la trattativa con air france

Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da classezara » 3 aprile 2008, 20:32

marcopolo ha scritto:
classezara ha scritto:
marcopolo ha scritto:Forse economicamente non è conveniente. Forse però avrebbe salvato più posti di lavoro.
Anche questa affermazione è opinabile... un mercato libero è in grado di offrire molte più opportunità alle compagnie in grado di adattarsi alle nuove regole. Il governo (anzi ai governi), la dirigenza AZ e le organizzazioni sindacali avrebbero dovuto mostrare un po' più di coraggio anzichè fossilizzarsi su un passato che non può essere futuro.
Forse significa che è opinabile...
Glielo spieghi tu ai lavoratori che perdono il posto per dare alla compagnia più opportunità in futuro?
E che futuro garantisce AF? Di sicuro si assicura 63 rotte internazionali dall'Italia, ma per quanto riguarda il futuro AZ si parla solo di una dilazione dei termini al 2010 dopodiché si farà una verifica.
E che risultati speri di ottenere tagliando del 13% i lunghi e concentrandoti su quella parte di mercato che causa tav e low cost è destinata a ridursi sempre più?

Non confonderti... personalmente mi spiace un sacco per le famiglie (e non solo di AZ) che in questo momento di crisi economica si ritroveranno in difficoltà. Ma credo che la soluzione questa volta vada ricercata una volta per tutte e che sia una soluzione in grado di dare garanzie.

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da marcopolo » 3 aprile 2008, 20:35

Air France dava garanzie fino al 2010, poi la compagnia avrebbe dovuto imparare a creare profitti da sola, senza non avrebbe avuto senso di esistere, è il mercato.
L'unica soluzione definitiva e sicura è il fallimento, credo che si volesse evitare.

P.S.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 93475.html

http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 40374.html
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Re: la trattativa con air france

Messaggio da maksim » 3 aprile 2008, 20:52

ULTIM'ORA
ALITALIA, CDA NOMINA PRESIDENTE ARISTIDE POLLICE (vengono quindi accolte le dimissioni di Prato, ndr)
Fonte: Sky tg24.

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da mcgyver79 » 3 aprile 2008, 20:58

maksim ha scritto:ULTIM'ORA
ALITALIA, CDA NOMINA PRESIDENTE ARISTIDE POLLICE (vengono quindi accolte le dimissioni di Prato, ndr)
Fonte: Sky tg24.
Scippo la notizia per il portale... GRAZIE!!

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da i_disa » 3 aprile 2008, 20:59

marcopolo ha scritto:Air France dava garanzie fino al 2010, poi la compagnia avrebbe dovuto imparare a creare profitti da sola, senza non avrebbe avuto senso di esistere, è il mercato.
L'unica soluzione definitiva e sicura è il fallimento, credo che si volesse evitare.
il fallimento si è sempre voluto evitare, credo!
se AZ falliva, la società che nasceva,non poteva mai essere come l alitalia di oggi. basta vedere gli esempi di sabena e swissair. oggi sono brussel airlines e swiss, sono compagnie più piccole delle loro "madri".
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Re: la trattativa con air france

Messaggio da aeb » 3 aprile 2008, 21:01

13:30 Galan: "Ogni imprenditore versi 2mila euro"

Non sono un imprenditore, ma io 2.000 euro, se gli imprenditori mi seguono, ce li metto di corsa per salvare AZ...anche a fondo perduto :)
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Re: la trattativa con air france

Messaggio da i_disa » 3 aprile 2008, 21:03

aeb ha scritto:13:30 Galan: "Ogni imprenditore versi 2mila euro"

Non sono un imprenditore, ma io 2.000 euro, se gli imprenditori mi seguono, ce li metto di corsa per salvare AZ...anche a fondo perduto :)
anch io! :)
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da airbusfamilydriver » 3 aprile 2008, 21:13

i_disa ha scritto:
classezara ha scritto:Resto convinto che tutta questa storia sia solo parte di una bella commedia per forzare la mano ai sindacati
non avresti fatto la stessa cosa? :)
o per vedere la base quanto è d'accordo o meno con i propri rappresentanti

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da maksim » 3 aprile 2008, 21:27

Adesso "rimpiangono" AF...
...verrebbe da dire: lacrime di coccodrillo...
...sempre per rimanere in tema di detti popolari, con il senno di poi, si potrebbe dire: chi troppo vuole nulla stringe...
Ergo: se si riesce a riaprire con AF, non fate gli sciocchi: prendete quello che vi offre Spinetta e state contenti !

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da maksim » 3 aprile 2008, 21:43

Angeletti (segretario uil) dice che nelle casse AZ c'è liquidità per mesi...
Ma qui si stanno dando i numeri al lotto ?????
Chi dice che non ci sono i soldi per gli stipendi di aprile, chi dice che c'è liquidità per mesi...
...qui stiamo diventando tutti matti... :shock:

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da luciocaste » 3 aprile 2008, 22:40

ALITALIA: CDA NOMINA PRESIDENTE ARISTIDE POLICE
Roma, 3 apr. (Adnkronos)- Aristide Police e' il nuovo presidente di Alitalia, dopo le dimissioni rassegnate ieri da Aristide Police. A nominarlo e' stato oggi il consiglio di amministrazione della compagnia. Il cda ha ''verificato la sussistenza di un adeguato sistema di governo dell'azienda e l'imprescindibile continuota' nelle azioni dell'alta drezione della stessa e ha nominato -riferisce la societa'- presidente della societa' il prof. avv. Aristide Police''.

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da andwork » 4 aprile 2008, 0:01

i_disa ha scritto:
aeb ha scritto:13:30 Galan: "Ogni imprenditore versi 2mila euro"

Non sono un imprenditore, ma io 2.000 euro, se gli imprenditori mi seguono, ce li metto di corsa per salvare AZ...anche a fondo perduto :)
anch io! :)
io, che sono un imprenditore, e per giunta anche veneto (a dispetto di Galan), non do' un euro a nessuno. A me nessuno da niente GRATIS, anzi spesso faccio fatica ad incassare quello che mi spetta. Se gli imprenditori in Alitalia non sono capaci di fare il loro lavoro, che vadano a fare dell'altro, nessuno li obbliga a rimanere!
Ricordiamoci che un'azienda DEVE produrre utili, se non ne produce deve chiudere. Mi dispiace molto per le persone che ci lavorano dentro, ma d'altra parte possono andare a lavorare da altre parti, nessuno glielo impedisce!
E' un ragionamento cinico, ma è così. E' cosi che funziona l'economia.... e non l'ho deciso io!

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da Ciccio17 » 4 aprile 2008, 0:49

andwork ha scritto: io, che sono un imprenditore, e per giunta anche veneto (a dispetto di Galan), non do' un euro a nessuno. A me nessuno da niente GRATIS, anzi spesso faccio fatica ad incassare quello che mi spetta. Se gli imprenditori in Alitalia non sono capaci di fare il loro lavoro, che vadano a fare dell'altro, nessuno li obbliga a rimanere!
Ricordiamoci che un'azienda DEVE produrre utili, se non ne produce deve chiudere. Mi dispiace molto per le persone che ci lavorano dentro, ma d'altra parte possono andare a lavorare da altre parti, nessuno glielo impedisce!
E' un ragionamento cinico, ma è così. E' cosi che funziona l'economia.... e non l'ho deciso io!
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Re: la trattativa con air france

Messaggio da air4you » 4 aprile 2008, 8:15

Le evidenti responsabilità del Sindacato e il risultato che con il loro atteggiamento hanno dato ad AF KL più forza di quanta ne avessero prima.
La storia non ha insegnato nulla e adesso vorrebbero fare piangere a circa 18.000 dipendenti le scelte della loro tarttativa al buio
COMPLIMENTI PER LA TRASMISSIONE e W L'ITALIA

ECONOMIA
La repubblica

Tanti errori, lavoratori delusi. Palazzo Chigi: i sindacati ora capiranno
Dall'irrigidimento al dietrofront. Letta si è dato 48 ore per far ripartire il dialogo
La Caporetto dei nove leader
così finisce il loro potere di veto
Treu: "Pensavano di trattare alla pari coi francesi, ma Alitalia sta fallendo"

di ROBERTO MANIA
LA MARCIA indietro dei sindacati è cominciata. Repentina e goffa. Da ieri chiedono di riprendere al più presto il confronto con Jean-Cyril Spinetta, il duro negoziatore di Air France.

Solo a denti stretti ammettono che stanno rischiano una nuova "eroica sconfitta". Come quella alla Fiat nell'80, dopo lo shock della marcia dei quarantamila colletti bianchi organizzati da Cesare Romiti. Ora sperano di non fallire, insieme all'Alitalia. Ora lottano anche contro se stessi. Perché sanno di aver commesso un errore ad alzare il prezzo nella trattativa con i francesi. E provano a fare retromarcia. Quella di ieri è una giornata che può segnare una svolta per il sindacato. "La loro terribile Caporetto", come ha detto Pietro Ichino.

Epifani e Bonanni (visto che Angeletti si era già tirato fuori dalla mischia) non si aspettavano la reazione del numero uno di Air France. Abituati, come tutti le altre sei organizzazioni sindacali di categoria, a ben altre controparti avevano preparato la loro proposta cercando la sponda della politica. Come sempre si è fatto all'Alitalia. Altrimenti non si spiegherebbero i quindici miliardi di debito accumulati in quindici anni. Sostengono, i sindacati, anche di aver trovato la "non ostilità" del premier Romano Prodi. Tanto che l'ex presidente della Magliana, Maurizio Prato, si era detto d'accordo a usare la carta Fintecna per provare a uscire dall'impasse.

Ma da Palazzo Chigi si nega che sia mai arrivato un via libera. Perché la risposta spettava al compratore. La risposta è stata no: perché mantenere l'attività di manutenzione dentro l'Alitalia sarebbe stato incompatibile con l'obiettivo del risanamento. Invece per Cgil e Cisl significava conservare un potere decisivo: nella manutenzione hanno le loro roccaforti. Da lì si può bloccare il trasporto aereo, pur avendo una manciata di iscritti tra i piloti. Questione di potere, insomma. Come se nulla fosse cambiato, come se l'Alitalia potesse ancora essere salvata con i soldi pubblici.

"I sindacati, anche le confederazioni - sostiene Tiziano Treu, giuslavorista, già ministro del Lavoro e dei Trasporti, e ora candidato del Pd - hanno pensato di fare la trattativa con Air France come se fosse una situazione normale. E invece no: i francesi ci trattano così perché non ci sono margini. Questa è un'azienda che sta fallendo e i nostri sindacati non hanno mai visto una grande impresa che porta i libri in tribunale. Da Spinetta ci si può aspettare al massimo qualche aggiustamento. È irrealistico pensare ancora di buttarla in politica".

Da ieri l'hanno capito i sindacati, abbandonati anche dalla politica. "Siamo stati lasciati nudi dal governo", diceva Bonanni. E a due passi da Montecitorio, al cinema Capranichetta, nella conferenza stampa della retromarcia, tutte le otto sigle sindacali spiegavano che la loro controproposta intendeva stare all'interno del piano di ristrutturazione di Air France. Da ieri Spinetta è ancora più forte. La sua appare sempre più una "ritirata strategica". Allora - se tornerà - sarà lui ad alzare il prezzo. È uno spartito europeo che i sindacati italiani già conoscono: inverno 2005, vertenza ThyssenKrupp di Terni. I sindacati dicono no ai tedeschi che si alzano e se ne vanno. Poi tornano e si firma. Alle loro condizioni, però.

Ma di errori Epifani e Bonanni ne hanno fatti anche altri. Per esempio non hanno accettato di incontrare Spinetta quando venne a Roma. Loro volevano parlare solo con il governo. Al quale ora - stretti nell'angolo - chiedono una mano per riprendere il negoziato. Il sottosegretario Enrico Letta è stato incaricato di riallacciare il dialogo. Ma si muove con cautela perché il premier Romano Prodi non ha cambiato idea: da Bucarest ha ribadito che considera la posizione dei sindacati "irresponsabile". Per cui prima di aprire un tavolo dovrà avere tante rassicurazioni. Il governo si è dato 48 ore, mentre Parigi, per ora, non dà segni di cedimento. L'obiettivo del governo non è quello di arrivare ad un accordo. Troppo difficile, ormai. L'obiettivo è minimo: fare in modo che riprenda il confronto per abbassare la temperatura della polemica elettorale. "Ma per un po' - dicono a Palazzo Chigi - faremo cuocere i sindacati nel loro brodo". La prossima settimana il primo incontro.

Fino a giugno i soldi in cassa alla Magliana potrebbe anche bastare per pagare i fornitori e gli stipendi. Ma non è detto perché le prenotazioni di biglietti sono già crollate del 40 per cento. I lavoratori sono preoccupati e depressi perché conoscono come sono andate le cose per i loro colleghi di Sabena e SwissAir dopo il fallimento. E allora cominciano a organizzarsi: c'è chi raccoglie le firme contro i sindacati, chi manifesta a sostegno di Air France. Certo, sono iniziative promosse dai dirigenti. Andò così anche a Torino nel 1980. La storia non si ripete, si sa. Ma anche questi sono i segnali di una nuova débâcle sindacale.
(4 aprile 2008)

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da Nicolino » 4 aprile 2008, 8:54

andwork ha scritto:
i_disa ha scritto:
aeb ha scritto:13:30 Galan: "Ogni imprenditore versi 2mila euro"

Non sono un imprenditore, ma io 2.000 euro, se gli imprenditori mi seguono, ce li metto di corsa per salvare AZ...anche a fondo perduto :)
anch io! :)
io, che sono un imprenditore, e per giunta anche veneto (a dispetto di Galan), non do' un euro a nessuno. A me nessuno da niente GRATIS, anzi spesso faccio fatica ad incassare quello che mi spetta. Se gli imprenditori in Alitalia non sono capaci di fare il loro lavoro, che vadano a fare dell'altro, nessuno li obbliga a rimanere!
Ricordiamoci che un'azienda DEVE produrre utili, se non ne produce deve chiudere. Mi dispiace molto per le persone che ci lavorano dentro, ma d'altra parte possono andare a lavorare da altre parti, nessuno glielo impedisce!
E' un ragionamento cinico, ma è così. E' cosi che funziona l'economia.... e non l'ho deciso io!
Ti faccio osservare questo, gli imprenditori conoscono il libero mercato perchè lo affrontano quotidianamente però in un'economia di libero mercato dovrebbero essere completamente "abbandonati a se stessi", perchè il mercato dovrebbe essere in grado di autobilanciarsi. Corretto? Allora spiegami perchè in un'economia di libero mercato, o pseudotale, si sia richiesto negli ultimi anni ad AZ di sostenere collegamenti improduttivi continuando a svolgere un'attività "statale" & "sociale" promuovendo il famoso moltiplicatore dei fattori positivi per l'economia e per tutti gli imprenditori come Te? Mi sembra troppo facile mungere la mucca sino a quando c'ha il latte e scaricarla quando richiede di mangiare per produrne dell'altro. Troppo facile. E poi gridare allo scandalo perchè vuol mangiare mi ricorda tanto il film di Totò in cui chiedeva al suo aiutante (nel film, egregiamente rappresentato da Carlo Croccolo) se avesse dato tanta acqua al cavallo morto di stenti. Totò si giustificava dicendo di aver voluto fare un esperimento. Se vi ricordate il cavallo era solo svenuto e poi era andato a pascolare dal vicino (Air France mi ricorda qualcosa). "Lascialo sfogare..." la sua risposta alla domanda dell'aiutante su cosa fare. Ecco questo è il nostro atteggiamento davanti ad AZ e davanti a tutte le nostre aziende ex-statali. Complimenti!!! Complimenti davvero!!!!! Tutti imprenditori illuminati...ce ne fossero come Voi....






Si sente sempre e solo questo:
ma non si pensa mai a ciò che si ha in cambio. I disservizi nessuno li nega ma non è agendo come si è agito in questa annosa vicenda che si risolvono i problemi, altrimenti si fa la figura del barone Peletti....contenti voi....imprenditori e non..
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Re: la trattativa con air france

Messaggio da air4you » 4 aprile 2008, 9:17

http://economia.alice.it/news/foglia.ht ... 23&pmk=rss

alla faccia del dietrofront... beh non ci fanno certo una bella figura

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da classezara » 4 aprile 2008, 9:46

Nicolino ha scritto:Ti faccio osservare questo, gli imprenditori conoscono il libero mercato perchè lo affrontano quotidianamente però in un'economia di libero mercato dovrebbero essere completamente "abbandonati a se stessi", perchè il mercato dovrebbe essere in grado di autobilanciarsi. Corretto? Allora spiegami perchè in un'economia di libero mercato, o pseudotale, si sia richiesto negli ultimi anni ad AZ di sostenere collegamenti improduttivi continuando a svolgere un'attività "statale" & "sociale" promuovendo il famoso moltiplicatore dei fattori positivi per l'economia e per tutti gli imprenditori come Te?
Pur comprendendone le ragioni non concordo con andwork però anche il tuo discorso mi sembra un po'... tirato.
É vero che ad AZ si sono continuati a richiedere collegamenti assurdi e poco redditizzi (evidentemente servivano a qualche politico sprovvisto di velivolo presidenziale :D ), ma si tratta della chiusura di un cerchio vizioso.

Az è anni che continua a richiedere finanziamenti e ricapitalizzazioni ed è anni che viene affossato ogni piano di ristrutturazione della società. Inutile poi accusare la politica quando da questa si dipende per sopravvivere.
Adesso il cerchio si è rotto...

Pensando ad AZ mi è tornata in mente la storia della coppia di transatlantici italiani Michelangelo e Raffaello.
Due navi stupende ma costruite nei primi anni 60 e quindi fuori tempo massimo.
La compagnia era l'Italia Navigazione (l'Alitalia dei mari) e decise la costruzione di questi gioielli da 46.000 tonnellate anche su pressione sindacali.
Col passare degli anni però divenne sempre più chiaro che i tempi dei transatlantici erano ormai tramontati. Già alla fine degli anni '60, il 96% dei viaggi transatlantici avvenivano ad alta quota e l'arrivo dei 747, nel 1969, diede il colpo finale.

Anche in questa storia vi furono problemi tra compagnia e sindacati. Come voluto dai sindacati ogni nave aveva bisogno di due equipaggi, 725 persone in servizio a bordo e 725 a terra, dandosi il cambio ogni due settimane. Questo significava che anche quando la nave viaggiava con solo 400 passeggeri a bordo, erano stipendiati 1.450 persone di equipaggio. Non fu certo di aiuto al bilancio delle due navi e quando l'Italia Navigazione cercò di negoziare con i rappresentanti dell'equipaggio per ridurne il numero dei membri, i sindacati rifiutarono ogni soluzione e invece chiesero di aumentare le loro paghe. Venne allora in aiuto il Governo italiano, che accettò di sovvenzionarne la gestione delle navi e che ne propose l'uso per croceristi.
Oltre agli scioperi degli equipaggi, si aggiunsero a questo punto anche le proteste degli armatori privati, che protestarono per l'intromissione dello Stato nel mercato crocieristico del Mediterraneo.

La storia non vi sembra molto simile? Almeno per AZ vediamo di riscriverne il finale!!

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da MD 11 » 4 aprile 2008, 9:53

Io spero che si possa tornare indietro e riprendere DEFINENDO una volta per tutte la trattativa con AIRFrance,
è chiaro che gli esuberi ci sono e per risanare occorre fare dei sacrifici, Airfrance è Grande e farebbe di Alitalia una Grande Compagnia.
Hanno voluto fermare la trattativa i Sindacati?
Peggio per loro e peggio per tutti.

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da Maxlanz » 4 aprile 2008, 10:01

MD 11 ha scritto: è chiaro che gli esuberi ci sono e per risanare occorre fare dei sacrifici
Indubbio
MD 11 ha scritto: Airfrance è Grande
Verissimo anche questo
MD 11 ha scritto: farebbe di Alitalia una Grande Compagnia.
Qui secondo me vi sbagliate di grosso. :wink:
MD 11 ha scritto: Hanno voluto fermare la trattativa i Sindacati?
Peggio per loro e peggio per tutti.
I sindacati sono abituati in Italia, dove con agitazioni, scioperi e minacce varie sono abituati ad ottenere tutto.
Grazie al Cielo da qualche parte qualcuno reagisce diversamente.

Ciao
Massimo

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da Nicolino » 4 aprile 2008, 10:06

classezara ha scritto:
Nicolino ha scritto:Ti faccio osservare questo, gli imprenditori conoscono il libero mercato perchè lo affrontano quotidianamente però in un'economia di libero mercato dovrebbero essere completamente "abbandonati a se stessi", perchè il mercato dovrebbe essere in grado di autobilanciarsi. Corretto? Allora spiegami perchè in un'economia di libero mercato, o pseudotale, si sia richiesto negli ultimi anni ad AZ di sostenere collegamenti improduttivi continuando a svolgere un'attività "statale" & "sociale" promuovendo il famoso moltiplicatore dei fattori positivi per l'economia e per tutti gli imprenditori come Te?
Pur comprendendone le ragioni non concordo con andwork però anche il tuo discorso mi sembra un po'... tirato.
É vero che ad AZ si sono continuati a richiedere collegamenti assurdi e poco redditizzi (evidentemente servivano a qualche politico sprovvisto di velivolo presidenziale :D ), ma si tratta della chiusura di un cerchio vizioso.

Az è anni che continua a richiedere finanziamenti e ricapitalizzazioni ed è anni che viene affossato ogni piano di ristrutturazione della società. Inutile poi accusare la politica quando da questa si dipende per sopravvivere.
Adesso il cerchio si è rotto...

Pensando ad AZ mi è tornata in mente la storia della coppia di transatlantici italiani Michelangelo e Raffaello.
Due navi stupende ma costruite nei primi anni 60 e quindi fuori tempo massimo.
La compagnia era l'Italia Navigazione (l'Alitalia dei mari) e decise la costruzione di questi gioielli da 46.000 tonnellate anche su pressione sindacali.
Col passare degli anni però divenne sempre più chiaro che i tempi dei transatlantici erano ormai tramontati. Già alla fine degli anni '60, il 96% dei viaggi transatlantici avvenivano ad alta quota e l'arrivo dei 747, nel 1969, diede il colpo finale.

Anche in questa storia vi furono problemi tra compagnia e sindacati. Come voluto dai sindacati ogni nave aveva bisogno di due equipaggi, 725 persone in servizio a bordo e 725 a terra, dandosi il cambio ogni due settimane. Questo significava che anche quando la nave viaggiava con solo 400 passeggeri a bordo, erano stipendiati 1.450 persone di equipaggio. Non fu certo di aiuto al bilancio delle due navi e quando l'Italia Navigazione cercò di negoziare con i rappresentanti dell'equipaggio per ridurne il numero dei membri, i sindacati rifiutarono ogni soluzione e invece chiesero di aumentare le loro paghe. Venne allora in aiuto il Governo italiano, che accettò di sovvenzionarne la gestione delle navi e che ne propose l'uso per croceristi.
Oltre agli scioperi degli equipaggi, si aggiunsero a questo punto anche le proteste degli armatori privati, che protestarono per l'intromissione dello Stato nel mercato crocieristico del Mediterraneo.

La storia non vi sembra molto simile? Almeno per AZ vediamo di riscriverne il finale!!
Sulla discutibilità delle mie idee no problem, non è il vangelo. Però ti sei concentrato sulle idee sbagliate. Esistono delle norme ben definite sulle ore di lavoro di un equipaggio che va per aria, quindi per tot numero di aerei che devono volare per tot numero di ore DEVONO esserci tot numero di piloti e tot numero di assitenti di volo per tot numero di pax, da questo punto di vista AZ è una compagnia che ha SEMPRE rispettato le NORME per far volare TE E ME SICURI....e non mi sembra un ragionamento da poco. Sul fatto che abbia bisogno di una ristrutturazione per gli altri aspetti legati direttamente ed indirettamente alle attività di volo possiamo parlarne ma se ti fermi al personale navigante non mi trovi molto daccordo...
L'ho detto e lo ripeto, AZ va ristrutturata ma questo andava già fatto circa 15-20 anni fa.
Una domanda la vorrei fare ad airsurfer ma la vorrei fare in privato ma so che questo non è possibile perchè nè io nè lui leggiamo i messaggi privati
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Re: la trattativa con air france

Messaggio da classezara » 4 aprile 2008, 10:16

Nicolino ha scritto:Sulla discutibilità delle mie idee no problem, non è il vangelo. Però ti sei concentrato sulle idee sbagliate. Esistono delle norme ben definite sulle ore di lavoro di un equipaggio che va per aria, quindi per tot numero di aerei che devono volare per tot numero di ore DEVONO esserci tot numero di piloti e tot numero di assitenti di volo per tot numero di pax, da questo punto di vista AZ è una compagnia che ha SEMPRE rispettato le NORME per far volare TE E ME SICURI....e non mi sembra un ragionamento da poco. Sul fatto che abbia bisogno di una ristrutturazione per gli altri aspetti legati direttamente ed indirettamente alle attività di volo possiamo parlarne ma se ti fermi al personale navigante non mi trovi molto daccordo...
L'ho detto e lo ripeto, AZ va ristrutturata ma questo andava già fatto circa 15-20 anni fa.
Ferma tutto... macchine indietro. :D
Il mio esempio era solo mirato a far capire come a volte occorra avere il coraggio di sapersi adeguare a servizi differenti. Non volevo entrare nel merito della gestione del personale di cui ignoro (come già detto in un altro post) normative e regolamenti.
Come hai detto occorre una ristrutturazione delle attività di volo in modo particolare dei voli a corto e medio raggio.
Siamo in ritardo, ma almeno questa volta cerchiamo di non perdere l'ultimo treno (e non intendo necessariamente AF).

A proposito dei guai ALITALIA c'è un bell'articolo sul sole24ore online
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... rori.shtml

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air4you
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Re: la trattativa con air france

Messaggio da air4you » 4 aprile 2008, 15:02

ecco cosa scrive il sole24ore

l Wall Street Journal fa dure critiche a Berlusconi per il suo ruolo nella vicenda Alitalia. Un commento intitolato «Air Silvio» afferma: «E' raro che un politico faccia scoppiare una grave crisi prima ancora di avere vinto. E' quello che Silvio Berlusconi ha fatto con Alitalia. Se, come ci si aspetta, vincerà il suo terzo mandato come Primo ministro il prossimo weekend, Berlusconi si meriterà ogni mal di testa che la compagnia di bandiera gli darà». I sindacati, secondo il quotidiano finanziario newyorchese, non avrebbero avuto tanto peso se non fosse stato per Berlusconi. Quanto alla cordata italiana – continua - si rifiuta di dire chi sono gli imprenditori interessati. «Se i misteriosi cavalieri bianchi sono tanto numerosi quanto Alitalia è "sana e competitiva", allora i dipendenti e i clienti della compagnia aerea resteranno delusi». Un altro titolo, «La politica di Berlusconi permette ai sindacati di ritardare la riforma di Alitalia», osserva che l'Alitalia in realtà non ha bisogno di un esorcista, ma di una ristrutturazione come quella contemplata da Air France. «Non è la prima volta che Berlusconi ha usato Alitalia per dimostrare che non ha molto rispetto per il libero mercato, pur essendo politicamente un conservatore». Secondo il quotidiano, chiunque sarà il primo ministro non avrà molto margine di manovra. La soluzione italiana appare debole, dopo che l'Eni ha negato ogni interesse. «Forse, il vero piano di Berlusconi è di invitare Air France a tornare al tavolo» dei negoziati scavalcando i sindacati dopo le elezioni. «Altrimenti Alitalia avrà bisogno di un prete, per recitare i suoi ultimi riti».
Il caso Alitalia continua ad appassionare i media stranieri e lo si vede chiaramente sui loro siti Internet. Il Financial Times mette sulla home page il titolo «Un esorcista per Alitalia»: la questione – scrive Paul Betts nella sua analisi - è se Alitalia possa essere soccorsa. In tal caso, bisogna vedere se c'è un esorcista – o meglio qualcuno capace di fare miracoli – per mettersi alla cabina di pilotaggio. A suo parere, ironicamente, andando via Air France potrebbe avere fatto un favore all'Italia: ha messo i politici, i sindacati e la compagnia aerea di fronte alle loro responsabilità. «Senza una radicale ristrutturazione, l'Alitalia non va nessuna parte». Nelle sue corrispondenze, Guy Dinmore riferendo dei tentativi del governo di far riprendere le trattative, mette in evidenza i risvolti elettorali: «La morte della compagnia di bandiera non solo colpirebbe il prestigio nazionale e spargerebbe caos nei trasporti, ma quasi certamente ucciderebbe la sottile chance del Partito democratico di impedire a Berlusconi un'ampia vittoria». Tra gli altri siti britannici, si occupano di Alitalia il Times e il Telegraph, che titola «I sindacati spingono Alitalia sull'orlo dell'insolvenza».
Il quotidiano economico francese Les Echos sottolinea che Roma spera ancora di sposare Alitalia ad Air France e mette in evidenza i contraccolpi negativi del mancato accordo anche per Air France: per la compagnia d'Oltralpe è «un fallimento non grave, ma comunque un fallimento». L'abbandono del progetto «non rimette in causa le prospettive di crescita del gruppo franco-olandese, ma potrebbe costargli, a termine, la leadership europea». La reazione entusiasta della Borsa di Parigi viene ridimensionata: un accordo avrebbe forse suscitato la stessa reazione, scrive Bruno Trévidic. Il caso Alitalia e altri problemi rilanciano le voci secondo cui il numero uno di Air France-Klm Jean-Cyril Spinetta potrebbe andarsene in autunno. Un altro servizio, «Ali spezzate», sostiene che il fallimento dell'accordo vede perdenti entrambe le parti in causa: il governo e i sindacati italiani hanno molto da perdere, ma anche la compagnia franco-olandese rischia di non uscire indenne dall'avventura.
Le cronache sul web sono attente agli ultimi sviluppi. Il Nouvel Observateur titola sulla nomina del nuovo presidente, France Soir sulle novità da parte del governo italiano. Le Monde sotto il titolo «Governo e sindacati italiani chiedono ad Air France-Klm a ripresa dei negoziati» sottolinea che le alternative alla soluzione franco-olandese sono «molto aleatorie».
Tra i siti spagnoli, El Mundo scrive: «Il futuro di Alitalia, per aria», Expansion «La ritirata di Air France lascia Alitalia sull'orlo della bancarotta».
Oltre al Wall Street Journal, tra i siti dei media statunitensi l'International Herald Tribune dedica all'Alitalia numerosi articoli, tra cui un lungo servizio di Nicola Clark che punta sulla promessa del governo italiano di far continuare i voli Alitalia. Il titolo dell'Ap «Alitalia continua a volare… per ora» ricorre su molti siti Usa, come New York Times e Washington Post.

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da 370 » 4 aprile 2008, 17:17

Ho letto queste 6 pagine perse durante i due giorni di assenza...

Su Metro questa mattina era scritto di tessere sindacali rispedite al mittente, dipendenti Alitalia incatenati, su un altro giornale (non ricordo se City, Leggo o E-Polis) di insulti ai sindacati....
Ma è realmente questa la situazione, o sono le solite pagliacciate giornalistiche?
:cry: :cry:

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da i_disa » 4 aprile 2008, 18:38

ALITALIA: AIR FRANCE FERMA SU PIANO,UNICO PROGETTO CREDIBILE
(ANSA) - ROMA, 4 APR - Non vi sarebbe nessun mutamento sulla posizione di Air France nelle ultime ore: il numero uno Jean Cyril Spinetta ''era e resta fortemente convinto'' del piano presentato ai sindacati, riferiscono fonti vicine al dossier che lo descrivono ''molto rammaricato'' per come sono andate le cose. Nessun commento o fatti nuovi dal quartier generale del gruppo franco-olandese, dove piuttosto si attenderebbero evoluzioni, passi concreti dal fronte italiano. ''E' un progetto nel quale credevo profondamente e nel quale continuo a credere perche' avrebbe permesso all' Alitalia di ritrovare rapidamente la strada per una crescita redditizia'' aveva scritto Spinetta la sera di mercoledi', dopo essersi alzato dal tavolo del negoziato giudicando inaccettabile la controproposta dei sindacati. Una proposta con la quale ''si torna indietro di 5 anni, non si possono tenere dentro aree di perdita, altrimenti - rilevano le stesse fonti - l'azienda torna da capo a 12''. Le aperture possibili sono state attuate e inserite nel piano, si osserva ancora, la posizione di Air France e' chiara, il piano punta alla crescita redditizia di Alitalia e non si puo' tornare indietro. (ANSA). BRB
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Re: la trattativa con air france

Messaggio da DaniloV » 4 aprile 2008, 20:05

370 ha scritto:Ho letto queste 6 pagine perse durante i due giorni di assenza...

Su Metro questa mattina era scritto di tessere sindacali rispedite al mittente, dipendenti Alitalia incatenati, su un altro giornale (non ricordo se City, Leggo o E-Polis) di insulti ai sindacati....
Ma è realmente questa la situazione, o sono le solite pagliacciate giornalistiche?
:cry: :cry:
Beh sia ieri che oggi hanno passato ai TG interviste di dipendenti non esattamente soddisfatti dell'operato dei loro rappresentanti.
E in effetti io al posto loro scegliere tra la procedura fallimentare e il tutti a casa, una cordata italiana inesistente e una soluzione drastica ma con prospettive di risanamento, non avrei avuto dubbi su cosa scegliere.
...
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Re: la trattativa con air france

Messaggio da 1stAirbus » 4 aprile 2008, 20:44

Mah, francamente, dopo aver letto tutti questi numerosi interventi mi rimane chiara solo una cosa: se è necessario (condizione necessaria) una drastica riduzione delle spese non comprendo perchè ognuno (purtroppo) non debba fare la propria parte.
Non capisco questo assurdo attacco ai Sindacati, assurdo dalla parte dei lavoratori, vorrei che qualcuno di loro, se è presente nel Forum, mi rispondesse, del perchè ha stracciato la tessera, o l'ha rimandata indietro, non capiscono che i Sindacati in questo modo rischiano di indebolirsi? Non capiscono che l'attività sindacale, comunque sia, è l'unica che li puo' tutelare? La filosofia di mettere il piccolo l'uno contro l'altro sta avendo la meglio anche in AZ?
Detto questo, penso alla presunta e paventata ipotesi di acquisto di nuovi aeromobili :shock:
Ma come? Qui ci sono delle persone con famiglia che rischiano il posto di lavoro e si viene a dire che c'è bisogno di aerei nuovi? Manco avessero ancora i 707!
È vergognoso!

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da andwork » 4 aprile 2008, 20:58

Nicolino ha scritto: Ti faccio osservare questo, gli imprenditori conoscono il libero mercato perchè lo affrontano quotidianamente però in un'economia di libero mercato dovrebbero essere completamente "abbandonati a se stessi", perchè il mercato dovrebbe essere in grado di autobilanciarsi. Corretto? Allora spiegami perchè in un'economia di libero mercato, o pseudotale, si sia richiesto negli ultimi anni ad AZ di sostenere collegamenti improduttivi continuando a svolgere un'attività "statale" & "sociale" promuovendo il famoso moltiplicatore dei fattori positivi per l'economia e per tutti gli imprenditori come Te? Mi sembra troppo facile mungere la mucca sino a quando c'ha il latte e scaricarla quando
scusa se mi permetto, ma ti faccio notare che Alitalia ha preso dei soldi dallo stato per mantenere dei collegamenti improduttivi, soldi derivanti dalle tasse dei cittadini.
Nicolino ha scritto: richiede di mangiare per produrne dell'altro. Troppo facile. E poi gridare allo scandalo perchè vuol mangiare mi ricorda tanto il film di Totò in cui chiedeva al suo aiutante (nel film, egregiamente rappresentato da Carlo Croccolo) se avesse dato tanta acqua al cavallo morto di stenti. Totò si giustificava dicendo di aver voluto fare un esperimento. Se vi ricordate il cavallo era solo svenuto e poi era andato a pascolare dal vicino (Air France mi ricorda qualcosa). "Lascialo sfogare..." la sua risposta alla domanda dell'aiutante su cosa fare. Ecco questo è il nostro atteggiamento davanti ad AZ e davanti a tutte le nostre aziende ex-statali. Complimenti!!! Complimenti davvero!!!!! Tutti imprenditori illuminati...ce ne fossero come Voi....
scusa, ma perchè io devo far beneficenza ad altre aziende italiane INCAPACI di sostenersi? Sono d'accordo che tutti devono contribuire per la società... ma in cambio devono aver qualcosa però! E quel qualcosa non è un gruppo di sanguisughe che pensano solo ai loro sporchi affari!
E Airone, Meridiana, WindJet... come hanno fatto fino ad ora?
Perchè i manager di Alitalia hanno accettato di assumere tutte le persone che gli venivano indicate? Perchè non si sono opposti?
Poi se vogliamo girarla su mungere la mucca: perchè lo stato mi munge tutti i mesi il 60% dei miei guadagni? Io chi sono scusa? Alitalia viene munta, mentre le piccole aziende no???
ah no scusa... è vero. siamo tutti evasori noi.
Nicolino ha scritto: ma non si pensa mai a ciò che si ha in cambio. I disservizi nessuno li nega ma non è agendo come si è agito in questa annosa vicenda che si risolvono i problemi, altrimenti si fa la figura del barone Peletti....contenti voi....imprenditori e non..
Scusa, che cosa avrebbe dato in cambio Alitalia ai cittadini italiani?
Egoisticamente parlando, io da Alitalia non ho mai ricevuto niente in cambio. eppure le tasse le ho pagate SEMPRE.


vedi un po te'...

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da andwork » 4 aprile 2008, 21:03

1stAirbus ha scritto:Mah, francamente, dopo aver letto tutti questi numerosi interventi mi rimane chiara solo una cosa: se è necessario (condizione necessaria) una drastica riduzione delle spese non comprendo perchè ognuno (purtroppo) non debba fare la propria parte.
Non capisco questo assurdo attacco ai Sindacati, assurdo dalla parte dei lavoratori, vorrei che qualcuno di loro, se è presente nel Forum, mi rispondesse, del perchè ha stracciato la tessera, o l'ha rimandata indietro, non capiscono che i Sindacati in questo modo rischiano di indebolirsi? Non capiscono che l'attività sindacale, comunque sia, è l'unica che li puo' tutelare? La filosofia di mettere il piccolo l'uno contro l'altro sta avendo la meglio anche in AZ?
Detto questo, penso alla presunta e paventata ipotesi di acquisto di nuovi aeromobili :shock:
Ma come? Qui ci sono delle persone con famiglia che rischiano il posto di lavoro e si viene a dire che c'è bisogno di aerei nuovi? Manco avessero ancora i 707!
È vergognoso!
ahem, a parte succhiarti ogni mese parte della paga, realisticamente parlando, il sindacato cosa fa per te?
E' un'organizzazione così indispensabile? Non è che si può ridurre??
I sindacati hanno fatto del bene ad Alitalia rifiutando l'offerta di Airfrance, quando anche i dipendenti erano d'accordo con Airfrance?

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da 1stAirbus » 4 aprile 2008, 21:19

Si, sono indispensabili. Basta dare un'occhiata alla Storia e alla Rivoluzione Industriale.
Per quanto concerne il costo, una decina di Euro al mese me la faccio detrarre volentieri se so che in caso di necessità trovo qualcuno che mi puo' dare una mano.
Nello specifico, vorrei sentire uno di AZ, un dipendente che si è adirato con la stessa Organizzazione che ha tentato di tutelarlo: ci sono anche possibilità di errori da parte dei Sindacati che non sono certo cosa Perfetta a questo mondo.

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da aeb » 4 aprile 2008, 22:28

andwork ha scritto:
io, che sono un imprenditore, e per giunta anche veneto (a dispetto di Galan), non do' un euro a nessuno. A me nessuno da niente GRATIS, anzi spesso faccio fatica ad incassare quello che mi spetta. Se gli imprenditori in Alitalia non sono capaci di fare il loro lavoro, che vadano a fare dell'altro, nessuno li obbliga a rimanere!
Io, che non sono un imprenditore, e sono lombardo, un assegno da 2.000 € - a fondo perduto - lo staccherei adesso per AZ.... parere personale :D

P.S. la provocazione di Galan da' l'idea dello "scollamento" che c'è oggidì tra le diverse forze polit**e del paese.... :? Oltre non vado, che non se ne può parlare....
Andrea

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da aeb » 4 aprile 2008, 23:02

Nicolino ha scritto:
andwork ha scritto:
i_disa ha scritto:
aeb ha scritto:13:30 Galan: "Ogni imprenditore versi 2mila euro"

Non sono un imprenditore, ma io 2.000 euro, se gli imprenditori mi seguono, ce li metto di corsa per salvare AZ...anche a fondo perduto :)
anch io! :)
io, che sono un imprenditore, e per giunta anche veneto (a dispetto di Galan), non do' un euro a nessuno. A me nessuno da niente GRATIS, anzi spesso faccio fatica ad incassare quello che mi spetta. Se gli imprenditori in Alitalia non sono capaci di fare il loro lavoro, che vadano a fare dell'altro, nessuno li obbliga a rimanere!
Ricordiamoci che un'azienda DEVE produrre utili, se non ne produce deve chiudere. Mi dispiace molto per le persone che ci lavorano dentro, ma d'altra parte possono andare a lavorare da altre parti, nessuno glielo impedisce!
E' un ragionamento cinico, ma è così. E' cosi che funziona l'economia.... e non l'ho deciso io!
Ti faccio osservare questo, gli imprenditori conoscono il libero mercato perchè lo affrontano quotidianamente però in un'economia di libero mercato dovrebbero essere completamente "abbandonati a se stessi", perchè il mercato dovrebbe essere in grado di autobilanciarsi. Corretto? Allora spiegami perchè in un'economia di libero mercato, o pseudotale, si sia richiesto negli ultimi anni ad AZ di sostenere collegamenti improduttivi continuando a svolgere un'attività "statale" & "sociale" promuovendo il famoso moltiplicatore dei fattori positivi per l'economia e per tutti gli imprenditori come Te? Mi sembra troppo facile mungere la mucca sino a quando c'ha il latte e scaricarla quando richiede di mangiare per produrne dell'altro. Troppo facile. E poi gridare allo scandalo perchè vuol mangiare mi ricorda tanto il film di Totò in cui chiedeva al suo aiutante (nel film, egregiamente rappresentato da Carlo Croccolo) se avesse dato tanta acqua al cavallo morto di stenti. Totò si giustificava dicendo di aver voluto fare un esperimento. Se vi ricordate il cavallo era solo svenuto e poi era andato a pascolare dal vicino (Air France mi ricorda qualcosa). "Lascialo sfogare..." la sua risposta alla domanda dell'aiutante su cosa fare. Ecco questo è il nostro atteggiamento davanti ad AZ e davanti a tutte le nostre aziende ex-statali. Complimenti!!! Complimenti davvero!!!!! Tutti imprenditori illuminati...ce ne fossero come Voi....






Si sente sempre e solo questo:
ma non si pensa mai a ciò che si ha in cambio. I disservizi nessuno li nega ma non è agendo come si è agito in questa annosa vicenda che si risolvono i problemi, altrimenti si fa la figura del barone Peletti....contenti voi....imprenditori e non..
STANDING OVATION :cheers: :cheers: :mrgreen:

P.S a proposito di Totò.... vatti a leggere il mio post in AD.... :D
Andrea

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da raoul80 » 5 aprile 2008, 8:36

Alitalia non vuole fallire e riparte "da sola"

Milano - Per Alitalia il calendario è stretto. Lunedì 7, a Parigi, consiglio di amministrazione di Air France. Martedì 8, a Roma, cda di Alitalia. Mercoledì 9, incontro Alitalia-sindacati. Fino all’8 il titolo della compagnia resterà sospeso in Borsa; e ieri la Deutsche Bank ha indicato come prezzo 0,01 euro e ha confermato: «Vendere». L’ultima quotazione, martedì, è stata di 0,50 euro: la valutazione di Db corrisponde a un calo del 98%.

L’appuntamento sul quale si fissa maggiormente l’attenzione è il cda dell’8. In quella sede sarà dichiarata, o meno, l’esistenza della «continuità aziendale», elemento essenziale per la sopravvivenza della compagnia. E soprattutto per consentirle di superare lo scoglio delle elezioni, permettendo l’apertura di un nuovo capitolo di trattative sotto l’egida del nuovo governo. Che è la cosa ormai ritenuta più realistica.

La «chiave» - approfondita ieri mattina in un incontro tra i vertici operativi di Alitalia, Giancarlo Schisano, direttore della divisione passeggeri e cargo, e Massimo Cestaro, capo del personale e i sindacati - è il piano d’emergenza varato alla fine dell’estate dall’ex presidente Maurizio Prato. Quel piano, per intenderci, che ha previsto la riduzione del network e l’abbandono di Malpensa come principale scalo di smistamento del traffico. All’incontro di ieri erano presenti tutte le nove sigle sindacali e professionali, Uil compresa, che tuttavia si è dissociata dal documento nel quale i lavoratori si sono impegnati «a ricostruire un livello relazionale che dia assoluta e unica priorità alla salvaguardia della attività aziendale e della sua integrità».

Il piano-Prato, costruito nella convinzione che Alitalia possa avere un futuro anche «stand alone», e cioè da sola, potrebbe offrire il respiro necessario a prender tempo: infatti dalla fine di marzo, con la rinuncia all’hub di Malpensa, Alitalia ha messo una croce su perdite annuali stimate in 200 milioni. Da aprile il riscontro dovrebbe essere visibile, e l’inversione di tendenza dovrebbe garantire la continuità. Ricordiamo che nel 2007 Alitalia ha perso 364 milioni di euro; più della metà di questi sono stati attribuiti allo scalo lombardo. La verifica dei conti da parte del cda dovrebbe dunque registrare benefici immediati e di prospettiva; tuttavia ieri Schisano non ha nascosto la sua preoccupazione per un netto calo delle prenotazioni, attribuibili sia alla sforbiciata all’attività, sia alla diffidenza della clientela.
Il tema più rovente, in questo momento, è la posizione sindacale. Le sigle sembrano impegnate in un’operazione ardita: quella di negare qualunque retromarcia, ma - al tempo stesso - di riaprire le porte a una trattativa con Air France. Ribadiscono, con una certa compattezza, l’avversità al piano di tagli presentato da Air France che, nonostante le attese, non è stato modificato. Ma ammettono che il documento sindacale sul quale c’è stata la rottura (quello che proponeva il riassorbimento di Az Servizi e la presenza di Fintecna nell’azionariato di Alitalia) è solo una base sulla quale discutere. Le dichiarazioni indicano posizioni variegate: «Il comportamento dei sindacati è demonizzato, non abbiamo rotto nessuna trattativa, semplicemente non abbiamo aderito acriticamente a una proposta» (Fabrizio Solari, Cgil). «A noi interessa chiunque faccia condizioni favorevoli. Oggi abbiamo Air France. Non ho capito perché Spinetta se ne sia andato» (Raffaele Bonanni, Cisl). «Se Air France non riprenderà la trattativa sarà un grosso guaio» (Luigi Angeletti, Uil). «Siamo pronti a impegnarci in una trattativa a oltranza con Air France» (Fabrizio Tomaselli, Sdl). «Siamo pronti a riaprire il confronto ma a condizioni diverse da quelle poste dai francesi» (Fabio Berti, Anpac).

Azioni diplomatiche per riaprire il dialogo sono in corso da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, che ieri si è intrattenuto a colloquio con il neo presidente della compagnia, Aristide Police. Letta ha detto che l’integrazione con Air France è un’«occasione da non perdere». Di segno opposto le parole di Silvio Berlusconi, il quale ha indicato come sbagliata una trattativa prima del voto e ha voluto sottolineare: io me ne tengo fuori.
Da parte sua Lufthansa ha ribadito anche ieri il suo interesse per il mercato italiano, mentre l’ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera (principale sostenitore di Air One) ha dichiarato che da dicembre «non siamo più coinvolti in alcuna negoziazione».


http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=252515&START=0&2col=

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da air4you » 5 aprile 2008, 8:38

da La Repubblica

ALITALIA: COMITATO SPONTANEO PILOTI, SI' AD AIR FRANCE

(AGI) - Roma, 4 apr. - Dopo i cartelli "pro Air France", i cortei favorevoli al dialogo con i francesi e la presa di posizione di Federmanager che attribuisce ai sindacati la responsabilita' della rottura con Spinetta, arrivano i comitati spontanei che chiedono al Cda di Alitalia di approvare il piano avanzato dal gruppo transalpino. Comitati (anche fra i piloti e gli assistenti di volo) che non esitano a riconsegnare le schede sindacali per sostenere la tesi del'"alleanza subito". "Siamo in 250 - afferma il comandante pilota Marcello Labor - abbiamo riconsegnato le tessere dei sindacati e redatto un documento per chiedere al consiglio di amministrazione di Alitalia, di aderire all'offerta di Air France. Ogni lavoratore che vuole aderire manda una e-mail all'indirizzo AzAirfrance@alice.it che viene registrata". I lavoratori chiedono che "il consiglio di amministrazione di Air France prenda in considerazione l'adesione della maggior parte dei dipendenti Alitalia al piano che la compagnia d'oltralpe ha presentato, dissociandosi contemporaneamente dal piano alternativo proposto dalle Organizzazioni sindacali" e si chiede a Maurizio Prato "di riconsiderare le sue dimissioni in considerazione del positivo lavoro svolto". Inoltre, prosegue il comandante, chiediamo "al Governo italiano ed in particolare al Ministro dell'Economia, di riavviare immediatamente le trattative col consiglio di amministrazione di Air France". "Oltre al nostro - conclude Labor - c'e' anche un altro comitato al quale sta aderendo il personale di terra e al quale avrebbero aderito gia' 400 dipendenti, e che chiede l'adesione al piano Air France".


Inoltre vi consiglio di leggere quest'articolo pubblicato sul Corriere della Sera

http://www.corriere.it/politica/08_apri ... 6ba6.shtml
Ultima modifica di air4you il 5 aprile 2008, 9:52, modificato 1 volta in totale.

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da runner » 5 aprile 2008, 9:38

1stAirbus ha scritto:Si, sono indispensabili. Basta dare un'occhiata alla Storia e alla Rivoluzione Industriale.
Per quanto concerne il costo, una decina di Euro al mese me la faccio detrarre volentieri se so che in caso di necessità trovo qualcuno che mi puo' dare una mano.
Segnalo l'uscita di questo piccolo libro: "L'altra casta", di S. Liviadotti, giornalista dell'Espresso. Copio e incollo un piccolo brano della presentazione sui siti dei maggiori quotidiani italiani di oggi:

Naturalmente, c'è un capitolo dedicato ai fasti di Alitalia, l'azienda più sindacalizzata d'Italia, nel quale si apprende — tra le altre cose — dell'esistenza sancita per contratto di una Banca dei riposi individuali, della speciale indennità riservata al personale viaggiante per la temporanea assenza del lettino a bordo di alcuni Boeing 767-300, centinaia di euro che per non creare odiose discriminazioni sono stati corrisposti anche a chi volava su aerei dotati delle cuccette in questione. Si apprende ad esempio che grazie al Regolamento sui limiti di tempo di volo e di servizio e requisiti di riposo per il personale navigante, il giorno di riposo, «singolo libero dal servizio», per i piloti Alitalia comprende due notti e non deve essere mai inferiore alle 33 ore, Keplero e Copernico se ne facciano una ragione. Si viene a sapere inoltre dell'esistenza di un Comitato nomi, invenzione che sarebbe piaciuta tanto al compianto Beppe Viola, fondatore con Enzo Jannacci dell'Ufficio facce. Trentasei dipendenti per suggerire come battezzare i nuovi aerei, finché ci sono stati soldi per comprarli. Più seriamente, nel 2007, mentre il governo cercava col lanternino un compratore disposto a salvare la nostra compagnia di bandiera dal fallimento — ha perso 364 milioni di Euro in 365 giorni, di ventiquattro ore — piloti e hostess si sono fatti un giro di valzer sul Titanic sommando scioperi che hanno causato mancati introiti per un totale di 111 milioni di Euro.

Non dico altro...

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Re: la trattativa con air france

Messaggio da air4you » 5 aprile 2008, 9:53

runner ha scritto:
1stAirbus ha scritto:Si, sono indispensabili. Basta dare un'occhiata alla Storia e alla Rivoluzione Industriale.
Per quanto concerne il costo, una decina di Euro al mese me la faccio detrarre volentieri se so che in caso di necessità trovo qualcuno che mi puo' dare una mano.
Segnalo l'uscita di questo piccolo libro: "L'altra casta", di S. Liviadotti, giornalista dell'Espresso. Copio e incollo un piccolo brano della presentazione sui siti dei maggiori quotidiani italiani di oggi:

Naturalmente, c'è un capitolo dedicato ai fasti di Alitalia, l'azienda più sindacalizzata d'Italia, nel quale si apprende — tra le altre cose — dell'esistenza sancita per contratto di una Banca dei riposi individuali, della speciale indennità riservata al personale viaggiante per la temporanea assenza del lettino a bordo di alcuni Boeing 767-300, centinaia di euro che per non creare odiose discriminazioni sono stati corrisposti anche a chi volava su aerei dotati delle cuccette in questione. Si apprende ad esempio che grazie al Regolamento sui limiti di tempo di volo e di servizio e requisiti di riposo per il personale navigante, il giorno di riposo, «singolo libero dal servizio», per i piloti Alitalia comprende due notti e non deve essere mai inferiore alle 33 ore, Keplero e Copernico se ne facciano una ragione. Si viene a sapere inoltre dell'esistenza di un Comitato nomi, invenzione che sarebbe piaciuta tanto al compianto Beppe Viola, fondatore con Enzo Jannacci dell'Ufficio facce. Trentasei dipendenti per suggerire come battezzare i nuovi aerei, finché ci sono stati soldi per comprarli. Più seriamente, nel 2007, mentre il governo cercava col lanternino un compratore disposto a salvare la nostra compagnia di bandiera dal fallimento — ha perso 364 milioni di Euro in 365 giorni, di ventiquattro ore — piloti e hostess si sono fatti un giro di valzer sul Titanic sommando scioperi che hanno causato mancati introiti per un totale di 111 milioni di Euro.

Non dico altro...
l'avevo citato io già nel mio precedente messaggio vedi il link postato

ma quello che scrive il sole 24ore in questo articolo la dice lunga su come siamo arrivati alla frutta. Vi consiglio di leggervelo non lo posto perchè un po' lungo.......

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... ori2.shtml

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