la portanza

Area dedicata alla discussione di argomenti sulla meccanica del volo e aerotecnica. Quesiti su come fa un aeroplano a volare!

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la portanza

Messaggio da ambrogio2000 » 10 giugno 2008, 8:30

il mito che un aereo stia su grazie al profilo alare che genera una portanza verso l'alto come leggo quasi ovunque, non andrebbe smentito? ovverossia, quanto effettivamente c'è in percentuale di portanza che viene creata anche dalla terza legge di newton?ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria? via alla discussione! :mrgreen:

zittozitto

Re: la portanza

Messaggio da zittozitto » 10 giugno 2008, 10:13

ambrogio2000 ha scritto:il mito che un aereo stia su grazie al profilo alare che genera una portanza verso l'alto come leggo quasi ovunque, non andrebbe smentito? ovverossia, quanto effettivamente c'è in percentuale di portanza che viene creata anche dalla terza legge di newton?ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria? via alla discussione! :mrgreen:
l'azione che genera la reazione ( lift ) è generata dall'ala, con la sua forma(profilo e pianta ) e dalle caratteristiche del fluido nel quale si muove.

che devi smenti' ?

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Re: la portanza

Messaggio da air.surfer » 10 giugno 2008, 10:22

zittozitto ha scritto: l'azione che genera la reazione ( lift ) è generata dall'ala, con la sua forma(profilo e pianta ) e dalle caratteristiche del fluido nel quale si muove.
che devi smenti' ?
In effetti io non ho capito la domanda...

zittozitto

Re: la portanza

Messaggio da zittozitto » 10 giugno 2008, 10:28

boh?! aspettiamo ... in effetti, sta cosa delle ali ... non m'ha mai convinto tanto tanto, sembra come il sangue di San Gennaro. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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Re: la portanza

Messaggio da air.surfer » 10 giugno 2008, 10:41

zittozitto ha scritto:boh?! aspettiamo ... in effetti, sta cosa delle ali ... non m'ha mai convinto tanto tanto, sembra come il sangue di San Gennaro. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Fino a quando non sento che cosa ha da dire, non commento.
Una volta è venuto un passeggero, dopo l'atterraggio, a dirmi che uscivano pezzi di fili dall'ala. Io con il secondo gli abbiamo detto, "grazie, controlleremo" e poi abbiamo sghignazzato pensando che il tizio avesse visto gli static dischargers.. bè.. uscito fuori mi sono accorto che ci eravamo persi il bulbo della position light con tutto quello che c'era dentro e dal buco uscivano fili a penzoloni. :mrgreen:

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Re: la portanza

Messaggio da alainvolo » 10 giugno 2008, 10:51

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Re: la portanza

Messaggio da ambrogio2000 » 10 giugno 2008, 14:06

cerco di fare capire meglio il concetto allora: molti (anche pilotoni da me interpellati) sostengono che la portanza di un'ala sia generata quasi esclusivamente dalla differenza di pressione generata da intra ed estradosso. maggior pressione sotto l'ala, minor pressione sopra.ebbene, non è così, la gran parte (ok ma quanto?) della P è generata dalla terza legge di Newton, e penso che chiunque abbia un minimo di conoscenze tecniche la conosca. anche per questo gli aerei volano con un'incidenza leggermente positiva dell'ala. sui liners siamo a circa 2,5 gradi nose up giusto? ok proviamo a mettere una mano fuori dal finestrino di una auto in corsa ad una velocità congrua. bene, la mano NON è un'ala, non ha un profilo che genera portanza, EPPURE se la incliniamo verso l'alto, essa sale...e qui tiriamo in ballo il signor Helmut, vero? :mrgreen:

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Re: la portanza

Messaggio da zittozitto » 10 giugno 2008, 14:44

ambrogio2000 ha scritto:cerco di fare capire meglio il concetto allora: molti (anche pilotoni da me interpellati) sostengono che la portanza di un'ala sia generata quasi esclusivamente dalla differenza di pressione generata da intra ed estradosso. maggior pressione sotto l'ala, minor pressione sopra.ebbene, non è così, la gran parte (ok ma quanto?) della P è generata dalla terza legge di Newton, e penso che chiunque abbia un minimo di conoscenze tecniche la conosca. anche per questo gli aerei volano con un'incidenza leggermente positiva dell'ala. sui liners siamo a circa 2,5 gradi nose up giusto? ok proviamo a mettere una mano fuori dal finestrino di una auto in corsa ad una velocità congrua. bene, la mano NON è un'ala, non ha un profilo che genera portanza, EPPURE se la incliniamo verso l'alto, essa sale...e qui tiriamo in ballo il signor Helmut, vero? :mrgreen:
ok ok .. ti ricordo che siamo in aerea tecnica e che quello che dici va supportato da qualche cosa.
mi dispiace ma la storia della mano fuori dal finestrino è una argomentazione poco scientifica per azzerare le teorie sulla portanza spiegate ai cosiddetti pilotoni.

ti giro una domandina : se una mano genera portanza, se basta deviare il flusso in basso ... perchè non vedo delle tavole da pranzo appese fuori dagli aeroplani ? non basterebbero due superfici piane ?

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Re: la portanza

Messaggio da alainvolo » 10 giugno 2008, 15:44

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Re: la portanza

Messaggio da Dutchroll » 10 giugno 2008, 15:45

Hai citato la pressione. Forse intendevi dire che più che una forza diretta verso l'alto è più preciso schematizzare il fenomeno della portanza come un corpo (ala) che viene praticamente mantenuto DALL'alto piuttosto che spinto?
Dato il valore che la pressione assume sul dorso, che è inferiore a quello della corrente asintotica ed è inferiore (ovviamente) al valore assunto sul ventre, si può dire che le ali (grazie alla loro forma) vengono letteralmente risucchiate verso l'alto. :scatter:

zittozitto

Re: la portanza

Messaggio da zittozitto » 10 giugno 2008, 15:47

alainvolo ha scritto:
zittozitto ha scritto:
ambrogio2000 ha scritto:cerco di fare capire meglio il concetto allora: molti (anche pilotoni da me interpellati) sostengono che la portanza di un'ala sia generata quasi esclusivamente dalla differenza di pressione generata da intra ed estradosso. maggior pressione sotto l'ala, minor pressione sopra.ebbene, non è così, la gran parte (ok ma quanto?) della P è generata dalla terza legge di Newton, e penso che chiunque abbia un minimo di conoscenze tecniche la conosca. anche per questo gli aerei volano con un'incidenza leggermente positiva dell'ala. sui liners siamo a circa 2,5 gradi nose up giusto? ok proviamo a mettere una mano fuori dal finestrino di una auto in corsa ad una velocità congrua. bene, la mano NON è un'ala, non ha un profilo che genera portanza, EPPURE se la incliniamo verso l'alto, essa sale...e qui tiriamo in ballo il signor Helmut, vero? :mrgreen:
ok ok .. ti ricordo che siamo in aerea tecnica e che quello che dici va supportato da qualche cosa.
mi dispiace ma la storia della mano fuori dal finestrino è una argomentazione poco scientifica per azzerare le teorie sulla portanza spiegate ai cosiddetti pilotoni.

ti giro una domandina : se una mano genera portanza, se basta deviare il flusso in basso ... perchè non vedo delle tavole da pranzo appese fuori dagli aeroplani ? non basterebbero due superfici piane ?
Non hai commentato la spiegazione che ho dato sopra :oops:
non ti trascuro, è che la tua spiegazione, come quella che si trova sul sito della nasa è plausibile.

volevo sentire il sig. ambrogio2000 quale apporto poteva darci.

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Re: la portanza

Messaggio da alainvolo » 10 giugno 2008, 15:51

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Re: la portanza

Messaggio da vihai » 10 giugno 2008, 15:51

Come spesso succede in fisica, lo stesso fenomeno può essere interpretato in modi diversi e da punti di vista diversi ma il fenomeno rimane lo stesso.

La portanza è una forza che si produce nel moto di un oggetto all'interno di un fluido, questo è il fenomeno. La forza esiste, non è un'interpretazione e non c'è nessun mito da sfatare.

L'interpretazione del fenomeno, invece, può essere discussa.

La portanza può essere descritta con la terza legge di Newton, può essere descritta con Bernoulli, o chissà in quali altri modi, ma se ben applicati tutti i metodi sono equivalenti nel descrivere il fenomeno all'interno dei loro campi di validità.

Il mito molto diffuso a cui forse l'autore del thread fa riferimento è il principio di ugual tempo di transito di due particelle d'aria che si separano e passano una sul dorso, l'altra sotto il ventre dell'ala. Il principio dice che due particelle si separano e poi devono ricongiungersi, quella che passa sul dorso compie più strada e quindi deve andare più velocemente e quindi per il teorema di Bernoulli deve avere meno pressione.

Andrebbe bene, non fosse che da nessuna parte esiste l'obbligo delle particelle di ricongiungersi. Infatti questo non avviene. La particella sul dorso arriva molto prima di quella sotto il ventre.

Ciao,

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Re: la portanza

Messaggio da Dutchroll » 10 giugno 2008, 16:00

alainvolo ha scritto: E' lo stesso principio sfruttato dal pallone di calcio (visto che siamo in tema Europei).Quando il calciatore vuole creare una traiettoria curvilinea,supponiamo a destra,calciera' la palla alla sinistra del baricentro,in maniera tale da farla ruotare su se' stessa (in senso orario).In questo modo il flusso frontale viene deviato verso sinistra,creando la portanza che fa deviare appunto la palla.
La tua spiegazione dei vettori è corretta e quelli che tu chiami flusso in entrata e flusso deviato e acellerato in uscita vengono comunemente detti rispettivamente "upwash" e "downwash".
Per il pallone da calcio forse è così solo in parte, quello che noi chiamiamo "effetto" non è altro che (come giustamente dicevi tu) portanza generata però dall'attrito dell'aria con la superficie del pallone. E' un fenomeno che si studia in aerodinamica col nome di "moto intorno a un cilindro con e senza circolazione".

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Re: la portanza

Messaggio da Dutchroll » 10 giugno 2008, 16:03

vihai ha scritto: Andrebbe bene, non fosse che da nessuna parte esiste l'obbligo delle particelle di ricongiungersi. Infatti questo non avviene. La particella sul dorso arriva molto prima di quella sotto il ventre.

Ciao,
Esattamente:
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Re: la portanza

Messaggio da ambrogio2000 » 10 giugno 2008, 17:34

zittozitto ha scritto:
ambrogio2000 ha scritto:cerco di fare capire meglio il concetto allora: molti (anche pilotoni da me interpellati) sostengono che la portanza di un'ala sia generata quasi esclusivamente dalla differenza di pressione generata da intra ed estradosso. maggior pressione sotto l'ala, minor pressione sopra.ebbene, non è così, la gran parte (ok ma quanto?) della P è generata dalla terza legge di Newton, e penso che chiunque abbia un minimo di conoscenze tecniche la conosca. anche per questo gli aerei volano con un'incidenza leggermente positiva dell'ala. sui liners siamo a circa 2,5 gradi nose up giusto? ok proviamo a mettere una mano fuori dal finestrino di una auto in corsa ad una velocità congrua. bene, la mano NON è un'ala, non ha un profilo che genera portanza, EPPURE se la incliniamo verso l'alto, essa sale...e qui tiriamo in ballo il signor Helmut, vero? :mrgreen:
ok ok .. ti ricordo che siamo in aerea tecnica e che quello che dici va supportato da qualche cosa.
mi dispiace ma la storia della mano fuori dal finestrino è una argomentazione poco scientifica per azzerare le teorie sulla portanza spiegate ai cosiddetti pilotoni.

ti giro una domandina : se una mano genera portanza, se basta deviare il flusso in basso ... perchè non vedo delle tavole da pranzo appese fuori dagli aeroplani ? non basterebbero due superfici piane ?
ok io non sono un tecnico e dai tecnici voglio però risposte ad un quesito altrimenti scriverei su una ltro forum, giusto? :lol:
ergo, io mi ricordo tempo addietro di aver letto un bel libro di un ordinario di fisica di una X Università.
ebbene, lui smentiva il fatto che molti credessero che la portanza TOTALE di un'ala derivasse appunto dal discorso delle molecole d'aria che passavano a velocità diversa a causa della forma dell'ala e quindi, molto in sintesi, si creasse una portanza atta a sostenere l'aereo.
Ora, lui diceva che invece una bella percentuale di portanza venisse generata ANCHE da come le ali sono posizionate rispetto al flusso d'aria che devono attraversare. e infatti l'aereo vola con assetto leggermente cabrato,giusto? questo perchè interviene la 3 legge di Newton. alla pressione dell'aria sull'intradosso contemporaneamente si genera un'azione uguale e contraria sull'estradosso, ovverossia una reazione che è appunto PARTE della portanza totale.
ripeto non sono un tecnico nè un pilota e appunto questo mito da sfatare mi incuriosiva e volevo sottoporlo a voi.

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Re: la portanza

Messaggio da alainvolo » 10 giugno 2008, 19:44

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Re: la portanza

Messaggio da neutrinomu » 10 giugno 2008, 20:21

Scusate se mi intrometto ma avevo appena aperto un thread nella sezione "discussioni generiche". Visto però che siamo in argomento faccio anche qui la stessa domanda. Se l'ala è sagomata per avere una portanza verso la parte "superiore" dell'aereo, come è possibile allora mantenere un volo rovesciato? Questa è una domanda che mi sono sempre fatto senza riuscire a darmi una risposta...

By the way, avevo un'altra curiosità: nel 1955 il "Tex" Johnston compì un roll (non autorizzato!) con un prototipo di B707 :shock:

http://www.orizzle.com/htm/v/094.htm

Nessuno sa se una manovra del genere è mai stata più tentata con un altro liner?
Swishhhhh! Faster than light! :scrambleup:

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Re: la portanza

Messaggio da JT8D » 10 giugno 2008, 22:25

Come già detto, è sbagliatissimo dire che l'aria sopra e quella sotto arrivano contemporaneamente.
Secondo quanto spiegato dalla teoria classica, per analizzare la portanza in regime subsonico bisognerebbe tirare in ballo Prandtl e il teorema di Kutta Joukowsky.
Tale teoria dice che il campo aerodinamico intorno all'ala può essere rappresentato da due movimenti: uno rettilineo uniforme e un'altro rotatorio attorno all'ala (un vortice di circolazione con aria che fluisce continuamente da ventre a dorso passando per prua (moto irrotazionale con circolazione). Per sovrapposizione dei due moti sul dorso dell'ala la velocità del vortice si somma a quella della corrente, sul ventre si sottrae: allora sul dorso la velocità è maggiore e quindi la pressione è minore. Questa differenza di pressione genera una forza aerodinamica che, ipotizzando condizioni di fluido ideale e ala infinita, è perpendicolare alla velocità della corrente.
(Naturalmente ciò vale in regime subsonico, con regime supersonico e ala a diamante le cose cambiano radicalmente, la portanza non si genera più con questo meccanismo, ma tramite fenomeni di urto-espansione).

Questa teoria, che è quella più precisa e classica, ha comunque subito delle obiezioni, e altri hanno tentato di spiegare in maniera diversa la genesi della portanza.

Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)


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Re: la portanza

Messaggio da air.surfer » 11 giugno 2008, 0:26

neutrinomu ha scritto:Scusate se mi intrometto ma avevo appena aperto un thread nella sezione "discussioni generiche". Visto però che siamo in argomento faccio anche qui la stessa domanda. Se l'ala è sagomata per avere una portanza verso la parte "superiore" dell'aereo, come è possibile allora mantenere un volo rovesciato? Questa è una domanda che mi sono sempre fatto senza riuscire a darmi una risposta...
I profili alari sono diversi. Per gli aerei che devono volare rovesci (acro) si usano profili biconvessi simmetrici (Parte superiore simmetrica alla parte inferiore). E' possibile volare rovesci anche con aerei con profilo asimmetrico, aumentando significativamente l'incidenza, ma con forti perdite di quota.

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Re: la portanza

Messaggio da aurum » 11 giugno 2008, 0:40

air.surfer ha scritto: ..E' possibile volare rovesci anche con aerei con profilo asimmetrico, aumentando significativamente l'incidenza, ma con forti perdite di quota.
Se aumenti significativamente l'incidenza (in questo caso in rovescio) la quota non la perdi! (a meno che tu non lo fai con un md 80,ma non te lo consiglio!!) :wink:
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Re: la portanza

Messaggio da alainvolo » 11 giugno 2008, 0:43

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Re: la portanza

Messaggio da air.surfer » 11 giugno 2008, 0:53

aurum ha scritto: Se aumenti significativamente l'incidenza (in questo caso in rovescio) la quota non la perdi! (a meno che tu non lo fai con un md 80,ma non te lo consiglio!!) :wink:
Se me lo dici ci credo. Non ho tutta questa esperienza a riguardo. Con l'ottanta non ci provo, già me lo metto per cappello dritto figuriamoci rovescio! :mrgreen:

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Re: la portanza

Messaggio da alainvolo » 11 giugno 2008, 0:56

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Re: la portanza

Messaggio da vihai » 11 giugno 2008, 2:29

ambrogio2000 ha scritto:molti sostengono che la portanza di un'ala sia generata quasi esclusivamente dalla differenza di pressione generata da intra ed estradosso
E questo non può che essere vero. Ma è un altro punto di vista. Se vado a misurare le pressioni in tutti i punti dell'ala e sommo opportunamente i contributi vettoriali alla fine ottengo la portanza.
maggior pressione sotto l'ala, minor pressione sopra.ebbene, non è così, la gran parte (ok ma quanto?) della P è generata dalla terza legge di Newton
Se misuri le pressioni ottieni esattamente P. Questo perché l'aria interagisce con l'ala SOLO tramite urti e quindi pressione. Non ci sono, o meglio sono del tutto trascurabili altre interazioni (elettriche, gravitazionali, etc..).

Le terza legge di Newton guarda il problema, LO STESSO problema da un altro punto di vista. Dice che siccome l'aria è un fluido e le particelle d'aria non sono vincolate, la forza deve arrivare da una massa accelerata (F=m·a) e infatti ci accorgiamo che l'aria al passaggio dell'ala viene accelerata verso il basso. Se misuriamo la velocità media di una sezione di aria sufficientemente grande che contiene la scia dell'aero (compresa di vortici di wingtip) vedremo che la velocità media dell'aria è discendente.
e penso che chiunque abbia un minimo di conoscenze tecniche la conosca. anche per questo gli aerei volano con un'incidenza leggermente positiva dell'ala.
Non necessariamente. L'incidenza (definita come angolo tra la corda e la direzione del flusso) può anche essere negativa e produrre ugualmente portanza a velocità sufficiente e con determinati profili.

I profili simmetrici, invece non possono generare portanza positiva per alpha <= 0
sui liners siamo a circa 2,5 gradi nose up giusto?
L'assetto non c'entra nulla con l'incidenza :)
Puoi avere 2.5 gradi di nose up e incidenza negativa... dipende (anche) dal calettamento dell'ala.
ok proviamo a mettere una mano fuori dal finestrino di una auto in corsa ad una velocità congrua. bene, la mano NON è un'ala, non ha un profilo che genera portanza
Perché dici che la mano non avrebbe un profilo che genera portanza?!?
La mano, come una lastra di ferro, come qualunque cosa che non sia di profilo circolare e non in rotazione è in grado di creare portanza e infatti ti accorge che lo fa. Rispetto ad un profilo alare lo fa meno bene, con tanta resistenza tanto per cominciare.
ti giro una domandina : se una mano genera portanza, se basta deviare il flusso in basso ... perchè non vedo delle tavole da pranzo appese fuori dagli aeroplani ? non basterebbero due superfici piane ?
Non vedi delle tavole da pranzo perché non sono buoni profili per le normali condizioni di volo. Per esempio stallano a piccoli angoli di incidenza.
ergo, io mi ricordo tempo addietro di aver letto un bel libro di un ordinario di fisica di una X Università.
ebbene, lui smentiva il fatto che molti credessero che la portanza TOTALE di un'ala derivasse appunto dal discorso delle molecole d'aria che passavano a velocità diversa a causa della forma dell'ala e quindi, molto in sintesi, si creasse una portanza atta a sostenere l'aereo.
Ecco, devi stare molto attento a quello che c'è scritto. La portanza (totale... ma c'è anche quella parziale?) *è* generata dalla diversa velocità delle molecole d'aria, il mito è che la diversa velocità sia causata dalla FORMA dell'ala, INVECE, la diversa velocità è causata dalla CIRCOLAZIONE attorno all'ala e solo in piccola parte dalla sua forma.

Cosa induca la circolazione temo che né Newton, né Bernoulli, né pressioni, né velocità siano in grado di SPIEGARLO. Ma una volta stabilita che c'è, tutti i punti di vista sono validi per descrivere la situazione.
Se l'ala è sagomata per avere una portanza verso la parte "superiore" dell'aereo, come è possibile allora mantenere un volo rovesciato? Questa è una domanda che mi sono sempre fatto senza riuscire a darmi una risposta...
Tu dici quello perché vedi dei profili asimmetrici che sono specializzati nel generare portanza solo in un verso. Ma si tratta solo di un'ottimizzazione. I profili asimmetrici generano bene portanza in un verso e meno bene nell'altro ma non gli è impedito del tutto. Ogni aero è in grado di volare in volo rovescio ma quelli progettati per volare principalmente "dritti" si troveranno con un calettamento sfavorevole (e quindi dovranno tenere molto alto il muso), peggiorato dal dover mantenere un'incidenza più alta, le ali produrranno tanta resistenza e stalleranno ad un angolo critico più piccolo.

Gli aerei acrobatici, nati per volare bene anche in volo rovescio, infatti, hanno profili simmetrici e calettamento piccolo o addirittura nullo. Non hanno grandi prestazioni di crociera ma sono a loro agio in volo rovescio :)

Ciao,

N757GF

Re: la portanza

Messaggio da N757GF » 11 giugno 2008, 9:08

vihai ha scritto: Questo perché l'aria interagisce con l'ala SOLO tramite urti e quindi pressione.
Ottima spiegazione! Cambierei solo una parola, non usando "urti" (che peraltro e` corretta :)). La ragione e` che cambiando scala, dal macroscopico al microscopico, si da` l'idea che l'aria lavori come una serie di proiettili che colpiscono l'ala. Si ha cosi` il modello di portanza di newton che pero` fornisce dei risultati sbagliati :(.

Si puo` anche aggiungere per l'OP che a seconda del problema si possono usare i due approcci, newton/pressione/bernoulli (e anche altri). Ad esempio sull'ala e` piu` comodo usare la circolazione e la pressione, mentre per la spinta dei motori si preferisce la variazione della quantita` di moto (e quindi newton), anche se sarebbe perfettamente possibile usare le pressioni.

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Re: la portanza

Messaggio da Dutchroll » 11 giugno 2008, 10:15

alainvolo ha scritto: Lo so come si chiamano i flussi;ho voluto utilizzare parole semplici e non tecnicismi complicati che alcuni utenti non capirebbero.
Sono davvero incuriosito da come si generi portanza attraverso l'attrito!Spiegamelo un po',che mi interessa davvero!
Ah ok, credevo fosse più semplice dire downwash che flusso accelerato e deviato in uscita!
Per ciò che riguarda l'attrito, il fenomeno della genesi della portanza viene evidenziato sperimentalmente con quello che si chiama effetto Magnus (cioè quello che ti ho citato prima del cilindro in rotazione e non). Quando il cilindro fermo (o la sfera nel caso del pallone) è investito dalla corrente sorge solo una forza resisitente, mentre se si pone il cilindro in rotazione, insieme alla resistenza, si rileva una portanza proporzionale alla velocità di rotazione del cilindro. Per effetto della viscosità (e quindi dell'attrito che si crea tra la superficie del cilindro e lo strato di aria che lo avvolge) il cilindro mette in rotazione lo strato di fluido aderente, e questo trasmette l'azione viscosa allo strato successivo e così via in modo da alterare tutto il campo di moto. Data la particolare geometria del corpo questa variazione sarebbe impossibile se il fluido non fosse viscoso e se non si creasse attrito perchè in tal caso sarebbe possibile lo slittamento degli strati di fluido sulla superficie del corpo e il cilindro (o in alternativa sempre il nostro pallone degli europei) potrebbe ruotare senza alterare il campo di moto.
Nella foto si vede come variano le linee di corrente quando il cilindro è fermo e man mano che la velocità di rotazione aumente fino al massimo momento in cui si genera la massima portanza. E' evidente che nel caso del pallone di calcio lo schema va visto orientato nel piano del suolo e la portanza generata non sarà la forza che convenzionalmente disegnamo verso l'alto ma sarà orientata verso destra o sinistra a seconda del verso di rotazione del pallone:
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Re: la portanza

Messaggio da alainvolo » 11 giugno 2008, 11:44

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Re: la portanza

Messaggio da vihai » 11 giugno 2008, 15:44

alainvolo ha scritto: Quindi la spiegazione che ho dato sopra e' corretta?No?Effettivamente ,per spiegare la portanza,Bernoulli e' molto intuitivo,ma non credo che dal punto di vista fisico,sia sufficiente per spiegare i fenomeni aerodinamici che sono responsabili della creazione della Portanza.
Il problema nell'usare il teorema di Bernoulli, che di per sé funziona benissimo, è che non ti permette di calcolare/prevedere quale sarà il campo di velocità attorno all'ala, campo che dipende dalla circolazione e circolazione che dipende dalla portanza stessa :)

Però qui mi fermo, ho qualche nozione su come si genera circolazione e portanza, ma non abbastanza per poterne parlare...

Ciao,

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Re: la portanza

Messaggio da alainvolo » 12 giugno 2008, 7:16

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Re: la portanza

Messaggio da vihai » 12 giugno 2008, 15:25

alainvolo ha scritto:Quali sono le tue conoscenze in materia aeronautica.Sei avio ingegnere?
No, sono ingegnere informatico, l'aeronautica è solo un passione, recente peraltro :)

capitano nemo
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Re: la portanza

Messaggio da capitano nemo » 12 giugno 2008, 18:00

mi pare che qualcuno stia facendo confusione.

mi piacerebbe capire cosa c'entra la terza legge di newton (costanza della quantità di moto in un sistema isolato) con la legge di bernoulli (che in realtà è solo un altro modo di sancire il principio di conservazione dell'energia) che, a meno di perdite di carico, definisce costante la somma dell'energia di posizione+l'energia di pressione + l'energia cinetica di un fluido.

la portanza si manifesta per il manifestarsi di una velocità RELATIVA tra ala e aria.

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Re: la portanza

Messaggio da Tiennetti » 12 giugno 2008, 19:03

E coanda dove me lo mettete??

PS: non valgono risposte pornografiche
David

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Re: la portanza

Messaggio da vihai » 12 giugno 2008, 21:12

Tiennetti ha scritto:E coanda dove me lo mettete??
Ecco, l'effetto Coanda è l'altro mito da sfatare circa la portanza:

http://www.av8n.com/how/htm/spins.html# ... da-fallacy

:)

Ciao,

Camaur
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Re: la portanza

Messaggio da Camaur » 12 giugno 2008, 21:56

scusate, non voglio inserirmi nella discussione arrogando conoscenze tecniche che non possiedo... ma la terza legge di Newton, non riguarda l'effetto di azione e reazione? Che c'entra con la portanza? caso mai, ha a che fare su come il propulsore spinge in avanti l'aeroplano. E' noto che la portanza dipende appunto dal profilo alare, dalla diversa forma della parte inferiore e superiore che determina una depressione sulla superficie superiore che spinge l'aereo verso l'alto, ma probabilmente questa portanza non è l'unica che sostiene l'aereo. almeno, non la portanza dovuta al profilo alare. altrimenti, come farebbero a volare gli aeroplani di carta? Una superficie alare assolutamente piatta, e tuttavia se non venisse a mancare la propulsione, l'aereo resterebbe in volo (almeno credo... non è che invece perderebbe quota inesorabilmente, anche se lentamente????). Comunque, quale forza lo sostiene evitando che cada come un sasso?

In ogni caso, è una discussione molto interessante.

ciao

Mauro

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