Aviamodi. Questa ditta ha una certa nomea perchè è in grado di eseguire lavorazioni su aeromobili d'epoca proprio grazie all' esperienza pluridecennale di Aldo. Lo stesso Aldo Modi, ha la bellezza di 85 anni e ancora vola regolarmente con il Bucker (che non è certo una macchina semplice) facendo pure acrobazia.
Per finire l'EIAH, è il mio "gioiellino" che tengo sempre in ordine con tanta fatica e impegno perchè non è certo un'aereo facile a livello manutentivo a causa della sua derivazione militare.
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Re: Aerei storici volanti nel nord Italia

Messaggio da libelle » 30 gennaio 2008, 1:24

Lo piloto anche io ma solo dal sedile posteriore quando i piloti trainatori "veri" sono daccordo nel farmici fare un giro.
Il '19 è una macchina molto divertente e semplice da portare, ma in atterraggio diventa veramente rognosa. Il pilota che si vede nella foto ai comandi dell'aereo è un colonnello dell'AM già pilota di F-104 e Tornado IDS.
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Re:

Messaggio da threecharlie » 12 febbraio 2008, 19:18

Draklor ha scritto:Vicino Firenze,e più precisamente all'aviosuperficie di Borgo San Lorenzo.
Il Bucker Ju131 Jungmann di proprietà del grande,nonchè abbastanza conosciuto,Aldo Modi(da cui deriva la registazione civile I-MODJ) che ho conosciuto personalmente,ed è in condizioni eccellenti,dotato di GPS e con indosso una livrea tedesca degli anni '30 (senza svastica ovviamente).
Vi prego di interpretare correttamente la mia idea, nulla di filo-nazista o simile. Un veicolo storico è un veicolo storico , ovvero appartenuto ad un periodo storico ben preciso e che ha per questo delle connotazioni precise. Benché in Germania sia ancora vietato, per quel che ne so, riprodurre svastiche naziste, direi che sarebbe ora di dimenticare certi provincialismi e di lasciare le livree originali in tutta la loro bellezza grafica. Per lo stesso motivo, dato che i libri di storia li scrivono sempre i vincitori, dovremmo evitare di dare la colorazione di guerra ad un qualsiasi velivolo, modello, replica o originale, che abbia combattuto con una forza aerea che risulti sconfitta o poco simpatica. Per lo stesso motivo bisognerebbe cancellare le coccarde degli aerei usati dagli Iracheni, o quelli dei velivoli storici repubblcani che hanno partecipato alla guerra civile spagnola, o forse dato che il "cattivo" era il generale Franco, bisognerebbe cancellare le coccarde nere?

Sarei proprio curioso di sapere cosa ne pensate. :roll:

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Re: Re:

Messaggio da Black Magic » 12 febbraio 2008, 20:16

threecharlie ha scritto:
Draklor ha scritto:Vicino Firenze,e più precisamente all'aviosuperficie di Borgo San Lorenzo.
Il Bucker Ju131 Jungmann di proprietà del grande,nonchè abbastanza conosciuto,Aldo Modi(da cui deriva la registazione civile I-MODJ) che ho conosciuto personalmente,ed è in condizioni eccellenti,dotato di GPS e con indosso una livrea tedesca degli anni '30 (senza svastica ovviamente).
Vi prego di interpretare correttamente la mia idea, nulla di filo-nazista o simile. Un veicolo storico è un veicolo storico , ovvero appartenuto ad un periodo storico ben preciso e che ha per questo delle connotazioni precise. Benché in Germania sia ancora vietato, per quel che ne so, riprodurre svastiche naziste, direi che sarebbe ora di dimenticare certi provincialismi e di lasciare le livree originali in tutta la loro bellezza grafica. Per lo stesso motivo, dato che i libri di storia li scrivono sempre i vincitori, dovremmo evitare di dare la colorazione di guerra ad un qualsiasi velivolo, modello, replica o originale, che abbia combattuto con una forza aerea che risulti sconfitta o poco simpatica. Per lo stesso motivo bisognerebbe cancellare le coccarde degli aerei usati dagli Iracheni, o quelli dei velivoli storici repubblcani che hanno partecipato alla guerra civile spagnola, o forse dato che il "cattivo" era il generale Franco, bisognerebbe cancellare le coccarde nere?

Sarei proprio curioso di sapere cosa ne pensate. :roll:
Che sono pienamente in accordo con te!

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Re: Aerei storici volanti nel nord Italia

Messaggio da threecharlie » 13 febbraio 2008, 18:23

Grazie. Mi rendo conto solo ora che senza andare a guardare tanto in là le coccarde della Regia erano tre fasci littori stilizzati e sui lati della fusoliera ve n'era una decisamente meno stilizzata. Lasciando ben fuori i discorsi partitici e politici direi che stanno bene dove sono, anzi, rilancio con il fatto che mi dispiace vedere in giro gli scempi fatti in molti monumenti italiani (e ribadisco italiani, non fascisti) dalla foga, per altro comprensibile, di chi voleva dimenticare in fretta il ventennio appena caduto. In quest'ottica forse anche l'abbattimento in mondovisione della statua di Saddam Hussein sarà considerato un inutile accanimento dalle generazioni a venire.

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Re: Aerei storici volanti nel nord Italia

Messaggio da PaoloStearman » 19 marzo 2008, 19:00

Ciao,

Se ti interessa a primavera portero' in Italia un Boeing Stearman (PT-17 motorizzazione Continental W-670) originale del 1943 con i colori dell' US Army Air Force, che ho finito di restaurare in Svezia l'autunno scorso.

Essendo di Mantova l'aereo sara' basato a 20 min di macchina dalla citta' su di un aviosuperficie privata.

Visto che attira la sciarpetta di seta; io volo esclusivamente con combinazioni originali Americane del 40-45 di cui ho una nutrita collezione.

Allego un video del primo volo di collaudo.

Ciao

PaoloStearman
http://www.youtube.com/user/AviatorItaly
Stearman 533 A.JPG
Prima del primo volo di collaudo
Ultima modifica di PaoloStearman il 19 marzo 2008, 19:02, modificato 1 volta in totale.

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Re: Aerei storici volanti nel nord Italia

Messaggio da LS4 » 19 marzo 2008, 19:02

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Re: Re:

Messaggio da luciocaste » 19 marzo 2008, 19:16

threecharlie ha scritto:
Draklor ha scritto:Vicino Firenze,e più precisamente all'aviosuperficie di Borgo San Lorenzo.
Il Bucker Ju131 Jungmann di proprietà del grande,nonchè abbastanza conosciuto,Aldo Modi(da cui deriva la registazione civile I-MODJ) che ho conosciuto personalmente,ed è in condizioni eccellenti,dotato di GPS e con indosso una livrea tedesca degli anni '30 (senza svastica ovviamente).
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Sarei proprio curioso di sapere cosa ne pensate. :roll:

Sono pienamente d'accordo con te.

Tutti gli oggetti che hanno una propria memoria storica dovrebbero mantenere inalterate le proprie caratteristiche originali.
Luciano

Per vedere le mie foto clicca qui

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Re:

Messaggio da PaoloStearman » 19 marzo 2008, 19:26

Ciao,

Legno e tela non sono un prerequisito, gli aerei Fokker del primo conflitto mondiale avevano gia' la struttura della fusoliera a traliccio metallico.

Il mio Stearman, concettualmente un progetto del 1930; ha la fusoliera a traliccio metallico ricoperta in tela, la zona dietro al motore e' alluminio; le ali sono in legno ricorperte di tela, gli alettoni hanno struttura in alluminio ricorperta di tela e i piani di coda sono a struttura tubolare anche quelli ricoperti in tela.

Le cabine, ad accezione della radio (allora si parlavano con i tubi Gosport), transponder e pannello elettrico (aggiunti per motivi di legge) nella cabina posteriore (l'istruttore stava davanti) sono standard del 1940.

Ciao

Paolo

pippo682 ha scritto:
Stephen Dedalus ha scritto:Si considera storico un aereo del 1963? Mi riferisco al PA-30 I-ESAU dell'AeC Genova.
http://87.30.23.35:8080/AEGePortal/modu ... .php?id=24
Direi di no. Secondo me dovrebbe avere almeno uno di questi requisiti, in ordine di importanza:

- biciclo
- legno e tela
- motore radiale
- assenza di VOR/ADF nel pannello strumenti

ma soprattutto:

- non ti ci faranno mai volare da solo :lol:
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Re: Aerei storici volanti nel nord Italia

Messaggio da PaoloStearman » 19 marzo 2008, 19:43

Qualche immagine del raduno aerei storici (e non) del settembre scorso nell' aereoporto di Eslov in Svezia dove abbiamo restaurato il mio "533". Non c'e' solo l'Inghilterra o la Francia.

E guardate il sito dell'amico Mikael Carlson: http://www.aerodrome.nu

Ciao
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Il mio "533" ancora non collaudato
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Re: Aerei storici volanti nel nord Italia

Messaggio da threecharlie » 29 luglio 2008, 0:39

Ma il "Caproncino"idro dell'aeroclub sul Lago di Como è ancora operativo? Per quel che ne capisco sembrerebbe di sì e direi che se chi ne ha la capacità possa essere una bella soddisfazione poter utilizzare un pezzo di storia aeronautica italiana (vabbeh, per i puristi diciamo anglo/italiana data la sua paternità de Havilland)

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Re: Aerei storici volanti nel nord Italia

Messaggio da libelle » 29 luglio 2008, 2:56

Dato che in questo forum è stato citato il Bucker Bu-131 I-MODJ colgo l'occasione per uno spiacevole comunicato: l'aereo è andato completamente distrutto a seguito di un incidente avvenuto sulla stessa aviosuperficie di Borgo San Lorenzo (Fi).
Ignote le cause dell'incidente. L'aereo ha impattato la pista ad alta velocità pare durante alcune manovre acrobatiche. A detta di chi ha assistito l'impatto è stato terrificante e l'aereo si è sfasciato al suolo.
La cosa incredibile è che Aldo Modi, ai comandi dell'aereo (ben 83 anni) ne è uscito con le sue gambe senza alcun graffio.
Ha già inziato a ricostruirlo cercando i pezzi all'estero.
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Re: Aerei storici volanti nel nord Italia

Messaggio da Luke3 » 29 luglio 2008, 20:43

All'Aeroclub di Roma abbiamo un FL-3 della Avia del 1937 (I-OPES), aereo italiano bellissimo su cui vorrei tanto fare un giro, quando trovo un giorno e becco uno degli istruttori abilitati glielo chiedo :wink: . È un biposto affiancato quindi ha anche i doppi comandi, legno e tela, livrea dell'epoca. Certo da Milano non è proprio dietro l'angolo però vale la pena :D

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Re: Aerei storici volanti nel nord Italia

Messaggio da alx » 30 luglio 2008, 13:20

Draklor ha scritto:Che tra l'altro in Inghilterra e USA gli aerei tedeschi conservati nei musei ce l'hanno la svastica...

Anche in Germania stanno ricominciando. Questo è il Bf 109G-2 esposto al Museo di Gatow-Berlin

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Re: Re:

Messaggio da threecharlie » 3 agosto 2008, 0:06

libelle ha scritto:Per finire l'EIAH, è il mio "gioiellino" che tengo sempre in ordine con tanta fatica e impegno perchè non è certo un'aereo facile a livello manutentivo a causa della sua derivazione militare.
Ehmmm Libelle, :oops: darmi la possibilità di caricare una bella foto con licenza libera su wikipedia? (così facciamo rabbia agli angolofoni) 8)

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Re: Re:

Messaggio da libelle » 25 agosto 2008, 1:48

threecharlie ha scritto: Ehmmm Libelle, :oops: darmi la possibilità di caricare una bella foto con licenza libera su wikipedia? (così facciamo rabbia agli angolofoni) 8)
Certamente, è un piacere. Ti serve anche qualche particolare o basta l'aereo per intero?
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Re: Re:

Messaggio da Valerio Ricciardi » 9 settembre 2008, 1:31

threecharlie ha scritto:Vi prego di interpretare correttamente la mia idea, nulla di filo-nazista o simile. Un veicolo storico è un veicolo storico , ovvero appartenuto ad un periodo storico ben preciso e che ha per questo delle connotazioni precise. Benché in Germania sia ancora vietato, per quel che ne so, riprodurre svastiche naziste, direi che sarebbe ora di dimenticare certi provincialismi e di lasciare le livree originali in tutta la loro bellezza grafica. Per lo stesso motivo, dato che i libri di storia li scrivono sempre i vincitori, dovremmo evitare di dare la colorazione di guerra ad un qualsiasi velivolo, modello, replica o originale, che abbia combattuto con una forza aerea che risulti sconfitta o poco simpatica. Per lo stesso motivo bisognerebbe cancellare le coccarde degli aerei usati dagli Iracheni, o quelli dei velivoli storici repubblcani che hanno partecipato alla guerra civile spagnola, o forse dato che il "cattivo" era il generale Franco, bisognerebbe cancellare le coccarde nere?
Sarei proprio curioso di sapere cosa ne pensate. :roll:
Il tuo ragionamento sul piano storico in generale non fa una grinza. Chi di voi come me vive o gravita su Roma ben saprà che davanti al Foro Italico, dietro al quale c'è lo Stadio Olimpico, c'è una bella stele in marmo alta direi una ventina di metri, una sorta di obelisco in chiave futurista. Sopra, in caratteri cubitali spicca in verticale: «MVSSOLINI DVX», con la U scritta secondo gli stilemi della antica romanità.

Ora per le Olimpiadi di Roma del '60, quando lo stadio venne ampliato appunto per farlo diventare Stadio Olimpico, ci fu una quasi unanime intenzione di cancellare via le scritte, rilavorando la superficie interessata sino a togliere lo spessor di materiale per arrivare al "fondo delle incisioni". Un noto politico del tempo si oppose con tutte le sue forze, argomentando che quello era il foro voluto da Mussolini, simbolo di un epoca ormai storicizzata e interessante retaggio dell'architettura razionalista italiana degli anni '30 ecc ecc che il rischio di un ritorno del fascismo non esisteva e che perciò la "damnatio memoriae" doveva un bel giorno aver fine, ecc ecc
Riuscireste a immaginare chi era questo politico? Almirante? Mirko Tremaglia? Macché: il senatore Umberto Terracini, Partito Comunista Italiano, già firmatario della carta costituzionale nata (anche) dalla resistenza antifascista. Lui ebbe il coraggio di opporsi, in una visione correttamente storica del problema, a quello che era "politically correct" in quel tempo e che tutti i democristiani repubblicani ecc erano pronti a fare.

Passando agli aerei, quel che dici tu in linea di principio è impeccabile, limitatamente alla svastica, però, si pone qualche problema in più. Un conto è un velivolo restaurato e "statico", appeso ai cavi d'acciaio in un museo dell'aviazione: qui un Fokker con la svastica, là un Hurricane con la coccarda della RAF, laggiù un Siai Marchetti con i tre fasci littori affiancati... Va tutto bene. Sono come coleotteri infilati con lo spillo in una teca per entomologi.

Il problema è che la svastica è ancora attuale, in quanto spesso dipinta con le bombolette da qualche residuo facinoroso che crede di essere neonazi senza nemmeno capire cosa sta dicendo, eppure anche se ha preso mai più di "tre meno meno" in storia a sQuola, si sente un sacco macho quando scrive "juden raus" su qualche saracinesca di negozio. Te lo immagini che cosa potrebbe comportare un biplano con la svastica nera in campo bianco cerchiata di rosso che se ne svolazza nei dintorni di un aeroporto da turismo? Corri il rischio che il naziskin pelato se ne esalti, così come che un simmetrico gruppo di imbecilli usciti da qualche centro sociale se ne sentano provocati e si sentano "grandi partigiani" perché magari organizzano di intrufolarsi nell'hangar di notte per dargli fuoco... distruggendo l'odioso simbolo della tirannide nazista...

Così magari di quel biplano ce n'erano rimasti sei al mondo, di cui solo tre completi e uno solo in condizoni di volo, e te lo sei giocato... magari alla fine di sei anni di pazienti e amorevoli restauri.
Bel risultato... insomma mi sa che per la svastica è presto. Per la coccarda nera di Franco il discorso non vale, perché ad esempio in Italia se la vedessero volare dipinta su un biplano d'epoca, quanti saprebbero decifrarla?
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger

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