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da darkmen75 » 9 aprile 2008, 22:01
Napoli, 09/04/2008
Egregio Sig. Spinetta,
Spett. Sindacati,
Cari colleghi (in particolare quelli dei comitati AZ-AF e le “Ali per volare”)
Siamo “solo” 700. È vero! Siamo “solo” operai. È vero! Ma siamo comunque e sempre persone, che negli ultimi tempi sono amareggiate e sono state deluse.
Siamo i lavoratori dell’Alitalia servizi/Atitech di Napoli ed è da quando sono cominciate le trattative con Air France/KLM, che ci chiediamo “perché”.
Perché proprio l’Atitech deve essere tagliata fuori? Forse perché non è produttiva? Ma i dati parlano chiaro, basta guardare il fatturato annuo!
Forse perché i tecnici aeronautici che vi lavorano sono troppo anziani? No! La media è di 39 anni.
Allora danneggiano la Compagnia per l’assenteismo? No! La media di assenze sul lavoro è quasi pari a zero.
Forse perché l’azienda lavora soltanto su MD80, che presto saranno “fuori servizio”? Ma l’Atitech è anche un Centro Servizi Autorizzato per i velivoli Embraer, revisiona e manutenziona anche B737, A320 famiglia, ERJ 145/170 e in passato ha dimostrato in diverse occasioni la sua capacità riorganizzativa dovuta ad una grande flessibilità.
Ma allora, Sig. Spinetta, perché ci abbandona?
E voi, cari colleghi, perché ci tradite? In particolare ci riferiamo a coloro che si sono organizzati e che ora firmano petizioni on-line pro piano Air France/KLM, chiedendo ai Sindacati di “buttarci”via, perché siamo di ostacolo alla buona risoluzione delle trattative. I nostri “colleghi”……!! Gli stessi per i quali abbiamo sottoscritto il “contratto di solidarietà” e il blocco dell’adeguamento degli stipendi fino al 2010, ai tempi dell’amministrazione Cimoli, in virtù del sentimento di appartenenza ad un’unica (e un tempo splendida) azienda: l’ALITALIA. Ed ora? Assistiamo increduli ad un si salvi chi può veramente indegno dei nostri antichi splendori.
A chi cita la poetessa tedesca Nelly Sachs, a quei 1200 dipendenti Alitalia che firmano petizioni per farsi “adottare” per trenta denari, rispondiamo:
Se non potete lavorare con amore, ma solo con riluttanza, allora è meglio lasciare il lavoro e sedere alla porta del tempio e accettare le elemosine…se fate il pane con indifferenza, farete un pane amaro, che nutre solo a metà. E se premete l’uva con astio, il vostro astio distillerà un veleno nel vino…”
G. Kahil Gibran
Caro Sig. Spinetta se ha orecchie da intendere, intenda. Non è un caso se proprio noi siamo uno dei pochi settori rimasti attivi in Alitalia.
I lavoratori dell’Atitech