"A che serve la matematica a un pilota militare?"

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iceam
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"A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da iceam » 16 aprile 2008, 21:01

Ragazzi forse sarà una domanda banale ma io me la sono sempre posta,a che serve la matematica ad un pilota militare,visto che comunque in volo penso che non debba fare una parabola o una disequazione?Sapreste rispondermi ragazzi,non mi prendete per matto però non sono mai riuscito a darmi una risposta.

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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da lucaluca » 16 aprile 2008, 21:05

iceam ha scritto:Ragazzi forse sarà una domanda banale ma io me la sono sempre posta,a che serve la matematica ad un pilota militare,visto che comunque in volo penso che non debba fare una parabola o una disequazione?Sapreste rispondermi ragazzi,non mi prendete per matto però non sono mai riuscito a darmi una risposta.

tutto il mondo è matematica
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tovi
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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da tovi » 16 aprile 2008, 21:17

secondo me un po tutti si sono fatti questa domanda nella vita!!! :D

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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da Eberk89 » 16 aprile 2008, 21:25

a quanto ho capito la matematica ad un pilota serve... innanzitutto perchè un ufficiale alla fine deve conseguire una laurea, secondo perchè se non ti pianifichi bene il percorso (non so tecnicamente come si dica) finisce che ti raccolgono con un cucchiaino...

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touchdown
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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da touchdown » 16 aprile 2008, 22:12

iceam ha scritto:Ragazzi forse sarà una domanda banale ma io me la sono sempre posta,a che serve la matematica ad un pilota militare,visto che comunque in volo penso che non debba fare una parabola o una disequazione?Sapreste rispondermi ragazzi,non mi prendete per matto però non sono mai riuscito a darmi una risposta.
la matematica serve solo ai "regolari", alias a quelli che prendono la laurea in scienze aeronautiche e si fa un 4-5 anni a pozzuoli. A un pilota in sè la matematica non serve. Il fatto è che un pilota è prima di tutto un ufficiale e un giorno smetterà di pilotare, quindi mamma AM vuole che oltre a pilotare gli ufficiali siano in grado di essere dei dirigenti di un forza armata.

Se si è piloti di complemento, cioè AUPC, la matematica non si studia. Si studiano solo materie, in 3 mesi soltanto oltretutto, utili al volo e che studiano comunque tutti i piloi: inglese, metereologia, fisica, aerodinamica, ecc..ecc..ma non matematica

riassumento, piloti e matematica non vanno di pari passo...ma ufficiali dell'AM e matematica si
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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da M4tt_89 » 16 aprile 2008, 22:55

Eberk89 ha scritto:a quanto ho capito la matematica ad un pilota serve... innanzitutto perchè un ufficiale alla fine deve conseguire una laurea, secondo perchè se non ti pianifichi bene il percorso (non so tecnicamente come si dica) finisce che ti raccolgono con un cucchiaino...
Quoto Eberk89 perchè mi sembra la risposta più appropriata. Innanzitutto, come già detto, si conseguirà una laurea in scienze aeronautiche, inoltre durante i corsi si seguiranno lezioni di fisica, e da che mondo e mondo fisica e matematica vanno mano nella mano. Ci servirà per calcolare il percorso da seguire, e infine, anche se non meno importante, penso che la matematica sia un ottimo modo per tenere la mente allenata

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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da araial14 » 16 aprile 2008, 23:28

La matematica, sviluppa notoriamente il senso della sintesi. Soprattutto in un pilota sintetizzare con razionalità (necessario a livello psicologico ridurre i termini di pensiero tra spazio/tempo) diviene condizione necessaria ed irrinunciabile. La differenza fra inerzia e razionalità e fondamentale in colui che ha la responsabilità di condurre un aeromobile.
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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da Tixio » 17 aprile 2008, 10:49

touchdown ha scritto: riassumento, piloti e matematica non vanno di pari passo...ma ufficiali dell'AM e matematica si
Io non ne sarei così certo che piloti e matematica non vanno di pari passo...non dovrai certo metterti a calcolare equazioni alle derivate parziali a mente, ma una buona capacità di calcolo e una mente elastica e veloce sono cose fondamentali.
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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da araial14 » 17 aprile 2008, 11:13

Tixio ha scritto:
touchdown ha scritto: riassumento, piloti e matematica non vanno di pari passo...ma ufficiali dell'AM e matematica si
Io non ne sarei così certo che piloti e matematica non vanno di pari passo...non dovrai certo metterti a calcolare equazioni alle derivate parziali a mente, ma una buona capacità di calcolo e una mente elastica e veloce sono cose fondamentali.
Quoto! :wink:
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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da tristar » 17 aprile 2008, 11:28

Tixio ha scritto:
touchdown ha scritto: riassumento, piloti e matematica non vanno di pari passo...ma ufficiali dell'AM e matematica si
Io non ne sarei così certo che piloti e matematica non vanno di pari passo...non dovrai certo metterti a calcolare equazioni alle derivate parziali a mente, ma una buona capacità di calcolo e una mente elastica e veloce sono cose fondamentali.
quello che dici lo condivido pienamente, però non confondiamo la matematica con il saper fare i conti, tipo calcolare un rateo di discesa ecc. Sono due cose che non hanno nulla a che fare, per quanto possa sembrare strano.

ciao

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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da Tixio » 17 aprile 2008, 12:03

tristar ha scritto: quello che dici lo condivido pienamente, però non confondiamo la matematica con il saper fare i conti, tipo calcolare un rateo di discesa ecc. Sono due cose che non hanno nulla a che fare, per quanto possa sembrare strano.

ciao
Non parlo semplicemente del "saper far di conto", come si diceva un tempo, ma della "mentalità matematica", dell'elasticità mentale, della velocità nell'eseguire non solo i calcoli ma nel "processare" la propria attività con la razionalità e la versatilità necessaria. Io non confondo certo la Matematica con il saper fare due conti, ma da parte tua non limitare la matematica e, soprattutto, quel che consegue nel bagaglio di un pilota, ai teoremi o alle "formule".

Detto questo, anche il conoscere la Matematica, propriamente (o "scolasticamente" se vuoi) detta è importantissimo, perchè non è solo una questione di conti: avere le necessarie nozioni di trigonometria, di calcolo algebrico, saper fare una proporzione, una conversione...insomma, lo ripeto, non calcolo avanzato ma perlomeno la base. Ergo, "non serve a nulla", proprio non mi piace! :wink:
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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da touchdown » 17 aprile 2008, 14:12

Tixio ha scritto:
touchdown ha scritto: riassumento, piloti e matematica non vanno di pari passo...ma ufficiali dell'AM e matematica si
Io non ne sarei così certo che piloti e matematica non vanno di pari passo...non dovrai certo metterti a calcolare equazioni alle derivate parziali a mente, ma una buona capacità di calcolo e una mente elastica e veloce sono cose fondamentali.
il problema è che c'è una confusione di fondo: in accademia gli ufficiali piloti seguono una laurea in scienze aeronautiche. Tale laurea non esiste in una facoltà normale che io sappia e risulta essere un mix tra ingegneria aerospaziale e scienze politiche (si studia anche diritto infatti). Pertanto quando viene chiesto cosa serva la matematica a un pilota, mi viene da pensare che ci si stia riferendo alla matematica del cosro di laure, molto simile a quella di ingegneria...analisi, limiti, derivate, integrali...e queste cose su un f-16 non servono a nulla. Servono al contrario a conseguire la laurea e in futuro quando si starà dietro le scrivanie...forse...ma anche per quello ci pensarà comunque il genio. Pertanto se al tirocinio viene chiesta la matematica non è per vedere se si è idonei al volo, bensì se si è idonei a sostenere un corso di laurea di quel tipo. E badate che non ce la si può prendere comoda: non si può andare fuori corso.

Se poi si parla di elasticità mentale sviluppata tramite lo studio della matematica quello è un altro discorso. Ma che io sappia viene accertato che si possegga anche tale requisito al tirocio, quando si è tenuti a prendere decisioni
sotto stress.


p.s: la matematica con la creazione del piano di volo, il calcolo del peso, la quantità del carburante da imbarcare c'entra poco.....esistono le calcolatrici e tabelle prestampate :wink:
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"A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da solidshot » 17 aprile 2008, 14:48

Ragazzi è vero che esistono le calcolatrici e le tabelle prestampate, ma se devi calcolare in fretta una rotta o se devi modificare in volo la tua rotta per condimeteo avverse, notam sconosciuti o altri cavoli amari, se uno non è capace di fare i conti con tempo, miglia e carburante è meglio che se ne torni sui banchi a fare un po' di esercizio...
Limiti e derivate non hanno forse alcuna applicazione pratica all'interno di un cockpit, ma nel mondo aeronautico (in particolare in quello militare) bisogna esser preparati al peggio...
Io personalmente ricordo che a Frosinone, durante le navigazioni con l'NH-500E, l'istruttore cambiava puntualmente pianificazione a cinque minuti dalla messa in moto senza dare nemmeno il tempo di poter modificare nulla, in modo da costringere l'allievo a ricalcolarsi tutto in volo... Questo per acquisire una forma mentis che non andrebbe mai persa.
Se ai corsi AUPC di AM e MM non insegnano matematica di base un motivo buono c'è e lo ha spiegato bene Draklor, ciò non toglie che una buona base di matematica (ed anche di fisica) ti permette di andare avanti e di comprendere molte cose.

Ah un'altra cosa: esistono anche i GPS per impostare rotta e cacchi vari, ma io francamente non mi affiderei esclusivamente al GPS per la pianificazione... Perché secondo Murphy, se un GPS può piantarti in asso lo farà sicuramente nel momento del bisogno... Poi quando un attimo prima sei in VFR ed immediatamente dopo ti accorgi di non vedere nemmeno il pitot allora si che c'è da ridere :|
Una volta che avrete imparato a Volare,
camminerete sulla terra guardando il cielo,
perchè è là che siete stati ed è là che vorrete tornare.

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Re: "A che serve la matematica a un pilota militare?"

Messaggio da Tixio » 17 aprile 2008, 15:01

touchdown ha scritto: il problema è che c'è una confusione di fondo: in accademia gli ufficiali piloti seguono una laurea in scienze aeronautiche.[cut]
Il discorso su quanto la matematica serva ad un pilota prescinde dal percorso di studi che deve seguire, ovvero da quanto quella conoscenza debba in qualche modo essere certificata. Come ho chiaramente specificato nei miei post parlo di "conoscenza" in un senso più ampio del termine. Se poi ci si vuole fermare al "la studio perchè devo dare l'esame" liberissimi di farlo...ma non riuscirò mai a vederlo come il metodo vincente (opinione personale, e quindi liberamente non condivisibile, ovviamente).
p.s: la matematica con la creazione del piano di volo, il calcolo del peso, la quantità del carburante da imbarcare c'entra poco.....esistono le calcolatrici e tabelle prestampate :wink:
Allora non serve neanche ad un ingegnere, perchè ci sono i computer... :roll:
Di questi discorsi ne ho sentiti a bizzeffe, sia in facoltà che alla scuola di volo. Io continuo ad essere fortemente contrario a questa idea della conoscenza matematica "ad hoc", per lo specifico compitino da svolgere (somma la quantità di carburante, moltiplica il peso...), ecco perchè parlavo di "mentalità". E quella è importantissima, non è una cosa in più, che se c'è c'è se non c'è chissene...
Se poi credi che tutto il ragionamento "matematico" di un pilota stia tutto nella compilazione del piano di volo...beh... :lol:
solidshot ha scritto:Ragazzi è vero che esistono le calcolatrici e le tabelle prestampate, ma se devi calcolare in fretta una rotta o se devi modificare in volo la tua rotta per condimeteo avverse, notam sconosciuti o altri cavoli amari, se uno non è capace di fare i conti con tempo, miglia e carburante è meglio che se ne torni sui banchi a fare un po' di esercizio...
Quoto e sottoscrivo.

Inoltre, come dicevo sopra, è certo che le calcolatrici ed ogni altro strumento tecnologico che ci permetta di semplificare e velocizzare il nostro lavoro è benvenuto, ci mancherebbe. Ma sapere anche ciò che si sta facendo/leggendo/scrivendo, anzichè limitarsi ad usare le tabelle prestampate, significherebbe essere padroni della situazione.

PS: potrei citare esempi di piloti che non sanno fare nemmeno un banale calcolo delle ore volate...ce ne sono QTB pieni zeppi di questi errori. Alla faccia delle calcolatrici e delle tabelle prestampate...non diamo per scontate le nostre conoscenze, please :roll:
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Messaggio da solidshot » 17 aprile 2008, 15:11

Tixio da quello che ho capito o sei un Ingegnere o ti manca poco per diventarlo...
Non posso che quotare e sottoscrivere quanto hai appena postato!
Non credo che mancheranno mai episodi di GPS off per batterie scariche o per segnale debole, Flight Computer non funzionanti per chissà quale motivo, Flight Log dimenticati su chissà quale scrivania...
Plotter, cartina ed un bel po' di capoccia sulle spalle (con discrete conoscenze matematiche) non credo facciano male ad alcun pilota...
Tutto ciò che viene dopo serve ad agevolare la nostra vita, ma non si può fare completamente affidamento su ciò...
Una volta che avrete imparato a Volare,
camminerete sulla terra guardando il cielo,
perchè è là che siete stati ed è là che vorrete tornare.

(Leonardo Da Vinci)

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